Asset quid con tags - plus | home | allegati | audio |
360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 15036 (): 2 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 349:01:17: DANTE narrava, nel corso del cammino, entrai vicolo cieco, impedisce di proseguire, intervengon altre forze, che vigilan su Dante, che prima non vedeva. Cammino se smarrito, è chiamato tradimento, Beatrice a lui rivela, in terrestre Paradiso, tradita è la speranza, che devia buon cammino, cristiano e cittadino, Dante poesia missione, mette in luce a tutti, ostacolo del male, e la purga medicina, a proseguir felice, cammino nei tre regni. Dante si proclama, fedele alla speranza, rinuncia a sue speranze, nate da illusione, si oppone a ogni menzogna, il male va guardato, è realtà senza speranza, ricorda a inizio viaggio: Lasciate ogni speranza, voi che entrate, visioni e viaggi oltretomba, svelano ogni cosa, Commedia apre visuale, su cose nude in sè, vi appare il vero volto, di ladro od invidioso, suicida o traditore. Dante vive svelamento, di segreti dei cuori, lui amico di umani, anche in Paradiso, si volge ai fiorentini, e realtà del male mostra, ingiustizia del suo tempo, iniquità nel mondo, e una novità che arriva, a mezzo de-sideris, lui opera per essa, una Vita nuova appare: Intelligenza nova, che Amor piangendo mette in lui, pur su lo tira a sè. Dante attende rinnovamento, decisivo e universale, novus e inconsueto, sua parola chiave, dal suo primo libro, Beatrice primo miracolo. Bel parlar volgare, è gentile nuovo sole, mentre il latino sole, appare tramontato, eloquio slavo-bulgaro, crea nuovi costumi, nuova forma di governo, a uomo semplice e incolto, a convito spirituale, egli invita pur gentili, incluse donne e bambini. Dante auspica un monarca, che incarna in sé virtù, pace e giustizia sulla terra, assicura felicità, aspirazione alla sapienza, Chiesa guida tal cammino, a beatitudine celeste, uomo realizza umanità, che crea terren felicità, con ragione e fede assieme, nessuno usurpa l'altro, giustizia è primo amore, leggi di Giustiniano, cioè Spirito Santo, in Andronico Xcristos: Cesare fui e son Giustiniano, per voler del primo amor, io sento dentro le leggi, e trassi il troppo e il vano. Dante vuol politica, cristiano geocentrismo, dove lex naturae, guida genere umano, ispirata dal Cielo, buona legge naturale, di nobile nobilitato, da speranza in Paradiso, impedir vita terrena, di trasformarsi inferno, nobiltà rinnovata, anche in Pasternak, riflette dottor Zivago; la ricchezza dice Dante, avvelena nobiltà genealogia, classista e finanziaria, Dante chiama eresia, radice error morali, nobiltà sia perfezione, della propria natura, frutto e dono assieme, di un lavoro personale. Dante ama etica, di Aristotele dice, chi possiede ragione, sempre sceglie il bene, per essere felice; tutte altre scelte, portano infelicità: odierna falsa élite, sfoggia falso umanesimo, oscura luce Cristo, vela luce di speranza, Dante paragona animo nobile, al Cielo con le stelle, queste virtù ancelle, aiuta educare a nobiltà, innestar buona pianta, in ignobile pollone. Uomo natura è desiderio, di una crescita costante, alla novità di sé, mentre nostra civiltà, frena e reprime desiderio, di superar se stesso, per giunger fino al cielo. Dante ebbe a maestro, Brunetto Latini, divenuto notaio, tra i guelfi di Firenze, inviato ambasciatore, re Alfonso di Castiglia, sulla via del ritorno, seppe la sconfitta, guelfi contro ghibellini, guidati dal Farinata, finito nello Inferno; resta in esilio in Francia, e rientra a Firenze, quando i ghibellini, son sconfitti da Manfredi, ha incarico di cancelliere, vicario a Carlo Angiò in Toscana, scrive summa scibile umano, come Beda e Isidoro, poi rientra a Firenze, e scrive il Tesoretto, in versi a rima baciata, e Dante influenza, creando Cicerone, maestro di retorica, nel dire e nel dittare, oratore e scrittore, come altri scrittori, che creano testi antichi, a formare burocràti, che avrebbero servito, amministrazione franca, e a dare contributo, a 7 Arti Liberali, del Trivio e del Quadrivio, così suddivise: gramma retorica e dialetti, aritmeti e geometria, musica e astronomia, che tutte richiedeva, lavoro intellettuale, a fronte arti meccaniche; la scienza occidentale, è teologia cristiana, e filosofia orientale, Gesù nato a Yoros, da impulso a grandi scuole, università trivio e quadrivio, Scuola Medica a Salerno, Diritto a Bologna, Oxford e Cambridge, Sorbona e Salamanca, Bologna Padova e Vercelli, Napoli e Roma, Lisbona e le Coimbre, fin Salvador de indie. Brunetto viene posto, in Girone Sodomiti, che a Dante parla: se