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360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 73225 (): 1 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 15:01:02: Inverno ritmo cambia, accorciano giornate, alle 5 si rincasa, alle 8 tutti a letto, Emilia narra e cuoce, fagioli con cipolle, rivela sua ricetta, in Acquacotta bolle: Cicoria o broccoli, cipolla sale e aglio, con funghi varie erbe, locali in caldo brodo, impregna fette pane, 1 uovo fresco sopra, su tutto a dominare. Consumo di famiglia, fu ceci fave e orzo, dieta di emergenza, nei secoli di sforzo, in tutti focolari, presente era 1 pigna, con sedano cipolla, zuppa legumi piglia. La notte piove tanto, Emilia si alza prima, Nonno par provato, intreccia solo ceste, cerca buoni Funghi, io preparo dolci, Mandorle e Nocciole, e pollo alla gitana: prosciugato in vino, cipolle e patate fine, foglie Salvia e sale, pollo assorba tutto, col fuoco regolare. Emilia ogni giorno, sistema letto e orto, nutre sue galline, e coglie loro uova, poi racconta storie, presso stufa a legna, Camino sempre acceso, le braci giran tanto, zuppa e frutta secca, bimbi ascoltan canto. Seba attizza fuoco, carbone-legna secca, che Peppe nonno suo, inizia senza fretta, ai vicini ne dona, Giuseppe vecchierello, riceve brace buona, riscalda bambinello, il 23 Dicembre, accende focarazza, palo a terra posto, vestito a pagliazza, incendio divampa. Inverno stagion fredda, fuoco va scaldar, partiva la famiglia, a inizi Novembre, in selva fa capanna, Ginestre con terre, erigon carbonaia, su spiazzo contegno, pongon zolle terra, coprire fuoco luce, legna in settimana, in carbone si riduce. Un frate pellegrino, tra boschi e fattorie, si ferma a riposare, e accende 1 focolare, raccoglie poca legna, dal bosco vicinale, riparte copre fuoco, incendio da evitare; pochi giorni dopo, passa a quelle parti, rivede montarozzo, di terra sopra al fuoco, calcia tal mucchietto, sorpreso vide che, legna bruciacchiata, in carbon va da se: da allora i Carbonai, iniziano fatiche, girando questuando, con gobbe mascherati, danze di Appenino, carbonai emil-toscani. Camino narra calmo, grembo terra madre, fumo odori e cibo, fuoco è medicina, purifica un malato, se tiene ancora vita, Raseno qui ci aiuta, a vivere poesia: qualcuno ammalato, richiede un rituale, Fuoco è promotore, di crescita e raccolti, brucia infezioni, noia e depressioni, fa scender dentro sè, con folle speranza, rubar barlume istante, scintilla divina, ecco il momento, lingua senza tempo, 1 cuore gigante, che ci lega al mondo, indelebile istante, avverti profondo, ciascun trasfigura, secondo suo mito, la vita si mostra, qual luogo a lui amico, nostalgia di storie, cui si vuol tornare, la Luna coi falò, nel moto della vita, sogni a fil di pelle, se sono solo al mondo, necessito un mito, che guidi percorso, ellittico sfondo, che avvicini essenza, colta in istante, da un Cesare poeta. Sole cosa aspetti, infondere incendiare, frutto uman compiuto, fin carbonizzare, fuoco ambivalente, infanzia vento sacro, resiste oltre lutti, sospeso dal tempo, esprime nella festa, nesso fuoco-feste, di gruppo che accomuna, un mito fondatore. Contadin da sempre, accesero i falò, x ardere fantocci, vincer guerre peste, in vari giorni d'anno, cercano conferme, a destino di umano, che soffre cieca mano, a causa sua energia, mortifera violenta, quando non gestita, preme a uscire fuori, in selvaggia guerra. Boschi che tu vedi, non sono li per caso, ma nati in esistenza, dal canto di un beato, presso il focolare, noi siam luci vive, riflesso di braci, di antiche rime: flauto da suonare, viene dal deserto, riscaldano cuori, assieme vin caldo, nelle notti Inverno, scivolo nel sogno, arriva poi Natale, famiglia ad aggregare, taverna di amici, attorno a focolare, parlar di anno trascorso, e assieme cantare: raccolto andato bene, fu anno generoso, Dea Cerere ringrazio, canto il suo riposo. Attorno ai falò, crudo e cotto assaggio, da incolto a coltivato, rito di passaggio, se mangio Polenta, poi canto e bevo vino, ogni io diventa noi, nel pasto collettivo: con cibo c'è festa, comunitar consumo, donne cucinando, completan l'uomo crudo, cuoce cibi vari, uman socializzare, + forze della Terra, capaci san mediare. Feste dei Falò, nei monti dell'Amiata, marca territorio, per viverlo di nuovo, perlustrano terra, protetta propiziata, isolati da Inverno, scaldata e ricordata. Calor sa collegare, cuori riscaldati, allegria fa circolare, da sempre io Camino, ma mai mi sono mosso, Camino-e-non-cammino, son nero vedo rosso, fuoco nel camino: brucia e danza fiamme, in cenere riduce, conflitti e ostili lagne, se 1 focolar ci nutre, rifugio e identità, rinnova rapporti, commercio e intimità, sediamo accanto al fuoco, bisogna riposar, intuito con ricordi, riescono affiorar, con cibo e compagnia, intimo s'espande, Amore morte fuoco, uniti a stesso istante. Cenere sottratta, ai campi va tornare, al buco cratere, fornace Dei Fatales, spiega con la vita, il mutare lentamente, spiega col il fuoco, il mutar rapidamente. Vita ha conquistato, Thera senza lotta, attraverso associazioni, reti di ogni sorta, ogni sistem vivente, a volte pur affronta, instabili correnti, che immunità confronta; cervello si organizza, collega nuovi dati, a passate esperienze, per cercare senso, ciò emerge cultura, quan ci si mette assieme, a fare un lavoro, o narrare storie, sostenuti da un fuoco. agrobuti.mp4 fuoco_carbonaia_spagna.mp4 audio
voce: brace
fuoco Gennaio zappatore se nevoso è generoso (15) canto 01:02 | foto agrobuti | audio | agrobuti.mp4 | fuoco_carbonaia_spagna.mp4 | film_quarto-re-api-presepe.mp4 |musica fang05-minkin-song.mp3