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voce: bardi


fiumetevereRaseno Gulliver traghetta coscienza con lacrima taglialegna (171) canto 01:15 | foto umanstoria | audio | film_harlock-epi1.mp4 | film_spazio1999_ritorno_arcadia.mp4 | anime_battiato_eremiti.mp4 |musica
lucaniaSeba canta eventi e nostalgia di Montedoro valdagri (341) canto 10:31 | foto eurafrica | audio | paesi_lucania_terremoto1857.mp4 | film_li-chiamarono-briganti.mp4 |  |musica canto_madonnanera_tindari.m4a
moscarioBatista sperimenta a Rovellasca muchamor di Lapponia e Siberia (121) canto 04:26 | foto funghi | audio | funghi_muchamor_kamchatka1.mp4 | funghi_muchamor_kamchatka2.mp4 | funghi_muchamor_muscaria.mp4 |musica
rustartariaascesa e scisma di orda Rus da Enea Eracle sanGiorgio a Razin Pugacev (348) canto 01:26 | foto umanstoria | audio | storia_giganti_pauli-arbarei_sardegna.mp4 | storia_Cina_guerre_oppio.mp4 | storia_tartaria-vecchio-mondo.mp4 |musica 17_tu_scendi_dalle_stelle.mp3
viggianoMadonna nera di Viaggiano tra arpa e petrolio (169) canto 05:17 | foto eurafrica | audio | paesi_viggiano-madonnanera-story.mp4 | popoli_lucania_sud-demartino.mp4 | arpaceltica_corso.mp3 |musica canto_madonnanera-viggiano.m4a

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171:01:15: Raseno altra storia, narra quella sera, Ostium foce Tibri, lavor 2 taglialegna, uno perde equilibrio, dall'albero cade, batte testa e poi, è fra compagne bracce. Pochi minuti vita, lui affida lacrimando, la moglie coi figlioli, a carità compagno, il taglialegna chiuse, occhi dell'amico, bagnandosi le dita, in sue lacrime del viso. Tocca involontario, palpebra sua propria, guarda intorno e l'erba, appar colore viola, il mare porporino, il Tevere annerito, in mezzo sta Vascello, 1 popolo sul rivo: folla di fantasmi, assiepa quel pontile, in lunga fila sale, su tal Velier gentile, Spiriti al timone, alle vele e alle gomene, la nave prende il largo, affida alle maree. Il taglialegna seppe, raggiunta tale folla, che anime dei morti, al porto fanno spola, ad imbarcarsi verso, un purgatorio mondo, Visione a lui concesse, lacrima-moribondo. Tevere Acheronte, chiamato fu Tibrin, mistici e viandanti, trasporta nel dormir, sino mar dei morti, il corpo fa da barca, traghetta la coscienza, onda sulla carta. Longobardi riti, riplasman vecchi miti, di Marte con Vestali, su ponte dei Sublici, onorano Argonauti, arrivati qui in piroghe, propiziano raccolti, e conquistare spose. Acqua compagna, nell'ultimo assaggio, richiama i defunti, li nutre x viaggio, un via-vai di umani, migranti sui mari, 1 ponte tra i mondi, e sede di annegati. Nostalgia di vita, nostalgia ritorno, ogni Mare narra, dolor distacco fondo, il trauma di emigrante, obbliga staccarsi, lasciare le radici, divorar straziarsi: privati degli affetti, famiglie e paesi, consumano i lutti, al fin ricompattarsi, partire ugual morire, viaggi nell'ignoto, un ponte ritrovato, lenisce maremoto. Finito mio soggiorno, riparto da Grosseto, scendo sulla costa, del Rasna mar Tirreno, nel canyon del Biedano, sosterò in ritiro, al tempio terabuti, coltiverò giardino. | Cantaci oh Raseno, mondi lontanissimi, mistici viaggiatori, in terre inesplorate, con civiltà sepolte, deriva continenti, amore degli umani, nei miti correnti. Pigmei di Africa, siedono a terra, con rito sociale, fumano erba, Aborigeni Australia, stendono a terra, con rito fertilità, lasciano sperma. Raseno mescitore, versaci tuo vino, facci riascoltar, storie oltre confino, Gulliver vogliamo, e i canti di Battiato, un capitano in mare, più storie ci ha portato, seguimmo x istinto, scie delle comete, 1 pirata tutto nero, vive sotto stelle, muta in astronave, tutto suo veliero, 1 teschio x bandiera, vuole dire libertà, arrembaggio ad ego, lui cuore grande ha; fammi provare oh Capitano, 1 avventura dove io son eroe, che combatte accanto a te, fammi volare senza meta, tra i piani oltre ghiacci, in caverne dei giganti, per trovare sacre piante.| Anima di sogno, è cosmica faccenda, eventi e significati, di musica son fatti, etere è sostanza, forma tutti quanti, con ritmo dei suoni, viaggia emozione, commuove realtà, crea situazione, indigeno si vive, custode di natura, mescia buon vino, ascolto vento e pioggia: a volte Thera piange, chiama alle sue storie, immaginarie lande, del tempio Terabuti, 1 sogno reca forma, al mito fondatore, ghirlanda di Tago, vien da tale azione. Sai Baba di Shirdi, respira nelle cose, canto sue canzoni, prolungo sue storie, rivivo quel sogno, a festa ricorrenza, orto mi sostiene, con personale scienza. Sognare funziona, come camminare, da piano parallelo, indirizza azion umane, accadon tutti sogni, entro Grande Sogno, del dio-bimbo che, estingue ogni bisogno: chi suo sogno perde, perde scopo e meta, semi miti e riti, rinnovan vita intera, Sogno e creazione, hanno stessi versi, vivono Arunta, nei loro sogni immersi; interpretare sogni, oracolo preciso, sogni dal digiuno, danze oppur confino, tutti personaggi, crea il sognatore, ricavan sensazioni, cuore di creatore: ognuno sogna 1 mondo, dove divien Re, poter creativo che, tiene dentro Se, miliardi luminarie, dentro fuor ognuno, Io sono lato umano, recita qualcuno; svestito 1 dato ruolo, salgo nuovo stadio, altra maschera rivesto, come bimbo Tago, 1 ruolo di stagione, tra gioie e tormenti, son Dioniso bambino, al tempo dei risvegli; voler lasciare mondo, è uscire dal teatro, Attore ha molti nomi, bimbo in Africa rinato, in templi di foresta, vestito da felino, danza la sua festa. Tago drammaturgo, apre e chiude porta, recita suo ruolo, nel libro che ci detta. film_harlock-epi1.mp4film_spazio1999_ritorno_arcadia.mp4audio