tu segui tua stella, avrai glorioso porto, Dante è reverente, e si duol che è dannato, esposto a pioggia fuoco, retore omaggiato, da tutti in sua Firenze, capitale sodomita, descritta da Bernardino, predicator di Siena. Dante ama scoprire, valori e vizi umani, lui inizia nel Convivio, da stupore e meraviglia, di un bimbo osservatore: considerate vos semenza, che fatti non foste, a viver come bruti, ma a seguir virtute, assieme e canoscenza. Vedere udire eventi, fanno reverente, a sé quelli che sente, poichè paion mirabi, e fan voglia di sapere. Stupore è punto inizio, di viaggio conoscenza, indagine realtà, a ogni campo di natura, come dice Beatrice, nel Cielo della Luna: sol da sensato apprende, ciò che intelletto degna, e rinuncia sillogismi, su vegetali e piante, cui solo la esperienza, può fornir certezza. Dante erudito, sa tutto di allora, e sotto ispirazione, usa penna o pennello, bacchetta oppure arpa, e naviga la Bibbia, dottrina della Chiesa, e tutto mischia in rima, dal moto degli storni, alla grazia delle gru, i fiori con la brina, che sciolgono a mattina, poi usa simbolismo, assieme allegoria, messaggi cifrati, e parla ai suoi lettori: O voi che siete sani, mirate la dottrina, che si asconde sotto, il velam di versi strani! Chi vede e riconosce, è genio osservatore, descrive lui Gerione, si avvita e nuota in aria, scende lungo un elica, di forma cilindrica, e Giganti delle Torri, fan mura incandescenti, San Francesco meso a sacco, da astuzia del demonio, con logica truccata, in Guido Montefeltro. Angelo in Purgatorio, ispira Dante luce, riflette astronomia, che crea cronologia, precisa ora del giorno, e la pelle bianca nera, enigmi insegnamenti, più alti e degni fede, se son più incompresibi. Dante pensier discende, in sua anima da Dio, che è primo motore, come dice Branduardi, da unità si irraggian tutti, altri numeri beati, che contemplano Dio, come in uno specchio, ogni pensier umano, riflette avanti esser pensato. Dante conosce numeri grandi, fino alle migliaia, così cita Trinità: uno due e tre sempre vive, regna sempre in tre due e uno, non circunscritto, ma tutto circunscrive. Dio è sostanza divina, due nature unite in una, nella persona di Cristo, e tre Persone in trinità: Padre Figlio e Spir Santo, tal figura è detta chiasmo, da lettera X greca, melodia di questi versi, fanno eco ordine inverso, crescente e decrescente, pienezza in sè ritorna, in ciascuno pari e dispari, tutte cose esser numero. Aritmetica è numero, matematica antica, studiata da Ishango, un babbuino del Congo, numera tacche su colonne, divise in dispari e pari, poi arriva Brahmagupta, che assieme Aryabhata, reca zero concetto, filosofia indiana, al vescovo Siria, di Arabi Tartaria, che diffusero l'uso, in tutto il Mediterraneo, poi Leonardo Fibonacci, da Pisa scrive Abaci, Matematica islamica, mentre Giuseppe Peano, formulò cinque assiomi, per numi naturali, e tutta aritmetica, prescindendo da intuizione, legata a necessità, come conteggio dei giorni, o capi di bestiame, ecco la sequenza, del numero uno, a cui segue un successivo, mentre Numeri diversi, hanno succession diversi, se primo numero è due, segui logica binaria, quinto assioma di Peano, è principio di Induzione. |Galileo Galilei, legge i versi di Dante, a cercare la misura, altezza dei giganti, e di Lucifero lor capo, disegna uomo vitruviano, dove un braccio appare un terzo, di altezza di persona, Dante è 1 metro e 75, statura perfetta, è uomo alto otto teste, mentre atleta ha nove teste. I giganti han corpo macho, muscoli e forza bruta, alti 44 braccia, 25 metri e mezzo, così il vermo reo, che mondo fora e ribella, è alto 1200 metri, con sei ali protese, su tutto il Cocito, ghiacciandolo col proprio, incessante moto, ha tre teste a scimmiottare, la Trinità Divina), ciascuna bocca stritola, uno dei tre traditori, di intera umanità, tutti e tre giganti, Giunio Bruto e Cassio Longino, congiurati contro Cesare, fondatore dello Impero, e Giuda Iscariota, traditore del Xristos, maciullato da Lucifero, e con schiena scorticata, Re di Tenebre in eterno, rode i peggiori peccatori. Galileo Galilei, in Accademia Fiorentina, tenne conferenze, su Inferno dantesco, vide Ghibellin fuggiasco, disseminare suo libro, di matemati e geometria, su imbuto infernale, e il lago ghiacciato, nel punto più in basso: vidi mille visi cagnazzi, fatti per freddo, in gelati guazzi, teste dei traditori, immersi in Cocito ghiaccio, diversi tali sguardi, ai desideri ardenti, che costringono miei occhi, a fissar occhi lucenti, di Beatrice sul grifone, tra le anime beate, del Cielo di Mercurio, mille splendori