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voce: kulikovo


agrakulikovoKrisna e Arjuna in Agra e Yellamma (322) bugie, frittate e polpette, o grasse o niente arabindi | foto indionesia | audio | storia_krishna-arjuna-kulikovo.mp4 | device_krishna-insegna-yoga-arjuna.mp4 | film_spazio1999_divinita.mp4 |musica 01_Hare-krishna.mp3
alanirussiTago a Marta e Bacugno con Nevio e Mida (343) notte d'inverno, cielo stellato, giorno seguente rannuvolato  | foto umanstoria | audio | storia_andronico-e-amazzoni.mp4 | storia_petrarca_crea_rinascimento.mp4 | film_spazio1998_odissea.mp4 |musica canto_madonna_lourdes_bernadette.m4a
bulgariarpa narra Kolyada, regni conquista slava (339) a chi non ha figli, non chiedere consigli  | foto umanstoria | audio | storia_krishna-arjuna-kulikovo.mp4 |  | film_totò_due-colonnelli1963.mp4 |musica 17_tu_scendi_dalle_stelle.mp3
giudeiTucidide e Paolo, yudei diluvi e cattedrali (344) Dicembre piglia e non rende, avaro e scroccone si intendono benone  | foto umanstoria | audio | storia_cronologia-fomenko_interview.mp4 | film_bibla_sanpaolo_franconero.mp4 | film_bibla_giuda-maccabei.mp4 |musica canto_megalo_bulgarian_ortodox-inno.mp4

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322:bugie, frittate e polpette, o grasse o niente: In treno fino ad Agra, Seba va a Meerut, dove legge libro, epopea Mahabharata, al centro sta la guerra, che fonda India tartaria, tra fratelli Pandava e i dubbi di Arjuna, Krisna uomo blu, pian piano li confuta: Arjuna guerriero, è un fratello Pandava, prototipo di eroe, in guerra Kurukshetra, dura 18 giorni, a combatter sua famiglia, mentor parenti amici, riuniti alla fazione, di malvagi Kaurava, usurpatori trono di Yorosolima. Arjuna avrà sconforto, e combattere rifiuta, ma Krishna suo cocchiero, riporta a retta via, con sacri insegnamenti: gioco di illusioni, è la esistenza umana, sogni di Maya, che narrano fiumana, impazienti due eserciti, stanno di fronte, fermo tra i due, Arjuna indugi rompe: Krisna cocchiero, rivela ogni finzione, disastri e sofferenze, modellano vicende, recano un senso, e accrescono coscienze: se storia si ripete, cento anni con inglesi, espansione su rovine, di canati fuor imperi, tensioni tra nazioni, di nuovo conflitto, sete di conquiste, dopo diluvio fitto. Krisna scomparve, nella foresta fitta, lo cercano le Gopi, devote pastorelle, pien di amore intenso, cantano scappatelle, Krisna blu guerriero, eterno amante ardente, continua Mahabharata a Villipuram villaggio, la notte Amavasya, al tempio Koothandar, attuano un mito, rinnovano le nozze, di figlo del re, rimasto senza moglie, eunuco in battaglia, lui cerca moglie, così quando morirà, Lei lutto piangerà; Krishna appare donna, si offre di sposar, a notte lo sposa, a mattina può partir, morto in battaglia, lei lutto può indire, alfine si rivela, Dio Krishna tra i presenti, vedon suoi misteri. Kunrat ermafrodito, da base spin dorsale, fin ghianda pineale, sakti egizia sale, ascesa kundalini, caduceo di Pasupate, a gopi innamorate, drago alato appare, con un paio seni, tiene squame e penne, unione forze opposte, crea luce astrale; cultura nativa, incoraggia terzo sesso, in casi di bisogno, cambia gioco ruolo.| Raseno ci racconta, Ovidio Ermafrodito, da Naiadi allevato, presso lago Frigio, lascia quindici anni, monti suoi nativi, giunge in altre lidi, e toglie vestiti: a riva venne visto, da ninfa Salmace, lei si innamora, un fuoco senza pace, il giovinetto ignaro, rifiuta amor di ninfa. Salmace si gettò, dentro al laghetto, dove immerso era, nudo il giovinetto, a lui si strinse forte, tutto lo avvinghiò, come Edera sul tronco, fusa a lui restò; poi gli Dei pregò, non esser separata, sebbene Ermafrodito, resiste disperato, accolta la preghiera, eterna fu unione, 1 corpo solo poi, emerse in effusione. Ermafrodito ottiene, da padre suo Mercurio, che chi alla fonte andrà, merger suoi dolori, avrà per medicina, medesima sua sorte, metamorfosi cura, apre e chiude porte. Androge ermafrodito, 2 generi sessuali, di corpo e di anima, in culture sociali, Ermete suo padre, è Mercurio caduceo, antico dio di Luna, e primo scriba vero, simile Atteone, scioglie nel mistero. Ermafrodito somma, due polarità, sintesi androgina, di psiche identità, è Venere e Mercurio, due diversità, la lor natura compone, ogni mentalità. Ermafrodito migra, navigando sui mari, venne dalla Siria, giunge sino a Cipro, sbarca pure a Creta, e bizantin città, dona nuovi culti, per crisi fronteggiar: spiega tale mito, conflitto della mente, tra istinto e ragione, dolore si protende, in sintesi dei 2, esso offre soluzione, danza in frenesia, sarà la guarigione. In Scizia e Anatolia, Siria e Palestina, avvennero rituali, di cambi transessuali, Scizi in ritirata, saccheggiano Ascalona, Dea Venere adirata, berdache li trasforma. Tiresia nato a Tebe, assaggia sul Cillene, potere del serpente, lungo lo intrattiene, gli dona la sapienza, poter di guarigione, Lui oracola vivente, per Ercole missione: sapiente sciamano, primo sacerdote, fù veggente cieco, androgino Tiresia, dopo aver visto, due serpenti copulare, memoria assai Templare. A corte di Federico, l'abate Becarelli, farmaco possiede, a invertire i sessi, potere mascolino, vestito con corazza, dentro attore cala, pudore si sbarazza. Traversa Ermafrodito, i secoli del tempo, portandosi le idee, assieme suo modello, narra lo straniero, idea di perfezione, in tempi di incertezza, paura alienazione; giunge in Inghilterra, nel rinascimento, re Giacomo ferma, costume travestimento, donne della city, di ceto borghesia, infrangono tabù, di sesso e classeria, accusate di immorali, e di prostituzione, a causa di indossar, maschile vestizione. In molte società, si arriva a squilibrio, di generi o risorse, di femmine o maschi, saggezza interviene, stimola a mutare, costume locale: due-spiriti chiamate, indigeni Berdache, sfoggian vesti donne, si lascian corteggiar, da cacciator guerrieri, fratellanza di arme, dopo iniziazione, x forze equilibrare: dove sta squilibrio, sociale o naturale, persone mutan