341:10:31: Regno di Sicilia, nato al tempo Cristos, oltre faro di Messina, cioè stretto di mare, un secolo dopo, franco papa Clemente, incorona Carlo Angiò, che vessa i siciliani, fin Rivoluzione Vespro. Parlamento siciliano, offrì corona a Pietro I, erede a Re Manfredi, uomo di Federico, contro usurpo degli Angiò, Anglo Saxon eredi, inizia guerre dei Vespri, Sicilia in secessione, dal faro del Continente, in mano agli agli angioini. Carlo di Borbone, figlio a re Filippo Spagna, e Farnese Elisabetta, in 735 conquista, i regni Napoli e Sicilia, austriaci sconfiggendo, fino pace Vienna 738, che concluse guerra di Polonia, nuovi accordi stipulati, Austria cede ai Borbone, i regni Napoli e Sicilia, che essa aveva scambiato, con Sardegna in 720. Ramaglia storico locale, narra grave epidemia, che causa molte morti, in anno 739, il popolo di Saponara, avvia culto di Maria, sul Monte Castello, per curar flagello. Borbone tenne i due reami divisi, attorno faro di Messina, a Napoli è corte monarca, in Sicilia è parlamentare, come i Re Inghilterra, due le capitali, Napoli e Palermo. Carlo poi re di Spagna, lascia regno a Ferdinando, mentre francesi 796, entrano con Napoleone, contro austriaci e locali, Napoli è saccheggiata, il re fugge a Palermo, e refurtiva va in Francia, Musee Napoleon oggi Louvre. Repubblica Napoletana, ebbe corta vita, travolta da reazione, dei ceti popolari, province ancora immuni, congresso Vienna 816, assegna ai Borbone, con Legge 8 dicembre, due reami in un sol Regno, infine rovesciato, dai Mille anglo mercenari, la resa di Francesco, febbraio 861, nasce Regno Italia, dei Savoia piemontesi, Regno Due Sicilie, colpito da un sisma, da Londra sorvegliato, Terremoto 857, il primo in Italia, danno documentato, da Royal soci inglesi, che studiano effetti, di un sisma come arma: 20 mila morti, narra Times di Londra, il terzo terremoto, più grande in Europa, tre violente scosse, su 180 comuni, Paesi rasi al suolo, epicentro a Montemurro, con 5 mila morti, e limitrofi comuni, Grumento Saponara, Viggiano e Saraceno, Marsico e Paterno, Atena Lucana, fin Vallo Fauno Diana, provincia di Salerno. Dopo il terremoto, reagiscono i cristiani, da Spagna Catalogna, torna culto di Maria, Moserrat in Saponara, oggi Madonna di Grumento, a Pasqua sale al monte, a fine Agosto scende, così in tutti i comuni, Viggiano e Montedoro, portate in processione, a proteggere popolazione, rito poi disperso, in molti comuni, dopo altro terremoto, 23 novembre 980, da Irpinia frane ovunque, altra emigrazione, oltre oceano mare. MARIA Servigliano, distrutta da frana, Montis Murri migrazione, eco del passato, di normanni visigoti, vandali e longobardi, ispani ed albanesi, bulgari e saraceni, angioini e aragonesi, feudali baronie, sanseverino montesano, borbon savoia infine, influenzano credenze, oliveto e cimitero, vigneti e municipi, concia pelli e cuoio, canapa tessuti, vasi e taglialegna, gas metano Siri. Montemurro epicentro, tardò insurrezione, rivolta anti-borbone, capeggiata da carboni, Giacinto Albini e Culopizzuto, aderirono protesta, di pastori anti-sabaudi. Sierra Montemurro, odor di fresca sera, falò di luce intesa, colline tondeggianti, la cima Monte Agresto, santo Jaso Viricota, oggi eolico parco, di società Bolzano, fà kilowattora, nel santuar lucano. Italia sud 960, diga sbarra fiume Agri, nasce Lago Pertusillo, presso Sagra del Fagiolo, a Sarconi e Moliterno, ancora torre longobarda, slavi alla ribalta, tartari-bizantini, su via Galasa greca, sorge paese Armento, coinvolta nelle saghe, della guerra a Troia, con resti antiche mura, e monaci basiliani, tra vette del Sirino, massiccio da duemila, innevate tutto anno, fiume Sinni fonte, lingua di confine, rion castiddu e burgu, tra feudi in rivalsa, in sacro bosco di noccioli, un fortino con fossato, roccaforte difensiva, difende lor passato.| Terre di Laurìa, olio sotto torchi, al rione di Rabìt, il castello saraceno, con borgo e vedetta, un feudo normanno, Bisanzi commerci, e Guglielmo di Altavilla. Amico al basilisco, aggiunse lauro stemma, poi insedia monastero, sul colle della Sierra, chiesa poi distrutta, truppe napoleon, rinasce santuario, con Sanseverino bolla; poi peste del 600, e massacro di 800, resistono i borbone, a napoleone ferro; segue repressione, incendi delgi archivi, tutti a Lagonegro, tribunale e municipio, poi in seconda Guerra, ecco bombardamenti, Paul getty vicenda, Usa che bombarda, i tedeschi in ritirata, oggi sotterranea, è cisterna popolana, sui ruderi si erge, nuovo Municipio, e piazza plebiscito.| Leonardo Sinisgalli, poeta di LUCANIA, emigra fin Milano, canta sua Valdagri, nostalgia di contadini, slavi tartari Lucani: al pellegrino che, scende strette forre, cammina sulla Serra, vede nibbio in volo, con rettile in artigli, emigrante ritorna, da esilio o da guerra, al santuario mariano. Canto il pastore, che dorme in ovili, il mezzadro e il mercante, Lucania apre lande, dove lenti fiumi vanno, su polvere sognante, 1 spirito silenzio, al suono di 1 arpa, in eremo grotta, la voce di Maria, che narra sua gente, prima del terremoto, or cresce erba fiore, su colline franate, + volte emigrate. Sole sbieco sui lauri, avido di bimbi, in piazze ha passo pigro, di asini e bue, lascia chiazze larve, terra grasse mamme, padri scuri e magri, raccolgono olive, sapore del pianto, terra magro grano, stenta pur granturco, vino con la menta, e alberi del colle, respiran suo lamento; querce ingrossan ceppi, mana giù dal cielo, 1 ragazzo su un abisso, sporge coglie miele, tra zanzare e tarantole, alla sera torna a casa, ascolto arpa canto, a Madonna di Viggiano; odo fumar stoppie, e un merlo cantare, 1 gatta sulla casa, strapiombo sul fosso, là in boscaglia sacra, rifugio di briganti, mio pà dal Sudamerica, ritrova suoi passi. Contadino vignaiolo, ha nostalgia lucana, sua Terra natale, torna a tarda sera, si ferma ad una fonte, parla a un ortolano, vissuto suo orizzonte. Lucus bosco selva, anima inconscia, con vita e pericoli, a ogni esser superbo, tien avi di natura, ostile o accogliente, a indifferen creatura, daini lupi orsi, cinghiale nibbi volpi, su rupi e scogliere, guano pipistrello, tra affreschi vegetali, impronte della mano, poggiata su roccia, messaggio di riparo, memoria di una volta. paesi_lucania_terremoto1857.mp4film_li-chiamarono-briganti.mp4audio

