scheda quid  - plus | home | allegati | audio | 14 Lingue | 360 asset | visite sito 259


voce: marinai


avocadoAnanas digestiva, con Avocado e Papaya (97) per vivere beato non rimpiangere il passato  | foto cibospezie | audio | frutti_avocado_tipo-a-b.mp4 | frutti_papaya_andalusia.mp4 |  |musica 93_yage_Rio_Momon02.mp3
bwitimisokoCavazzi a Loango tra nganga e mabundi (305) o banzi! nima na kombo, benganga bokayè! Basè! popè | foto agrobuti | audio | bwete_mitsogo.mp4 | device_doctor_genie.mp4 | film_kungfu_il-brujo.mp4 |musica 004_maviango_arco_inizio.m4a
dantearistoteleParmenide e Dante confutano i sofisti (354) 10 agosto, san Lorenzo stelle cadenti, arrivano i venti, stelle tremule e appannate, sono piogge assicurate alchemico | foto filosofi | audio | filosofi_pitagora369.mp4 | diogene_il_cane.mp4 |  |musica gandhi1.m4a
dantevitanovaDante scruta cielo e rinasce con Beatrice (353) chi più intende più perdona, perdonando si acquista trionfo alchemico | foto filosofi | audio | brian_austin_lambert01.mp4 | brian_austin_lambert03.mp4 | brian_austin_lambert18.mp4 |musica canto_sardi-nostalgia-giganti.mp3
jiagoulkiwiActinidia e Jiagulan, Acerola Litchi e Longan (116) cibo caldo e non bollente, ma ben trito sotto il dente  | foto frutteto | audio | frutti_longan_poling-style.mp4 | flora_jiagoulan-tea.mp4 | frutteto_argutakiwi_yuenzao_dandong.mp4 |musica 42_os_atikums.mp3
kawakratomKawa Hawaii e Figi, Vanuatu e Siam (263) la botte dà il vino che ha, quel che non può intelletto spesso può il caso  | foto cibospezie | audio | flora_kava-vanuatu.mp4 | mytragina_tomtom.mp4  |  |musica gebusi4-2008.mp3
mercurioliquido cristallo e Arsenico insetticida (20) 20 gennaio san Sebastiano, Primavera ancor lontano, ruba un ora alla notte e la dà al giorno, a mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio alchemico | foto minerali | audio | minerali_10metalli-pericolosi.mp4 | tartaria_cartoline_e_musica.mp4 |  |musica 50_musica_cinquecento.mp4
mirtogineproMirto Ginepro e Schisandra 5 sapori (124) quel che Agosto non cuoce, Settembre lascia crudo mix | foto frutteto | audio | mirto_acqua-angeli.mp4 | ginepro_mucca-giovenca.mp4 | ginepro_e_rimedi_spagnoli.mp4 |musica 21_il_dono_del_cervo.mp3

(): 8 quid censiti


97:per vivere beato non rimpiangere il passato: ANANAS comosus, frutto diureti digestivo, sugar vitamine, succo fresco ha bromelina, come stomaco pepsina, sa demolire carni, se frutto fermenti, vino ananas ricavi. Amazzonia pianta, Caraibi battezza, erbacea perenne, frutto pigna di acqua, aromi e 1 alcaloide, enzima bromelina, mille volte in peso, digerisce proteina: frutto ha cristalli, ossalato di calcio, senso bruciore, fa bollir succo un po, succo gargarismi, x infette secrezion, sfiamma le pelli, itterizia ipertension. Romulo prepara, buccia frutto maturo, bevan fermentata, a trattar leucorrea, catarro vescica, anemia e febbri bile, 4 tazze al giorno, intestin parassita, chiarisce birra-vino, scioglie chitina; repel cimici-pulci, se buccia strofini, indios applica pianta, un pezzo in 8 ore, su zone di pelle, immatur succo sfiamma, tossico veleno, di frecce-lance caccia; succo ananas matura, ferma veleno di manioca, mentre sue foglie, sostituiscon digitale, frutto seda malinconia, tonico cerebrale, tristezza e depressione, via fa scemare. |Carica PAPAYA, è medicina Maya, che Montezuma offriva, ai marinai di ciurme, solve indigestioni, abbuffi sen misura, in climi tropicali, dona la sua frutta: palma a fusto vuoto, albero Amazzonia, essudan foglie lese, latte appiccicoso, suo enzima papaina, coagula veloce, scinde aminoaci, e distrugge la chitina, di parassiti enteri, vissuti alla pepsina; fresca oppur cotta, ascaridi uccide, Papaya digestiva, a deboli e dispepti, papaina nei semi, no in maturo frutto, enzima di Ababai, pre-digerisce tutto. Albero medicina, frutto acerbo sacro, guarisci + tumori, sen toccare corpo, risolvi pus ascessi, fegato sgrossi, orecchie pelli milza, ulcere emorroidi; rassodi mammelle, togli macchie viso, enzima selettivo, Papaia digestore fino, ammorbidisci carni, in acido o alcalino, cresci in alta quota, Arequipa Papayino: germina in 5 settimane, 5 mesi dimora, cogli dopo 1 anno, produce x 20 anni, 1 pianta maschio, ama 15 femmine. Alcaloide amaro, come la digitale, Carpina detto, su esterno frutto, e giovani foglie, se ingerita troppo, calma muscolo cuore, ventricoli deprime, opposto a fumigazione. Fumigazione foglie, ha benefici effetti, sui sintomi di asma, foglie sigarette; succo vince parassiti, o infuso radice, semi freschi 2cucchiai, estrai lattice suo, incidi sui frutti, misti a sal cucina, essicca al sole, evitando i metalli, che restano ossidati, digestivo e purgante, anti vermi vari. Infuso di foglie, come frutto fresco, radice bollita, sgrassa pelli e capelli, in acqua pestata, in orecchi cura otite. Papaina in gastriti, cresce aci cloridro, birra chiarisce, succo sfiamma tonsille, pezzo papaia verde, o foglia inumidita, estirpa verruche, e calli ammorbidisce, toglie lentiggini, attacca i nidi Pulce, uova sotto pelle, e parassiti sottocute; de-gelatina sfrega semi, per seminarli, passa seme papaya, intestini animali, pur Ananas di Hawaii, sua piccola cugina, un poco le somiglia, con enzima bromelina. frutti_avocado_tipo-a-b.mp4frutti_papaya_andalusia.mp4audio
||AVOCADO delizioso, cresce dove adatta, ha grassi vegetali, sani per il corpo, frutto americano, x zuppe e insalate, Avocado infuso foglie, benefico appare: grasso di avocado, bene alcalinizza, se mangio alla sera, voglio de-acidificar, frutto crudo in macedonia, con uovo sodo, un piatto squisito, per ogni popolo.

305:o banzi! nima na kombo, benganga bokayè! Basè!: GABON civiltà musicale, su 2 coste Atlantico, Congo-luso devozione, accoglie fonde tutto, devozione popolare, denigran puritani, che descrivon processione, a casa feticci vari: Mayumba statua legno, di vergine con cavità, che ospita reliquie, capi local clan, come urne popolari, o edicole di strade, statua adorna a specchi, perle piume varie: fiori e candele votive, come presso slavi, la Tratta muta tutto, a società esistenti, crea nuove aristocrazie, vizi e beni lusso, crea senso colpa, insicurezza in tutto; cresce sorcelleria, tra schiavi di europei, malattia mental sociale, muta la servitù, nel traffico aberrante, sopra mar atlantico, Cavazzi cappuccino, denuncia punta il dito, locali vendevan vite, parenti ai mercanti, come loro servi, ricavan beni lusso, eco Portoghesi, commercio dei Pombeiros, meticci senza culto: portavan merci a Pombo, in regno dei Teke, scambiando avorio, prima della Tratta, acquistano i Vili, fama trafficanti, Mubiri senza scrupoli, tra confini stati; su delta del Congo, terrore Muviri, con segni distintivi, giunti dal mare, a razziare schiavi, saccheggiar derubare. Mevung donne Fang, amazzoni guardiane, contro-terrore ai maschi, pronuncian giuramento, eterna guerra e pace, tra sessi sociali, e logge massoni, di porti africani. Vili e nomadi Angola, marcian sui monti, in selve e carovane, a caccia di persone, nel massiccio Chaillu, facevano acquisti, di Tsogo Sango e Povi, a pigmei frammisti; nel centro Gabon, una nazione Pigmei, chiamavano Baka, De Chaillu li incontra, li chiama Babongo, presso re di Loango, indovini e maghi a corte. lavorano da guide, x Vili e altri Bantu, x migrazion rituali, e polifonici canti, Babongo del massiccio, acculturati a corte, coi mercanti Tratta, fuggono la morte: fondan culto mbumba, detto Ya Mwei tra Tsogo, oracolo di stato, donna testa e tronco, fatto in legno duro, posta su mensola, nicchia contien, specchio e sonaglino; cappella di Ma-yumba, ospita statua, reliquiario legno, chiamata Maramba, 1 madonnina nera, entro cappella, a notte si desta, in casa di Canga, donna custode. Mitologia congolese, Kozo è cane a due teste, eco di Anubis, guida umani aldilà, ha nicchia ventre, contiene suo mana, spirito corrente; scelti elementi, posti nella nicchia, funzione di potere, accordato a feticci, assonanza di nomi, ironia cambio posto, come in Amazzonia, è lingua yosto-yosto: se Mbumba è regale, oracolo acqua terra, altri minkisi, han funzioni reliquie, piccole urne, a forma di totem, cultura luso-congo, omaggia suoi avi: luoghi sepoltura, statue antenati, alberi e campi santi, strumenti musicali, Mbumba agisce 2 modi, ganga di mbumba-si, e donne mbumba-ma-si. Mbumba talismano, contro sorcelleria, cura problemi, indotta da gelosia, rigonfio del corpo, accentuato in ventre, blocca fecondità, chiede arti di cura, su stimolo mascolino, danza femminino, presso cranio medicina. negli anni 930, statue crani antenati, tra popoli di Ngunie, pantera e feticcio, serpente rosso mbombo, viene incantato, diviene 1 chimera, ibrido grifone: feste a onore Bombo, con tamburi a terra, battuti a mani piedi, ganga invoca nkisi, solo se ha Ntchama Buti, braccialetti in rame, che chiamano piogge, incantesimi preghiera, al mbumba di acqua, svegliati o Mbumba! Pitone arcobaleno, feconda con pioggia, nos terra riarsa. nel mito mbumba, donne lo han scoperto, a pesca nel fiume, poi uomini lo han preso, reso monopolio, lo invocano a scovare, punire criminali, minkondi caricare, come bulul indonesiane; statue minkisi, a ingresso villaggi, hanno nicchia interna, x oggetti rituali, ricchi di mana, corna e conchiglie, ceramiche e piume. |Regno di LOANGO, vicino ai TEKE, nasce uno Stato, Re-terra con potere, spazio occupato, protetto reso sacro, a dare frutto, lavorato organizzato. Re separa il caos, come un artigiano, artista religioso, terra ha inaugurata, purezza di cuore, di re sovrano nganga, che vede nazione, in mistica sostanza; protegge e garantisce, con interdizioni, al fine garantire, sole e sue funzioni, esercito collettivo, per pace sociale, rapporto con natura, fà santuari fondare: lungo territorio, chiaman vocazione, politica coscienza, a nazional gestione, i poteri organizzati, da Re e mfumu-nsi, i capiclan terrieri, ordalie spergiuri. Regno di Loango, nasce mistico dono, ma guerrieri-fabbri, conquistator Buvandji, prendono Loango, forzano il cambio, un politico rito, destituisce Ma-Longo. Clan divinità, dette Bakisibansi, dà classi guerrieri, e classi sociali, arriva gerarchia, nuovi totem fabbri, cittadini liberi, con schiavi e artigiani, pescatori e guardiani, preti santuari, maestri local scienze, e nomadi bardi, tra essi e pigmei, mediano scambi. Stato ha potere, a porre territorio, sotto suo controllo, attraverso delegati, governatori fanno, tour di province, gestiscono tutto, quel che convince; culti e istruzione, tasse arruolamento, creazione di orda, milizia religiosa, a servizio MaLongo, acme di credenze, leggi e divieti, lui tiene mana essenze: è giudice supremo, protettor reame, di casta Leopardi, detti pure Ngo, re degli umani, intermedia natura, capo a tutte società, iniziatiche e varie. Ma-Loango fa gioco, alleanze di clan, etnie e boiardi, guerrieri e mfumu-nsi, infine sottomessi, a conquistator buvandji, con nuovi governanti; arriva a Loango, clan fabbri Buvandji, appare in reame, nuova pubblica opinione, un contro-potere, al khan di tutti clan, originale Diosso, e vicari al Congo ma. Clan Nkongo sempre, avverte di rumori, fomenti voci e trame, contro il Ma-Longo, servizio segreto, di clan originario, poter costituito: dosa e orienta dati, re poi gestisce, sa fare doppio gioco, se ha interessi nuovi, Mamboma-tchilwangu, primo ministre reame, politico medium, sa litigi regolare, troncar rivalità, serbare segreti, usar contro avversari, di reami africani, nuova propaganda, di clan conquistatori, destituisce MaLoango, esalta colonizzatori. Ngala Mbembo organizza, giovani ribelli, dimostra malcontento, a confondere il re, invitato a lasciare, infine suo poter. Re agiva protocollo, etichetta rigorosa, ripresa pur nei templi, da popol venerata, dopo la rovina, clan guerre indipendenza, con tratta negriera, perse sua essenza. Segue destito, come Nzambia-Mphungu, Re incarna perfezione, tra tutti umani, bello saggio e nobile, prolifico e mago, onorato Sambe Pongo, primo antenato; divino taumaturgo, emissario di nubi, responsabile di pioggia, e tutta natura, quan rileva imposte, riafferma autorità, dei nobili su genti, e mantiene società; quando è usurpato, potere suo distorto, dispotico arbitrario, ribellano i mfumu-nsi, di lignaggi e clan, re perde le imposte, reame a disintegrar; perdendo controllo, sui capiclan terrieri, santuari custodi, di shinashiva-nganzaambi, leggi dette shiina, son cose da difendere, incise su tavole, come cose eterne: là sta nganga Nzambi, il veggente divino, che guarda in specchi, e scopre successore, del capo di Loango, fatto a immagine dio, dà consigli a madri, a educar figlio primo; leggi e cerimonie, regole maternità, osservanza rituale, ogni 4-8 giorni, re e capi famiglia, osservano tabù, astengono sesso, restano al villaggio, osservano silenzio, son giudici evovi, puniscono incesto, assenza di piogge, riparan tal cose, con leggi e divieti, riti e confessioni, e preti corrieri. |TSOGO è gruppo Bantu, ha società segrete, unisce talenti, a carismi di persone, selva e paese, han regole diverse; società matriline, forma ogni villaggio, clan di più famiglie, sistema di alleanze, un capo ad ogni clan, Evovi e il fondatore, che primo ebbe quel luogo, carica ereditaria, nel gruppo numeroso, tra clan concorrenti, uniti in corporazio, piccoli parlamenti. E-vovi capi terra, Ge-vovi giudici usanze, detengon tradizione, assistiti dai Misambo, tutti iniziati, androgino statuto, specie i gemelli, attributo di evovi, campana detta kendo, ornata con gonna, e code di gatto, è scettro antichi khan, dà formule rituali, lamenti funerari, quan muor capo famiglia, sottolinea dispersione, di membri lignaggi, invoca ritorno, al materno clan. Tsogo nganga spende, anni studio e cura, legami tra i mondi, consci e subconsci, gestisce radici, rimedi foresta, empatica coscienza: umani con selva, son cosa sola, ogni cosa ha ruolo, termiti e pitoni, scimmie e pantere, api son piccanti, lor miele iboga estingue; se scottature torce, accompagnano danze, acrobatiche Binalo, pur indican responso, api e uccello-sarto, fan nidi a entrata templi, sospesi nei ronzii, di mongongo e sonagli, fan transire mana, dei crani di Gorilla, anziani riveriti, posti a entrata villa; così mbumba Tsogho, statua legno rosso, di albero motombi, ha ventre bombato, su fronte placca rame, occhi sopracciglia, fatti a specchietti, pare bianca figlia, reliqua Kota-Teke, in lamelle rame, da nord a sud Gabon, r diviene t, Byeri divien Bwiti. Tsogo panteista, nasce con 3 anime, corpo è detto Oto, spirito è Ghedidi, sua ombra serve offici; ghedidi dopo morte, va in culto familiare, diviene migonzi, in maschera rituale, umani col mondo, son patria di avi, richiamano il Bokudu, dei miti originari, fasi di creazione, di universo Tsogho, cielo di antenati, e Terra umano luogo: due bimbi bianco e nero, padre vieta entrare in selva, ma figlio nero vaga, in selva arriva esclama, son stanco tshogo ho! suo nome è primo clan, dove chi ha comando, è Katshi zio materno. Mallendi narra vita, vissuta in Gabon, nel villaggio Panga, gira tra paesi, assieme a suo papà, cura mali sparsi, bwitista lui sarà; nganga mediatore, concilia con accordi, parlano sue dita, al cuore di astanti, nel tempo cerimonie, arco eboga e canti, risolvono conflitti, con spiriti chiamati; rito successo, è unione armonia, di gruppo necessari, ognuno vede fatti, Mbanza è guardiola, casa del buiti, novizi confinati, in abitazioni e diete, distanza di rispetto, da migonzi potere. Hommes de bois sacre, su massiccio Chaillou, a est di Mouila, abili teatranti, tessitori e artigiani, capaci a organizzar, spettacolo a mattina, dopo bwete a muengwe, imitare ironia, parate militari, mascher coloniali, in scene teatrali. Mogonzi annunciati, da cori e percussioni, in rafia velati, uomini-pantera, Iya comanda tutti, geni acqua e selva, polizia sorveglia festa, frena guastafeste: beyam lo stregone, con evù agressivo, è uomo complicato, come tutti i nganga, ambigua intenzione, o incerta identità, spirito irrequieto, irrisolta ambiguità; schiarite da torcia, figurano mi-gonzi, maschere diverse, che carnevale sfoggia, Teta_pa Mokeba, Nzigo bonobo, Ngia gorilla, Ngando caimano, Ngondo calamaro, Ndzoma bufalo sfila, evoca guerre Kele, mentre canto narra, 1 capo che ritorna, e arachidi pianta. Motende mascherato, và protegger banzi, da ambivalen migonzi, in spettacoli diurni, recitan maschi, mentre loro donne, reggono il gioco, con bimbi spettatori, necessari ai maschi, plaudono maschere, conoscon verità, ma voglion riti caldi, maschi cercan donne, x esser raggirati, i due gruppi fan finta, ignorano a vicenda, simmetrico rinforzo, risulta efficacia, spettacolo proposto, catarsi è gioco sfogo. |APINDZI han due poteri, religioso e mandarino, portato dai coloni, giunti da Europa, apinzi amano primo, base dei costumi, tutte lor credenze, Mwiri Nyembe e Bwiti, protetti da ingerenze, fuggon da missionari, evangelizzazione, nei paesi apinzi, bwiti è integrazione, fonte conoscenza, visioni e farmagnosi, contatti col creato. Nzambè e loro avi, tra mondo morti e vivi, gioco speculare, dimorano in villaggi, Terra ed Astrale, vivi e morti uniti, sono un solo clan, appaion sogni e miti, risolvon situazioni, esprimono presagi, mostran malcontento, o tramite reliquie, preservan bwete affetto; ogni clan famiglia, crea sua casa bwete, diritto a costruire, viene detto Sombo, in Bwiti Gevanga veglia, stabilisce un progetto, capofamiglia desiderio, paga una pigione, con carne di Gesibo, antilope dormiente, caschi banane Kondo, al tempio già esistente. Lancio nuova Nzimbe, è Motsuo idi aga nzimbe, bwitisti vanno in nzimbe, bosco sacro territorio, veston cerimonia, discutono tutto, e narrano eventi: in Tsogo paese, cranio di sergente, un francese rinomato, reliquia era potente, tra i cacciator di teste. Dante narra vaso, basilico con cranio, massoni e pirati, tibie-cranio collegato, a mito di gemelli, fonda capitolium, reliquie semi-umane. Chi vuole avere nganza, paga suo pegno, caro o prezioso, reliquie di prestigio, feticcio che permette, scoprire malfattore, predire avvenire, santuari improvvisati, come novella sufi, ma Cristo un freno pone, Bwiti impone ora, purezza di cuore, ricerca stato grazia, teologia interiore. Mouilia ha quattro nzimbe, Abongino anni 60, unisce più paesi, tra Mwalo e Tubagenge, rimpiazza gruppo olemba; NaMatono anni dopo, unisce due paesi, Gegnonga e Mobuka, e rimpiazza Ekumu gruppo, significa le mura. Mabambu nzimbe pure, dagli anni 60, rimpiazza a-niva-Etsenge, maestro del mondo, unisce due villaggi, Gnongo e Migabe, presso fiume Bengelè, dove neofita bagna, prima di danzare, usanza leggendaria, che appare in tutti i canti: Mabambu go momba Bengelè, mabambu clan cammina, e si bagna in Bengelè. Bwete Apinzi vive, grazie a tali nzimbe, gruppi di fedeli, autonomi e mutevoli, elabora ogni nzimbe, diverse nuove danze, sotto colonialismi, e missionarie sfide. Santuari di reliquie, quilombo nel Brasile, è nzimbe dos Palmares, scuola innovazioni, innesta la catena, pur se muta nome, nel canto ritornello, resta il primo nome, riflesso e manifesto, di nuova missione, così serba cuore, del primo bwiti apinzi, ciclico rinnova, Maganga forza interna, di ngombi cui si appella. |Tsogo e Kele suoni, esprimono lamenti, purga loro cuore, vita fugace breve, melopee sofferte, Kele in bwete mengwe. Nyembe e Mbiri scuole, rivivono genie, con anime defunte, di primi umani miti, forza femminile, negli uomini del buiti, ricuce identità, di clan sopravvissuti, superstiti di guerre, ricordan figlia bianca, femmina caolino, tra piante amori e arpe. Mwei Dama bianca, è Maria Persefon nera, appare ai marinai, come la madonna, vergine cuor puro, dal suono della ngombi, nel tempio di Mayumba, ogni anima ritocca, con musica sua bocca. Yasi in bwete Galwa, Horn vide in possessione, nel culto geni mbwiri, cercati dalle donne, a salvare lor speranze. Sango Lumbu e Punu, Eshira Tsogo e Pinzi, recan religioni, in muse sincretismi, ogni popolo contagia, a vicenda suo vicino, Africa ed Europa, un solo cuore antico. DINZONA provvidenza, DISUMBA Isoga Mwei, Dinzona one tene mogeto, ne a go bwete, one a-ma-botaka bwete wetso, vuol dire colei, che ha messo al mondo tutto, bwete primo sei, na ngombi-ne nyetso, na bake-ne nyetso, sono tutte arpe, e barre sonore, Dinzona nutre bandzi, di Kombe sposo a Ngonde. Dinzona è viscerale, emozione di persona, migra nel motombi, rosso color ocra. |Mabandiko selva sacra, è nzimbe spiazzo in selva, che un bananeto, separa dal villaggio, ouricuri dei Kariri, o lucus dei Rasenna, tutte oasi vitali, abitate da genìe, di acque monti e mari. durante rito Mwengue, prepara veglia lutto, dove danza arco, accompagna battimani, presenzia nzambia-a-pongo, nel capo clan