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360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 14803 (): 2 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 335:03:22: Franz Anton MESMER, 700 medico filosofo, austriaco cacciatore, piste boschi segue, eredita dal padre, musica e rabdomante, radioestesia divina: cerca acqua presente, con bacchetta nocciolo, amplifica e sente, movimenti del corpo, generati dal suoni, risonanza di acque, cercate sottosuoli. Mesmer fece tesi, influenza dei pianeti, agiscono astri, influenzano tutto, animali tra loro, forza penetra corpo, tende armonizza, ma se contrastata, divien malattia; sottile fluido chiama, magnetismo animale, che lega terra e stelle, se manca tale forza, scompensi generati, guaribili attirando, fluidi magnetizzati. Mani fonti num, induce altra coscienza, ipnosi e sonnambulismo, o chiaroveggenza, etere fluido, magnetismo sperimenta, ipnosi regressa, procede inconsciamente, in musica acqua emoto, Marsilio Ficino, scrive atto fascinante, che uno fa su altro, e popoli nativi, da sempre sanno e-mana, da persone e animali, piante e feticci. Mozart iniziato, Vienna 784, scrive Flauto Magico, per descrivere rituali, oggi in inno nazionale, pitagorici influssi, di accademia Firenze, matematica e geometria, attira razionalisti, Voltaire Goethe e Mozart, Washington e Franklin. Acacia del Maestro, è segno magistero, dove squadra e compasso, son mostrati alle riunioni, assieme al Libro sacro, Bibbia Corano o altro, a cui i membri di una loggia, sentono riferirsi, e da cui obbedienza, trae ispirazione: un fratello massone, è detto dormiente, se partecipa poco, ai lavori rituali, a motivi personali. Istruzione del massone, a mezzo simboli muratori, ha per scopo umanità, libertà e verità, a realizzare fratellanza, con riti affiliazione, lealtà e fedeltà, bontà e sincerità, tolleranza universale, astension da fanatismo, essere free-born, Liberi Muratori, non imprigionati, o servi della gleba. Ciascuno lavora, attraverso ogni grado, partecipa a un rituale, in cui impersona un ruolo, assieme ai membri loggia, biblica scenografia, costruzione del tempio, del mito Salomone, Tempio può essere scelto, come cuor del singolo, o cuor comunità, o intero universo. Ogni massone lavora, nei gradi susseguenti, progressive iniziazioni, studia le lezioni, libero di dare, proprie interpretazioni, di rituali stabiliti, dalle costituzioni; tante verità, come santodaime, a ciascuno che ascende, è chiesto preparare, tesi filosofiche, e conferenze correlate. Josipovici dice, mason Anton Mesmer, estasi magneti, loggia dei filadelfi, 18 dicembre 785, fonda loggia Armonia, magnetismo animale, diffonde sua teoria. Illustra tesi laurea, a fratelli iniziati, generale Lafayette, Washington consulente, iniziato da Mesmer. Mesmer incontra, baronessa Maria Bosch, vedova che sposa, di ministro finanze, tesoriere re Francia, e capo Amici Riuniti, loggia prima a Parigi, Mozart vi conobbe, e gesuita Maxim Hell. Notte di Natale, Mesmer a un salasso, a 1 malato sangue sgorga, Mesmer lo ha fermato, cura emorragie, imponendo mani, come taumaturgo, in Egitto mamelucco. Massonica obbedienze, segni e gesti nascosti, compiuti con le mani, mutuo conoscimento, stringere la mano, toccamenti e parole, di antico testamento. Hell direttore, osservatorio Vienna, paragona magnetismi, a influenze astri e animali, ferro magnetizzato, usa a placar crampi, mentre armi costruisce, e realizza magneti, al convento di Toledo, a Vienna migrato, dopo fine gesuiti, in Spagna 767. Rivoluzione Francia, chiude sua loggia, magnetismo sopravvive, Berlino capitale, Eros nella cura, minaccia i puritani, Mesmer diffamato, commissione re Luigi, indaga scienziati, magnetizzate donne, da maschi fascinati. Sua cura reca, sonnambulismo che, precede ipnosi, pure di LeBon, in quattro principi: 1 magnetismo animale, riempie ogni regno, connette uomo a uomo, e terra con stelle; 2 origin