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voce: daba


benaresgoaVaranasi Gange, Surat Goa e jaina (324) Settembre, o porta via i ponti o secca le fonti arabindi | foto indionesia | audio | nityananda897-961.mp4 | paesi_india_benares-varanasi.mp4 |  |musica 98_Om-tat-sat.mp3
mosuolago Lugu amori, in Yunnan primavera (318) Novembre bello o brutto, in campagna muore tutto  | foto hmongcina | audio | popoli_hani-yunnan-rice.mp4 | libro_hmong-miao-spirit.pdf |  |musica canto-tuvano_gutturale.mp4

(): 2 quid censiti


324:Settembre, o porta via i ponti o secca le fonti: Seba poi da Nepal, viaggia fino India, gira valle Gange, in treno senza fretta, al cuore Varanasi, lo porta suo destino: squallide le strade, accolgon pellegrino, a mattina presto, alla stazione treno, su stuoie immondizia, grande dormitorio, i canti del muezzin, risuonano intorno, città Varanasi, ombelico indiano mondo; persone fanno doccia, in fila alle fontane, igiene è gran dovere, oltre che piacere, son scoli marciapiede, pieni dei colori, per vesti gambe braccia, diventan lavatoi. Varanasi-Benares, culla degli Indù, in valle del Gange, clima caldo afoso pur, zuppa di verdure, ogni giorno Seba mangia, assieme Sale e Alghe, aiuta sua pancia. Gange eman da fiumi, rivoli e fontane, prendere sue acque, purifica ogni male, i pellegrin malati, sue rive van cercare, al fin di ben morire, a Benares riposare. Benares da sempre, accoglie pellegrini, tra templi e confusione, mercati con bazar, mi ritrovai seduto, in un negozio seta, con mercante astuto, amico della sunna. se Maya crea cosmo, con giochi prestigio, Vishnu emana Brahma, in sogno artificio, illusione del mondo, venduta li a Benares, abbatte preconcetti, per uomo denudare: mercato e marionette, animan presente, ovunque da vedere, una fiera permanente, poter di Maya dea, accoglie pellegrini, adagia sul serpente, eventi e burattini; ecco una bambina, coglie Mucca sterco, su strade attorno, non ancor calpesto, lo impasta come pizza, a farne blocco cubo, lo porta via con se, ritorna segue fiuto; maneggia quel prodotto, serena disinvolta, seguendo tradizioni, biogas x la cucina, cibo per il fuoco, impasto per capanne, cibo x la terra, e cibo ai funghi-carne. se squallide città, contrastan coi villaggi, city son termitai, cloaca a carne umana, convogliano le genti, discese dai villaggi, in cerca di fortuna, si ammassano miraggi: psiche delle genti, costrette a convivenza, in clima si rispecchia, local sopravvivenza, improvvisati scrosci, pioggia dei monsoni, riflettono i governi, e furbi imprenditori. Legge di entropia, riflette la paura, artificial mercato, lontano da natura, se principali banche, emettono moneta, son organi privati, che creano dipendenza, ai singoli e agli stati, siamo noi venduti, a pezzi oppur interi, come risorse o scarti, prive di sussistenza, deviano esistenza, tal grado violazione, assieme a disistima, traduce in malattia, il livel disarmonia. Nimrod artificio, agogna controllo, vuole dominare, sopra ogni rifiuto, ma uomo a Varanasi, di mosche fu coperto, mostra incrinatura, del Nimrod perfetto, morte si rivela, senza alcun tabù, come i sadhu Aghori, vedono sui fium: se soldi e fama, sono artificiali, sfrenati insoddisfatti, tu prova disseccare, i bisogni naturali, dipendon da stagione, fanno innamorare, buon demone accettare, serena eudemonia, in vita quotidiana, per viver + felice, bisogni a tua portata; cercar felicità, amicizia solidale, non serve barattare, amicizia con affari, eremita và contento, vive lui appartato, frugale ed essenziale, informazion vitale, in versi poi tramanda, le stelle visitate. |In treno sino a Pune, vedo più paesaggi, tra alberi una donna, culla suo bambino, con dondolo di stoffa, corde appese ai rami, ecco altalena, tra ritmi orditi e trami: la mamma dà 2 spinte, leggere alla culla, oscilla x inerzia, bimbo ora non piange, contento si abbandona, sicuro alla mamma, calor materno cuore, nutre ninna nanna. Ahmedabad express, va treno x Mumbai, tra fabbriche petrolio, giù fino a Surat, dal finestrin treno, squallida è la via, molti pozzi e fiamme, immensa periferia; consunti copertoni, fogne a cielo aperto, quartieri di baracche, fin sopra i binari, di notte più abitanti, vi perdono la vita, mentre fan bisogni, i bimbi in prima fila; paludi Rann of Kutch, appaion dopo Surat, bonifica di stagni, a mezzo di Eucalipto, strappare alla malaria, endemico habitàt, con alberi assetati, e foreste da piantar. Paludi prosciugate, fan nuove foreste, salutano mio treno, alla volta di Mumbai, sette isol pescatori, devoti a Mumbadevi, accrebbero città, con scambi commerciali. |ancora in treno fino a GOA, ex colonia portoghese, rispolvero una storia, Francesco ai gesuiti, sento lor presenza, in Caterina chiesetta, Shirdi con Francesco, vento a loro presta: capanne e antichi borghi, su colline Goa, e dentro una locanda, incontro Nimal Sesto, lavora a far capanne, a 1 gruppo rifugiati, i profughi del mare, da Africa arrivati; con lui sta Kinaciau, amabile Zutwasi, che in futuro arriva, in Italia al terabuti, noi amici divenimmo, alle feste dei locali, indù con musulmani, animisti e cristiani; autobus da vecchia Goa, giunge Karnataka, tra strade solitarie, su terra + assolata, silenzio India del sud, antica sensazione, trovo in villaggio, Dravida carnagione. Sravanabelagola, villaggio di jainisti, Gomatesvara statua, gigante su collina, bacini per le piogge, cisterne e terme, vado su quemado colle, dove Chandragupta parla, sussurra sua storia, di khan e poi eremita, sul colle del tempio, vento antico soffia, misteri degli avi, cascata di intuizioni, tra templi solitari, di Jaina religioni. nityananda897-961.mp4paesi_india_benares-varanasi.mp4audio
||Giganti son presenti, ogni cultura al mondo, scheletri esumati, sebbene ancor nascosti, rimane la memoria, in popolari eventi, come Sravanabelagola, il tirtankara gigante, presente anche su isole, di Samoa e formosa, Eolo mediterraneo, nell'isola titani, o italica Calabria, spettacolo si tiene, ogni anni in più comuni, Rosarno e Maropati, Polistena e Grifone, Reggio e Cittanova, il 7 di settembre, alla Festa di San Rocco, e di San Calogero, cinque coppie di Giganti, che fanno processione, al suono di tamburi, durante il gran falò, in piazza della chiesa, memoria custodita, del tempo di Iperborea.

