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360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 73144 (): 2 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 343:01:22: BULGARI di ieri, detti turchi e alani, simili agli avari, unni e tibetani, creano la Ungheria, con atamane truppe, partiti dalle russie. Volgari del Volga, sostano ai Balcani, lor contadini sono, fratelli di sangue, ma schiavi e gleba, i vinti in battaglie. Caste nell'India, dei rajput guerrieri, lavoran la terra, i servi della gleba, in francia son villani, indigeni locali, retaggio di conquista, dei nuovi aristocrati. Nuova elite europa, vien da discendenza, disprezzano i locali, detti servi gleba, 2 diversi genti, convivon stesso posto, senza mescolarsi, casate oppure volgo. Conquistatori slavi, e ottom-atamani, vengono da rus', fan schiavi di guerra, riuniti nelle logge, decidono i destini, regole nascoste, fra vincitori e vinti. Perdura tuttora, mito conquista, eufrasia ed americhe, che orda colonizza, ritira la marea, lascia dietro eredi, conquistatori slavi, diventano europei. Vulgari di Orda, Pomacchi o pomaci, cristiani musulmani, vivono ottomania, migrano Anatolia, diretti in Italia, tarhuni o tirreni, Geti Goti-rossi, etrusci antichi russi, da Attila guidati, tarquini detti Unni, da Moscovia migrati. Orda abita mondo, conquiste '400, tribù stabilite, in fertili valli, fiumi Dniepr e Volga, coltiva miglio ed aglio, lenticchie e farro. Mar Nero coste, Scizi con cipolle, commerci col Bosforo, storion sale tonni, miele carne latte, pelli oppure schiavi, importano stoffe, metal tappeti e armi. Odierna minoranza, Ederle a fine inverno, festa di 6 maggio, rivive tra famiglie, alle Thermos terme, fanno il segno croce, dividono pane, loro 3 villaggi, nomi in dialetto; coltivano tabacco, allevano bestie, la curander conosce, i riti del Natale, canzoni di Kolyada, Suda presso etruschi, Vishnu per ariani, Krishna e Sakyamuni. |Giorgio in Bulgaria, gira la campagna, con libro Scivia in tasca, osserva gli animali, a capire medicina, in bosco farmacia. Emilia sua compagna, gli mostra la Cicogna, che pratica clisteri, quando sta malata, spruzza col suo becco, anche acqua salata; presso suo pollaio, pollastre malate, cercano Alloro, al fine purgare, mentre anatre e uccelli, cercan Siderite, e fanno bagni argille. Un giorno Giorgio arava, campo presso grotta, vi entra e trova ossa, umane di giganti, una cassa era sepolta, con due libri dentro, in antico slavo, li porta ai sacerdoti, sperando di far luce, su anno 869, molti guardan libri, nessuno li comprende, lingua pomaco-slava, narra saghe di Kolyada, avi giunti da Orda rus, nei canti migrazione, bulgare tracce, in leggenda di Yudah, e in loro canzoni. Kolyada Xristos mito, in Etruria e Bulgaria, in bulgaro glogolitico, slavo ecclesiastico Sancrito, cioè senza scrittura, poichè dato in geroglifico, nei bauli sotto terra, scoperti da un contadino, che arava il terreno. Tagete parla ai Lucumoni, che ne fanno libro base, di tutto lor sapere, pure lingua e religione, Yuda e Suda sinonimi, di canone libri slavi, che secoli più tardi, son trovati nei bauli, raccolta leggi dell'impero, studiate dai mandarini, yudei yuris-prudenza, ricompilato a ogni concilio, indetti da Costantino, fin Giustiniano e altri sovrani. Suda andato perduto, sostituito da altri codici, costituzioni e napoleonici, mentre in italiano, Suda origina sudore, essudare e trasudare, distillare e riassumere, tirar fuori essenza leggi, in un compendio almagesto, leggi base dell'impero, su agricoltura e architettura, idraulica e acquedotti, riti funebri e religiosi, leggi guerra danza e canto, diritto privato e notariato, commerciale ed ecclesiastico, per slavi italici europei, libri poi detti sibillini, dai romani vaticini, mentre i Sudeti di Germania, così