makoko, ciclo procreazione, da polvere a polvere. Veglia di MWENGUE, organizza un parente, a lutto conforto, dove confratelli, riuniscono a marcare, YaMwei geni chiamare: spirito mokuku, a rumore vien annuncia, morte del defunto, in pubblica riunione, domanda ai parenti, enunciare condotta, lo zio cita vizi, e i pregi che onora; dopo bilanci e promesse, gridano bassè, cerimonia diviene, un bwiti disumba, ma se debito resta, zio non sa pagare, veglia mese dopo, riprende tae affare. Frenesia sul posto, ganga con scopino, mabunza scacciamosche, scuote lume viso, ai vecchi fondo banza, avanti itsamanga, canta i nomi kombo, che defunto vanta; poi passaparola, man-mano gira iboga, bisacce e ceste poste, su geliba panca, non incroci braccia, scorra la maganga, pesto piede scusa, lobi orecchie salva; ceste son posate, tempio è consacrato, chi entra fa inchino, saluta bokayè, fin mattino quando, donne tolgon ceste, soffia 2 volte corno, geni di selva-city, mikuku-mya-go-mboka, mikuku-mya-go-pindi. Mwenge veglia lutto, danza interramento, con satira distrae, fin utero materno, ya Mwei è convocata, Mokeba suo marito, buffon si finge offeso, da insulti di rito: rituale insulto aiuta, 1 lutto superare, come eros di yambo, Demetra consolava, mudunga agita kendo, parla con astanti, arriva Mwei caimano, e risale lignaggi, rivede discendenza, fin totem elefanti. Se morto è stato ucciso, si tratta di omicidio, ordalia del veleno, smaschera omicida, esige assemblea, che incarica Mwiri, oracolo ordalie, che viene da YaMwei: abbiamo chiesto riti, per indagare morte, di nostro padre Buka, divisa è la famiglia, Mwiri ha fatto viaggio, x suo figlio Buka, ora lei lo accoglie, lo ingoia nella buca: scende a valle a unirsi, risale confluenza, incontra Gekinda pesce, e girino corrente, rimonta muggendo, colpi secchi tamburo, che simula ascesa, di Mwei al motombi, bracciali colorati, ricordano i riti, incorona re Kongo, riflessi nel bwiti. Se mbondo veleno, uccide o salva onesti, morte x decotto, fù pena capitale, che accetta renitente, contro 1 sentenza, a volte enganga beve, se immune è convulsivo, inizia oracolare, tra Azande in delirio, segna la riuscita, nganga offre la dose, a + indiziati vivi, chi fanno confessione, così li ingoia Mwiri. |IYA MWEI mwiri, ibrido ippopotamo, sirena sotto lago, capo dei pesci, Ngando caimano, alle donne va parlare, si fanno ingoiare, metamorfosi rituale: uomini una volta, seguirono le donne, scoprirono ya Mwei, che loro parlò, portatemi al paese, son totem antenato, fatemi uno nsanga, piscin recinto sacro; riempite piscina, di acqua vivo posso, con barriere poi, vietate accesso luogo, scegliete 1 iniziato, miei misteri canti, interprete mudunga, lui potrà invocarmi; uomini da allora, abbandonano la nyembe, scambiata con le donne, in cambio di yaMwei, alla stagione secca, partono alla caccia, ma polla Mwei prosciuga, siren muore senzacqua; 1 pigmeo ritorna, dal bosco al villaggio, vede molte mosche, sul corpo morto ngando, avvisa suoi compagni, imitando sua voce, fa 1 ritratto Mwei, sul palo come croce; da allora Ya Mwei, si manifesta ai Tsogo, durante cerimonie, voce rauca in gioco, feconda potere, selvaggia naturale, da uomini gestito, x scopo cultuale; grotteschi borbottii, poco comprensibi, tradotti dal mudunga, ricordan coccodrillo, che permise ai Fang, crear prima piroga, e fiume traversare. Rito di passaggio, di giovani compagni, al suono di tamburi, in pelle di cerbiatti, mudunga loro narra, la risalita Mwei, dai differenti fiumi, fino lor sentieri. I-MBWIRI sono Ombudi, società guarigione, che usa la radice, a far diagnosi-cure, dare vigilanza, danzar tutta la notte, dentro la mbanza. Società sud Gabon, gruppi membe e merye, Mwei tra mitsogo, Mweli tra bavove, Mwiri simba e bakande, scoperta di sirena, Yasi tra i Galwa, 3 gradi iniziati: mbuna mata e ngonza, mondonga oratore, interpreta genio, come Koso parrocchetto, gemello di Mwei, sua piuma banzi tiene, poi Ngando caimano, risputa iniziato, gioca ruolo Mwei, con voce rauca avuta, da foglie con peli. Gradi autorità, segnan braccialetti, Moussambi è papa mwiri, capo nel bwiti, che ha capelli a treccia: se veglia Misoko, dura 24h, specchio e radice, sono tuo avvocato, a verificare, chiacchere famiglia, come san Tommaso, tocca con tua mano. Mwiri iniziazione, compagna a misoko, Motamba primo mwiri, crea adulti via nonnismo, aprir testa in due, parla analista, durante la veglia, novizio scruta e parla, spiriti ausiliari, e ambivalen doppione; tappa dopo tappa, da banzi a nganga, da nganga a nyma, ambivalente ironia, identità rituale, sorcelleria aiuta, interazion sociale: un parente geloso, fonte malattia, nganga dottori, risolvon gelosia, specie in branca Ngonde, tramite rituali, sogni e visoni, interpretano anziani: regole accettate, in lavoro sul campo, fanno distinzione, tra etema e banzi, Bonhomme narra astuzia, di terapeuta padre, che vede sua ricerca, come malattia, poi chiede guarigione, e in gruppo confida; iniziato a mwiri e bwiti, accede a segreto, duran stagione secca, fà leva militare, in selva col bastone, Mwiri a sinis braccio, fa scarificazione: ngando coccodrillo, con dardo scorpione, fà due cicatrici, dette makembe, sul gomito di leve, esprimono coraggio, a subire angherie, nei riti del mwiri, provoca animale, insulti a genitori, sospen norme sociali, pubblica umiliazio, accade ai + vivaci: i gemelli mavasa, han pelle di pantera, scansano birbate, possiedono piume, ciascun 2 scacciamosche, son geni rispettati, reliquie poi da morte; quan nascono gemelli, mwiri vien sul posto, taglia lui cordone, iniziati senza costo, curati sono assieme, da nganga indovino, interrati pur assieme, sotto albero primo: arrivano in piroga, geni acqua mwiri, in sogni partorienti, e portano bambini, mancini e ambodestri, han geni femminili, mentre i singolari, destri son maschili. Mito scoperta mwiri, donne prendon pesce, ucciso su in piroga, a far carne marcire, uomini a decotto, imitan sua voce, mentre cantan donne, ninna sotto voce. Masangu narratore, narra mwiri inizio, zio Mombe copre moglie, poi parte in viaggio, Bolande suo nipote, va con lei in foresta, sale sulla palma, a cogliere noce, donna resta bassa, seduta gambe aperte, Bolande vede il sesso, scende x toccare, femmina lo avverte, che zio fa punizione, ma giovane non sente, accende tragressione: zio torna da viaggio, seppe del nipote, decide eliminarlo, ma donna lo nascose, Bolande va nel bosco, e cibo a Mombe manda, rifugia in tronco cavo, immerso in acqua. Bolande sopravvive, nascosto per anni, diventa coccodrillo, alghe x capelli, diviene re dei pesci, siluri i suoi figli, così nacque mwiri: rifiuto autorità, a zio materno capo, villaggio è paradiso, da cui nipote fugge, infin diventa mwiri, genio a doppie punte, sua vagina incisa, in scarificazione, caimano a 2 bocche, poter di procreazione, divora con bocca, rigetta col sesso, poi partorisce, al mondo nuovo infante, uomo accaparra, potere di donne, partorire adulti, aiuta mwiri doglie; ogni giorno donna, unge sesso in acqua, Mwiri è tale donna, che vive dentro acqua, acqua di vagina, potere di YaMwei. In sequenza ndongo, neofita accucciato, in corpo guardia fondo, 1 voce cavernosa, interpeta il mondonga, x tutta assemblea, malato Mwei trasforma, con acqua medicina, su fontanella cranio, e su articolazioni, con liana vien avvolto, corda va tagliata, malato va guarire, trasgressio è riparata: zio tartaruga, concilia nipote pesce, adulterio riparato, e società riprende, dentro litigio, colui che mente e ruba, può esser ingoiato, da Mwei che ode e cura. |MADIANDZA Mbanza tempio, guengo gn-enganza, pilastro centrale, ricettacolo forze, incontro di fedeli, che cercano la cura, forza vital maganga; un tetto foglie palma, pareti nere bian rosse, disegni a losanga, centro sociale riunione, palcoscenico pure, ospita le muse, reliquie maschere sculture: corpo di guardia, foresteria viaggiatori, clinica bottega, tempio aperto a 1 lato, mostra totem Eengo, sotto trave maestra, scolpita 1 piroga, ad altezza della testa; se fondo è detto mobango, con separè djembe, messo in feste lutto, iniziazioni intere, fatto a strisce rafia, pelli animali, piume rosse pappagallo, e conchiglie mari. Cavazzi 492, visitando regno Kongo, dice Mbanza e-banza, capitale del regno, al centro di mbanza, in cerimonie notte, posta grossa torcia, emana incenso forte; ai bordi del mbanza, tiene fuoco acceso, così spettatori, a notte van scaldarsi, tra attori del bwete, 1 Povi e 1 Beti, coppia complementi, musicista e poeta. Povi è giudice parola, Beti raganella, nganga indossa copricapo, alto piume pennacchio, tiara in foglie banano, indossa gonna rafia, mosingi pelle gatto. Povi fà omelia, nella lingua membe, reca significati, a visione corrente, parla in circostanze, lutto o altro tema, mentre Beti ispira, accompagna con motema: tema centrale è, viaggio in Mobogwe, povi nel discorso, agita il suo soke, richiama istrice fruscio. Masimba ma ngombi, e 1 serie di Danze, svolte in progressione, dal bakè ai tamburi, al punto culminante, le danze delle fiamme, ecco un elenco, ciascuna ha ruolo grande: Obendeya prima danza, unisce partecipanti, seduti sui 2 lati, fan pendolo oscillanti, poi moto rotativo, che imprime bilanciamento, alle frange di rafia, di cintura detta eendo; arpa e baka allineati, ritmo di cavalcata, e responsivo coro, avvia danza Mokoo, ritmi serrati tamburi, x la danza Biomba, attorno itsamanga, torcia a centro stanza; torce in mano nganga, escon seguire scie, illuminar mogonzi, invitano alle danze, corrono ritorni, tra paese e selva, ospita ronde defunti, mentre banzi dentro, assettano la casa, x chiusura cerimonia, di alba rinnovata. A spettator esterno, bwete appare danza, con ritmi nomi forme, diversi x branca, danza distintivo, a ogni gruppo mbanzi, interpreta segreti, di bibbie e di fatti: gesti e parole, han senso intenzionale, dato da avi, in quadro azion rituale, seguire formalismo, è segno cerimonia, serba senza senso, parole gesti di ave: se i riti son sganciati, da codice simbolico, accomoda rituale, a varie spiegazioni, sarà la devozione, a dare ognun 1 senso, dentro empatia, calore dà consenso; appello ad antenati, usa frasi formali, diverse x scuola, come ngonde o myobe, Myobe è danza lenta, Ngonde freneti moto, canto è alternanza, tra assolo e coro: cerimonia riuscita, rispetta solo forme, manca di messaggio, sia logico sia chiaro, forma + importante, durante messa-in-scena, è azione in sè, modifica frequenza: agisce linguaggio, avanti ogni messaggio, quan bwete trasmette, distorce linguaggio, lingua bwete twist, povi mitimbo core, riposa sopra, metafore ghirigore. Passaggio a gran paese, cielo aldilà, dato dalla corda, che ronzio di arco fà, provien da fondo tempio, go koyi enganza, dove son reliquie, o religiosa statua; sul palo sono appese, simboli e reliquie, capelli unghia artigli, denti di felini, mascelle piume e aghi, acque e granaglie, specchietti e pannocchie, stoffe colorate, auspicio anti calamità, nemici e malfattori, qualunque predatore, impreviste situazioni. tra gli Apinzi e Tsogo, pilastro resta tal, decorato a losanga, scolpito vien dai Fang, è Nyngwon mobaga, sorella a dio Nzamè, in templi Libreville, 2 colori tien. Apinzi han 2 veglie, Dissumba gioiosa, riscatta zio materno, nipote in ogni cosa, veglia Bwiti wa mbando, di consacrazione, tenuta con i nganga, veggenti a profetare, auspici x giovani, ascoltare anziani, nganga incoraggia, ciascun a confidarsi. Bwete è ogni cosa, motema allo specchio, incarna tuoi avi, io sono quel modello, banzi fa specchio, menzogna e verità, inizio e fine viaggio, ironia del bwete, riti appariscenti, agguato di menzogne, enuncia indovino, raggiunge il malato, scopo è catarsi, nel pianto di cura, viaggio del cuore, che toglie ogni paura, Motema e gedina, pulsione e riflessione, psiche indovino, struttura contratto, nganga ed eboga, attiva cura impianto. |Bwete aiuta veder, presen passè avenir, conflitti eredità, e litigi familiar, sblocca impasse presente, arte del nyima, riconfigura esperienza, di banzi a terapia: mito e rito caccia, detto pur EDIKA, un uomo detto Mongo, và nella boscaglia, caccia e mangia pasto, la moglie segue orme, trova carne appesa, di antilope ponte: cammina e cammina, e trova un elefante, ucciso da lancia, vede poi marito, che mangia pacco fuoco, Edika è ritrovo; marito si nasconde, vede una Mosingi, attratta da odore, del suo pacco edika, lei inizia a mangiare, poi fugge per rumore, il marito la sgrida, Bwete è suo affare, ovvero nasce da scoperta, di caccia mascolina, la prima trasgressione, o sociale divisione, le maschere dei maschi, recitan la parte, donne destinatarie, son spettatrici di arte, nutron uomo crudo, pollo feticcio scambi, nuovi ausili riti, abrogan vecchi patti. Storia mette in scena, presa di fecondità, uomo vuol comando, nel nomade migrar, scopri tale fatto, nel gioco analogie, o rimando specular: Mosingi primo ganga, mangia edika selva, cane primo ganga, mangia edika in paese, formica inizia edika, si attiva nel cadetto, poter di analogia, tra natura e società, ciclo vita solutiva. Banzi identità, tramite parola, chi vede parla o agisce, banzi specchio o nyma? vision parola azione, separate in visione, là nel quotidiano, confondono tra loro, io vedo che mangio, due diversi sè, banzi specchia in mbanza, specchio permette, sdoppiamento identità, rituale avanti specchio, è gedina-dina, invisibile doppio, riflesso di persona, mentre gedidi, è spirito personale, segue a camminare: banzi avanti specchio, assiste scena edika, gedina-dina testimone, rivela chi agisce, e chi parla in tale morte, auditorio corpo guardia, vede la parola, indossata dal doppio, esclude allucinazio, del banzi che parla, gedina-dina si rivolge, a + interlocutori, invisibi e inaudibi; se il bwete parla, si esprime via banzi, offre sua lezione, o potere guarigione, banzi appare bwete, se attiva frequenza, parla sua lingua, con forza maganga, che origina eventi, bwete in ogni cosa, vibra entro ngosè, maschera i novizi, a mezzo di rituale, moltiplica i suoi sè, doppi speculari, in feticci specchi e canti, nzanga o kundalini, e kombo nomi tanti: macina e ricompone, individualità, multiple alterità, in sequenze di rituale, miti da evocare, ognuno fà suo bwete, invitati scambian riti, scuola sà integrare. Iniziazio e ingestione, sono stessa cosa, banzi mastica radice, maganga muove tappe, mix di medicine, ricette scuol diverse, Misoko usa eboga, edika e motoba pesce: introdurre ausiliari, oppon veleno sorci, mix ingredienti, produce identità, maganga-medicamenti, feticci alter-ego, mbando tsombi e ceste, proiettano alter ego; rapporto banzi e doppi, crea dialogo gioco, come lila di Siva, che indossa tigre e cobra, danzando su sorcier, crea spazio relazioni, tra varie entità, aiuta aggregazione, a partorire identità, corpo psiche ambiente, in mbanja ceste e selve, motoba nella pancia, nzanga in cistifellea, nganga nella cesta, a casa oppure a terra, novizio fatto a pezzi, poi ricomposto, con varie alterità, potere ha raccolto. |Maschere di KONGO, arpa e pluri-arco, di crine di elefante, con flauti e tamburi, sonagli e polsiere, braccioli cavigliere; pluriarco detto nwonbi, in Angola nsambi, accompagna danze Ndembo, di San Salvador, la sol musica ammessa, al paese dei morti, nsambi è mediatore, con i bakisi forti. Liboka di Loango, danza come Bwiti, x tutta notte, alte capigliature, di piume nganga Vili, come Tsogo tiare. Lusofoni cristiani, aiutan regno Kongo, dentro le battaglie, pro e contro khan, costruiscono chiese, enormi cattedrali, nei canati capoluoghi, San Salvador e vari; schiavi e domestici, e strani commerci, con clero locale, fatto di francescani, dominicani e gesuiti, carmeli agostiniani, domenica è festa, in colonie di africani. Servizio nelle chiese, di tutte colonie, ricreano astmosfere, dei centri europei, Spagna e Bisanzio, con canti polifoni, toccata e fuga ora, unite a pigmei cori. Africa dà vita, a convergenza stili, su costa del Gabon, due tipi melodie, somigliano cori, di logge società, maschili e femminili, si ama improvvisar: versetto libero, maniera gregoriana, poi salmo responso, in coro polifoni, canti del Gloria, melodia dei versetti, ad arco discendente, e risposte possenti. Armonica fusione, polifonia egiziana, e stile di ecclesia, grego-lusitano, incontro tra culture, europee-africane, Egitto ed Etiopia, Kongo Loango Ashanti. Cangas o Engangas, i preti del regno, NGANGA in lingue bantu, indovin guaritore, lavora medicina, nei corpi pazienti, suonando e cantando, narrando + eventi: ganga in proto-Bantu, verbo conoscere, nganga erbalista, guaritor prete indovino, ponte aldilà, di atlantico mare, dove diaspora africana, giunge navigando. Canga in Mbanza Kongo, son abili persone, comunicare divinare, cause malattie, cause carestie, squilibri socio-ambiente, preparano rimedi, incantesimi ed erbe; quan Ma-Kongo fu, cattolico convertito, i ganga saran preti, cattolici e tribali, in lingua Kikongo, son preti cristiani, preti Nzambia congo, nganga son chiamati; mganga curandero, in lingua Swahili, ganga in Loango, responsabili cibi, propizian caccia e guerra, ricarican Mi-nkisi, detti pure Houngàn, nel vodù di Haiti: potere magico è mpungo, usato come mana, sia in culti stato, di cura e scoperta, Nkisi ricettacoli, di forze ambivalenti, ciascuno ha suo potere, etere correnti. Se in epoca di Tratta, popoli del nord, contrastan monopoli, lusofoni commerci, fan triangolazione, europa africa e america, fin 665, battaglia di Ambuilia, scalza i portoghesi, da terre di Kongo, declina religione, cristian San Salvador, tratta di schiavi, cresce ulterir: il viaggio della tratta, venne mitizzato, piroghe aldilà, del mare della morte, mentre i gesuiti, davano istruzione, ai figli capiclan, preti in formazione. Estuario del Gabon, gestito or da olandesi, francesi ed inglesi, guida protestante, avviano piantagioni, in ghetti americani, snobbando metissage, di lusofoni-romani: gruppi neri africani, conservano luogo, cristiani meticci, sincretismo di clan, voluto da clero, a corte del Makongo, + chiese cappelle, scopron decenni dopo; preti cattoli, predicavan storie Nkisi, a nutrire Re Kongo, con statue geni spiri, loro culto importato, emissari Fumu Kongo, in regioni vassalle, Mbumba ventre fecondo. Vestigia di scambi, di regni luso-kongo, secoli dopo, a Maguenza e Sonyo, missionari francesi, scopron comunità, oltre grande fiume, templi in quilombo, li accolse re Kakongo. Cappuccini italiani, trovan cappelle Maria, vergine e sanAntonio, con meticci e neri, che intonano canti, cori local lingua, seduta molto lunga, tono voce spunta: tutto è sentimento, cuori penetrati, Coeurs penetres, cuore unico di gruppo, metissage culturale, rinascimento culto. |Elite delle coste, usavan pluriarco, tra Africa ed Europa, smerciano coi KELE, che lascian pluriarco, per armonie di arpa, lusofona memoria; incursioni di schiavisti, fan Kele decimati, da interno fino costa, arpa narra Tratta, ereditano i Fang, popolo guerriero, che sopravvive a Tratta. Fang sostituirono, xilofono con arpa, e marionette danza, mutarono visione, dei loro primi avi, da guerrieri lance, a mbwiri chiome chiari. Narran repertori, nostalgi indipendenza, identità comune, con Tsogo concorrenza, trasmessa avan collasso, di Kele discendenza, lor musica rimembra, il senso vita umana, il popolo destino, migrante orda fiumana, rielaboran le donne, lutti di accompagno, aspetto della morte, spesso esorcizzato, con geni di acqua e terra, fuori da ristango. Isoga dei Galwa, o sirena Mamy Wata, ondeggiano danze, incenso scorza liana, dolce-grave melodia, piccole ngombi, riempion sua casa, silenziano i mondi: arpa traccia rotta, collirio apre luce, neofita tra mbwiri, paradiso di tlaloche, 3 arnie da Egitto, e mormorio di voci, clamore da lontano, Yasi Ishoga odi: Umbilla nyone koka ngala| uccello bianco mar, chiara luna Ya Mwei, madre Terra inizia umani, ratifica mio ingresso, associazione Bwete, poter creativa notte, Isoga Ezoga tiene: potere che in uomo, divien parola seme, ascensione al motombi, dove aquila vede, avo Busenge, primo suonatore, che fà concepimento, a mezzo di parola. Horn marinaio, mercante olandese, scrive dei |GALWA, abitanti rio Gabon, essi amano chignòn, e scambiano parrucche, con miele e pelli selva. Re-sole Galwa 860, regna a Lambarene, Adolinanongo city, con legge del taglione, usa impiccagione, ai francesi fà cessione, divorzia sen ragioni, punisce poi con morte, Dinzona la sua moglie, con ceppo legno rosso, che schiaccia Dinzona, e un Horn come poeta, canta sua canzone. Mokoku e Mburri, idoli dei culti, spiriti gemelli, a femmine sposati, ornati e implorati, dai fedeli animati, ad allontare i mali, innati o arrivati. Horn assiste veglie, ombudi ed elombo, descrive