121:04:26: Amanita MUSCARIA, contadini Italia, mangian tempi magra, in aceto preparato, riduce suoi effetti, oppure esseccato, inebria umani nervi. Liguri contadini, suoi principi attivi, espellono in diuresi, provano ebbrezza, a vincer depressione, rimedio tal fungo, di primi igienisti: tenero ovolaccio, 1 volta consumato, colto Maggio Ottobre, presso Garda lago, bollito sotto sale, o piano essicato, viene conservato, x stagione fredda. Agarico colto, in tardo autunno, messo a purgare, in bacile acqua, acqua ricambiata, 10 giorni tutti, infine ammannito, come amari frutti; aggiunto a lenticchie, o minestrone, se vomito inizia, dopo quattro ore, tutta faccenda, risolve in sette ore, digiuno sera prima, evita malore. medico Batista, scrive in 800, muscario rimedio, supplisce vino, scarso x vigne, a causa fillossera, reca gradi ebbrezza, in tempi di magre, cura disistima, e peste emozionale. Agarico spruzzato, Cappuccetto rosso, lo chiamano dorata, tignosa mattacchion, bianco ovolo cocca, fratello al Cesarion, terrestre solitario, di selve aghifoglie, ama pure querce, in luoghi pure aperti, vegeta Estate, fino tardo Autunno, lontano da strade. Uomo di selva, caccia e raccoglie, consuma pure funghi, vari ogni volta, ha incontrollata voglia, di ridere spesso, maggior empatia, delizie e tormento, ne bastano due, a dare inebriamento, se son trangugiati, senza masticazio, 150 grammi, pesa 1 ordinario, calcola Batista, medico italiano: 1 grammo funghi secchi, egual 22 freschi, lui cura uomo triste, gli da 200 grammi, pone in zuppa verdure, fritti nel burro, dopo mezzora, ha vertigini e subbuglio, sente su arrivare, sdraia calmo suolo, x un paio di ore, ha immagini di gioco, allegre e pur vaghe, vive fantasie, si alza canta e urla, salta schiamazza, ride a piacere, quan vuole si contiene. Infine tal paziente, dorme intera notte, a mattin mi dice, ho goduto mia sorte, tutto intero giorno, tristezza era passata, felice mi rivela, fungo è toccasana. Altro giorno mangia, fungo fresco 2 grammi, mastica a lungo, in paese Rovellasca, seguono altri 2, il giorno ben si sente, infine 3 e ancor 3, benessere si estende: umore calmo gaio, limpido il pensiero, muscoli + forti, lavora e parla allegro, pranza in appetito, ride e fa schiamazzo, poi visita un malato, allor diventa serio, ma uscito lui riprende, a ridere vociare, normale suo respiro, le guance accalorate; alle nove un tratto, ogni sintomo taceva, il giorno dopo ancora, allegro resisteva. Nonna raccontava, che pure sua famiglia, 1 tempo fu colpita, in profon malinconia, prostrata da + lutti, malarie da curare, ingoiano il muscario, decisero provare: la cura dura giorni, + settimane a fare, 1 grammo secco a testa, vanno continuare, già dopo due ore, arriva buon umore, calore circolante, famiglia nutre amore. Batista poi descrive, test sulle donne, 1 soffre depressioni, dolori e doglie, gentil signorina, solita ber vino, 28 aanni sana, ha corpo gracilino: ingoia lei 2 grammi, agarico seccato, fa colazione a pane, cappuccino caldo, arrivano tremori, di correre ha voglia, lievi capogiri, perde sua vergogna; parla balbetta, vuol piangere sfogarsi, ha guance accalorate, poi va rilassarsi, dopo due ore, prende altri due grammi, con acqua accompagnati, inizia fare salti; crede essere brilla, come se ha bevuto, dice che negli occhi, ciò è riconosciuto, comica scollaccia, e deplora imbarazzo, recita su piazza, grida a tutto campo: sgridata sta suo posto, poi fa osservar, sono un pò ubriaca, gran bene mi puo far, pupille dilatate, normal temperatura, dopo di 2 ore, addormenta quieta pura; sveglia e ritorna, saltare dir scemenze, libera fa scherzi, senza interferenze, cena frugalmente, e i sintomi van via, allegra tien piacere, fino le ore sette, poi mattina dopo, vergogna appena sente. Emilia robusta, 3 grammi fungo secco, misto a zabaglione, solleva sua legna, forza con amore, e parla a suo marito, senza alcun pudore: ebbe tentazione, a bere sua pipì, passa fuor la notte, cantando sin mattina, ringrazia del raccolto, presso domo fuoco, allegra tutto giorno, lavora e fa riposo. | MUCHAMOR sacro fungo, Amanita muscaria, Wa paq di Tartaria, fungo parlante amato, in Siberia a Lapponia, sostituisce vino-cibo, e fa veder la storia, quando celebran rito: nato da saliva-pioggia, o sputo di Gesù, pur diavolo lo assaggia, ma resta svenuto, lo usano gli slavi, emigrati in ogni luogo, in Italia viene usato, quando vino è vuoto. Sub-artica usanza, recuperare e bere orina, quando effetti inebrianti, vanno cessando, e offrono pipì, pure ad ospite speciale, urina cervo o renna, invitano a partecipare: inebriato a sua volta, fa stesso gesto, diluita sua pipì, fino al settimo cesto, muscario fungo fu, 1 prezioso commercio, in regioni lontane, scambiato certo. Narra leggenda, che otto coriachi, per contattare ayami, van presso case ricchi, usciti ad orinare, intercettan lor pipì, la bevono di fiato, e inebriano così. Muscaria nome dice, succo di tal fungo, suo latte fatale, a mosche insetti vari, il lappone viandante, sciamano santa Klaus, lo mastica con latte, nel mito renna volante. Uppsala accademia, spedì Linneo in Lapponia, vestito da Sami, e