scheda quid  - plus | home | allegati | audio | 14 Lingue | 360 asset | visite sito 301


voce: celti


libellulaLibellula è dragonfly estiva-autunnale (74) come l'Ottobre tale il marzo, caldo d'Ottobre fà freddo febbraio  | foto insetti | audio | fauna_libellula.mp4 | fauna_libellula_metamorfosi.mp4 |  |musica 04a-cura-as-estrelas.mp3
rumexacetosaRomice e Bistorta, Nasturzo e Acetosella (225) l'amicizia è buona e bella finchè stride la padella  | foto erbefiori | audio | flora_romice_poligonacea_usi.mp4 | flora_acetosa-furlan.mp4 | flora_acetosella_benefici.mp4 |musica 65_Caboclo_afirma_oPonto.mp3
viggianoMadonna nera, arpa e petrolio (307) l'uomo fà il luogo e il luogo fà l'uomo popè | foto eurafrica | audio | paesi_viggiano-madonnanera-story.mp4 | storia_mattei-moro_fasanella.mp4 | storia_italia-colonia-uk_fasanella.mp4 |musica canto_madonnanera-viggiano.m4a

(): 3 quid censiti


74:come l'Ottobre tale il marzo, caldo d'Ottobre fà freddo febbraio: LIBELLULA dragonfly, color appariscenti, da larva vive in acqua, pesca le zanzare, 1 mandibola spara, 1 maschera da presa, con cui cattura preda, in rapida impresa. in Estate va su stelo, al fine di mutare, Libellula fuoriesce, sue ali fa indurare, 4 ali batte lente, 25 volte al secondo, si lascia avvicinar, improvvisa vola fondo; acrobatica caccia, a vista insetti vari, mosche con zanzare, 250 volte batton ali, Libellula occhi grandi, 30 mila cellette, sensibili alla luce, frattali microantenne, sua Tv coerente. fauna_libellula.mp4fauna_libellula_metamorfosi.mp4audio