possessione, di donna oracolare, parla a nome mbwiri, contagio rituale, Nyma alti capigli, guida danze donne, facendo tintinnare, caviglie e campanelle, cinture metallare; sedute tutte uguali, i pazienti dipinti, ascoltano arpa, poi Spirito scende, induce trance attorno, e battimano accende. Nyma dirige, coro responsorial, oceano armonia, in Elombo bwiti, adepte danzan posto, eleganza ondulatoria, chiara Luna sul mare, Enyona rincuora, tal parola produce, beati sorrisi, gona geni aria, e mben i geni acqua, ntsè i geni terra, tutti doppi o coppia, folklore dei gemelli, imbwiri loro foggia: mbwiri incarna corpo, vive tra umani, uno nella selva, un altro in astrale, ponte tra gemelli, madri Mwei di sorte, arpista suono scorre: se ti aman geni terra, trovi un uovo bello, di rara gallina, lo porti al paese, tempo dopo hai malattia, se compresa riporta, mi-gesi forza curativa; mi-gonzi fan danza, Elombo Libreville 918, mbwiri terra infanzia. Nkisi van Brasile, su caravelle portoghesi, durante la Tratta, sincretico Kongo, visione luna chiara, via tenebre e morte, oro e opportunità, nome banzi dà. Galwa maschere Okoku, asiatica sposa, mikui bambole Fang, dipinte con caolino, Banzioku luce torcia, ricorda canto primo: donna Elamba-Gnidogho, sposa uomo Melonga, van vivere al paese, della donna clan, il marito riceve, terreno da suocera, per fare casa e orto, vita meno povera: ebbero 2 figlie, di nome Ossigui e Nkene, sepolto poi Melonga, luogo ignoto a tutti, Elamba vedova con figlie, ora in povertà, il defunto marito, Nzame chiama aldilà. Melonga ispira in sogno, a Elamba di pescare, con figlie sul fiume, buca granchi esplorare, dentro son ossa marito, che dice ad Elamba, sradica pianta accanto, poi scruta in acqua: rivede lei marito, le bimbe fan sorriso, ti ho chiamata a darti, potere di guarire, per vivere di offerte, dei malati curati, esigi okandzo soldi, per i servigi dati, incontrerai mosingui, 1 gatto maculato, pelle-abito ti dona, quan guarirai malato, stendi pelle a terra, farai seder malato, prendi poi mie ossa, cesto poni accanto; in paese suo fratello, scopre segreto, Elamba incollerita, chiede suo silenzio, poi lo inizia a rito, lui mangia ekasso, marito parla a lui, Elamba chiede okanzo: la regola del cambi, procura materiali, a cerimonia banzi, 2 piatti e 2 galline, 2 piume pappagallo, 2 pelli di civetta, 2 aghi stuoia e torcia, siano la consegna. Elamba avvelenata, avanti di morire, dice al fratello, sue bambin nutrire, prenderai mio posto, e sopporta bene, ti accuseranno tutti, del mio finale fato. Cosi comincia Buiti, una societa segreta, mentre figlie a Elamba, proseguono Ombwiri, culto presso i Fang, sviluppa in estuario, da culto Dea Mwei, sirena e caimano: salute e benessere, promette ai devoti, con riti adorcismo, di spiriti geni, donne direttrici, in ospedal religiosi, curano afflizioni, aiutan maturare, stati indipendenti, tramite visione, assieme guarigione. |BWETE a MISOKO, in fasi rituali, pindji mossokaga, causa indagare, divinando a danza, al fine scoprire, causa morte o malattia, parola ispirata, trovare sorcia sfida. Specchio con Teschio, nel centro Gabon, gruppo nganga indovini, ramo terapeutico, di culto del Buiti: se afflitto da sorcio, persona vuol viaggio, coinvolge mangiare, radici di vita, ad avere intuzioni, visioni e audizioni, lungo percorso, danze e canti rituali: se apprendista diven nyima, padre iniziatore, cioè bwete diffusore, muta persona, ritorna a natura, acquista + avi, cioè riti ritrovati; acquista sapienza, analogica infinita, un tipo discorso, tra giovani ed anziani, acquista padronanza, di divinazione, nganga e paziente, discorso interazione; se acquista feticci, ibridi antenati, cerca identità, rituale frattale, costruisce la propria, con riti ed enigmi, giochi indovinelli, si ciba di feticci: gioco di specchi, lingue di confine, Etema e Banzi, son profano e novizio, poi Nganga confermato, divino guaritore, infine sarà Nyima, un padre inziatore. Nganga-a-misoko, confraternita indovini, manducan eboga, solo in prima tappa, lungo percorso, arrivano acquisire, diagnosi a cure, per solver conferire: Nganga aiuta catarsi, grazie accesso dati, da 1 akasha fiume, abrea liberazione, emo affetti scarica, attiva con simboli, infortunio malato, guida a rivalutar, fulcro della cura, 1 analogico spostar; nganga impiega bagni, pomate e massaggi, da forma a proteiforme, confusion malati, offre valido modello, inscena soluzione, + lunga nel tempo, propone una visione, se non basta guarir, carriera di malato, in tappe suoi misteri, lo rende vaccinato, trattamenti sorcellari, chiama due schemi: schema Purificazio, bagni fumi e unzioni, vomitar mal cervelli, da intestini e cuori, interra doppi se stesso, gira spalle ai doli; schema Protezione, quan causa è resa nota, risposta decisa, è rito anti-sorcio, agisce violento, rende pacco al mittente, rompe circolo vizioso, di passivo inferme, risposta ritual, aiuta scarica aggressiva, reazione contro sorcio, sarà emancipativa, atto onirico agisce, fà malato disinibito, permette che su sorcio, riprende suo destino. Specchio ritorna, aggression ad aggressore, del tutto discolpata, innocente condizione, tal schema operativo, ausili sorcio spegne, doppio inverso crea, ganga annul consegne: nganga dona a paziente, artefatto suo rimedio, omeopatico intervento, ad annullar difetto, sorcio ha suo virote, malato è distratto, da paur che ebbe mangiato, suo num agisce forte. Adottar nuova famiglia, è cuore terapia, poichè fonte male, e sorcio clan di sangue, nganga e suo malato, han mutua relazione, nganga cane fiuta, malato è piantagione: nganga temporaneo, marito o padre fante, pseudo parentela, precisa filiazione, sposa secondaria, cucina lavor e cure, quello che ella può, con lui abita pure; mente ristruttura, famiglia nuova appare, comune iniziazione, a fine della cura, è malato consegnato, a sua famiglia sangue, ma resta consacrato: nel mito di scoperta, eboga fu donata, a un orfana pigmea, per vita ritrovata, vede e sa curare, così può guadagnare, iboga appar famiglia, aiuto fisico-morale; chi mangia radice, scopre legami, parenti e gelosie, talenti inespressi, profondi sentimenti, ed esce ogni veleno, vista interiore, guarisce terreno. Misoko diverge, da Bwete Disumba, x vocazione, a curar serpe mbumba, se Disumba è festa, sviluppa identità, x scelta volontaria, mentre in Misoko, terapeuta vocazione, è capire una sfida, scelta facoltativa, come culti possessione, muta afflittore, in genio protettore, come fan sciamani, che mutano dubbi, in forza interiore, o donne del Ndjembe, che esigono veglia, a provar se paziente, è afflitto da genio, in caso affermativo, avviano danza cura. Un defunto avvelenato, ebbe morte innatural, famiglia fa chiamar, ganga a investigar, ragazzo messaggero, con pezzo di radice, se nganga la mangia, incarico accetta, va in selva e divina, su albero Nzingo, chiodi-garofano, taglia frutti e pronuncia, nome malato o defunto, poi scuote pianta, cadono frutti, rivelano ogni carta; intaglia la scorza, ricava segno certo, capir se si tratta, malattia o veleno, sorcier malfattore, resta da trovare, nganga va in paese, da vicini a indagare: indaga se defunto, mancò parola data, ottiene + nomi, possibili indiziati, verso 7 sera, inizia seduta, invoca spiriti a scoprire, finale malfattore; autopsia rituale, svolta in segreto, durante cerimonia, indaga nelle viscer, se polpo tumore, è anima di altri, o fegato malato, vampirizzato a tratti. Causa divinare, arte agguato ironia, sorcio è mal nganga, mal mistico produce, conflitto familiare, clan padre o madre, nganga evita zizzanie, prudente lui rimane; denuncia crea nemici, legittimo rimane, con feticci talismani, proteggere curare, se indiziato = paziente, disculpo cercare, nganga sibillino, ogni cosa sa esplorare; nganga tocca profondo, emozione di paziente, interno lui vide, cura col mentire, indiretto comunicare, arte di caccia, segue prende animale. Misoko indovino, pronostica e consiglia, rimedi x malato, parenti del malato, riducono costi, tagliano le cure, fanno negoziato: paziente contento, di diagnosi ottenuta, suo infortunio ora, è gelosia sorcier, le cure negoziate, dan speranza guarire, ascolta nganga basè: indovin indovinello, accetto tua proposta, voglio aver fede, modello da imitare, accordo emozione, e-mana relazione, afflitto ignoro causa, tu mi aiuti articolare. Nganga arte agguato, sceglie campo battaglia, entra in arena, quando è tutto chiaro, elimina superfluo, agisce reca dati, poi decidi tu, battaglia che sarà. Mesmer è deciso, ogni battaglia è ultima, riposa e dimentica, te stesso ogni paura, discendono poteri, che aprono cammino, abbandona corrente, fin momento decisivo; ogni istante prezioso, nascondi tue carte, attorno sta mistero, insondabile parte, prendi posto in esso, umiltà guida bene, perenne arte nganga, da Sunzu avi proviene.| Erikson agguato, con metodo ad allievi, autorevole pare, se lor anima ha nel cesto, identifica vede, loro piste trap tende, medesimo messaggio, offre in nuova veste: maieutica arte, nganga sa narrare, comincia indovino, da evidenze + banale, ambigue affermazioni, sottile compromesso, ripete le premesse, e ottiene suo consenso; venditore artista, accende vende emozioni, gira porta a spasso, preda sensazioni, questa corteggiata, si sente valorizzata, coscienza è spostata; nganga cita mal sorci, sintomi a catena, paziente sceglie bene, veste che lui mena, indossa 1 dopo altra, lega intuizione, nganga cuce veste, personale spiegazione: caolino traccia segni, su corpo paziente, interpreta marchi, ansia che lui legge, malospiri su dorso, fucili segni a piede, veleni su sterno, segni mbumba vede; sceglie 1 pista, esplora o abbandona, vede clien reazioni, sale-scende ora, direzion composta, seduta conclusa, sintetizza ricerca, narra diagnosi e cura; complici son nganga, domande travestite, pazienti compiaciuti, tornano basè, se dubbia paziente, riorienta rivelazio, preda vuol condotta, a geniale negoziato, amarsi anima tende, corteggiamento a 2, nessuno vince o perde, chiarire bene fatti, cerca ogni studente, fissa punto inizio, fà giro efficiente, concentrici cerchi, focalizza problema, puzzle + riuscito, condensa suo sistema, lega al punto primo. Nganga mesmerizza gallo, in malattia + grave, azzecca divinando, se rifiuta mangiare, funesto augur decesso, allora da + tempo, al gallo ipnotizzato. Levi-Straus fa cura, parol significati, sbloccano 1 portento, simboli efficaci, sfrutta analogie, su psichi incoscienti, o schemi culturali, cura magica dei corpi, cura psiche sociali. |NGANGA guaritore, indossa pelle mosingi, fissa copricapo, con mopitu torcia, in seduta fumigazio, sacrifica 1 pollo, anima errante ha dissuaso. Cura malati e famiglie, presso propria casa, residenza temporanea, malattie naturali, ebea-a-nzambe, e malattie sorcellare, ebea-a-migesi, differenza causa, intenzionale o no, di un parente vivo: se naturale è curata, con erbe medicina, un anemia naturale, si cura in ospedale, anemia a causa mbumba, nganga sa trattare, con rito taglio corda, pur se va ospedale; rito taglio corda, esige veglia e canti, emetica radice, bagni fumi e profumi, limpeza del malato, decotti radice, che sorcio han vomitato; pratica nganga, profilassi anti virote, incide zone note, omeopati branca myobe, azione anti-sorcièr, esca zucca defunto, avvelena sorci a manger. Nganga analista, sacerdote e docente, cura infortuni caccia, e disoccupazio, ansia-ventre depressione, conflitti familiari, mali a piante animali, clima e terremoti, di sorcier intenzionali, tratta risposte, contro agenti persecutori, incubi riti agguati, fa concili con perdoni: ogni ganga ha 1 gamma, rimedi personali, visti pure in sogno, o innovazioni vari, tratta fucil-notturni, teste aperte malspiri, innesta varianti, in schema primo bwiti. Foglia al posto di altra, 1 gesto x 1 altro, malattie associate, scorporate ricombina, schema di magia, simpatica o imitativa, come Paracelso, e omeopatia; se croni fatica, è malessere corda, prodotta da sorcier, a mezzo di serpente, parente succhia vita, e uomo indebolito, tal male esige cura, veglia e confezioni, 1 liana come mbunba, sesso opposto a primo, che affligge malato, lo annodano a suo corpo, x sessual richiamo; si accoppiano 2 mbumba, visibi e invisibi, nganga traccia corda, vince in artifici, durante sequenza, corda vien tagliata, e mbumba pitone, a mittente e rimandata; mbomo-a-mon-vuta, pitone ha srotolato, canti guerra nganga, combatte serpe con machete, taglia corda in tronconi, malato liberando, ganga scudo corno kombi, a malato dona sangue gallo, poi spirito scambia, in cambio suo fiato, liana con charme, sedusse vero mbumba, sepolto in boscaglia. Fusil-notturno è, dolo intenso al piede, sale su alla gamba, invisibi fucil frecce, 1 sorcier scaglia, trappola di caccia, scopi aggressivi, preventivo è olio palma, rende inoffensivi: afflizione malospiri, è paranoi fantasmi, ma tengo per membe, kon presso fang, bekon morti nocivi, opposti byeri protettivi: forme uman difformi, grotteschi spezzatini, vanno su spalle, le curvano col peso, alimenta paura, è parente morto offeso, se è golem di 1 mago, chiede ricompensa, infine prende mago, se resta sen merenda; erotici sogni, ricercano rapporto, pacifico o violento, sociali norme opposto, a volte è 1 doppio, di sorcier lui stesso, uscito a far vampiro, a parente in letto; prova fecondare, sue figlie o nipoti, usare a profitto, invisibi frutti nati, crea feticci lucro, zombie suo servizio, rivende i parenti, schiavista principio: sorcier vizioso cerchio, o avido appetito, sacrifica congiunto, lignaggio striminzito, infine tal spirale, lui stesso divien cibo, strada sorceller, porta fin suicidio. Nganga trattamento, fabbrica 1 pupazzo, prende abiti malato, in selva interra mbando, aggiunge offerte, che attiran malospiri, con sesso e cibo, inganna sospiri: le malo identità, son esser solitari, in cerca di una sposa, legge contrappasso, chi uccide suo parente, vuol che giri a lungo, sen trovar mai niente; diagnostica nganga, certo numero di mali, virote e malo spiri, e avvelenati, mbumba serpente, divago e rapimenti, testa aperta sente: se ha visioni incontrollate, pesanti o nefaste, vedere cose di altri, senza resistenza, erra spirito da bregma, involontar trascende, la cura è disciplina, addestrar vampiro, uscir senza paura, incubo ambiguo, ha sorcio struttura, cura sia opposto, restringere bregma, nganga pone un mix, dilembetogu foglie, polver ossa Pantera, gorilla e bestie forte. |MABUNDI curatrici, simmetriche ai nganga, hanno lor santuari, geometrie di selva, luoghi detti ndjembe, omologhi dei nzimbe, hanno lor brimade, e reclusion novizie: curano con danze, adorcismo possessioni, pratican lor Mwiri, a esser vere donne, danzano mademba, con perle di colori, vestono ebundi, pagnè x lutti onori: mogesi loro geni, acquatiche creature, novizie accettan geni, x esserne curate, a-tsopeo-na-mogesi, rapiti da 1 mogesi, permette conciliare, padroneggiare crisi; ricevono visioni, dal genio che parla, myene membe e merye, li chiamano mabanzi, ombwiri od elombo, ombudi tra i mitsogo, taranta africana, di un avo sen riposo. Entro corpo guardia, stesso scenario, presa dai tremori, cade su ginocchia, messa a centro spazio, riceve una danza, infine si calma, ascolta e si siede. Uomo che inizia, ai culti femminili, sempre viene accolto, dentro loro riti, mabundi iniziate, nei culti maschili, presso bwiti fang, complementar offici: destro e sinistro lato, 2 metà del bwete, modanga chiara luna, affianca sole imperio, equilibrio riportato, a ogni evento dato, banzi sotto anziani, donne sotto maschi, durante alcun sequenze, si isolan teatri; sottomissione o competizio, accade tra gruppi, maschi cercano matrix, donne cercan pene, mabundi e nganga fanno, 2 strade parallele, gioco ruoli impone, subordinar potere; segreti son potere, in erotico sapore, sedurre è insegnare, trasmettere segnale, confronto dei segreti, commercio o baratto, nel mito si divide, nel rito resta intatto. Bwete misoko, coesiste i due modi, di nganga e mabundi, gelosi segreti, incrociano strade, lor definizioni, di riti e feticci, ma insieme fanno azioni: se vedova mabundi, vestita in pagne lutto, x uomo che in foresta, cadde perse tutto, da albero lui cadde, e mogongo divenne, lei vedova mabundi, lo piange ritualmente; ora nelle veglie, mabundi sono mogli, che piangono mariti, defunti ed onorati, itsamanga x donne, è cadavere marito, x uomini è vulva, ognun vede suo mito. Danza attorno fuoco, identica x tutti, ha significato, diverso nei 2 gruppi, fanno stesso rito, ma vedon differenti, simmetria tra sessi, riguarda sol segreti. |BWETE indaga legame, tra parole e cose, attraverso sensazioni, visuali e auditive, è cerimonia bwete, 1 opera iniziatica, teatro musicale, suoni attori e trama: il sermone ai novizi, promette guardare, segreti Sanza e Moduma, 2 santi vegliardi, fondatori del Bwete, secondo Apindzi rito, Africa e Mediterraneo, stesso mito eleusino. Iniziazione riflette, 1 bisogno comunità, incorpora danza, 1 carisma collettivo, i fedeli a rilasciare, tensione emotiva, o sublimare 1 minaccia, a mezzo liturgia; psicoterapia di gruppo, attua sofferenza, 1 resurrezione, reazione a stato di ansia, azion cerimoniale, svolge in 3 luoghi, piazza Nzimba e Mbanza, corpo guardia di Banzioku. Banzioku trae radice, da parola Kele Mbanja, x Apinzi è nganza, dibanja tra i baLumbu, per i Tsogo ebanja, Bwiti ha 2 obiettivi, pedagogia essenziale, contatto di aldilà, sub-conscio navigare, acquisire conoscenza, profonda della vita, da condivider poi, coi membri scuola prima: conservare e applicare, in vita quotidiana, ancestrale sapere, filosofia perenne, che trovi nelle danze, maschere e precetti, Apindzi mangia iboga, a chiarire i misteri, vede cose chiare, a prevenir pericoli, chiaroveggenza vuol, tutti capi clan, se Banzi è Mistoi, Nima è un Epopte, anziano che sorveglia, candela di notte. |Banzi differenti, x grado o anzianità, o posto-ruolo avuto, in una cerimonia, in cima anziani Didati, hanno 60 anni, consigliano giovani, nelle nzimbe case: dipinti di punti, caolino rosso al viso, rapporto a maganga, Mombe sambuco saggio, 1 vecchio nel Buiti, come capo stato, regna sen governo, prestigio guadagnato; guardiano e madre, consiglier spirituale, top tsogo gerarchia, appare Moussoumbi, conoscenza totale, che passa al Mouniambi, iniziato primo ministro. Moussoumbi sa gestire, il lampo serpente, e ispira consigli, al Misambo ministro, che in regno Kongo, è capo del bwiti, uomo-pantera forte. Misambo arrangia regola, mosambaga mweli, svincola 1 malato, dal potere di 1 mwiri, punisce pur severo, fuorilegge e infidi, fonda suo prestigio, capitolium militare, e prende parola, in nzimbe regali, trasmette decisioni, del consiglio anziani. Epandi ya misambo, nel regno Kongo, giudica e sanziona, sua insigna è bastone, tra ediga e asi-ditati, oggi il ruolo muta, Gepombo capodanza, marcia in testa truppa: maschio cinghiale, mokongwadi engolayobe, capobranco difende, avverte gridando, lui sta davanti, marcia distanziato, dal grosso del gruppo, lui vede sentiero; capo delle danze, è visto da tutti, insegna ritmo costante, Mbene è avanti lui, avanti al cinghiale, trasmette e semplifica, a tutti danzatori, moti che Gepombo invia. Mbene serba ritmo, corregge gli errori, pure porta in testa, 1 pelle di scimmia, lo seguono i banzi, suddivisi per fasce, Nima sta x ultimo, colui che ferma marce. |Ciascuno tiene Nzanga, vampiro nè buono o cattivo, mosso da intenzioni, vola nella notte, tra prede e predatori, viene risvegliato, in varie iniziazioni. Kombo nome rivela, riuscita buon viaggio, di novizio banzi, rivela peripezie, esempio kudu-tartaruga, Mongo antenato, o pappagallo kusua: se tiene messaggi, per tutti o qualcuno, assistente invita banzi, domandare a bwete, canzone toante, o erborista rimedio, consegna di missione, o talento segreto; scenari visioni, identifican sorcier, 1 prossimo parente, o confermano sospetti, o fan rivelazione, su abili attori, loro vere intenzioni; dopo iniziazione, 1 banzi scopre che, suo fratello e sorella, eran suoi sorcier, cacciatore-preda, è schema ricorren; sorcier sono attori, maschere occulte, ma banzi vede eroe, mutare cento volti, sfuggono a vicenda, mutan ruoli opposti, sorcier sfugge trap, e traveste intenzioni, ciascun cerca altro, senza essere visto, il novizio passivo, vede ascolta riceve, divien protagonista, di sue recite vere. |bwete-wa-maBANZI, cerimon solenne, fine noviziato, cessano divieti, resta sol rispetto, x anziani e ruoli, davanti lo specchio, banzi come Dante, spettatore e attore, protagonista primo, di voci altro mondo, se ostacoli trova, nyma lo aiuta, ausiliario a lato, davanti altro specchio, inizia a masticare, guidato da assistente, che orienta sue