chiamati da quel libro, come Pomacchi e Catari, vecchi credenti cristiani, di Siberia Alaska e Usa. |YUDAMI antenati, ebrei mandarini, coinvolsero genti, da Egitto spedizione, aver terra promessa, da kan Orda oro, Yuda è slavo Veda: Yudiskogo figlia al re, lamenta poco spazio, a lavorar la terra, vuol pascolo nuovo, allora i sacerdoti, gettano le sorti, per dare loro nome, a nuovi centri che, colonie diverranno, durante spedizioni, in balcani e italie; luoghi deserti, colonie a dissodar, lavorano i giganti, insegnano ai local, arti artigianato, danno ai nostri nonni, che onorano memoria, di Yuda governanti, figli di atamani, che dopo la conquista, e distruzione impero, vedono altra storia, della inquisizione, su chiesa e moschea, che vietan bulgaro ricordo, di giganti avi, venuti da lontano, a gestire patrimoni, di re nelle colonie, mentre i Radaniti, mantengono le rotte, via terra via mare, alleati ai Genovesi, collegan le Tartarie. |SAMUELE in primo libro, narra un epopea dei Re, come giudice e profeta, lui consacra due Re, regna Saul 32 anni, David Re per 40 anni, conquista Gerusalemme, che strappa ai Gebusei, idolatri antagonisti, Arca qui conduce, un dì conosce Betsabea, ottiene figlio Salomone, che regna 40 anni. David pronipote a Miriam, sorella di Mosè, famiglia dove nobiltà, è unita a sacerdozio. Isai padre aveva in casa, una schiava che innamora, Isai cede allor Signore, sua moglie Nasebet consiglia, travestiti da schiava, e prendere suo posto, Isai congiunge a sua moglie, e nasce Davide gentile, che eredita da Adamo, settanta anni di esistenza, che questi chiese a Dio, di donare a quel bambino, suo futuro discendente. Isai vede Davide, come figlio illegittimo, lo manda nel deserto, lontano dai fratelli, a pascolar le pecore, mentre pasce suona cetra, eredita i tre doni, bellezza dominio e poesia, che Dio promise Adamo. Deserto è luogo purga, solitudine e silenzio, si fortifica il corpo, anima lotta con se stessa, si tempra e rinasce, Davide uccide leone e orso, ma gentil tratta suo gregge, buon Pastore che Dio vede, lo destina a guidar gente, del regno tartaro Israele. Samuel lo unge re, intorno ai 28 anni, con un corno di olio sacro, che non cola su altri figli, pur robusti e belli, ma il Signore guarda il cuore, Samuele chiede a Isai, se tiene un altro figlio, introduce lui il Pastore, sul suo capo olio vi cade, Davide unto un dì sarà, successore Re di Yoros, porta Arca di Alleanza. Primo incontro con re Saul, lo vuole a corte per curarsi, con il suono di sua cetra, chiede a Isai di mandar figlio, con asino e pane, un capretto e un otre vino, Davide va da Saul, comincia sua presenza, poichè Spirito di Dio, da Saul si ritirò, lasciandolo in silenzio, abbandonato a suo orgoglio, allora incubi salivano, da uno spirito cattivo, inviato in punizione, rende Saul malato, i suoi servi a consiglio: un cattivo spirito ti turba, cerca allora un suonatore, che mette mano a cetra, ti sentirai tu meglio. Isai figlio suona bene, abile con armi, saggio di parole, è Davide il pastore, quando suona Saul si calma, poiché spettro si ritira, come in Alessandro Magno, guarito da suono lira, o Farinelli a corte Re, cura Filippo V Spagna, da mal cronico 700, ripetendo aria preferita. Saul si affeziona, poiché si sente meglio, ascolta canti di creazione, con oceani pesci giganti, valli monti e alberi, Adamo ed Eva Caino Abele, diluvio e arca di alleanza, Abramo Isacco Esaù e Giacobbe, depravazione di Sodoma, torre Babele ed esilio, ritorno e perdono. Rembrandt lo dipinge, mentre suona la sua cetra, con volto disteso, Saul ascolta in commozione, una mano al viso un telo, asciuga proprie lacrime. Davide suona per suo re, poi con Gionata suo amico, prende Arca filistei, adopera sua fionda, a sconfiggere Golia, David lotta col gigante, poesia forza e