sesso, + facilmente pare, imitando forma, esteriore dei rapporti, coito anale o tibie, x peni sovrapposti. Tupinambas guerriere, imitavano maschi, in lavoro e costumi, capelli accorciati, in guerra o caccia, con archi e frecce, ognuna tiene donna, che le cura e serve; 2-spiriti sciamani, trattati con onori, se pratican rituali, medici o sacerdoti, sakala in Madagascar, waria in Indonesia, mahu a Tahiti, faafa in Samoa, auracani in Cile, kathoey in Thailandia, riducon pomo adamo, tramite ormoni. |La notte di Amavasya, Villipuram villaggio, al tempio Koothandar, attuano 1 mito, rinnovano nozze, morte di 1 marito: narra Mahabharata, di 1 figlio di re, eunuco in battaglia, vuole una moglie, che pianga suo lutto, Krishna appare donna, ascolta sua preghiera, si offre da sposar; a notte lo sposa, a mattina lui parte, morto in battaglia, lei lutto puoò far, alfine si rivela, Dio Krishna + Devi, e tutti presenti, vedon suoi misteri. Kunrat ermafrodito, da base spin dorsale, fin ghianda pineale, sakti egizia sale, ascesa kundalini, caduceo di Pasupate, Cernunno Fauno Pan, streghe innamorate; capro umano alato, con un paio seni, corpo tiene squame, penne e pure peli, acme di alchimia, unione forze opposte, crea luce astrale, torcia tra le corne. Acque sud India, Yellama Dea fiume, ha potere mutare, generi a chiunque, uomini e donne, invertono i ruoli, in + situazioni, riti oppur giochi. Azande donne in Congo, sfregano banane, per gioia e piacere, favori scambiare, tra Ganda del Nilo, sesso fà scuola, sin da bambini, si apprende ogni cosa, piacere valore, avanti al villaggio, parate ben fatte, senza imbarazzo. Cultura nativa, incoraggia terzo sesso, apprezza diversità, di psiche mistero, corpo si adatta, a suo interiore stato. Clan nativi americani, sanno affinità, tra umore di piante, e uman sessualità, capace a rivelare, identità interiore, atto di ingerirle, è atto fare amore: presso i California, e Pueblo di Arizona, 1 uomo vigoroso, è scelto e masturbato, molte volte al dì, a produrre debolezza, così testosterone, scivola in scarsezza; fatto andar cavallo, atrofizza genitali, cadon peli e barba, la voce alleggerisce, incline al femminile, ora è mujerada, assume nuovo ruolo, nel social casato. Cabeza de Vaca, esplorando Florìda, descrive tra nativi, androge meraviglia, ragazzi effeminati, accettati dal gruppo, li chiama Berdache, 2 cuori in un corpo; sacri e aggraziati, i maschi guaritori, molti erano mogli, a guerrieri coraggiosi, medicin-man, sciamani e consiglieri, rare donne pure, dan prove da guerrieri: nadle tra i Navaho, winkte tra Lakota, 2 sessi e 4 generi, offre loro storia, elsa tra gli Yuma, scoprono in sogno, osservan fanciullo, e presagi van dare, clan li autorizza, cambiare e sposare. Chukci di Siberia, sciamani pur 2 cuori, amati rispettati, se ottengon risultati, chi sogna Dea Anukite, vede bene fondo, apprende medicina, arte cucina fuoco: se persona resiste, saman vocazione, o ruolo di capo, subisce depressione, sol quando accetta, visione chiamata, smette soffrire, il clan lo ha perdonato; accettare dentro sè, autentica natura, porta a integrare, in sociale struttura, se accettano persone, sacre sue visioni, psiche si riflette, in loro situazioni: su isola di Bali, uomo occidentale, è turista percepito, qual transessuale, a causa dei costumi, detto è berdache, uomo dominante, qui è vinto da Salmace. storia_krishna-arjuna-kulikovo.mp4device_krishna-insegna-yoga-arjuna.mp4audio
||Yin diviene Yang, durante i tempi crisi, giorno divien buio, e ogni valore inversa, come in guerra o in festa, le dinastie giganti, legate avo serpente, detti anche Velets, adoran bafometto, un androge mediatore, nell'antro di sibilla, dei kahn radice egizia, culto linga-yoni, per equilibrio umano, kundalini interiore, creativo e distruttore, solve e coagula, muta sabbia in pietra. In battaglia in Kulikovo, presso odierna Mosca, anno i.380 circa, scontro epico in ricordo, nel mito si trasfuse, leggende in ogni dove, due gruppi opposizione, in seno al culto imperio: guida khan Donskoi, cioè Costantino il Grande, cristianesimo apostolico, erede di Andronico, contro i velets conservatori, di cristianesimo ancestral Royal, guidati da khan Mamaji, in un epica battaglia, tra dei fedeli al Xristos, e al suo decreto imperio, contro asura deva, o giganti Velets, che stemma di Milano, biscione ancor ricorda, allusione al loro rito, primario di potere, dichiarato poi pagano, da editto Costantino, a fine di battaglia, vinta da Donskoi, con aiuto polver sparo, fatta in monasteri, diretti da San Sergio, detto di Radonez. Khan Donskoi divieta, soggiorno in terre imperio, cioè Gran Tartaria, alle tribù Volots, renitenti a convertirsi, ai valori apostolari, rinunciare ai sacrifici, così ordine San Michele, e altri monaci/guerrieri, presidiano i confini, e i Leviti sacerdoti, proteggono i bambini. I capi renitenti, in asilo in terre indiane, tibetane e Indocinesi, e isole indonesiane, memoria manufatti, edifici impressionanti, Anghor Vat o Burubur, o le samoane imprese. Col tempo mutan scopi, nei due partiti in testa, fan sintesi ideali, frammisti o radicali, ecco alcune orde, in fuga o migrazione, raggiunsero la Cina, e fondan manciù Qing, canato del Chitai, e canato Chiagatai, poi orda Samaria, nell'isola di Iesu, avvia shogun Samurai, fino al i.860, quando le navi nere, dell'ammiraglio Perry, al servizio dei banchieri, avviano guerra civile, e nasce altro Giappone, mentre il Ciagatai, dai romanov annesso, o i sultanati indiani, arabi e persiani, e il canato Mamelucchi, dagli anglo divorati. Velets superstiti, si incontrarono/scontrarono, pur secoli prima, con orde di Maometto, alla nascita Ottomania, anno Iesu 453, Maometto profeta, durante la crociata, guida guerrier sufi, fino mezza Europa, guida cavalieri, di ordine templare, gnosti ed ermetismo, xristo-musulmane: amici del leone, di Nicea e di Nubia, erigono + guglie, Tartaria architettura, cattedre al Signore, centrali di energia, possente medicina, di sonor frequenze, in toroidi rosoni, rito di cavalieri, di orda poderosa.

