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voce: moscovia


bwititeologiaBirinda e Fernandez narrano il diluvio (304) Mitombo mya obaka: heyong me nga dziba, Tara oh me dziba, Nzamè oh, la gentilezza partorisce amore popè | foto agrobuti | audio | bwiti_scelta_atome-ribenga.mp4 | bwiti_fang_re_david.mp4 | flora_iboga_mallendi.mp4 |musica fang21-tre-canti-arpa-road-of-death.mp3
giudeiTucidide e Paolo, yudei diluvi e cattedrali (344) Dicembre piglia e non rende, avaro e scroccone si intendono benone  | foto umanstoria | audio | storia_cronologia-fomenko_interview.mp4 | film_bibla_sanpaolo_franconero.mp4 | film_bibla_giuda-maccabei.mp4 |musica canto_megalo_bulgarian_ortodox-inno.mp4
ottomaniaEgitto Napoleone, spezie e Mamelucchi (350) più grande lo Stato, maggiore la sua difesa mix | foto umanstoria | audio | storia_guerra-italo-ottomana.mp4 | storia_tartaria_mud-flood.mp4 | film_agostino_vita2.mp4 |musica 16-Allah-dikr.mp3
rustartariaascesa e scisma Orda, Razin e Pugacev (349) l'arcobaleno riporta il sereno mix | foto umanstoria | audio | storia_giganti_pauli-arbarei_sardegna.mp4 |  | storia_tartaria-vecchio-mondo.mp4 |musica canto_padre-serafino_russia.mp3

(): 4 quid censiti


304:Mitombo mya obaka: heyong me nga dziba, Tara oh me dziba, Nzamè oh, la gentilezza partorisce amore: Olenda re di Eshira, duChaillu descrive, mi invia 2 messaggeri, col kendo scolpito, 2 visi reale emblema, di preti sacra sfera. Suo nonno Yondogowiro, pur capo religioso, dei Galwa del Gabon, santuari di selva, vegliardo che omaggia, alzando da piroga, braccia ai pellicani, agita kendo rosa. Principe BIRINDA, clan di Boudieguy, della tribù di Eshira, nato a Malongouvala, città reale clan, del padre Boundinga, prende suo cognome, da madre matriarcato, e da nonna materna, chiamata Moungongou, al Buity è inviato, lo affida ai gran Moussombi, a iniziarlo ai misteri, Moussombi è grado primo, Missoumbi nel plurale, mantien tutti segreti, dopo vine Nima na Kombo, poi Nima infine Bandji. Buiti è sacerdozio, religione scuola e scienza, un buitista cura corpo, anima e spirito, crede in Dio teologia, donna è sempre culla, madre di ogni società, educatrice primordial. Nyemba è buti femminile, aiuta padroneggiar, natural sensualità, in donna buon misura, donna Nyemba a suo marito, concede solo a notte, atto amor segreto, poichè ama avan tutto, misticismo a mezzo canti e danze. Mouniambi fil de Dieu, è scuola sacerdoti, forma preti e curanderi, vien da Muana ovvero infante, Niambi è il divino, infante Dio o fil di Dio, capo ad intronare, o detronare i vari re, con sua parola legge. Muniambi vuol dieci anni, scuola di sapienza, anche fin ventanni, mostra akasha luce astrale, unione Kombè e Ngonde, da cui nasce Verbo eterno: Mbumba nioga divanda, creatura e creatore, serpente di creazione, plasma elettricità, detto Kaki tra i Muniambi, Mbumba è kundalini, suo feticcio è interdetto, a Buiti e caste iniziazione, sol Moussombi sa gestire, sen pericolo Reale. Birinda tra due mondi, lo visita Dintsouna, lo spinge a viaggiare, su mari e su terre, è sua sposa celeste, sorella figlia e madre, ovunque lo istruisce: studia ai missionari, verso 15 anni, diventa sagrestano, un giorno intende voce, uscir da tabernacolo, Pengui reliquiario, inizia pellegrino, Libreville e Gomè, presso gran Moussombi, MBombe Moutindi, poi viaggia in Nigeria, dove è spinto dalla Dea, studiar 52 tarocchi, linguaggio universale, a interpretare il Buity, che lui trasmette al mondo, a Ibadan fonda tempio. Dinzona è Dissumba, primo buiti inizio tempo, uscita dal respiro, Mokoku Kandja Muata Benga, esistenza luminosa, Etere di luce, figlia della notte, dai seni esce Minanga, ai Ghedi bimbi-lampo. Dintsona parla in lui, nei viaggi Africa e Francia, da anno 1948, quando nasce il Gabon, torna Nigeria in 50, a suo tempio di Ibadan, subisce complotto, da uno dei suoi vice, che vuol gestire tempio, soffre e vince causa, nel tribunal Nigeria, perdona suo aggressore, poi nel 60, è nel primo governo, di Leon Mba in Gabon. Birinda scrive libro, sintetico e chiaro, su Buiti e Nyemba, devota iniziazione, Dinzouna intermediaria, come Ayami in Asia, detta Muatu Benga, Dea bianca luminosa, Tibet e Gabon, due centri religiosi. Genesi africana, in 52 settimane, Tarocchi etiopi egizi, Tebe Delfi Alessandria, Birinda narra scienza, in 4 stadi progressivi, Ammissione e Teoria, Esercizi e Pratica, in 4 gradi ruoli: Banzi mangia e vede, mentre Nima sà, Nima-na-Kombo pratica, con musica e diboga, svela i nove corpi, legati a 9 sfere: nel corso letargia, Banzi entra in contatto, con 9 sfere chakra, fà viaggio dantesco, bianca luce appare, Dinzona Banzioku, Beatrice saggezza. Banzi quan risveglia, informa iniziatori, a mezzo lingua Itsogo, maestro ascolta bene, a trovar corpo svegliato. Banzi vede ma, ha bisogno di studiar, segreti di natura, poi sperimentar, paga quei segreti, narra la canzone: Na gu keba mongo nu sumbakà. Nima iniziatore, sà fondare mBanze, scuole dei misteri, cosmo in miniatura, come albero arancio, nato da seme, il grande riproduce, da contenuto a contenitore, da bimbo ad adulto, essenza in vari climi, vuol nove sfere cosmo, come 9 porte del Cielo. Dio impregna uomo, con soffio di sè stesso, come seme di limone, embrione albero intero, Uomo pure è seme, soffio del creatore, opera di Volontà, terra è suo frutto. Ngombi lira sacra, dà melodia Mikinga, risuona corde interne, cioè i chakra di Maguango, si sveglia allora M'bumba, Kundalini che monta, dentro albero Montonga, fino al ramo rispettivo, alla nota dominante: tre frutti messi in gioco, son cuore di Dinzona, cervello Prince Solare, e il sesso di entità. Arpa è modello, di albero di vita, donato Adamo ed Eva, per accedere a sfere, a mezzo loro sensi, e ritrovar sentiero, in tutte le esistenze. |1 Prima Esistenza, Mukuku Kandja creatore, Spirito di Spiriti, appare solo eterno, nella notte dei misteri, Muko na Suma, maestro di ogni cosa, divien Givanga Vanga, creatore senza fine, contenuto e contenitore, si divide e si riunisce, diversi aspetti di lui stesso, anima creature, colori e dimensioni, genera Muanga Bendah etere, saggezza amore e giustizia, poi è Ntsambi Pindi, maestro dei destini, poi è Kumu Tsengue, sovrano dei mondi. Mukuku Kandja al quarto giorno, soffia nella Notte, genera Dinzona, principessa bianca luminosa, nera figlia della notte, Kundi guilalale, asessuata tiene in mani, Kombe sole e Ngonde luna, ha due seni latte e sangue: risveglia e mette in moto, atomi in più forme, acqua cristallizza, primo soffio protoplasma, seme forza di volontà, pronto a germinare, in tutta la creazione. |2 Esistenza, nasce ordo cosmo, movimento di atmosfera, detta etere Dimungui, protoplasma oceano e acqua, essenza di Dinzona, che genera qualità, quantità spazio e tempo, a limitare i contenuti, che abitan pianeta, senza confusione, Dinzona incarna trinità, Tayi Ngouyi e Muana, Padre Madre e Figlio. Atmosfera si separa, Alto Esteso e Profondo, Dinzona scegli casa in alto, a nutrir tutti abitanti, Kombe sole e Ngonde luna, ricevono missione, dirigere i pianeti, svegliare i sonnolenti, a cantare in armonia di sfere, inno sacro a dei e dee. Dinzona è Nguy banani ne Bundembe, madre di saggezza, incarna madre-notte, Arco in cielo e 7 chakra, Legge di armonia. |3 Esistenza, Mukuku Kandja è giorno Niangu, Madre-notte Dibety vasta, Dinzona unisce kombe e ngonde, nasce principe solare, che allatta ed irrora, a mezzo dei suoi seni: Titè te Kombe, Mamè tè Ngonde, Maganga kanda tè, na ngade a bimba tè, na giungo, a viga tè nguii, guipobo a bakè, go time Ngonde, a Baka go Pindi dinga, a viga go ngongoùa Mitovè, Mukuku pèpè kumu tsina. Principe solare, Muana kumu mukuku kombè, è giorno della terza esistenza, come Dinzona è giorno della prima, ma è notte della seconda, riceve da Dinzona, corona dei tre mondi, e imperio a coronare, Dei cadetti li a cantare, Dinzona vergine eterna, ascolta inni melodiosi, porta i due sessi nelle mani, Kombe e Ngonde, lei nata dalla unione, di Mukuku Kandja con la notte, or fa unire Kombe e Ngonde, cui nasce principe Solare, verbo oracolo di Dinzona, da cui nascono gli Dei. Dopo nate le progenie, emergono disobbedienze, Dei divergono con guerre, contro Principe Solare, alcuni restano indecisi, neutrali tra i due campi, ordo vien turbato, infine guerra è vinta, e primo tempio viene eretto, a gloria verbo divino, con culto adorazione, con un inno di allegria, salute verbo eterno! Tu esprimi nos pensieri, tu che penetri nos cuori, la cui musica ci pervade, Gloria onore e grazia, a colui di cui sei forma, gloria a Mukuku Kandja, Muko Na Suma Givanga Vanga, Muanga Bendah Nzambi Pindi, Kumu Tchengue, eterno senza inizio e fine. Dei nel tempio fecer Leggi, su tavolette primo libro, conformi a Dinzona legge, amor giustizia e misericordia. Nasce orda sacerdotale, per tempio e celebrazioni, preti di Dinzona, Verbo eterno e soffio Kandja. Dinzona è madre notte, cioè Mukuku Cangia stesso, Padre spirito onnisciente, adorato in trinità, Padre Madre e Figlio. Tempio e città santa, occupano quarto petalo, della Rosa Atmosfera, terzo petalo a Kombe e Ngonde, con Verbo principe solare, secondo petalo è per Dinzona, legge e modello di saggezza, primo petalo è dimora, corona di Kandja. Sacerdoti in quarto petalo, Dei nel quinto zefirot, detto Valle dei Re, al dieci abbiamo la frontiera, mentre i Dei ribelli, dal quinto espulsi e precipitati, nel mondo infero profondo, con ordine governare, la schiusura delle anime. |4 Esistenza, figli e figlie degli Dei, che innalzano palazzi, come loro Paradiso, uniti ad anime locali, sonnolenti in tale sfera, partoriscon semi-dei celesti, mentre di riflesso, nel mondo ombroso di basso, nascono semi-dei infernali, che alzan lor palazzi, nei petali tenebrosi. Abitanti di alto e basso, han paradisi opposti, così Etere popolata, da 4 razze elencate: Dei e figli-dei, semidei e anime, queste unite a semidei, dan vita a geni e poi angeli; angeli maschi detti M'bieri, sterili senza sesso, angeli femmine senza marito, rifugiano fondo acque. Al sesto giorno le 6 razze, si dividono in due clan, celeste e infernale, rivendicando monopoli di anime, ciò porta guerra ierarchia, che oppone clan di razze, resta fuori solo i geni, con le anime neutrali. |5 Esistenza, cataclisma della guerra, i due clan si affronteranno, su ogni petalo dal quinto, clan celeste vince infine, entra in paradiso sotto, mette fuoco e fa frontiere, smaterializza dei infernali, in varie forme di energia, ma queste forman mostro grande, che divora tutte fiamme, rompe le frontiere, e raggruppa dei smembrati, respinge clan celeste, oltre decimo petalo, quindi installa qui il su centro, Dei celesti salgon tempio, a quarto petalo riunione, chiedo pace di Dinzona, scendono poi settimo petalo, dove installa loro centro. Mukuku Kandja riempie Cielo, con nuvole luminose, pone acqua in mondo Esteso, e pone fiamme nel Profondo, dove lascia Dei infernali, mentre anime ripone, tra le acque in mondo Esteso, se qualcuno vuol cambiare, si deve allora trasformare. |6 Esistenza, Kandja in forma trinitaria, detta Givanga Vanga, stabilisce ierarchia, di contenuti e contenitori, divido Etere in tre regioni, ogni regione in tre sfere, ogni sfera in tre reami: region Celeste Estesa e Profonda, poi dota ogni reame, di un Kombe e di una Ngonde, quattro elementi ed una Legge. Givanga Vanga usa a modello, la celeste regione, primo reame è del Monarca, secondo è della Madre, terzo è del Figlio. I tre regni di seconda sfera, Dei e Angeli ed Anime, i tre regni terza sfera, figli di dio + orda celeste, poi architetti celesti, poi lavoratori celesti. Givanga Vanga designa, ogni Dio in ogni sfera, un re e un prete ogni reame, domina Cielo su altre regioni, poiché soggiorno di Dinzona, Cielo è capital del cosmo, abitanti qui estasiati, da luce suo splendore, ma fa scender tutte regioni, nettare ambrosia sue mammelle, musiche canti e poesie in ritorno. Sesoto giorno Principe solare, prende posto al suo fianco, sul trono gloria e maestà, tra inni di eternità, eco viaggia petalo in petalo, fin regioni infernali, passando regno intermedio, questo è ordine celeste. |7 Esistenza, regno Esteso o intermedio, Kandja dona un Kombe e Ngonde, poi divide acque in due, condensa acque alte e fiamme basse, con latte e sangue seno Dinzona, prende il Mix e soffia sopra, crea una cupola che flotta, pone in mezzo alle due acque. Bolla inizia un movimento, doppio circolar vassoio, Givanga Vanga ammira opera, dota mondo di ogni cosa, presente in alto come in basso, come segno di alleanza, erige Terra come barca, che traversa mondo esteso, permettendo visitar, Dei celesti od infernali, come sirena sulle acque. Terra genera la brama, di tutte razze sopra e sotto, reclamando monopolio. Givanga Vanga fu architetto, detto Muko Na Suma, soffia e crea foreste di erbe, quattro