coraggio, illumina buio con più lampi, mura abbassano col suono, fanno entrare lui in città. Saul cresce in gelosia, vorrebbe eliminarlo, dopo inutili battaglie, Saul muore suicida, David proclamato re, a mezzanotte sente suono, da corde di sua arpa, che cominciano a vibrare, dal budello del montone, macellato da zio Abramo; si sveglia sulle note, compone i noti Salmi, vorrebbe fare un Tempio, gloria del Signore, Natan profeta lo ferma: se tu farai tempio, sarebbe un Tempio eterno, ma Dio sa che Israele, si macchierà di tante colpe, così Tempio sarà distrutto, lo farà tuo figlio, nato da Betsabea. Salomone fonda Tempio, regina Saba lo visita, nasce Menelik e re Giuda, dopo la sua morte. Dio amava Davide, sposato sei volte, lui gli chiese esser tentato, a dimostrare sua fermezza, così lo fà peccar con Betsabea, moglie di suo generale, passeggiava su terrazza, freccia abbatte il paravento, vede donna fare il bagno. Pur tentato in carestia, e ribellion di un figlio, suo più grande dolore, ma settantanni vive gaio, regalati da nonno Adamo. Davide è pentito, chiede a Dio conoscer giorno, Dio dice che nessun uomo, può conoscer giorno morte, così a Davide rivela, che un Sabato sarà, ogni Sabato allora, lui studia la Torah, e un sabato mattino, a festa Pentecoste, sente rumore in giardino, si alza e va vedere, muore e cambia scenario, si ritrova in Paradiso, la sua Gloria unita al Padre, seduto avanti a Lui, suona e intona Salmi, sublimi e ammalianti. Davide è ispirato, dallo Spirito Santo, lui suonando trasfigura, comunica con note, fragile e profondo, cura ben comunicando, un repertorio di arpa che, consola e dà coraggio, melopea di nostalgia, cetra lira prima arpa, fatta in Genesi da Jubal, padre di arco arpa e flauto, immette un pò sé stesso, in testi copti elleni e slavi, ecco i Padri della Chiesa. Israele è mondo intero, servizio Dio di pace, frutto di un patto, controllo su Egitto, Arca di alleanza, e Tempio Salomone, progetto di messia, che forma ebraica classe, chiamata da Egitto, Anatolia e mar Nero, fino Europa America. Tribù di Israele, unite a un solo Dio, governi tribali, poi genti chieser re, che unisse una corona, Samuele unge Saul, tribù di Beniamino. Saul pecca ed esce, lascia David Giuda, sua casa governa, fin caduta Tempio, tribù popolosa, colore azzurro sposa. Quarto figlio a Giacobbe, eroe di Israele, occupa meridione, del Regno di Tartaria, mentre altre tribù, hanno altre terre, Davide riunisce, tribù in solo impero; morto Salomone, emergono tensioni, tra la parte nord, e la meridionale, in 453, secessione regni, a Nord Israele, a Sud regna Giuda, il primo è distrutto, Ottomania invece dura. Emerge poi scisma, di culti sincreti, religion cananee, kanati indipendenti, Giuda e Beniamino, sinonimo ebraismo, ebrei di altre tribù, obliano destino. Espandono ashkenazi, da Armenia e Georgia, poi Iberia e Sardinia, in Provenza riuniti, castigliani sefarditi. Regno Giuda regge, ai culti pagani, grazie a coesione, sul tempio Salomone, casa di Davide, fino ad esilio, da Terra promessa, Tempio distrutto, ma resta una promessa: avvento di un Messia, riparte da Giuda, Davide casata, in vangelo di Matteo, Shekina qui dimora, presenza di Dio: dove son 2-3, riuniti nel mio nome, io sono tra loro, tabernacolo presenza, shekina radice, arriva alla coscienza.