malattia, carenza di tal fluido, tosto incanalato, a dar crisi nel paziente, 3 curare malattie, trance attiva di animali, inibito istinto base, catalessi ipno ricavi, 4 riequilibra organismo, a risposta motoria, avvien sonnambulismo, in prime 3 ore sonno, dura max 5 minuti, bimbi 7-12 anni, incidenza scompare, quando son grandi. | Ogni isterismo, narra storia viva, corpo malato inarca, sen resistenza delira, mente ribelle impone, salto nell'ignoto, tra nomadi pianeti, note di una stella, guida l'errabondo, sappi dove andare, oltre solide credenze, trama d'illusioni, Via Lattea indifferente, notte ingloba tutto. Mesmer medico scopre, malattia è sforzo corpo, a ristabilir sua via, equilibrio funzioni, un potere vitale, sostiene organismo, fattore essenziale, acquisir eterei soffi, emanati da astri, trasmetterlo a infermo, e oltre se stesso, diffonde in lui con lui, come sfera luce, richiamata a distanza, sa causar male pure, sa ridare salute, campo magnetico d'uomo, irradia e obbedisce, a sua volontà, di agire sul corpo, e su spirito altrui, ha spessor risonanza, e collega tutti; sa condur profonda pace, la felicita, mentre vera scienza, progredisce a intuizione, interpretar musica cielo, è arte profeta, percepir relazioni, tra pianeti e terra, fino a comprender, indole individui, loro stato salute, cioè loro destino, cento individui, ascolta stess'armonia, risenton 100 influenze, set-setting sia. Mesmer usa magneti, poi scopre sue mani, suo magnetismo dato, dal fluido animale, magneti quarzi giada, acqua lana e legno, vetro ed oggetti, rafforzano lo stesso. Siede letto e fa, gesti del vestire, organismo ben funziona, se 1 flusso armonioso, normal l'attraversa, malattie disfunzioni, son dovute a blocchi, difficile scorrimento, di questi ricordi. Curare è stabilire, armonia flusso cosmo, a mezzo magnetismo, ipnosi crisi convulsa, ad aver guarigione, applica calamite, su parti del corpo, che bloccano energie: poco a poco vede, pazienti migliorare, suggestion mentale, lui sa provocare, sviluppa arte ipnosi, legame battezza, tra medico-paziente, magnetismo accetta. Mesmerismo ispira, Rolan Toro biodanza, Milton ipnosi, trance tamburo incanta, gesuita Hell stampa, lo vuole screditare, Mesmer risponde, mio scopo è curare, da Vienna a Parigi, camicia seta indossa, e da casa lui cura, febbri e convulsioni, paralisi e insonnia, gastralgie varie, e completa terapie, con violino arco e arpa. Glassarmonici bicchieri, acqua a misura, sfrega dito inumidito, su bordo ciascun, e pranizza acqua-piante. Mesmer in campagna, trova sua pace, e Raimondo Lullo, gli canta libro salmi, fonda tempio Armonia, a malati manda empatia, indovina malattie, imposizione mani, trance senza crisi, sonnambulismo attinge. Mesmer canarino, camera gabbia aperta, ogni alba si posa, su testa lo sveglia, a 80 anni smette, udir canto canarino, quel mattino esala, ultimo respiro, e zingara Kamilla, accompagna trapasso, con musica note.| Mesmer esce processione, cielo scurisce, aria umida assorbe, uman contatti sperde, disordine subentra, a cerimon corrente, esplode devianza, esaltazione muta senso, mendicanti e borsaioli, riprendono lavoro, nuovi miracoli rimanda, ad altra occasione, vita ordinaria ricomincia, senza esitazione; oltre le scritture, ne cristiano o massone, mistero di origini, sta in profondo cielo, Mesmer comprende, riesce a veder tutto, abolito il quotidiano, riemerge 1 solo culto. Mesmer ripensa: pezzenti su strada, fan discendere a loro, forza della cura, fuor padronanza e distacco, resta la fede, potere del massone, in estasi vere. Mesmer visse reazioni, affettive a catena, in sua brutalità, conosce il fervore, scoppio di una crisi, ha benefici effetti, il miracolo accelera, guarigioni vere. Oggetto di fede, vero o falso è, causa risultati, guarigione che, viene dal centro, emozionale superior, che muove qi latente, e cura molti mali. Verità sconvolge ego, ma sazia il cuore, che cerca