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voce: littoria


agropaludiranocchiare di Sezze e nomadi pontini (308) quando cantano le Rane giorno equinozio certo appare italico | foto eurafrica | audio | acquesanatori_terapie-polmonari.mp4 |  | film_albero-zoccoli1978.mp4 |musica 91_icaros_medicina_femina.mp4

(): 1 quid censiti


308:quando cantano le Rane giorno equinozio certo appare: Paludi del Tirreno, in capanne lestraioli, vivevano i pontini, e butteri Maremma, capanne di paglia, due varietà primarie, conica e allungata, identica africana, in agro pontino, palude loro amica, canne mais e strame, giacigli x famiglie, vimini e fieno, paglia per cuscino. Lestra del Montanaro, spiazzo disboscato, debbiato e cintato, per uomini e bestiame, in paludi Pontine, in piccoli gruppi, in estate vanno su, in autunno tornan tutti: 9 mesi in palude, 2-3 mesi in montagna, bonifica Pontina, cancella transumanza, 944 riallagati, da tedeschi in ritirata, ritorna malaria, e palafitta rialzata, malarici assuefatti, diffidan medicine, riposano a tre metri, lontan da umidità, e malar zanzare, prima di dormire, cospargon volto e mani, poltiglia aglio-tabacco. Piccoli ripari, su palafitte a 4 pali, 3-5 metri suolo, tetto con frasche, scala a pioli accesso, aria malsana sotto. Littoria nasce 38, nel comun di Sezze, che spende soldi frasche, a nascondere capanne, su ferrovia Roma-Napoli, fino anni 80, capanne abitate. Sindaco contadino, scrive sua storia, da bimbo mio papà, in lestra mi porta, a sorvegliar frutteto, 2 mesi in palafitta, fò bagno al canneto, e apprendo storia vera: si cerca un area piana, asciutta e riparata, terra poi sfalciata, si traccia diametro, due metri circolare, pali fissi al suolo, x yurta da steccare, pareti impermeabi, con mazzetti STRAMMA, duran 4 anni, delicata è parte alta, confluenza dei pali, a 3 quarti sta buco, x fumi focolare, sotto è iattarola gatto; io dormo posto a sud, in capanna palafitta, confortevole a calura, conservo acqua in orcio, fresca a lato nord,. Sezzesi e Bassianesi, ciociar terracinesi, secon costume natio, capanne di ogni clan, da nomadi macchiaroli, ai paesi altopian: pastori Ciociari, fan capanne a cono, pareti spioventi, evitan forte vento, con tralci vitalba, pavimento è pula-terra, bagnato e pestato; rettangolo capanna, di bovari a cono basso, pianura senza neve, rivela soluzione, per bestie da fieno. Scafurno scintì o baracca, famiglie fortunate, cassapanca pane-panni, botte legno 5 litra, in pietra pesta-sale, concone e soregli, brocca con beccuccio, imbuti mestoli zucca, e palo appendi tutto. Focolar centrale, 2 aste fan paiuolo, tirando la catena, allontano dal fuoco. Proteggi o rovo spino, Grasce case scorte! coltello e lama ferro, toglie fango scarpe, fumo esce da tetto, vince tarme e zanzare, capanne abitate, riparate ogni tanto, resiston centanne. In zone vulcane, la base è muro a secco, elevato 1 metro, a cui si appoggia tetto; capanna da trasporto, è 2 metri a cono, lo spostan due persone, 50 chili peso, su asino legato, usata in alta quota, riparo di scorta. Recinto addossato, a lato capanna, 1 conico pollaio, di legno e stramma, galline di giorno, stazionano in aia, aiuto di acquacotta.| Centinaia di fosselle, aiutano pesca, dei RANOCCHI lepini, apprezzati in cucina, da poveri e ricchi, in piazza ranocchiare, donne di mestiere, vendon rane pescate: granunchiar di Sezze, al sorger del sole, pesca nei canali, con rete e asta lunga, costeggia il canale, batte piedi a terra, mentre vara immersa, rana salta e centra; gli anfibi uno a uno, messi in una nassa, pescato il giusto kilo, torna in sua casa, assieme sua famiglia, decapita i ranocchi, dopo aver spellato, al mercato li porta. Pesca con lenza, asta lunga con esca, di lumaca sgusciata, attira la rana, che ingoia lumaca, lei tira la lenza, prende sua rana, le stomaco comprime, preservar lumaca, se continua a pescare. Ranocchi in eccedenza, son conservati vivi, per giorno successivo, mestiere di famiglie, portati in piazza, in acqua conservati, se acqua rossiccia, son freschi pescati; sdraiata su sgabello, guarda recipiente, vende ranocchi, con camicia sbottonata, ha bilancia nella mano, e petto illuminato, ranocchiara bella, ne spaccia senza fiato; donna vende scorta, tra vicoli sospiri, ranocchi in brodo x, malati anziani e bimbi, leccornia se impastati, e cotti nel forno, ranocchi di cristiani, moltiplicano i pani. acquesanatori_terapie-polmonari.mp4audio
||Albero Zoccoli film, di Ermanno Olmi 1978, segue la vita quattro famiglie, che vivono a mezzadria, i contadini e artigiani, nel rapporto con la terra, esplora fatica rurale, e l'isolamento sociale, tradizioni e senso comunità, la dignità del dialetto, Lombardo Veneto Ottocento. Ecco sforzi dei contadini, li narra pure Verga, in Mastro Don Gesualdo, umile contadino siciliano, che riesce salir socialmente, grazie a lavoro e perseveranza, agricoltura del riscatto, riflesse pur nei Malavoglia, in contesti rurali e marittimi, tra ingiustizie sociali, dove figure femminile, sono forti e resilienti, tengono unite le famiglie, nel lavoro dei campi, e nel riscatto dignità, tra imposta modernità, che minaccia gran legame, tra famiglie e territorio, e dipendenza da risorse, naturali mare e terra, garanzia sopravvivenza.


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