| Alessio Komiakov, scrive storia russa, di Veneti ordiani, detti slavi pomaci, e bulgari alani, storia dei lignaggi, da Romanov cambiata, con storici tedeschi, Miller e Sclozer, pagati dai re, a legittimar trono. In Tula distretto, studiava minerali, brevetta fucile, in guerra di Crimea, conserva diplomi, di avi famiglia, fin dal 600, a servizio Moscovia, smaschera fiction, di falsa storia, scritta da tedeschi. Khomyakov studioso, narra i rapporti, west illuminato, e oriente slavizzato, Vendi occupan Alpi, liguri pendii, creano Pomerania, Baltico ed Illiria, Vudini russi poi, austriaca Vindobona, Komiakov elenca, Vend in tutta Europa. Vienna lago Velenc, o Vandea francese, tutti fiumi e centri, portan nome Sebra, Sevra Bel-gorod, citta bianca albi, Vandal Goti e Daci, nei bassorilievi, slavi uman di ieri. Ap Don e Po, Rodano impetuoso, o placido Danubio, slavi sostantivi, a indicare fiume, un solo ceppo clan, da lago di Ginevra, fino al fiume Nera. Province tartaria, moghul mahabharata, migrano in India, i cosacchi di alania, portando testi, diventano Veda, contemplano Soma, fungo rosso siberia. Indra bramino, conforma dighe sabbia, x arginare fiume, e Yavakri lo guarda, sforzo troppo grande, sembri un bimbo che, vuol arginare mare. Yavakri slavo, significa nemico, contrasta proposte, opposizion partito, Indra detto Andrea, Andronico ed Adamo, progetta acquedotto, nel poema indiano.| Europa fu abitata, da VENETI troiani, adriatici fratelli, fondan Padua city, e i lidi veneziani, che iperborei avi, occuparon prima. Veneti venetoi, wend lingua serba, Slovenia Montenegro, e Ragusa Dalmazia, fino a riforma, che vieta lingua slava. Venezia sorretta, da tronchi fondo mar, in acqua non marcisce, larice siberian, rivela rapporti, commerciali fra luoghi, Venezia e Siberia, commerci forti. In terre Germania, serbi di Lusazia, lingua lusaziana, è veneta slava, lusazi detti sorbi, veneti e polabi, restano oggi, estinti o germanizzati. Pochi sopravvissuti, vivono villaggi, prussia sassonia, ultimi clan sorbi. Ragusa dalmazia, sotto napoleon, lingua itali usata, da ricchi signor, il popolo ancora, parla slavo antico, Marino Darsa cita, il Dubravka inno: cara dolce libertà, dono d'eterno, fonte nostra gioia, unico ornamento, draga slatka slobodo, sva blaga nam bog, Tesla e letterati, a Ragusa legan cuor. Mauro Orbini duca, è Francesco Maria, di Pesaro-Urbino, scrive che Venezia, nasce come etrusca, fenicia che smercia, con Roma e Ragusa, fin caduta impero, dopo Riforma. Diffusi ricordi, dinastie discendenza, opposti a narrazione, di scuola tedesca, la disputa sorse, fra sassoni e slavi, slavi licenziati, dalle accadem reali; e nascono su carta, popoli finti arian germani, mentre i veri slavi, fondarono colonie, tra baltici e adriati. Sudario sindone a Torino, lenzuolo sacro ci ricorda, impressa essenza Xristos, reliquia legge primaria, da rispettare e tramandare, tra tutti yudei rasna e slavi. storia_italia-colonia-uk_fasanella.mp4 storia_mattei-moro_fasanella.mp4 audio 97:01:13: Davide è Re Cristo, e combatte corruzione, scrive inni del SALTERIO, che narrano sua vita, diario libro Salmi, in poetica fattura. Salmo 88 dice: Samuele unge i re, ma i servi del Signore, insultarono il re, Davide è diffamato, da sudditi tradito, lotta col nemico, stanco e scoraggiato, ringrazia suo Dio, aiuto alla lotta, e fede in vittoria. Salmo 17, è governo secolare, in versi e quartine, inni bulgari amati, mentre Salmo 99, incorona re David, grida gioia al mondo, ai figli dell'uomo, ma è salmo più buio, dolore e reclusione, prima di esecuzione, la fame e la morte, separazione pena, di abiti e corte. Salmo 101, Ascolta mia preghiera! a Te viene mio grido, volgi a nuova era, mie ossa e mio cuore, Isacco mi flagella, mi prende vesti e trono, è dura la battaglia, lascio arco di rame, nel cuore mi ritiro. Dice salmo 17, ti amo Signor, forza e rifugio, ci salvi dai nemici, nostro corno suona, annunzia cherubino, ruggito del cielo, colpisci o proteggi, giustizia ora vedo, ho la tua ricompensa, purezza mani cuore, vedo tua clemenza. Narrano i vangeli, miracol pani e pesci, Andronico astiene, da eccessi alimentari, sobrio alle feste, mal stomaco previene, la sera mangia poco, duran convalescenze, digiuna o tazza vino, diluito al tramonto. Quando va al tempio, siede e ascolta