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360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 43986 (): 2 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 177:02:11: Horn marinaio, mercante olandese, scrive dei Galwa, abitanti rio Gabon, amano chignòn, e scambiano parrucche, con miele e pelli selva. Mokoku e Mburri, idoli dei culti, spiriti gemelli, a femmine sposati, ornati e implorati, dai fedeli animati, ad allontare i mali, innati o arrivati. Horn assiste veglie, ombudi ed elombo, descrive possessione, di donna oracolare, parla a nome mbwiri, contagio rituale, Nyma alti capigli, guida danze donne, facendo tintinnare, caviglie e campanelle, cinture metallare; sedute tutte uguali, i pazienti dipinti, ascoltano arpa, poi Spirito scende, induce trance attorno, e battimano accende. Nyma dirige, coro responsorial, oceano armonia, in Elombo bwiti, adepte danzan posto, eleganza ondulatoria, chiara Luna sul mare, Enyona rincuora, tal parola produce, beati sorrisi, gona geni aria, e mben i geni acqua, ntsè i geni terra, tutti doppi o coppia, folklore dei gemelli, imbwiri loro foggia: mbwiri incarna corpo, vive tra umani, uno nella selva, un altro in astrale, ponte tra gemelli, madri Mwei di sorte, arpista suono scorre: se ti aman geni terra, pigmei di luna, trovi un uovo bello, di rara gallina, lo porti a paese, tempo dopo hai malattia, se compresa riporta, mi-gesi forza curativa; mi-gonzi fan danza, Iya momba padre geni, mbwiri terra infanzia, vedi in Elombo, Libreville 918. Nkisi van Brasile, su caravelle portoghesi, durante la Tratta, sincretico Kongo, visione luna chiara, via tenebre e morte, oro e opportunità, nome banzi darà.| Fang sostituirono, xilofono con arpa, e marionette danza, mutarono visione, dei loro primi avi, da guerrieri lance, a mbwiri chiome chiari; ondeggiano danze, sirena Mamy Wata, Isoga dei Galwa, incenso scorza liana, dolce-grave melodia, piccole ngombi, riempion sua casa, silenziano i mondi: arpa traccia rotta, collirio apre luce, neofita tra mbwiri, paradiso di tlaloche, 3 arnie da Egitto, e mormorio di voci, clamore da lontano, Yasi Ishoga odi: Umbilla nyone koka ngala| uccello bianco mar, chiara luna Ya Mwei, madre Terra inizia umani, ratifica mio ingresso, associazione Bwete, poter creativa notte, Isoga Ezoga tiene: potere che in uomo, divien parola seme, ascensione al motombi, dove aquila vede, avo Busenge, primo suonatore, che fà concepimento, a mezzo di parola. Galwa maschere Okoku, asiatica sposa, mikui bambole Fang, dipinte con caolino, Banzioku luce torcia, ricorda canto primo: donna Elamba-Gnidogho, sposa uomo Melonga, van vivere al paese, della donna clan, il marito riceve, terreno da suocera, per fare casa e orto, vita meno povera: ebbero 2 figlie, di nome Ossigui e Nkene, sepolto poi Melonga, luogo ignoto a tutti, Elamba vedova con figlie, ora in povertà, il defunto marito, Nzame chiama aldilà. Melonga ispira in sogno, a Elamba di pescare, con figlie sul fiume, buca granchi esplorare, dentro son ossa marito, che dice ad Elamba, sradica pianta accanto, poi scruta in acqua: rivede lei marito, le bimbe fan sorriso, ti ho chiamata a darti, potere di guarire, per vivere di offerte, dei malati curati, esigi okandzo soldi, per i servigi dati, incontrerai mosingui, 1 gatto maculato, pelle-abito ti dona, quan guarirai malato, stendi pelle a terra, farai seder malato, prendi poi mie ossa, cesto poni accanto; in paese suo fratello, scopre segreto, Elamba incollerita, chiede suo silenzio, poi lo inizia a rito, lui mangia ekasso, marito parla a lui, Elamba chiede okanzo: la regola del cambi, procura materiali, a cerimonia banzi, 2 piatti e 2 galline, 2 piume pappagallo, 2 pelli di civetta, 2 aghi stuoia e torcia, siano la consegna. Elamba avvelenata, avanti di morire, dice al fratello, sue bambin nutrire, prenderai mio posto, e sopporta bene, ti accuseranno tutti, del mio finale fato. Cosi comincia Buiti, una societa segreta, mentre figlie a Elamba, proseguono Ombwiri, culto presso i Fang, sviluppa in estuario, da culto Dea Mwei, sirena e caimano: salute e benessere, promette ai devoti, con riti adorcismo, di spiriti geni, donne direttrici, in ospedal religiosi, curano afflizioni, aiutan maturare, stati indipendenti, tramite visione, assieme guarigione.| Elite delle coste, usavan pluriarco, tra Africa ed Europa, smerciano coi KELE, che lascian pluriarco, per armonie di arpa, lusofona memoria; incursioni di schiavisti, fan Kele decimati, da interno fino costa, arpa narra Tratta, ereditano i Fang, popolo guerriero, che sopravvive a Tratta. Narran repertori, nostalgi indipendenza, identità comune, con Tsogo concorrenza, trasmessa avan collasso, di Kele discendenza, lor musica rimembra, il senso vita umana, il popolo destino, migrante orda fiumana, rielaboran le donne, lutti di accompagno, aspetto della morte, spesso esorcizzato, con geni di acqua e terra, fuori da ristango.