visioni, a ritrovar novizio, venire in suo aiuto, scacciare male officio, liberarlo da catene, che bloccan suo cammino, lo aiuta ad uscire, da fossa prigioniero, i due sotto iboga, sanno interagire, mondo condiviso, parol da proferire. Stimola mongongo, gioca ruolo chiave, mentre ausiliario, narra ciò che vede, banzi e assistente, ascoltano tutto, due specchi vicini, fanno risonanza, grazie a radice, è comune istanza, aiuto combattente, tra commilitoni, rende battaglia, viaggio a colori. Basè basè basè! tra le parole Bwete, acquiescenza rituale, verità di visione, metalinguisti accordi, intese conferme, a ogni recita banzi, annuisce gruppo vede: si è vero ben detto, basè in bwete misoko, applaudire 1 danza, 1 sonata arco arpa, mabundi fan yao-yao, contrazione di iya-o, madre del bwiti, eye-ya-bwetè siamo. Banzi si trasforma, ad aver guarigione, visione di una corda, divien prova forte, di aggressione mbumba, invisibi serpente, simile a taranta, che vittima serra: se paziente consulta, 1 nganga-misoko, diagnosi riceve, che in visione vede, a conferma ulteriore, del padre iniziatore, così iniziazione, verifica consultazione, nganga scruta specchio, divina e parla, al paziente che acquiesce, poi inverte ruoli, banzi scruta specchio, e parla a ditati, questi fan base! a sue narrazioni viaggi. Dice anziano al banzi: tuo discorso muta, in lingua del Bwete, che tutti aiuta, Bwete ti ha mostrato, qualcosa su di me? visioni son di tutti, riguardan presenti, vissuti personali, problemi o fortune, allacciano individuo, a copione collettivo, scambio e risposta, e continue conferme, tutti aman storie, da vivere presente. Nyma si ingegna, inserir visioni banzi, nel quadro bwete, analogie rintracci, 1 corso acqua appar, fiume del bwete, con sue genìe, che nyma spiega bene; taglio di corda, sarà uscir da mbumba, 1 albero o montagna, motombi che spunta, donne e bianchi sono, feconda benedizione, chi muta in pantera, è padre iniziatore: + scene del banzi, da lui elaborate, nyima volentieri, accetta confezionate, a visioni paurose, sconnesse o incoerenti, nyima interviene, aggiustando corrente; 1 bimbo malato, legato a liana-corda, è mbumba serpente, che serra le spire, nima iniziatore, mi fa grattare scorze, poter di cura forte. In bwete Disumba, esiste il segreto, al fine evitare, che donne e bambini, accedano a segreto, dietro spettacolo, di maschere oracolo, iniziazio perderebbe, tutto suo valore, di scoperta personale, rito di passaggio. Misoko è sen segreti, poichè è terapia, aiuto a famiglia, argina sorcelleria, tra nganga e sorcier, confine liminale, nessuna ostilità, al sorcio smascherato: da parente geloso, banzi è protetto, in rito collettivo, che gruppo ha danzato, coerenza narrativa, nasce da visione, a prior disordinata, indirizza uno scenario, dove il novizio, è protagonista primo, insegue un indizio; anamnesi fà dare, 1 causa intenzionale, a vari infortuni, che ostacolan banzi, a benessere ideale, identifica il sorcio, sue peripezia vede, banzi allor risponde, con provvedimento, che ostacolo rimuove, viaggi e combattimento, aiutato da alleati, di nyma lignaggio. Banzi e sorcier, mistici parenti, nyma esorta banzi, disturba tuo sorcio, riprendi ascendente, su trauma che blocca, immagina fendente, banzi mima colpo, assesta scacciamosche, attivo sul sorcier, riflesso nel reale, sua guarigion avvien; durante consultazio, se paziente piange, è diagnosi basè, ma se banzi piange, durante scena guerra, lo invitano altri, reagir a triste scena, esci postur passiva, parla ed agisci, recita occasione, deciso rispondi, senza timidezza, verso parente sorcio, desiderio realizza, riprendi tuo potere, su fatto parassita, riconquista autonomia, pacifica tua vita. |Misoko e movimenti, profetici african, barattan vecchi credi, con nuovi ritrovati, competizion tra nganga, gara carismati, infante turbolento, vien da zio materno, va in sorella ventre, è Nzanga ambivalente, consulta invoca e cura; beyam dissimulato, nel nganga misoko, ambigua identità, x fang è ngolongolo, se iniziato fang, esprimer nzanga sente, maschera si mette, esibisce innocente, profeta ha stesso evùs, ma pone distanza, a mezzo etichette, siede altra stanza, identico nzanga: si incontran talvolta, nganga e beyam, doppiano sorte, maganga ama oscuro, devia sole forte, ama torce e candele, ambigua luna sorte. Competono scuole, sorci tra loro, 1 spia vien mangiata, metafora caccia, illuminare specchio, lo rende inefficace, notte chiara o nera, lavor trasfigurante; nyma mezzo cieco, acquista chiarveggenza, banzi nato sordo, mira in chiar-udienza, vedon fatti altri, là nella mbanza: chi cade in danza, o si brucia con torcia, ha subìto malasorte, da chi non sopporta, difendere se stesso, contro calunnia, ricorso a oracol mbondo, o giudici evovi, fu estrema ratio, a riconciliare gruppi, prove veleno e fuoco, ordalie divinatorie; identità nganga, è ambiguità vampira, detta enzana o inyemba, organ sorcelleria, evus ai Fang, mangu di Azanda, egodo tra Tsogo, e kundalini in tantra: fonte spirituale, vescicola biliare, in autopsia rituale, condotta di notte, cadavere scrutare, iniziati aprono ventre, x nzanga esaminare, escorpor temporane, umani ed animali, han vampiro cistifella. Sacca con fiele, associa iboga amara, antidoto è miele, associa con apis, tutti han vampiro, x sorcio è arma, potere ambivalente; se diagnosi e cure, esige vampiro, sol uso è differente, pitsi-a-ngonda dice, notte di vampiro, pene portafortuna, potere protettivo, pene è vampiro, corno fortuna, forza e chiara azione, mezzo di riuscita, in politica e varie, vampiro dei bianchi, decolla aerei e treni, Dio stesso è vampiro, Nzambe crea mondo, ambivalente potere, polarizza doppio: esiston due pantere, presso villaggio, una lo protegge, ausiliar di banzi, una lo attacca, è ausilio del sorcio, entrambe giran notte, predare o defender; vampiri finanziari, fan guerra tra casati, uomini potenti, detti pure sorci, privati di vampiro, sono detti idioti, impotenti burattini. Nonno al nipotino, osserva interesse, trasmette suo vampiro, a risvegliare uomo, in punto di morte, celebra un bwete, fa ingurgitar saliva, con latte materno, passaggio di potere, gli dona kombo nome, di suo bwete vero, nzanga è trasmesso, da interno ventre nyma, altre volte eredità, defunto sogno arriva, fortificare nzanga, è bwete inizio, ausiliari ingurgitati, in ventre spazio; forza mistica risiede, cumula ventre, bwete può esser visto, come un acquisto, rinforzo e gestione, purificar vampiro, a permetterne uso, rituale anti-sorcio. Iniziazione insegna, padroneggiar vampiro, con limpeza fiori, fa lampada aladino, mezzo di visioni, e di parola bwete, nganga lo raddrizza, nel ventre primo: se vampiro malposato, malato può causare, bwete lo rinforza, a fare buon rituale, permettono veglie, aprire risvegliarlo, metafora erezione, alzarlo e sollevarlo. Svegliar vampiro e pene, fa bimbo felice, potere nganga che, attiva proprio nzanga, con lavoro e radice, danza e strofina, vede cura ascolta: nzanga cistifella, amar radice associa, fiele medicina, idoneo aiuto a nzanga, con mwago invocazione, fa montar in ventre, nzanga-na-lemba; rivelano veglie, vampiri a iniziati, rafforza lor parole, invocazioni avi, nzanga di misoko, è poter di parola, efficace pertinente, a cuor motema affiora: ogni desiderio, risiede nel motema, che x agire cerca, comunicar col nzanga, vampiro ha forza, x attivare azione, libido che attende, da cuore ogni istruzione. Nzanga dà coraggio, carattere forza, batteria nel ventre, kundalini corrente, nzanga cuore e testa, triangolo forma, pensier volere azione; se hai nzanga forte, non temi agir parlare, ngosè rafforza nzanga, arpa ad ascoltare, disinibisce visioni, azion risolutoria, di fronte ogni beyam, tuo coraggio affiora. bwete_mitsogo.mp4device_doctor_genie.mp4audio
||Popè: bassè ngenza! noka abel-ebebela, Ma-misoba, Abel ebebela noka, inoka si dyone ndego, o dwan inoka yenó sè? IT: è vero! silenzio! parola detta per annuire, soffio del morente, amen. Ngenza! giusto! è il genio della Verità nel buiti misoko. Ma-misoba in lingua pigmea, Abel ebebela in Fang. La menzogna uccide l'amicizia (inoka si dyone ndego), perchè stai mentendo? (o dwan inoka yenó sè?) |Popè: bengèlè benga-na-benga, mabambu go momba Bengèlè, benge mpono, awè omwo-benga. IT: Fiume locale e nzimbe storica apinzi nominata in molti canti bwete (mabambu go momba Bengèlè), gruppo (mabambu) dove il neofita si bagna prima di danzare. Seguire un cammino (benge mpono) e corno indossato alla tracolla; tu sei un benga (awè omwo-benga), popolo fang della costa nord Gabon. |Popè: beyem bekon molosi, nnem evus balosi IT: in fang è il nnem portatore di evus, entità malvagia agressiva e irrequieta, vampiroso o malvagio stregone, fuori etica che il Bwiti impone; balosi è plurale, persona complicata come i nganga, ambigua intenzione o incerta e irrisolta identità. Bwete organizza risposta contro sorcelleria, a ogni veglia ritualizza guerra preventiva; è investimento a lungo termine, ce ne andremo e resteremo con gli altri (ghet bendo ghe menie) per avanzare nel bwiti devi lavorare, come pestello e mortaio, canestro e machete. Statua o feticcio bwiti ti aiutano a discutere con i tuoi geni (bwiti mivova mivova) di acqua e terra, la rete e la donna, se lavori puoi seguire il tuo bwiti, tu sei la mia luce nell'oscurità. |bwete-a-mabanzi, bwete di Esinga, bwete-a-missoko: ghet bendo ghe menie, bwiti mivova mivova. IT: Esinga viaggia in piroga e risale alle sorgenti di Sofia. Ebweta è iniziaizone cerimonia in mbanza, emergere-arrivare, richiama questa avventura di caccia, gioco e ruoli di genere, mondo antenati e geni umidi dell'acqua. Bwete diffonde dal marito al cognato attraverso mogli che alleano lignaggi tra nipote e zio materno. |Popè: Enaga, verbo vedere, specchio che riflette, verbo mossokaga, indagare causa divinando, terapeutica vocazione a capire una sfida. Misoko vuol dire occhi, vedere, Misoko Ngonde è nuova branca fondata a Ebando. Ma-Misoba! buona cosa! in lingua Tsogho. Bwiti di auscultazione e guarigione, sentiero del padre, dove la radice è consumata in piccole quantità.

354:10 agosto, san Lorenzo stelle cadenti, arrivano i venti, stelle tremule e appannate, sono piogge assicurate: Filosofi antichi cercano archè, Talete va in acqua, Epicuro nella terra, in aria Anassimene, Eraclito nel fuoco, Pitagora in etere, frequenze del suono, numeri pari e dispari, armonia 3 6 9. Empedocle filosofo, spiega in Agrigento, gli atomi son semi, archetipi al contempo, Amore tende unirli, Discordia a separarli, Anassagora con pneuma, riesce ad animarli. Democrito di Abdera, rifonda atomismo, son atomi nel vuoto, che vorticano sfera, formano ogni cosa, qual scatole cinesi, la fisica dei quanti, oggi li ha ripresi. |Aristotele dice, Anima ha tre potenze, vivere sentire e ragionare, assieme anche al muovere, proprietà che appartiene, alla potenza del sentire, perché ogni anima che sente, con un senso oppure tutti, a muoversi è costretta; potenza vegetativa, per la quale si vive, su essa si sente e vede, ode gusta odora e tocca, l'una fonda l'altra, ma ognuna vuol radice, altrimenti non funziona, a pianta è funzionale, a quella sensitiva, a sua volta fondamento, a quella intellettiva, così ragione umana, esiste su sensitiva, e participa natura, sempiterna Intelligenza, tanto a diventare, denudata da materia, come angelo raggia, dentro anima intellettiva, nobilitata da potenza, perfezione di materia, è assenza di materia, cioè luce divina, che fa anima brillare, deitata da animale, in psiche sottil luogo, cui Amor appar mia donna. Intelligenza affidata, ai Dioscuri sovrani, che mutano bambino, in anima divina, con raggio Verità, che può colpir la mente, spogliata di materia, accede al gran Sapere, che stava cantando, quan Catone fa fuggire, Virtù dispon tormenti, non vuol che a noi si sveli: state contenti umana gente, che se con vostra ragione, aveste potuto veder tutto, una sola sostanza in tre persone, non sarebbe stato necessario, che Maria partorisse Gesù, e il desìo di filosofi, resterebbe pena eterna, Virgilio medita in silenzio, i filosofi insoddisfatti, orfani del parto di Maria, senza rivelazion di Cristo. Il sole rosso alle mie spalle, interrotto dal mio corpo, che ostacola suoi suoi raggi, a mezzo di mia ombra, Io mi voltai di lato, con paura di esser abbandonato, Virgilio voce sento, perché diffidi ch'io ti guida? da Brindisi a Napoli, lavoran due Gemelli, a coscienza Geminata, sapienza biforcuta, di Castore progresso, esaltando alla conquista, controllo della scienza, Prometeo tecnologia, affonda nelle sabbie, del doloroso scavo, del limite Mistero, che Polluce sente, ma difficile parla, Dioscuri in greco, sono i Figli di DIO, coscienti dei limiti, si affidano al Cristo, della Rivelazione. Tutto è santo per Chirone, Tutto è Spirito che gener Materia, Dante dice in Paradiso: io veggio acqua foco aere e terra, e tutte lor misture brevi, venire a corruzione, ma queste cose son creature, per cui se ciò ch'è detto è vero, dovran da corruzion esser sicure; angeli e ciel in cui ti trovi, son creati in essere intero, ma gli elementi che hai nomati, e cose che con lor si fanno, son informati da virtù, e creata materia ch'essi hanno, come la virtù lor informante, in queste stelle che torno lor vanno, l'anima d'ogne bruto e delle piante, è tratta fuor dal moto di astre, secondo raggio e moto luci sante, ma vostr'anima intellettiva, è direttamen creata da bontà divina, che la innamora a sé, sì che poi sempre la disira, quindi puoi ragionar ancora, è vostra resurrezion di carne, come fu creata da Dio, insieme ai primi parenti, Adamo ed Eva da suo Spiro: se la materia è corruttibile, i 4 elementi sono eterni, perché appartengono all'Eterno, in vita siamo i testimoni, della nostra eternità, questo ci dice Beatrice, ma facendo Materia incosciente, maledizione e sonno abbiamo inflitto, credendo solo a corruzione, e non sua ri-creazione. Aquila tutor dello Spirito, contiene in sé gli altri daimon, a pari titolo e merito, tutti per uno uno per tutti, se il Corpo vive Smarrimento, Intelligenza forza al Risveglio, Anima sospinge a Elevazione, e Spirito reca la Salvezza. Materia per Beatrice, è creata dallo Spirito, quindi partecipa sua eternità, mentre umani sono informati, da Luci Sante dei catari, astrologo Marco Lombardo, nello zodiaco sala Borgia, atti vegetativi e sensitivi, informati dallo Spirito, che crea Anima Intellettiva, principio Elevazione: sostanzialmente siamo eterni, in vita e nella morte, in moto costante uniforme, come rota igualmente mossa, siete salvi da sempre, enigma decrittato in canti, ognuno è libero di usarne, il vento soffia dove vuole, come un fuoco che non brucia, e acqua senza ostacoli, la terra genera e fermenta, il suo mistero sotto i piedi. |Fomenko fotografa, zodiaco Astronomia, in Vaticano stanze, sala sibille Borgia, 7 pianeti e 1 tempo, primo è LVNA donna, vestita di bianco, in mano mezzaluna, in cielo con sirena, costellazion marine, pesci balena drago, su ruote posteriori, costellazione CANCRO. Secondo è MERCVRI, che tiene caduceo, viaggia su bira, lo traina coppia cervi, su ruote 2 figure, costellazion GEMELLI, 1 Vergine con spighe. Terzo MARTE vedi, manto rosso ed elmo, una freccia in mano, e cavalli da traino, bianco e rosso, simboli Ariete, e Scorpione avamposto. IOVI in carro è quarto, trainato da corvo, VENERA è quinto, su carro coppia tori, sesto APOLLO cavalli, 2 bianchi 2 neri, costellazion Leone, 1 papa sul trono, tiara nastri d'oro, Iovi ha stella d'oro. Settimo SATVRNO, trainato da un drago, in mano 1 falce, capricorno avanti acquario, sotto sta prigione, giudice è Saturno, pittore che affresca, Pinturicchio nome. Rodrigo ama virgo, studia con Ficino, gnosi astronomia, a dipinger zodiaco, almagesto Tolomeo, cataloga stelle, primo curator, Tolomeo d'Alessandria, imperator che Isaia, rimprovera le spese, a egizi caldei, che a Rodi osserva cieli. Astronomi Cairo, esenti da tasse, zodiaco di Olimpo, Giove barbuto, ha martello e frecce, 1 aquila abbraccia, + tuono e saette. Saturno con falce, tenaglie di ferro, vulcan sottoterra, Apollo sole leo, Mercurio caduceo, siede fra stelle, Diana ha mezzaluna, posta fra capelle, Venere ha pavone, Marte fascio frecce. Intelligenza ha alimentato, i libri ermetici e alchimia, Vecchio e Nuovo Testamento, scuola Pitagora e Platone, il risveglio di ogni Buddha, le cerimonie di Amerindi, e ogni salvezza che persegue. |PARMENIDE di Elea, in scuola di Salerno, con Avicenna Ipporate e Galeno, confutano i sofisti, che mancano di fede, distingue Essere da inganno, opinione e verità, tutto va esser vero, in sofisticato mondo, che insegna ipnotizzar. Tutto si dissolve, tranne etere destino, che possiamo contemplare, già da questa Terra, alzando gli occhi al cielo, verso eterno Spirito, che l'ha sognata e decretata. Parmenide studia Essere esiste, come materia forza e mente, come coscienza che osserva, trenta raggi di ruota, che convergono nel mozzo, nel vuoto sta sua essenza, come in vasi di argilla, o stanze di una casa, che seppure ben murate, lor spazio è consistenza. Parmenide è al centro, è ananda permanente, cessa esser prodotto, da esterne influenze, illusione che deforma, fatti e conseguenze, in sè non esiste, ma è solo proiezioni, economia matematica, che cambia nel tempo, secondo necessità, e la fasi di stagione. Il cercator fa spazio, gioca con intenti, il mondo appare triste, se perde suo divino, il Poeta si protegge, in solitario appello, fino al giorno grazia, scopre i tre tesori, sadguru lo aiuta, in intima cultura. Parmenide in Paradiso, narra viaggio cosmico, Aquila che introduce, suo allievo Dante al mistero, cio che è ETERNO è Verità, poco entra in cervel mortal, occupato da opinioni, Aquila ora parla: Dio tracciò col compasso, i confini di Universo, distinse occulto e manifesto, e vi impresse suo valore, a mezzo del suo verbo, rese accessibile agli umani, il suo bene di armonia, assieme a limite e misura, ma sua perfetta creatura, ebbe superbia e peccò, precipitata fù dal Cielo, fuor della grazia divina, allor capite pure voi, che è solo un raggi de sua mente, che non discerne suo principio, molto di là di ciò che appare, nella giustizia sempiterna, la vista riceve il vostro mondo, come occhio per lo mare, se da riva vede il fondo; se Lucifero il perfetto, è annegato dentro Oceano Dio, come scimmiotto in mano a buddha, cosa possono i mortali, che parlan molto spesso, sostituendosi a Dio, convinti aver Sapienza? Lume è ver per mente umana, sol se vien dal Dio sereno, Dao che mai si turba offusca, mentre ogni altra è attratta a errore, poichè viziata dai sensi, ombra di carne schiusa tana, ti ascondeva giustizia viva, che suscitava in te frequenti dubbi. Aquila svela a Dante, il Giudizio della Terra, a chi non conobbe il Cristo, oltre grazia e predestinazione: un uomo nasce a riva Indo, dove nessun o insegna Cristo, sebben suoi atti e voleri buoni, son ragionati sanza peccato, costui muore senza battesimo, qual giustizia lo condanna? ov'è sua colpa se ei non crede? Ora sei tu che vuò sedere a scranna, per giudicar con tua veduta corta a spanna? Colui che ragion sottile su di me, può dubitar di mia scrittura, oh terreni animali! oh menti grossolane! che può saper la mente umana, offuscata da opinioni e arroganza? la prima volontà è sommo bene, mai si mosse da se stessa, giusto quanto a lei consuona, nessun creato la tira a sé, ma essa radiando grazia, principia e determina ogni bene. Dante usa in sincretismi, tutti linguaggi sapienziali, orfismo e qigong, Daime Hikurì e Buiti, per far de-costruir Poema, ai discendenti nel bisogno, dove il vecchio cinghiale, dorme arguto e va chiudendo, il lungo corteo d'Eden, controfigura del Grifone, messaggero di UNIONE, controfigura del Lettore, che può UNIR significati, in estasi abbandonati, chiudete gli occhi e uscite fuori, ogni esegetica opinione, vedrete solo Dante, smontare ogni muro, al fine acceder Cosmo. Parmenide è Laozu, Dao che tiene nome, non è eterno tao, Nome che pronunci, è solo un surrogato, senza-nome è, principio cielo e terra, mentre il nome crea, sopra e sottoterra: 1 pianta si nutre, con sua radice lieve, a disordinato moto, il calmo ritmo segue, io vedo qui Raseno, mai abbandona calma, in gloria o povertà, resta non si affanna. Filosofo LaoZu, vede acqua armonia, forte perché cedevole, integra e coesiva, pronta a farsi assorbire, aderisce a ciò che la sfiora, bagna infiltra e lubrifica, pare sottomessa, invece si trasforma, in altro da sé. Acqua è sangue Terra, esce dalla roccia, concentra nei viventi, ha natura spirituale, aiuta le creature, a realizzar talenti, grazie ai messaggi, che porta ed amplifica. il filosofo Saggio, se vuol mutare il mondo, volge nell'acqua, il cuore di uomini, virtù di temperanza. filosofi_pitagora369.mp4diogene_il_cane.mp4audio