225:l'amicizia è buona e bella finchè stride la padella: Romice genere piante, erbacee perenni, molto ricche in vita C, specie Rumex acetosa, ossalato di potassio e calcio, acido ossalico e crisofanico, deterrenti per erbivori, derivati antrachinonici, e buon ferro in forma organica. Sono eduli acetose, con alcuni pregiudizi, lingua di vacca o cane, Lapazio o lampazzo, erbe associate a indigenza, di tempi miseria e carestia, in cottura fan marroni, acido ossalico è termolabile, si disperde facilmente, in acqua di cottura, come Rabarbaro e Spinacio, Acetosella acido ossalico, stessa regola per tutte, a bollire scarta acqua. Se volete mangiar crude, limita a poche foglie, foglioline appen spuntate, son buonissime a insalata, o minestre di verdure, con la loro nota asprina, minerali aggiunti al brodo, astringente antireumatica; la evitano cruda, sol chi soffre ai reni, calcoli da ossalato calcio, chi ha gotta artrite o reumatismi, calcoli e acidità. Rumex piante hanno vantaggi, poichè crescono ovunque, come ailanto e artemisia, facilmente le conosci, nessuna tossica assomiglia, così raccogli belle foglie. |ROMICE Crespo crispus, Lapazio elongatus perenne, erba-pazienza, include pannocchia, ha rizoma legnoso, fusto scanalato, rossastro cespitoso: affonda nel suolo, foglie di rosetta, alterne picciolate, con nervatur centrali, ovali rossastre, contiene acido ascorbico, ferro calcio potassio, fiorisce maggio-luglio, foglie vai succhiare, insalate e minestre, consuma con cautela, a causa di ossalati, evita alte dosi, può intossicare reni. Emilia usa succo fresco, e radici essiccate, rimedi a lungo tempo, diverse settimane, sapore amaro pianta, astringe anemia, tonica di sangue, depura da tossine, e resistenza espande. Lapazio in dermatosi, applica su cute, infezioni e abrasione, fragilità e rossore, allevia dolori, radici senza lavarle, essiccano al sole, ferro costituenti, alleviano umore, aiutano intestino, e sangue fan pulito, infuso sfiamma vivo, il fegato depura, giovan foglie cotte, crude ricche sono, mineralizzanti, e maturano eruzioni. |ROMICE ACETOSA, brusca erba-salina, ossalida sansara, saleggia erbaforte, assieme a Bistorta, tutte poligonacee, perenne fusto rosa: la foglia sua basale, ha lungo picciolo, grappoli fiore, amata dai ragazzi, che masticano foglie, acide a calmare, la sete che li smuove, come la portulaca, radice raponzolo, more e ribes rosso, e uvaspina bacca. Brusca foglie e fusto, reca succo anti-scorbuto, rimedio su punture, ed eccesso di sudore, aiuta a digerire, depura è lassativa, rinfresca è febbrifuga, sue foglie su gengive. Acetosa decotto, contro diarrea, 15 grammi foglie, ogni litro acqua, due tre volte al dì, Acetosa non è |ACETOSELLA, ha frutto + grande, della consorella. Oxys è aspro, hàlis è sale, acetum è aceto, suo aspro carattere, pianta officinale, usata a primavera, in zuppe e insalate, poi dimenticata, quando i francesi, introdussero Acetosa. Sale acido ossalico, o sale Acetosella, estratto a lungo tempo, nella Foresta Nera, industria acetosella, 500gr aci ossalico, vuol 75 chili, di foglie acetosella, vendevan smacchiatori, in tintorie e concerie, a togliere macchie, di ruggine e inchiostro, oppur sbiancare paglia, pulire rame e ottone, cuoio e radiatori. Irlanda folclore, associa foglia acetosella, a gnomo Lepricauno, Lepricauni folletti, artigiani zelanti, custodiscon tesori, e a umani fanno scherzi. Irlandesi a ingraziarli, lasciavan presso forni, birrerie o latterie, foglie di sambuco, per ispirare aiuto, nei lavori artigianali: detto in irlandese, Shamrock trifoglio, era acetosella, oppur trifoglio rosso, cercato dal Cuculo, uccello messaggero, di Venere amore, riceve propria voce, mangiando acetosella, detta localmente, pan cuculo foglia. |BISTORTA Polygonum, arresta emorragie, ulcere o emorroidi, piccoli tagli pelle, in periodi carestia, suo rizoma sfarinato, integra il pane, e con Calamo radice, calmava la malaria, in quanto febbrifuga. Bistorta radice, è acido ossalico, amido e ascorbico, mucillagini e gomme, zuccheri e tannini, usati in concia pelli. Infuso appena caldo, x diarrea dissenteria, sfiamma astringente, leniva cavo orale, lavaggio di mucose, anali e vaginali, mentre decotto foglie, su impacchi scottature, emorroidi e cicatrici, grazie a suoi tannini, la polvere anti-vermi, è facile ai bambini. Bistorta x diabete, sue giovani foglie, un poco in cucina, crude in insalata, o cotte ugual spinaci, abbassa glicemia. flora_romice_poligonacea_usi.mp4flora_acetosa-furlan.mp4audio
||ACETOSELLA Oxalis, Agretta erba brusca, Lambrusca melagra, Pane degli angeli, Trifoglio acetoso, perenne rizomatosa, alta 12 cm, trilobo ugual trifoglio, picciolo arrossato, sapor buon aceto, estate colgo foglie, con gambi intero: fresca in insalate, arrosti e limonate, con ombrello foglie, preannuncia temporali, lascio radici al suolo, al fine ricacciare, fiori aprile-maggio, su solo stelo appare; se cruda la mangio, Acetosella calma sete, ricorda suo sapore, acidulo di aceto, se cotta par spinaci, scarta la sua acqua, come spinaci e varie. La foglia trilobata, acido ossalico e potassio, ha fusto sotterraneo, striscia e divide, formando fitta rete, su suolo superficie, col piovoso tempo, contrae le sue foglie, a piccoli ombrellini, idem fa di notte: confronta sue foglie, con le trifoglie, petali bian rosa, venature violette, simili fior di Lino, più rosa che blu, ricetta contro febbre, tiene virtù: bollir foglie in acqua, 5 minuti, lascia raffreddare, addolcire con miele, foglia Acetosella, ha forza astringente, fegato smuove, sangue ripulisce. Antroposofia, usa acetosella, poche foglie fresche, per coliche biliari, crampi gastrointestinali, per fegato stimolare, e calcoli fermare, combattere scorbuto, e malattie cutanee, antidoto ai veleni, di arsenico e mercurio: ingerita in eccesso, può irritare gastro e reni. |NASTURZIO del Perù, Tropeolus major, foglie fior semi, immaturi eduli tutti, arricchisce insalata, foglia agrodolce, ai piedi di Rose, e del Melo va forte: alleva con fagioli, cavoli e zucchine, afidi attrae, da ortaggi a loro file, semina postarelle, nel mese di Aprile, lei ama innaffi, nel siccitoso clima, mangia in insalate, agro-piccante sia: semi non-maturi, metti in salamoia, mangia fiori belli, elimina ogni noia, piante Nasturzi, ornamento tappezzante, Primaver-Estate, fioriscon profumante.