genti, è giudice regnante, corte di giustizia, punisce corruzione, mafie e indulgenze, in tempio-tribunale. Detta nuove regole, ai venditor colombe, cambiavalute detti, combatte i complotti, ma ottiene nemici, che lo chiamano gigante, ciclope occhio accecato, avan crocifissione. Andronico arresta, oppressione di tasse, punisce ministri, che uccidon commerci, contrasta illegal dazi, Libro Salmi testimonia, il Giudizio finale, rinascita commerci, incarichi assegna, con buoni stipendi, a governator locali, ma lotta corruzione, salmo 13 Davide, quan visita provincie, molti ministri sono, insonni e spaventati, se accettano mazzette, acceca disobbedienti, pur nobili coinvolti, parenti suoi di sangue, senza compassione, fà legge anticorrotti, processa pur lo zio, Isakio usurpatore, Macroduca e Dukas, capi suo partito, subiscon legge dura, ma crescono i nemici. Giustizia possente, su affetti personali, soffre loro morte, esempi lui pretende, navi-merci naufragate, fermino saccheggi, governatori ladri, impicca sul molo, aiutare marinai, diviene legge prima, benessere di Stato. Salterio produce, inni musicali, con arpa muta note, arco eco nostalgie, 150 salmi, parlan di vulcani, di tempestoso mare, e battaglie navali, sul Bosforo porto, incrocio di rotte. Salterio su pareti, in papiri geroglifi, libro morti egizi, narra migrazioni, annuale ad Iperborei. Inario ripetuto, al ritmo passi danza, con devozione cuore, due volte canto s'alza, fin secolo 600, slavo greco e pope, Signore mio rapsode. Salterio poi mutato, da riforme di potere, culto indebolito, da Nikon patriarca, parole son distorte, riflesse in mito Orfeo, che perde la sua donna, nel morso di taranta, purga suo dolore, in veglia di visione. Fomenko cerca rima, tra biografie di Cristo, elenca doppioni, Mida scizio egizio, custode grifon d'oro, imperatore giallo, Leon di Yuda egizio, Kolyada Xristo Klau. Alessio Comneno, astrologi aiuta, con templi sapienza, soldi e onor dispensa, nasce Almagesto, catalogo stellare, poi in libro Alessiade, Anna Comnena scrive: nel regno di mio padre, Alessio Comneno, avvenne invenzione, osservazion del cielo, oroscopi precisi, di alessandrini medi, riportan posizioni, di stelle in vari eventi, nasce il calendario, ovvero il Kalavdai. Sui muri del Cremlino, resiste leggenda, di Kolyada Cristo, i cui canti son vietati, in tutte le città, di ex Tartaria regno, da decreti del 600, di Romanov clan. Libri Kolyadniki, almanacchi e bibbie, scritti da Esdra, a predire raccolti. Kolyada scese a terra, da vergine nacque, presso un torrente, già insegna alla gente, ma dentro Bisanzio, evita entrare, vi regna nero Toro, che vuole suo trono, sua Madre lo ripara, nel tartaro luogo, qui Horus fa riposo. Santa Cruz Klaus, tradotto in Nikolai, porta doni ai bimbi, Kolyada Xristo Klau, uno dei suoi nomi, Nika Nicea leone, Nikola kolia, rievoca suo nome, in Natale canzone, di bulgari e pomaci, che coltivano mele, e canti di Kolyada. Re magi sui cavalli, cercano il re, aiutati da stella, fin grotta Madre, aprono il petto, fan regali al bimbo, vanno a palazzo, del re basilisco, annunciano nascita, del giovane erede, Re nero si arrabbia, e ordina strage. Manuel Comneno, re nero pelle scura, ha capelli biondi, e i venezian beffardi, lo prendon in giro, negro imperatore, recitan nel circo, Manuele doppiato, a Erode e Nerone, erotico riflesso, in Tiberio Enrico III. Andronico Cristo, esilio pellegrino, erede al trono, porfirogenito nato, da Erode braccato, fugge via da Crono, che vuole ingoiarlo, strage innocenti, sua madre lo nasconde, in grotta con 2 ninfe, capaci a far Kefir, con latte di Capra, Amaltea chiamata, ora capra di Natale, Capricorno in cielo, ricorda allattamento, del bimbo regale. Guardato da Koureti, Crono scopre trucco, inizia persecuzio, si maschera Iesù, rifugia in