||Alighieri cripta cieli, con mappe Tolomeo, a proseguire il viaggio, a cercare un tesoro, che con 12 versi, riordinati in dozzine, lasciamo cose brillare, con lentezza infinita, nel divenir del Dao, che è cerchio della psiche, circonferenza e centro, che mai giunge a quadrare. Giove Geometria insegna, tutto puoi contemplare, ma non tutto misurare, metti 100 Canti a Cerchio, colti in Dozzine, ipercubo in 4D, esce da se stesso, e rientra in se stesso, disegno a due dimensioni, sarà Stella di Barga, scolpita in mattonelle, del Duomo di Barga, in Garfagnana presso Lucca, dove Alighieri trascorse, diversi anni di esilio. Lui ricorda in Purgatorio, quando incontra poeta, Bonagiunta Orbicciani da Lucca, che gli dona profezia: una femmina è nata, è ancora giovinetta, ti renderà piacevole Lucca, pur se tutti parlan male, Tu andrai via di qui, con questa profezia, se non hai capito bene, i fatti sveleranno verità. Alighieri ha trascorso, piacevole soggiorno, a Lucca vide piacevol cose, nel Duomo di Barga, per uscire da se stessi, estasi via mandala, come lirica preghiera. Stella di Barga geometria, della scuola di Pitagora, potrebbe uscire da sé, e perdersi in rosoni, in quarta dimensione, onde intessono una trama, risuonando a distanze, alla Compassion del Cuore. Comedia anagogia, è poema di compassione, sapienza estatica a 8 punte, dei marinai Rosa dei Venti, chiave che incardina i canti, sul diametro verticale, come ago punta a nord, primo e ultimo canto, assieme al centrale 50. Poni canti danteschi, sulla stella polare, cioè Rosa dei Venti, dove Eolo consuma fiato, Dante parla di navi, marinai rotte e naufragi, costellazioni dell'Orsa, da tenere sempre a vista: Io prendo un mar mai navigato; Minerva intelligenza spira, conduce ad Appolo bellezza, e nove Muse dell'Orsa, voi che siete in piccin barca, desiderosi di ascoltar, seguite cantando mia rotta, del solco che lascio dietro me, prima che acqua lo ricopra, chi ha fame Amore e Compassione, viaggi come me in sincronia, altrimenti torni ai propri lidi, a evitar restar smarriti. |A sud tropico Capricorno, Stella Polare è nel cerchio, rappresenta anche la Terra, Dante oltrepassa equatore, ai piedi del Purgatorio, prima guardai la spiaggia, poi guardai il sole, e mi accorsi stava a nos sinistra. Virgilio ben comprese, io stupito avanti a quella luce, penetrar tra noi e Tramontana, cioè punto di Aquilone, a sud-est del Capricorno, Dante guarda verso Est, con le spalle a ponente, vede carro Sole a sua sinistra, in equinozio primavera, osserva Rosa dei Venti; attraversato il muro fuoco, Dante entra in Eden, divina foresta spessa e viva, che con ombra tempera il giorno, lasciai pianura salendo, quella terra che profumava, a Nord-Ovest transiterà, dal Ciel di Giove a quel Saturno, all'una del mattino, alba del giorno in Paradiso, dove Sole e Stelle mai tramontan; al settimo splendore, sotto il petto Leone ardente, Saturno inverte sua orbita, per volontà divina, capovolge orbita di Dante, consegnandolo antiorario, al Cielo Cristallino. Beatrice dice a Dante, che il pianeta brilla nel Leone, e che sua natura fredda e secca, è miscelata al fuoco del Leone, irradia umor caldi e secchi a terra. Dante segna suo destino, annegando in acqua Lete e Meme, sigillo a ovest ferma l'acqua, del grande anello che circonda terra, e se esce da se stessa, coincide al Cielo di Saturno, da cui Dante vede Scala Santa, una scala d'oro saliva in alto, non vedevo la sua fine, come una pianta di fagiolo, nel sogno di Giacobbe, e quello di oca uova d'oro, vide scender dalla scala, tanti esseri splendenti, come stelle a firmamento: Dio parla in sogno a Giacobbe, promettendogli la terra, e benedetta discendenza, in Gerusalemme celeste. Dante informa di quel giorno, dove Sole è in Ariete, Luna piena in Bilancia, opposta al Sole in Ariete, Venere è nei Pesci, Saturno e Marte nel Leone, viaggio iniziatico di Dante, per accedere a Empireo, dopo il piombo dello Inferno, e aprirsi cielo in Purgatorio, geometria del Dodici, metafisica e astrologia, oltre parola ambigua, prima mappa tolemaica, nei primi dodici versi Poema, è la mappa infernale, pietra fondante del Libro, che Dante dedica a san Pietro, su cui edifica il Poema, porta a prima tappa, cioè traguardo della Pace, strumento del Pellegrino, per acquisir Saperi, i cieli sono scienze, scrive Dante nel Convivio, ogni pianeta ne ha una, letto in opposizione o congiunzione, sul rettilineo dei versi. Marte pianeta Cielo alto, di Musica e Canto, può favorire il Pellegrino, Luna è ardua grammatica, Mercurio è dialettica, Venere è filosofia, Sole è aritmetica, Giove è geometria, Saturno è astronomia, Stellefix Fisica e Metafisica, Cupola mobile è l'Etica, Empireo è Teologia. Se nelle tenebre inferno, le stelle ancor non vedi, i cieli fermi a Saturno, nigredo avvia ogni processo, dove tutto fermenta, a divenir parte di un humus, come il seme a dare frutto, deve morire e spaccarsi, nelle tenebre sottosuolo, suo fisico sfacelo, impurità vanno a lasciarlo, e si prepara per albedo, la purificazione, nigredo preliminare, introspezione sensoriale, presa di coscienza, di esistenza dei fattori, inconsci meccanismi, che fan percepire tutto, pallido riflesso di realtà, attraverso velo Maya, cecità che Dante vive, quando entra in antinferno, nel luogo degli Ignavi, dove impara a usar le orecchie. Carta del Cielo è un athanor, mistico forno infuocato, dove Marte fonde materia grezza, in prima fase purificazio, e Saturno pianeta Piombo, metallo di nigredo, consegna Dante ad Inferno, Drago igneo che nasconde, acciaio magico in suo ventre, e nove parti nos Magnete, mischia insieme con Vulcano, a formare acqua minerale, dove galleggia schiuma a rigettare. Lascia guscio e prendi nocciolo, purgalo a tre riprese, col fuoco e col sale, quan Saturno ammira in specchio Marte, nelle tre mappe dantesche, Marte e Saturno cieli opposti, al Nero piombo sciolto al fuoco, dello specchio di Marte, compiendo sette orbite planetarie, per la quarta dimensione, ipersfera di Empireo, che circonda l'universo, e adiacente al tempo stesso, universo parallelo, siamo dentro e siamo fuori, i cori celesti illuminati, dal fulgore divino, Dante in spettacolo sublime, fuori normali aspettative, rivela forme sovrumane, oltre vista tridimensionale, ricezion totale e diretta, ogni logica disorienta. Oltrepassate tutte stelle, Dante si trova in Paradiso, cieli nascosti nel Poema, fin dai primi versi, rivelan centro eternità, ci avvolge tutti in un presente, come la mappa Purgatorio, dedicata a san Giacomo, secon traguardo del viaggio, conquista di Libertà; anche i cieli van stravolti, se un uomo vuol trasformarsi, messaggio in ogni mappa, come sopra così sotto, al cinquantesimo canto, sta per nascer uomo nuovo, Urano folle innovatore, guida le Stelle fisse, mentre Venere e Saturno, filosofia e astronomia, sono tappe intermediarie, per amor e immortalità, tutti i numi planetari, sorridono al Pellegrino, che compie fase albedo, alla fine di nigredo, luce bianca abbaglia Dante, quando entra dentro Eden, sorgente interna di tua vita, due acque nate da sorgente, in cui si bagna Dante, a purificar materia, sublima e perde densità, e nel cielo della Luna, Dante si accorgerà, diventato uguale a un raggio luce, argento lunar metallo albedo, come piombo è nigro saturnino. Luna accoglie poeta in cielo, Giove lo consegna a Saturno, trasformato piombo in oro, nella mappa Paradiso, ultima pietra del tempio, dedicata a san Giovanni, ultimo traguardo raggiunto, Empireo segreto e quieto, Amore privo di materia, fatto sol di amore e luce, dove perfezion della materia, è totale assenza di materia, desiderio di perfezione, fa muover tutti altri cieli. Evento finale del poema, è Dante capovolto, dopo vision estatica divino, Saturno inverte la sua orbita, assieme a quella del poeta, volgea mio disio e velle, consegnandolo al Primo Mobile, in senso antiorario, questo cielo che move, tutti pianeti sottostanti, Tolomeo Cristo rivela, imprime moto all'universo, se dalla Luna si parte, per i fulgori trionfanti, di Urano stellato, Krono-Saturno e Zeus-Giove, si compie terza fase, rubedo Uomo nuovo, piombo muta in oro, Saturno accoglie Dante, lo consegna al Cristallo, Marte fa da specchio, in astro opposizione, uomo esce dal mondo, per toccare eternità, e divenire cosciente, di propria realtà divina, con simboli e lingue, mille modi trasmissione, alchimia o ermetismo, massoneria o religioni, daoismo e agricoltura, a cercar propria missione, nel viaggio poema Tempio, s'innalza fin divino, che è amore solo amore. Saprai che dovunque tu vada, troverai draghi su tua strada, e quel drago si deve spostare, perché per crescer devi passare, in cieli nascosti vivon draghi, presso due Orse boreali, Caput Draconis la testa, e Cauda Draconis la coda, racchiude tutto zodiaco, due nodi lunari, padrone del destino, nella storia del mondo, un Drago capovolto, preso per la coda, domato e ribaltato, muta inclinazion di stelle, per quelle vantaggiose, guerra celeste tiro alla fune, Drago a due teste tira sorti, interrogato a fare oroscopi, calcolata astrologia, tratta di Sole e Luna, sorte lunare e solare, da cui nascon le altre sorti. Tuké testa verso Luna, sono inciampi e contrattempi, accidenti e cadute, crolli lutti e crisi, che stravolgono la vita, o fortune in lotteria. Dante a bocca di Virgilio, descrive la Fortuna, avari e prodighi costretti, a spinger macigni pesanti, di lor fortune mal usate, oh uomini sciocchi, quanta ignoranza vi danneggia, Dio creò i cieli e dispose, intelligenze angeliche a governarli, così che la sua luce, si rifletta cielo in cielo, a stesso modo dispose, intelligenza a governare, amministrar beni terreni, tra var famiglie e stirpi, al di là del senno umani, perciò una famiglia prospera, e un'altra decade, in base al giudizio fortuna, nascosto come il serpente, che si annida tra l'erba, vostra sapienza non può nulla, essa provvede giudica e decreta, proprio come le altre intelligenze, angeliche dei cieli, le sue trasmutazioni, veloci ottemperan divino, per mutamenti condizione. Fortuna è tanto criticata, da chi dovrebbe elogiarla, ma lei felice nulla sente, lieta insieme agli altri angeli, fa girare la sua ruota, gode sua serenità. Sorte ha natura divina, da Dio destinata a trasmutar, la fortuna delle genti, secondo volontà divina, eternamente beata, sorda a lamenti e insulti dei mortali, con gli altri angeli gira, la sua ruota lietamente.

353:chi più intende più perdona, perdonando si acquista trionfo: Dante narra Purgatorio, 25 canti dei Dioscuri, orizzonte Sudest sudovest, mentre il monte resta fermo, quando esce si ribalta, Virgilio e Dante avvinghia, al pelo torace di Lucifero, tenendo testa in alto, ma presso cosce gira testa, in giù a poter uscire inferno, con la testa alta ora, lungo gambe di Lucifero, per uscire con la testa, iniziazione dei neonati, niente parti ipodalici, giunto a spiaggia del Monte, poeta si scopre capovolto, sul piano detto australe, e alla fine Purgatorio, ribalta ancora il fuso orario, e Saturno in Paradiso, ribalta orbita al poeta, da senso orario ad antiorario. Dante muove nei Tre mondi, senza smettere ruotare, attorno a centro stella Barga, pizzicando questa corda, dove narra in circolare, Dante muove anche nel Cosmo, lascia dietro molte tracce, elicoidi cilindri e coni, nel geocentrico Uno, dove colloca il compasso, a costruire Stella Barga, come un cavatappi, entra a spiral dei cieli, qualsiasi punto scegli, quello è sempre il centro, ognuno per se stesso, è centro d'infinito, giri a destra o sinistra, a spirale attorno al centro: appena fummo in cima a scala, Virgilio intenso mi guardò, dicendo figlio hai visto molto, pene eterne e temporanee, sei giunto ora in un punto, dove io non posso andare, con le mie sole forze, ti ho condotto qui a ragione, con ingegno e con arte, tuo piacere prendi per duce, tuo piacere sia tua guida, fuor de l'erte vie tu sei, fuori ripide vie strette, vedi il sol ti brilla in fronte, vedi erba fiori e arbusti, che qui la terra da sé produce, finché vegnano a te, lieti e belli occhi Beatrice, che lagrimando a te, mi spinsero aiutarti, tu puoi andar tra elli, non avrai altre parole e gesti da me, liber giusto e sano è tuo arbitrio, la libertà che cercavi, ora l'hai trovata, il tuo potere di scegliere, è diventato incorruttibile, e sarebbe errore non usarlo, io ti corono e ti mitrio, Virgilio dà il su addio, la doppia regalità, di Parola e Silenzio, dono dei Dioscuri, è la madre dei Gemelli, nella Buiti tradizione, quando parla il Povi, o quando osserva e tace. Dante ben capisce, che ultime parole, proferite dal maestro, che gli diede Primavera, la viridis dei Dioscuri, gli regala erba e turioli, teneri arbusti e fiori, che a suo piacere usa, in eterna prima Eden, dove tutto sempre nasce, e dove Dante nuovo muove. Celebrare nozze sacre, lui terrà con Beatrice, unione due poteri, è di ogni anima libera, Dante tenne ambo le chiavi, del cor di Federigo, dice Pier Vigne del suo khan, eco risuon da basso Inferno, quan Dante insinua il sospetto, che ogni uomo ha diritto, di posseder due chiavi, che aprano il cuore, se ha spirito libero, canti 13-37-62, parla di un khan, che libero deve esser, se possiede i due poteri; nel canto 36 troviamo, Casella parla di Roma, sul Bosforo e ogni fiume, dove angelo raccoglie anime purganti, e qui abita un Papa, che avoca a sé i due poteri, spirituale e temporale, mentre al canto 61, Dante vien libero incoronato, con queste due corone, iniziato al quarto grado, dei Misteri orfeo-pitago, progetto politico dantesco, mostra il punto più alto, che raggiunger può individuo, diventare imperatore, e papa di se stesso, cerca il centro d'Infinito, ma sa legger populismi, demagogie e consensi masse. Dante era cataro, pitagorico e alchimista, templar mistico e sufi, massone gnostico e fedel Amore, ascoltiamolo parlare, rincorriamo sue visioni, come il rito di Virgilio, indaghiamo le ragioni, a esser liberi per Eden. Duomo di Barga è dedicato, a san Cristoforo protettore, di viaggiatori e pellegrini, di più viaggi spirituali, qui dipinte due corone, sul portale laterale, miracol d'oro san Nicola, e due templari protettori, quello a destra fu ferito, dalle bombe di alleati, alla leggenda di Crociate, dove fanciullo Adeodato, rapito da Emiro Saraceno, costretto a servir da giannizzero, usando uno vaso d'oro, il ragazzo prega San Nicola, di liberarlo da quel sorte, il giorno dopo arriva il Santo, che lo prende pei capelli, e lo riporta alla sua madre, che piange felicità, Adeodato dopo serve, al banchetto re cristiano, usando stesso vaso d'oro, due banchetti allegorici, due poteri a confronto. Adeodato templare, vuol dir dedicato a Dio, dopo esperienza mondana, inizio del cammino, verrà tirata pei capelli, ricondotto a servir Spirito, necessarie il mondano, a produrre la scelta, Adeodato sceglie di pregare, intervento del Santo; nel linguaggio sapienziale, libertà appar servizio, scrive Dante in Purgatorio, a maggior forza e miglior natura, liberi soggiacete, quella cria la mente in voi, che ciel non ha in sua cura, Marco Lombardo dice, lui vescovo cataro,da uomini liberi sottomessi, a forza maggiore di voi, e a natura migliore, questa forza crea dentro, intelletto simposio, da cui influssi astrali, non preoccupan più. Liberi sottomessi, alla libertà dono Amore, tutto da conquistare, Dante cerca libertà, la trova quan Virgilio, lo sottomette a due corone, cioè alle leggi libertà, di equilibrio e armonia, serenità bellezza pace, giustizia e sapienza, prudenza elevazione, amore e rispetto, decoro e dignità, leggi a cui Kan e Papi, dovrebber esser sottomessi, scegliendo la libertà, sottometti alle sue leggi, che al servizio mondo poni. Catari e Templari, lasciaron chiese segni, tre corde a pizzicare, un accordo alto e vivo, che risuona in Libertà, ingresso dentro Eden: la divina foresta, folta e rigogliosa, che occhi temperava, il novo giorno ero pronto, senza aspettar lasciai la riva, prendendo la campagna, lento sui pendii, brezza dolce e regolare, profumata sulla fronte, soave vento tremol fronde, tutte quante piegan pronte, a prima ombra il santo monte, mentre sulle loro cime, gli uccellini cantano arte, con pien letizia accolgon alba, intra foglie accompagnati, da fruscio alle loro rime e le foglie in accompagno, come accade quando Eolo, scioglie il vento di scirocco. Alba eterna primavera, scioglie sensi in libertà, liber tocco vento e fiori, con il canto degli uccelli, nel tepore di scirocco, sulle labbra sente casa, Dante prima era smarrito, mentre al canto 62, torna al luogo primo Adamo, nella veste dei lettori, assonnato in selva oscura, sorge ai sensi attivi, presso un fiume adamantino, che gli vede innazi, tutte l'acque sono monde, dopo dolorosi morti, che ci ebbero trafitto, il mondo è sempre uguale, sol simmetrico diventa, opposto ai nostri occhi, esplode in sua bellezza, canto 1 e 62, simmetrici ed opposti, Pasqua di Resurrezione, Dante sorge sotto Vergine, nel luogo virginale, all'alba del mondo: coi piè e occhi ristretti, passai di là dal fiumicello, per mirar rami fioriti, e mi apparve all'improvviso, meraviglia che distrae, una donna soletta, cantando fior da fiore: orsù bella donna, che sei scaldata da amore, fatti un poco avanti, così capisco cosa canti, Tu mi rimembri Proserpina, quando perdette la madre, nei misteri di Demetra, e la madre a sua volta, perse la primavera. Dante sale lento, attraversa anche le soglie, senza capir tutto, del dono del Grifone, ascesa al mondo Spirito. Io mi rivolsi ad amoroso suono, colei che mi conforta con sua voce, ma mia memor poco ricordare, se non sorretta da Dio, poichè rimirando Beatrice, lo mio affetto fu, libero da ogn'altro disire, fin che piacere eterno diretto, raggiava in suo bel viso, poi rifletteva in me, il mio cuore liberato, da tutti i desideri, immerso in suo sorriso, spirituale trasparenza, donata dal Grifone, in terra mentre vivo. Liberiamoci anche noi, per qualche istante dai desii, fino quan Beatrice ci risvegli, con un dolce rimprovero: volgiti e ascolta, ché non sol miei occhi è paradiso, raffina il tuo udito, e i confini del cuore, a sentir eco lontano, che dissolve nel cosmo, vibrazione in armonia, fin trentunesimo Purgatorio, quan Dante apprese dal Grifone, il Mistero di Amore, rispecchiato in Beatrice, congiungendo anima sua, terrestre e divina, di aquila e leone, con anima di Donna, guida spirituale, con sguardo di smeraldi, dentro estasi totale, carnale e sublimata, spalancando loro porte, per Anima uscir entrare, così occhi di Beatrice, divenner Paradiso, in ogni canto incrocio sguardi, che lo rinvigorisce, schioccante sferzata, di orgasmo in Paradiso, cui Dante mai si manca, perché senza Eros, sua Anima mai canta, leggi il Paradiso, per esser Paradiso. Ora è giunto il tempo, per Aquila guardare, Beatrice si dissolve, insieme ad ogni storia, Dante avrà imparare, a far meno anche di lei, senza provarne sofferenza, accecato ed abbagliato, da luce Aquila-san Giovanni, fà incontro con Spirito, in suo profondo cuor, traversa Arco di Fuoco, cammino in Solitudine, dove Aquila evolve, lo Spirito in Materia, mistero sen parola, che è libero a trovarlo, chi scardina se stesso, da tutti i condizionamenti, e con Spirito fa festa, e vede tutti i cieli. |Grifone somma leone e aquila, rappresenta Gran Tartaria, impero nato dal Xristos, poi diffusa in tutti i mari, potenze simili a Dioscuri, doppia natura del Daimon, fà da ponte uman-divino, fra Dante e il Paradiso, con terrene zampe feline, balza il volo nello Spirito, Grifone muta il suo passato, e diviene allegoria del Cristo, in forza doppia sua natura, Dante sfrutta a intelligenza, a deviare i più saccenti. Orfeo riscatta stor d'amore, con Beatrice eterna ngombi, amante eterna del Poeta, sul Grifone dai colori, oro rosso e bianco, auredo rubedo albedo, fasi alchemiche compiute, in alto dei cieli, in compagnia di sue ali, che fino al ciel arrivan. Daimon personale e collettivo, padron destino a tutti, al suo collo aggioga il Carro, con Beatrice e umanità, nemmen trionfali Fasti a Roma, conobber carro così bello, più del carro del Sole, africano vero Augusto, la nostra doppia natura, terrestre e divina, come due ruote portan peso, del viaggio nostra vita. Carro tiene due corone, Beatrice fra i Beati, ci appartiene e ci riguarda, nostro esistere nobilita. Quando settentrion del primo cielo, con stelle a forma candelabri, senza alba nè tramonto, mai stata offuscata dalla nebbia, a ciascun indica il dovere, come fà l'Orsa Maggiore, che indica strada al Timoniere, per giungere in porto, si fermò allor la gente, si voltò verso il carro, come fonte di pace, un dei vecchi grida e canta, per tre volte tale stofa: Vieni sposa dal Libano, e