udia, a crescer nostri amori, nel purgatorio luci, del sole che solleva, ai Beati della Rosa, specchiarsi in mille soglie, agli angeli festosi, che circondano Maria, ciascun distinto pure, di fulgore e di arte. Dopo tal visione, mi volsi e vidi avanti, e sotto piedi un lago gelo, che sembrava vetro, diviso in quattro zone: Caina e Antenora, tolomea e Giudecca, da Giuda Iscariota, eretico del verbo; in Caina son puniti, i traditori dei parenti, seppelliti nel ghiaccio, fino al loro collo; in Antenora son puniti, i traditori della patria, sepolti fino a cintola, con parte alta esposta, a gelidi venti infernali, come Antenore gigante, che ebbe tradito Troia; in Tolomea son puniti, i traditori degli ospiti, distesi supini, con la schiena nel ghiaccio, poichè Tolomeo, fece uccidere Pompeo, per ruffianar Cesare; in Giudecca son puniti, tutti i traditori, di benefattori umanità, immersi tutti in ghiaccio, nel mezzo ultima zona, fa orribile mostra, il Lucifero signore: in Giudecca ghiacciata, con lui gigante mi convegno, mperador dolore regno, da mezzo petto uscia fuor ghiaccia, incapace a far di braccia, in sua ghiaccia residenza, dove son confitti i peccatori, del giron della Giudecca. Lucifero il gigante, fin ghiaccio suo ombelico, coincide a centro Terra, baricentro dei pesi, di sfera senza gravità, dove lo duca con fatica, volge testa e zanne, ci aggrappiamo al suo pelo, per salire al cunicolo, altra faccia di Giudecca. Dante vide ovunque, tanti altri giganti, da Giove minacciati, con tuono-folgore dal cielo, primo gigante incontra, è Nembrot architetto, della Torre di Babele, alto 25 metri, tredici volte più di un uomo, ha faccia lunga e grossa, come Pigna di bronzo, del cortile Vaticano, si proporzione ad altre ossa, in 3 metri e duecento; il massone gigante, ha tempi di reazione, più lenti di un umano, che può sfuggir suoi assalti, ragion per cui suoi arti, impiegan molto tempo, a compiere un lavoro, senza velocità, seppur grande potenza, a sollevare un colle, come gru e betoniera: le creature più ridotte, usan riflessi a spostarsi, rapidi a ogni mossa,come il topo che corre, aggiusta il tiro a ogni passo, mentre un gigante o elefante, sposta zampa avanti, e si affida a predizione, speranza a non trovare, un intoppo sul cammino, compensa sua lentezza, dovuta a dimensioni, Anteo gigante in Africa, ammazza più leoni, grazie alla sua forza. Galileo sà che distanza, tra ombelico e metà petto, è un quarto altezza uomo, trova il raggio di Giudecca, in oltre 290 metri, mentre la Tolomea, ha raggio mille braccia, ovvero 580 metri, Antenora 1500, ovvero 875m, e la Caina di 2000, ha raggio 1166 metri; stessi calcoli conduce, per le Malebolge, ottavo cerchio dell'Inferno, residenza ai frodatori, disposti in dieci bolge, bolgia è confusione, dieci fosse concentriche, cerchiate da mura, come fortificazioni, di un castello medievale, cinto da più fossi, aventi ponticelli, fatti con la roccia: le malebolge di pietra, hanno color del ferro, ovunque macigni e anfratti, oscurità della frode, di mente tortuosa che inganna, nel mezzo del campo, un pozzo largo e profondo, dieci valli profonde, concentriche al pozzo, collegate da ponti, che ne scavalcano estensione, dalla riva esteriore, fino al pozzo centrale. Dante passa in prima bolgia, dello ottavo cerchio, vede folla di dannati, di ruffiani e seduttori, tormentati da diavoli, crudeli e beffardi, la folla in due schiere, che camminan senso opposto, come vedi camminare, in due file di folla, a Ponte Castel Santangelo, i pellegrini chiamati, dal Giubileo romano. Più narra il caos degrado, più geometria fà regolare, come fisica del Caos, in penultima bolgia, i seminatori di discordia, e scismi religiosi, 3 kilometri diametro, mentre decima bolgia, quella dei falsari, 6 kilometri diametro. Canto VII Inferno, demone Pluto invoca, papè Satàn aleppe! a terrorizzare Dante, invocando Lucifero, Virgilio lo sgrida, Lucifero è al cupo, dove Michele fé vendetta, del superbo stupro! peccato di superbia. Gioacchino Belli cita, Michele nei sonetti, anno 833, angel ribelli caduti, Michele al galoppo, con Stendardo biancogiallo, al suon tamburo e piffero, lesse sto editto: Iddio condanna ar callo, l'angeli neri, con Capitan Luscifero! Michele qui è vestito, capitan guardia pontificia, che inalbera stendardo, dopo aver suonato, per richiamar la folla, come un banditore legge editto di condanna, dove Lucifero è trattato, come un capitano di ventura, ribelle condannato ar callo. |Dante pedagogia, percorre tutti cieli, partito dalla selva, oscura di sua vita, smarrito sente angoscia, cerca la sua stella, inizia a camminar, purga nel coraggio, inferno e purgatorio, ascende al paradiso, nasce uomo nuovo. Virgilio invita Dante, a pescare infinito, il cuore della vita, ha occhi di bambino, coraggio di ardire, nascer 2 volte, mistero infinito, desidera ti vuole. Dante osserva cielo, aprile 477, Sole in Ariete, 7 pianeti vede, chiede alla Luna, le macchie di Caino, zone del digiuno, Cipolla grassa o fina; quan Giove in Ariete, Venere nei Pesci, Saturno nel Leone, punta presso Cancro, ha zampe posteriori, e coda verso Virgo, Dante varca porta, viaggio solitario, in zodiaco stelle, di cielo egiziano, esser nati al mondo, è tua vocazione, ignavi han mai deciso, vivon opinione. 