343:notte d'inverno, cielo stellato, giorno seguente rannuvolato: Alani 阿蘭聊 Alan-liao, clan nomade irani, bellicosi sarmati, situati su Palude, fin delta Danubio, amazzoni e scizi, gigan corpo canuto. Citano cinesi, vasta steppe Yen-ts'ai, detta Alan-liao, dove abbondan pini, aconito e rapa, muchamor bisaccia, e villaggi Hmong, originan Cosacchia. 200 mil arcieri, cavalcano a regione, importano cammelli, mercanzie mongole, ogni clan stanzia, nomina sua terra, Gallia e Pannonia, Etruria e Venetia, Spagna e Lusitania, Numidia e Zungaria, fino isole esterne, come la Britannia. Impero bizantino, li vuole mercenari, re di Svezia porta, titol Re di Alani, Alania cristiana, 1 regno della orda, battaglia a Kulikovo, con bulgari Volga, conquistano mondo, a ondate in Italia, guelfi e ghibellini, saccheggiano Apulia, fondan Tavenna, Napoli e Ruma, Firenze ed Etruria. Haldia kolyadovtsi, significa cristiani, astronomi Caldei, sapienti alan di Egitto, casta sacerdoti, Haldia loro regno, kemi alessandrini, casta di bramini, Alani in più domini.| Maria dei mongoli, madre di re slavi, matraguna Romania, Alania theotokis, madre al re-cristo, in occasion di riti, indossa pelli cervi, nei cortei guidati, di maschere uccelli, su aste sormontati. Cavallo baldacchino, araldo sovrano, dietro passan carri, di real defunti, con ventre ripuliti, di aromi ricuciti, rituali seppelliti, con servi e concubine, dentro fossa pietra, kurgan tombe prime. Cadaveri comuni, portati dai parenti, ogni amico offriva, banchetto in cimiteri, rito cibo dura, quaranta giorni lutto, fino sepoltura, espiano ungendo tutto. Vimini e giunchi, corteccia betulla, affreschi nelle tombe, della rus etruria, camere ulteriori, corpi di servitù, tumuli 20 metri, in grotte muro pur. Corpi imbalsamati, nudi ingioiellati, cinture bracciali, amuleti scorte pasti, genti etrusche ovunque, turani tibetani, ondate successive, guidate da atamani.| Ashina clan reale, gokturks goti-turchi, Mustafa Kemal cita, con simboli Asena, lupa emblema teatro, mito romolo remo, di Tartaria stato. Un paese cinoturco, distrutto dai soldati, sopravvivono bimbi, li trova Asena lupa, tra i ragazzi-lupo, Ashin è capa clan, da lor discendon slavi, genti turanian. Rasna di Tarquinia, discendono da lupa, simbolo che passa, a Roma papale, lupo animale, folklore popolare, di nativi americani, turchi mongoli alani, cacciator di steppe, figli ai lupi slavi. Lupi di Alaska, fratelli dei Pawnee, Ainu del Giappone, discendon loro unione, lupo nell'India, protegge e distrugge, lupi poliziotti, dragon d'imperatore. Amazzoni a corte, di re moscoviti, fino al 700, han volto caolino, Giovanni Danimarca, sposa figlia khan, Xenia Borisovna, che a cavallo va. Amazzonia sarmazia, tra Azov e Volga, indossa copricapo, bianco a seta gialla, bottoni d'oro e nappe, cadon sulle spalle, tutte vanno a coppie, ciascun cavallo bianco, lunghe vesti seta, e stivali gialli, 24 donne, fan cerimoniale, usanze di Moscovia, da principe Mosokh, principe Ross, principe Sarmat, cosacche donne ordiane, in lotta contro Greci, guerriere donne alane, scizie ed iraniane. Mauro Orbini scrive, che canti di Natale, serbano memoria, di pope bizantino, da Odoacre spaventato, re dei Perugi, sue donne in notti luna, veston pelle lupo, si ungono di piante, maschere animali, ipnosi li trasforma, in lupi mannari. culto Dea Turanna, brilla Aradia luna, amazzoni dianae, errano alla selva, corron chiara luce, ululano accoppi, nelle grotte nude, salgono sui rami, cercano visione, sotto ombrelli aperti, respingon radiazione, raggio luna che, reca possessione.| TAGO Aruspice signore, veste umil pastore, berretto appuntito, e ricurvo bastone, osserva gli uccelli, e meteore cadenti, dal volo e da lampi, scruta gli eventi. In tempi di guerra, offre gli auspici, ai capi guerrieri, con polli ed offici, se viscere indaga, di corte animale, interpreta enuncia, l'azione da fare. Aruspice indaga, nei fulmini e tuono, se serve li attira, evocandone il tono, indaga la fonte, il colore e il fragore, lor tipo e durata, e se emana acre odore: lampo ha sfiorato incendiato a distanza, che cosa è colpito, in qual circostanza, se fulmini son secchi, umidi o chiari, se son segni di fato, o eventi pur vani. Aruspici detti, custodi sorgenti, raccolgon parole, oracoli viventi, masticano foglie, di Edera ed Alloro, sistemano in versi, i canti del coro: con passo viandante, flauti e mantelle, e 1 liuto bastone, assieme campanelle, apron la nebbia, chiariscon tormenta, cosi da invitare, lo spirito a Terra. Girovaghi artisti, di terre e mari, templi han fondato, con semplici mani, da India alla Cina, Africa e oltre, raggiungono Italia, seguendo le orme: questi son Templi, dei primi tempi, Boschi e sorgenti, anfratti clementi, chiamano l'acqua, e il fuoco danzando, col canto di Tago, che librano in alto, se fabbricano ponti, collegano i mondi, viaggiano in tondo, tra lingue del mondo, da soli son sabbia, in gruppi son malta, parlan ferventi, aborigeni a danza, ritiran con garbo, se vanno in letargo, custodi del sogno, di umano passaggio.| Aruspice Nevio, sfugge nebbie-tempeste, usa pietre quarzo, assieme a coralli, sa che ogni lampo, ha cuore di pietra, la trova sul posto, cui cadde la sera: Tinia scaglia, 11 manubie diurne, Saturno summano, lancia le notturne, se utile o dannoso, lampo perentorio, dimostrativo di ira, lampo ostentatorio, lampo devasta, poi cambia e trasforma, lampo presagum, dissuade o ti informa. Nevio era un bimbo, e pascolava scrofe, un di si addormenta, al campo del padre, poi sveglia e piange, ha perso i maiali, entra al sacello, consulta i suoi avi: chiede trovar scrofe, promette Uva bona, esaudito desiderio, cerca in vigna sua, dunque suddivide, la vigna due a due, dal volo di uccelli, trae auspici sue; traccia suo templum, volge viso a sud, dai punti cardinali, solchi mette giù, posto nel centro, ora osserva il cielo, dai voli di uccelli, segue un sentiero. Nevio procede, fa rito exploremus, interpretazione, è interpretemus, se fa purificazio, lui esegue exoremus, infine controlla, sogno oraleus. | Nasce Tarquinia, presso fiume Marta, toscani creano mito, Dardano greco-lidio, Dioniso poi Bacco, danza il ditirambo, Firenze grande Mir, volgare lingua muta, quan corte Bisanzio, fugge sul Tirreno, riscrive novo imperio, tratta coi toscani, lingua corso-franca, chiamalo latino, italiano segue usanza. Pope militari, appoggian nuova classe, fanno propaganda, edificano Vaticano, su immagine antica, tesor di Costantino, nasce Roma antica. Oroscopi papali, datano gli eventi, sui palazzi Borgia, e dipinti