in coro tutti gli altri, beati al nuovo bando, cantano alleluia! con la voce loro corpo: Benedetto tu che vieni!, gettan fiori tutt'intorno, rinati in coro alleluiando, si alza Cantico dei Cantici, ministri e angel messaggeri, spargon gigli a piene mani, nel Giudizio Universale, quan due ruote son riunite, in Beatrice meritata, a continuar la stor d'amore: |Dimmi o amore anima mia, dove vai a pascolar gregge, dove lo fai riposar meriggio, così che trovi il posto, il coro allor risponde: Se non lo sai bella tra donne, seguiò'orme del gregge, mena a pascolar tue caprette, presso dimore dei pastori |Dov'è andato il tuo diletto, o bella fra le donne, noi lo possiam cercare con te? La sposa allor risponde: il mio diletto è in suo giardino, fra le aiuole del balsamo, pascola gregge e coglie gigli, Io son per lui e lui è per me, pascola il gregge tra i gigli, mio diletto bianco e vermiglio, lo riconosci fra mille e mille, ha capo di oro puro, il suo Libano è Paradiso, da cui arriva Beatrice. Dante dopo il viaggio, da Capretta appar Pastore, con Beatrice pascola gregge, noi caprette infinite, diventate carro fiori, gettati da angeli alla luce, dei colori del Grifone, oro bianco e vermiglio, i colori del diletto, nell'incanto delle Nozze, tra due anime del Rebis, come nozze Siva e Sakti. Salmo duplice che canta: |Benedetto tu che vieni, nel nome del Signore! sei diletto della Sposa, hai i colori Grifone, ecco il rito dell'Unione: dentro nuvola di fiori, che da mani angeli sale, e ricade dentro il carro, una donna allor mi apparve, indossava un velo bianco, incoronata con ulivo, sotto un verde mantello, vestita rosso fiammante, e il mio spirito tremante, ha stupore in sua presenza, sentì sua gran potenza, di antico amore vivo, tremavo in ogni cella, sua vista mi trafisse, già nella puerizia, quan vidi Maria statua, che calpestava il serpe, con ansia di un bambino, cercavo io il maestro, Virgilio era scemato, mio dolce padre e guida, mie guance accolser pianto, con rosea serenità, e nell'alba pioggia fiori, apparve donna in tre colori, verde pace e bianca liber, e rossa come amore. Il mio spirito divino, rivisse la ferita, di amor terreno boccio, nei brividi di Orfeo, attratto in corpo e cuore, che irrompe anche lo spirito, Eros mortale e immortale, condiviso con qualcuno. Vidi fianco sinistro al carro, ruota detta spiritual, odo suono del mio nome, mi voltai verso la donna, drizza li occhi verso me, pur suo vel scendea di testa, cerchiato a fronde di Minerva, ovvero rami ulivo-pace, non permette veder viso, regale atto ancor proterva, come chi parla e si riserva, argomenti forti per la fine. Smetti pianger per Virgilio, ti conven per altra spada, Beatrice appar Jurema, ammiraglio a poppa e prora, che sorveglia i marinai, e li sprona a fare bene, donna amazzone guerriera, mi fa viver scontro amore, in prosa musica e teatro, mi rimprovera così: guarda ben sono Beatrice! come degnasti accedere monte? a questa sede uomo felice? Dante e voi care caprette, perchè in vostra vita, avete scelto infelicità? sceglier solo il dolore, come mare a naufragare, è una colpa non prevista, dai comportamen terreni, che ci aiutano a credere, che infelicità sceglie noi, mentre è viceversa, tal è peccato originale, a Dante rimproverato, nell'Eden Paradiso. Li occhi mi caddero alla fonte, in fiume vedo il mio riflesso, poi li volsi verso l'erba, la vergogna gravò mia fronte, tanto da sfuggir lo specchio, come madre al figlio par superba, così lei sembrava a me, amor rimprovero sapor amaro, la donna infine tacque, e coro angeli a cantare, offre parole a Dante, in te Domine ho speranza, salvami da errore, piega tue orecchie verso me, a liberarmi da confusione, tu sei mio Dio protettore, in casa e fuori a farmi salvo, mia fortezza e rifugio sei, mia guida e sostentamento, mi trai fuor da quel laccio, che mi han teso occultamente, perchè tu sei mio protettore, e mi hai redento in verità, liberandomi da vanità, esulto tua misericordia, tu getti sguardo a mia abbiezione, e salvasti anima mia, dalle angustie del nemico, e apristi campo pei miei piedi! ecco salmo 30 Bibbia, dalla Vulgata al latino, da san Girolamo per Dante, in canto 30 Purgatorio, quan nemici di noi stessi, carichiamo infelicità, non certo per sadismo, ma per rafforzar orgoglio, nostre volute durezze, ci procurano alibi, per viver rinunciare, e di vanitas morire, dunque lotta a liberarti, per percorrere la terra, fin le stelle di Universo, dove Dante ha messo i piedi, a scardinare ogni fobia. Io sen lacrime e sospiro, prima di angeli a cantar, armonie ruote celesti, mi compativano com se, vibrazion di compassione, avesser detto Donna! perché lo fai a pezzi? allora gelo intorno al cor, come neve su Appennino, da venti freddi di Schiavonia, si scioglie poco a poco, quando Afro manda i venti caldi, si trasforma in acqua e fiato, e uscì fuori bocca e occhi, quel rimprovero sudato, ecco pianto coi singhiozzi, ella ferma in su la coscia, in carro stando volse e disse: angel creature così poscia, voi vigilate eterna luce, giorno e notte sapete tutto, ogni passo che Terra compie, così la mia risposta, ha scopo a farsi sentire, da colui che piange oltre il fiume, dolor commisurato a colpa; intenda colui che piagne, al di là di questo fiume, colpa e duolo una sol misura, non solo influenza Cieli, indirizza ciascun essere, al suo fin virtù di stella, che a sua nascita presiede, ma pur generosa grazia divina, che piove da nubi alte, cui nostra vista neanche scorge, come terren fertil dotato, si fà maligno e silvestro, cioè sterile e selvaggio, co mal semente e non coltivato, sostenni Dante col mio volto, conducendo a retta strada, ma quan morii tradì memoria, e si diede ad altre donne, da carne a spirito mutai, gli fui men cara e men gradita, rivolse passi a via fallace, seguendo false immago di bene, che non mantengono promessa, allor lo richiamai nel sogno, narrato in Vita Nova, e anche in altro modo, ma a lui importò ben poco! e cadde tanto in basso, che divenne inefficace, ogni mezzo per salvarlo, salvo mostrargli genti perdute, così visitai uscio dei morti, in Limbo soglia dello inferno, piangendo volsi preghier Virgilio, che l'ha condotto fin quassù, fato di Dio sarebbe infranto, se Dante superasse il Lete, e gustasse acqua del fiume, senza provare un pentimento, gustae vivanda senza scotto, pentirsi è lacrime versare; a Dante è chiesta confessione, accurata di sue colpe, e un pentimento lacrimante, suo peccato è la superbia, orgoglio a scegliersi infelice, lo scialare dei talenti, tradir suo angelo custode, Daimon scelto dalle stelle, e da Grazia Divina, Beatrice questo gli ricorda, aver tradito la sua Donna, che lo ha iniziato Amore, al gran disìo di elevazione, donna del corpo e intelligenza, donna di anima e intelletto, donna di Spirito e Sapienza, Daimon che parla a voce Dio; Dante la vide a nove anni, lei lo ri-sveglia a diciott'anni, quan presentano i Dioscuri, alimentando il gran disìo, Dante ha dolore per sua morte, e manca promessa scriver opera, per Beatrice donna sua anima, sorgente di Dante, Eros Amore e Carità, Filosofia Fisica e Teologia, la ritrova in se stesso, ricomponendo Orfeo sofferto, come spiga chicchi grano, specchia tanti in uno solo, come fosse una sol corda, che da ngombi appar mogongo. Rapporto Amore in utopia, si rispecchia nel rimpianto, di anima innamorata, che ha desiderio di specchiarsi, di ricambiarsi nell'altro, per conoscere se stessi, chimera di viver sempre, l'un nell'altro in ogni evento, quan la perde lu si perde, confondendo le altre strade, in cui specchiarsi e tanto cadde. Grifone è detto pur Chimera, che accompagna anime morti, realizza incontro fuori mondo, con la forza del rimpianto, lo costringe a entrar nel fuoco, al solo nome di Beatrice. Confessione aiuta Dante, a ri-conquistare libertà, tradì sua anima missione, come il Cristo di Dafoe, volsi miei passi a false cose, e il vostro viso si nascose, quando sciali tuoi talenti, scegli di essere infelice, due amanti invitti narran storia, nella forma di Commedia: mai ti appresentò natura o arte, piacer quanto mie belle membra, in cui terrena io fui rinchiusa, e che or son sparse sottoterra, e se tal sommo piacere, ti venne meno con mia morte, qual cosa mortale trasse il disio? Ben dovevi dopo delusione, di ben fugaci terren fallaci, levarti in alto dietro a me, non più terrena e passeggera, non ti dovea gravar in basso, ad aspettar più colpo sorte, una giovan donna o un altro bene, che vano effimero ha uso breve, nostra natura tiene due ruote, carne e divinità, corpo mortale si decompone, Spirito eterno soffia quan vuole, come il vento di alto amore, perché non mi hai seguita, elevandoti su vanità finita? esser materia e non-materia, è un elaborare il lutto, come morte di se stessi, e ri-connetter propria anima, quando il corpo si dissolve, lo Spirito si coagula, e quando questo si dissolve, nuovo Corpo si coagula; tal Commedia fu studiata, dalla Scuola di san Marco, come fonte di sapienza, Dante-Adamo torna ain Eden, e noi tutti insieme a lui, nel fulgor del Sesto Giorno, tra Sette stelle-candelabri, che camminano da soli, a destra Giove Marte e Sole, i pianeti maschili, Mercurio al centro è controllore, Luna Venere e Saturno, i pianeti femminili, alla sinistra del carro. Sette stelle dantesche, a settentrion del primo cielo, gente verace tra il grifone, al carro volse la sua pace, le sette luci arrivan tosto, dal Cristallo motor primo, recan Spirito e Materia, macrocosmo e microcosmo: SATURNO è astronomia, discrezione di sapienza, SOLE fede è aritmetica, LUNA grammatica e giustizia, MARTE musica e lavoro, MERCURIO dialettica e purezza, VENERE filosofia e dolcezza, GIOVE è impegno e geometria, passa il Carro fino al Lete, che riflette stel Polare. |quattro virtù di Eros, trasformate in Cardinali, ancelle di Anima Beatrice, Psiche trova suo Eros, Grifone-Cristo anima eleva, a livello dello Spirito, fà che Dante con Beatrice, uniscan loro anime, mentre nel Carro umanità, San Paolo vegliardo, mostra con spada in mano, in territorio virginale, Mercurio e Venere incontro, in forme uman Dante e Beatrice, nuovo Adamo è riscattato, accolto amato dal gran cielo, al Sesto Giorno di Creazione, nel Mistero di Materia, Eros muove le sue corde, vibra corpo e anima tutta, e riunisce umanità, reintegrata alla purezza, della prima sua esistenza. Dante dice che la Bibbia, non contiene Umanità, mentre è questa umanità, che contiene ogni Bibbia, con tutti i suoi linguaggi, insieme a tutti i pellegrini, nel terrestre labirinto, nel mister doppia natura, del Cristo e del Poema, quando si scardina il sigillo, dello Spirito nei canti. Grifone media il contatto, diretto tra Dio e Dante, ovvero tra Dio e noi, in primavera union sacrée. Ortica del pentimento mi punse, dopo la breve confessione, Dante viene invitato, alzar occhi su di lei, la vede bella pur col velo, sviene vinto da visione, ecco evento quinta morte, e quinta resurrezione, diventa Sacerdos et Dux, Pastore e Guida, immerse in Lete, a cancellare ogni dolore, poi si immerge in Eunoè, acque di memorie buone: quan rinvenni vidi Matelda, disse aggrappati a me!, mi aveva immerso nel fiume, sino alla gola, e tirandosi dietro me, scivolava come gondola, fui vicino a sponda opposta, sentii gli angeli cantare: mi aspergerai con tal dolcezza,, la bella donna aprì le braccia, mi abbracciò la testa, e mi immerse a bere acqua, poi mi affida a quattro donne, ciascuna copre col suo braccio, noi siam ninfe e in cielo stelle, create ancelle di Beatrice, ancor prima che Lei nacque. Ti condurremo ai suoi occhi, altre tre donne aguzzan tua vista, perché tu possa osservar lume, che c'è al loro interno, esse hanno vista più profonda, dopo iniziarono a cantare, poi mi portano con sé, sul petto del Grifone, dove Beatrice guarda noi. Guarda i suoi occhi sen risparmio, sei davanti agli smeraldi, suoi occhi verdi da cui Amore, ti lanciò i suoi amori dardi. Or velo Beatrice copre a metà, svela profondi occhi smeraldo, Si celebra Sacra Unione, grazie a cui Dante avrà guida, vivida presenza di Beatrice, estasiarsi del suo sguardo, solo sfiorando il fulgore, di sua doppia bellezza, fisica e spirituale, si fondon due anime, nel Matrimonio Virginale, mentre i Sette Cieli continuano a brillare, sulle teste degli amanti, a irradiare le armonie, di sette arcobaleni, ancora fermi in riva al Lete, mentre le sette ninfe, guidano il rito con cura, e i segreti di Creazione, son luminosi testimoni. Beatrice è Venere, illuminata dalla Luna, mentre tutti i figli Adamo, passati presenti e futuri, schermati nel Carro, per sempre sono spettatori, di bellezza cerimonia. Triade la Tetrade, Dio precipita in Materia, e il suo dolore è il Cristo, che pronuncia le parole, dalle labbra di Beatrice, che infuocata spegne il pianto, come in Jesi nganga ha fatto, ancora un poco e non mi vedrete, ma poi mi rivedrete, se il dolor di Dio è Cristo, solo Cristo può placarlo, può durar pochi secondi, contemplazione di tragedia, per capir la verità, sangue che ingrossa il fiume Storia, indifferente alle macerie, ai cadaveri e ai rapaci, e alle bestie selvagge. Beatrice spiega a Dante, il messaggio del Grifone, il destino del carro-vaso, che il serpente-drago ruppe, fu e non è ora, ma chi n'ha colpa creda, che vendetta di Dio sarà, poichè in mente di Dio, umanità è salva da sempre: se piange il Paradiso, piangono i sette pianeti, e i motori che li muovono, Empireo guarda la Storia, rimanendone fuori, imitando il Cielo allora, siam contenuti e paralleli, Dante usa poema, a uscire di continuo, entrar presente eterno, a cui siamo impreparati; recita Giovanni, che un Dux messo di Dio, sarà inviato a Terra, a salvare la sua Chiesa, e la bestia che hai veduta, era e non è più, sale dall'abisso, e chi abita la terra, si meraviglia che, veden che bestia era, e non è e verrà di nuovo, con sette teste monti, indaghi tal mistero, la mente che ha sapienza. Il VASO siamo noi, e noi fummo dannati, ma poi non lo siam più, da sempre pria del Cristo, perché la storia mondo, corre parallel sapienza, di Dio presente eterno. Grifone ha assolto bene, sue due missiond'Amore, unire Dante a Beatrice, e Umanità a Dio, dentro un tempo non segnato, da lancette di orologi, né dal suono di campane, nell'Eden ricreato, in atto cerimoniale. Umanità sempre salva, nella mente di Dio, non può essere compreso, nemmeno da Dante, perché sovra mia veduta, vostra parola vola tanto, sopra mio intelletto, che più cerca e men comprende. Beatrice disse lui, perché tu riconosca quella scuola, e capisca sua dottrina, tu seguita mie parole, perché tu veggi, vostra via da la divina, distan cotanto quanto, da terra discorda il ciel, che si muove più in alto, nel Primo Mobile cristallo. |Barga segna meditazione, all'ingresso Paradiso, deve entrar uomo iniziato, pronto a comprenderlo, e noi assieme a lui, come ha fatto Virgilio, quand'iniziò Dante al Purgatorio, frastornando il Poeta, con geografia di stelle, e lasciandol senza fiato, con la dura salita, stessa cosa fà Beatrice, gli offre enigma forte, di teologia rivelazione, la salvezza umanità. Beatrice dice a Dante, che umanità è salva, da sempre avanti Cristo, il Poema è la riforma! mentre Martin Lutero si è giocato, tutte carte di riforma, predestinando la salvezza, per grazia gratuita, che Dio concede all'uomo, per i meriti di Cristo, bacchettata a chi si sente, di posseder mistero Dio, e se ne fà pur vanto, con tutte quelle scuole, che san renderci spesso, meschini e arroganti. L'enigma ha soluzione, nel Numero reale, che porta a geometria, qual forma perfezione, in tre cantiche sue ali, l'Aquila ci irradia, col suo poter regale, Custode dello Spirito, dell'Essere Eterno: numero 9 è Beatrice, 3 è trina Perfezione, il Numero conduce, al cuor dei medievali, dentro le loro chiese, tu vedi Geometria, che riordina potenza, del mondo di parole, nei simboli archetipi, che generano altre immagini, e insieme si muovono, su un piano oscillante, in sferica armonia, ad alta intensità, di vibrazioni e sincronie, in Quarta dimensione, per questo è necessario, Guardar Opera vibrare, e oltrepassar lo scoglio, necessario ma obsoleto, di cercar culture affini; sfida all'Uomo di oggi, che pensa ha visto tutto, mentre dal passato, ci giunge un ipercubo, in perfetta quadratura, del cerchio in quattro parti, 25 canti ciascuna, governata ognun da un Daimon, e la sua pianta maestro. |Divina Commedia, Opera Trina e Tetragona, 4 Passaggi e Sigilli, che svelano cose, mai viste né dette, il Passaggio Centaurico, immerge in terra Lupa, della violenza umana, Intelligenza esploratrice, premiata a elevazione. Passaggio dei Dioscuri, iniziazione a Conoscenza, e premiato col dono, di Anima Intellettiva, colei che è catturata, da cosmica intelligenza. Passaggio Eden al Grifone, porta Dante fuori Storia, congiunge al Punto Zero, nella linea 1-63, irradiazion della Giustizia, che disegna il confine, fra Smarrimento e Salvezza. Grifon domina 25 canti, dal 63 a 87, col compito elevare, l'Anima allo Spirito, siglati dal suo sigillo, che insegna che noi stessi, siamo custodi dello Spirito, di questa eterna fissità, che possiamo ascoltare, e anche interrogare, a superar spavento, di smarriti pellegrini, precari del pianeta; titanica impresa, sceglier prima strada, i dàimon si fan complici, e mutano senso, da cospiratori astuti, uniscono le forze, e agiscono nei canti, in duetto melodramma. Grifone testa d'Aquila, abbandona scena in 66, perché l'Aquila possa, piombar Eden con artigli, e nei canti 85 86 88, lavora a conquistar Spirito, e da 88 a 100, dal Saturno a Infinito, Aquila farà volare Dante, in alto altissimo, là dove noi temiamo entrare, dove il Tempo non è tale. Beatrice conduce iniziazione, pur solo una terzina, in lungo discorso oscuro, che sfida ogni esegeta, c'è bisogno d'intuizione, di una logica del cuore, di un essere leggero, per avvicinar mistero, emozioni del guardare, che attivano aisthesis, nel modo del trattare, poetico e discrittivo, digressivo e transuntivo, difinitivo e divisivo, probativo ed esemplare, frastornare e ammaliare, velare il Lettore, a poterlo distoglier, da ver sostanza argomento, ammaliarlo a risucchiarlo, in incantesimo che faccia, da muro a ver sostanza, perché sol sotto il velame, de li versi strani si nasconde, vera sostanza di argomento, la fatica dell'enigma, è parte del percorso. Dante rivela in versi, come lui inizia umani, Virgilio gli prospetta, altro viaggio che farà, vedrai i dannati e i purganti, poi vedrai i Beati, Beatrice invece parla enigmi, nel territorio dello Spirito, nel Presente continuo, si avvicina e dice a Dante: Fratel perché non mi domandi, mentre cammini con me? come a color troppo reverenti, dinanzi a un maggior grado, che emettono incerta voce, capitò a me che mormorai: Beatrice mia voi conoscete, miei desideri e necessità, lei rispose io vorrei, che tu liber da tema e vergogna, da non parlare più confuso, sì che non parli più come om che sogna, Io posso insegnare e iniziare, solo a chi ha domande da fare, sappi che il vaso che serpente ruppe, fu e non è più, ma chi ne ha colpa sappia, che vendetta Dio non teme suppe, quel carro ingoiato in selva, chi chiama Chiesa oppure Impero, riguarda invero umanità, da sempre è salva in mente a Dio. L'aquila che lasciò penne in carro, che divenne un mostro preda al gigante, non sarà sempre senza eredi, ma è vicina una costellazione, al riparo da ogni sbarramento, forse quella di Acquario, Ninfe di acqua incontaminata, darà al mondo un'epoca speciale, che ucciderà meretrice e quel gigante, che traffica con lei. Forse mia narrazion buia, come sfinge men ti persuade, perché affatica tuo intelletto, come fan responsi sibillini, ma presto le Naiadi coi fatti, solveranno questo enigma, senza danno a pecore o biade. Tu prendi nota e riferisci, le mie parole a quelli vivi, e che credon che la Vita, sia solo corsa verso morte; intrigante profezia, aquila non resta senza eredi, imperiali dinastie, Cielo Giove parla ad Adamo, l'erede di aquila Comneno, non è normal rampollo, ma è un messo celeste, a cui Dio offre un nome: 500 un 10 un 5, anagramma di DVX, una guida o condottiero, caccerà lupa di villa in villa. Acqua Spirito risveglia, nei canti del Grifone, con due bagni in fiumi Eden, salvezza eterna rivela, Beatrice dà il consiglio, prendi nota e racconta ai vivi, le mie stesse parole, anche se non le comprendi, a umanità che vive nel dolore; e tieni a mente quando scrivi, di non celar pianta che hai visto, qui spogliata due volte. Chiunque depredi o la danneggi, offende Dio nei suoi scopi, Adamo la morse ed ebbe pena, desiderò Cristo molti anni, a riscattare la sua morte, tuo ingegno comprenda, che la pianta è così alta, con la chioma capovolta, per ragione eccezionale, cioè giustizia di Dio, ma poichè vedo