| TSOGO è gruppo Bantu, ha società segrete, unisce talenti, a carismi di persone, selva e paese, han regole diverse; società matriline, forma ogni villaggio, clan di più famiglie, sistema di alleanze, un capo ad ogni clan, Evovi e il fondatore, che primo ebbe quel luogo, carica ereditaria, nel gruppo numeroso, tra clan concorrenti, uniti in corporazio, piccoli parlamenti. E-vovi capi terra, Ge-vovi giudici usanze, detengon tradizione, assistiti dai Misambo, tutti iniziati, androgino statuto, specie i gemelli, attributo di evovi, campana detta kendo, ornata con gonna, e code di gatto, è scettro antichi khan, dà formule rituali, lamenti funerari, quan muor capo famiglia, sottolinea dispersione, di membri lignaggi, invoca ritorno, al materno clan. Tsogo nganga spende, anni studio e cura, legami tra i mondi, consci e subconsci, gestisce radici, rimedi foresta, empatica coscienza: umani con selva, son cosa sola, ogni cosa ha ruolo, termiti e pitoni, scimmie e pantere, api son piccanti, lor miele iboga estingue; se scottature torce, accompagnano danze, acrobatiche Binalo, pur indican responso, api e uccello-sarto, fan nidi a entrata templi, sospesi nei ronzii, di mongongo e sonagli, fan transire mana, dei crani di Gorilla, anziani riveriti, posti a entrata villa; così mbumba Tsogho, statua legno rosso, di albero motombi, ha ventre bombato, su fronte placca rame, occhi sopracciglia, fatti a specchietti, pare bianca figlia, reliqua Kota-Teke, in lamelle rame, da nord a sud Gabon, r diviene t, Byeri divien Bwiti. Tsogo panteista, nasce con 3 anime, corpo è detto Oto, spirito è Ghedidi, sua ombra serve offici; ghedidi dopo morte, va in culto familiare, diviene migonzi, in maschera rituale, umani col mondo, son patria di avi, richiamano il Bokudu, dei miti originari, fasi di creazione, di universo Tsogho, cielo di antenati, e Terra umano luogo: due bimbi bianco e nero, padre vieta entrare in selva, ma figlio nero vaga, in selva arriva esclama, son stanco tshogo ho! suo nome è primo clan, dove chi ha comando, è Katshi zio materno. Mallendi narra vita, vissuta in Gabon, nel villaggio Panga, gira tra paesi, assieme a suo papà, cura mali sparsi, bwitista lui sarà; nganga mediatore, concilia con accordi, parlano sue dita, al cuore di astanti, nel tempo cerimonie, arco eboga e canti, risolvono conflitti, con spiriti chiamati; rito successo, è unione armonia, di gruppo necessari, ognuno vede fatti, Mbanza è guardiola, casa del buiti, novizi confinati, in abitazioni e diete, distanza di rispetto, da migonzi potere. Hommes de bois sacre, su massiccio Chaillou, a est di Mouila, abili teatranti, tessitori e artigiani, capaci a organizzar, spettacolo a mattina, dopo bwete a muengwe, imitare ironia, parate militari, mascher coloniali, in scene teatrali. Mogonzi annunciati, da cori e percussioni, in rafia velati, uomini-pantera, Iya comanda tutti, geni acqua e selva, polizia sorveglia festa, frena guastafeste: beyam lo stregone, con evù agressivo, è uomo complicato, come tutti i nganga, ambigua intenzione, o incerta identità, spirito irrequieto, irrisolta ambiguità; schiarite da torcia, figurano mi-gonzi, maschere diverse, che carnevale sfoggia, Teta_pa Mokeba, Nzigo bonobo, Ngia gorilla, Ngando caimano, Ngondo calamaro, Ndzoma bufalo sfila, evoca guerre Kele, mentre canto narra, 1 capo che ritorna, e arachidi pianta. Motende mascherato, và protegger banzi, da ambivalen migonzi, in spettacoli diurni, recitan maschi, mentre loro donne, reggono il gioco, con bimbi spettatori, necessari ai maschi, plaudono maschere, conoscon verità, ma voglion riti caldi, maschi cercan donne, x esser raggirati, i due gruppi fan finta, ignorano a vicenda, simmetrico rinforzo, risulta efficacia, spettacolo proposto, catarsi è gioco sfogo.| APINDZI han due poteri, religioso e mandarino, portato dai coloni, giunti da Europa, apinzi amano primo, base dei costumi, tutte lor credenze, Mwiri Nyembe e Bwiti, protetti da ingerenze, fuggon da missionari, evangelizzazione, nei paesi apinzi, bwiti è integrazione, fonte conoscenza, visioni e farmagnosi, contatti col creato. Nzambè e loro avi, tra mondo morti e vivi, gioco speculare, dimorano in villaggi, Terra ed Astrale, vivi e morti uniti, sono un solo clan, appaion sogni e miti, risolvon situazioni, esprimono presagi, mostran malcontento, o tramite reliquie, preservan bwete affetto; ogni clan famiglia, crea sua casa bwete, diritto a costruire, viene detto Sombo, in Bwiti Gevanga veglia, stabilisce un progetto, capofamiglia desiderio, paga una pigione, con carne di Gesibo, antilope dormiente, caschi banane Kondo, al tempio già esistente. Lancio nuova Nzimbe, è Motsuo idi aga nzimbe, bwitisti vanno in nzimbe, bosco sacro territorio, veston cerimonia, discutono tutto, e narrano eventi: in Tsogo paese, cranio di sergente, un francese rinomato, reliquia era potente, tra i cacciator di teste. Dante narra vaso, basilico con cranio, massoni e pirati, tibie-cranio collegato, a mito di gemelli, fonda capitolium, reliquie semi-umane. Chi vuole avere nganza, paga suo pegno, caro o prezioso, reliquie di prestigio, feticcio che permette, scoprire malfattore, predire avvenire, santuari improvvisati, come novella sufi, ma Cristo un freno pone, Bwiti impone ora, purezza di cuore, ricerca stato grazia, teologia interiore. Mouilia ha quattro nzimbe, Abongino anni 60, unisce più paesi, tra Mwalo e Tubagenge, rimpiazza gruppo olemba; NaMatono anni dopo, unisce due paesi, Gegnonga e Mobuka, e rimpiazza Ekumu gruppo, significa le mura. Mabambu nzimbe pure, dagli anni 60, rimpiazza a-niva-Etsenge, maestro del mondo, unisce due villaggi, Gnongo e Migabe, presso fiume Bengelè, dove neofita bagna, prima di danzare, usanza leggendaria, che appare in tutti i canti: Mabambu go momba Bengelè, mabambu clan cammina, e si bagna in Bengelè. Bwete Apinzi vive, grazie a tali nzimbe, gruppi di fedeli, autonomi e mutevoli, elabora ogni nzimbe, diverse nuove danze, sotto colonialismi, e missionarie sfide. Santuari di reliquie, quilombo nel Brasile, è nzimbe dos Palmares, scuola innovazioni, innesta la catena, pur se muta nome, nel canto ritornello, resta il primo nome, riflesso e manifesto, di nuova missione, così serba cuore, del primo bwiti