conventi, oppure nei canti, carnascialeschi, rime di nostalgia, sfoghi irriverenti: ogni Rasna paese, risuona sottofondo, armonie musicali, diffuse nel mondo, soffi nel flauto, echeggiano in-canto, di giorno di notte, senza rimpianto; poi satira arriva, fà satur-azione, miscela esplosiva, cioè improvvisazione, di attori istrioni. Contadini avvinazzati, riscattan se stessi, giorni di festa, fescenni Fallisci, scurrile colore, recitano a feste, o in gare onore. Raseno dà stile, con ottave rime, adagia poesie, su popolar melodie, sua metrica struttura, suona così, otto endecasillabi, BA BA BA Ci Ci, 3 distici fà, con rima alternata, ultima conclude, la rende baciata; son frasi ritmate, vocali musicali, scandite cantate, ugual salmodiali, saper salmodiare, 1 ritmico andare, terapia musicale, costanza del fare. Ritmare si accorda, ai balli di gruppo, lenire fatiche, resistere a lungo, nenie e salmodie, richiamano pioggia, proteggono umani, bimbi e bestiame, da varie mal-arie, e morsi di fame. Rasna medicina, è assai preventiva, usa terme e spezie, fogne e acquedotti igiene dentista, musica e danza, radici minestra, polenta e focaccia, di Farro farina, medicina di pancia. Carne saltuaria, per pochi sicura, Sol vin e olio, ricchezza di Etruria, contro mal-aria, zanzare paludi, esternano sfogo, ai faunus ludi, ballo di gruppo, invoca guarigione, malati in delirio, scende febbrone. Mundus di Ruma, al centro del foro, famiglie di clan, gli portan decoro, Fan ritmi di qua, e ritmi di là, il loro aldilà, è nostro aldiqua, culto familia, di grande antenato, sopra la tomba, banchetto e mercato, 2 volte anno, aprivano il mundus, a festeggiar, coi vivi il fecundus, è corrispondenza, tra mondi vicini, potere dei sogni, e dei vaticini. Guardiano blu, presidia accesso, di porto aldilà, del mondo stesso, Divino Charunt, poi detto Caronte, scorta ciascuno, oltre quel fronte, custode di Tago, e verso sibillino, quan tornerà, a tempo stabilito. Dopo fuga da Bisanzio, con aquila e lupa, nasce pontificia, Roma franca copia, Lupa di Alania, mito ancor diffonde, crea nuova nazione, storia si confonde: i rasna yudei slavi, sedotti da migranti, uniti ed enzimati, da nuove lingue usanze, latini e romani, bulgari e ottomani, mistero di Et-ruschi, papato và creare.| FUOCO arancio centro, cuore dei villaggi, attorno a se raccoglie, stolti con saggi, trasporta i piccini, alla fiaba popolar, in veglia con adulti, attorno a focolar, presso Monte Amiata, antico rito attende, la Selva illuminata, da giovani fiammelle: solstizio d'Estate, baldi giovanetti, fasce canne in spalle, seguono vie cave, dentro grotte tufo, fan luce col fuoco, x interior visione, inizi adulto ruolo. Percorrono viaggio, da tenebre a luce, scoprendo misteri, e affrontando paure, vicino mezzanotte, canne sono accese, rullano tamburi, scandiscono imprese, saltano coi piedi, 2 brevi e 1 lungo, arrivan fondovalle, spogliano di tutto, fanno 1 catasta, per fare gran falò, Raseno riparte, e narra etrusca stor: la notte di Diana, Tago fuori solco, danza del sudore, Luna a ferragosto, cerchi di Funghi, Diana attira danze, a mezzo di Puffi, Funghetti di fate. Tago figlio a Thera, nato nel terreno, in campo seminato, da bulgar orzo nero, festa annuale solco, Volterra e Bacugno, propizia in Toscana, Pan-Fauno in pugno. Tago pan afflato, spirito incantato, sceso nei raccolti, in corpo celebrato, dona magnetismo, e vita ha riportato. Tage da i segreti, ai musici poeti, Aplu divinatore, Dioniso iniziatore, Vener Afrodite, infonde folle amore: da bocca del folle, esce sapienza, parla x enigmi, esprime un evidenza, Dioniso freme, in assurdo linguaggio, offre sue gemme, a fare ghirlanda: Tag nuovo anno, in festa di locanda, Tin dio del Sole, Tanit dea di Luna, lettura circolare, o tartara scrittura. Tin nuovo giorno, 12 coppie orarie, per viver festeggiare, ciclo della luna, ciclo di stagioni, natura umana doppia, fiumi inondazioni, misteri senza nomi. storia_andronico-e-amazzoni.mp4storia_petrarca_crea_rinascimento.mp4audio

339:a chi non ha figli, non chiedere consigli: BULGARI di ieri, detti turchi e alani, simili agli avari, unni e tibetani, creano la Ungheria, con atamane truppe, partiti dalle russie. Volgari del Volga, sostano ai Balcani, lor contadini sono, fratelli di sangue, ma schiavi e gleba, i vinti in battaglie. Caste nell'India, dei rajput guerrieri, lavoran la terra, i servi della gleba, in francia son villani, indigeni locali, retaggio di conquista, dei nuovi aristocrati. Nuova elite europa, vien da discendenza, disprezzano i locali, detti servi gleba, 2 diversi genti, convivon stesso posto, senza mescolarsi, casate oppure volgo. Conquistatori slavi, e ottom-atamani, vengono da rus', fan schiavi di guerra, riuniti nelle logge, decidono i destini, regole nascoste, fra vincitori e vinti. Perdura tuttora, mito conquista, eufrasia ed americhe, che orda colonizza, ritira la marea, lascia dietro eredi, conquistatori slavi, diventano europei. Vulgari di Orda, Pomacchi o pomaci, cristiani musulmani, vivono ottomania, migrano Anatolia, diretti in Italia, tarhuni o tirreni, Geti Goti-rossi, etrusci antichi russi, da Attila guidati, tarquini detti Unni, da Moscovia migrati. Orda abita mondo, conquiste '400, tribù stabilite, in fertili valli, fiumi Dniepr e Volga, coltiva miglio ed aglio, lenticchie e farro. Mar Nero coste, Scizi con cipolle, commerci col Bosforo, storion sale tonni, miele carne latte, pelli oppure schiavi, importano stoffe, metal tappeti e armi. Odierna minoranza, Ederle a fine inverno, festa di 6 maggio, rivive tra famiglie, alle Thermos terme, fanno il segno croce, dividono pane, loro 3 villaggi, nomi in dialetto; coltivano tabacco, allevano bestie, la curander conosce, i riti del Natale, canzoni di Kolyada, Suda presso etruschi, Vishnu per ariani, Krishna e Sakyamuni. |Giorgio in Bulgaria, gira la campagna, con libro Scivia in tasca, osserva gli animali, a capire medicina, in bosco farmacia. Emilia sua compagna, gli mostra la Cicogna, che pratica clisteri, quando sta malata, spruzza col suo becco, anche acqua salata; presso suo pollaio, pollastre malate, cercano Alloro, al fine purgare, mentre anatre e uccelli, cercan Siderite, e fanno bagni argille. Un giorno Giorgio arava, campo presso grotta, vi entra e trova ossa, umane di giganti, una cassa era sepolta, con due libri dentro, in antico slavo, li porta ai sacerdoti, sperando di far luce, su anno 869, molti guardan libri, nessuno li comprende, lingua pomaco-slava, narra saghe di Kolyada, avi giunti da Orda rus, nei canti migrazione, bulgare tracce, in