fiumi e le stagioni, sui 4 elementi soffia a turno, dando vita alle creature, dei tre regni di natura. Fuoco pone a centro terra, a impedir che si raffreddi, in superficie mette laghi, a impedir, che si dissecchi, nubi e stelle incanto a occhi, chiavi di ogni sapere, Terra è miniatur del cosmo, e tutti misteri di esistenze. Dentro cupola atmosfera, pone 9 centri antenne, sintonizzati ai 9 regni cielo, per aver corrispondenza, posti in albero centrale, nel centro del pianeta, 4 radici e 7 braccia, prototipi dei pensieri, settimo chakra è trinitario, come albero di Eden, Ngombi vibra corde Ndouma, ad unisono altre sfere, come via a comunicare, tra differenti mondi e loro frutti, manifesti nelle note, dette Moukinga, 4 radici son le dita, che fan vibrare secondo senso, orientamento del pensiero. Ogni anima di Terra, ha la forma della Lira, interiore ed esteriore, con dodici sigilli, mentre tredicesimo, serve passar da un mondo ad altro. Nove frutti sono i sensi, sette rami sono i nervi, fan vibrare i 9 sensi, per la gioia delle dita, il tronco è la colonna, che alberga 7 corde, centro sesso 4 radici, della sfera del Profondo, mentre cuore appare base, delle 7 branche corde, sfera Estesa o intermedia, infine i frutti sono i centri, del pensiero e sfera Cielo. A mezzo 4 radici, anima vibra ciascuna, 7 corde per cantare, le nove note 9 sensi, concezione sentimento e sesso, sonno udito e vista, odorato gusto e tatto. Alor Dinzona nella notte, da suo petalo immaginale, fa apparire a mezzo Ngonde, il riflesso di regione, poi di sfera e di reame, di dio essere o entità, anima atomo e altro, corrispondente alla corda, che avrà messo in vibrazione. Anima comprende lingua, conosce storia e dettagli, di colui che avrà chiamato, poiché essa è ologramma, contenuto e contenitore, mistero di Dinzona, opera di Mukuku Kandja, Givanga Vanga e Muanda Bendah, Ntsambi Pindi e Kuma Tchengue. Terra è uovo luminoso, prodotto da Givanga Vanga, offerto a Dinzona, che ha le chiavi nel suo seno, nessun dio le può vedere, Dinzona scese a Terra, Cielo allora appare buio, Verbo eterno Mukuku Kandja, le chiede popolar la terra, di nostra propria presenza, a nascer razza pura, non mischiata alle esistenti, Dinzona emette da seno vergine, un germe di grano, allatta con mammella sinistra, e con sangue della destra, come il vino di Frascati, infine torna al cielo, che ritrova la sua luce, mentre Esteso e Profondo, risveglia da letargia. Mukuku Kandja a sua volta, fa un viaggio sulla Terra, sotto forma Muanga Bendah, tra le dita prende il germe, opera di Dinzona, e gloria di Givanga Vanga, lo copre con protoplasma, e lo anima con soffio, così chiamando: Mutu vieni alla esistenza! Ti estraggo dal mio seno, tu miniatura di mia madre, incarnerai mio verbo eterno, su questo piano avrai dimora, sarai padre di nuova razza, che popolerà le tre regioni, superiore a Dei e angeli. Prese il germe Dountcingou, soffia e dice ancora: Tu Mutu Mutu Mutu, Te Muma Muma Muma, ou kando na ngadè, ou dimbo na guinigo, kousènguè na kousènguè, Gou saba mousanga, gou saba mugugu, Musanga vela Mugugu vèla; sorgi dal sonno della inesistenza, apri i tuoi occhi, esisti! da zero sei essere! Così Mutu umano si sveglia, apre occhi e vede luce che trova bella, si chiede dove sta, dentro lui è ogni risposta, attorno a lui è meraviglia, suo Paradiso è il più bello, di quel figli dei sesto petalo; seppe di avere un cuore, che batte è forma un doppio, sua immagine vicina, verbo eterno Ntsambi Pindi, lo chiama da interno: Maguango Adamo! Maguango sei figlio di Kombè, tua Ninguè è principessa, figlia di Ngondè, usciti insieme dal seno, virginale di Dinzona, come Kombè e Ngondè, siete fratello e sorella, poi sposo e sposa, unitevi e fondate, la razza nuova di Batou. Nianguè si sveglia, cerca le braccia di Maguango, loro amore eco ogni petalo, dal Cielo fin Profondo, tutte sfere van cantare, Salut coppia divina! vostro amor ricorda a Dei, lor dovere nei misteri, rinnovare ad infinito, Ngondè si arrende a Kombè, così nasce Prince solare, che incarna verbo eterno, e loro bacio fù, la culla degli Dei, così canta il coro, in danze sacre Buiti e Nyemba: gloria a Muanga Bendah! Niguè nagu Muanga Bendah, nigufu Muanga Bendah. Eva-Niangui e Adamo-Maguango, si contemplano e amano, ciò piace a Mukuku Kandja, che appar qual Kumu Tchengue, ratifica loro unione, e la proprietà di Terra, informando lor missione, di far nascer razza nuova. Kumu Tchengue li istruisce, ai misteri cielo e terra, strappa piccola radice, di ngobè pianta dibouga, strappa scorza e offre alla coppia, che ne assorbon sacro succo, Dinzona appare a rivelare, tutti i misteri di Creazione, Maguango primo prete Buiti, Niangui prima fù alla Nyemba. Kumu Tchengue ricorda loro, Terra tiene 13 porte, due per Sotto e due Intermezzo, le altre nove son del Cielo, tutte porte son riunite, presso albero ngobè, iboga sacra che avete preso. Mai aprite quelle porte, escluso in caso di emeregenza, quando cosmo è minacciato, vi autorizzo a far vibrare, settima corda a risuonare, le tre note corrispondenti, alla prima celeste sfera, narra ciò Orfeo leggenda. Voi fondate razza pura, sen mistura ai precedenti, siate casa al Verbo Eterno, propagato ai discendenti, siete liberi su Terra, fate ciò che sembra buono, tranne usare il suono Lira, che apre porte di altri mondi, terra è immagine di cosmo, così parla Kumu Tchengue, che ama razza umana pura. Il peccato Adamo ed Eva, appare dunque aver ceduto, ad aprire quelle porte, sotto inganno ad innocenza, aver visto quella scienza, di come vennero creati, toglie manto dei misteri, nudi e soli ai loro occhi, loro unione con gli Dei, fece nascer poi giganti. |8 Esistenza, e fù sera e fù mattina, dopo un tempo ed uno spazio, Maguango e Niangui son felici, loro gioia suscita in altri, lussuria e gelosia, di altre razze precedenti, tenute fuori dalla Terra, così escogitano intanto, usar suono Lira piano, a fare aprire le porte, sedurre Adamo ed Eva, ma tredicesima porta, esige morte trapasso, come fece Orfeo. Maguango a divertirsi, costruisce n'gombi lira, uguale a quel che vide, su Kombè petal solare, Lira a 7 corde, reca melodia di suoni, che raggiunse pure Niangui, presso centro del pianeta, cade in estasi e tocca frutto, seconda porta della Notte. Samael khan del Profondo, appare e unisce a lei confusa, lei lo scambia per marito, e il mistero allor si compie, quan si sveglia sente ansia, lui la calma con carezze, poi le dice chiamar Adamo, infine varca la sua porta. Nel frattempo arriva Adamo, che risponde Eva richiamo, questa è Lilith travestita, cioè compagna a Samael, giunta sù da acque profonde, per seduce Adamo al fine, altro mistero qui si compie. Maguango si risveglia, quan la dama è gia scomparsa, vede Nianguè a piedi Pianta, come in estasi inanimata, lui capisce esssere un sogno, provocato da magia, penetrata dalla porta, della Notte aperta prima. Coppia piange la sventura, fan vibrar settima corda, a chiedere soccorso, ma scienza hanno perduto, avvolti in velo Maya, intravedono lontano, i ricordi del passato, di Terra paradiso, e lor prima leggerezza, fluida per volare, nostalgia tristezza, primo giorno di esistenza. Samael era riuscito, tornare al Sottosuolo, ma Lilith trappolata, rimase sulla Terra. Maguango poi nel sogno, ricorda suo passato, prende arpa e suona, Ero io in splendore, dei piani misteriosi, nuotavo in acque sacre, di oceano più divini, tutto è poi cambiato: Gou nibanga tenana, gou ngongua mitovè, gou ngongua mitovè, gondè te mitangou tangua è; nel corso del suo songo, Muanga Bendah appare, Padre misericordia, parla con Adamo, hai perso stato grazia, mortal sei diventato, se fatto di nove corpi, che vibran separati, come i 9 frutti, or sono in intermezzo, finchè distendi corde, in te tutto è tornato, embrione nell'abisso, ne esci sol passando, la tredicesima porta, tu e tuoi discendenti. Muanga Bendah aggiunse, potrai ripescar corpi celesti, al momento naufragati, usando ngobè la diboga, assieme a Buiti scuola, che i sacerdoti quarto petalo, scenderanno a insegnare, per aiutar tua innocenza, ritrovare primo stato stato, e tuoi discendenti, a mezzo del Buiti, riceveranno Dinzona, che vivrà in loro spirito, e verso fin dodeca esistenza, invierò Principe solare, che incarna verbo Mukuku Kandja, alla testa di un armata, per liberar la Terra, dai intrusi di altri mondi; a tredicesima esistenza, arriva cataclisma, che rifonda il cosmo, in risorte innocenze. Maguango si risveglia, pieno di speranza, Eva fece stesso sogno, riguardo alla Nyembà. Terzo giorno Ntsambi Pindi, discese sulla Terra, rimprovera la coppia, imprudente temeraria, li esilia dal Centro, che riempie poi di acqua, Albero cosmo ritirato, a ottavo petalo inviato, la Terra dichiarata, scuola di anime ignoranti, e la forma umana aperta, a incarnazion di tutti esseri, che salgono o scendono, a inferi e cieli, Dei geni angeli e demoni, o altre entità, dei mondi diversi. Quattro porte del pianeta, 4 mostri a vigilar, entrata-uscita di anime. Coppia dopo Eden diluvio, su isola deserta, rifugian senza cibo, diventano selvaggi, come gli animali. Quarto giorno nasce a Niangui, il figlio di Samael, mentre Lilith partorisce, il figlio di Maguango. Adamo unito ad Eva, avrà legittimo figlio, così diverse razze, popolan la Terra, figli di Adamo e Lilith, figli di Eva e Samael, figli di Adamo ed Eva, e i discendenti meticciati. I discendenti diretti, di Niangui e Maguango, mantengono natura, umana dei parenti, i figli di Lilith, van vivere nell'acqua, i figli a Samael, volano nell'aria, union di acqua e aria, dà vita a razza gnomi, che vivon sottoterra, infine i Dei del Cielo, di Esteso e del Profondo, si unirono agli umani, a dare molte razze, di colore forma e altezza, riassunte in sei gruppi: figli degli umani, figli a Dei e umani, detti semidei, poi figli a Geni-umani, figli ad Acque-umani, figli ad Aria-umani, infine razze mescolate. |9 Esistenza, i semidei terrestri, egemoni su altre razze, studian scienze ed arti, imbattibili guerrieri, vincono le guerre, e innalzano città, imponenti architetture, sui piani del Sahara, tra spiriti del sole, Mikuku mi Kombè, Mundongu è loro re, ma infine lor città, a causa corruzione, incendiate son dal fuoco, sceso giù dal Cielo, lor razza vien distrutta, qualcuno è risparmiato, come in Superman. Intanto i figli umani, di Niangui e di Manguango, son nomadi poichè, spesso perseguitati, da altre razze ariane, a causa lor caduta, poco dotati sono, in misteri arti e scienze, più volte decimati, ma sempre ricresciuti, reclaman loro Terra, diritto eredità, e senza avere nulla, chiedon misericordia, Dio inviaci un Salvatore. Una razza di mercanti, assai abile ed avara, sempre esisterà, e governerà tal mondo, assieme altre tre razze. I figli a Geni-umani, son razza di giganti, vivon da signori, in palazzi isolati, annientati furon prima, in diluvi e cataclismi, essi amano le gemme, diamanti e oro sontuoso, lor discendenti sono, pur gnomi geni Terra. I figli di Acqua-umani, sirene con tritoni, oggi con gli umani, si uniscono assai rado, spesso solo in sogno, Mbieri sono detti, del cosmo messaggeri. I figli di Aria-umani, cioè di Eva-Samael, han subito più misture, come le figlie di acqua, son Mbieri terra e aria. Infin la razza mista, provien da tutte razze, possiede gran pazienza, ma poca resistenza, tutto vuole avere, senza approfondire, ma resta a vuote mani. |Tre re vanno da Cristo, giallo bianco e nero, il primo parlò, il secondo parla ora, il terzo è ancora muto, attende emetter voce. Moussombi-maganga, maestro dei misteri, dopo sua morte, separa armoniosi, abita nove sfere, completa onnipresenza, conobbe dissolventi, come sacra Iboga, che separan vari stati, di umani e animali, vegetali e minerali, mentre i coagulanti, uniscon soluzioni, uguali in sostanza, diversi in quantità, stessa legge di natura. Tre specie dissolventi, lenti rapidi o sinteti, Fuoco dissolve, come canti e cerimonie, danze musica e tamtam, preghiere piante e iboga, permettono produrre, stato corrispondente, a sfera che si attende: ciò che agisce su astrale, non dissolve il mentale, un requiem sa calmare, canto amore sa incitare, universo è in tre sfere, astral mentale spirituale, ognuna ha suoi abitanti, con clan e trinità, ogni chakra umano vibra, risuona sua regione, sviluppan 9 corpi, africana iniziazione, lavor con elementi, aria fuoco terra acqua, in dosi e lor mistura, risveglia pineale, detta Dikoundou Louba, trasforma e si infiama, nel risveglio intero, grazie ai dissolventi. Chi ha scarsa batteria, serve unire in coro, chain di religione, come in Santodaime, batterie son pur feticci, o ricordo di antenati, oppur folletti e ninfe. Mapenga primo uomo, detto pure Mutu, nacque da eboga, Dissumba è prima donna, illumina la strada, cacciando Porcospino, perse suo sentiero, Pigmeo pianta le