paese orsi, in versione dei Vangeli: Cristo nato in grotta, nutrito da animali, rifugia nella Rus, di Vladimir e Sudzal, con suo piccolo esercito, fedeli koureti. Re vecchio malato, infine si pente, richiama Maria, torna con tuo figlio, incorona dinastia, giovan re ritorna, accolto dalla folla, nei canti di Kolyada. Cristo è incoronato, su rive del mar Nero, detto acqua Giordano, da Yuda-samovily, da angeli esecutivi, di patriarca slavi. Andronico adulto, concilia con Manuele, poi ascende al trono, legittimo erede, invitato a Czar-grad, capo Angelo mandato, ingaggia battaglia, in fortezza di Charax. Angelo sconfitto, ritorna a Czar-grad, banchieri rivoglion, soldi a lui prestati, x spese militari, ma Angelo su nave, passa con Andronico, e comando riceve: prepara mia strada, mio ingresso in citta, Matteo li descrive, come angeli fedeli, che aiutan suo conto, mentre angeli neri, al soldo Isacco Anglo, dopo usurpazione, lo fan morire a Pasqua. |Clemente alessandro, narra canto morte, Cristo Orfeo pastore, capelli lunghe trecce, Leone di Nicea, Bacco dio di Nisa, Adamo primo uomo, Buddha Krisna e Siva. Ucciso dai nemici, in guerra coi Titani, corpo fatto a pezzi, Isis lo raccoglie, ricompone bara, lo piangono le donne, in vela verso il Nilo: Osiride fu ucciso, da Tifone e Isacco, angel cospiratori, Iside ora vaga, cercando suo marito, sul mare lo trova, presso un Tamerice, rami avvolgon ossa, con bende di lino, pregne di olio mirra, la sindone ora voga, fiume in bara legno, verso terra egizia. Moglie piange corpo, del defunto re, giunge sulle rive, di egizio cimiter, Adone dio morente, risorge con sua voce, dall'albero pilastro, Lui le siede accanto. Maddalena prega, Cristo versa sangue, su albero di Acacia, detto croce slava, avvolto nel panno, imbevuto di spezie, mistura di mirra, e olio di oliva. Vibra ora arpa, salterio di Orfeo, eterno verbo che, mondo va salvare, lamenti funerali, veglia della notte, sarcofago egizio, piombato da Seth, nemico di Cristo. Radice amara narra, Eva amor di Adamo, esce da inferno, al suono guarigione, in russe epopee, umani fuori Eden, violarono divieto, di guardare indietro. NIKA vincitore, è Xristos risorto, è Dioniso che viaggia, dal regno dei morti, scende e riscatta, nuovo cristiano mondo, Cristo rima Osiris, scettro pigna e foglie, siede a destra trono, con calice di vino, pane liuto e uovo. |La madre di Andronico, pure detta Olga, nacque a Galich, in Vladimir-suzdal, poi in Crimea si sposa, con sovrano Comneno, qui nasce suo figlio, vergine sen parto, poichè avrà cesareo, Efesto dottore, sutura suo taglio. Vergine parthenos, detta Atena Pallas, Theotoko partoriente, sta x taglia-e-cuci, colei che taglia e cuce, talmudica Pantera, è Portnoi la sarta, Yeshu fil Panthera. Maria libera Novgorod, da truppe di Suzdal, la Rus' celebra impresa, dipinta in cattedrale. Maria dentro Yoros, sul Bosforo imperiale, alloggia presso Fener, monastero di Maria, or Moschea di Miriam, da li divise il regno, in più provincie Rus', educa i suoi figli, a riscuotere tributi, a mantenere orda, per ordine e cultura, elite di cavalieri, con etica struttura, anche nella corte, ministri soprannomi, Perun governa lampo, Volos gli armenti, Stribog tempeste clima, con etere energia. Andrea adolescente, fù esule ospitato, con Mari in terra alana, presso Vladi-mir, da un capo variago, re magio viaggiatore, che invia ambasciatori, per Maria devozione, coltiva nel solo cuore, etica religione. Andronico ora re, nella città di Yoros, riunisce le tribù, che viaggiano lontano, confedera province, che portan suo ricordo, Pan mitico sovrano, Cristo figlio umano. Pan dolce signore, con chiome abbondanti, hai dorso coperto, con manto di Lince, governi col lampo, da vette dei monti, sugli aspri sentieri, sassosi errabondi. Tu vaghi qua e là, boscaglie