leggenda di Yudah, e in loro canzoni. Kolyada Xristos mito, in Etruria e Bulgaria, in bulgaro glogolitico, slavo ecclesiastico Sancrito, cioè senza scrittura, poichè dato in geroglifico, nei bauli sotto terra, scoperti da un contadino, che arava il terreno. Tagete parla ai Lucumoni, che ne fanno libro base, di tutto lor sapere, pure lingua e religione, Yuda e Suda sinonimi, di canone libri slavi, che secoli più tardi, son trovati nei bauli, raccolta leggi dell'impero, studiate dai mandarini, yudei yuris-prudenza, ricompilato a ogni concilio, indetti da Costantino, fin Giustiniano e altri sovrani. Suda andato perduto, sostituito da altri codici, costituzioni e napoleonici, mentre in italiano, Suda origina sudore, essudare e trasudare, distillare e riassumere, tirar fuori essenza leggi, in un compendio almagesto, leggi base dell'impero, su agricoltura e architettura, idraulica e acquedotti, riti funebri e religiosi, leggi guerra danza e canto, diritto privato e notariato, commerciale ed ecclesiastico, per slavi italici europei, libri poi detti sibillini, dai romani vaticini, mentre i Sudeti di Germania, così chiamati da quel libro, come Pomacchi e Catari, vecchi credenti cristiani, di Siberia Alaska e Usa. |YUDAMI antenati, ebrei mandarini, coinvolsero genti, da Egitto spedizione, aver terra promessa, da kan Orda oro, Yuda è slavo Veda: Yudiskogo figlia al re, lamenta poco spazio, a lavorar la terra, vuol pascolo nuovo, allora i sacerdoti, gettano le sorti, per dare loro nome, a nuovi centri che, colonie diverranno, durante spedizioni, in balcani e italie; luoghi deserti, colonie a dissodar, lavorano i giganti, insegnano ai local, arti artigianato, danno ai nostri nonni, che onorano memoria, di Yuda governanti, figli di atamani, che dopo la conquista, e distruzione impero, vedono altra storia, della inquisizione, su chiesa e moschea, che vietan bulgaro ricordo, di giganti avi, venuti da lontano, a gestire patrimoni, di re nelle colonie, mentre i Radaniti, mantengono le rotte, via terra via mare, alleati ai Genovesi, collegan le Tartarie. |SAMUELE in primo libro, narra un epopea dei Re, come giudice e profeta, lui consacra due Re, regna Saul 32 anni, David Re per 40 anni, conquista Gerusalemme, che strappa ai Gebusei, idolatri antagonisti, Arca qui conduce, un dì conosce Betsabea, ottiene figlio Salomone, che regna 40 anni. David pronipote a Miriam, sorella di Mosè, famiglia dove nobiltà, è unita a sacerdozio. Isai padre aveva in casa, una schiava che innamora, Isai cede allor Signore, sua moglie Nasebet consiglia, travestiti da schiava, e prendere suo posto, Isai congiunge a sua moglie, e nasce Davide gentile, che eredita da Adamo, settanta anni di esistenza, che questi chiese a Dio, di donare a quel bambino, suo futuro discendente. Isai vede Davide, come figlio illegittimo, lo manda nel deserto, lontano dai fratelli, a pascolar le pecore, mentre pasce suona cetra, eredita i tre doni, bellezza dominio e poesia, che Dio promise Adamo. Deserto è luogo purga, solitudine e silenzio, si fortifica il corpo, anima lotta con se stessa, si tempra e rinasce, Davide uccide leone e orso, ma gentil tratta suo gregge, buon Pastore che Dio vede, lo destina a guidar gente, del regno tartaro Israele. Samuel lo unge re, intorno ai 28 anni, con un corno di olio sacro, che non cola su altri figli, pur robusti e belli, ma il Signore guarda il cuore, Samuele chiede a Isai, se tiene un altro figlio, introduce lui il Pastore, sul suo capo olio vi cade, Davide unto un dì sarà, successore Re di Yoros, porta Arca di Alleanza. Primo incontro con re Saul, lo vuole a corte per curarsi, con il suono di sua cetra, chiede a Isai di mandar figlio, con asino e pane, un capretto e un otre vino, Davide va da Saul, comincia sua presenza, poichè Spirito di Dio, da Saul si ritirò, lasciandolo in silenzio, abbandonato a suo orgoglio, allora incubi salivano, da uno spirito cattivo, inviato in punizione, rende Saul malato, i suoi servi a consiglio: un cattivo spirito ti turba, cerca allora un suonatore, che mette mano a cetra, ti sentirai tu meglio. Isai figlio suona bene, abile con armi, saggio di parole, è Davide il pastore, quando suona Saul si calma, poiché spettro si ritira, come in Alessandro Magno, guarito da suono lira, o Farinelli a corte Re, cura Filippo V Spagna, da mal cronico 700, ripetendo aria preferita. Saul si affeziona, poiché si sente meglio, ascolta canti di creazione, con oceani pesci giganti, valli monti e alberi, Adamo ed Eva Caino Abele, diluvio e arca di alleanza, Abramo Isacco Esaù e Giacobbe, depravazione di Sodoma, torre Babele ed esilio, ritorno e perdono. Rembrandt lo dipinge, mentre suona la sua cetra, con volto disteso, Saul ascolta in commozione, una mano al viso un telo, asciuga proprie lacrime. Davide suona per suo re, poi con Gionata suo amico, prende Arca filistei, adopera sua fionda, a sconfiggere Golia, David lotta col gigante, poesia forza e coraggio, illumina buio con più lampi, mura abbassano col suono, fanno entrare lui in città. Saul cresce in gelosia, vorrebbe eliminarlo, dopo inutili battaglie, Saul muore suicida, David proclamato re, a mezzanotte sente suono, da corde di sua arpa, che cominciano a vibrare, dal budello del montone, macellato da zio Abramo; si sveglia sulle note, compone i noti Salmi, vorrebbe fare un Tempio, gloria del Signore, Natan profeta lo ferma: se tu farai tempio, sarebbe un Tempio eterno, ma Dio sa che Israele, si macchierà di tante colpe, così Tempio sarà distrutto, lo farà tuo figlio, nato da Betsabea. Salomone fonda Tempio, regina Saba lo visita, nasce Menelik e re Giuda, dopo la sua morte. Dio amava Davide, sposato sei volte, lui gli chiese esser tentato, a dimostrare sua fermezza, così lo fà peccar con Betsabea, moglie di suo generale, passeggiava su terrazza, freccia abbatte il paravento, vede donna fare il bagno. Pur tentato in carestia, e ribellion di un figlio, suo più grande dolore, ma settantanni vive gaio, regalati da nonno Adamo. Davide è pentito, chiede a Dio conoscer giorno, Dio dice che nessun uomo, può conoscer giorno morte, così a Davide rivela, che un Sabato sarà, ogni Sabato allora, lui studia la Torah, e un sabato mattino, a festa Pentecoste, sente rumore in giardino, si alza e va vedere, muore e cambia scenario, si ritrova in Paradiso, la sua Gloria unita al Padre, seduto avanti a Lui, suona e intona Salmi, sublimi e ammalianti. Davide è ispirato, dallo Spirito Santo, lui suonando trasfigura, comunica con note, fragile e profondo, cura ben comunicando, un repertorio di arpa che, consola e dà coraggio, melopea