dita, sepolte nel terreno; ecco nasce eboga, la moglie lo cercava, sentì vibrar suo arco, radice le parlava: Io sono tuo marito, non piangere mio lutto, ecco le mie ossa, ai piedi di un arbusto; viaggio con Piroga, sul fiume Mogobue, torna nel villaggio, e parla al gruppo clan, mangiate amar radice, fermar dolor paure, Mogongo suono di arco, sul fiume vi conduce; tale Arco della caccia, risuona musicale, Mosuma nostra figlia, vi aiuta a navigare, parla coi defunti, a risolvere bisogni, scende nel Mogube, iniziazione compie: se arriva 1 straniero, banzi vien detto, se buiti vede intero, divien Nima maganga, esperto in cerimonie, poi Nima-na-kombo, che iniziazion promuove. |ATOME RIBENGA narra, Bwiti è conoscenza sè, di Dio e le sue leggi, tutti siamo cercatori, bisognosi verificare, suoi misteri graduale, naturali oppur divini, come in buona religione, ogni branca porta al tronco, fare bene o fare male, è una scelta quotidina, per novizi e per esperti, fuori o dentro istituzione, nel travaglio tradizione, usa Buiti iboga sacra, col mongongo e arpa sacra, canti appello per gli spiri, le preghiere ai pian divini. Primi templi sono grotte, tra deserti oppur ruscelli, poi son case nei villaggi, pur se Dio parla nel cuore, senza libri e paramenti, ciascuno sperimenta, Dio Padre e Madre presso voi, legger solo testi sacri, reca solo la teoria, serve viver connessione, Jesus Cristo appare amore, Epèpè Nzambè in pope lingua, ti consacra ad annunciare, la sua cura e buon novella; parla a bocca di iniziato, son la via e la verità, a mezzo me tu arrivi al Padre, conosci te e conosci me, assieme ai regni di universo. Greci giunsero in Egitto, con Pitagora ed Ippocrate, Epicuro con Platone, a scoprir essenza umana, trovan Dio e le sue leggi, nei misteri di ongi tempo. Mistico è diretto a Dio, senza intermediari, nell'oceano etere puro, increato eppur splendente, uomo vede onnipresenza, la saggezza e verità, amor giustizia e compassione, regno e gloria del divino, a vari gradi evoluzione. Spiritual appar mediato, dagli spiri elemetari, avi e santi in vari templi, angeli troni o serafini, ai confini vita e morte, sen paura della sorte, scopo primo Buiti appare, esser Dante ed esplorare. Nima esperti iniziatori, son dal Cielo consacrati, anni lunghi a studiar basi, nella notte van suonare, vibrazioni più elevate, come il Cristo di Natale, fan discesa naturale. Cuore e occhi aperti sono, Epepè Nzambe sa vegliare, suona oppure và pregare. Necessario a iniziazione, caolino bianco e rosso, piuma bianca di piccione, uova e ago con profumo, Dio discende qual colomba, su Jesus dentro Giordano, soffia spira pentecoste, se ha morale il candidato, ha confessato sue mancanze, così vede ascolta tutto, chiarudienza ha risvegliato, può veder suo iniziatore, se ha un segreto inconfessato. Doti cura secondarie, come iboga o gli strumenti, Spiro Santo sol si esprime, a mezzo propria volontà, Iboga è solo un dissolvente, che risveglia ricezioni, in armonia di tutti i sensi, per comprender vibrazioni, che Spir Santo sceglie emette. Arpa sacra vibra il corpo, reca eco nel sottile, a mezzo iboga ed endocrine, rende uomo recettivo, al messaggio del divino, Pineal muta le alte, in frequenza adatta a umano, come fà elettricità, scesa a terra a funzionar. Come iboga c'è pensiero, desiderio e volontà, le parole e i gesti Nima, stessi effetti sanno dar, pure Ngombi con Mungongo, in certe ore giorno e notte, circostanze e necessità. Se la mente troppo pensa, perde via comunicar, con la fonte ispirazione, divin Pà spiritual, che permette di gestire, psico-fisico-social. Iniziare apprendimento, ecco scopo iniziazione, rudimenti di universo, di nozioni impresse là, comunion sacerdotale, sanno anima tatuare, bwiti pur produce segni, conosciuti da spirituali, pur se fai più religioni, restan sacre iniziazioni, a quell'uno universale, Cina India Gabon varie, scopo è solo aver coscienza, del divino a te essenziale. Iboga aiuta informazione, via vision sogno audizione, spirituale sensazione, dopo umana ricezione, mentre lotta le influenze, di menzogne tenebrose, cerca luce in verità, per riuscirle a dominar, Iboga libera dal mal, è sol questione quantità, la durata del soggiorno, dentro ai pian spiritual. Morte è legge naturale, oppur legge spirituale, quan separa anima e copro, non è fatto da curar, è destin che Dio dà, fuor di umana volontà, Bwiti scuola insegna questo, cercar Dio dentro di te, trovi il regno cielo eterno. |Riepilogo di rito: 18h installan ceste, fin 22 arrivan banzi, mangiano fin 21, mezzora son mikuku, oggetti rituali, circolano alle 22, mezzora poi invocate, le maschere Mwago; 23:30 le donne, invocano mosema, 1 ora dopo è Mososo, rito bagno limpeza, 1h abbigliamento, 1:30 rientra il buiti, 2h accolgon spiriti mikuku, poi inizia consultazione. Poi maschere mwago, 3h danza dei tre nganga, 4:30 è Mosema, cioè danza di mabundi, 5h danza consulto dei mibele, 6h danze finali, 7h tsobula conclusione, 8h svestimento al camerino, 9h ripasso accaduto, 10h riunione di staff. Variante taglio Corda, 11h fanno corde, 20h taglio cura; variante rito edika, alle 20 pasto pollo, cotto nel banano, poi motoba e mugungu. Riuscita CERIMONIA, dipende da perfetta, esecuzione riti, coreografia corretta, Kombo nima e nganga, garanti di coerenza, ARCO e ARPA suoni, trasmettono frequenza: inizia volontà di andare, a vincere punture, di insetti di malarie, nascere in Efun, morire in fiume Muengue, rinascere a Meyaya, terzo giorno attende; 2 fori scolpiti, al palo dei conviti, il ventre della terra, utero del buiti, culto si diffonde, fuori di foreste, entra alle città, e cura dipendenze: incontro di avi è, potere guarigione, scoperta di radice, comune situazione, su strade commerciali, nascono cappelle, curan corpo e mente, svegliano coscienze. |Ngombi otto corde, son tendini Ningwone, corde femme e maschi, creano le armonie, durante cerimonie, segnan strade arpa, con vertigo danze, e sottofondo obaka. Isoga antico mito, sibilla va ronzare, tradotta dal mudunga, la interroga col kendo, dialoga con essa, oracola il sonaglio, le origini di Arpa, nella cascata di acqua, enigma della vita. Disumba-Dinzona, liturgia di cuore-dita, lamento funeral, ngombi Banziogu, da maschi sacrificata, prima donna pigmea, in arpa reincarnata, per dar fecondità: entra nel corpo, di nganga e figli banzi, piroga che mena, monte-valle e viceversa, suo suono guida umani, fino imbarcadero, caravella portoghese, traversa mondo intero; sua musica incontra, africani ed europei, lusitani esploratori, ai tempi della Orda, trae musica e parola, con un berretto rosso, adottato da + capi, su costa africana, pure oltreoceano, su costa brasiliana. Arpa liana e pelle, di pantera e cerbiatto, strumento musicale, di masimba e minza voce, eclissa dominanza, di persona in stanza, accorda italiana, ma-simba toccatas, fai correre dita, finchè struttura si alza, un aria precisa, identità riconosciuta, saluta percussioni, sul baka barra dura, bakakakaka crack! uovo alfine infranto, voce innata parla, da liber gioco di arco. Ngombi masimbu, getsenge-tsenge a-sa-masimbo, arpa si accorda, ma mondo è già pronto, sua cassa risonanza, ad utero associata, pelle di antilope, la prole ha generata: Disumba Tu vibri, dove tartaruga sale, contro corrente, iniziazion sessuale, filiazione arco-arpa, è fremito vitale, maganga suonatore, fa il cuore palpitare, come formica Kam, alle dita di arpista, fà medicamento, che + agile spinge, medicamento inizia, scender dolcemente, fin sentire boom! quando arriva a polso, cuore sintonizza, e al pollice comanda, senton suo dolore, i parenti arco e arpa. |Beti ngomo invita, con arpa piccolina, suonator si sposa, poi con arpa grande, fa emergere Ningwane, sorella di Dio, e moglie terrena, in Beti cuore puro, Dinzona Benzogu, Isoga o yaMwei, Disumba molti nomi, nei cosmici miti, che portano energia. Beti arreda spazi, con repertorio noto, 1 mwenza conosciuto, mya obaka in coro: la vita ebbe inizio, da 1 arbusto iboga, termiti tra radici, fecero la spola, curando germoglio, di universo uovo, masimba ma ngombi, nell'interludio trovo. Masimba e mwenza, è Bwete liturgia, preludio che prolunga, rito prende forma, musica li attiva, suona prima e dopo, pulire casa a sera; mal-spiriti guidati, fuori suon purgati, musica struggente, + accordi mono tono, spiriti antenati, invitati a cerimonie, Mwenza plural minza, son canti collezione, monodici mormorati, sopra suono beti, con 2 accordi d'arpa. Beti tocca ottava, in nota di chiusura, poi enuncia incanto, Banzi nima na kombo! benganga bokayè. Ngombi antropomorfa, articola linguaggio, in melodia vocale, aggiunge uman passaggio, canti son poesie, di banzi apprendistato, sofferte esperienze, di religioso stato, canti interpretati, in corso di rituale, preparano le fasi, allenati ascoltare. In auto o piroga, a casa od in mbanza, stessa ispirazione, del Beti innamorato, legato a vita ruolo, coesione talismano, nel preludio attua, il desiderio primo, da caos rinasce cosmo, ordinato sentiero, masimba impon silenzio, su chiacchere di stanza, prepara riti vita, che acquistano efficacia. Mitombo mya Obaka, canto inizio d'arpa, mwenza repertorio, pinzi tsogo e fang, annuncia inizio riti, a neofiti in marcia, che in oscurità, attendon luce alba, mitombo mio okaba: ai piedi albero di vita, io ho visto luce sole, di luna e di stelle, Bussengue partì, a coglier frutti selve, su un albero sale, di paludose zone, cade con i piedi, in ramo biforcato, sparpagliano intestini, penetrano suolo, arpa nasce li, tra liane di vaniglia, nacquero sue corde, da cielo fino terra, dentro sottosuolo, abbracciano mascella, arpa in basso sei, la morte del sepolto, in alto pure morte, da bocca fugge soffio. Bwete + grande, è vecchio antenato, che dimora a monte, e vibra tra i denti, uccello che saltella, e articola parole, arpa tu piangi, per albero che muore. Oh padre Nzambe-Khana, io temo iniziazione, poichè cuore di banzi, è pieno di amarezza, ma quello dell'anziano, è pieno di visioni; solo vecchio arco, ti insegna a parlare, esiste dietro arpa, nessuno può passare. |BUSENGE e BANDZIOKU, arco e arpa Tsogo, x viver scenari, messaggi di altro mondo, Bwete in morbidezza, di musica esteriore, elabora un lutto, con poesia separazione: piange canto arpa, ma ngombi ma ngombi! ge tsina ge ma waa, in basso sta la morte, ge ngong ge ma waa, in alto sta la morte, ge gatse o ma-deaka, in mezzo è lutto sorte. Emozioni viscerali, da musica causate, libidico piacere, di 1 ludico toccare, dove dolor morale, esprime invocazione, nome Yo Mweioo! emozion che fa scattare: le dita e viceversa, corde cielo-terra, cuore con il polso, pollice è gran capo, indice fa sarta, di rafia acconciature, tre dita tiran fuori, arachide colture; 8 parti corpo e arpa, 8 corde voci Mwei, diaframma immaginario, separa 4 corde, nome di ogni corda, chiama 1 pezzo mito, rituale autopsia, depista i guastafeste. Bandzioku toccata, con dita di Busenge, Kaa Bitoto granchio, in YaMwei corrente| Mikondo iya mwei, minde te go komo na mina, te kengo te kuma, te bayanga ngongo ma-sigea, ango tomba na ngongo wi enanga, okiti ya Mwei| le code di madre mwei, han nomi iniziati, pollice indice medio, che scavano arachidi| getindo nao-ngoda na mokoko-e| tronco rotto, o-ma-goga na tsenge, otanga o ma-ke-kongoaka| nutrono funghi otonga, un arpa intagliata| gebokoko ge-ma-penda, mascelle interrate, di madre e padre, nutron discendenze. |Prima piantagione, accesa nella selva, da un antenato khan, giunto fin Loango, a conoscer TRE BANDZI: getsukudu le termiti, evitan guardare, i segreti iniziazione, gevavangani scimpanzè, i timorosi banzi, altri han ben visto, dietro linguaggio, ascoltano arco kele, intendono messaggio; orgasmo M solitario, e multiplo di donna, arpa è suonata, da molte dita granchio, arco solitario, con corda unica tesa, vieni ed apprendi, origine hai compresa: appare Nzambe Kana, inventa tutte cose, Avo crea seme-parola, da basso Congo sorge, dove vibra arpa, noi andiamo parlare, nzimbe dove vanno, figli a Nzambe Kan, suo cuore bisaccia, pensieri a seminar. Tso tsoke! semina arachidi patate, te mogenye na gevatavata, trovi in Gabon, due stagioni secche, la corta a febbraio, in cui semini patate, luglio-agosto paio. Kana pianta oguma, la ceiba pentadra, obaka è guibortia, ovenge distemonantus, motombi è copafeira, segni incisi appunta, al tempo di ascensione, pappagallino piuma; tsomine ea mapanga diveve, la pentola falò, nyma na kombwe bwekaye! aee basè aye! |MOSOSO passaggio, discesa al fiume mito, neofiti a ruscello, tra lanci di piroga, che vengono da est, procedono fin west, simbolo di viaggio, li accompagna ben: durante processione, luce della torcia, da culla fino tomba, bwete fan vedere, momento è venuto, a discendere fiume, torcia accesa avanti, dietro senti muse. a Monte la sorgente, a