tamburo locale prova, esso apparteneva, a saman Nilsson Pont, in carcere morto, per conversion rifiuto, 8 giorni incatenato, senza acqua e cibo, lui mai rinnega, suo culto cura antico. Fungo slavo e tamburo, religione natale, presso slavi di Etruria, in patera rituale, un piatto sagomato, a forma fungo cappello, butterate verruche, con umbone in rilievo: boleto sta x piatto, 1 patera per funghi, vaso pasto rituale, a slavi rossi fieri, con estatico sorriso, ascoltano storie, dei Bersek confine. Buon muchamor fungo, allegro fa cantare, lo usano kamciatki, coriachi e tuvani, umani e animali, lo sentono a naso, in terre siberiane, ha storia millenaria; amico come vino, visionario inebriante, cura ed alimento, che ispira pure Dante, cresce dappertutto, in foreste betulla, usato con tabacco, nella Siberia brulla. Inebriante essiccato, in buche di ritrovo, acido ibotenico, muta in muscimolo, urina lo conserva, ebbrezza si riversa, a dosi molto alte, dorme la coscienza. Amanita Muscaria, raccolta in mesi caldi, essiccata si conserva, anche tutto anno, Tungusi con minestre, usan 1 al giorno, gira tra i corpi, ebbrezza di ritorno: 1 o due ore dopo, comincia eccitamento, allegri e tumultuosi, canta senza freno, suo spazio visionario, a ganja lo avvicina, suo muscolare spasmo, alla coca lo confina: solubile in alcol, muchamor sostanza, a lungo riscaldata, ammoniaca rilasciata, rallenta il cuore, che atropina riattiva, sciamani di Siberia, propiziano sua sfida; prima di cercarlo, ingrazian sua natura, gettano + offerte, dentro rito fuoco, quan lo troveranno, dimostrano la gioia, con coccole e canti, con cura fan raccolta; pian piano delicati, a mezzo di rametto, attenti gioiosi, raccolgono il folletto, quelli + piccini, intenso color rosso, hanno + narcosi, e seccan senza sforzo: a forma bolo-palla, a lungo masticato, in 1 solo colpo, inghiottito consumato, a prevenir disturbi, durante digestione, a dosi vien assunto, dispari numerazione: 1 fungo e mezzo, o 3 5 sette, segue tale linea, se scelta consente, muchamor agisce, entro mezzora, espansione gioia, ebbrezza prima ora, riflette la raccolta, se fatta con gioia, danza e meraviglia, avverti desiderio, muoverti e danzare, lavorare o parlare, interazion sociale: si preparano Tungusi, avanti assunzione, con moduli rituali, x sua interrogazione, effetto dura giorni, pause con ritorni, al centro della yurta, viaggia sciamano, con spiriti aiutanti, a mezzo fungo fiato. funghi_muchamor_kamchatka1.mp4funghi_muchamor_kamchatka2.mp4audio

348:01:26: Tacito narra, i germani robusti, temprati dal clima, in tutte le gallie, razza omogenea, capelli rossi e alti, vivevano ai confini, di terre Tartaria, rispetto ai romani, impero di genti, germani disuniti, fan vana lor forza, dopo cataclisma, alcuni germani, rifugiano in grotte. Giganti di Sardegna, conquistano via mare, Tirreno mar Tyrene, via flaminia nasce, bruciando foreste, seguendo fiume Nera, oppure via Clodia, verso le miniere; come Moorish e Turuska, arabi e aaraceni, piombano in Sardegna, belve affamate, li guida re Musato, ebano muso di iena, che getta scompiglio. Sassari fondata, dai Tartari Crimea, tartessi di Andalusia, vicini lago Averno. Padre Madao scrive, Sardegna fu fatta, settimo giorno, popolata da giganti, che dopo il diluvio, vide Noè nipoti, giunger da Taranto, in Torres a-sinara. Lungo uso consuma, la lettera erre, Tarati post diluvio, citati da Strabone, scortati da Taras, figlio di Nettuno, amico a Ercole libico, che Taranto fonda. Nettuno è Jafet, Taras è suo figlio, regno di Sardegna, è castello di Tartari, nuraghi a Li Luzani e a sant’Orsola distrutti, al tempo ferrovia, Sassari va sottoterra. Fenici e Cananei, sparsi per la Nurra, lasciano capanne, per vivere a Tartari, allettati dal suolo, arricchito dai giganti, acque abbondanti, e salubre clima. Tatari ingrandiva, verso di levante, dove i santi turritani, reggono edificio, che dura mille anni. Alba di Aprile, due grosse navi, alla rada di Asinara, vedute da Torres, governo manda barca, indaga amici o meno, e molta gente vede; barca di ambasciata, chiede scende a terra, sbarcano a Torres, due celibi fratelli, Arborea Kalos, e Sossoinate Geridon, padroni di 2 navi, che dissero venire, Tartaria precopense, Khanato di Crimea, invasori e migranti, sbiadita distinzione. Soccorsi sotto loro, 112 famiglie, avendo danari, carichi di gioie, chiedon tratto terra, per vivere abitarla. Anziani di Torres, fecero consiglio, dopo vari giorni, recan loro terra, per fabbricar capanne, al bosco dei ginepri, lontano da Torres, dodici leghe. Arboria fu nome, di nuova contrada, ebrei in fuga Egitto, in penisola italiana. |Italici in Crimea, giunti in ottocento, pugliesi giunti a Kerc, diventano fiorenti, in tutti i settori, commercio agricoltura, pesca e artigianato, imprenditori e professioni. Grani presso case, fruttano meglio, terre concimate, con scoli latrine, + semola che fiore, opposto altri suoli: Grano nelle valli, Ulivo sul colle, specie + tardive, aman terre forti, elevate e ventilate, senza ristagni, Germanella rende 7, Carosella pan scuro, Gran grappoli Smirne, coltiva x piacere, Saragolla maccaroni, glutin bruno tiene. Dopo rivoluzione, collettivizzazione, loro beni requisiti, anni Trenta carestie, 938 il terrore, purghe staliniane, processi sommari, e lavori forzati. Etnica pulizia fatta a tavolino, per essere italiani, 2000 rastrellati, deportati nei Gulag, in Kazakhstan, ritorsione per la Armir, italian spazzati via, freddo fame e virus, carcere disumano, 200 sopravvissuti, tornano a Kerc, ricominciano da zero. Sogno oriente vago, riporta memoria, Canato di Crimea, dinastia Giray, di Kazan e Astrakan, sonetti e manufatti, di Krim e Khazaria: imponente la reggia, deserta dei Ghirei, atrii e logge dei pascià, troni e rifugi amore, multicolore vetrata, con pianta Convolvolo, che invade pareti, in nome di natura. Oggi sala abbandonata, fontana vaso di harem, che lacrime stilla, e grida le memorie: ove sei amore, potenza e gloria? Acqua scorre veloce, voi andaste via, ma restò nostra fontana. Guerra civile 777, Giray chiese aiuto, truppe russe Caterina, 600 tartari uccisi, e Ottomania rottura.