di nostalgia, cetra lira prima arpa, fatta in Genesi da Jubal, padre di arco arpa e flauto, immette un pò sé stesso, in testi copti elleni e slavi, ecco i Padri della Chiesa. Israele è mondo intero, servizio Dio di pace, frutto di un patto, controllo su Egitto, Arca di alleanza, e Tempio Salomone, progetto di messia, che forma ebraica classe, chiamata da Egitto, Anatolia e mar Nero, fino Europa America. Tribù di Israele, unite a un solo Dio, governi tribali, poi genti chieser re, che unisse una corona, Samuele unge Saul, tribù di Beniamino. Saul pecca ed esce, lascia David Giuda, sua casa governa, fin caduta Tempio, tribù popolosa, colore azzurro sposa. Quarto figlio a Giacobbe, eroe di Israele, occupa meridione, del Regno di Tartaria, mentre altre tribù, hanno altre terre, Davide riunisce, tribù in solo impero; morto Salomone, emergono tensioni, tra la parte nord, e la meridionale, in 453, secessione regni, a Nord Israele, a Sud regna Giuda, il primo è distrutto, Ottomania invece dura. Emerge poi scisma, di culti sincreti, religion cananee, kanati indipendenti, Giuda e Beniamino, sinonimo ebraismo, ebrei di altre tribù, obliano destino. Espandono ashkenazi, da Armenia e Georgia, poi Iberia e Sardinia, in Provenza riuniti, castigliani sefarditi. Regno Giuda regge, ai culti pagani, grazie a coesione, sul tempio Salomone, casa di Davide, fino ad esilio, da Terra promessa, Tempio distrutto, ma resta una promessa: avvento di un Messia, riparte da Giuda, Davide casata, in vangelo di Matteo, Shekina qui dimora, presenza di Dio: dove son 2-3, riuniti nel mio nome, io sono tra loro, tabernacolo presenza, shekina radice, arriva alla coscienza.| Alessio Komiakov, scrive storia russa, di Veneti ordiani, detti slavi pomaci, e bulgari alani, storia dei lignaggi, da Romanov cambiata, con storici tedeschi, Miller e Sclozer, pagati dai re, a legittimar trono. In Tula distretto, studiava minerali, brevetta fucile, in guerra di Crimea, conserva diplomi, di avi famiglia, fin dal 600, a servizio Moscovia, smaschera fiction, di falsa storia, scritta da tedeschi. Khomyakov studioso, narra i rapporti, west illuminato, e oriente slavizzato, Vendi occupan Alpi, liguri pendii, creano Pomerania, Baltico ed Illiria, Vudini russi poi, austriaca Vindobona, Komiakov elenca, Vend in tutta Europa. Vienna lago Velenc, o Vandea francese, tutti fiumi e centri, portan nome Sebra, Sevra Bel-gorod, citta bianca albi, Vandal Goti e Daci, nei bassorilievi, slavi uman di ieri. Ap Don e Po, Rodano impetuoso, o placido Danubio, slavi sostantivi, a indicare fiume, un solo ceppo clan, da lago di Ginevra, fino al fiume Nera. Province tartaria, moghul mahabharata, migrano in India, i cosacchi di alania, portando testi, diventano Veda, contemplano Soma, fungo rosso siberia. Indra bramino, conforma dighe sabbia, x arginare fiume, e Yavakri lo guarda, sforzo troppo grande, sembri un bimbo che, vuol arginare mare. Yavakri slavo, significa nemico, contrasta proposte, opposizion partito, Indra detto Andrea, Andronico ed Adamo, progetta acquedotto, nel poema indiano.| Europa fu abitata, da VENETI troiani, adriatici fratelli, fondan Padua city, e i lidi veneziani, che iperborei avi, occuparon prima. Veneti venetoi, wend lingua serba, Slovenia Montenegro, e Ragusa Dalmazia, fino a riforma, che vieta lingua slava. Venezia sorretta, da tronchi fondo mar, in acqua non marcisce, larice siberian, rivela rapporti, commerciali fra luoghi, Venezia e Siberia, commerci forti. In terre Germania, serbi di Lusazia, lingua lusaziana, è veneta slava, lusazi detti sorbi, veneti e polabi, restano oggi, estinti o germanizzati. Pochi sopravvissuti, vivono villaggi, prussia sassonia, ultimi clan sorbi. Ragusa dalmazia, sotto napoleon, lingua itali usata, da ricchi signor, il popolo ancora, parla slavo antico, Marino Darsa cita, il Dubravka inno: cara dolce libertà, dono d'eterno, fonte nostra gioia, unico ornamento, draga slatka slobodo, sva blaga nam bog, Tesla e letterati, a Ragusa legan cuor. Mauro Orbini duca, è Francesco Maria, di Pesaro-Urbino, scrive che Venezia, nasce come etrusca, fenicia che smercia, con Roma e Ragusa, fin caduta impero, dopo Riforma. Diffusi ricordi, dinastie discendenza, opposti a narrazione, di scuola tedesca, la disputa sorse, fra sassoni e slavi, slavi licenziati, dalle accadem reali; e nascono su carta, popoli finti arian germani, mentre i veri slavi, fondarono colonie, tra baltici e adriati. Sudario sindone a Torino, lenzuolo sacro ci ricorda, impressa essenza Xristos, reliquia legge primaria, da rispettare e tramandare, tra tutti yudei rasna e slavi. storia_krishna-arjuna-kulikovo.mp4audio

344:Dicembre piglia e non rende, avaro e scroccone si intendono benone: Pier della Francesca, dipinge Saturnalia, esalta costruzione, di Osiride colonna, pilastro obelisco, re incoronazione, canzoni scurrili, con gare di rima, rituali acrobazie, fachir pirobazie. Proceno Cinghiale, Fauno chiamato, nella città dei khan, fonda sua stirpe, Gauri moglie Siva, vuol riti primavera, feste di Diwali, accende lumicino, in case di adivasi, e indigeni vari. Clan di primi slavi, fan feste e sacrifici, di pesci e selvaggina, per avi ricordare, partecipare al rito, costruisce società, gruppi commensali, accrebbero sub-caste, al posto di tribù, a Roma piano emerge, nuova classe mista, sparisce distinzione, di razze e religioni, cresce astratta idea, di nazione yuda, divisa in caste varie, diverse occupazioni. Saturno a Roma è khan, che allenta le fasce, segna passaggio, tra dinastie a solstizio, avvia carnevale, che ordine sospende, rovescia le usanze, ai schiavi fa doni, ai re condoglianze, suo scettro bastone, gioca alle sorti, riordina il cosmo, scombina i consorti. Microbio narra, nel Saturday giorno, al tempio Saturno, a piè Campidoglio, statua è slegata, da lacci continui, scatena gli effetti, benèfici e ambigui, di inizio del tempo, avvento rinnovo, euforia e penitenze, sconvolge coscienze. Saturno ha le chiavi, del Cosmico Gioco, rilancia suoi dadi, poi oracola al fuoco, signor della tombola, giustizia e misure, con scacchi ed azzardo, ci da le visure, del nuovo anno.