tuo intelletto, le mie parol ti abbaglia, conserva immagine sommaria, di ciò che ti ho detto, conserva una frasca di palma. Fai domande parol ben chiare, quando entri in zona Spirito, affronterai quesito Divin Giustizia, come albero di conoscenza, cioè il motore di ogni cosa, nel cielo dello Spirito, dove Adamo è salvo beato, liberato dal Cristo, assieme anime dei Giusti, in sua discesa agli Inferi, Umanità è salva da sempre, nella mente di Dio. Dante-Adamo torna all'Eden, accolto nuovamente, da tutti i misteri di Creazione, si purifica col pentimento, la confessione e il bagno in Lete, poi viene unito con Beatrice, suo angelico daimon, condotto all'Albero Conoscenza, rivive storia Umanità, la prima cacciata d Eden, e indebolimento sua natura, imbarbarimento e crudeltà, corruzione e oblio di Dio, diventa umanità dolente, calata al Tempo della Storia. Beatrice e Ninfe con il pianto, stempera dolore annulla, confermando il mistero, di una eterna salvezza, e cita Adamo nuova Sapienza, che Dante deve apprender: Adamo cadde sul pianeta, quando nacque contadino, a fine Età dell'Oro, età edenica in Demetra, che donava tutti i frutti, senza far fatica, ora uomo li guadagna, col sudore della fronte. Adamo cade sul pianeta, tremil anni avanti Abramo, divenne padre di un pastore, e di un agricoltore, Adamo è semine e raccolti, iniziator del Purgatorio, da Beatrice ancora cinto, con nuovo cordone ombelicale, all'ingresso del Paradiso, con bastone pellegrino, di memoria delle immagini, a ricordare la fatica, per estrarre e trascrivere, l'iniziatico messaggio, libro a futuro cammino: come cera timbro da suggello, figura impressa in mia memoria, aquila incarna allegoria, dell'alta divinità, fuoco celeste del Sole, di anima e nobiltà, appartenente tutta a Dio. Dante diviene nel Poema, vapore del mercurio, che con Aquila compagna, attraversa Arco di Fuoco, tra i due estremi confini, simmetrici ed opposti, Rosa Beati e Selva Oscura, sigillando in canto 100, sublimazione di immortale, per la visione di Dio. Dante vola in cielo Saturno, nel segno dei Gemelli, a nord-ovest porta Inferno, e nel buio puoi vederlo, coro di stelle che brilla, nell'estate boreale, col daimon suo alato, sale al Cielo Stelle Fisse, orbitando volgendosi, insieme a stelle dei Gemelli, e dall'alto guarda la terra, il giardino che ci fa feroci, e le sette orbite planete; nell'alto cieli Arco di Fuoco, si muove l’Uomo trasformato, rinato da se stesso, nelle mani del Grifone, che sua Anima ha elevato, allo stato dello Spirito, spiriti che Aquila ha ripreso, dominando il Corpo vivo. Dante rivela che lo Spirito, crea Materia no il contrario, e la perfezion della materia, è totale assenza di materia, che genera materia. |SOLE lanterna del mondo, sorge da diversi punti orizzonte: ma da punto in cui quattro cerchi intersecano, essa nasce con tre croci, con stagione più mite, e Ariete stella propizia, a equinozio primaverile, sole sorge in Ariete, era alba allo Inferno, ora su Eden è mezzogiorno, e Dante inizia il suo volo, son passate sei ore, là nel Paradiso, 4 cieli congiungendosi, formano 3 croci, il mondo cambia sotto nostri occhi, l'Uomo è cambiato, anche il punto di vista, a veder 4 cieli tutti insieme, bisogna volare come Dante, su note Ngombi e fra le stelle, scompare terra sotto i piedi, sopra nuvole sol sempre splende, e oltrepassando Sfera di Fuoco, Dante raggiunge la Luna, nel territorio di armonia, dove Creante e Creato, ovvero Triade e Tetrade, si fondono insieme, a dare Settade stelle: prendete cerchio massimo volta stellata, circonferenza di eclittica, poi Equatore Celeste, cioè eclittica solare, nei due punti intersezione, di questi due cieli hai due equinozi, nel punto gamma il 21 marzo, in cui sorge Ariete Sole. Cielo equatore e cielo sole, producono una croce, in sfera armillare tolemaica, 4 cerchi massimi cieli estesi, uno orbita Celeste, due Equatore Celeste, tre circonferenza Orizzonte, quattro orbita Solare, che passa 12 costellazioni, viaggio del Sole zodiacale; il cerchio esterno è orbe Celeste, cioè volta stellata, che incide perpendicolarmente, su Equator Celeste a 360, Orizzonte cambia nel punto di vista, dello Osservatore, permette aver sole movimenti, anche durante la notte, Purgatorio trova a sud-est. Tre croci vedi al sorger Sole, quattro cieli fan tre croci, poichè nel punto gamma, congiungon tutti e quattro i cieli, e nel punto dove sorge il sole, tre croci manifestano il cosmo, la cosmesi del mondo, in tutta sua bellezza, sogno architetti a geometria, di cattedrali di energia, proiezion piana a quattro cieli, da sguardo estatico poetico, Dante-Pitagora che vola, dentro armonica di sfere, inclinando i ciel di qualche grado, e farli in musicale simmetria, di un gotico rosone: quella che quattro cerchi giugne, con tre croci esce congiunte, sul punto gamma sorge il sole, qui si trova il Cuore Sacro, sul cinquantesimo canto, il punto alto della Croce, dove giace lo Infinito, il Dannato e il Salvo stanno ai fianchi, pur coincidenti con l'Eterno, sotto guida di san Giacomo, mappa di Spes e Libertà. Cuore Cristo irradia Croce, e le tre croci del Calvario, 25 canti dei Dioscuri, fatica salir tenebre e luce, sacrificio per conquista, di anima e salvezza, croce Buon Ladrone canto 63, dove appare il Grifone, Beatrice sfiora la Salvezza, vaso che il serpente ruppe, sarà svelato in canto 87, da Aquila daino. Uomo avvicina a infinito 4, con perfezione Geometria, con quadrato sfera e triangolo, strumenti Gran Geometra, dove sublime perfezione, per difetto coincide, con grandezza del Mistero, come in cattedrali. Poema geometrico in 100 canti, dal punto vista sapienziale, cioè anagogico non-letterale, a un qualsiasi medievale, quattro cieli forma ottagono, inscritto in circonferenza, dalla Stella di Barga, a Castel Monte e Duomo Pisa. Dante ama sfera aristotelica, e le stelle del cielo, dentro fatica ventennale, di ottagono a 4 passaggi, abbondano il san Giovanni, nei pavimenti in Duomo a Pisa, informato a rinascimento, tanti ottagoni scolpiti, sopra e sotto le sue mura, architetti e scalpellini, tutto scritto nel silenzio, in suggestioni che troviamo, quando svegliamo a mezzogiorno. Dante vola a mezzogiorno, col segno Cancro a sudest, noi tutti ancor dormiamo, emisfero boreale a notte, è pieno giorno in Purgatorio, e notte sulla Terra, un emisfero tutto bianco, e l'altro invece nero, vidi Beatrice voltata a sinistra, e intenta a fissare il sole. Dante vola via da storia, per ascender Paradiso, vola al primo plenilunio, che cade dopo 21 marzo, fissa la data Crocefissione, e Pasqua Resurrezione. |Poema partitura, fa uso astrologia, da canto 18 Paradiso, parte il volo Aquila, al 32 del Purgatorio, piomba su albero e carro, che Voltaire non comprendeva; canto 2 esorta Lettori, tornate ai vostri lidi, se vostro Spirito è assente, non continuate a seguirmi, da canto 1 e 2, si vola da Eden alla Luna, dal 14 al 15, vola dal Sole fino a Marte, cioè da Spiriti Sapienti, a Spiriti Combattenti, nel canto 14 Salomone, spiega a Dante ultimo giorno, resurrezione dei Corpi, a integrar Spiriti eterni; a fine dialogo con Salomone, Dante è risucchiato al Cielo Marte: lumi bianchi tra poli mondo, Galassia luci deboli e forti, nel profondo cielo Marte, fan giunture di quadranti, 8 raggi o 4 diametri, disegnan Croce Greca: croce greca ha uguali braccia, croce latina diseguali, e attorno alla croce, disegna il moto sole, da Ariete alla Bilancia, nel moto giornaliero, sul braccio orizzontale, secondo occhi visuale, e da Cancro al Capricorno, sul braccio verticale. Calcola in un anno, in dodici posizioni, solstizi ed equinozi, dei 4 cardinali, la Croce ha com due poli, magneti nord e sud, come sopra e sotto, di una medaglia in magnetite, il sole che da Ariete, gira in senso orario, toccando Cancro scende, verso la Bilancia, nell'ora del tramonto, poi cambia polarità, poichè torna indietro, nel buio dei miei occhi, ripassa per il centro, che ora è Capricorno, Yin o polo sud, da mezzanotte alle due; mentre Cancro è centro, Yang o polo nord, da mezzogiorno a due. Stesso ragionamento fò, sul braccio verticale, due vertici dei tropici, che passano equatore, il centro della croce, dodici posizioni, nell'arco di un anno, le stesse posizioni, nel ritmo giornaliero, due ore per ciascuna. Lungo asse croce greca, orizzontale e verticale, si muovevano dei lumi, cioè spiri combattenti, che scintillano intensi, quan si incontrano e oltrepassano: di corno in corno tra cima e basso, vidi corpuscoli muoversi, in diverse direzioni, veloci lenti lunghi e corti, cambiano aspetto in raggio luce, che talvolta illumin ombra, che la gente si procura, con ombrelli ingegno e arte, per difendersi dal sole; danzan Spiriti Combattenti, di corno in corno, cioè i vertici di croce, dei guerrieri crociati, Gurkha e Samurai, come lo era Cacciaguida, morto in battaglia cavaliere, illuminandosi a ogni incontro, come fosse via Lattea, nel cielo Marte rosso fiamma, come polver filtra una finestra, recando un gran piacere; in cieli tersi all'improvviso, passa una stella cadente, sembra che si sposti, in un punto poi si accende, non sparisce nessun astro, e il fenomeno si eclissa; dal corno destro di tal croce, si mosse una luce, percorse raggio della croce, è Cacciaguida stella rossa, dal corno destro inferiore, scorre lungo tutto il raggio, poi esce dalla croce, per incontrare Dante, nel punto Zero centro cerchio, dentro la croce dei Beati, che si muovon scintillando. SFERA di Marte in Tolomeo, è una minore contenuta, in quella maggiore a cipolla, con due raggi che da centro sfera, forman due bracci della croce, che illuminano il Cristo, ma chi prende la sua croce, e segue Cristo vede bene, luce rossa in quel biancore, la figur del Salvatore, Cristo in luce bianca; il raggio è generato, dal luogo del Calvario, dove strazio è consumato, di Maria e di san Giovanni, assieme alle pie donne, luogo deposizione, di un corpo martoriato, nel cielo martiri combattenti, dove croci sono varie, separate fra di loro, a modello del Calvario, Croce bianca del Cristo, che si inscrive in circonferenza, infinita di raggi, che partono dai piedi, di quella stessa croce, Cacciaguida parla a Dante, osserva i bracci croce, nominò Giosuè spirito, che viene come lampo, scorre rapido tra due punti, mentre il nobile Maccabeo, ha luce e voce a stesso tempo, luce gira su se stessa, sua gioia muove trottola, poi al nome Carlo Magno, seguo il volo falcone, poi Goffredo di Buglione, e Roberto Guiscardo, riuniti alle altre luci, Cacciaguida infin riprese, il canto cielo tra i cantori, Cielo di Marte mi saluta, pianeta della Musica, nel suo rosso fulgore, con pioggia di astri lampi, o come stelle cadenti, anticipa esplosione, che si vedrà nel Cielo Giove, in cui Dante è risucchiato, la sesta stella avea colore, più candido di Marte, Giove anime ospitate, come uccelli volan fiume, rallegrandosi a vicenda, del pasto consumato, si raggruppano in cerchio, cantavan volteggiando, dentro ai lumi le creature, muovon ritmo loro canto, poi mutandosi in lettere, D Le e altre, tacevano un poco, Spiriti Giusti nella luce, tutta orbita di Giove, danzano formando, un grafema luce dorata, che si staglia su argentato, sfondo di cielo Giove, che ha sostituito, il vermiglio di Marte. Grifone in suoi colori, in trionfo siderale, saluta il suo Protetto, colori mio diletto, annuncian conclusione, di Opera suo viaggio, per 35 volte, danzano gli Spiriti, forman lettera una a volta, che risplende in tutta l'orbita: 35 lettere che Dante, annota mentalmente, tra vocali e consonanti, Diligite Iustitiam, Qui Iudicatis Terram, in seguito i Beati, si fermarono alla M, della quinta parola, in modo tale che Giove, argento splende in oro, vibrando corda d'arpa, del 18-32 canto, del dialogo che unisce, Grifone con Aquila, a distanze siderali, tra Eden e Giove, conserva il seme d'ogne giusto, disse il Grifone in Purgatorio, mentre ri-legava carro umano, ad Albero Conoscenza, riconciliandola ancora, con la Divina Giustizia; ora rispondon Spiri Giusti, che a Dio si son riuniti: Amate la giustizia, voi che giudicate a Terra, riconciliatevi a Dio, se volete amministrare, la Giustizia sulla Terra, come scuola elementare, dove impari ogni grafema, la classe in coro la pronuncia, a conquistar parola, per cominciare a capire, bisogna tornare bambini, diventare iniziati, all'inizio del segreto, 7 x 5 è 35, 5 è la Bilancia, in mano alla Giustizia, è Legge e Civiltà, partorita in buone Leggi, 7 è strumento di creazione, come il CREATOR l'ha usato, è numero increato, che ha creato se stesso, allor per fare un 5 Legge, per giudicare in Terra, sette volte occorre conciliarsi, allo Spirito Divinità, tornare sette volte, dove Grifone lega il Carro, cioè dove si conserva, il seme di ogni Giusto, divinità che pulsa dentro, riconcilia Essere a Divenire; casate vanno in decadenza, come anche le città, cose terrene son mortali, proprio come umani, che non posson veder fine, a cose che durano di più. Qui la Storia appar dissolta, accettate tal realtà, è ucciso leone verde, rotolate in Infinito, dentro Eterno serve calma, compitando lettera per lettera, il messaggio dei Beati. Vidi scendere altre luci, dov'era il colmo emme, e lì quetarsi cantando, il ben che a sé le move, e vidi ciascuna fermarsi, nel punto assegnato, tutte le luci dei beati, dopo aver formato giglio M, con piccoli movimenti, forman testa e collo Aguglia, su sfondo argento Giove, Dio dipinge sen modelli, quella virtù che forma i nidi, geometria di ogni poema. La M di Bilancia, ingigliata in luci d'oro, dove altre forman Aquila, sua testa vedi al Polo Nord, e artigli al polo Sud, nell'orbita di Giove, che con danza delle stelle, sarà occupata lentamente, da Spiri Giusti un tempo umani, attingon stessa intelligenza, M è monarchia modello, Giglio araldico russo, Aquila è imperator khagan, che mette cose a posto, secondo Numero e Geometria, Musica e Astronomia, linguaggi che usa Dante, per render chiaro imperatori, solo uomini da cuor puro, incamminati verso lo Spirito, pensano al Cielo con bontà, e con cuore semplice cercatelo, perché si fa trovare, nel pane e vino Eucarestia, che Dio nega a nessuno, san Pietro e san Paolo, moriron per sua vigna, eppure ancora vivi, mentre Chiesa è Umanità, sviata da malo esemplo, di chi la governa sen volare, dove ogni Aquila vola, ma marcisce e disconosce, eternità del nos destino, e insegue solo vanità: Giustizia Divina di Giove, operò contro Fetonte, perché non distruggesse Terra, poichè salute è salvezza, come Beatrice ha predetto, nel 67 Purgatorio, guardando Dante in aisthesis, uscendo in estasi da Storia, là nel Sesto Cielo Giove, 6 cosmetica e kòsmos, bellezza ordine universo, salute di uomo e api, che pretende equilibrio, di tutte e quattro le sue forze, corpo intelligenza anima e spirito. Geometria interna ai canti, contien Poema e Terra, e le sfere dei Cieli, al centro giace Infinito, fitta rete cui tutto vibra, anche a cosmiche distanze, nel poema data-base, su cui Dante ha lavorato, per vent'anni di sua vita. Triangolo e Quadrato, generan Dozzina, dodici versi per le mappe, di Uovo Cosmico infinito, guardato da un Drago, sigil che serra enigma forte, il percorso di Salvezza, da consumare in terra, e sollevarci da miserie, a raggiunger felicità. brian_austin_lambert01.mp4brian_austin_lambert03.mp4audio
||Dante traccia viaggio, seguendo mappa cielo, firmamento che circonda, il Pianeta ed il Poema, emisfero australe a sinistra, e boreale alla destra, congiungete i cardinali, a creare una medaglia, proiezion volta stellata, a Danzica stampato, su tavole in rame, e atlanti epoca d'oro, con dipinte le stelle, Tolomeo costellazioni, prese da Almagesto, cresciuto regolare, Dante studia e cita, ulteriori conoscenze: Andromeda e Acquario, Aquila ed Altare, Nave Poppa e Vela, Bussola ed Ariete, Auriga Boote e Cancro, Cane Maggiore e Minore, Capricorno e Cassiopea, Centauro con la lancia, tra zampe ha il Crocefisso, che Dante riconosce, ai piedi Purgatorio, velando i Pesci in scorta, mi volsi a man destra, e vidi quattro stelle, Cefeo Balena e due Corone, Australe e Boreale, Corvo e Cratere, Cigno e Delfino, Dragone e Cavallino, Eridano e Gemelli, Ercole e Idra, Leone con Lepre, Bilancia Lupo e Lira, Ofiuco Orione e Pegaso, Perseo e Pesci australe, Freccia e Sagittario, cioè Chiron con arco, Scorpione e Serpente, Toro e Triangol Boreale, Orsa Maggiore e Minore, la Vergine finale. Sole sorge in Ariete, a inizio del poema, traccia diametro zodiacale, dal primo canto Ariete, Centauri al dode canto, sono in segno Pesci, Dante è qui a sud-ovest, su spiaggia Purgatorio, nel segno Sagittario, Centauro in alto a destra. Alba poco prima, Venere è nei Pesci, su orizzonte zodiacale, vede coda al pesce australe, altri due pesci in boreale, poi Dante guarda a Est, dove sorge il Sole, si sposta sulla destra, vede Croce Sud brillare, tra le zampe del Centauro, che trafigge il Lupo, lui osserva tale cielo, dal punto di Empireo, dunque è rovesciato, poichè è visto dall'alto, come in cataclisma. Tolomeo geografia, in Bologna i.477, disegna griglia della mappa, del secondo Passaggio, imponente monumento, abbandonato la spiaggia, dove incontra Manfredi, in faticosa salita, prega Virgilio rallentare, siede e guarda di levante, contemplando dur salita, che avevano percorso. Quando anima si desta, a causa gioia o di un dolore, attira a sé nostra virtù, e si concentra su di essa, abbiamo una sol anima, che possiede tre dimensioni, vegetale sede vita, sensitiva sede percezioni, intellettiva intelligenza, quando si ode o si vede, contempla se stessa, come fece Bab Aziz, assorbe tutta attenzione, il tempo corre non si accorge, Manfredi pieno di stupore, il sole salito in cielo, pur di cinquanta gradi, io non mi ero accorto, quando giungemmo al luogo, che avevamo chiesto, il sentiero nella roccia, estremità da ogni lato, aiutarsi a mani e piedi, raggiungemmo orlo parete, dove pendio è più spazioso. Maestro mio che strada ora?, Nessun tuo passo vada in basso, prosegui in alto dietro me, finché ci appare informatore: lo sommo era alto, che vincea la vista, da mezzo quadrante a centro lista, cioè più di 45 gradi, ero stanco quando dissi, o dolce padre volgiti, e rimira com'io rimango, da solo se non ti fermi, lui rispose Figlio mio, cerca arrivar fin qui, indicandomi un ripiano, che circonda tutto il monte, sue parole fanno sprono, a tal punto mi sforzai, camminando pur carponi, finché giunsi sul ripiano; alza Intelligenza a stelle, è la motivazione, radice erotica di Amore, cioè gran Desiderio, arriviamo alle stelle, al mezzo cerchio del moto, che si chiama Equatore, sempre tra il sole ed il verno, mentre Equator Celeste, che inscrive la Terra, è Cupola cristallo, nono cielo primo mobile, che fa girar la Commedia, prima ancor essere scritta, anche al centro Terra stessa. Stella Polare al centro Terra, circondata dal Primo Mobile, dove orbita il Poema, il Tempo vola quando assorti, anima vita e percezione, intelligenza sede di amore, sede di affanni e del mistero, quale desìo lei si rivolge? Il suo traguardo è Libertà, dice Virgilio a Catone, Guardian del Purgatorio, marito di libertà, traguardo Inferno è la Pace, del Purgatorio è Libertà, che carica Sapienza, illuminando con Verità, indizi cogli nel Poema, per giungere a Empireo. Dante cita il viaggio sole, quando è a scuola da Saturno, narra bene i fusi orari, un orologio elementare, è impossibile sbagliare: a NORD OVEST Yorosolima, a NORD EST vedi l'India, a SUD EST monte Purgatorio, a SUD OVEST Eden terrestre, incorniciate sotto cupola, Primo Mobile zodiacale, che descrive viaggio Sole, in andata e ritorno, ai due tropici solstizi, 21 giugno e dicembre, sanGiovanni e Cristo, passando per due volte, sopra lo equatore. Sole già sull'orizzonte, meridiano su Czargrad, la notte ruota in posa opposta, spunta fuori al fiume Gange, in congiunzione con Bilancia, finché notte è men del giorno, guance bianche e rosse Aurora, passa il tempo e fanno arancio, quando appena passa l'alba: se in India è notte fonda, a Yoros c'è tramonto, mentre io sono all'alba, ci dice il Duomo a Barga, Sole ruota in senso orario, visto dal tropico del Cancro, reca orologio di giornata, a ogni segno 30 gradi, il Sole sosta ogni due ore, come organi meridiano, per total 24 ore, calcolando in senso orario, |Ariete inizia a sei mattino, presso Eden a sudovest, Toro arriva alle otto, i Gemelli alle dieci, il Cancro a mezzogiorno, segna tempo equinoziale, Leone regna alle quattordici, la Vergine alle sedici, Bilancia alle diciotto, ora del tramonto, Scorpione a ore venti, Sagittario a ventidue, fino a mezzanotte, nel segno Capricorno, sulla spiaggia Purgatorio, situata qui a SUD EST, poi arriva Acquario, alle due del mattino, seguon Pesci ore quattro, poi ricomincia Ariete.