Valle la tana, grembo dove freme, ogni infante bwete, i talisman rifugi, aiutano traversata, al paese bianchi, oltre oceano acqua; novi banzi siete, sulla strada acqua, vedete e raccontate, tutto quel che si alza, regole di terra, che inghiotte e sputa, non abbiate paura, è strada già battuta; ritornano iniziati, che portano 1 arbusto, e presto vanno giù, alla tana del caimano, grembo a Terra Madre, prigionier di liane, arbusto e nuovo banzi, dicono anziane. Banzi ringraziano, esser stati sradicati, poi ripiantati, ai piedi albero Vita, freme il nascituro, iniziato saprà presto, come strisciar tracce, del Piton sentiero. |Narra un povi Nzuba e Sango, uomo nato come ago, Inizia in acqua, piedi punta a terra, arriva ad imbarco, modella umana forma, arriva dove separa, cordona da placenta: ecco madre arpa, che vibra nel fiume, dove sta Kaa, e Gesomba controcorrente, rana Bosua la barra, istrice Bopunda sonagli, crepita entrata, dove entrano iniziati. Nzambe onnisciente, crea fiumi cielo frutti, tu Arpa guarda bene, Arco che ti ha generato, con sua unica corda, guarda in buco a valle, dove arpa vibra fonda, sta Mosuma enfante; lascia fiume aperto, x nascere ai paesi, sentiero della morte, ai coraggiosi veri, Mosuma tuffa fiume, a rive cresce pianta, amara sua radice, visioni dona in mbanza. Lei sente vibrare, dal fondo del fiume, immerge vede granchio, Bitato Beti arpa, poi sente fruscii, sonagli di Bopunda, penetra e ode barra, con fremito Mosuma: dolce va + avanti, sente arco mongongo, il maschio solitario, vibra senza fondo, dopo vede arpa, granchio con le dita, dolce culla nanna, che quel suono invita; poi Mosuma prende, strumenti musicali, vede eboga a riva, nessun l'ha piantata, sradica la pianta, taglia sua radice, inghiotte + pezzi, e a tempio si dirige: dove siamo noi, si siede e sonnecchia, ecco suoi sogni, eh eh avanti avanti! scendete nel Mobogwe, come vermi interni, fin dove pesciolini, salgon fiumi esterni; fin mucchio spazzatura, piantagione Kele, dove solitario, va maschio del cinghiale, vanno maschi al mucchio, trovano maiali, ne uccidono vari, progettan nuovi piani; mangiamo pure noi, ciò che mangia Mosuma, partir da quel giorno, comincia costume, consumar 2 varietà, di e-boga amar radice, mbasoka di mandrillo, e nyoke di istrice; discorsi di + Povi, apportan variazioni, a discorso base, uguale a tutti i bwiti, ecco bwete mwengue, Mont Bovet Libreville, nima presenta al cadavere, ago + biglie; biglie tsingo e iboga, e pelle di mosingi, chiaroveggen notturna, poi strofina corpo, con polver legno rosso, lo punge con ago, rompe radice a schiocco, sul viso andato. Povi fa discorso, Iya keta ecco la madre! nome del defunto, che fugge da passaggio, fatto da Moanga Benda, sale su piroga, se radice mangi, tu sei dissumba rossa; nel vortice sprofondi, di morte passaggi, consiglio non discender, fiume grovigli, altrimenti incontri, trappola separazione, risali tu il Mobogwe, come fa salmone: incontri Mosuma, con gemella Sombididi, a folla bianchi e luce, tu arriverai, al mucchio dei Kele, dei galli macellati, e nel Gepatsi fiume, tu verrai trovarti; pien di gamberetti, tu va su piroga, Veliero di piante, acquatiche femminili, imbocco a valle è carne, a monte è motombi, dove nasce legno, che giorno lutto odi: dove fianchi uomo, van scoppiettando, Dinzona grida inizio, dolore del parto, accorrono parenti, lamenti e interlude, trappole nemici, se discendi fiume: nima e nuovi banzi, vi saluto tutti! ora lui discende, segue polver-rossa, amico ascolta bene, il beti musicale, presso di Motombi, nastro va trovare, x salire a cielo, e Bwete diventare: chi Disumba generò, mbanza tiene nome, Ge-bwete-bwete kombe, parla col sokè, mbondo origine dei riti, origine fu mbondo, talismano dei Vili, però bwete + grande, son maganga riti. Ndenga millepiedi, Ndongo è rovo spino, Fagara macrophilla, cuce perizoma filo, patsi Kongo le api, come Baka e Kota rovi, pungenti su spiazzo, di danze vorticose; vede uscire testa-membra, alza e cammina, sotto tetto mbanza, Disumba vien a vita, piccolo poi cresce, marca una dottrina, arco sangue-acqua, annoda con rafìa: il neofita dirà, pa non vedo nulla! esce con amici, e dice bwete è buono! in tal disumba fato, lui si incammina, primo incendio vede, scopre poi la milpa; arriva nel letto, dove è uomo e donna, parla con adulti, e trova due strade, basso ed in alto, prova spine Mwei, vede tunnel che sbocca, ai motombi piedi, dove passano anziani, e giovani misteri. bwiti_scelta_atome-ribenga.mp4bwiti_fang_re_david.mp4audio
||24 canti Fang raccolti da Fernandez, Masimba Ma Ngombi, preludio di arpa, emerge la vita, e pulisce il locale, minkin d'entrata: |Popè: Soya soya biga miwo, dopo nato Nzambi, nyama nyama nyama, a lak aki benganga nyamoo, Nzame a kobe ening, Tara nzame ye kire banganga, Banganga myamo oy, nyamo tara nzama da ye kire benganga nyamoo, tumengi si, mbomayake yake, ndende a kobo ening tara oh, a sighele mbembe, a kobo endama, ba ghe kobo ening betara zama, IT: ragno scese primo, l'uovo è visto dai fedeli, divino lieta vita, uovo trova posto tra fedeli, uovo scende da Dibogia, ragno del cielo, assieme al desiderio divino; ciò che è sospeso parla, di gentilezza in vita, pa Nzambe discende, e parla al pipistrello, uovo appeso a filo ragno, parla di vita sempre, discende porta luce, sul buio oceano in basso. |Popè: Bwiti mendongo, mendongo oh oh oh (bis), heyong me nga dziba, tara oh me dziba pa! zame oh me dziba; nyamo me dziba, dimamo mikodia, atsenge dibobia. Zambe a pongo, Mwangabenda me dziba, Tara oh, me dziba. IT: venuta del muud-flood, che copre annega tutti clan: essi son tutti sommersi, acque scese dall'arcobaleno, da ragno del cielo. Dio prepara, annuncia tutti son sommersi. |Popè: Heyong me nga dziba, Tara oh me dziba, Nzamè oh, me dziba, nyamo me dziba, ye me dziba. Dimamo mikodia, mikodia atsenge, atsenge dibobia, Zambe a pongo, Mwangabenda me dziba. Tara oh, me dziba (fang13-arpa-birth-creation.mp3). |IT Pà, essi son tutti sommersi, il clan è stato sommerso (Tara oh me dziba); Nzamè, son tutti sommersi! (Zamè oh, me dziba); gli anziani e gli altri (nyamo me dziba, ye me dziba); le acque sommerse dall'arcobaleno dei cieli (dimamo mikodia atsenge); i cieli dal ragno (atsenge dibobia). Dio che tutto prepara (Zambe a pongo); annuncia a tutti che essi son sommersi (Mwangabenda, me dziba). |Popè: nyama nyama dibode, a lak aki benganga nyamoo. Nzame a kobe ening, Tara nzame ye kire banganga. Banganga myamo oy - nyamo tara nzama da ye kire benganga nyamoo, tumengi si, mbomayake yake - ndende a kobo ening tara oh, a sighele mbembe, a kobo endama, ba ghe kobo ening betara zama - Bwiti mendongo, mendongo oh oh oh (bis), heyong me nga dziba, tara oh me dziba pa, zame oh me dziba - nyamo me dziba, dimamo mikodia, atsenge dibobia, Zambe a pongo, Mwangabenda me dziba, Tara oh, me dziba (fang10-arpa-road-birth.mp3). IT dopo che i fedeli sono entrati accompagnati dai minkin, inizia ciclo di canti zen che narrano il ricordo del diluvio di fango che annega tutti clans, tutto sommerse, acque scese dall'arcobaleno, poi il ragno del cielo dibodi o dibogia manda giù l'uovo cosmico, nell'oceano sotto senza fine, assieme al desiderio divino, che addolcisce la vita e trova posto tra i suoi fedeli accompagnati dai minkin. Obango intervalla metà di ogni ciclo zen, son vertigo danza, allentano anima-corpo, preparan riunione ad avi. |Canto Via di morte e distruzione |Popè: Minanga da kobe ening; sumeya mbembe! IT: stella parla di vita, sempre rinnova, l'essere muore, ma sua anima torna, come stella che brilla, ispira rinnova. |Popè: Mwan a Zambe kanga a king bakombo, nto mwan zambe vanga oni bot. IT: figlio d'uomo divien fil divino salvatore, canto Zen Awu a fine notte, celebra distacco. |Popè: Nana nyepe è Ningwan mebeghe, Esama yime awuaa, Tara a kobo awuaa, akobo awu mbembe, sempre, awu me wua nana nyepe, wua enyi a wu fwo, me wua, Nana nganga a wonga mesenguè, Tara oh Nana Nyepe, oh Nyngwan Mebege! Ngombi a nto mbamba eto, a nto mbembe Zame mbembe, a so wa yala, Ngombi mbembe. IT: Ningwan aiuta la vita, gruppo capisce la morte, io muoio Nyepe! ma mai son morto, nganga/adepto scomparso dalla terra, ngombi viene e porta ordine, Pà e Mà benefica, oh sorella di Pan, oh Zame mbembe, divino è x sempre, arpa arriva, sempre là, a portare ordine, Ngombi mbembe.

344:Dicembre piglia e non rende, avaro e scroccone si intendono benone: Pier della Francesca, dipinge Saturnalia, esalta costruzione, di Osiride colonna, pilastro obelisco, re incoronazione, canzoni scurrili, con gare di rima, rituali acrobazie, fachir pirobazie. Proceno Cinghiale, Fauno chiamato, nella città dei khan, fonda sua stirpe, Gauri moglie Siva, vuol riti primavera, feste di Diwali, accende lumicino, in case di adivasi, e indigeni vari. Clan di primi slavi, fan feste e sacrifici, di pesci e selvaggina, per avi ricordare, partecipare al rito, costruisce società, gruppi commensali, accrebbero sub-caste, al posto di tribù, a Roma piano emerge, nuova classe mista, sparisce distinzione, di razze e religioni, cresce astratta idea, di nazione yuda, divisa in caste varie, diverse occupazioni. Saturno a Roma è khan, che allenta le fasce, segna passaggio, tra dinastie a solstizio, avvia carnevale, che ordine sospende, rovescia le usanze, ai schiavi fa doni, ai re condoglianze, suo scettro bastone, gioca alle sorti, riordina il cosmo, scombina i consorti. Microbio narra, nel Saturday giorno, al tempio Saturno, a piè Campidoglio, statua è slegata, da lacci continui, scatena gli effetti, benèfici e ambigui, di inizio del tempo, avvento rinnovo, euforia e penitenze, sconvolge coscienze. Saturno ha le chiavi, del Cosmico Gioco, rilancia suoi dadi, poi oracola al fuoco, signor della tombola, giustizia e misure, con scacchi ed azzardo, ci da le visure, del nuovo anno.| Saturno khan dei khan, risiede estivo in Creta, un giorno fu esiliato, da Zeus guerriero clan, venne spodestato, divenne pellegrino, anziano saggio vaga, girando le paludi, per valli mari e monti, sfugge folgore di Zeus, in incognito ospitato, nel Lazio infin ripara, presso i popoli Lepini, re Giano e moglie Camene, riconoscenti al khan, lo vanno ad ospitar, nel Lazio governato. Giano lo protegge, dal fascio raggio Zeus, poichè controlla vie, frequenze cielo e terra, Saturno rassicurato, inizia a insegnare, civilizza gli abitanti, che vivon Nettuno, aizzano mare a divorare, le pianure coltivate, generare diluvio fango, che divora le città, lascian palazzi e paludi, infestate da malaria, sul luogo prime coltivazioni. Cenere tutto copre, e pioggia porta a terra, reca fango e palude, infestata da malaria, solo albero Ulivo, giunto da Iperborea, con Ercole in Italia, come chiesto da Atena, che sfida Nettuno, per possesso di Attica. Giove interviene, e decide la gara, chi umani aiuta meglio, sarà il padrone luogo. Poseidone col tridente, sgorga sorgente acqua salata, che genera laguna, e commercio via mare. Atena pianta Ulivo, che resiste a intemperie, scatenato da Nettuno, e risorge dopo incendi, sua presenza secolare, reca olive e olio sacro, crisma che unge neonati, malati e sacerdoti, cresime ed anziani, nella ultima unzione. Zeus decreta Atena, vincitrice della gara, e attorno sua pianta, nasce città di Atene, mentre olio di oliva, divien base dei commerci, dei fenici veneziani, in tutta magna Grecia, che diffondono la pianta, fino Americhe ed Australia: dove resiste ulivo, regge umana Civiltà, con commerci e città, e rituali agro religiosi, così espiantare ulivi è punito severamente, fino a recenti guerre. Atena doppia Xristos, e Maria sua madre, afferma culto apostoli, dopo evento Pentecoste, in bibbia resta eco, Genesi alleanza, tra gli umani e Dio, olivo della pace, ramoscello di Colomba, indica fine diluvio.| Saturno addormentato, attende risveglio, agli snodi del tempo, nel cristiano segno, dai fuochi di Ascensione, a incontri in Occitania, insegna tolleranza, religiosa ed economica, a yudei esiliati, da Egitto guidati. Saturno delle indie, è Musa Ibn Nusair, porta Tavole a Toledo, preserva primo tempio, di Salomon Sophia, e serba in Etiopia, arca di Giovanni: nel mito di Toledo, Yeshu entra al tempio, dove sta una pietra, incisa a divin nomi, due Leoni bronzo, seguono i fedeli, ruggiscono in uscita, sorvegliano fedeli. Yeshu trascrive, dentro sua coscia, tagliata ricucita, astuzia contro forza, uscito i due leoni, ruggirono e lui scorda, ma giunto a casa apre, ferita e si ricorda. Ieshu taglia coscia, senza aver dolore, trae segreto nome, scritto sulla pelle, greco mito Zeus, partorisce stessa cosa, Atena dalla testa, e Dioniso da coscia. Dioniso due volte, muore e rinasce, è Cristo sovrano, dio di Nicea, di primi cristiani, poi divisi in sette, culti e correnti, pianeti differenti, di tredici tribù, in seguito riunite, tranne intransigenti, da dodici apostole, in chiesa di Cristo, il giorno Pentecoste.