apinzi, ciclico rinnova, Maganga forza interna, di ngombi cui si appella. |Tsogo e Kele suoni, esprimono lamenti, purga loro cuore, vita fugace breve, melopee sofferte, Kele in bwete mengwe. Nyembe e Mbiri scuole, rivivono genie, con anime defunte, di primi umani miti, forza femminile, negli uomini del buiti, ricuce identità, di clan sopravvissuti, superstiti di guerre, ricordan figlia bianca, femmina caolino, tra piante amori e arpe. Mwei Dama bianca, è Maria Persefon nera, appare ai marinai, come la madonna, vergine cuor puro, dal suono della ngombi, nel tempio di Mayumba, ogni anima ritocca, con musica sua bocca. Yasi in bwete Galwa, Horn vide in possessione, nel culto geni mbwiri, cercati dalle donne, a salvare lor speranze. Sango Lumbu e Punu, Eshira Tsogo e Pinzi, recan religioni, in muse sincretismi, ogni popolo contagia, a vicenda suo vicino, Africa ed Europa, un solo cuore antico. DINZONA provvidenza, DISUMBA Isoga Mwei, Dinzona one tene mogeto, ne a go bwete, one a-ma-botaka bwete wetso, vuol dire colei, che ha messo al mondo tutto, bwete primo sei, na ngombi-ne nyetso, na bake-ne nyetso, sono tutte arpe, e barre sonore, Dinzona nutre bandzi, di Kombe sposo a Ngonde. Dinzona è viscerale, emozione di persona, migra nel motombi, rosso color ocra. |Mabandiko selva sacra, è nzimbe spiazzo in selva, che un bananeto, separa dal villaggio, ouricuri dei Kariri, o lucus dei Rasenna, tutte oasi vitali, abitate da genìe, di acque monti e mari. durante rito Mwengue, prepara veglia lutto, dove danza arco, accompagna battimani, presenzia nzambia-a-pongo, nel capo clan makoko, ciclo procreazione, da polvere a polvere. Veglia di MWENGUE, organizza un parente, a lutto conforto, dove confratelli, riuniscono a marcare, YaMwei geni chiamare: spirito mokuku, a rumore vien annuncia, morte del defunto, in pubblica riunione, domanda ai parenti, enunciare condotta, lo zio cita vizi, e i pregi che onora; dopo bilanci e promesse, gridano bassè, cerimonia diviene, un bwiti disumba, ma se debito resta, zio non sa pagare, veglia mese dopo, riprende tae affare. Frenesia sul posto, ganga con scopino, mabunza scacciamosche, scuote lume viso, ai vecchi fondo banza, avanti itsamanga, canta i nomi kombo, che defunto vanta; poi passaparola, man-mano gira iboga, bisacce e ceste poste, su geliba panca, non incroci braccia, scorra la maganga, pesto piede scusa, lobi orecchie salva; ceste son posate, tempio è consacrato, chi entra fa inchino, saluta bokayè, fin mattino quando, donne tolgon ceste, soffia 2 volte corno, geni di selva-city, mikuku-mya-go-mboka, mikuku-mya-go-pindi. Mwenge veglia lutto, danza interramento, con satira distrae, fin utero materno, ya Mwei è convocata, Mokeba suo marito, buffon si finge offeso, da insulti di rito: rituale insulto aiuta, 1 lutto superare, come eros di yambo, Demetra consolava, mudunga agita kendo, parla con astanti, arriva Mwei caimano, e risale lignaggi, rivede discendenza, fin totem elefanti. Se morto è stato ucciso, si tratta di omicidio, ordalia del veleno, smaschera omicida, esige assemblea, che incarica Mwiri, oracolo ordalie, che viene da YaMwei: abbiamo chiesto riti, per indagare morte, di nostro padre Buka, divisa è la famiglia, Mwiri ha fatto viaggio, x suo figlio Buka, ora lei lo accoglie, lo ingoia nella buca: scende a valle a unirsi, risale confluenza, incontra Gekinda pesce, e girino corrente, rimonta muggendo, colpi secchi tamburo, che simula ascesa, di Mwei al motombi, bracciali colorati, ricordano i riti, incorona re Kongo, riflessi nel bwiti. Se mbondo veleno, uccide o salva onesti, morte x decotto, fù pena capitale, che accetta renitente, contro 1 sentenza, a volte enganga beve, se immune è convulsivo, inizia oracolare, tra Azande in delirio, segna la riuscita, nganga offre la dose, a + indiziati vivi, chi fanno confessione, così li ingoia Mwiri.| IYA MWEI mwiri, ibrido ippopotamo, sirena sotto lago, capo dei pesci, Ngando caimano, alle donne va parlare, si fanno ingoiare, metamorfosi rituale: uomini una volta, seguirono le donne, scoprirono ya Mwei, che loro parlò, portatemi al paese, son totem antenato, fatemi uno nsanga, piscin recinto sacro; riempite piscina, di acqua vivo posso, con barriere poi, vietate accesso luogo, scegliete 1 iniziato, miei misteri canti, interprete mudunga, lui potrà invocarmi; uomini da allora, abbandonano la nyembe, scambiata con le donne, in cambio di yaMwei, alla stagione secca, partono alla caccia, ma polla Mwei prosciuga, siren muore senzacqua; 1 pigmeo ritorna, dal bosco al villaggio, vede molte mosche, sul corpo morto ngando, avvisa suoi compagni, imitando sua voce, fa 1 ritratto Mwei, sul palo come croce; da allora Ya Mwei, si manifesta ai Tsogo, durante cerimonie, voce rauca in gioco, feconda potere, selvaggia naturale, da uomini gestito, x scopo cultuale; grotteschi borbottii, poco comprensibi, tradotti dal mudunga, ricordan coccodrillo, che permise ai Fang, crear prima piroga, e fiume traversare. Rito di passaggio, di giovani compagni, al suono di tamburi, in pelle di cerbiatti, mudunga loro narra, la risalita Mwei, dai differenti fiumi, fino lor sentieri.