| Saturno khan dei khan, risiede estivo in Creta, un giorno fu esiliato, da Zeus guerriero clan, venne spodestato, divenne pellegrino, anziano saggio vaga, girando le paludi, per valli mari e monti, sfugge folgore di Zeus, in incognito ospitato, nel Lazio infin ripara, presso i popoli Lepini, re Giano e moglie Camene, riconoscenti al khan, lo vanno ad ospitar, nel Lazio governato. Giano lo protegge, dal fascio raggio Zeus, poichè controlla vie, frequenze cielo e terra, Saturno rassicurato, inizia a insegnare, civilizza gli abitanti, che vivon Nettuno, aizzano mare a divorare, le pianure coltivate, generare diluvio fango, che divora le città, lascian palazzi e paludi, infestate da malaria, sul luogo prime coltivazioni. Cenere tutto copre, e pioggia porta a terra, reca fango e palude, infestata da malaria, solo albero Ulivo, giunto da Iperborea, con Ercole in Italia, come chiesto da Atena, che sfida Nettuno, per possesso di Attica. Giove interviene, e decide la gara, chi umani aiuta meglio, sarà il padrone luogo. Poseidone col tridente, sgorga sorgente acqua salata, che genera laguna, e commercio via mare. Atena pianta Ulivo, che resiste a intemperie, scatenato da Nettuno, e risorge dopo incendi, sua presenza secolare, reca olive e olio sacro, crisma che unge neonati, malati e sacerdoti, cresime ed anziani, nella ultima unzione. Zeus decreta Atena, vincitrice della gara, e attorno sua pianta, nasce città di Atene, mentre olio di oliva, divien base dei commerci, dei fenici veneziani, in tutta magna Grecia, che diffondono la pianta, fino Americhe ed Australia: dove resiste ulivo, regge umana Civiltà, con commerci e città, e rituali agro religiosi, così espiantare ulivi è punito severamente, fino a recenti guerre. Atena doppia Xristos, e Maria sua madre, afferma culto apostoli, dopo evento Pentecoste, in bibbia resta eco, Genesi alleanza, tra gli umani e Dio, olivo della pace, ramoscello di Colomba, indica fine diluvio.| Saturno addormentato, attende risveglio, agli snodi del tempo, nel cristiano segno, dai fuochi di Ascensione, a incontri in Occitania, insegna tolleranza, religiosa ed economica, a yudei esiliati, da Egitto guidati. Saturno delle indie, è Musa Ibn Nusair, porta Tavole a Toledo, preserva primo tempio, di Salomon Sophia, e serba in Etiopia, arca di Giovanni: nel mito di Toledo, Yeshu entra al tempio, dove sta una pietra, incisa a divin nomi, due Leoni bronzo, seguono i fedeli, ruggiscono in uscita, sorvegliano fedeli. Yeshu trascrive, dentro sua coscia, tagliata ricucita, astuzia contro forza, uscito i due leoni, ruggirono e lui scorda, ma giunto a casa apre, ferita e si ricorda. Ieshu taglia coscia, senza aver dolore, trae segreto nome, scritto sulla pelle, greco mito Zeus, partorisce stessa cosa, Atena dalla testa, e Dioniso da coscia. Dioniso due volte, muore e rinasce, è Cristo sovrano, dio di Nicea, di primi cristiani, poi divisi in sette, culti e correnti, pianeti differenti, di tredici tribù, in seguito riunite, tranne intransigenti, da dodici apostole, in chiesa di Cristo, il giorno Pentecoste.|YUDEI amministratori, al tempo Carlo Magno, mandarini impero, curano gli affari: ogni iudex tenga moggi, sestari recipienti, anno yuda inizia, ai primi di settembre, Osanna è stagione, 4 ogni anno, tenga fuoco acceso, nelle nostre case, usa sugna grasso, di pecore e maiali, contin capre e becchi, loro corna e pelli, e ogni anno, riforniscan di prosciutti. Rendan ordinati, i nostri ginecei per donne, con alloggi riscaldati, per serate invernali, siano circondati, da steccati ben saldi, con solide porte, per lavorar tranquille. Ogni anno a Natale, Ogni iudex sottoponga, un elenco completo, che precisi ammontare, di quanto vien prodotto, nel nostro casale, tenga vivai di pesci, volendo può ampliarli, oppure va crearli, se spazio lo permette, i pesci sian venduti, oppure barattati, così ve ne son sempre, nelle nostre villae, poi iudices li vendano, per nostro profitto. In orto sia coltivo, ogni possibil pianta, giglio rose e salvia, trigonella e balsamita, meli cotogni, noccioli e mandorli, gelsi fichi e noci, ciliegi lauri e pini. Mela gozmaringa, geroldinga crevedella, spiranca lunga durata, e mele primaticce, quattro tipi di pere, a lunga durata, dolci o da cuocere, poi le tardive. Festa di Tabernacoli, yudei di campagne, vivono in capanne, oliveti 7 giorni, a ringraziare Cielo, piogge sulla Terra, Daniele canta il salmo, Yavin fermenta vite, fa Lot ubriaco sacro, Io sono vita e vite, Tu i tralci sostegno, entra nel mio cuore, rendi il mondo bello. Canzone di Bacco, Lorenzo magnifica, la bella giovinezza, sfugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia, doman non è certezza, la canzon continua, ninfe e innamorati, caverne e boschetti, han posto 100 agguati, da Bacco riscaldati, ninfe hanno piacer, di ingan satiri agguate, fare Amor riparo, sol genti rozze ingrate |Chi vuol esser lieto sia, domani non è certo, 1 soma viene dietro, su asino è Sileno, 1 vecchio ebbro lieto, ride e gode vita, Mida tien tesoro, non si contenta mica |Ognuno apra orecchi, doman nessuno paschi, giovani e vecchi, lieti femmine e maschi, ne fatica e tristezza, se accade convien sia, arda cor dolcezza, Chi vuol esser lieto sia, ogni triste pensare, caschi nella festa. Rivivono i poeti, le gare fra tribune, Cristo rima grande, ricordano in Etruria, piacevole evade, i confini dei sensi, con complici odori, riscuote consensi: due musiche frasi, si inseguono errando, ipnotica ruota, in continuo rimando, chi ha gusto le sente, corron su pelle, uccelli ed anfibi, cantan ricorrente, sibilanti vibranti, roboanti crepitanti, si incontrano suoni, uno e poi tanti, dan corpo ai miti, attuati nei riti, mutando bisogni, nei sogni infiniti. Un suono trasmesso, tramite 1 aria, entra in mio corpo, e placa malaria, dolori di artrite, punture di insetto, sciatica e gotta, analgesico effetto. In origine è verbo, verbo fù canto, creava ogni cosa, a mezzo di incanto, la genesi compie, in stato di sogno, piste disegna, a estinguer bisogno, Musa ferma tempo, ed ego ristruttura, coi modi influisce, anima struttura: suono calmo concilia, eolico estingue affanno, lidico è remoto, se Ionico è amore, stimola Romeo, 1 dorico solenne, diverge dai frigi, che invitano a guerre. Se sonor frequenze, modellano credenze, guerra oppure pace, salute e malattia, caccia e agricoltura, erbe e religione, pulir nadi canali, e porte percezioni, di chakra meridiani, posologia graduale, o repentini traumi. |Enoch ci rivela, elite di mandarin, regge mondo intero, con carro di Ezechiele, ogni accampamento, del drappello Khan, realizza cerimonia, per ogni nuova terra, parola efficace, stanza sacralizza: devoti nei campi, poco prima tramonto, recan benvenuto, a Regina di Shabbat, canta Vieni o sposa! al domo Shekhinah, ricevi con candele, maestro di Mishnah; vestiti a gran gioia, entrano da porte, nel campo mele sacre, luce candelabro, a Sposa passaggio, che piano dirige, verso tabernacolo: giudici a pregare, mentre arpa suona, risponde divinando, ogni