307:l'uomo fà il luogo e il luogo fà l'uomo: Viggiano sale in alto, ma descresce popolazio, masserie a fondovalle, torre colombara, paese a mille metri, uliveti e vigneti, boschi cedui e prati, e rari noccioleti. Capanne transumanza, tumuli di terra, fitta rete fattorie, con oliveto e vigneto, pascoli bestiame, vini latte e tessuti, lino canapa e pietra, locale calcestruzzo, fabbri e carpentieri, oggi pozzi petrolio, dati ad estranei, per pochi privilegi, su Appennino in declino, dissipan risorse, estrazione idrocarburi, 50 mil barili giorno, zolfo gas naturale, Eni sceglie raffinare. Viggiano paese, come puebla messicani, nacque da monastero, cavalieri basiliani, insediati su vetta, dopo fuga da Czargrad, ricordano leggende, feudi russi slavi, normanni longobardi, poi baronìe borboni, Corleto insurrezioni, contro dinastia, lunga cospirazione, corletani poi delusi, da Savoi dominazione. Terremoti e briganti, esili in oltremare, dimezza popolazio, nasce loggia di Muràt, con banca di Potenza.| Viggiano arpa di Maria, resiste in Valdagri, arte liutaia meridione, contadina e pastorale, ha repertor sonori, arpicedda di Lucania, serenate e tarantelle, con zampogna e violino, flauto e tamburelli, organetto e cupicupi, accompagnan voce e danze, in orchestre parentali, di barbieri e falegnami, monti e mari san girare, a Roma detti carciofari, alle feste di Natale; arpisti viggianesi, conosciuti in tutto il mondo, Pascoli li ascolta, a Santa Rosa di Viterbo, in lucana devozione. Leone papa 890, incorona Madonna nera, Regina dei Lucani, conferma di altri papi, icòna bizantina, ritrovata da pastore, mentre pascola suo gregge, in calda notte luglio: in cima vide fiamma, che illumina vallata, la raggiunse e nel terreno, trova statua in oro, il pastorello la portò, nel santuario di Caggiano, amico di Viggiano. Madonna Nera ha volto, dolce di una madre, Gesù sulle ginocchia, cara a ogni famiglia, di sierra contadina, che tiene tale immago, e descrive processione, prima domenica di maggio, pellegrini al Monte, con squadre portatori, ricambio nel percorso, inclinato accidentato, lungo strada Maria nera, dislocan 8 poggi, a riprender forze e acqua, con vino assieme cibo, più fedeli pure scalzi, altri sembrano Demetra, dai vicin paesi, prima domenica Settembre, percorso inverso torna, da Monte a Chiesa Madre, preghiere canto e muse, i fedeli van Viggiano, a omaggiare la Madonna. Fiera e bancarelle, arpe in legno pero, Luigi arpista narra, i pastori e contadini, giran case e campi, in periodi natalizi, novene e invocazioni, alla Madonna nera, son viggianese doc, se ho violino o zampogna, o arpicedda al col. Inverni e freddi venti, estati siccitose, neve tormenta e nebbia, girano arpaioli, emigrano ovunque, a cercare fortuna, quando incontran bardi celti, di Bretagna ed Irlanda, scambian repertori, brani in consonanza, trovan ritmi lusitani, nei buitisti subsahariani, accompagnan poi le navi, da foreste del Gran Congo, alle mabanze brasiliane. Luigi fù in Brasile, a corte Pietro II, narra suo paese, adagiato a monte Enoc, dirupi boschi fitti, pianoro Maddalena, con ruderi e mulini, santuar della Madonna, dorata in legno olivo, volto nero e veste greca, in grembo tien bambino. Fede semplice sincera, di pastori e suonatori, 50 mila pellegrini, ogni anno alla Valdagri, prima domenica di Maggio, statua sale dal Santuario, fin su vetta di montagna, poi dal Monte torna in basso, prima domenica Settembre, si festeggia protettrice, Madonna Nera di Lucania, cuor pulsante regionale, che alimenta da ogni dove, stendardi