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voce: fagioli


fagioliniMartin ama milpa, con legumi Notarjanni (138) Giugno asciutto, anno infecondo mix | foto ortomilpa | audio | ortomilpa_fagiolini_coltura.mp4 | ortomilpa_fagiolini_concimazio.mp4 |  |musica 36_a_lua_ea_terra.mp3
lucaniaSeba canta eventi e Valdagri nostalgia (340) chi vuol godere la festa, digiuni la vigilia  | foto eurafrica | audio | paesi_lucania_terremoto1857.mp4 | popoli_lucania_sud-demartino.mp4 | film_li-chiamarono-briganti.mp4 |musica canto_madonnanera_tindari.m4a
saturejaSantoreggia erba pepe e Stevia in vaso (224) la moderazione è la salute dell'anima  | foto cibospezie | audio | flora_stevia-piante-curative.mp4 | flora_santoreggia_coltura.mp4 |  |musica arpaviggiano_tarantella-stigliano.mp3

(): 3 quid censiti


138:Giugno asciutto, anno infecondo: Regno di Napoli, terre fiume Garigliano, Notarjanni 815, nebbie vapori a marzo e novembre, su colline scaldate, luoghi bassi a valle, dove spira il mare. Gennaro spesso asciutto, Estate rada pioggia, a forza di tropea, sollevata da nord-ovest, se viene da nordest, porta grandin devasta, cime monti neve inverno, ogni pianta adatta: a destra Garigliano, uomo entra a sera, a sinistra di fiume, comodi senza lena, così proprietari, coltivan terre da se, famiglia beve vino, 3 vitti fino a sera, pane grano india, legumi olio base, vesti canapa sono, scarpe cuojo fatte, donna sottoveste, stretta rossa elegante, 10 ducati costa, come zappa pala e falce. Ogni colon divide, campo in 3/4 parti, ha straulo aratro vanga, forcina carro, semina alternato, biade civaje e grane, usati x polenta, lavati oppur tostate. Milpa è 1 campo pulito, seminato a varietà, consociazione di meloni, Mais zucca e avocado, fagiolini e pomodori, con arachidi e girasole. |FAGIOLINI son chiamati, fagioli mangiatutto, se han baccello verde, cornetti o tegoline, ogni regione ha soprannome, baccelli larghi e piatti, Meraviglia di Venezia, lungo e un pò ricurvo, color giallo o viola. Questi teneri legumi, li mangi con baccello, sono un vero toccasana per chi vive in frenesia, contro stress e ansia, vitamina B6, meglio cotti a vapore, preserva benefici, aiuta serotonina, e sonno favorisce, diminuisce la fatica, persino i malumori: Rucola e Fagiolini, antiossidanti naturali, primo è Beta-carotene, che radicali spazza via, con veloce cottura, intatti fino al piatto. Fagiolini e piselli, fibre amiche al colon, riequilibra intestino, sebbene poche proteine, hanno vitamine e sali, e un gusto apprezzato, da adulti e bambini. |SOFORA occhio nero, Abrus precatorius, India Kudra-mane, Dolichos legumi, tossici agli umani, rampicante tropicale, foglie pennate e fiori rosa, reca corti baccelli, semi rosso vivo, con la punta nera, usata x collane, e perle per rosari, gioielli naturali, Ayurveda pianta medicinale, braccialetti e cavigliere, allontana malocchio, e invita alla fortuna; tiene abrina tossina, simile alla ricina, di Ricinus communis, in Florida invadente, ha profonde radici, semi in latte bolliti, denaturan proteina, in Borneo e Amazzonia, estetica amica. ortomilpa_fagiolini_coltura.mp4ortomilpa_fagiolini_concimazio.mp4audio
||Fagiolino nano Dolico-nero, è Vigna unguiculatta, un fagiolo rampicante mangiatutto, ovvero senza filo, si mangia baccello quando immaturo, è un fagiolo dall'occhio, pianta nana e precoce, facile da coltivare, con ridotto bisogno di acqua, suoi baccelli verdescuro arrivano a 18 centime di lunghezza, ma puoi coglierli anche più piccoli. A ricavare i semi, lascia qualche baccello giungere a maturazione e seccare, poi estrai e stipa in frigo per anno successivo, seminando da aprile a luglio.