domanda posta, lo spirito Signore, investe e profeta, Samuele canta viva, la shekhinah gloria. Tabernacolo ebraico, mishkan dimora, tempio trasporto, della divina Shekina, tenda di incontro, copia di Anahata, sha-khan kodesh hakodashim, Arca ospitava: candelabro prima zona, olio e 7 bracci, a sud altare pani, a nord un offertorio, incenso dietro 1 velo, che separa stanza, sorveglia Metatron, convegno di Tartaria. Accampano soldati, tende ovunque, edicol sacri voti, con oggetti culto, dentro le chiese, lungo strade e case, presso grotte e fonti, luoghi di fate. Concilio di Trento, liturgia rilancia, imita escursioni, alla celeste mbanza, con panematto e vino, mutano la Pasqua, agnello pan azzìmo, Tabernacol ostie. Rabbini fan viaggi, a innevato paradiso, palazzo imperiale, supremo magistrato, tra 10 sefirot, decreto di orda oro, Kabbala shabbat, rito ebraico primo: ora 4 rabbini, in 1 notte di luce, angelo risveglia, e in alto li conduce, vedon 7 volte, la ruota di Ezechiele, su via di ritorno, il primo non viene, secondo rabbi dice, esser solo 1 sogno, terzo ossesso gira, chiarire bene voglio, quarto è poeta che, trascrive tutto in rima, canta e ri-vive, meglio di prima. Arco-in-cielo canta, accoppiamento primo, come Siva e Sakti, tantra estingue esilio, uomo ottiene cuore, e principessa arriva, anima ritrova, nel cuore gruppo unito, salutano elohim, a fine danza e rito. Uomo scopre moglie, shekhin dentro essa, posto tra 2 mogli, celeste e la terrena, shekhina benedetta, quando oro veste, sul carro Merkavah, cavalca e grazia sente. Ezechiele visione, corrente misticismo, storie di hekhalot, ascesa a tutti cieli, carro-trono ha, guardiani corazzier, serafini ardenti, guidati dal nocchier: 4 angeli del Carro, archetipi del mondo, Fiore oro daoista, governa ogni luogo, raccoglie inni uditi, da + iniziati, durante lor ascesa, a heikhalot palazzi; shakina va in esilio, in Africa Etiopia, suo carro fa piroga, angeli son bwiri, visioni di palazzi, nei circoli misti, scuole clandestine, di anacoreti egizi, fan giaculatorie, brevi semplici parole, sincronie ripetute, x devozione cuore, alimenta percorso, vede ostacoli maggior, fuoco erompe corpo, torcia di Metatron: senza mani e piedi, in spazio abissale, bruciati fino ascesa, avanti al portale, Saulo di Tarso, in propria conversione, ascese ai cieli alti, come le altre scuole.| Chiesa moderna, come apostolica iniziale, ha problema giudaizzante, prima eresia cristiana: cristiani tentan vincolare, altri cristiani gentili, alla mosaica legge. Atti di Apostoli, capitolo 15, narra di ebrei convertiti, che critican Gentili, invitandoli a fare, iniziazione loro culto, circoncisione primo passo, poi altre feste, trombe ed espiazione, tabernacoli e hanukkah, Pasqua e Pentecoste. Circoncisione cerimonia, causò la controversia, in chiesa apostolica, a Consiglio Gerusalemme, i giudaizzanti dicevano, che i cristiani gentili, si salveran se circoncisi. Paolo e Barnaba rispondono: voi ebrei convertiti, del partito Pharisei, ascoltate Pietro apostolo, lui predica ai Gentili, e li porta nella Ecclesia, come colleghi cristiani, senza oneri mosaici, nella lettera ai cristiani, è presa decisione, i giudaizer siano privi, di autorità su Chiesa, apostolica di Yoros, e voi cari gentili, potete ignorarli, salvaguardate i bimbi, astenete da sacrifici, atti immorali e idolatria. Paul nelle sue lettere, affronta più volte, la eresia giudaizzante, figlia dei royal: ai cristiani è vietato, ingabbiare altri cristiani, apostolica Chiesa, rispetta ogni cultura, dei gentili o dei giudei, è fede universale, Katholikos adatta, a ogni razza etnia. Ignazio di Antiochia, segue Apostolo Giovanni, nella lettera ai Smireni, usa verbo inculturazio, processo assorbimento, nel cristianesimo apostolico, riconosce e benedice, tutte culture dei Gentili, mondate da immorali, usanze disumane, senza impor precetti, di una cultura dominante, come invece fanno, Pharisei e Islam. Cristianesimo assorbe, una cultura e la battezza, così nacque Russia, Europa e Tartaria, Americhe e sub-Sahara, estremo oriente Australasia, medioriente e nordAfrica, poi presa da Islam. Cristianesimo preserva, culture in rete Christendom, segue supersessione, nuova alleanza in Cristo, dottrina aperta a chiunque, senza adottar legge Mosè, che Andronico Cristo, ha soddisfatto sulla croce, concludendo parabola, del cristianesimo settario, dei farisei royal, lui è Parola divina, Messia per nascita, iniziatore e finitore, di legge del passato, compie e sigilla su di sè, così che noi cristiani, abbiam fiducia in Cristo, intermediario al Padre. Paolo ricorda, proibito ai credenti ebrei, giudicare altri cristiani, i ver yudei cristiani, tengon riti mosaici, nelle proprie famiglie, come ascendenza culturale. Giudaizzanti moderni, ritentano eresia, cercando impor precetti, di vecchia Alleanza, ancor cercano convincere, altri cristiani al vecchia patto, così ogni gruppo loro, tiene agenda loggia, adorar sabato o Hanukkah, invece di Natale o Pasqua, maldicendo tali feste, di domenica o dei Morti, con teorie cospirative, che minano i cristiani, declassati a pagani. Editto Costantino, dopo epica battaglia, vieta sacrifici umani, cessa re transumano, sua città protegge, i bimbi salvati, Cristianesimo Apostolico, divien culto di Stato, con transustanziazione, di vino daime e farro, da fede trasmutato, in nuova eucarestia. Kulikovo battaglia, origine di Mosca, kulishki grande campo, senza costruzioni, Dmitriy Donskoi inizia fortificare, e da Sergio Radonez, riceve benedizione. San Sergio nel west, Bartolomeo schwarz, inventa il cannone, dentro al monastero, apolistico cristiano, Demetrio benedisse, diede arma segreta, schema della croce: usa al posto di elmo, contro i khan ribelli, vittoria del santo, in Europa reca mito, nel classico Tucidide, cannone riferito, pure Marco Polo, narra guerra grande, tra Nayam Mamai, e principe Demetrio. Mamai tradì sovrano, da anni vuole guerra, autoproclama khan, estate 380, attende re lituano, raduna enorme esercito, infine catturato, in campo decapitato. Demetrio sesto khan, discende da sanGeorgio, Ivan khan califfo, terzo è Simeone, quarto Ivan il rosso, quinto Dmitry Suzdal, sesto è Donskoi. In seguito lui fonda, Roma-Costantinopoli, Konstantin Veliki, a fine del trecento, per 80 anni dura, casato Paleologi, teatri e ippodromo, Colosseo rodeo, obelisco Costantino, ricorda fede universale, costruita su eclettismo, come Santodaime. storia_cronologia-fomenko_interview.mp4film_bibla_sanpaolo_franconero.mp4audio


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