intricate, ora sei attratto, da acque immacolate, e corri attraverso, terre cui aleggi, siedi e contempli, da cima tue greggi: col tuo riso sonoro, risvegli tuo bosco, fai strage di fiere, se inizi una caccia, alla sera ritorni, suonando siringa, Musica serena, melodia che avvinghia. Tu reciti sul palco, da Thera preparato, lombrico e firmamento, sono la tua mano, danzi circolare, sei un re che viaggia, vesti mascherato, incanti chi ti parla; continui a recitare, negli anni e decenni, cuore fuoco arde, consuma estate inverni, sei satiro maschile, e ninfa femminile, apri 7 centri, e deponi tue poesie, con etere energie. Panthera di foreste, senza malvagità, susseguon pace e guerra, ma resta identità, con grazia o pavore, entri alla realtà, governi nostro mondo, in pace a prosperar. Niceta Choniate, scrive Andronico regno, Festa del Sole, età di oro bizantina, veste di blu, presso i contadini, riflesso in Saturno, taglia le messi. Studia le scienze, teologia di famiglia, economia educazione, poi circonda trono, di onesti giuristi, li onora con doni, e incarichi primi. Crea ruoli a Corte, come nonno Alessio, Troni e Cherubini, Serafini in schiere, rango degli Angeli, guidati da Arcangeli, serafin guardie corpo, fiamma loro nome, portano ascia fascio, eseguono comandi, potere del lampo, armi e cannoni. Cherubini a guardia, con cani di Alani, vincono i leoni, son grandi lottatori, Dante li chiama, cerberi can pazzi, come leoni a trono, ruggiscono quando, qualcuno si avvicina. Leone primo emblema, di Vladimir città, capitale impero, dopo Yorosolima, nel Libro di Maria, amoreggiano i leoni, ai piedi di Gesù, si prostrano a umiltà, leoni di Giuda, ricordo di crociati, scrive De Clari: bocca del leone, maccanico artefatto, nei pressi del palazzo, giocattolo per gare, per dame e cavalieri. Riflesso in vangeli, è Cristo rovesciato, da corrotte guardie, di angel traditore, venne crocifisso, a equinozio autunno, oroscopi a ricordo, trovi in ogni rus, in oasi di Siwa, nel libico deserto, tra sali di ammonio, itifallico Min, dio auto-generato, a fianco di Maat, giudica ogni operato: una volta gli umani, cospiraron contro Ra, che occhio inviò, e leonessa Sekhmet, ma poi cambia idea, vuol salvarne un pò, fà ubriacar Leone, con rossa birra orzo: bella dea di ebbrezza, Iside onnisciente, magistra con parole, addormenta dio Ra, tra umani nasce guerra, Ra giudice morti, con sole e con luna, crea giorni e notti: dio Thot delegato, governa la notte, Ra nel mattino, respinge assalto forte, in alba riemerge, a oriente su barca, assieme a equipaggio, dio Apopis decapita.| ATUM è Khan-Ra, fenice psicopompa, rinasce come serpe, su acque primordiali, autocreata da sè, genera creazione, parte da se stesso, e crea situazione. Atum solo in acqua, in stato di inerzia, prese a masturbarsi, in acqua creativa, Tefnet fu creata, fù dea umidità, Shu nacque suo fiato, fu aria divinità. Atum stanco giacere, chiede 1 capanna, dove riposare, Num-acqua gli dice, bacia tua Tefnet, vivrà così tuo cuore, ella sia con te, e Shu tuo figlio amore; dopo bacio nacque, Iunu la collina, emersa da acque, mare primordiale, Shu ha piuma in testa, nome geroglifo, venerato leone, Tefnet leonessa glifo. Airone detto Bennu, è aspetto di Atum, porta luce e vita, al mondo quaggiù, roccia su cui posa, diven pietra benben, piramide feticcio, obelisco luce inter; grido di Bennu, dà inizio al tempo, prestabilito in cicli, in greco è fenice, Fenice con la mirra, fa e depone uovo, Cicogna che vola, e divien ragno in volo; nata Shu-Tefnet, Geb-terra e Nut-cielo, fanno 5 figli, in 5 giorni aggiunti, a calendario antico, giorni di fin anno, persi da dio Thot, dopo partita a dadi: nei giorni fuori anno, nacquero Osiris, Isis e Harori, Seth e Nefti occhio, Nefti fugge in Nubia, lontano da Atum-Ra, amazzone