340:chi vuol godere la festa, digiuni la vigilia: Regno di Sicilia, nato al tempo Cristos, oltre faro di Messina, cioè stretto di mare, un secolo dopo, franco papa Clemente, incorona Carlo Angiò, che vessa i siciliani, fin Rivoluzione Vespro. Parlamento siciliano, offrì corona a Pietro I, erede a Re Manfredi, uomo di Federico, contro usurpo degli Angiò, Anglo Saxon eredi, inizia guerre dei Vespri, Sicilia in secessione, dal faro del Continente, in mano agli agli angioini. Carlo di Borbone, figlio a re Filippo Spagna, e Farnese Elisabetta, in 735 conquista, i regni Napoli e Sicilia, austriaci sconfiggendo, fino pace Vienna 738, che concluse guerra di Polonia, nuovi accordi stipulati, Austria cede ai Borbone, i regni Napoli e Sicilia, che essa aveva scambiato, con Sardegna in 720. Ramaglia storico locale, narra grave epidemia, che causa molte morti, in anno 739, il popolo di Saponara, avvia culto di Maria, sul Monte Castello, per curar flagello. Borbone tenne i due reami divisi, attorno faro di Messina, a Napoli è corte monarca, in Sicilia è parlamentare, come i Re Inghilterra, due le capitali, Napoli e Palermo. Carlo poi re di Spagna, lascia regno a Ferdinando, mentre francesi 796, entrano con Napoleone, contro austriaci e locali, Napoli è saccheggiata, il re fugge a Palermo, e refurtiva va in Francia, Musee Napoleon oggi Louvre. Repubblica Napoletana, ebbe corta vita, travolta da reazione, dei ceti popolari, province ancora immuni, congresso Vienna 816, assegna ai Borbone, con Legge 8 dicembre, due reami in un sol Regno, infine rovesciato, dai Mille anglo mercenari, la resa di Francesco, febbraio 861, nasce Regno Italia, dei Savoia piemontesi, Regno Due Sicilie, colpito da un sisma, da Londra sorvegliato, Terremoto 857, il primo in Italia, danno documentato, da Royal soci inglesi, che studiano effetti, di un sisma come arma: 20 mila morti, narra Times di Londra, il terzo terremoto, più grande in Europa, tre violente scosse, su 180 comuni, Paesi rasi al suolo, epicentro a Montemurro, con 5 mila morti, e limitrofi comuni, Grumento Saponara, Viggiano e Saraceno, Marsico e Paterno, Atena Lucana, fin Vallo Fauno Diana, provincia di Salerno. Dopo il terremoto, reagiscono i cristiani, da Spagna Catalogna, torna culto di Maria, Moserrat in Saponara, oggi Madonna di Grumento, a Pasqua sale al monte, a fine Agosto scende, così in tutti i comuni, Viggiano e Montedoro, portate in processione, a proteggere popolazione, rito poi disperso, in molti comuni, dopo altro terremoto, 23 novembre 980, da Irpinia frane ovunque, altra emigrazione, oltre oceano mare. MARIA Servigliano, distrutta da frana, Montis Murri migrazione, eco del passato, di normanni visigoti, vandali e longobardi, ispani ed albanesi, bulgari e saraceni, angioini e aragonesi, feudali baronie, sanseverino montesano, borbon savoia infine, influenzano credenze, oliveto e cimitero, vigneti e municipi, concia pelli e cuoio, canapa tessuti, vasi e taglialegna, gas metano Siri. Montemurro epicentro, tardò insurrezione, rivolta anti-borbone, capeggiata da carboni, Giacinto Albini e Culopizzuto, aderirono protesta, di pastori anti-sabaudi. Sierra Montemurro, odor di fresca sera, falò di luce intesa, colline tondeggianti, la cima Monte Agresto, santo Jaso Viricota, oggi eolico parco, di società Bolzano, fà kilowattora, nel santuar lucano. Italia sud 960, diga sbarra fiume Agri, nasce Lago Pertusillo, presso Sagra del Fagiolo, a Sarconi e Moliterno, ancora torre longobarda, slavi alla ribalta, tartari-bizantini, su via Galasa greca, sorge paese Armento, coinvolta nelle saghe, della guerra a Troia, con resti antiche mura, e monaci basiliani, tra vette del Sirino, massiccio da duemila, innevate tutto anno, fiume Sinni fonte, lingua di confine, rion castiddu e burgu, tra feudi in rivalsa, in sacro bosco di noccioli, un fortino con fossato, roccaforte difensiva, difende lor passato.| Terre di Laurìa, olio sotto torchi, al rione di Rabìt, il castello saraceno, con borgo e vedetta, un feudo normanno, Bisanzi commerci, e Guglielmo di Altavilla. Amico al basilisco, aggiunse lauro stemma, poi insedia monastero, sul colle della Sierra, chiesa poi distrutta, truppe napoleon, rinasce santuario, con Sanseverino bolla; poi peste del 600, e massacro di 800, resistono i borbone, a napoleone ferro; segue repressione, incendi delgi archivi, tutti a Lagonegro, tribunale e municipio, poi in seconda Guerra, ecco bombardamenti, Paul getty vicenda, Usa che bombarda, i tedeschi in ritirata, oggi sotterranea, è cisterna popolana, sui ruderi si erge, nuovo Municipio, e piazza plebiscito.| Leonardo Sinisgalli, poeta di LUCANIA, emigra fin Milano, canta sua Valdagri, nostalgia di contadini, slavi tartari Lucani: al pellegrino che, scende strette forre, cammina sulla Serra, vede nibbio in volo, con rettile in artigli, emigrante ritorna, da esilio o da guerra, al santuario mariano. Canto il pastore, che dorme in ovili, il mezzadro e il mercante, Lucania apre lande, dove lenti fiumi vanno, su polvere sognante, 1 spirito silenzio, al suono di 1 arpa, in eremo grotta, la voce di Maria, che narra sua gente, prima del terremoto, or cresce erba fiore, su colline franate, + volte emigrate. Sole sbieco sui lauri, avido di bimbi, in piazze ha passo pigro, di asini e bue, lascia chiazze larve, terra grasse mamme, padri scuri e magri, raccolgono olive, sapore del pianto, terra magro grano, stenta pur granturco, vino con la menta, e alberi del colle, respiran suo lamento; querce ingrossan ceppi, mana giù dal cielo, 1 ragazzo su un abisso, sporge coglie miele, tra zanzare e tarantole, alla sera torna a casa, ascolto arpa canto, a Madonna di Viggiano; odo fumar stoppie, e un merlo cantare, 1 gatta sulla casa, strapiombo sul fosso, là in boscaglia sacra, rifugio di briganti, mio pà dal Sudamerica, ritrova suoi passi. Contadino vignaiolo, ha nostalgia lucana, sua Terra natale, torna a tarda sera, si ferma ad una fonte, parla a un ortolano, vissuto suo orizzonte. Lucus bosco selva, anima inconscia, con vita e pericoli, a ogni esser superbo, tien avi di natura, ostile o accogliente, a indifferen creatura, daini lupi orsi, cinghiale nibbi volpi, su rupi e scogliere, guano pipistrello, tra affreschi vegetali, impronte della mano, poggiata su roccia, messaggio di riparo, memoria di una volta. paesi_lucania_terremoto1857.mp4popoli_lucania_sud-demartino.mp4audio