| ERCOLE mito, doppia Kukulkan, ovvero Quetzalcoatl, ubriacato col pulque, da fratello che inganna, amare sua sorella, Quetzal-petatl luna, lui pente si dà morte, nel rogo sulla spiaggia, a espiare sua colpa, agli inferi discende, assieme a fido cane, ruba ossa preziose, che dan vita agli umani, dopo 4 distruzioni, diluvi acqua e fango, fuoco ed etere vimana, lui crea quinto tempo. Kundalini calore, cobra a 7 teste, informa umana storia, riporta a memoria, draghi Kukulkan, sovrani Kan-serpente, che navigano i mar: tutti feti umani, in utero son draghi, svegliano il dormiente, dopo ser mutati, creano colonie, in punti di approdo, trasmettono saperi, ai figli nuovo globo; entrano in piante, forza loro mana, insegnano la caccia, alla coscienza umana, insegnano usare, armonia di natura, creano scuole-templi, creano la cultura. BASILISCO serpente, fu mitico re serpe, pietrifica suo sguardo, lampo corrente, guardiano a Basilea, Milano Terni Fondi, nasce da paludi, biscia dei Visconti. Heracle si chiama, Dio Ercole serpente, unito ad Adrastea, in mar Mediterraneo, immobili intrecciati, in continuo coito, tutto generaron, di ciò che tiene moto; lor copula immensa, diede germe uovo, in forma nebbiolina, verde sottosuolo, sciolto da abbraccio, uovo si spaccò, furon Cielo e Terra, che Phanes liberò. Phanes fango drago, figlio di serpente, Phan ermafrodita, luce risplendente, Proto gonios luce, esce da una grotta, genera le piante, risorge dalla tomba; battagliano i Venti, fanno le stagioni, a ognuno 1 quadrante, poli e meridione, nel cuocere cibo, lo onorano i Pelasgi, con ciotola di acqua, e braci fumiganti. Phane si unisce, a Echidna scura notte, questa fecondata, genera entro grotte, stirpi di giganti, assieme Gaia e Urano, passa lui lo scettro, torna in substrato; nel buio senza tempo, Gaia vuole amore, si accoppia con Urano, genera i Ciclopi, assieme coi Titani, e Ponto dio del mare, Urano mangia tutti, Crono sol rimane.| Crono aspetta Urano, venire da levante, falcia i genitali, sopra le nubi alte, seme cade a mare, Afrodite spuma fuori, nuda su conchiglia, a Cipro la ritrovi. Africa suo nome, è Terra fecondata, da Phan-Urano-Crono, in vita ritrovata, Crono poi divora, di nuovo esistente, gira il ciclo storia, Giove-Zeus emerge. Giove ama sua Thera, diede mille figli, Persefone e Zagreo, Athena la Menerva, vulcani di natura, nasce ordine di Olimpo, ispira nuove storie, ai figli di Corinto: avvolta da vapori, entra Pizia in trance, Phane la possiede, profeta da sua bocca, corpo si sconvolge, spasmi e contorsioni, drizzano capelli, in spiralifor pulsioni. Phanes riproduce, nascosto in ogni cosa, invisibile segreto, rettile sua sposa, riemerge in ogni tempo, luogo e civiltà, a Delfi o Mbanza Kongo, ombelico di città; ricorda che Natura, è ciclico ritorno, è pizia pitonessa, di musico dio Apollo, offre vaticini, drizzando la sua spina, oracola ogni cosa, con forza kundalina.| Heidelburg paese, i draghi sono amici, nativi trovan uova, presso fiume Nessi, come Aladino, le curan nelle case, draghi con respiro, freddo san scaldare; draghi amati molto, dai locali fabbri, acciaio molto fine, aiutano a forgiare, grazie al fiato caldo, rettili volanti, qualcuno li cavalca, sibili fischianti; draghi femminili, vivono di acqua, aiutan pescatori, usando lingua adatta, piano questi amici, vengon spodestati, fuggono da templi, draghi son cacciati, molti nei paesini, attendon loro fiati.| Bezau paese, in terra Pannonia, tramanda 1 storia, di simbiosi eterna, 1 prospero fattore, di nome Jolerbuel, venne visitato, da un mendicante un di. Jolerbue lo caccia, senza dargli nulla, mendico gli dice, che ciel prepara furia, cielo si fa scuro, scroscia la tempesta, fiume di acqua cadde, inonda la sua terra, nel mezzo di uragano, stava mendicante, lui con corda rossa, guida drago grande; impietrito Jolerbue, resta li a guardare, alberi in turbinio, vanno presso lui, tutta sua ricchezza, persa in 2 minuti, il mendicante e drago, volan sui dirupi; anche cattedrali, ricordan tali eventi, Naga son serpenti, eremiti primi tempi, dea-serpente guarda, tesori proibiti, draunare di Sicilia, invitano conviti: vivono in simbiosi, a uomini e animali, primi imperatori, ne ascoltano segnali, il Genio primitivo, ha coda di serpente, là sul monte Zhong, vulcano ricorrente; riposa addormentato, drago nei paesaggi, attende i kukulkan, umani risvegliati, alfine di donare, mitici suoi canti.| Yulunggul serpente, su rotte Oceania, vien da Melanesia, arriva in Tasmania, Cielo-Terra uniti, come fonti acque, generan uovo, in cui Pan Gu nacque: esce Pan Gu, esser primordiale, crebbe gigante, separa madre-padre, Pan Gu resta in mezzo, fin che resiste, a pezzi le sue membra, creano le isole; creazione di mondo, prezzo sacrificio, del primo testimone, eterno e immutato, lui scivola oblio, attiva creature, succedono stagioni, mutano strutture. Un drago daoista, Uovo tiene dentro, insieme dei piani, Dao genera Uno, uno genera Pangù, Due genera Tre, questi Aotearoa; vulcano erutta prima, 2 isole in mare, Taroa con la scossa, genera una coppia, draghi in Polinesia, crean progenitori, da utero di Thera, vengono Moriori; da albero di Felce, inizia nazione Ori, polinesiani viaggi, crean federazione, da Hawaii a California, tra boschi e deserti, fiumi e città, emerge Gran Tartaria, mondiale civiltà.