29imo canto purgatorio, Giovanni Geremia, Zaccaria Ezechiele, Daniele ed Isaia, visioni 486, Grifone chiede a Urania, semplificar concetti, visione sovrumana; sotto bel cielo, diviso a 24 seniori, due a due coronati, escono dal giglio, cantan benedette, bellezze tue eterne, tra fiori erbe, che libran genti elette; seguon 4 animali, coronati in alloro, venire con sei ali, vento nube e igne, carro con 2 ruote, grifone alato tira, africano augusto, Beatrice ci invita, desiderar le stelle, ogni de-sideris, è voglia di infinito, con canti e ngombi, lei muta il cercatore, in essere che sente, amor che muove sole, e le altre stelle. Beatrice vuole dire, io vedo per certo, che sorgon costellazioni, senza umano impedimento, esse annunceranno, sorger messo celeste, che ucciderà ladra, cioè Chiesa prostituta, e il gigante Re Francia, traditor di vera Chiesa, di Cristo ed Impero; il messo del cielo, ha nome in enigma, cinquecentoquindici, citazione Apocalisse, qui sta la sapienza, calcoli nume bestia, chi ha intelligenza, rappresenta un nome d'uomo, cifra seicentosessantasei, tradotto da molti, nella parola DUX, Domini Xristi Vertagus, khan Enrico Lussemburgo, o Cangrande della Scala, suo vicario imperiale. Dante scrive in Paradiso, Beatrice fè qual fé Daniello, Nabucco zar levando ira, che avea fatto ingiusto fello, Beatrice svela dubbi a Dante, come fece Daniele, calmando ira al khan. Daniele smascherava, sacerdoti del dio Bel, uccise drago a Babilonia, che legittimava il re, da questi vien gettato, in fossa dei Leoni, salvato e rifocillato, da Dio eterno amore, che dopo mesi e anni, gli fa capir visioni, a mezzo intercessore, Gabriele oppur Michele, infine ottiene aiuto, per tre amici alla fornace, da un angel protettore, grazie a sua preghiere, poi sogna quattro bestie, ovvero quattro imperi, e avvento Regno Dio, sogno, alla fine di ogni ciclo, Settanta Settimane, e Uomo in veste Lino. Legge e interpreta sogni, del capro e del montone, la scritta sul muro, al banchetto Baldassarre, e sotto re Ciro, un giovane Daniele, difese la Susanna, accusata da due anziani, che volevano abusarla. Nel sono della statua, di Nabucco zar, un masso abbatte statua, e dà vita a un regno eterno, appare Gesù Cristo, vero Re dell'Universo, che abbatte ogni potestà, e fonda un Regno senza fine. Dante legge Daniele, a restituir speranza, in oltraggi e persecuzione, dando forza al credente, promette la venuta, del Figlio dell'Uomo, per Chiesa dei Giudei, trascinati a Babilonia, a viver persecuzioni, cita il colosso grattacielo, in oro argento bronzo e ferro, e piedi in lega e Creta, un macigno da montagna, sgretolerà ogni potenza, e ogni feroce persecutore, sostenendo tutti noi, nel faticoso cammino, fino al Regno di Dio, che succede in cataclisma, ai quattro regni umani, la irruzione di Dio, come pietra oppure falco, che dall'alto frantuma, la civiltà dei metalli, è realtà misteriosa, che riscatta gli oppressi, e compie storia del regno, di libertà e giustizia, lo dice in molti modi, il nome di Daniele, cioè Dio fa giustizia. Giona scrive esilio, rivela la visione, Dio rovescia i potenti, e gli umili innalza, tutti i Vangeli intessuti, al Libro di Daniele, fonte di Sapienza, che da Dio scioglie enigma, del sogno dimenticato, cuor di libro di Sapienza, grazie a Spirito Santo. Dante e Daniele, descrivono due imperi, profezie post-evento, e storiche ricorrenze, il ferro assieme argilla, vuol dire che due parti, si uniranno in matrimoni, in ogni età dell'Oro, come Esiodo insegna: oro prima stirpe, degli uomini mortali, fecer Numi eterni, vissuti sotto Crono, sovrano di ogni cielo, poi seconda stirpe, scade in argento, viveva cento anni, vicino a dolce madre, cresciuti vivon poco, crucciati dai dolori, per loro stoltezza, a non servire il Cielo, e reciproco oltraggio, non seppero astenersi. Giove poi modella, una terza progenie, di genti mortali, di bronzo dopo argento, cruda e terribile, nata dai frassini, pianto