|YUDEI amministratori, al tempo Carlo Magno, mandarini impero, curano gli affari: ogni iudex tenga moggi, sestari recipienti, anno yuda inizia, ai primi di settembre, Osanna è stagione, 4 ogni anno, tenga fuoco acceso, nelle nostre case, usa sugna grasso, di pecore e maiali, contin capre e becchi, loro corna e pelli, e ogni anno, riforniscan di prosciutti. Rendan ordinati, i nostri ginecei per donne, con alloggi riscaldati, per serate invernali, siano circondati, da steccati ben saldi, con solide porte, per lavorar tranquille. Ogni anno a Natale, Ogni iudex sottoponga, un elenco completo, che precisi ammontare, di quanto vien prodotto, nel nostro casale, tenga vivai di pesci, volendo può ampliarli, oppure va crearli, se spazio lo permette, i pesci sian venduti, oppure barattati, così ve ne son sempre, nelle nostre villae, poi iudices li vendano, per nostro profitto. In orto sia coltivo, ogni possibil pianta, giglio rose e salvia, trigonella e balsamita, meli cotogni, noccioli e mandorli, gelsi fichi e noci, ciliegi lauri e pini. Mela gozmaringa, geroldinga crevedella, spiranca lunga durata, e mele primaticce, quattro tipi di pere, a lunga durata, dolci o da cuocere, poi le tardive. Festa di Tabernacoli, yudei di campagne, vivono in capanne, oliveti 7 giorni, a ringraziare Cielo, piogge sulla Terra, Daniele canta il salmo, Yavin fermenta vite, fa Lot ubriaco sacro, Io sono vita e vite, Tu i tralci sostegno, entra nel mio cuore, rendi il mondo bello. Canzone di Bacco, Lorenzo magnifica, la bella giovinezza, sfugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia, doman non è certezza, la canzon continua, ninfe e innamorati, caverne e boschetti, han posto 100 agguati, da Bacco riscaldati, ninfe hanno piacer, di ingan satiri agguate, fare Amor riparo, sol genti rozze ingrate |Chi vuol esser lieto sia, domani non è certo, 1 soma viene dietro, su asino è Sileno, 1 vecchio ebbro lieto, ride e gode vita, Mida tien tesoro, non si contenta mica |Ognuno apra orecchi, doman nessuno paschi, giovani e vecchi, lieti femmine e maschi, ne fatica e tristezza, se accade convien sia, arda cor dolcezza, Chi vuol esser lieto sia, ogni triste pensare, caschi nella festa. Rivivono i poeti, le gare fra tribune, Cristo rima grande, ricordano in Etruria, piacevole evade, i confini dei sensi, con complici odori, riscuote consensi: due musiche frasi, si inseguono errando, ipnotica ruota, in continuo rimando, chi ha gusto le sente, corron su pelle, uccelli ed anfibi, cantan ricorrente, sibilanti vibranti, roboanti crepitanti, si incontrano suoni, uno e poi tanti, dan corpo ai miti, attuati nei riti, mutando bisogni, nei sogni infiniti. Un suono trasmesso, tramite 1 aria, entra in mio corpo, e placa malaria, dolori di artrite, punture di insetto, sciatica e gotta, analgesico effetto. In origine è verbo, verbo fù canto, creava ogni cosa, a mezzo di incanto, la genesi compie, in stato di sogno, piste disegna, a estinguer bisogno, Musa ferma tempo, ed ego ristruttura, coi modi influisce, anima struttura: suono calmo concilia, eolico estingue affanno, lidico è remoto, se Ionico è amore, stimola Romeo, 1 dorico solenne, diverge dai frigi, che invitano a guerre. Se sonor frequenze, modellano credenze, guerra oppure pace, salute e malattia, caccia e agricoltura, erbe e religione, pulir nadi canali, e porte percezioni, di chakra meridiani, posologia graduale, o repentini traumi. |Enoch ci rivela, elite di mandarin, regge mondo intero, con carro di Ezechiele, ogni accampamento, del drappello Khan, realizza cerimonia, per ogni nuova terra, parola efficace, stanza sacralizza: devoti nei campi, poco prima tramonto, recan benvenuto, a Regina di Shabbat, canta Vieni o sposa! al domo Shekhinah, ricevi con candele, maestro di Mishnah; vestiti a gran gioia, entrano da porte, nel campo mele sacre, luce candelabro, a Sposa passaggio, che piano dirige, verso tabernacolo: giudici a pregare, mentre arpa suona, risponde divinando, ogni domanda posta, lo spirito Signore, investe e profeta, Samuele canta viva, la shekhinah gloria. Tabernacolo ebraico, mishkan dimora, tempio trasporto, della divina Shekina, tenda di incontro, copia di Anahata, sha-khan kodesh hakodashim, Arca ospitava: candelabro prima zona, olio e 7 bracci, a sud altare pani, a nord un offertorio, incenso dietro 1 velo, che separa stanza, sorveglia Metatron, convegno di Tartaria. Accampano soldati, tende ovunque, edicol sacri voti, con oggetti culto, dentro le chiese, lungo strade e case, presso grotte e fonti, luoghi di fate. Concilio di Trento, liturgia rilancia, imita escursioni, alla celeste mbanza, con panematto e vino, mutano la Pasqua, agnello pan azzìmo, Tabernacol ostie. Rabbini fan viaggi, a innevato paradiso, palazzo imperiale, supremo magistrato, tra 10 sefirot, decreto di orda oro, Kabbala shabbat, rito ebraico primo: ora 4 rabbini, in 1 notte di luce, angelo risveglia, e in alto li conduce, vedon 7 volte, la ruota di Ezechiele, su via di ritorno, il primo non viene, secondo rabbi dice, esser solo 1 sogno, terzo ossesso gira, chiarire bene voglio, quarto è poeta che, trascrive tutto in rima, canta e ri-vive, meglio di prima. Arco-in-cielo canta, accoppiamento primo, come Siva e Sakti, tantra estingue esilio, uomo ottiene cuore, e principessa arriva, anima ritrova, nel cuore gruppo unito, salutano elohim, a fine danza e rito. Uomo scopre moglie, shekhin dentro essa, posto tra 2 mogli, celeste e la terrena, shekhina benedetta, quando oro veste, sul carro Merkavah, cavalca e grazia sente. Ezechiele visione, corrente misticismo, storie di hekhalot, ascesa a tutti cieli, carro-trono ha, guardiani corazzier, serafini ardenti, guidati dal nocchier: 4 angeli del Carro, archetipi del mondo, Fiore oro daoista, governa ogni luogo, raccoglie inni uditi, da + iniziati, durante lor ascesa, a heikhalot palazzi; shakina va in esilio, in Africa Etiopia, suo carro fa piroga, angeli son bwiri, visioni di palazzi, nei circoli misti, scuole clandestine, di anacoreti egizi, fan giaculatorie, brevi semplici parole, sincronie ripetute, x devozione cuore, alimenta percorso, vede ostacoli maggior, fuoco erompe corpo, torcia di Metatron: senza mani e piedi, in spazio abissale, bruciati fino ascesa, avanti al portale, Saulo di Tarso, in propria conversione, ascese ai cieli alti, come le altre scuole.| Chiesa moderna, come apostolica iniziale, ha problema giudaizzante, prima eresia cristiana: cristiani tentan vincolare, altri cristiani gentili, alla mosaica legge. Atti di Apostoli, capitolo 15, narra di ebrei convertiti, che critican Gentili, invitandoli a fare, iniziazione loro culto, circoncisione primo passo, poi altre feste, trombe ed espiazione, tabernacoli e hanukkah, Pasqua e Pentecoste. Circoncisione cerimonia, causò la controversia, in chiesa apostolica, a Consiglio Gerusalemme, i giudaizzanti dicevano, che i cristiani gentili, si salveran se circoncisi. Paolo e Barnaba rispondono: voi ebrei convertiti, del partito Pharisei, ascoltate Pietro apostolo, lui predica ai Gentili, e li porta nella Ecclesia, come colleghi cristiani, senza oneri mosaici, nella lettera ai cristiani, è presa decisione, i giudaizer siano privi, di autorità su Chiesa, apostolica di Yoros, e voi cari gentili, potete ignorarli, salvaguardate i bimbi, astenete da sacrifici, atti immorali e idolatria. Paul nelle sue lettere, affronta più volte, la eresia giudaizzante, figlia dei royal: ai cristiani è vietato, ingabbiare altri cristiani, apostolica Chiesa, rispetta ogni cultura, dei gentili o dei giudei, è fede universale, Katholikos adatta, a ogni razza etnia. Ignazio di Antiochia, segue Apostolo Giovanni, nella lettera ai Smireni, usa verbo inculturazio, processo assorbimento, nel cristianesimo apostolico, riconosce e benedice, tutte culture dei Gentili, mondate da immorali, usanze disumane, senza impor precetti, di una cultura dominante, come invece fanno, Pharisei e Islam. Cristianesimo assorbe, una cultura e la battezza, così nacque Russia, Europa e Tartaria, Americhe e sub-Sahara, estremo oriente Australasia, medioriente e nordAfrica, poi presa da Islam. Cristianesimo preserva, culture in rete Christendom, segue supersessione, nuova alleanza in Cristo, dottrina aperta a chiunque, senza adottar legge Mosè, che Andronico Cristo, ha soddisfatto sulla croce, concludendo parabola, del cristianesimo settario, dei farisei royal, lui è Parola divina, Messia per nascita, iniziatore e finitore, di legge del passato, compie e sigilla su di sè, così che noi cristiani, abbiam fiducia in Cristo, intermediario al Padre. Paolo ricorda, proibito ai credenti ebrei, giudicare altri cristiani, i ver yudei cristiani, tengon riti mosaici, nelle proprie famiglie, come ascendenza culturale. Giudaizzanti moderni, ritentano eresia, cercando impor precetti, di vecchia Alleanza, ancor cercano convincere, altri cristiani al vecchia patto, così ogni gruppo loro, tiene agenda loggia, adorar sabato o Hanukkah, invece di Natale o Pasqua, maldicendo tali feste, di domenica o dei Morti, con teorie cospirative, che minano i cristiani, declassati a pagani. Editto Costantino, dopo epica battaglia, vieta sacrifici umani, cessa re transumano, sua città protegge, i bimbi salvati, Cristianesimo Apostolico, divien culto di Stato, con transustanziazione, di vino daime e farro, da fede trasmutato, in nuova eucarestia. Kulikovo battaglia, origine di Mosca, kulishki grande campo, senza costruzioni, Dmitriy Donskoi inizia fortificare, e da Sergio Radonez, riceve benedizione. San Sergio nel west, Bartolomeo schwarz, inventa il cannone, dentro al monastero, apolistico cristiano, Demetrio benedisse, diede arma segreta, schema della croce: usa al posto di elmo, contro i khan ribelli, vittoria del santo, in Europa reca mito, nel classico Tucidide, cannone riferito, pure Marco Polo, narra guerra grande, tra Nayam Mamai, e principe Demetrio. Mamai tradì sovrano, da anni vuole guerra, autoproclama khan, estate 380, attende re lituano, raduna enorme esercito, infine catturato, in campo decapitato. Demetrio sesto khan, discende da sanGeorgio, Ivan khan califfo, terzo è Simeone, quarto Ivan il rosso, quinto Dmitry Suzdal, sesto è Donskoi. In seguito lui fonda, Roma-Costantinopoli, Konstantin Veliki, a fine del trecento, per 80 anni dura, casato Paleologi, teatri e ippodromo, Colosseo rodeo, obelisco Costantino, ricorda fede universale, costruita su eclettismo, come Santodaime. storia_cronologia-fomenko_interview.mp4film_bibla_sanpaolo_franconero.mp4audio

350:più grande lo Stato, maggiore la sua difesa: Clero ieroglifo, da Cairo sul Nilo, fin Ierosolima, e Iusa Yoroslavl, fin Bisanzio e Mosca, e araba al-Quds, incidono oroscopi, di vicende cristiane, durante medioevo, come palazzi vaticani, antico calendario, per agricoltura, e miniere balcane, per pistole damascate. Osiride-cristo, in Egitto ricorda, Cana dove Iusa, produce la vodka, tra fiumi Oka-Volga, emergono atamani, che fondano Tartaria, insieme di canati, assieme a monasteri, battesimo egizio, è adorazione Magi, matrimonio con orso, Giorgio con drago, che imposta Orda guerrieri. I giannizzeri riscossi, da famiglie cristiane, tra 8 e 10 anni, ragazzi ortodossi, e turco sciamani, addestrati a disciplina, anni di arti marziali, politica e filosofia, diventan giannizzeri, fanteria truppe di ottomani, guardie del corpo, primo esercito moderno, di tutta la Europa, pagati regolari, proibito di sposarsi, o di commerciare, completa lealtà, verso il Sultano, consiglieri o governatori, di khan imperatori. Come i Mamluq, usano armi da fuoco, indossano armatur pesanti, divisioni corazzate, truppe di assalto, chiamate Serdengecti difficil da sconfiggere, nonostante alte perdite, e i sopravvissuti, promossi a grado alto: sergente vuol dire, chi rischia la sua testa, giannizzeri volontari, usano cannoni, dal 550, per secoli vari, pistole e carabine. Giannizzeri famosi, ribelli a imperatori, nei colpi di stato, a difendere Impero, di cristiani ottomani, protettor dei Balcani, decretò scioglimento, quan cadde antico impero.| Mamluq cavalieri, di origine Kipchak, circassi e caucasici, e copti cristiani, son soldati, e sovrani musulmani, presi da bambini, per canato di Egitto, Mameluke temuto, Napoleone li elogia, dal verbo malaka, simile a schiavo, proprietà di un mecenate, e addestrato in caserme, del Cairo sul Nilo: creano sultanati, da Delhi a Turkiye, Iraq e Persia, Azerbaigian Turkmenistan, Uzbekistan e Afghanistan, assorbiti da Ottomania, 747 e 831. Mamelucchi slavi, sotto basilisco, han cappotto zibellino, legan Volga al Nilo, la forzata sodomia, venne poi ridotta, quan copti egiziani, ne cambiano usanze. Mamelucchi a Baghdad, alleano a Nicea, Genova e Bisanzio, e scortan Maddalena, fino ad Avignone, con doppio matrimonio, a unir cristianità, ai fedeli di Mosé. Egitto imperiale, monumenti terra e mare, regge fin 19, con Suez e Nilo, rifugiano in Europa, quan fu persa guerra, gipsi emarginati, popolo incompreso, come ebrei yudei, ispano-provenzali. Canaan terra khan, gloria di Israele, sacerdoti e nobiltà, legati al potere, portano lignaggio, Angiò di Provenza, Aragonesi e Borbon.