| Zhong è drago Cina, Zhu-Long è fuoco sole, Zhu-Yin oscurità, metallo di autunno, fa cadere foglie, frutti dalla terra: quando apre occhi, il giorno compare, quando li chiude, notte riappare, ora fa estate, quando esso inspira, ora fa inverno, quando esso espira, dorme e risveglia, stagione di piogge, se vola troppo alto, tu cogli siccità, se vola troppo basso, porta inondazioni, dentro corpo umano, equilibra 2 poli. Yang conduce Yin, nel corso naturale, Acqua freddo invernale, Long drago sole, si abbassa la notte, emerge nel cielo, solleva pioggia forte; piccolo baco, grande come cielo, vola nello stagno, ha testa di cammello, corna ramificate, collo serpente, occhio volpi alate. Fenghuan la Fenice, sole-fuoco assieme, corpo cigno e gru, e schiena tartaruga, ha lunga coda piume, becco di gallina, collo di serpente, e ciuffo mandarina.| Enea fugge da Troia, raggiunge Kostroma, dà origine ai khan, cristiani sovrani, fonda dinastia, capitale Yaroslavl, fortifica sul Volga, Vladimir Suzdal. Succede ad Enea, bolgar prete Gianni, protetto da fortezze, sovrano di Etiopia, assieme tutte indie, con debbio agricoltura, cavalli e armi fuoco, avvia conquista slava, nel 300 gioco. Riducono foreste, si mutano in terreni, campi agricoltura, a sfamare cavalieri, aratro scassa sassi, nascon nuove caste, slavo con il fuoco, crea ogonshani classe; boiari feudatari, bruciano gran boschi, e futuri servi gleba, legano ai terreni, nasce rotazione, trienne agricoltura, durante il 500, migrazioni ancora, miniere e capitali, trasformano ambiente, orda a cavallo, pax mongola ricorda. da Enea vien Gengis khan, e suo fratello Batu, Cane-alato che, comanda le tribù, con polvere sparo, salnitro carbon zolfo, cannoni e propaganda, di epoca Tartaria. Youri Gengis khan, da Rostov in Suzdal, unifica Orda, e inizia Hegira età, muore in battaglia, sul fiume Sitt. Ivan suo fratello, Batu-Khan califfo, padre della patria, continua unificare, battezza suo fratello, con nome di Giovanni, Presbitero d'India, titolo ereditar. Giovanni del Carpine, inviato papale, Polonia e Boemia, Teutonia e Campania, va lungo il Volga, risale Yaroslav, Caracorum tsar khorom, residenza Zar. A corte Moscovita, adorano san Giorgio, l'Orda ebbe porti, Arkangelsk a nord, con Tamerlano inizia, la dinastia Turca, tutti imparentati, a imperator romani. Alba storia Russa, inzia in Orde sparse, costruite su rovine, ex impero bizantino, Grande Orda d'oro, piccola Orda blu, Orda bianca e poi, Nogai e pezzata. Novgorod Yaroslavl, Suzdal e Ryazan, Smolensk e Astrakhan capitali indipendenti, combattono tra loro, sebbene discendenti, da Augusto romano. Legami con la corte, attivi e funzionali, Khan che sposan figlie, di imperatori vari. Gengis khan governa, da cento Novgorod, anno 318-232, battezza Latia e Rus, con patriarca tugra, che lo rende santo, leggenda di san Giorgio, cavalier con spada, e autorità indiscussa. Giorgio fonda Orda, usa cavallo steppa, e nave sopra mare, lancia spedizioni, da Volga discende, divide stato in 2, milizia consente, cosacchi prelevati, addestrati da bimbi, niente agricoltura, famiglia o tributi, ritiran monastero, quando sono vecchi, o lasciano orda, per civil progetti. Lingua imperiale, usa firma tughra, Maometto la manda, a zar Michele pure, tugra era sicura, contro falsi doc, decreti sigillati, su terre sconfinate; al crollo Tartaria, alcuni usan potere, di vicari khan, governator ribelli, angeli fuori Orda, kzar con proprie leggi, si staccano dal centro, separano le genti, con inganno e tormento, qualcuno sconfitto, si pente e và redento; cosacco si slega, impara a coltivare, divene servo gleba, si sposa e cresce figli, origina villaggi, mentre resiste, leggenda di guerrieri, nei rajput canati, indiani e samurai. Marco Polo vide, eredi Orda pezzata, nel khanato di Chitai, poi Ming dinastia, mura fabbricate, con malta di Kemit, ziggurat mattoni, contro var cannoni, testimonia il nome, lor uso della tughra, sigillo che trascrive, la firma imperitura.| Dante cita Ugo Capeto, figlio di beccaio, amministra Parigi, è capo macellaio, boss dei mercanti, vende ad ingrosso, banchiere autorità, in inferno tiene posto. Colpo di stato in Orda, spacca struttura, da Sodoma e Gomorra, sommosse di Riforma, partono gridando, rimproveri e vergogna, Stabia ed Ercolano, eruzione di Vesuvio, ricorda tale dato. Putifarre egiziana, vuol sedurre Assiro, guerriero Oloferne, ucciso da Giuditta, intorno esso resta, Daniel chiesa russa, assiro sta per orda, Giuditta è voloshanka, la Elena dei Zakharia, a corte dei khan. Scisma religioni, durante crisi Orda, Islam si separa, dai primi cristiani, islam e salmi, anagramma di islàm, cristiani coranisti, Khazari e Yudei, poi Rom e Mori espulsi, Sefarditi da Spagna, dispute teologiche, tra ebrei e maomettani, cristiani e indiani, crisi geopolitica, in 600 e 700. Nestore pope, bandito da Bisanzio, vescovo a Mosul, chiamato musulmano, Cristo nestoriano, ai daoisti di Laozu, mentre Pitagora, a Creta vieta sacrifici, insegna metempsicosi, mistica cristiana, apostolica visione. Venezia è Fenicia, nord Italia è Caanan, longobardi e yudei, immuni a Peste nera, Manzoni ci ricorda, diretti discendenti, della tribù di Giuda. Furon Khazari sovrapposti, al regno dei Goti, formano impero, multietnico in due caste, khazari bianchi e neri, commerci via mare, Cangrande Dante e Polo, quan Cesare Borgia, trafitto a tradimento, 23 colpi di picca. Ashkenazi discesi, dai capi khazari, guida gruppi tribali, in Federazione russa, Caraiti son detti, i turchi kazari, convertiti a ebraismo, Nicola I protegge, li decreta non ebrei, saran risparmiati, da nazisti e stalinisti, durante invasione.