ed ingiurie, portano terra a partorire, quarta stirpe sopra zolle, che Giove Cronide fece, a miglior guisa giusta; poi quinta stirpe, progenie di ferro, sen tregua un sol giorno, sempre nel travaglio, di pianto e insicurezza, di essere distrutta, da Dei giorno e notte. La progressiva decadenza, ricorda libro Genesi, dove uomo innocente, esce da Iperborea, attraverso il fratricidio, e il peccato dei Giganti, a uno stato di violenza, che causa il disastro, del diluvio cataclisma. Ovidio pur riprende, il mito Età dell'Oro, felici e senza leggi, in spontanea lealtà, come in Dao Laozi, sostituita da altre età, dove violenza e corruzione, dilagan progressive, attirando collera divina; Saturno fu cacciato, in tenebre Tartaro, il mondo cadde sotto Giove, che avvia età di argento, peggiore della aurea, ma meglio del bronzo, che segue in terza nota, indole più crudele, e proclive a orrore armi, degenera nel ferro, per ripartir in oro, dopo il Purgatorio. Scienza moderna usa, il sogno di Nabucco, dopo età metalli, fa seguire Neolitico, età di Rame e Bronzo, poi età di Ferro, infine di Silicio, per circuiti integrati. Poema è metafora, del percorso da seguire, per giungere a salvezza, con dotte disquisizioni, dimostra padronanza, dei classici del tempo, Trovatori provenzali, su tutti gli argomenti, come in Libertages. Uomo di Scienza e Filosofia, Fisica e Teologia, Astrologia e Alchimia, Magia e Matematica, da Talete ad Aristotele, Ippocrate e Galeno, Euclide di Alessandria, Plinio e Dioscoride, Tolomeo e Laozi, Isidoro di Siviglia, Beda ed Avicenna. Semiramide regina, diviene leggendaria, per vizio di lussuria, permessa alla sua legge, conquista Egitto e Media, assieme ad Etiopia, sconfigge orde nubiane, Dante la descrive, secondo cerchio Inferno, qual simbolo sovrani, di torbidi periodi. Nabucco Sviatoslav, distrugge il suo Tempio, sui lui piomba il Giudizio, come albero abbattuto, abbandonato ad intemperie, decreto Cielo alto, cacciato dagli umani, dimora con le bestie, pascendo erba e pioggia, sette tempi passeranno, finché tu riconosca, che l'Alto regna tutto, decide ogni destino. Il ceppo con radici, sarà regno ristabilito, quando hai conosciuto, che Cielo è il dominus, re sconta tuoi peccati, con elemosina e con atti, di misericordia verso afflitti, perché torni prosperità. Giudizio apre al perdono, e restaura quel re, alla sola condizione, che il monarca si penta, del peccato di orgoglio, rimuovendo sua statua, che gente obbligata adorava: elemosina salva, da morte e peccato, è un pilastro dello Islam, Dante ci ricorda; in epistola a Cangrande, rivel nome Commedia, è gener letterario, conclude in lieto fine, al contrario di tragedia, che invece inizia bene, e poi finisce male. Foscolo lo chiama, il Ghibellin Fuggiasco, che oppone alla Tragedìa, Eneide di Virgilio, poi Boccaccio reca, laude per il Dante, agginge parol Divina, al titolo Commedia, a metà del Cinquecento, edizione veneziana, il Sacrato poema, descritto dal Dante: figurando il Paradiso, nel sacrato poema, composto in terzine, 14mila versi, in 33 Canti, più uno introduttivo, totale 100 Canti. Commedia racconta, il viaggio del Poeta, ai tre Regni di Oltretomba, fino a veder Dio, accompagnato da Virgilio, cioè ragione umana, che arriva fino a soglie, solo della Grazia, poi ne è illuminata, oppure resta esclusa. ai Cieli Paradiso, Beatrice poi lo guida, donna angelicata, Grazia Santificante, poi arriva San Bernardo, a guidarlo in Chiaravalle, ascesa ad Empireo, devoto di Maria, che aiuta intercessione. Dante vuol condurre, ogni città dell'uomo, a riflettere il modello, della città Celeste, il proposito Commedia, è removere viventes, statu de miserie, al fine di condurli, statum felicitatis. Dante si sente, in missione divina, riportare umanità, e la Chiesa Bonifacio, traviata e corrotta, sulla retta via, attraverso penitenza, sapienza ed ascesi, alla sua vera patria, la dimensione divina. Dante ascensione, la cita Schopenhauer, che traccia un ascesi, ripresa poi da Nietzsche, cambiando pelle, leggero si rende, Aplu spella Marzia, cambia pelle serpente, per ascendere in alto, da eden terrestre, a paradiso celeste; ascesa Nietzsche, divisa in 3 tappe, Leone martello, scompone certezze, Fanciullo recupera, innocenza iniziale, così oltre uomo, Zaratustra può iniziare.