| I-MBWIRI sono Ombudi, società guarigione, che usa la radice, a far diagnosi-cure, dare vigilanza, danzar tutta la notte, dentro la mbanza. Società sud Gabon, gruppi membe e merye, Mwei tra mitsogo, Mweli tra bavove, Mwiri simba e bakande, scoperta di sirena, Yasi tra i Galwa, 3 gradi iniziati: mbuna mata e ngonza, mondonga oratore, interpreta genio, come Koso parrocchetto, gemello di Mwei, sua piuma banzi tiene, poi Ngando caimano, risputa iniziato, gioca ruolo Mwei, con voce rauca avuta, da foglie con peli. Gradi autorità, segnan braccialetti, Moussambi è papa mwiri, capo nel bwiti, che ha capelli a treccia: se veglia Misoko, dura 24h, specchio e radice, sono tuo avvocato, a verificare, chiacchere famiglia, come san Tommaso, tocca con tua mano. Mwiri iniziazione, compagna a misoko, Motamba primo mwiri, crea adulti via nonnismo, aprir testa in due, parla analista, durante la veglia, novizio scruta e parla, spiriti ausiliari, e ambivalen doppione; tappa dopo tappa, da banzi a nganga, da nganga a nyma, ambivalente ironia, identità rituale, sorcelleria aiuta, interazion sociale: un parente geloso, fonte malattia, nganga dottori, risolvon gelosia, specie in branca Ngonde, tramite rituali, sogni e visoni, interpretano anziani: regole accettate, in lavoro sul campo, fanno distinzione, tra etema e banzi, Bonhomme narra astuzia, di terapeuta padre, che vede sua ricerca, come malattia, poi chiede guarigione, e in gruppo confida; iniziato a mwiri e bwiti, accede a segreto, duran stagione secca, fà leva militare, in selva col bastone, Mwiri a sinis braccio, fa scarificazione: ngando coccodrillo, con dardo scorpione, fà due cicatrici, dette makembe, sul gomito di leve, esprimono coraggio, a subire angherie, nei riti del mwiri, provoca animale, insulti a genitori, sospen norme sociali, pubblica umiliazio, accade ai + vivaci: i gemelli mavasa, han pelle di pantera, scansano birbate, possiedono piume, ciascun 2 scacciamosche, son geni rispettati, reliquie poi da morte; quan nascono gemelli, mwiri vien sul posto, taglia lui cordone, iniziati senza costo, curati sono assieme, da nganga indovino, interrati pur assieme, sotto albero primo: arrivano in piroga, geni acqua mwiri, in sogni partorienti, e portano bambini, mancini e ambodestri, han geni femminili, mentre i singolari, destri son maschili. Mito scoperta mwiri, donne prendon pesce, ucciso su in piroga, a far carne marcire, uomini a decotto, imitan sua voce, mentre cantan donne, ninna sotto voce. Masangu narratore, narra mwiri inizio, zio Mombe copre moglie, poi parte in viaggio, Bolande suo nipote, va con lei in foresta, sale sulla palma, a cogliere noce, donna resta bassa, seduta gambe aperte, Bolande vede il sesso, scende x toccare, femmina lo avverte, che zio fa punizione, ma giovane non sente, accende tragressione: zio torna da viaggio, seppe del nipote, decide eliminarlo, ma donna lo nascose, Bolande va nel bosco, e cibo a Mombe manda, rifugia in tronco cavo, immerso in acqua. Bolande sopravvive, nascosto per anni, diventa coccodrillo, alghe x capelli, diviene re dei pesci, siluri i suoi figli, così nacque mwiri: rifiuto autorità, a zio materno capo, villaggio è paradiso, da cui nipote fugge, infin diventa mwiri, genio a doppie punte, sua vagina incisa, in scarificazione, caimano a 2 bocche, poter di procreazione, divora con bocca, rigetta col sesso, poi partorisce, al mondo nuovo infante, uomo accaparra, potere di donne, partorire adulti, aiuta mwiri doglie; ogni giorno donna, unge sesso in acqua, Mwiri è tale donna, che vive dentro acqua, acqua di vagina, potere di YaMwei. In sequenza ndongo, neofita accucciato, in corpo guardia fondo, 1 voce cavernosa, interpeta il mondonga, x tutta assemblea, malato Mwei trasforma, con acqua medicina, su fontanella cranio, e su articolazioni, con liana vien avvolto, corda va tagliata, malato va guarire, trasgressio è riparata: zio tartaruga, concilia nipote pesce, adulterio riparato, e società riprende, dentro litigio, colui che mente e ruba, può esser ingoiato, da Mwei che ode e cura.| MBANZA tempio cura, 1 tetto foglie palma, pareti nere bian rosse, disegni a losanga, centro sociale riunione, palcoscenico pure, ospita le muse, reliquie maschere sculture: corpo di guardia, foresteria viaggiatori, clinica bottega, tempio aperto a 1 lato, mostra totem Eengo, sotto trave maestra, scolpita 1 piroga, ad altezza della testa; se fondo è detto mobango, con separè djembe, messo in feste lutto, iniziazioni intere, fatto a strisce rafia, pelli animali, piume rosse pappagallo, e conchiglie mari. Cavazzi 492, visitando regno Kongo, dice Mbanza e-banza, capitale del regno, al centro di mbanza, in cerimonie notte, posta grossa torcia, emana incenso forte; ai bordi del mbanza, tiene fuoco acceso, così spettatori, a notte van scaldarsi, tra attori del bwete, 1 Povi e 1 Beti, coppia complementi, musicista e poeta. Povi è giudice parola, Beti raganella, nganga indossa copricapo, alto piume pennacchio, tiara in foglie banano, indossa gonna rafia, mosingi pelle gatto. Povi fà omelia, nella lingua membe, reca significati, a visione corrente, parla in circostanze, lutto o altro tema, mentre Beti ispira, accompagna con motema: tema centrale è, viaggio in Mobogwe, povi nel discorso, agita il suo soke, richiama istrice fruscio. Masimba ma ngombi, e 1 serie di Danze, svolte in progressione, dal bakè ai tamburi, al punto culminante, le danze delle fiamme, ecco un elenco, ciascuna ha ruolo grande: Obendeya prima danza, unisce partecipanti, seduti sui 2 lati, fan pendolo oscillanti, poi moto rotativo, che imprime bilanciamento, alle frange di rafia, di cintura detta eendo; arpa e baka allineati, ritmo di cavalcata, e responsivo coro, avvia danza Mokoo, ritmi serrati tamburi, x la danza Biomba, attorno itsamanga, torcia a centro stanza; torce in mano nganga, escon seguire scie, illuminar mogonzi, invitano alle danze, corrono ritorni, tra paese e selva, ospita ronde defunti, mentre banzi dentro, assettano la casa, x chiusura cerimonia, di