| Russia meridionale, e Volga della Orda, capitale ad Astrakhan, aveva proprio zar, Razin divenne khan, di entrambi domini, Kazan e Astrakhan, con potenti truppe. Romanov usurpatori, boiardi infiltrati, alla corte di Ivan, con euro mercenari, sconfissero Razin, con corruzione e inganni. Razin ha turbante, stemma sultani egizi, antenati dei Circassi, clan russo mamelucco, che governa Egitto, dal 380 al 517, poi torna in Orda, a metà seicento. Stefan Razin guida, i cristian fanti, come ogni sultano, avuti dai villaggi, visti da ufficiali, ogni 5 anni, nuove leve siano, Giannizzeri ventenni, privi di famiglia, vinsero battaglie, Varna nel Kosovo, assedio a Zargrad, poi furon sterminati, anno 826, declino di Ottomania. Astrachan 667, battaglia Stepan Razin, risuona in Europa, come lotta di potere, Razin figlio a Ra, muore in 671, guerra finisce, con presa di Astrachan. A gennaio '682, brucian libri Ranghi, vecchia gerarchia, detta mestnichestvo, registro mandarini, di alto livello, in tutto impero ordiano, e province lontane. Gran Principi in cima, poi principi locali, in cima i discendenti, khan Vladimir e Suzdal, seguon governanti, di terre conquistate, locali signorotti, in araldiche notai. Ordiana dinastia, spazzata dai Disordini, impero frammentato, a causa di Riforma, diviso in molti Stati, dati a sottoposti, clan Romanov locali, di origine straniera, dopo il colpo stato, vietan orda usanze.| Fabbriche di Urali, a Pugachev alleate, fabbrican cannoni, per Tartaria moscovita, clero e mercanti, gli mostran rispetto, con icone e pani, e benvenuto cori, Alessandro archimandro, menziona zarina, Oustinia Petrovna, di Tartar Moscovita. Pushkin scriveva, i normali cittadini, appoggiano Peter, khan di Tobolsk, si batte pei confini, e riprendere Mosca, con cupole dorate. Pugachev ucciso, da caterina e inglesi, sconfitta l'orda, repression di massa, sui territori annessi, spaventano i locali, che imparano versione, diversa della storia, abitanti di Zlatoust, impiccati pei cannoni; vietate lingue slave, spade e turbanti, sposta capitale, da Mosca a Pietrogrado, cambia geografia, e muta il calendario. Ogni città incendiata, è rinominata, Tobolsk capitale, forte a forma stella, Siberia corsa all'oro, diviene pure gulag, di tutti criminali, sistema'790, statale di esiliati, Tobolsk penitenziari, poi romanov cattura, bandiera drago grifo, muta cultura. Russia Pietroburgo, 781 + piccola, 3 volte di Moscovia, Canato Samarcanda, e Chitai Cinese, capitale a Chinuan. Samarcanda conquistata, da Romanov 868, 4 anni di guerra, scompare da mappe, Giappone e Tartaria, avevano rapporti, ma nel 775, rifiutano stranieri, olandesi e americani, varano la fine, forzarono Ieshu, aprire suoi porti, anno 860, Shogun guerra samurai, Giappone predato, insedia casa Meiji, in 861, cade regno ordiano.| Putin a Damasco, rilascia intel spionaggio, una mafia khazariana, usa terrorismo guerra, Gladio fanatismo, banca e falsa bandiera. Cromwell uccise Carlo, e fondò loro banca, ladri e assassini, banditi di strada, rubar identità, di viaggiatori in rotte, drogano persone, eugenetisti a corte. City Londra nasce, gestita da banchieri, capitale d'impero, britannica espansione, mafia infiltra, dirotta la moneta, arrivano in Germania, cambiano nome, inganna lord inglesi, a investir banca privata, stampa carta moneta, dal sangue infantile, sradicano re, da Francia ed Asburgo, con traffico droga, abbattono Chitai, usura in colonie, sterminio amerindi, Moorish e ottomani. Tratta schiavi e armi. Usa Congresso, FED corrompe 913, approva illegal fisco, finanziano Lenin, a danno degli zar. Contrastano casate, la rossa pandemia, anni 20 I.900, disordinate dittature, Cheka bolscevica, controlla professioni, assieme mass media, miniere e ricchezza, Hitler si ribella, sviluppa sua banca, con falsa bandiera, cade sua farsa. Germania annette terra, presa ai norvegesi, della regina Maud, in Antartide cornice, fonda nuova Svevia, Neuschwabenland, base in nuova Swabia, a condurre eu-genetica, creare superazza, e armi di massa, secondo piani di elitisti, finiti in Usa e Israele, che finanzian propaganda, narrativa sugli alieni, di agenzie spaziali Nasa. Ammiraglio Byrd ritrova, Iperborea al polo sud, ma il sionismo chiude tutto, Trattato Antartico redige, limitato accesso umano, oltre ottantesi parallelo, per nasconder storia umana, opinion pubblica deviare, altre creature camuffare, con Trump forze spaziali. Robert Sepher documenta, motore di antigravità, da Tesla a Schauberger, fin Germania e Usa, Hanuebu nazi-Vril, Vimana degli hindù, che Bal Tilak leader indiano, dice scritti nei Veda, composti sotto i ghiacci, e ridati a umanità, dopo fine glaciazione, a ristabilire civiltà. Maria Orsic medium, capa di azienda German Vril, ispira Wonder Woman, nei Marvel studio, amazzone che ricorda, Orda d'oro Tartaria, dice che razza Aryana, sopravvisse al cataclisma, diluvio e glaciazione, in caverne sotterranee, sotto i poli ghiacci: creature bibliche capaci, di abomini o gentilezze, mangian carne umana, o regalan free Tartaria, creature miste descritte, tra giganti e semidei, fabbricanti di città, armi e tecnologie, distrutti varie volte, dai lampi del Cielo, pochi superstiti vivi, isolarono la terra, come culla umana specie; pure Bibbia africana, cita etere brillante, nato da notte vuota, crea prima coppia umana, a cui affidar la Terra, da popolar con discendenza. storia_giganti_pauli-arbarei_sardegna.mp4storia_Cina_guerre_oppio.mp4audio