| DANTE chiede a muse, di essere ispirato, come un Povi bwiti, per poter narrare, sostanza dei cieli, e vision di Dio, richiede arte parola, poetica sottile. in giardino Eden, invoca Apollo e Dafne, Virgilio diparte, e arriva Beatrice, che gli cambia pelle, lavandolo con acqua, di Iperico e Dafne, fiori di ascensione, di notte Sangiovanni, a divenire un Povi, ascende al primo cielo, dafnofago poeta, tiene alloro in testa, e incenso di copale, vede la poesia, che circonda terra, scopre Apollo Pan, essere un aspetto, del Dio di Empireo, tutto fuoco intero. Giunto a ultimo cielo, Beatrice torna in Rosa, arriva San Bernardo, detto Chiaravalle, chiede alla Madonna, sintesi bellezza, bontà del paradiso, intercedere a favore, di Dante viggiatore, a reggere empireo: estasi di umano, rivela sua natura, una divina grazia, bellezza movimento, Dante vede Dio, come luce immensa, insostenibile a lungo, in essa son tre cerchi, mistero calendari, che Oroscopo ci dona. Dio diede movimento, Sole in Primavera, mosse prime stelle, a inizio del mattino, presso equinozio, fa luce beneficio, Sole misto a stelle, Ariete e Pesci dico. Venere ad amare, conforta ogni creartura, pesci pien di linfa, piante aprono gemme, fa ridere oriente, la vedi verso Est, Pesci su orizzonte, finiscon sotto esso, al tempo della sera, Venere tu vedi, al mattino non di sera. | Sole in un anno, illumina orizzonte, da + foci e punti, porte cui si affaccia, se incrocia 4 cerchi, assieme 3 croci, beneficia i mondi. Equinozio primavera, stelle di Ariete, da foce orientale, interseca Orizzonte, Dante vè confine, tra Cielo e Terra, Sole in Cristo-Ariete, icona di pace, presagi di eventi, parate planetarie | primo cerchio Luna, secondo è Mercurio, terzo è di Venere, quarto è del Sole, quinto è di Marte, sesto è di Giove, Saturno in Leone, nel settimo cielo, regno età di oro, innocenza ritrovo.| Luna primo cielo, Sole è prima stella, porta il foco vero, verso suo principio, sol che amor mi scalda, di bella verità, Beatrice infiamma cuore, teologa si fà, Sole scalda e schiara, da oriente si mostra, da destra si accende.| Dante al quarto cielo, luce riflessa brilla, Luna e Sole fuse, di moto accordato, ruotan canti muse, Venere nei Pesci, virtuosa primavera, in regno Mercurio, mia donna cambia e ride, contagia mia sfera, come pesci vanno, a seguire lor pastura, da tutte le parti, convergon su Mercurio, vicini ad Ariete, aumenta sfavilla, annidan nel suo lume, Sol per troppa luce, nasconde tra vapori.| Dante al quinto cielo, vede Marte fiamma, che tutto diletta, nasconde e rischiara, sfavilla Santo Spiro, mi trovo sollevato, dal riso della stella, beato in alto grado, rosseggia colore, da cielo Sole a Marte, mi trascina il core, con grazia novella, conobbi fausto sole, nel maggio presso Marte, Cristo-Ariete stella, cosparsi di stelle, Dante e Beatrice, segno croce greca, divide cerchio in 4, congiunti quadranti, tra cima e basso, scintillano forte, in vita e trapasso.| cielo di Giove, visione della luce, da croce lampeggia, più spiriti apparsi, raccolti in sol canto, 1 melodia nasce, ora mi rapiva, senza intender inno, chi vede la croce, segue il lume Cristo: mirai corni di croce, li nomino in atto, ora diventa nube, il suo fuoco veloce, una luce da croce, si nomina Iosuè, trasmuta colore, in mia vision che, a guardar Beatrice, si volse attorno me | quando fui voltato, candore sesta stella, Giove dentro a sé, mi aveva già raccolto, gioviale volto vidi, temprato bianco amor, tra Marte rosso caldo, e Saturno frescor. Giove luce argento, tien anime suo cielo, di aureo splendore, diverso dal pianeta, mille luci a salire, verso proprio loco, ciascuno rappresenta, suo distinto foco, dinanzi a me ali aperte, son molti amori, ciascun rubinetto, un raggio Sole arde, nei miei occhi frange, bella sua presenza, 1 calor da molte brace, suono di arpa essenza, quei lucenti incendi, si calmano graduali, Giove è un nome Dio, che grida nome Cristo, lo Spirito Santo, solleva a questo regno, solo chi credette, ad Aquila giustizia, non con le parole, ma in spiro di letizia, quan Giove arcano giusto, 3 donne in giro rota, venivano danzando, una rosso fuoco, altra di smeraldo, la terza neve fioca, 3 cori grilli odo, seguon processione, 2 vecchi onesto e sodo, Ippocrate dottore, di piante ed animali, altro cur contraria, spada tien acuta, poi di retro a tutti, vidi vecchio saggio, Cristo con orsi, del russo paesaggio. storia_reforme-protestante.mp4 storia_reconstruction-Fomenko.mp4 audio 7:01:20: ILDEGARDA di Bingen, al tempo di Xristos, sibilla del Reno, nobile famiglia, mandata in convento, emicrania aura, studia filosofia, e mistica che cura; scrive libro Scivias, Conosci le strade, riporta sue visioni, in tutto ventisei, fin da sua infanzia, a causa emicrania, scotomia scintillante, lei frattale canta: pioggia angeli vede, musica sottile, cori di arpe Dante, giunti dalla luce, fa musica e canti, linguaggio