116:cibo caldo e non bollente, ma ben trito sotto il dente: KIWI ARGUTA, 软枣 ruan zao Actinidia, liana rampicante, chinensis e arguta, assieme kolomita, in Manciuria e Siberia, raggiunge 8 metri, di altezza se impera; regge freddo e vuole, robusto sostegno, cresce da seme, e germina in un mese, accetta pur talee, prese dai polloni, messe a radicare, regge ombra - soli: frutti in pieno sole, lei beve acqua, autofertile Issai, senza impollinanti, buccia sottil rossa, polpa verde dolce, matura come kiwi, 猕猴桃 míhoutao precoce; se + varietà, necessitano 1 maschio, foglie x pacciame, innaffio loro strato, tardo autunno reco, a giovani piante, pollina-cenere, estate accorcio tralci, sebbene sul recinto, sviluppa senza affanni; se lascio 4 foglie, autunno accorcio rami, se ha fruttato, frutto inizia autunno, fino ad ottobre, Arguta sa fruttare, dopo 4 anni, verdi senza peli, poi cambiano colore, rossastri violacei, secondo maturazione, morbide e dolci, digeribi e dissetanti, ha molta vita C, oligoelementi e potassio, diuretica anti-stipsi, depur protegge vasi. |ACEROLA frutto, Byrsonima crassifolia, changunga in Perù, nance in Nicaragua, arbusto coltivato, lenti frutti gialli, decotto corteccia, contro dissenteria, ferite genitali, febbrifugo funghicida, ha molta vita C, sfruttata in caramelle. |JIAOGULAN 角鼓兰 cinese, Gynostemma pentaphyllum, cucurbita perenne, rampicante fusto bianco, fiori e frutticini, luglio-agosto fà, ama ombra piena, e teme siccità; su balcone casa, infuso di foglie, colte giugno agosto, calma organismo, donando energia, seda ansia stress, rallenta vecchiaia, arterie pulisce, calma colesterolo, lenisce dolore, aiuta fegato e memoria, cura depressione. |LONGAN Dimocarpus, detto occhio di drago, viene da Indocina, cugino del Litchi, e frutto Rambutan, tutti sapindacee. Longan scorza liscia, marroncina e ridotta, rispetto i due frutti, aroma men sapore, ma alleato di Pelle, sangue cuore e milza, fegato e memoria, vitamina C, buon antiossidante, assorbe ferro sangue, calma dolore, alza immunitario, combatte forme cancro. Ha potassio e magnesio, fosforo e rame, fibre alimentari, apporta calore, calma e rilassa, in caso palpitazioni, sonno agitato, attacchi di panico, o fame nervosa. Ha semi saponine, usati a lavar panni, evita ogni eccesso; mangia fresco o disidrato, avrà polpa marrone, come uva sultanina, e dattero sapore, aggiungi pure al pane, come dei canditi, o poni in infusione, con passiflora e astragalo, e giuggiole per sonno. |ACIDO ASCORBICO, o principio antiscorbuto, lo scopron marinai, a metà 700, James Lind dottore, marina reale inglese, fece esperimento, con suo equipaggio, affetto da scorbuto, divise in sei gruppi, da due person ciascuno: ogni gruppo prese, aggiunto al cibo, acidi e sidro, aceto spezie erbe, o acqua di mare, arance e limoni. Lind pubblicò, i suoi risultati,così marina inglese, aggiunse succo lime alla dieta marinai; e venne chiamato, norma antiscorbuto, in cibi capaci, a prevenir scorbuto, limoni arance e lime, crauti e cavolo salato, malto e brodo vario, usa il capitano, Cook amava i crauti. solo in 900, Casimir Funk diede, concetto Vitamine, da malattie carenziali, così 921, composto antiscorbutico, fu detto vitam C, presente in natura, in piante e animali, mentre uomo deve, assumerlo dai cibi, è antiossidante, tale componente, in quanto è co-fattore, di gruppo vitam C, involucro esterno, che protegge vitamina, da ossidazio decadimento: è solido bianco, giallastro se impuro, inumidito od ossidato, da luce atmosfera, idrosolubile aiuto, in forma salina, detta ascorbato, aiuta metabolismo. |VITAMINA D, aiuta muscoli e immunitari, riduce infiammazione, e funzioni cellulari, la sua carenza porta, dolori ovunque, costanti e ricorrenti, stanchezza e raffreddore, o herpes di + anni, disturbi immunitari, malattie autoimmuni, tra cui diabete mellito, insulino-dipendente, lupus eritema, e artrite reumatoide. Sua dose giornaliera, rallenta osteoporosi, in cadute e fratture, comuni in artrite, assunzione fattibile, fin 2000 UI-giorno, senza effetto collaterale. vitamina D promuove, assorbimento calcio, mantiene in intestino, siero calcio e fosfato, per minerali ossa, e rimodella via osteoblasti. Se oli essenziali, son efficaci antivirali, Astragalo echinacea, sambuco ed artemisia, aumentano difese, in poche settimane, vitamina C alte dosi, come vita D e magnesio, zinco e selenio. |POTASSIO aiuta fiori, grande medicina, combatte disturbi, ai reni e vescica, pianta di Achillea, accumula prima, se potassio manca, cereale stanca, pallidi fiori, cadon molti frutti, aiuta patate, cipolle e solanacee. Potassio-Sodio gonfia, Calcio sgonfia, Silice poi contrasta, Calcare minerale, Calce disinfetta, e delimita aiuole, suolo calcareo, erode e piano muore, Segatura e Pollina, acida e alcalina, degradano composto, che rapido raffina, interro segatura, 6 mesi prima d'orto, sennò giovan germogli, cedono azoto. |FOSFORO sostiene, apparato radical, rivela sua carenza, radici fusto molle, scarsi sono fiori, violacee le foglie, pianta Valeriana, lo attira raccoglie; carenze azoto-nitro, foglie scolorite, germogli e getti pure, deboli stentati, dato in trapianto, cede assai graduale, dato in rigoglio, va in foglie cumulare. Concime vegetale, son piante macerate, ortica e sambuco, felce e altro strame, perfino succo piume, entro acqua piovana, all'ombra macerare, 2 mesi da innaffiata. frutti_longan_poling-style.mp4flora_jiagoulan-tea.mp4audio

263:la botte dà il vino che ha, quel che non può intelletto spesso può il caso: Piper methisticum, pianta della KAWA, usano popoli, melano-polinesiani, ingrediente bevanda, rituale locale, alimenta leggende, e rito gregale: Kava di Tonga, e Kawa di Fiji, una in regno Hawaii, e isola Vanuatu, in isole Pacifico, è bevanda sacra, che fa incontrare gruppi, e bene rilassa; a nativi di Vanuatu, è sola risorse, economica coltura, primari esportazione, la bevono ogni giorno, come un vino bono, suo mito di scoperta, narra di un Topo: pianse una donna, su tomba di amato, crebbe 1 pianta, che Topo ha rosicchiato, entra in stato coma, alzato e ridestato, lo imita la donna, e lutto ha superato; supera il dolore, parla con suo amato, con gioia la radice, porta nel villaggio, tale medicina, diffuse tra le genti, dono di antenati, rinnova vita intenti. Hawaii versione rito, giovane disperata, imita il topo, a cercar con lui riposo, ora può parlare, al suo defunto sposo, avuta nuova gioia, di viver con la gente, trasmise la scoperta, al resto di paese. Inno al Kava-kava, canta Nimal Sesto, avuto navigando, dai Papua fino a Giava, bevanda degli Dei, detta in molti lidi, concilia coi nemici, alle isole Figi: se cresce rigogliosa, vien da Melanesia, va in isole piovose, assolate Polinesia, in acqua mescolata, produce fermentazio, amar color marrone, calmante soddisfazio. Kawa di Tahiti, bevuta dai guerrieri, a superare insonnia, oppure sui velieri, fu data ai marinai, per urinare i mali, curare malattie, di eccessi sessuali; social bevanda Kava, su isole intorno, rende ogni rituale, occasione incontro, legittima i leader, gli ospiti raccoglie, pacifica i gruppi, da nascita a morte, consacra i bambini, insegna salmodie, mezzo di supporto, a lenire ogni dolore, radice dello scambio, buona a divinare, segnale della pace, auspici possa dare; su isola Pentecoste, aiuta cerimonie, giovani fanciulle, mastican radice, enzimata insalivata, trita e grattugiata, in acqua e latte cocco, è dopo stemperata; cantano fanciulle, che stanno masticando, datemi del Kava, datemi ancora kawa, impiegan 2 minuti, poi bolo viene posto, su foglia di banano, e a capo sottoposto: se pare sufficiente, mesce bolo e acqua, con spugna vegetale, filtra la fà chiara, spugna strizza succo, in recipienti vari, allora mescitore, la porge ai commensali; calma nervi e ansia, solve mal di testa, decotto o infusione, di foglie e radici, o in fumigazione, a lenire i reumatismi, rilassa le tensioni, e dolori articolari, salva prigionieri, concilia gli antenati; ferma infuso kava, sifilide importata, ebbrezza e sudore, in dose aumentata, se parton marinai, donne degli atolli, giorno di sudore, a lenir dolori folli; dopo venti minuti, iniziano effetti, erotico sudore, copioso può apparire, seconda della dose, 2 fin le 6 ore, dipen costituzione, inner disposizione; profonda stanchezza, segue 1 ebbrezza, riposo necessario, abuso dà magrezza, i grandi bevitori, han tremito nervoso, sensibili ai rumori, ricercan silenzioso. |Albero di KRATOM, tom-tom in Tailandia, in tutta Austronesia, foglia masticata, fresca deprivata, di nervatur centrale, essiccata sminuzzata, x tisana locale, origine rurale, ha ruolo culturale, presso le città, chiede acclimatare. Albero ton-ton, Mitragyna Speciosa, tiene soprannomi, lungo tutto il Siam, Malesia e Indonesia, fin Papua e Guinea, in medicina Thai, pianta anti-diarrea, cura dipendenze, da oppio e da denari, usato nei villaggi, aiuto a lavorare, allevia vita dura, pur in zone urbane, la società dei Thai, riesce tollerare: se reca dipendenza, sintomi son vari, lacrime e dolore, e movimenti a scatti, foglie masticate, inebriano graduale, consumator assidui, finiscon assuefare, perdon loro peso, insonni vanno erranti, sviluppano colore, scuro della pelle, secca loro bocca, spesso fan minzione, feci ugual caprine, alcun costipazione; effetto stimolante, cessa dopo 1 ora, effetto sedativo, in seguito si muta, ansia preoccupazio, scivolan lontano, buon rilassamento, seguita spontaneo. flora_kava-vanuatu.mp4mytragina_tomtom.mp4 audio

20:20 gennaio san Sebastiano, Primavera ancor lontano, ruba un ora alla notte e la dà al giorno, a mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio: MERCURIO Hydrargyrum, atomico 80 Hg, è argento vivo hydr-argyros, reca intossicazio, cronica idrargirite, ottenuto da cinabro, simile al bario, in termometri barometri, telescopi apro. Termometri nuovi, han liquido galinstan, mix cesio gallio, + francio rubidio, mercurio raffredda, nuclear centrale sito, lampade fluorescenza, vapor mercurio sale, elettrolisi in acqua, di cloruro di sodio, a produr cloro gassoso, idrossido di sodio Mercurio trova impiego, a purificare oro, inquinante nocivo, ambiente e minatori, estrarre 1ton d'oro, doppio di cianuri; mercurio in medicina, otturatore denti, in amalgami argento, rende deficienti, ma Cloruro mercuroso, detto calomelano, noto diuretico, disinfettante lassativo, cloruro mercurico, 1 sublimato corrosivo, sifilide trattava, collateral sconfino, disinfetta locali, sali di mercurio, mercurosi e mercurici, son ancora in uso. Cianuro mercurio, x topi e vernici rosse, esplode detonatori, coloranti e supposte, insetticidi erbicidi, Thimerosal vaccini, sospettato causare, autistici disturbi: pur se metabolizzato, graduale è bandito, dai vaccini bambini, e laborator chimici. Rasavatam alchimia, celebra sanscrito mercurio, prolunga vita ai re, o li fà morti impazziti, eccessiva ingestione, Napoleone e altri, morti avvelenati. Mercurio psicosi, cappellai lavoran feltro, in mercurio nitrati, a separar pelo pelle, causa di vapori, insonnia e disturbi, emotivi tremori, demenza allucinazio, in Alice novella, del Cappellaio Matto. Mitridate del Ponto, immunizza veleni, con 50 sostanze, mercurio ed arseni, tossico a corpo, ingestione e inalato, traversa poco pelle, semplice contatto. Minamata in Giappone, vide baia pescator, morir mangiando pesce, x metil-mercuriali, che inibisce enzimi, si accumulan metalli, sui fondali vicini, a petrolchimi impianti, ottener oro argento, fa ricchi inquinare. |Mercurio Rosso material, sottoposto a pressione, detto Rosso ciliegia, esplosivo potente, fusion termonucleare, oltre bomba a neutrone, Russia scienziati, han mercurio rosso, un polimero gel, di Mercurio e Antimonio, legati dopo 20 giorni, in reattore nucleare, nel ciclotrone a Dubna, presso Mosca 965, prodotto in centrali; gel se compresso, produce + energia, fonde atomi trizio, è termonucleare, Antimonio-mercurio, rilascia più del tritolo, rivoluziona viaggi aerei, e armi nucleari. Trizio e plutonio, o uranio arricchito, con Mercurio rosso, son ingredienti di bombe, materiali ballotecnici, energia interna alta, correlata a densità, di reticolo cristallino. Protio deuterio e trizio, primi tre isotopi H, ognuno ha proprietà, stabili o instabili, trizio appare instabile, cioè radioattivo, baglior trizio gassoso, isotopo di idrogeno, chiuso in altra forma, di reticol cristallino; tutti allotropi e isotopi, son reticoli formati, da campi ordinati, con frequenza oscillazione, che crean geo toroide, poichè campi frequenze, creano geometrie, diverse tu confronta, radioattività o densità, semplici vibrazioni, secondo energia interna, più densa è geometria, più densa è la materia, compatta che acquista, proprietà radioattive, o insolite siddhi; muta geometria, con varie frequenze, i campi macro sono, dimensionati a infinito, come micro frattali, adattandosi al livello, di energia desiderato. Trizio è più denso, e pesante del protio, e sfugge al controllo, della ristretta elite, poichè sà interagire, col campo del pianeta, conforma geometria, ai risonator passati. Galen Winsor svela, la truffa nucleare, lavor plutonio e uranio, e le scorte nucleari, la elite investe somme, negli acceleratori, cosciente della farsa, di fisici buffoni. |ORO e Mercurio vicini, a tavola periodica, hanno somiglianza, nelle boe illuminate, durano 6 mesi, generando energia, metton moto mercurosso, in vuoto gas alta tensione. Mercurio liquido nei tubi, si muove in un cerchio, ad angoli diversi, grazie attrito alle pareti, tubi vanno illuminare, a causa mercurio circolare, acquista proprietà speciali, quando ruota o assume forma. Lampada a scarica di gas, vuole gas conduttivo, come vapore di mercurio, pompato nel pallone, alimentato da corrente, facendolo brillare, la boa suona campana, grazie al moto dalle onde, moto sposta pur mercurio, dentro tubi anulari, del telaio della boa, tubi pesanti e resistenti, fan sfregare al loro interno, mercurio contro pareti, garantir continuità, tubi attivi inclinati, a diverse angolazioni, così legger moto di boa, muove mercurio in tubi a cerchio, generando elettricità, da far brillare i tubi, nei Fari di Alexandria, o scatole ottomane, che Sandro il marinaio, serba a illuminare, la notte quando è in mare: la scatoletta tiene, un cristallo incastonato, pare quarzo o altro, mentre dentro tiene, una fiala con mercurio, chiusa in scatoletta, quando agiti la mano, emette la sua luce, debole di giorno, e visibile di notte. |ARSENICO As 33, semimetallo in 3 forme, gial nera grigia, erbi-insetticidi, simil a fosforo, sostituisce in reazioni, scalda odore aglio, nei petroli alcoli; arseniato di piombo, noto insetticida, su alberi frutto, gravi danni neuroni, a umani spruzzanti, cuochi pasticcieri, che usan colorare, dolciumi rame arseni: arsenocromato rame, tratta pure legno, usano in paesi, a rivestire edifici, contro marcescenza, attacchi di insetti, trattamento proibito, dopo studi effetti: arseni lento lascia, suolo circostante, avvelena animali, ed entra nelle piante, dose letale uomo, 20 grammi di cenere, Arsenico Zarnik, fu usato qual veleno, da regnanti persiani, sicari davvero. Arsenico pallore, fece morir uomini, che baciarono donne, arsenico su labbra, il veleno fu usato, a uccidere Rasputin, che già ne prendeva, 3 gocce a mattino; arseniuro di gallio, è semiconduttore, circuiti integrati, pannel fotovoltaici, + veloci e costosi, di quelli in silice, usati in diodi laser, LED elettrici luce, emetton liquidi cristalli. Arsenico triossido, usan contro leucemia, in pazienti resistenti, ad aci retinoico, in Australia disinfesta, case da termiti, altrove viene usato, in fuochi artifici. Arsenico eccesso, rilascia acque falda, epidemia Bangladesh, di acqua dei pozzi, a causa condizioni, anossiche sottosuolo, pozzi in profondità, per 1 strano gioco. Vietnam Cambogia, Tibet stessa cosa, scavar pozzi fondi, a fuggir batteri sopra, anche in Europa, norme OMS creano allarme, in agrofarmaci e guerre, è comun minerale. Arsenico si trova, in organici composti, catena alimentare, poi metabolizzato, in forme meno tossi, dal fegato che infine, composti assorbiti, escon da feci e urine; se arsenico inorganico, passa placenta, reca danno al feto, a polmoni cancerosa, pelle reni fegato, intossicazio cronica, alito agliaceo e debolezza muscolare, irrita la cute, e dà pallore anemia, crisi emolitiche, combina a emoglobina, crea un anemia, segue urine scure, ittero e astenia, cefalea e reni pure, avvelenamento, purga con acqua, sebbene è naturale, arsenico entro falde. minerali_10metalli-pericolosi.mp4tartaria_cartoline_e_musica.mp4audio
||TRISMEGISTO sempre solo, libera piombo e ottiene oro, dal dolore esce sapienza, ERMETE incarna iniziazione, alla ricerca del Sé, evento mistico stesso, incontro umano e divino, suono magico che porta, a veder la consustanzia, alla corte medica in Firenze, e sul mosaico pavimento, del Duomo Siena e di Barga, Hermes Mercurio Trimegisto, contemporaneo di Mosè, nel 400 dopo Cristo, gira mar Mediterraneo, su orme pellegrini, di fenici franchi e greci, romani egizi e ottomani, commerci grano olio vino, spezie balsami e profumi, nelle fiabe di Demetra, TEMPIO nasce dalla pietra, che i costruttori hanno scartata, diventa pietra angolare, come Diaspro e Ametista, prima pagina del Pimandro, opera ermetica di Trimegisto, patriarca di alchimia, figura mitica di Hermes, che diverrà Mercurio, figlio Thoth nato da Maat, iniziatore dello Egitto, alle sacre dottrine, narra questa storia: un giorno Ermete riflette, sugli esseri e su Dio, suo pensiero allora eleva, sue tutte sensazioni, assopite come durante, un sonno per sazietà, o lussuria o stanchezza, apparve lui gigante psiche, che chiama Ermete per nome, son Pimandro psiche eterna, leggo cosa vuoi udir vedere, raccogli in tuo pensiero, tutto quel che vuoi sapere, e io ti farò scuola. Ciò detto mutò forma, e tutto mi fu chiaro, io vidi spettacolo prodigio, una dolce e gaia luce, poi disceser cupe tenebre, di forme tortuose, esalante fumo e rumore, natura umida incolore, un grido voce della luce, parola santa che ordinava, natura umida verso alto, aria leggera segue il fluido, sollevandosi da terra, sino al fuoco appar sospesa: terra e acqua mescolate, mosse da parol spirituale, che si udiva tutta intorno. Pimandro mi chiese: capisci questa visione? questa luce sono io, il tuo Dio intelligenza, che precede natura umida, uscita dalle tenebre, sono il Verbo luminoso, che emana da Intelligenza, figlio e figlia di Dio, Dinzona la luminosa; vedi e intendi il Verbo, che è parola di Dio, intelligenza è Dio Padre, non sono ancora separati, poiché unione è loro vita. Sara moglie di Abramo, uscì dalla sua tenda, e la luce di una pietra, di smeraldo ferma i passi, la Tavola Smeraldina, ebbe incise le parole: è certo e verissimo, senza errore e menzogna, ciò che è in basso è come in alto, e ciò che è in alto è come in basso, per compiere miracoli, di una cosa sola, poichè tutte le cose, son sempre state e venute, per mediazione dell'Uno, Sole è padre e Luna è madre, Vento porta nel suo ventre, la Terra è sua nutrice, poichè Eterno in un istante, concentra ogni universo, da esso emana Beatrice, raggio di luce dentro acqua, che fonde e produce un fiume, da cui nasce il cielo Luna.

124:quel che Agosto non cuoce, Settembre lascia crudo: GINEPRO Communis, rustica pianta, Junipera fenicia, in Russia è buzina, si adatta sopravvive, a molte condizioni, assieme altre conifer, metti su scarpate, di aridi Appennini, in pascoli assolati, su cime di montagne, in boschi di collina, oppure litoranei, ideale x mirtilli, e aci-frutticini: sue bacche forti, antisettici rimedi, curano urinario, assieme ai reumatismi, balsamo suo olio, per inverni acciacchi, pianta attorno casa, tien lontano i ratti. Mastico le bacche, hanno gineprina, cura medicina, che stomaco rafforza, appetito mi riporta, infuso dentro vino, ai polmoni dà + forza: mezzo litro acqua, 1 cucchiaio bacche, come Zenzero aiuta, a sudare grande, aiuta respirare, come Lichene Islanda, tutte di Inverno, tossi secche in grappa. Luz Maria consiglia, infuso amor divino, Ginepro vince droga, eroina ed alcolismo, se aiuti con parole, che vincon dubbi fede, i drogati fai tornare, alla casa del signore, di loro che esiste, e il rimedio funziona, se preso con fede, e riconoscenza al Cielo. |Araucana del Cile, conifera resistente, produce gran pinoli, Araucaria imbricata, adatta + climi, cresce lentamente, sa vivere a lungo, se riesci a impiantar. |Carrubo longevo, a crescita lenta, ombra e fitte chiome, resiste a Siracusa, semi di carrube, al posto cioccolato, carati addensanti, uguali a quinto grammo; immangiabili crudi, io macino a farina, assorbe bene acqua, 100 volte suo peso, semi macinati, anti-diarroici sono, il baccello conserva, un foraggio sincero. |MIRTUS communis, macchia mediterranea, arbusto foglie lucide, ha corteccia rossastra, fiorisce giugno agosto, in autunno fa bacca, blu/rosse durature; in condizioni giuste, forma fitta siepe, adatto per topiaria, usa foglie fresche, ultimi 10 minuti, in arrosto di maiale, o sotto al cuscino, per conciliare sogni; germogli essiccati, macinati come pepe, o succo frutto fresco, aiuta stomaco membrane, usalo in liquore, ecco la ricetta: Liquore Mirto in casa, buono fine pasto, digestivo come Lauro, bacche foglie alcol, 300gr bacche, a macerar 40 giorni, agita ogni tanto, e filtra a canovaccio, strizza tal estratto, prepara sciroppo, acqua e 300 grammi, miele unisci a freddo, filtra imbottiglia, dopo 2 mesi assaggia. Mirto in corona, aiuta viaggio defunto, assieme rosmarino, oppure con alloro, pianta di Afrodite, amica delle amazzoni, Myrtila e Myrine, regina Libia e Nubia. Sardegna leggenda, narra viaggio mare, marinaio sorpreso, da una tempesta, vide foglia mirto, su prua statua testa, la fede lo salva, approda porto a terra, dopo il marinaio, interra tale foglia, chiamata Naucratis, mirteto sardo espande. |SCHISANDRA chinensis, detta 五味子 wuweizi, liana rampicante, legnosa a bacche rosse, lucenti e profumate, par grappolo di uva, colte a settembre, resiste freddo clima; dioica pianta ha, due sessi separati, sua bacca matura, cruda o succhi e vini, sapore unisce dolce, con acido e salato, amaro e pungente, wu wei zi rinomato: bacca 5 sapori, essiccata al sole, in polvere ridotta, astringente polmone, reni energizza, afrodisiaco leggero, tonico generale, e buon defaticante; il fegato purga, da tossine e sforzo, epatoprotettore, e neuroprotettore, stimola Schisandra, riflessi nervosi, resistenza lavoro, la usano atleti, cinesi russi coreani; corridori e sciatori, e ginnasti vari, x asma e tosse, frutti e semi usati, insonnia esaurimento, diuresi eccessiva, eiaculazio precoce, e impotenza attiva: cronica diarrea, spontan sudor notturni, la bacca dei sapori, sà prolungare vita, ritarda invecchiamento, espettora tossine, antiossidante sfiamma, il fegato con bile, riduce ormoni stress, adattogena appare, più gentile di Jinseng; tampona Ph gastro, alzatosi con stress, lo alza quando è basso, oppure viceversa, ci aiuta a gestire, psicofisici stress, stanchezza da lavoro, calma convulsioni, cuor respiro aiuta, riduce pure danni, tetraclorur carbonio, ma orticaria inappetenza, se esageri tutto. Bacca del Dao, tratta diabete mellito, palpitazioni insonnia, problemi vista udito, malattie raffreddori, e con con tè foglie bacche, asma e depressione. mirto_acqua-angeli.mp4ginepro_mucca-giovenca.mp4audio
||Mirto liquore in Corsica, usano per alito, a calmare bronchiti, raffreddore marinai, infuso delle foglie, per tosse e sinusiti, bagni e pedicure, emorroidi contusioni, piaghe e leucorrea, dermatosi squamose, buono disinfetta, mirtolo dei frutti, sfiamma respiro. |Rovo e Schisandra, rimedio popolare, bacche hanno tutti, 5 sapori base, schisandrina corteccia, foglie + semi, frutti crudi o secchi, con infusi interi, su patologie urinarie, palpitazioni insonnia, asma e depressione.


    testi e video:  - top -  


elenco foto di:   | home | foto | audio | allegati | lunario