318:Novembre bello o brutto, in campagna muore tutto: MOSUO 摩梭 chiaman se stessi, Na i 40 mila, nelle province cinesi, di Yunnan Sichuan, forse parte ai Nakhi, del Kham orientale, panteisti Dongba, sacerdoti sciamani, han culto antenati, e culto a Gemu Terra, conoscono le piante, animali e local clima, nel Festival Zhuanshan, del 25 Luglio, adoran Dea Gemu, e Leon montano Lugo. Mosuo maggioranza, vive a Lago Lugu, donne curan casa, filan stoffe e vesti, Ahmi è donna anziana, capo di casata, prende decisioni, terra proprietaria; ha chiavi dispensa, in rito passaggio, consegna successione, a figlie allevate, se femmina adottata, diventa 1 Ah-mi, è nuova padrona, di casa e dispensari. Primo piano la cucina, sala da pranzo, area visitatori, e stalla del contado, poi secondo piano, stanze e dispensa, di donne in privato, x loro discendenza. Famil estesa Mosuo, clan matrilineari, cerimonia maturità, tiene a 13 anni, a femmine permette, aver stanza privè, stanza-fioritura, per pratica Zou-han, matrimonio itinerante, che partner invita, scambia piacere, o per ingravidare. Figli sen matrimonio, vita itinerante, temporaneo gioco, vivon tutti assieme, nella stessa casa, in stanze comuni, con letti comunitari, eccetto donna iniziata, che visita riceve, segreta nella notte, a mattino uomo esce. Mosuo donne e uomini, vivono levirato, si prendono cura, di rispettive famiglie, compito del maschio, prende cura dei nipoti, potrà portar doni, pure a figli esteriori: bambino prende nome, di materna famiglia, donna può ignorare, padre di creatura, senza alcun stigma, fu società feudale, dove micro nobiltà, controlla la rurale. Mosuo nobiltà, pratica in parallelo, sua linea discendenza, paterno governo, mentre donna passa, suo status a figlie, pure nozze miste, tra elite e contadine. Azhu son chiamati, gli amanti di 1 donna, pure detti axia, se son lesbo amanti, trovan fertilità, nei riti a Monte Ganshu, oppur pellegrinaggi, attorno al Lago Lugu. Settimo mese lunare, giorno 25, chi è sterile deve, camminar e andare, assieme ai suoi azhu, lungo pista fiume, costruire 1 ponte, fissar sentiero pure; amanti maschi e femme, azhu ed axia, camminano assieme, fino grotta Daerwo, chiedon a Badiglamu, ricever bimbi sorte, bruciano aghi pino, gettan pietre grotte: il rito a simulare, eiaculazio seme, 1 anima che entra, nell'utero di donna, se riescono impresa, fertili saranno, e a luce nuova luna, 1 bimbo daranno. Daba con Bizha, son 2 tipi intermediari, daba è sacerdote, performa alcuni riti, Bizha fa funerali, e traumi esorcizza, chiama le sirene, e drago-pioggia invita. Daba tiene libro, chiamato Wabu canto, adora 1 alberello, a stimolare i figli, divinazione usata, a localizzare spiri, Mosuo canta nome, a incarnarli in figli; tutti i lama Daba, vivon casa materna, con fratelli/sorelle, lavorano la terra, pesca o pastorizia, invitati son ai riti, a recitar preghiere, e preparare i cibi, nascite e cremazioni, e curativi riti. popoli_hani-yunnan-rice.mp4libro_hmong-miao-spirit.pdfaudio


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