pellegrini, con zampogne e organetti, giran tre volte attorno, la cappella sopra Monte, prima toccar urna, con rami fiori onore, portan statua a spalla, coperta in oro puro, come Madonna Montserrat, bruna madre Umanità: per volere dei fedeli, copia statua di Viggiano, và Melbourne Australia, novembre 964, culto Vergine amata, dai locali bizantini, dopo guerre di Crociate, molti ordini religiosi, portan Madonne Nere, con San Bernardo Chiaravalle, che ama Cantico dei Canti: Sposa nigra e formosa, sono nera e sono bella, porto pace alla tua casa, suona e canta la novella. Mastri d'ascia-liutai, usan legno locale, budella pecora per corde, oppure fil di Rame, transumanza stagionale, isolati molti mesi, allenan repertori, così pure i contadini, fan calende musicali, suonano intermezzi, con i cicli agrari. Tarantelle fatte al chiuso, questue in terme e spiagge, funerali nelle chiese, e nei pellegrinaggi, scuola di Valdagri, ama scuol napoletana, ispirata a lusitana, appresa dagli anziani. Giuseppe Gala narra che, un tipo di baratto, in Lucania è detto staglio, barbieri e contadini, scambian prestazioni, con sarti e falegnami, ortaggi ed accompagni, di arpisti e sampognari. Italia unisce i repertori, duran servizi leva, archetipi comuni, riemergono due scuole: i repertori contadini, accordatura a orecchio, son cultura iterativa, di brani colti e popolari, accompagno a bordone, armonia in terza e quinta, melodia intervallata, da arpeggi frequenti, da corde acute a gravi, a imitar zampogna, serenate a dispetto, o lutto di lagnanza. Chitarra battente, usa pure corde in rame, millimetri 0.23, 4 corde Mi Si Re La, se son 5 al centro è Sol, a volte 4 corde doppie, loro amalgama di accordi, fà toni improvvisati, al Santuario di Viggiano, Madonna nera esprime, dal sacro monte al cuore, vibrazione nostalgia, come nei santuari Buiti. Arpa lucana estingue, dopo Grande Guerra, arpisti vagabondi, seguon massiccia emigrazione, di italici nel mondo, rimangon pochi anziani, Luigi e Rocco Capobianco, residua repertorio, arpicella dei rituali, in feste messe e funerali, tarascone e tarantella, e novene natalizie, pastorali con zampogne, allietano i bagnanti, sui litoral lucani, da Viggiano e Moliterno, sant'Arcangelo e Grumento, trova un bravo falegname, per arpicella progettare. paesi_viggiano-madonnanera-story.mp4storia_mattei-moro_fasanella.mp4audio
||Popè: nzodi èyaa kasa! me va tsina sa getete-ge ege, me-tsi-eneke sene soma na m'enaka kambi ee na ndondo ee na mokuya a matsopi na gebokambi kumu ago mbemba.. neee edi disumba eee! yiee eeee! o-daka mambu teta nzambe eee! disumba yieee! IT: nzodi figlio di kasa, sei arpista che canta, nel viaggio ai piedi dell'albero motombi, il feto/banzi vede Kambi-sole, Ndondo-rovo, Mokuya a matsope (colori dei braccialetti dei vari clan memorizzati sul motombi). Anziani e banzi salve! padre mostraci la radice dei riti e delle danze, mangiamo eboga, salve! Ngombi tu sei nata ai piedi che trattengono la terra, tua madre è la corda motombodi mongòngo, arpa tu vibri ai fianchi del mondo, da ovest, dove son venuti i bianchi e dove dimorano i defunti; vibri a monte fiume, nell'uovo Muanga benda, vero nome di Nzambe, evanga-vanga dio soffio, vibri il giorno cui l'infante scala montagna dal cielo con le ginocchia, e nel giorno dove egli arriva al debarcadero. Ngombi vibri dove bebè arriva a letto nascita, letto di sofferenza, come tornado e pioggia sulla cima del motombi dove sta il falcone


    testi e video:  - top -  


elenco foto di:   | home | foto | audio | allegati | lunario