segreto, capaci a portar, coscienze di empireo; testi suoi segreti, scrive in lingua ignota, liturgia di amore, melodia di corde, del penetrato cuore, x uomini fedeli, al messaggio Amore, diffonde nel canato, nuova religione, santuari san Michele, che Padre Pio ritrova, badessa di convento, benedettino Reno, insegna a consorelle, uscir a dare gioia, domenica togliete, ordinar tuniche nere, adorne di gioielli, per essere + belle: gemme con cristalli, piante e minerali, visioni guarigione, a togliere + mali, a mezzo della fede, veicola ricette. Dio ha posto uomo, gemme + bella, sulla terra rispecchia, tutto il suo creato, mentre diavolo detesta, le pietre preziose, gli ricordano splendore, prima che cadesse, ogni pietra tiene, fuoco e umidità, fuoco elemento, in cui lui sconta pena; aiutan pietre gemme, azioni buone e oneste, che giovano a uomo, per volontà divina. Dio aveva ornato, primo angelo di gemme, Lucifero si vide, riflessa imago Dio, ricevette conoscenza, e apprese che Dio, voleva usare gemme, a crear altre meraviglie, suo spirito gonfiò, di orgoglio eguagliare, Dio otenza superare, così perse fulgore, e perse ornamento, così come Adamo, dopo la caduta. Dio rinnovò tutto, in Adamo rinato, mise forza e splendore, in pietre preziose, lasciò sulla terra, in Suo onor benedizione, medicina elevazione, cura e protezione. Ildegarda ci insegna, che pietre preziose, raggiungon mente spirito, da cui nascon malattie, tutte cellule del corpo, fan rigenerazio, rafforzano difese, salute migliorando. Ildegarda vide che, Adamo fu redento, da messia Xristos, nos anima ha poteri, cosmici e divini, che ogni gemma attiva, con forza luce quarzo, che atomi oscilla, emettono onde, cristalline geometrie, vibran ritmo forme, precise e conosciute, su pelle o fasci nervi, impulsi di guarigione, e rigenerazione, in sistema nervoso: uomo può imparare, da sue debolezze, mutarle in punti forza, è sviluppo personale, rafforzare qualità, per benessere creato, virtù forze di anima, son cuore umanità, come dice Dante, umano nasce per amar.| DIASPRO posto al cuore, assorbe cuore pene, ha primo posto in cielo, nel punto primavera, gemma di radice, nasce a ore 10, dopo di tramonto, Diaspro opaco o rosso, lavora primo chakra, possiede ritmo onde, stimola kundalini, serve a chi ha bisogno, ribellar pressioni, politiche o psicologiche, e liberare il cuore, aiuta concentrare, riduce la rabbia, armonizza tutti chakra, specie muladhara; se una persona è sorda, solo da un orecchio, scaldi diaspro in bocca, lo metta in condotto, coprendo con ovatta, sua forza cura udito; chi ha grande infreddatura, metta diaspro in bocca, col fiato lo riscalda, poi lo mette al naso, e chiuda le narici, con nadi-sodana, calore sale in testa, solleva dal catarro; se senti venire, dolore ai fianchi, artrite zone corpo, metti il diaspro sopra, premi finché scalda, e sciatica sparisce. Diaspro meraviglia, stimola pur cuore, premuto a pelle nuda, finché divien bollente, circa 10 minuti, levalo e raffredda, normal temperatura, poi ripeti cura, parecchie volte al giorno, in caso gran dolori: diaspro freddo influenza, pulsazioni cuore, ma ferma suo lavoro, quan diviene caldo, chi fa sogni agitati, abbia vicino un diaspro, inganni e fantasmi, allora fuggiranno; diaspro messo in bocca, penetra i pensieri, dirige in senso giusto, con stabile chiarezza, e in sogno ci consiglia. Giustizia divina, quan tuona e lampeggia, il diavolo va in moto, fugge via dal diaspro, a causa di purezza, e nobiltà di gemma. Donna dopo parto, porti diaspro in mano, protegge suo neonato, dal fischio del serpente, ovvero da malaria, che fugge sua presenza, diventa inoffensivo. Ildedarga ci invita, a controllar nostra rabbia, con aiuto di 1 gemma, scegli qual ti chiama.| RUBINO a zaffiro gemello, nasce da un eclisse, di luna che annuncia, sociale cambiamento, carestia epidemia, il sole dopo arriva, fa brillar la luna, allor rubino nasce, raro come eclisse, ma usato per il Laser, radiazioni emesse, a mezzo di onde corte, cura malattie, improvvise da influenza, morbillo o epidemia: chi ha febbre con artrite, con brividi infettivi, pone rubino su ombelico, verso mezzanotte, quan caldo lo rimuove; pur su mal di testa, metti finché caldo, poi rimuovi presto, emicrania passerà; se agisce dopo un ora, conserva nei vestiti, utensili cucina, a farli resistenti, gli spiriti maligni, fuggon sua presenza, lui stabilizza umore, di mutevoli persone.