| MAOMETTO dinastia, dominio rinnova, da anno 453, molti fuggono via, da grande Ottomania, erede Romania, in terre Occitania, anno 492, accade cataclisma, leggende di Saturno, come Visnu in India, narrano diluvio, sotto imper romano, Visnu in forma pesce, appare al buon Manu, antenato di umani, e gli diede una legge: fai una gran barca, dei germi del mondo, annuncio che pioggia, andrà tutto tondo, distuggo abomini, cannibali disumani, a rifondar giardino, per esseri umani; se osservi Analemma, solare e lunare, presso di Natale, ti mostra posizione, del sole per un anno, stessa ora stesso luogo. Dante pure osserva, tal stelle luminarie, e in Cassiodoro scrive, che il Sole perse luce, bluastro fiacco fu, eclissi anno intero, Luna brilla poco, diluvio si avvicina, nel destino gioco. Vacca sacra narra, che dopo cataclisma, erutta inondazione, seppelisce città, fango che innalza, livello di strade, persone scomparse, alcune divorate, altre rifugiate, in grotte nuraghe, o città sotteranee, eruzione Vesuvio, fà orfane contrade. Dopo gran diluvio, tre uomini saggi, tornano a Yoros, a cercar tra rovine, il tempio perduto, da rifare altrove, in terre occidente, franca occitania, Tevere ed Anglia. Dai popoli migranti, nascon città costiere, riparano i ponti, su rupi tufacee, affacciate sui fiumi, nascon comunità, fortezze dei lupi, come Luni e Cere, su Marta e Biedano, recan vita a Tarcna, butteri e acquedotti, fortezze rupestri, estese dagli slavi, di tredici tribù, i Yuda detti etrusci, figli di Giacobbe, detto Israele, nella Tartaria fonte.| Nestore Iskander, descrive assedio, Costantinopoli 453, Maometto sovrano, armato a meraviglia, di eserciti e navi, davanti alle mura, cannoni e soldati. Maometto riforma, divide culti vari, peste uccide pure, + strati sociali, Maometto militare, purga infezione, lotta contro Roma, guida ottomani, e muore in assedio. Succede khan-califfo, Maometto secondo, che prende Moscovia, durante il seicento, diventa ottomana, moscova dinastia, Ivan III sultan-kan, fin torbidi arriva. Maometto vincitore, ha Guardia a cavallo, capi e Gran Visir, che parlano slavo, come Persia e India, parti di impero. Ambasciatore a Mosca, Tomas Cantacuseno, nobiltà romana, considera Maometto, un cambio dinastia, conquista ottomana, campagna propaganda, di superstiti sconfitti, fuggiti nel west, a convincer boiardi; riparan sul Tirreno, tra paludi malaria, attendon momento, riprender Roma, fortezza Vaticana, città rinominata, con nomine di papi, lotte intestine, la propaganda dice, Etruria sia romana, Roma sia in Italia. Andrey Stepanenko, cita due calendari, Costantinopoli e Roma, 53 e 76, fondazione e fine impero, sistema a base otto: Roma cade 476, bisanzio 453, cioè 789, rivoluzion francese. Solimano diventa, nuovo califfo khan, e moschea Selim ricava, da palazzo Costantino, sopra quinto colle, nel Fener quartiere, poi chiama architetti, franco-prussian; distruggono teatri, riscrivono storia, san Maria dei Mongoli, salva eccezione, patriarcato greco, sultano concessione, Miriam Theotoka, come Santa Sofia.| Rivelano visioni, fuga di Maometto, da Moscovia antica, al regno di Kazan, fuga detta Egira, impero si divide, in crisi epidemia, Tamerlano arriva. Intorno a tende khan, barili vino e vodka, facilitano ebbrezza, cibo bevande e svaghi, mentre prigioniere, servono il kefir, Timur decora i suoi, ordiani soldati, e durante funerale, simile a Maometto, la pelle suo tamburo, dopo va tagliata, a impedir servire, un altro proprietar. Gengis-Khan biografia, riflette Timur khan, ovvero Tamerlano, sultano di Turàn, lungo mar Nero, fonda Orda Nogài, presso di Samara, sfida khan di Roma. Timur fonda Damasco, intorno Samar khan, ovver Costantinopoli, poi Cairo e Shiraz, Mosul e Baghdad. Si scrive con Mehmet, e monarchi europei, a mezzo di Giovanni, e casta di notai, che gestivano possessi, di tutti territori, x conto di tribù, o casate riformate, dopo il cataclisma, riscrivono le date, cambian dinastie, con fiction vaticane, storia che diffonde, dal Concilio Trento, e molti confonde, ma l'arpa medievale, rivela vero Cristo, re dei re di Roma, che primo Tempio erisse.| Egitto moderno, cristiani copti egiziani, oltre 10 milioni, di apostolica Chiesa, aderirono al moto, indipendenza da Britannia, dopo grande Guerra, da Cairo cattedrale, Patriarca Cirillo V: la lotta comune, assieme ai musulmani, calmò proselitismo, di protestanti vari, lor fede cristiana, ha monastica base, pellegrini devoti, digiuni comunitari, conferenze nelle chiese, fan rete popolare, tutela sociale, sanitaria educativa, ai propri fedeli. Nasser 952, li volle marginali, a trovare consensi, verso il comunismo, e Sadat presidente, tentò apostasia, otto vescovi arresta, e patriarca in esilio, incidenti e tensioni. Mubarak prosegue, loro emarginazione, dal pubblico impiego, poi generale Al Sisi, riporta rispetto, alla Chiesa copta, a fermare i jihadisti, salvando concordia, interreligiosa, unità del Paese.| Ipazia di Alessandria, osserva cielo e minoranze, cura lor diritti, insegna poi a Salerno, Serapium distrutta, Alessandria sconfitta, Nestore espulso. Re franco Castiglia, conquista Toledo, molti medici ottomani, fuggono a Salerno, farmacisti attenti, a umori di piante, rizomi e radici, coltello chirurgia, con Spongia sonnifera, che reca anestesia: Spugna imbeve succo, oppio e giusquiamo, bagnata avanti uso, aspira il malato, risveglia da spugna, beve aceto caldo, in aria appestata, preserva senzaltro. Testi alessandrini, ispirano più scuole, in Persia Cina e Russia, dentro ai monasteri, biblioteche e degenza, residenze per maestri, allievi e guerrieri, farmacopea impero, ingloba ricette, giunta da più terre. Rabarbaro da Cina, Cannella da Ceylon, Zenzero da India, Incenso da Yemen, Silfio da Libia.| Napoleone in Egitto, bottina tesori, reliquie di orda, dei Ras faraoni, Etiopico oceano, separa Africa America, Etiopia è un equatore, grande come Cina, include terre Moorish, Indie occidental, e la sua capitale, vietato visitar. Sul Nilo vedi Girge, simile a Georgia, Yuri in carta Asia, e i franchi delle Marche, attestan Carlo magno, Alaska sconosciuta, con Kanada e Giappone. Siberia indipendente, fino a Pougachev, Perm era Germania, Vyatka è Vaticano, su stemmi medievali, dell Impero vasto. Giovanni tien corone, Arca bastone tiara, chiave di Alleanza, tra Dio e umanità, templari di Genova, legati al Presbitero, dividono potere, emblemi e croce rossa, Aragona e Castiglia, comunità sefardita, mentre da est, sarà ashkenazita, popolo Giudeo, da impero precedente, legato ad Egitto, è offeso e vilipeso, mutato in carnefice, Cristo al martirio, non tornano i conti, in fabbricato mito. Concilio di Trento, stampa sua bibbia, mentre Bibbia greca, stampa Mosca 821, da fratelli Zosimadas, con editore inglese, creano chiesa greca, ribellione 821.| Storia egizia fu, storia burocrazia, commerci e sacerdoti, e mondo conquista, flusso riflusso Nilo, sole e luna viva, tempio simbolo di mondo, casa medicina: luoghi di incontro, di affari e culto, di scriba scritture, e fumo di incenso, si mastica natron, bicarbonato sodio, salvia e rosmarino, giorni di riposo. Egizi godon vita, preparano la morte, come il mito Aida, di Giuseppe Verdi, Aida principessa, di etiope lignagigo, col generale egizio, sepolti in piramide, navigano in Cielo, tra stelle e canoe, ogni persona ha, doppi anima e spiri, Ka Ba e Akh, 3 parti e lor destini; piramidi con mummie, proteggono Ba, raggiunge aldilà, morto a viaggiar, inizia con Osiris, regione Dat-Ade, mondo sotterraneo, sole muore-nasce. Defunti usano porte, ma serve parola, x mappa di Ade, Anubi enigma gioca, lui usa la bilancia, mentre dio Thot, sta vicino e scrive, registra verdetto, in mantici versi, assieme al coccodrillo, che aspetta mangiare, cuore di ogni infido; sottoposti a giudizio, di antenati morti, in piedi avanti Osiris, accompagni tuo Ba, dopo confessione, che eviti condanna, ogni cosa è vista, indagata e rivelata. Udjet dea-cobra, dà nome al basso Egitto, e Nekbet avvoltoio, nomina alto Egitto, Vultur auriculari, regna fino in Nubia, entrambe dan corona, al sovran che cura; proteggono con ali, artigli animisti, egizia tolleranza, feticismo di vacca, leon rettili uccelli, avvoltoio e falco, + ibis coccodrillo, scimmia cobra gatto. Nilo è come Niger, Fiume dove sgorga, inizio del mondo, in grotta di Assuan, con festa inondazione, nel 18 giugno, Leilet el nuktah, Notte Lacrima punto. Spirito del fiume, ha sembianze Hapi, essenza del Nilo, androge ventre hai, seni donna ciuffi testa, piante del Nilo, primi egizi geni, ricchi di animismo, tra pastori agricoltori, animali totem, feticci genius loci, associati a dimore, Dei vanno in scena, in ogni dinastia, tra basso-alto egitto, 42 province Sepat, diverse x lingua, stile vita religione, entro ogni nomoi, citte paesi e oasi, esiste capitale, dei feticci imperiali. storia_guerra-italo-ottomana.mp4storia_tartaria_mud-flood.mp4audio
||Bertrand de Blanchefort, sesto maestro dei Templari, contemporaneo a Cacciaguida, visse nobile cavaliere, che per Grazia di Dio, rifiuta sue truppe a Imperatore, che le voleva nel massacro, guadagna infamia traditore, che lo lascia indifferente, perché salvò vite a sua gente. Ebbe vita tumultuosa, viaggiando a Oriente e Occidente, si fermò pure in Italia, dove fondò i Fedel d'Amore, secondo stimolo da Oriente, grande Maestro e pur vassallo, di un feudo sui Pirenei, Rennes-le-Chateau dove leggenda, dice è sepolta Maddalena. Guerra Santa in nome al Cristo, scorre fiumi di sangue, Dante incontra in Paradiso, suo trisavolo Cacciaguida, ora beato morto in Crociata, seguendo mperador Currado, che lo mise in sua milizia, dove presto sale in grado, cavaliere io gli piacqui, lo seguii in Terrasanta, cioè terra dei khan, attraverso la Ungheria, fino a Roma Costantinopoli, a tutta l'Anatolia, nel dicembre 1204, alla testa armate francesi, incontrando quel russe, contro nequizia di usurpatori, trascurati dai pontefici, corrotti e negligenti, nello assedio via mare, di Costantinopoli Troia, io fui da quella gente, ucciso e liberato, da falso amor mondo fallace, e venni martire a tal pace. Cacciaguida brilla fuoco, in croce rossa Orda templare, il cui centro irradiazione, giace su orbita di Marte, che è una briciola su asse, di infinita croce al Cristo, che brilla di albore, cioè divina luce bianca, albedo contro terrestre guerra, che una croce umani portan battaglia, albedo contro rubedo, gente turpe mi ha liberato, dal mondo immerso in errore, nell'orrore e falsità, e dal martirio della croce, dei guerrieri orda crociati, sono arrivato alla pace, di vera croce del Cristo, che è infinito Amore, affrancato dall'errore, inclusa santità di guerra, in piccin orbita di Marte. Io trisnonno di Dante, nominato Cavaliere, da Corrado di Svevia, zio a Barbarossa successore, partii col re francese, dopo avere ascoltato, Bernardo di Chiaravalle, predicare la Crociata, abate a San Salvatore, riformatore cistercense, che fece sua preghiera, a proteggere Dante: oh Vergine madre, figlia del tuo figlio, infinita Beatitudine, che fai vorticar la pace, in compassione e sincronia, col Grifon d'Amore, dichiari guerra ai nostri errori, tu trasformi croce marziana, radiosa e infuocata, in croce albedo e alba di Pace. CacciaGuida parla a Dante, come l'anima di Anchise, quando vide il figlio Enea, nei Campi Elisi descritti, da Virgilio autor Eneide: o mio discendente, a cui fu aperta porta Cielo, guidato da Beatrice, Dante udì versi giocondi, che pure poco intese, il beato sfoga suo affetto, in ardor di carità, poi scese al limite ragione, Dante allor comprese: Benedetto Dio uno e trino, tanto cortese al mio discendente, Cacciaguida narra storia, di sua stirpe cavaliere, poi i destini di Firenze, quindi lancia sue invettive, contro Chiesa e la Francia, e profetizza futur Dante, e dei scaligeri benefattori, riguardo al suo poema, Dante toglie i sassolini, e il Lettore può incantarsi, ascoltar l'antico nonno: andava bene nei miei tempi, donne modeste e timorose, dedite alla famiglia, mentre gli uomini lavoratori, seri onesti e devoti, bella e buona la Firenze, adesso mancano i valori, a imborghesiti sotto al soldo, che hanno invaso la città, con loro brame arricchimento, e facile speculazione, sono nati nuovi quartieri, dove c'eran boschi e prati, e ferocia avidità, si muta in guerra civile, continui stermini fiorentini, tu pagherai con esilio, e con la perdita tuoi beni; trisnonno parla poi con Aquila, di Sapienza e