alba rinnovata. A spettator esterno, bwete appare danza, con ritmi nomi forme, diversi x branca, danza distintivo, a ogni gruppo mbanzi, interpreta segreti, di bibbie e di fatti: gesti e parole, han senso intenzionale, dato da avi, in quadro azion rituale, seguire formalismo, è segno cerimonia, serba senza senso, parole gesti di ave: se i riti son sganciati, da codice simbolico, accomoda rituale, a varie spiegazioni, sarà la devozione, a dare ognun 1 senso, dentro empatia, calore dà consenso; appello ad antenati, usa frasi formali, diverse x scuola, come ngonde o myobe, Myobe è danza lenta, Ngonde freneti moto, canto è alternanza, tra assolo e coro: cerimonia riuscita, rispetta solo forme, manca di messaggio, sia logico sia chiaro, forma + importante, durante messa-in-scena, è azione in sè, modifica frequenza: agisce linguaggio, avanti ogni messaggio, quan bwete trasmette, distorce linguaggio, lingua bwete twist, povi mitimbo core, riposa sopra, metafore ghirigore.| Bwete aiuta veder, presen passè avenir, conflitti eredità, e litigi familiar, sblocca impasse presente, arte del nyima, riconfigura esperienza, di banzi a terapia: mito e rito caccia, detto pur EDIKA, un uomo detto Mongo, và nella boscaglia, caccia e mangia pasto, la moglie segue orme, trova carne appesa, di antilope ponte: cammina e cammina, e trova un elefante, ucciso da lancia, vede poi marito, che mangia pacco fuoco, Edika è ritrovo; marito si nasconde, vede una Mosingi, attratta da odore, del suo pacco edika, lei inizia a mangiare, poi fugge per rumore, il marito la sgrida, Bwete è suo affare, ovvero nasce da scoperta, di caccia mascolina, la prima trasgressione, o sociale divisione, le maschere dei maschi, recitan la parte, donne destinatarie, son spettatrici di arte, nutron uomo crudo, pollo feticcio scambi, nuovi ausili riti, abrogan vecchi patti. Storia mette in scena, presa di fecondità, uomo vuol comando, nel nomade migrar, scopri tale fatto, nel gioco analogie, o rimando specular: Mosingi primo ganga, mangia edika selva, cane primo ganga, mangia edika in paese, formica inizia edika, si attiva nel cadetto, poter di analogia, tra natura e società, ciclo vita solutiva. Banzi identità, tramite parola, chi vede parla o agisce, banzi specchio o nyma? vision parola azione, separate in visione, là nel quotidiano, confondono tra loro, io vedo che mangio, due diversi sè, banzi specchia in mbanza, specchio permette, sdoppiamento identità, rituale avanti specchio, è gedina-dina, invisibile doppio, riflesso di persona, mentre gedidi, è spirito personale, segue a camminare: banzi avanti specchio, assiste scena edika, gedina-dina testimone, rivela chi agisce, e chi parla in tale morte, auditorio corpo guardia, vede la parola, indossata dal doppio, esclude allucinazio, del banzi che parla, gedina-dina si rivolge, a + interlocutori, invisibi e inaudibi; se il bwete parla, si esprime via banzi, offre sua lezione, o potere guarigione, banzi appare bwete, se attiva frequenza, parla sua lingua, con forza maganga, che origina eventi, bwete in ogni cosa, vibra entro ngosè, maschera i novizi, a mezzo di rituale, moltiplica i suoi sè, doppi speculari, in feticci specchi e canti, nzanga o kundalini, e kombo nomi tanti: macina e ricompone, individualità, multiple alterità, in sequenze di rituale, miti da evocare, ognuno fà suo bwete, invitati scambian riti, scuola sà integrare. Iniziazio e ingestione, sono stessa cosa, banzi mastica radice, maganga muove tappe, mix di medicine, ricette scuol diverse, Misoko usa eboga, edika e motoba pesce: introdurre ausiliari, oppon veleno sorci, mix ingredienti, produce identità, maganga-medicamenti, feticci alter-ego, mbando tsombi e ceste, proiettano alter ego; rapporto banzi e doppi, crea dialogo gioco, come lila di Siva, che indossa tigre e cobra, danzando su sorcier, crea spazio relazioni, tra varie entità, aiuta aggregazione, a partorire identità, corpo psiche ambiente, in mbanja ceste e selve, motoba nella pancia, nzanga in cistifellea, nganga nella cesta, a casa oppure a terra, novizio fatto a pezzi, poi ricomposto, con varie alterità, potere ha raccolto. libro_bwete-misoko.pdf device_doctor_genie.mp4 audio 360:03:18: Botswana e Namibia, etnie di confine, disagio sociale, le ha molto colpite, padroni latifondi, cacciano Herero, Himba Tswana e altri, dal loro sentiero. ZUTWASI in Kalahari, popol senza terra, oppressi dalla fame, alcol e dilemma, reagiscon tutto ciò, con danze di cura, potenza di libido, che aiuta cultura: danze estenuanti, in sudori torsioni, riflettono dolori, di varie transizioni, che popolo vive, a snodi del tempo, quando è su orlo, di annientamento. Guarire è affermare, svelare se stessi, incanalare 1 flusso, di viaggi e misteri, dentro una cultura, di spiriti antenati, così che alleanza, rafforzi noi rinati. Kinaciau narra, Dio venne su terra, là in Kalahari, tra noi e gli animali, dormire con la moglie, non sapeva fare, la gente gli insegnò: gravida la donna, gli frutta 2 gemelli, figli Kana e Xoma, antenati molto belli, loro danno nome, a tutto ciò che nasce, inizian loro clan, che cresce + grande; hanno mogli e figli, con sembianze umane, sebbene hanno potere, e forze sovrumane, beffati e impoveriti, son da umana fame, a causa della noia, e passion smodate. Kinaciau parla, che per salvare vita, Dio ci ha dato il num, tramite antenati, uomo cerca num, sapendo che è penoso, per curar la vita, in quotidiano luogo: se narrar fallisce, storia vien distorta, scende in sottosuolo, x var generazioni, poi ripulito il dire, torna a superficie, accessibile