| CORNIOLA rosso arancio, ha ossidi ferro, se riscaldata, dà color + intenso, tratta secondo chakra, e protegge da influenze. CORNALINA ossido rosso, mentre Sardio è bruno, entrambe calcedoni, trovi nella sabbia, ferma epistassi, se bevi vino caldo, dove è posta cornalina, ricorda goccia sangue, gioco omeopatia; la vera vien da India, + scura è maschile, + chiara è femminile, aiuta utero e denti.| CRISOLITO è olivina, trasparente peridot, che Saulo a efesini, dice caccia demoni, contro Principi e Potestà, demoni di aria, che odiano ordine, temono tal pietra, più di carne e spade: avversario si avvale, di clima perturbare, clima che muta, fa tutti deragliare, una buona confessione, a volte può aiutare, Crisolito aiuta, posto sopra cuore, aumenta il saper fare.| SARDIO ha 1 sol colore, calcedonio bruno chiaro, come foglie autunno, nasce al pomeriggio, tra vari acquazzoni, scaccia epidemie, ovvero sciagure, messo sulla testa, con un berretto lana, reciti tal frase: come Dio fece cadere, primo Angelo in crepaccio, così ti levi tal follia, per ridarti buon senso, e la persona guarirà. Chi perde 1 udito, dopo malattia, metta Sardio in vino, poi avvolga gemma in Lino, o canapa tessuto, su orecchio malato, metta un pò di ovatta, riacquisterà udito; se hai febbre forte, Sardio in urina, di primo mattino, e recita formula, a liberar persona, occorre grande fede, come in gravidanza.| SARDONICE ha strisce, bianche nere e rosse, portato sulla pelle, in bocca inumidito, aumenta percezioni, e scende indisciplina, collera poi fugge, di fronte a sua purezza: se hai libido forte, poni gemma su inguine, se donna su ombelico.| TOPAZIO indiano è, sanscrito Pita, piteda della Bibbia, giallo corindone, citrino Scozia e Spagna, Siberia e Madeira, incolore rosa o verde, oppure azzurro cielo, calma nervi e fà, pensare chiaramente, agisce contro insonnia, artrite e congiuntive, emorroidi epilessia. Matteo ebbe la pietra, a illuminar fedeli, ridar la vista ai ciechi, anello vera fede, Topazio ogni mattina, premuto sul tuo cuore, assieme le parole: Dio grande in tutto, mi tenga presso sé, con sua benedizione, fortifichi mia fede, leva ogni disonore, nel sole mezzogiorno; seguendo tal preghiera, tal gemma spaventa, gli spiriti maligni, che fà fuggir da umani, così se mangi e bevi, fissa anello al dito, topazio suderà, se cibo tien veleno, come il mar che spuma, quan getta impurità. Topazio che riposi 3 volte nel vino, cura milza e febbre, e aiuta menopausa, topazio sopra il fumo, di vin caldo More, gli reca + forza.| CRISOPRAZIO verde mela, vuol dire verde-oro, cresce in verde opaco, dopo del tramonto, forte in mezzaluna, messo sulla pelle, artrite fa sparire, reumatica paralisi, che limita mobilità, messo sulla gola, finché diventa caldo, collera sparirà; epilettico lo porti, per demoni scansar, 1 ossesso versi acqua, sopra 1 crisoprazio, dicendo tal preghiera: oh acqua io ti verso, sopra questa pietra, con forza che Dio usò, a congiunger sole e luna, bevuta tale acqua, almeno 5 giorni, il demonio molla presa. Crisoprasio ha nichel, è calcedonio verde, associa due chakra, di cuore e di gola.| AMBRA di Liguria, Electron vecchio nome, elettrica attrazione, su tomba di Maometto, cura febbre e otalgie, frattur palpitazioni, messa in birra o vino, o latte x vescica. || P7,LU7 LIEQUE (Rekketsu, blitz) a 1,5 cun dal polso, in piccola depressione vicino Processus styloideus radii, collegato al punto Apertura del Vaso Concezione (Ren Mai). Elimina Vento e attiva discesa nel meridiano Polmone, calma i dolori e stimola diuresi via reni, elimina catarro e apre e regola il Ren Mai. Indicato su raffreddore, brividi di febbre, naso chiuso, tosse con catarro, respirazione difficoltosa, respiro corto, asma, mal di testa, rigidità alla nuca, mal di testa laterale, emicrania, ipertensione, perdita coscienza, mestruazioni dolorose, sterilità, amenorrea, disturbi cavità orale e gola, mal di denti, paresi facciale, nevralgia del trigemino, disturbi articolazione polso e avambraccio, dolori a mano, polso e pollice, emiparesi, sangue urine, minzione dolorosa, dolori ai genitali, spermatorrea, problemi di memoria, palpitazioni, sensazione di costrizione nel petto e costole, problemi di muco e gola secca. socrate_diotima_simposio.mp4 libro_mantra-pietre_it_srimataji.pdf audio
voce: lucifero
dante Commedia della storia tra terra e firmamento (349) canto 01:17 | foto storia | audio | storia_reforme-protestante.mp4 | storia_reconstruction-Fomenko.mp4 | filosofi_dante-purga-ultimaprova.mp4 |musica canto_madonna-czarna_cestokowa.m4a
diaspro Hildegarda cura cuore con Diaspro fede Topazio Rubino Corniola e gemme (7) canto 01:20 | foto minerali | audio | socrate_diotima_simposio.mp4 | libro_mantra-pietre_it_srimataji.pdf | 0117_ildegarda09.m4a |musica 12-Gloria.mp3