Giustizia, a consegnar Dante a Saturno, dove inizia la Rubedo, ultimi canti di Albedo, croce latina color alba, questo è il casus belli, di guerra Terra e Cielo, combattuta nel cuore, per raggiungere lo Spirito, quan si uccide Leone Verde, e si imbianca e sublima il cuore, purificato e smaterializzato, poter acceder Spirito Celeste. Il Grifone della Unione, che ha celebrato Nozze a Dante, union sacrée con la Beatrice, da cui nasce il Sé tetragono, in unione allo Spirito, doppia unione Umanità, con Dio nel suo Eden, ora celebra la Unione, di Dante a spirite radici, per liberarlo da tutto, a salir leggero in cieli Aquila. Dante chiede aiuto, nel Cielo Giove giustizia, ad Aquila e Grifone, contro battaglia a leone verde, per entrare in contatto, con nos radici spirituali, a poter pulire il cuore, infarcito di malore, pur conquistata Pace e Libertà, da Inferno e Purgatorio, quante volte ci capita, di parlare con odio, di reagire con rabbia, di perderci in spiral timore, nell'angoscia del futuro, consegnando la vittoria, a nos passioni Leone Verde, intossicando il nostro cuore, di veleni oscuri poco alba, nos radici noi troviamo, dentro nostra storia, dove Spirito è materia, come fanno gli sciamani, che incontrano trisnonno, Dante annulla conflitto, superstizione parentale, alla ricerca di se stesso, oltre anagrafe locale: oh poca nobiltà di sangue, se induci gente a vantarsi, là dove affetto langue, ma ora qui nel cielo, mi sento di gloriarne, poichè manto che si accorcia, se ogni giorno non coltivo, il tempo ti sforbicia continuo. Intelligenza è Dioscuri, anima è il Grifone, Mondo è valle del far anime, identità personali, che fan mantello nobiltà, per alzare Dante in volo, Grifone ama le storie, dell'Anima di amore, a lui tosto affidate, perché la elevi a Spirito, tutti dovrebbero operare, in nobiltà di stirpe, di anima sapienziale, che ogni giorno un pò allunghiamo, nel nostro breve viaggio, angusto in pochi anni, ma vitale dentro al Tutto, calati nella Storia, siamo eredi di antenati, e per anima forgiare, serve Amore e Bellezza, a liberarci da dipendenze, e altre superstizioni, successo e apparenza, accumulo e potere, se ne esce praticando, servizio quotidiano, bioritmo sempre uguale, dai tempi di antenati, ecco il mondo antico, zappare e cullare, filare e narrare, faccenda assai divina, e radice spirituale, nel Cosmo cuor divino, e nessun vessillo in guerra, compete amor eterno. |Firenze buona e onesta, invasa da farabutti, attratti da facile profitto, cavan denaro dal denaro, soppiantano artigiani, che san che reddito è uguale, alla produzion lavoro, speculatori corruttori, disonoran la città, arroganti schiatte che, son forti coi deboli, ma deboli coi forti, che li corrompono o spaventano, là verso la borsa, comportano lotte, tradimenti e complotti, guerre civili e lutti, del giglio fiorentino, intriso di sangue, e trascinato alla polvere, con l'asta rovesciata, nel potere del soldo. Conquistar nostre radici, che affondano alla Storia, è inizio del rigetto, di zavorra materiale, Cacciaguida profetizza, a Dante il suo futuro, Tu lascerai ogni cosa diletta, la prima pena dell'esilio, Tu proverai come pane altrui, è amaro o sà di sale, e com'è duro salir altrui scale, pietire aiuto e misericordia. La luce in che rideva il mio tesoro, cioè trisavolo Cacciaguida, si fé prima splendente, come sol su specchio d'oro, indi rispuose coscienza sporca, di propria o altrui vergogna, sentirà la tua parola brusca, ma rimossa ogni menzogna, tutta vision si manifesta, e lascia chi gratti dove ha rogna, cioè chi ha colpa pur ne paghi, che se tua voce inizia molesta, al secondo gusto sarà digesta, questo tuo grido farà come il vento, che percuote più alte cime, ti sprono a scriver tuo Poema, senza temer offese altrui, perché solo nel futuro, l'opera ben digerita, darà vitale nutrimento, ai posteri lontani, che non complottan con la morte, ma lottan per la vita, nutrirla ed apprezzarla, poichè tutto è accaduto, tutto si è compiuto, anche il tuo futuro, leggero puoi salire, a contemplar sorpresa, che Aquila prepara, dentro Arco di Fuoco, vedrai il tuo Poema, ancor da terminare, orbitare come rota, che igualmente è mossa, nel cielo Primo Mobile, dove gira eternità.

349:l'arcobaleno riporta il sereno: Tacito narra, i germani robusti, temprati dal clima, in tutte le gallie, razza omogenea, capelli rossi e alti, vivevano ai confini, di terre Tartaria, rispetto ai romani, impero di genti, germani disuniti, fan vana lor forza, dopo cataclisma, alcuni germani, rifugiano in grotte. Giganti di Sardegna, conquistano via mare, Tirreno mar Tyrene, via flaminia nasce, bruciando foreste, seguendo fiume Nera, oppure via Clodia, verso le miniere; come Moorish e Turuska, arabi e aaraceni, piombano in Sardegna, belve affamate, li guida re Musato, ebano muso di iena, che getta scompiglio. Sassari fondata, dai Tartari Crimea, tartessi di Andalusia, vicini lago Averno. Padre Madao scrive, Sardegna fu fatta, settimo giorno, popolata da giganti, che dopo il diluvio, vide Noè nipoti, giunger da Taranto, in Torres a-sinara. Lungo uso consuma, la lettera erre, Tarati post diluvio, citati da Strabone, scortati da Taras, figlio di Nettuno, amico a Ercole libico, che Taranto fonda. Nettuno è Jafet, Taras è suo figlio, regno di Sardegna, è castello di Tartari, nuraghi a Li Luzani e a sant’Orsola distrutti, al tempo ferrovia, Sassari va sottoterra. Fenici e Cananei, sparsi per la Nurra, lasciano capanne, per vivere a Tartari, allettati dal suolo, arricchito dai giganti, acque abbondanti, e salubre clima. Tatari ingrandiva, verso di levante, dove i santi turritani, reggono edificio, che dura mille anni. Alba di Aprile, due grosse navi, alla rada di Asinara, vedute da Torres, governo manda barca, indaga amici o meno, e molta gente vede; barca di ambasciata, chiede scende a terra, sbarcano a Torres, due celibi fratelli, Arborea Kalos, e Sossoinate Geridon, padroni di 2 navi, che dissero venire, Tartaria precopense, Khanato di Crimea, invasori e migranti, sbiadita distinzione. Soccorsi sotto loro, 112 famiglie, avendo danari, carichi di gioie, chiedon tratto terra, per vivere abitarla. Anziani di Torres, fecero consiglio, dopo vari giorni, recan loro terra, per fabbricar capanne, al bosco dei ginepri, lontano da Torres, dodici leghe. Arboria fu nome, di nuova contrada, ebrei in fuga Egitto, in penisola italiana. |Italici in Crimea, giunti in ottocento, pugliesi giunti a Kerc, diventano fiorenti, in tutti i settori, commercio agricoltura, pesca e artigianato, imprenditori e professioni. Grani presso case, fruttano meglio, terre concimate, con scoli latrine, + semola che fiore, opposto altri suoli: Grano nelle valli, Ulivo sul colle, specie + tardive, aman terre forti, elevate e ventilate, senza ristagni, Germanella rende 7, Carosella pan scuro, Gran grappoli Smirne, coltiva x piacere, Saragolla maccaroni, glutin bruno tiene. Dopo rivoluzione, collettivizzazione, loro beni requisiti, anni Trenta carestie, 938 il terrore, purghe staliniane, processi sommari, e lavori forzati. Etnica pulizia fatta a tavolino, per essere italiani, 2000 rastrellati, deportati nei Gulag, in Kazakhstan, ritorsione per la Armir, italian spazzati via, freddo fame e virus, carcere disumano, 200 sopravvissuti, tornano a Kerc, ricominciano da zero. Sogno oriente vago, riporta memoria, Canato di Crimea, dinastia Giray, di Kazan e Astrakan, sonetti e manufatti, di Krim e Khazaria: imponente la reggia, deserta dei Ghirei, atrii e logge dei pascià, troni e rifugi amore, multicolore vetrata, con pianta Convolvolo, che invade pareti, in nome di natura. Oggi sala abbandonata, fontana vaso di harem, che lacrime stilla, e grida le memorie: ove sei amore, potenza e gloria? Acqua scorre veloce, voi andaste via, ma restò nostra fontana. Guerra civile 777, Giray chiese aiuto, truppe russe Caterina, 600 tartari uccisi, e Ottomania rottura.| ERCOLE mito, doppia Kukulkan, ovvero Quetzalcoatl, ubriacato col pulque, da fratello che inganna, amare sua sorella, Quetzal-petatl luna, lui pente si dà morte, nel rogo sulla spiaggia, a espiare sua colpa, agli inferi discende, assieme a fido cane, ruba ossa preziose, che dan vita agli umani, dopo 4 distruzioni, diluvi acqua e fango, fuoco ed etere vimana, lui crea quinto tempo. Kundalini calore, cobra a 7 teste, informa umana storia, riporta a memoria, draghi Kukulkan, sovrani Kan-serpente, che navigano i mar: tutti feti umani, in utero son draghi, svegliano il dormiente, dopo ser mutati, creano colonie, in punti di approdo, trasmettono saperi, ai figli nuovo globo; entrano in piante, forza loro mana, insegnano la caccia, alla coscienza umana, insegnano usare, armonia di natura, creano scuole-templi, creano la cultura. BASILISCO serpente, fu mitico re serpe, pietrifica suo sguardo, lampo corrente, guardiano a Basilea, Milano Terni Fondi, nasce da paludi, biscia dei Visconti. Heracle si chiama, Dio Ercole serpente, unito ad Adrastea, in mar Mediterraneo, immobili intrecciati, in continuo coito, tutto generaron, di ciò che tiene moto; lor copula immensa, diede germe uovo, in forma nebbiolina, verde sottosuolo, sciolto da abbraccio, uovo si spaccò, furon Cielo e Terra, che Phanes liberò. Phanes fango drago, figlio di serpente, Phan ermafrodita, luce risplendente, Proto gonios luce, esce da una grotta, genera le piante, risorge dalla tomba; battagliano i Venti, fanno le stagioni, a ognuno 1 quadrante, poli e meridione, nel cuocere cibo, lo onorano i Pelasgi, con ciotola di acqua, e braci fumiganti. Phane si unisce, a Echidna scura notte, questa fecondata, genera entro grotte, stirpi di giganti, assieme Gaia e Urano, passa lui lo scettro, torna in substrato; nel buio senza tempo, Gaia vuole amore, si accoppia con Urano, genera i Ciclopi, assieme coi Titani, e Ponto dio del mare, Urano mangia tutti, Crono sol rimane.| Crono aspetta Urano, venire da levante, falcia i genitali, sopra le nubi alte, seme cade a mare, Afrodite spuma fuori, nuda su conchiglia, a Cipro la ritrovi. Africa suo nome, è Terra fecondata, da Phan-Urano-Crono, in vita ritrovata, Crono poi divora, di nuovo esistente, gira il ciclo storia, Giove-Zeus emerge. Giove ama sua Thera, diede mille figli, Persefone e Zagreo, Athena la Menerva, vulcani di natura, nasce ordine di Olimpo, ispira nuove storie, ai figli di Corinto: avvolta da vapori, entra Pizia in trance, Phane la possiede, profeta da sua bocca, corpo si sconvolge, spasmi e contorsioni, drizzano capelli, in spiralifor pulsioni. Phanes riproduce, nascosto in ogni cosa, invisibile segreto, rettile sua sposa, riemerge in ogni tempo, luogo e civiltà, a Delfi o Mbanza Kongo, ombelico di città; ricorda che Natura, è ciclico ritorno, è pizia pitonessa, di musico dio Apollo, offre vaticini, drizzando la sua spina, oracola ogni cosa, con forza kundalina.| Heidelburg paese, i draghi sono amici, nativi trovan uova, presso fiume Nessi, come Aladino, le curan nelle case, draghi con respiro, freddo san scaldare; draghi amati molto, dai locali fabbri, acciaio molto fine, aiutano a forgiare, grazie al fiato caldo, rettili volanti, qualcuno li cavalca, sibili fischianti; draghi femminili, vivono di acqua, aiutan pescatori, usando lingua adatta, piano questi amici, vengon spodestati, fuggono da templi, draghi son cacciati, molti nei paesini, attendon loro fiati.| Bezau paese, in terra Pannonia, tramanda 1 storia, di simbiosi eterna, 1 prospero fattore, di nome Jolerbuel, venne visitato, da un mendicante un di. Jolerbue lo caccia, senza dargli nulla, mendico gli dice, che ciel prepara furia, cielo si fa scuro, scroscia la tempesta, fiume di acqua cadde, inonda la sua terra, nel mezzo di uragano, stava mendicante, lui con corda rossa, guida drago grande; impietrito Jolerbue, resta li a guardare, alberi in turbinio, vanno presso lui, tutta sua ricchezza, persa in 2 minuti, il mendicante e drago, volan sui dirupi; anche cattedrali, ricordan tali eventi, Naga son serpenti, eremiti primi tempi, dea-serpente guarda, tesori proibiti, draunare di Sicilia, invitano conviti: vivono in simbiosi, a uomini e animali, primi imperatori, ne ascoltano segnali, il Genio primitivo, ha coda di serpente, là sul monte Zhong, vulcano ricorrente; riposa addormentato, drago nei paesaggi, attende i kukulkan, umani risvegliati, alfine di donare, mitici suoi canti.| Yulunggul serpente, su rotte Oceania, vien da Melanesia, arriva in Tasmania, Cielo-Terra uniti, come fonti acque, generan uovo, in cui Pan Gu nacque: esce Pan Gu, esser primordiale, crebbe gigante, separa madre-padre, Pan Gu resta in mezzo, fin che resiste, a pezzi le sue membra, creano le isole; creazione di mondo, prezzo sacrificio, del primo testimone, eterno e immutato, lui scivola oblio, attiva creature, succedono stagioni, mutano strutture. Un drago daoista, Uovo tiene dentro, insieme dei piani, Dao genera Uno, uno genera Pangù, Due genera Tre, questi Aotearoa; vulcano erutta prima, 2 isole in mare, Taroa con la scossa, genera una coppia, draghi in Polinesia, crean progenitori, da utero di Thera, vengono Moriori; da albero di Felce, inizia nazione Ori, polinesiani viaggi, crean federazione, da Hawaii a California, tra boschi e deserti, fiumi e città, emerge Gran Tartaria, mondiale civiltà.