divenne, leonessa guardian. Ra sente mancanza, và Thot a chiamarla, la portano a inganno, ora in sua casa, occhio-Ra Onuris, significa colui, che ha ricondotto fiera, da lontana Nubia. Onuris ha consorte, Maat-mehit matema, dea-occhio di horo, strappato 1 dì da Set, guarito poi da Hathor, dea vacca dei fiumi, che morti conduce, a nuovi nascituri. Grifone Gips fulvis; avvoltoio di Tebe, protegge suoi piccoli, sotto sue ali, adorna le regine, Khepri tira il sole, amuleto talismano, scarabeo stercoraro, cuore dei defunti, fornisce istruzioni, su come comportarsi, a giudizio dei morti.| SETH è cinghiale, Orice deserto, un tempo Dio scorpione, di oasi protettore, 1 giorno suoi fedeli, entrarono a conflitto, con gli agricoltori, fedeli a Osiris vino. Orice in deserto, antilope aggraziata, associata a Seth, Asherat compagna, cede a culto Horo, a forma di un falcone, Dio rosso dei deserti, Horo subentra al trono, Leon ferito ad occhio, divenne sfinge Giza, e protegge orizzonte, a mezzo di enigma; falchi belle piume, in aria sospesi, si avventano su preda, Horo è pellegrino, con testa adorna a piume, è fanciullo falcone, Ra dei pastori, e Re di agricoltori, possiede gli artigli, e ha vista acuta, khenty-khem accolto, in altri luoghi giunge, miete raccolto; pupilla luminosa, di falco pellegrino, è Nandi toro nero, e dio-coccodrillo, dissipa malocchio, volto di Ra-horo, oracolo specchio, lungi-mirante luogo.| ISIDE madre grano, dea del Delta Nilo, stella cane Sirio, Dea dai molti nomi, Ape e vacca sacra, demetra astarte sakti, adorata a Bisanzio, e presso Yaroslavi; preserva culto marito, andronico-cristo, serbando seme-essenza, a concepire Horo, il figlio erede trono, alla città dei re, cura il suo baule, che contiene veste, di suo marito Osiri, depostovi da Seth, Isacco il concorrente, nei suoi lamenti lutto, narra mito grano, Re del sotterraneo, Osiris primo Adamo. Iside madre fugge, da Manuel Comneno, affronta + vicende, a proteggere Horo, e suo leone trono, Horo adulto poi, portato a tribunale, rivendica diritto, di eredità regale. Seth viene scalzato, piange si lamenta, Iside dispiacque, x suo fratello Seth, usa sua magia, a salvarlo dai verdetti, Horo furibondo, la mette nei conventi.| OSIRIS khentiamentu, anubis e busiris, Apis-dio dei bugni, tien abito attillato, pelle nera suolo, testa mummificata, Pan lo chiaman greci, Fauno i rusitali, Delfino è sua consorte, Busiris fallo eretto, contien spirito grano, per Iside regina; nel geroglifo segno, ha una pastorale, assieme a correggio, e corona di piume, insegne agricoltori, e nomadi pastori, incarna primo avo, dei khan faraoni; insegna agricoltura, e civitas urbana, Osiride viaggia, dal Nilo al mar Nero, assieme alla moglie, e sorella reggente, fondando città, di primo umano impero, in statuine argilla, sparge semi ai campi, per messi da sfalciare, poi primo cereale, avrà lamentazioni, di sacerdoti Adone, o Adonai signore, bambino di Afrodite, amante di Core, toro Apis di Menfi, sacro al dio Ptah, divenne Osiris-Re, nel mondo sotterran; braccia incrociate, corpo avvolto a bende, lui apre le vie, a morti e iniziandi, al mondo sotterraneo, sciacallo Anubis-lupo, animale del deserto: durante alluvioni, avviene processione, guida 1 sacerdote, con maschera sciacallo, colui che apre le strade, con magico suono, 3 giorni e 3 notti, lamentazioni in coro; compiangono Dio, prefiche donne, alla statua-feticcio, di Osiride defunto, Iside e Nefti, che han sepolto Cristo, dopo processo Seth, al tribunale olimpo; dopo finta battaglia, rituale tra fedeli, Osiris riappare, trionfale su barca, compie erezione, del suo pilastro-fallo, per la resurrezione, nel tempio di Alessandria. storia_nuova-cronologia_it_fomenko.mp4 canto_russia_padre-serafino.mp4 audio
voce: matteo
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