169:05:17: Viggiano sale in alto, ma descresce popolazio, masserie a fondovalle, torre colombara, paese a mille metri, uliveti e vigneti, boschi cedui e prati, e rari noccioleti. Capanne transumanza, tumuli di terra, fitta rete fattorie, con oliveto e vigneto, pascoli bestiame, vini latte e tessuti, lino canapa e pietra, locale calcestruzzo, fabbri e carpentieri, oggi pozzi petrolio, dati ad estranei, per pochi privilegi, su Appennino in declino, dissipan risorse, estrazione idrocarburi, 50 mil barili giorno, zolfo gas naturale, Eni sceglie raffinare. Viggiano paese, come puebla messicani, nacque da monastero, cavalieri basiliani, insediati su vetta, dopo fuga da Czargrad, ricordano leggende, feudi russi slavi, normanni longobardi, poi baronìe borboni, Corleto insurrezioni, contro dinastia, lunga cospirazione, corletani poi delusi, da Savoi dominazione. Terremoti e briganti, esili in oltremare, dimezza popolazio, nasce loggia di Muràt, con banca di Potenza.| Viggiano arpa di Maria, resiste in Valdagri, arte liutaia meridione, contadina e pastorale, ha repertor sonori, arpicedda di Lucania, serenate e tarantelle, con zampogna e violino, flauto e tamburelli, organetto e cupicupi, accompagnan voce e danze, in orchestre parentali, di barbieri e falegnami, monti e mari san girare, a Roma detti carciofari, alle feste di Natale; arpisti viggianesi, conosciuti in tutto il mondo, Pascoli li ascolta, a Santa Rosa di Viterbo, in lucana devozione. Leone papa 890, incorona Madonna nera, Regina dei Lucani, conferma di altri papi, icòna bizantina, ritrovata da pastore, mentre pascola suo gregge, in calda notte luglio: in cima vide fiamma, che illumina vallata, la raggiunse e nel terreno, trova statua in oro, il pastorello la portò, nel santuario di Caggiano, amico di Viggiano. Madonna Nera ha volto, dolce di una madre, Gesù sulle ginocchia, cara a ogni famiglia, di sierra contadina, che tiene tale immago, e descrive processione, prima domenica di maggio, pellegrini al Monte, con squadre portatori, ricambio nel percorso, inclinato accidentato, lungo strada Maria nera, dislocan 8 poggi, a riprender forze e acqua, con vino assieme cibo, più fedeli pure scalzi, altri sembrano Demetra, dai vicin paesi, prima domenica Settembre, percorso inverso torna, da Monte a Chiesa Madre, preghiere canto e muse, i fedeli van Viggiano, a omaggiare la Madonna. Fiera e bancarelle, arpe in legno pero, Luigi arpista narra, i pastori e contadini, giran case e campi, in periodi natalizi, novene e invocazioni, alla Madonna nera, son viggianese doc, se ho violino o zampogna, o arpicedda al col. Inverni e freddi venti, estati siccitose, neve tormenta e nebbia, girano arpaioli, emigrano ovunque, a cercare fortuna, quando incontran bardi celti, di Bretagna ed Irlanda, scambian repertori, brani in consonanza, trovan ritmi lusitani, nei buitisti subsahariani, accompagnan poi le navi, da foreste del Gran Congo, alle mabanze brasiliane. Luigi fù in Brasile, a corte Pietro II, narra suo paese, adagiato a monte Enoc, dirupi boschi fitti, pianoro Maddalena, con ruderi e mulini, santuar della Madonna, dorata in legno olivo, volto nero e veste greca, in grembo tien bambino. Fede semplice sincera, di pastori e suonatori, 50 mila pellegrini, ogni anno alla Valdagri, prima domenica di Maggio, statua sale dal Santuario, fin su vetta di montagna, poi dal Monte torna in basso, prima domenica Settembre, si festeggia protettrice, Madonna Nera di Lucania, cuor pulsante regionale, che alimenta da ogni dove, stendardi pellegrini, con zampogne e organetti, giran tre volte attorno, la cappella sopra Monte, prima toccar urna, con rami fiori onore, portan statua a spalla, coperta in oro puro, come Madonna Montserrat, bruna madre Umanità: per volere dei fedeli, copia statua di Viggiano, và Melbourne Australia, novembre 964, culto Vergine amata, dai locali bizantini, dopo guerre di Crociate, molti ordini religiosi, portan Madonne Nere, con San Bernardo Chiaravalle, che ama Cantico dei Canti: Sposa nigra e formosa, sono nera e sono bella, porto pace alla tua casa, suona e canta la novella. Mastri d'ascia-liutai, usan legno locale, budella pecora per corde, oppure fil di Rame, transumanza stagionale, isolati molti mesi, allenan repertori, così pure i contadini, fan calende musicali, suonano intermezzi, con i cicli agrari. Tarantelle fatte al chiuso, questue in terme e spiagge, funerali nelle chiese, e nei pellegrinaggi, scuola di Valdagri, ama scuol napoletana, ispirata a lusitana, appresa dagli anziani. Giuseppe Gala narra che, un tipo di baratto, in Lucania è detto staglio, barbieri e contadini, scambian prestazioni, con sarti e falegnami, ortaggi ed accompagni, di arpisti e sampognari. Italia unisce i repertori, duran servizi leva, archetipi comuni, riemergono due scuole: i repertori contadini, accordatura a orecchio, son cultura iterativa, di brani colti e popolari, accompagno a bordone, armonia in terza e quinta, melodia intervallata, da arpeggi frequenti, da corde acute a gravi, a imitar zampogna, serenate a dispetto, o lutto di lagnanza. Chitarra battente, usa pure corde in rame, millimetri 0.23, 4 corde Mi Si Re La, se son 5 al centro è Sol, a volte 4 corde doppie, loro amalgama di accordi, fà toni improvvisati, al Santuario di Viggiano, Madonna nera esprime, dal sacro monte al cuore, vibrazione nostalgia, come nei santuari Buiti. Arpa lucana estingue, dopo Grande Guerra, arpisti vagabondi, seguon massiccia emigrazione, di italici nel mondo, rimangon pochi anziani, Luigi e Rocco Capobianco, residua repertorio, arpicella dei rituali, in feste messe e funerali, tarascone e tarantella, e novene natalizie, pastorali con zampogne, allietano i bagnanti, sui litoral lucani, da Viggiano e Moliterno, sant'Arcangelo e Grumento, trova un bravo falegname, per arpicella progettare. paesi_viggiano-madonnanera-story.mp4popoli_lucania_sud-demartino.mp4audio



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