| Zhong è drago Cina, Zhu-Long è fuoco sole, Zhu-Yin oscurità, metallo di autunno, fa cadere foglie, frutti dalla terra: quando apre occhi, il giorno compare, quando li chiude, notte riappare, ora fa estate, quando esso inspira, ora fa inverno, quando esso espira, dorme e risveglia, stagione di piogge, se vola troppo alto, tu cogli siccità, se vola troppo basso, porta inondazioni, dentro corpo umano, equilibra 2 poli. Yang conduce Yin, nel corso naturale, Acqua freddo invernale, Long drago sole, si abbassa la notte, emerge nel cielo, solleva pioggia forte; piccolo baco, grande come cielo, vola nello stagno, ha testa di cammello, corna ramificate, collo serpente, occhio volpi alate. Fenghuan la Fenice, sole-fuoco assieme, corpo cigno e gru, e schiena tartaruga, ha lunga coda piume, becco di gallina, collo di serpente, e ciuffo mandarina.| Enea fugge da Troia, raggiunge Kostroma, dà origine ai khan, cristiani sovrani, fonda dinastia, capitale Yaroslavl, fortifica sul Volga, Vladimir Suzdal. Succede ad Enea, bolgar prete Gianni, protetto da fortezze, sovrano di Etiopia, assieme tutte indie, con debbio agricoltura, cavalli e armi fuoco, avvia conquista slava, nel 300 gioco. Riducono foreste, si mutano in terreni, campi agricoltura, a sfamare cavalieri, aratro scassa sassi, nascon nuove caste, slavo con il fuoco, crea ogonshani classe; boiari feudatari, bruciano gran boschi, e futuri servi gleba, legano ai terreni, nasce rotazione, trienne agricoltura, durante il 500, migrazioni ancora, miniere e capitali, trasformano ambiente, orda a cavallo, pax mongola ricorda. da Enea vien Gengis khan, e suo fratello Batu, Cane-alato che, comanda le tribù, con polvere sparo, salnitro carbon zolfo, cannoni e propaganda, di epoca Tartaria. Youri Gengis khan, da Rostov in Suzdal, unifica Orda, e inizia Hegira età, muore in battaglia, sul fiume Sitt. Ivan suo fratello, Batu-Khan califfo, padre della patria, continua unificare, battezza suo fratello, con nome di Giovanni, Presbitero d'India, titolo ereditar. Giovanni del Carpine, inviato papale, Polonia e Boemia, Teutonia e Campania, va lungo il Volga, risale Yaroslav, Caracorum tsar khorom, residenza Zar. A corte Moscovita, adorano san Giorgio, l'Orda ebbe porti, Arkangelsk a nord, con Tamerlano inizia, la dinastia Turca, tutti imparentati, a imperator romani. Alba storia Russa, inzia in Orde sparse, costruite su rovine, ex impero bizantino, Grande Orda d'oro, piccola Orda blu, Orda bianca e poi, Nogai e pezzata. Novgorod Yaroslavl, Suzdal e Ryazan, Smolensk e Astrakhan capitali indipendenti, combattono tra loro, sebbene discendenti, da Augusto romano. Legami con la corte, attivi e funzionali, Khan che sposan figlie, di imperatori vari. Gengis khan governa, da cento Novgorod, anno 318-232, battezza Latia e Rus, con patriarca tugra, che lo rende santo, leggenda di san Giorgio, cavalier con spada, e autorità indiscussa. Giorgio fonda Orda, usa cavallo steppa, e nave sopra mare, lancia spedizioni, da Volga discende, divide stato in 2, milizia consente, cosacchi prelevati, addestrati da bimbi, niente agricoltura, famiglia o tributi, ritiran monastero, quando sono vecchi, o lasciano orda, per civil progetti. Lingua imperiale, usa firma tughra, Maometto la manda, a zar Michele pure, tugra era sicura, contro falsi doc, decreti sigillati, su terre sconfinate; al crollo Tartaria, alcuni usan potere, di vicari khan, governator ribelli, angeli fuori Orda, kzar con proprie leggi, si staccano dal centro, separano le genti, con inganno e tormento, qualcuno sconfitto, si pente e và redento; cosacco si slega, impara a coltivare, divene servo gleba, si sposa e cresce figli, origina villaggi, mentre resiste, leggenda di guerrieri, nei rajput canati, indiani e samurai. Marco Polo vide, eredi Orda pezzata, nel khanato di Chitai, poi Ming dinastia, mura fabbricate, con malta di Kemit, ziggurat mattoni, contro var cannoni, testimonia il nome, lor uso della tughra, sigillo che trascrive, la firma imperitura.| Dante cita Ugo Capeto, figlio di beccaio, amministra Parigi, è capo macellaio, boss dei mercanti, vende ad ingrosso, banchiere autorità, in inferno tiene posto. Colpo di stato in Orda, spacca struttura, da Sodoma e Gomorra, sommosse di Riforma, partono gridando, rimproveri e vergogna, Stabia ed Ercolano, eruzione di Vesuvio, ricorda tale dato. Putifarre egiziana, vuol sedurre Assiro, guerriero Oloferne, ucciso da Giuditta, intorno esso resta, Daniel chiesa russa, assiro sta per orda, Giuditta è voloshanka, la Elena dei Zakharia, a corte dei khan. Scisma religioni, durante crisi Orda, Islam si separa, dai primi cristiani, islam e salmi, anagramma di islàm, cristiani coranisti, Khazari e Yudei, poi Rom e Mori espulsi, Sefarditi da Spagna, dispute teologiche, tra ebrei e maomettani, cristiani e indiani, crisi geopolitica, in 600 e 700. Nestore pope, bandito da Bisanzio, vescovo a Mosul, chiamato musulmano, Cristo nestoriano, ai daoisti di Laozu, mentre Pitagora, a Creta vieta sacrifici, insegna metempsicosi, mistica cristiana, apostolica visione. Venezia è Fenicia, nord Italia è Caanan, longobardi e yudei, immuni a Peste nera, Manzoni ci ricorda, diretti discendenti, della tribù di Giuda. Furon Khazari sovrapposti, al regno dei Goti, formano impero, multietnico in due caste, khazari bianchi e neri, commerci via mare, Cangrande Dante e Polo, quan Cesare Borgia, trafitto a tradimento, 23 colpi di picca. Ashkenazi discesi, dai capi khazari, guida gruppi tribali, in Federazione russa, Caraiti son detti, i turchi kazari, convertiti a ebraismo, Nicola I protegge, li decreta non ebrei, saran risparmiati, da nazisti e stalinisti, durante invasione.| Russia meridionale, e Volga della Orda, capitale ad Astrakhan, aveva proprio zar, Razin divenne khan, di entrambi domini, Kazan e Astrakhan, con potenti truppe. Romanov usurpatori, boiardi infiltrati, alla corte di Ivan, con euro mercenari, sconfissero Razin, con corruzione e inganni. Razin ha turbante, stemma sultani egizi, antenati dei Circassi, clan russo mamelucco, che governa Egitto, dal 380 al 517, poi torna in Orda, a metà seicento. Stefan Razin guida, i cristian fanti, come ogni sultano, avuti dai villaggi, visti da ufficiali, ogni 5 anni, nuove leve siano, Giannizzeri ventenni, privi di famiglia, vinsero battaglie, Varna nel Kosovo, assedio a Zargrad, poi furon sterminati, anno 826, declino di Ottomania. Astrachan 667, battaglia Stepan Razin, risuona in Europa, come lotta di potere, Razin figlio a Ra, muore in 671, guerra finisce, con presa di Astrachan. A gennaio '682, brucian libri Ranghi, vecchia gerarchia, detta mestnichestvo, registro mandarini, di alto livello, in tutto impero ordiano, e province lontane. Gran Principi in cima, poi principi locali, in cima i discendenti, khan Vladimir e Suzdal, seguon governanti, di terre conquistate, locali signorotti, in araldiche notai. Ordiana dinastia, spazzata dai Disordini, impero frammentato, a causa di Riforma, diviso in molti Stati, dati a sottoposti, clan Romanov locali, di origine straniera, dopo il colpo stato, vietan orda usanze.| Fabbriche di Urali, a Pugachev alleate, fabbrican cannoni, per Tartaria moscovita, clero e mercanti, gli mostran rispetto, con icone e pani, e benvenuto cori, Alessandro archimandro, menziona zarina, Oustinia Petrovna, di Tartar Moscovita. Pushkin scriveva, i normali cittadini, appoggiano Peter, khan di Tobolsk, si batte pei confini, e riprendere Mosca, con cupole dorate. Pugachev ucciso, da caterina e inglesi, sconfitta l'orda, repression di massa, sui territori annessi, spaventano i locali, che imparano versione, diversa della storia, abitanti di Zlatoust, impiccati pei cannoni; vietate lingue slave, spade e turbanti, sposta capitale, da Mosca a Pietrogrado, cambia geografia, e muta il calendario. Ogni città incendiata, è rinominata, Tobolsk capitale, forte a forma stella, Siberia corsa all'oro, diviene pure gulag, di tutti criminali, sistema'790, statale di esiliati, Tobolsk penitenziari, poi romanov cattura, bandiera drago grifo, muta cultura. Russia Pietroburgo, 781 + piccola, 3 volte di Moscovia, Canato Samarcanda, e Chitai Cinese, capitale a Chinuan. Samarcanda conquistata, da Romanov 868, 4 anni di guerra, scompare da mappe, Giappone e Tartaria, avevano rapporti, ma nel 775, rifiutano stranieri, olandesi e americani, varano la fine, forzarono Ieshu, aprire suoi porti, anno 860, Shogun guerra samurai, Giappone predato, insedia casa Meiji, in 861, cade regno ordiano.| Putin a Damasco, rilascia intel spionaggio, una mafia khazariana, usa terrorismo guerra, Gladio fanatismo, banca e falsa bandiera. Cromwell uccise Carlo, e fondò loro banca, ladri e assassini, banditi di strada, rubar identità, di viaggiatori in rotte, drogano persone, eugenetisti a corte. City Londra nasce, gestita da banchieri, capitale d'impero, britannica espansione, mafia infiltra, dirotta la moneta, arrivano in Germania, cambiano nome, inganna lord inglesi, a investir banca privata, stampa carta moneta, dal sangue infantile, sradicano re, da Francia ed Asburgo, con traffico droga, abbattono Chitai, usura in colonie, sterminio amerindi, Moorish e ottomani. Tratta schiavi e armi. Usa Congresso, FED corrompe 913, approva illegal fisco, finanziano Lenin, a danno degli zar. Contrastano casate, la rossa pandemia, anni 20 I.900, disordinate dittature, Cheka bolscevica, controlla professioni, assieme mass media, miniere e ricchezza, Hitler si ribella, sviluppa sua banca, con falsa bandiera, cade sua farsa. Germania annette terra, presa ai norvegesi, della regina Maud, in Antartide cornice, fonda nuova Svevia, Neuschwabenland, base in nuova Swabia, a condurre eu-genetica, creare superazza, e armi di massa, secondo piani di elitisti, finiti in Usa e Israele, che finanzian propaganda, narrativa sugli alieni, di agenzie spaziali Nasa. Ammiraglio Byrd ritrova, Iperborea al polo sud, ma il sionismo chiude tutto, Trattato Antartico redige, limitato accesso umano, oltre ottantesi parallelo, per nasconder storia umana, opinion pubblica deviare, altre creature camuffare, con Trump forze spaziali. Robert Sepher documenta, motore di antigravità, da Tesla a Schauberger, fin Germania e Usa, Hanuebu nazi-Vril, Vimana degli hindù, che Bal Tilak leader indiano, dice scritti nei Veda, composti sotto i ghiacci, e ridati a umanità, dopo fine glaciazione, a ristabilire civiltà. Maria Orsic medium, capa di azienda German Vril, ispira Wonder Woman, nei Marvel studio, amazzone che ricorda, Orda d'oro Tartaria, dice che razza Aryana, sopravvisse al cataclisma, diluvio e glaciazione, in caverne sotterranee, sotto i poli ghiacci: creature bibliche capaci, di abomini o gentilezze, mangian carne umana, o regalan free Tartaria, creature miste descritte, tra giganti e semidei, fabbricanti di città, armi e tecnologie, distrutti varie volte, dai lampi del Cielo, pochi superstiti vivi, isolarono la terra, come culla umana specie; pure Bibbia africana, cita etere brillante, nato da notte vuota, crea prima coppia umana, a cui affidar la Terra, da popolar con discendenza. storia_giganti_pauli-arbarei_sardegna.mp4audio
|| Comédia de Dante, antecipa o julgamento, justo no Paraíso, culpado no Inferno, moderado no Purgatório, espera um novo tempo, sob o nome de Dante, memória do acontecimento. O Purgatório viu, o tempo já passou, para que suas palavras se tornassem realidade, grupos de batalha, por lista condenada, no final do século XVI, Dante o mais influente, dentro da Chiesa Europa, grande iminente Reset. Boccaccio acrescenta rimas, e Scaligeri Cangrande, criando cronologia, com filhos dissidentes, implementa cismas, desde 773, junto com os jesuítas, 700 manuscritos, também traduzidos para o eslavo, falta o original, observa Virgílio. Guelfos e gibelinos, expulso de Florença, Dante hostil ao Papa, rende-se no exílio, em sonho seu filho encontra uma livraria, Jacopo em Veneza, encontra elogios a Henrique, Dante e outros autores, condenados pelo papado, uma biografia reconstruída , mosteiros han dado. Michelangelo pede ao Papa Leone Medici para trazer as cinzas de Dante Ravenna de volta para Florença, o sarcófago está vazio, até o reinado da Itália, então frades franciscanos, eles encontram ossos de caixa; poeta recapturou, do reitor do mosteiro, propaganda para turistas, beneditinos feitos, data do horóscopo, no século XV, antes da crônica, nascido no convento.


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