224:la moderazione è la salute dell'anima: Satureja hortensis, detta erba pepe, aromatica estiva, erbacea annuale, diffusa in Italia, mentre la invernale, Satureja montana, + intensa e pungente, poco usata in cucina, è pianta perenne, sapor timo limone, diuresi promuove, e vasodilatazione. Erba pepe in cucina, aromatizza carne pesce, insalate e formaggi, Erba dei fagioli, aiuta digerir legumi, e cresce ugual periodo, fresca o essiccata, eccola in Vermouth, battericida e fungicida. Infuso santoreggia, cur cattiva digestione, riduce dolor gastro, e gas fermentazione, lenisce prurito, su punture vespe, strofina una foglia, a provare sollievo, su spasmi muscolari, è antinfiammatoria, antiossidante, afrodisiaca antica, Erba del Satiro, allenta inibizioni, a monaci e dottori. Antivirale olio, poche gocce vermifugo, grazie a carvacrolo, che puro sulla pelle, causa irritazione; suo timolo eugenolo, cura influenza, asma e bronchite, scioglie muco tosse, e sfiamma raffreddore, con suoi tannini, infezioni ai reni, polmoni e intestini. Aiuta cuore affaticato, liberando arterie, da colesterol LDL, aumenta HDL buono: ma la estiva rallenta, coagulazio sangue, rischio emorragia, a pazienti in chirurgia. Ferro e Potassio, x globuli rossi, vitamine e minerali, zinco e selenio, per ossa e denti, calcio fosforo magnesio. Infuso o tisana, allevia stanchezza, sfiamma intestino, con 20 grammi, foglie e germogli, fresche o essiccate, fin 4 tazze giorno, contro i radicali, protegge dai tumori, o in gargarismi, cura mal di gola. Foglie e infiorescenze, essicca luoghi bui, serba in mazzetti, sminuzzi solo all'uso, decotto in pediluvi, elimina stanchezza, tonifica la pelle, e sgonfia le caviglie; foglia sminuzzata, astringe pori viso, infuso sui capelli, sgradevole ai pidocchi, previene la caduta. | STEVIA Rebaudiana, asteracea Paraguay, indigeni Guarani, la chiamano caa-ehe, la usano a coprire, gusto amaro Mate, da valle Rio Monday, erba dolce espande. Stevia anti-diabete, cura ipertensione, dolcifica con foglie, fresche od in polvere, glucosidi stabili, ad alte temperature, conserva nel forno, calde bevande tue. Piccolo arbusto, perenne in natura, cresce su sabbie, di paludi e praterie, resiste 0 gradi, ma soffre clima geli, ama potassio azoto, ferro e manganesi; innaffia stagion secca, o dopo raccolta, riproduce per seme, mesciato con sabbia, sopra suolo smosso, al sole o penombra, moltiplica a talea, a primavera torna. Fiori ermafroditi, piccoli e numerosi, in Italia trapianta, aprile con pioggia, 6 piante a metro quadro, interfila 60 centime, a luglio ed ottobre, 2 raccolti ottieni. flora_stevia-piante-curative.mp4flora_santoreggia_coltura.mp4audio


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