a tutti, parla e tutto dice. Blek Dorothea dice, che nativo ama e odia, intensamen leale, assai vendicativo, un bimbo rimane, poco incline a lavoro, amante del gioco, canta danza e disegna, ascolta le storie. Zhutwasi narran miti, e pregano Gao Na, silenti o alta voce, se vi è necessità, ci hai fatto cacciatori, aiutaci a cacciare, dacci la tua pioggia, insegnaci a curare. Dio dà la giraffa, ed 1 fuoco al centro, se nonno fuoco muore, canterai nel buio, Frecce di Gao Na, ci colpiranno in pena, Fuoco ha stesso num, come la tua vena. Gao Na creava i canti, dotandoli di num, li ha dati alle persone, in sogni e visioni, tramite intuizione, o a mezzo imitazione, viaggiano tra i gruppi, num circolazione. Oggi i canti num, son cantati ovunque, più di altra cosa, pure da chiunque, nelle passeggiate, al lavoro o relax, per deliziare i bimbi, e altre cose far: rilascian loro num, solo nelle danze, con i danzatori, scambiano istanze, quando poi una donna, canta và nel kia, rende uomo allegro, suo num lo ravviva; canti num son storie, vicende della vita, a caccia od in miniera, umano si confida, le migrazioni o crisi, nutrirono le danze, interazion tra sessi, è medicin + grande. Cantare batter mani, aiutano a scaldare, il num dei danzatori, sudore del danzare, e i guaritori che, han vinto ogni paura, viaggian alla morte, rinascono x cura: a volte sei nel Kia, pure se non vuoi, num ora ti lancia, presto ti riafferra, adesso se hai paura, o scomodo tu sia, Esci dalla danza, il num poi vola via; se prima volta tu, inizi la maestranza, tu puoi controllarlo, gestisci distanza, riprendi tua danza, e lasciati danzare, Num felice al cuore, giunge a dimorare. |Lisa ricorda, che forze esistenza, o sopravvivenza, slittano coscienza, se credi avere num, cuore dei Zutwasi, stato kia ti accade, riaprendoti i canali: flessibile luogo, spazi e coscienza, rinasce nel gruppo, di cura e di festa, per render sicuro, legami in villaggi, mai garantiti, da morte e passaggi. Acqua con Fuoco, con miti e con riti, ripristinan luogo, reinventan radici, è rinnovo rituale, di ruoli e potere, a permetter così, un ri-appartenere. Sorge informale, 1 villaggio di gente, ruoli e potere, presso acqua sorgente, dentro ogni capanna, sta un focolare, gestito da donne, lui aiuta scambiare; ciascuna capanna, giacigli di paglia, e uova di struzzo, con acqua da bere, giocattoli e pelli, cosmetici e frecce, Monili e tabacco, con pentole e selce; uomini e donne, in armonico scambio, decide fra tutti, il leader + saggio, più forti persone, dirimon diatribe, specie le donne, nutrici + amiche: siedono insieme, ai bambini parlando, con essi giocando, pur sgranocchiando, nessuna minaccia, paterna ai bambini, gli insegnano tutto, giocando teatrini; se mal si comporta, 1 bimbo oppur due, interviene un parente, sposta creature, rispetto tra i sessi, è nella danza, restaura armonia, sopra ogni lagnanza; fuoco nella notte, cerchio di conforto, già permette al num, di bollir in porto, gli spiriti di avi, detti son Gauwasi, Dei della natura, e cuore di Zhutwasi. Kinaciau ricorda, num è cuore vivo, fa esser realizzato, estingue il soffrire, le frecce del passato, vive e lancinanti, nude appariranno, qual dardi vorticanti, come archè o idee, che portano scia, di traumi visitati; tormento risentito, potere distruttivo, è spesso un sabotare, nel bambin ferito, Bimbo è incosciente, agisce per istinto, falsa educazione, lo rende triste vinto; cosa ci permette, resistere gli attacchi, sia fisici e mentali, alfin restare sani, se ascolti sen giudizio, nulla soffocando, tutto accoglierai, pur lacrime di pianto: sguardo di 1 affetto, bacio di un amante, la cura ti dice, al mondo Sei importante, 1 rito dà perdono, al bimbo nella cura, libera suo cuore, da ogni legatura; non aver paura, se avrai + fallimenti, poichè vita e morte, son natural processi, nessuno nasce esperto, bensi ricercatore, Thera prima esiste, dentro tua canzone, come un flusso Num, senti sensazione. Posizione in piedi, coppa ombelico, 2 dita sotto appare, Gebesi e Manipura, calore piano sale, se evito forzare, mio corpo sa cullare, sciolgo polsi e mani, esercizi continuare, sento num fermenti, continuo ondeggiare, rilasso fianchi giunti, Num va circolare, faccio movimenti, mani braccia assieme, gusto lentamente, lievita la schiena, unisce corpo e mente, leggero apro e chiudo, vuoto e riempio, mentre arpa vibra, il qi del momento. Kinachau continua, Giraffa danza fasi, in origine bevemmo, ai corpi passammo, il sudore col num, ai giovani donammo: viene detto hxaro, rito dello scambio, si dona cibo oppure, utensili lavoro, toglie disaccordi, tale condivisione, di beni del deserto. Danza di Giraffa, è 1 modo a dialogare, con crisi transizioni, dubbi cui parlare, confronta incertezze, contraddizioni, così che gruppo sani, ostili relazioni. Num Tchai è arte, 1 metodo di cura, dove un cacciatore, diviene guaritore, raccoglitrici donne, sempre di supporto, cantano battendo, le mani e loro corpo: si cura mente e corpo, là nel solco danza, si lotta col dolore, con forza di costanza, spendere una notte, intimo del gruppo, fa ritrovar piacere, alla gente dopotutto; la danza può aver luogo, per 1 malattia, parlare ad antenati, ritorno di 1 parente, caccia ben riuscita, visita importante, affronta depressioni, ravviva esaltante. Fuochi sono sparsi, intorno qua di là, si scherza si conversa, atmosfera intensa, alle ore 23, i passi di Giraffa, son imitati olè: essere alla danza, rende i nostri cuori, Felici ed eccitati, empatici e presenti, fuoco della danza, viene acceso al centro, si siedono le donne, intimo convegno, battono le mani, al ritmo girotondo, innestano le voci, su melodia di gruppo, lunghezza di ogni canto, dipende da umore, tre o 5 minuti, con entusiasmo fiore; senza Kia per aria, danza non decolla, tutto pare smorto, pur se vi è la folla, se num bolle in alto, gridano al cielo, oh padre mio lassu! squarcia questo velo. Num mi sta prendendo, or scaraventando, danza va decisa, tra pianti sfoghi salto, quando kia ci viene, scintille nelle voci, danza prende forza, senza sforzi atroci, brevi movimenti, postura poi inclinata, sopra le ginocchia, Giraffa va imitata, sono piedi alzati, stampati nella sabbia, quattro son i passi, o battiti di danza; tonfi dei var piedi, vivaci decisi, accentuano sonagli, tra gemiti rapiti, canti passi danza, sudando di più, preparano la strada, a ebollir del num. 1 canto Kowhedili, stimola tuo kia, scintille ed emozioni, spazzano la via, stimoli e contagio, scoccano nei corpi, vibrano le carni, dei danzator contorti, che cadono a terra, giacciono sudati, tremano violenti, oppure senza vita, qualcuno li massaggia, con sudore dita: la danza fa bollire, loro n um gebesi, tra cintola e diaframma, area Gebesi trovi, reni fegato milza, sconsiglia in gravidanza, una dieta senza carne, proteica sostanza: se fuoco dentro corpo, scalda bollendo, risale da addome, a ritmo sonaglio, scambia potenza, loro num accumulato, offre ancora senso, a uomo ritornato. Danza di Giraffa, è qi-gong respiro, kundalini coltiva, interior dispositivo, riscalda forza qi, da indirizzare, in zone bisognose, di 1 corpo da curare. Dopo una notte, di canto e danza, num è al Gebesi, in fuoco divampa, circola in giro, risveglia a contagio, rapisce di impatto, o piano adagio. Kia è intenso stato, misto emozionale, attivato dal num, che al Gebesi sale, la mente ha paura, quando ne mangia, sale in dolore, su spina e su pancia: num che ribolle, ascende alla spina, inonda tuo corpo, che vibra e sconfina, esprime in più forme, sempre cangianti, produce empatia, e pensieri oscillanti. Kinaciau suda, tra smorfie di dolore, vibra e barcolla, dice sono in kia! ferma il suo danzare, indossa sonagliere, salta nel cerchio, guida da nocchiere: se ogni canto scalda, energia del num, arriva il potenziale, x passare il kia, danzi ancora danzi, inizi a sudar molto, svesti via impaccio, tremi col mondo. Io desidero guarire, ed essere guarito, Essere più amato, amare in convito, ho bisogno num, il cuore lo cerca, libido fuoco, che brucia e sonnecchia; dentro al mio kia, sta esperienza, se affronto diretto, senza esitare, timor della morte, artificio mentale, che gira la psiche, morire volontario, vince la paura, così irrompi al kia, pronto alla cura: istinto dà sfogo, a un liberare, ti aiutano anziani, a transitare, se cuore si ferma, ora sei morto, pensiero svanito, respiro disciolto, il flusso di vita, con cui tu convivi, a grandi distanze, li vedi li vivi.| Kinaciau è !Kung, nato in Kalahari, amato curandero, da età ventanni, apprese transire, e curare persone, narra sua visione: ogni tecnologia, data dagli avi, porta loro num, bilancia i nuovi nati: se bolle tuo num, dolore è reale! vedi più cose, nei corpi dimorare, vedi ogni cosa, che puoi tirar via, questa è la cura, mentre sei in kia. Molti guaritori, attendon battagliare, demistificare, la mente di compagni, apprendi a curare, tirando strappando, ogni malattia, sudando e ansimando: oh Avo, io amo tal persona, perchè ci fai soffrire? non farmi innervosire, fin essere ostile, canto per reagire, a vostra volontà, di cedervi il malato, proprio non mi và. Esperti guaritori, a volte van da Dio, morte come trance, tramite di un filo, mantengono controllo, pur alla trascesi, per barattare scelte, tra misure e pesi: la guarigione Kia, non è onnipotente, alcune battaglie, vengono pure perse, muoiono persone, tra mani di cura, se gli antenati, pongono mura; anziano Kinaciau, entrato già in kia, vibra trema danza, spasmodico suo corpo, siede e fa 3 giri, al fuoco parla e canta, inizia poi curare, strappando ogni lagnanza: a cadaun presente, mani pone e stende, lo vedi poi curare, di mezzo fra le donne, che cantano canzoni, sparate con fragore, intorno a mezzanotte, vibra convulsione; chi tizzoni ardenti, strofina sotto ascelle, volano scintille, qualcuno ride o scappa, altri in kia bocconi, vengon massaggiati, con sudori unguenti, così van riposati, or + guaritori, in apparenti angosce, uno ad uno in kia, cadono tra loro, parlano animati, con Dei ed antenati, per salvare vite, umane loro mani. Kinaciau intanto, gira per curare, scuote le sue mani, a scaricare il mal, qualcuno sofferente, smette di danzare, num vuol raffreddare, Kia sa rimandare.| Io son Kinaciau, ti insegnerò a danzare, mie mani su di te, poso ad indicare, a spiriti antenati, tu sei mio gemello, abiti il mio cuore, ti chiamino fratello: se metto num in te, danzi e danzerai, vibrando come foglie, amico mio sarai, allora io dirò, che tu hai bevuto num, morte che ci uccide, non temerai mai più. Addome sarà pieno, di frecce di calore, noi poi sfregheremo, sudori sul tuo corpo, le frecce rientreranno, respiri torneranno, emetterai vagito, e gli altri attesteranno: or noi siamo 1 clan, usiamo stesso fuoco, accade che esso scalda, il dolor cosciente, spine sulla nuca, e intorno la tua pancia, su fegato e gebesi, inizian tua danza. Num risiede sappi, a base della spina, nella pancia bassa, piano vien scaldato, ascende fino al capo, spirale zigo-zago, trema nel Gebesi, ronza e uccide in Kia: a volte tua danza, divien selvaggio kia, a causa delle pene, num che bolle in vene, battono tuoi piedi, + forti sul terreno, zoccolano i passi, respiro e cuore fiero. Num ti scuote a volte, forte oltremisura, un altro guaritore, ti aiuta raffreddarlo, quando si raffredda, pronto puoi tirare, dopo aver danzato, inizi poi a curare, Num indifferente, positiva o negativa, esiste in molte cose, vive e inanimate, libido inconscia, isterico arrembaggio, energia del sole, o di morte passaggio; se paura del num, si vede da smorfie, dolor sulla pancia, o lancio di tizzoni, bianca tua faccia, occhi di terrore, Hxobo è raffreddare, calmare tuo calore. Anziani vanno in kia, con + canti fiati, si attivano in presenza, di cronici malati, lor danza si riduce, a passi là sul posto, vi è chi pure suona, seduto solo al suolo: donne coi bambini, dormono abbracciati, ancor qualcun in kia, altri vanno via, chi cammina e cura, chi parla fuma canta, tal varietà di scene, dura fino alba; tutto ora concluso, presa è decisione, colti oggetti panni, di ritorno ai campi, giorno è rallentato, tutto scorre piano, riposano fraterni, in nuovo senso umano.| La scuola dei Kung, inizia da bambini, che giocano far kia, imitazion sottili, a bere il loro num, imparano ben presto, vanno nelle danze, e num avran scoperto; passano i maestri, num agli studenti, scoccano num-tchisi, frecce con il num, schioccano le dita, con dose e quantità, dosandole al novello, alle sue capacità: interno nel gebesi, arrivano le frecce, espandono crescendo, come delle trecce, sfrega insegnante, sudor sullo studente, e rapidi respiri, num fanno ascendente; cresce sete acqua, spine dentro il corpo, sudi al primo giorno, cominci poi vibrare, pizzica osso sacro, num scalda e sale, è maturo il tempo, in kia riesci entrare: se tosto avrai paura, indurirai il gebesi, fermati un pochino, disciogli tutti pesi, quando inizia il kia, potresti cader giù, sdraiato sulla pancia, lasciato sarai tu, calor è regolato, coi canti coi tizzoni, mentre più massaggi, abbassano calori, Num per le donne, è come il sangue ciclo, divieto han di mangiare, un eccitante cibo; a volte sono sono, specie dalle donne, Piante che hanno num, in polvere ridotte, miste con il grasso, dentro le conchiglie, tizzoni a fumigare, num è senza briglie. Gaise noru noru, radice delle cure, stimola il tuo kia, e sa mitigar paure, giunge sulla schiena, sensazione affondo, senti la tua spina, pulsare come il mondo; poi ti fa sentire, qualcosa che si muove, da stomaco lei sale, petto fino al cuore, inizi tu a tremare, sudare con calore, mosso da una scossa, arrivi a ulteriore. Tu devi lavorare, tuo corpo riadattare, le pene nel gebesi, annunciano arrivare, in un parziale kia, anima è nel corpo, quando divien pieno, viaggi fuori porto. Pentecoste scende, sopra della danza, suo vento poderoso, avvolge ogni sostanza, improvvisa la Colomba, accende 1 visione, con Spiriti Uccelli, inondan di calore, scendon su ciascuno, donano il coraggio, pur in molte lingue, ispiran verbo saggio, è acqua che disgela, penetra ogni dove, Kino ancora gira, calma il num che bolle. Num vien travasato, gestito e regolato, a renderlo adatto, a cura del malato, se una difficoltà, in kia nasce frattanto, lavorano i vicini, sfregandolo ogni tanto; ciascuno sul gebesi, sfrega a raffreddare, dal centro verso lati, respiro a ritornare, ciò fatto bene, riprendi a respirare, urla e piangi bimbo, anima a rientrare. Malattia è sforzo, fatto dai Gauwasi, che vogliono i malati, presso loro gruppo, lì nella danza, tentano di più, Spiriti assai forti, ma vincerli puoi Tu: + intensa è malattia, + lotta si farà, lotta tra due gruppi, parenti vivi e morti, si vede num salire, negli altri guaritori, si scopre teatrino, di var disturbatori: strappar la malattia, viene detto !Twe, si impongono le mani, offrir sudore che, sale qual vapore, da stomaco bollente, veicolo del num, spalmato sul paziente; resta sulla testa, schiene petti ascelle, sfregato sopra e dentro, corpo ribollente, il num viene scambiato, con la malattia, corpi lì a contatto, scambiano energia. Tramite num-tchai, e canti delle piante, kundalini risveglia, e mostra importante, num di Kinaciau, scalda nel Gebesi, Circolazion di luce, la chiamano i cinesi. Hxabe vuol dire, felice cibo al cuore, corpo libero sentire, grazie num e canto, se num sveglia veloce, tosto vaporizza, ambizion aspirazioni, scegli con dovizia: rivedo le mie scelte, fatte nella vita, sento emozioni, oscillar tra decisioni, malesseri miei vedo, irreali e immaginari, demoni e pensieri, in scenari artificiali; rabbia e frustrazioni, dan frammentazioni, psiche nel presente, realizza guarigioni, corpo sento scosso, num-frecce guaritore, tutto interconnette, simmetria interiore, protocol di cura, viaggi di argonauti, cure iniziazioni, spontanei flussi dati, fuori mio controllo, ego par smembrato, inizia cambiamento, con 1 guru innato. Kino ci ricorda, da Kia dobbiam tornare, fuori molto tempo, non possiam restare, esperienza kia, è temporanea scuola, ricevere messaggi, per vita coltivare. doc_healing-dance-botswana.mp4 popoli_namibia-zutwasi_mollison.mp4 audio
voce: himba
bwititsogo Cavazzi veglia Mwenge YaMwei con specchio e liturgia (177) canto 02:11 | foto agrobuti | audio | libro_bwete-misoko.pdf | device_doctor_genie.mp4 | pappagallo_parrocchetto-roma.mp4 |musica fang04-mbiri-arp.mp3
zutwasi Kino bolle e suda in deserto Kalahari prega danza di Giraffa (360) canto 03:18 | foto eurafrica | audio | doc_healing-dance-botswana.mp4 | popoli_namibia-zutwasi_mollison.mp4 | anime_kwe-hazdabo.mp4 |musica 8-numTchaiTrance.mp3