contatto, diretto con natura, a recuperar salute, bisogna impoverirsi, dormire ripulire, mente in slanci fissi. Investi in sistema, di flusso energia, amare è creder vita, cercarne intimità, scambio d'emozioni, che 1 crisi dà; rimorsi trabocchetti, impediscono andar, ferite del passato, cedano alla grazia, proiettano paziente, verso futuro nuovo, potenza della fede, riempie cuore vuoto. Fortuna salute felicità, o suo contrario, nostra vita interiore, è risultato, Mesmer risponde, forze invisibili ovunque, influenzano tutto, raccolti e salute, saperle indirizzare, nell'attesa disperata, di 1 evento decisivo, cresce la certezza, che nessuna barriera, resista alla discesa, turbamento muta, in isteria o impresa. Una folla sa creare, comunione di forze, ondata emotiva, violenta che attraversa, tutti corpi fa gridare, la folla che vedo, miracolo cammino! han obbligato il cielo. Luna agisce flussi, riflussi terra-mare, umani han interessi, lontano da essenziale, sebbene governati, da influenze sconosciute, attrazione-repulsione, su organ nervi fluide. magnetica-materia, fa comprender esistenza, cielo si riflette, nell'essere che siamo, 5 sensi tieni, aggiungi 1 senso innato, idoneo a captare, sensazioni delicate, di mana e coscienza, immaginare è creare, disturbi o guarigioni, convincere la mente, è arte terapeuta, tu ascolta attentamente: uomo subisce, riflusso cosmico qi, che determina cause, di male o salute, sintomi osservati, mutazioni in natura, a soccorrer chi soffre, tu causa crisi pura. | Artificiale crisi, generata da minerale, Mesmer fa bere, pozione ferro-ortica, poi lascia calamita, e sperimenta corpo, medium corrente, consegue risultato, in complice risonanza, tra lui e paziente, nasce empatia, con mani fluido invasa, fascio vibrazioni, ogni organo lava, reagisce in silenzio, sforzo concentrato, male strappa a pezzi, migliora sistema, decongestiona bene, ipocondrio epigastrio, regolando respiro, 1 mano antenna in alto; ora ha impressione, rigenerare tessuti, a mezzo del num, ch'egli lento introduce, esplora ogni punto, paziente sente freddo, lui copre con coperte, mano sul plesso; calore violento, sen febbre invade lei, suoi gesti rituali, descrivono disegno, graduali su donna, mani apre e chiude, ampi movimenti, concentrici ripetuti. Mesmer stringe mano, sinistra Luisa destra, formicoli energia, paziente ha provocato, diviene 1 torpore, e lei si abbandona, pacifiche emozion, scivola dolce coma. Il magnetico sonno, la porta in astrale, da sofferta realtà, a viaggio stellare, il magnete ha lavorato, assieme alla luna, acqua carta legno, ogni cosa qi conduca, orgone si impregna, fluido universale, su organica materia, un magnetismo animale, permette esseri umani, attrazion repulsione, di 1 forza vitale, che resetta ogni dolore, rimette ordine mentale, dentro un paziente, va in organo malato, de-magnetizzato, il medico emette, un fluido da stelle, onde vibrazioni, che investe nervi pelle, con magnete o esercizi, farmaci attenua. Mesmer trova Karl, figlio giardiniere, che epilettica crisi, in temporale prese, orina dappertutto, Mesmer fa sfogar malato, senz'intervenire, poi a parossismo, un selvaggio comparire, cerca 1 coperta, ragazzo avrà bisogno, gran calore in corpo, per duplice polo, avvolge con cura, aggiunge coperte lana, tutto dipende, da sua volontà affilata, senza indugi-dubbi, lucida lotta, nata da incontro, di medicina e stelle. Karl fanciullo abbandonato, ogni suo sussulto, mille demoni a cranio, trema sotto coperte, come braccato, da febbre e delirio, da immagini animato. Antonio assistente, suona violino, un aria danza cresce, calma o aggressiva, Antonio sa e comprende, dipen da malattia, cimbali e tarante, fan crescere piante, mezz'ora vibrazioni, laceranti possessi, dei nervi fanciullo, Antonio suona freneti, note arco violino, dissonanti feriscon, conficcano la carne, e Mesmer oscilla, gesti magnetici, movimenti sue mani, salgono a spostare, altrove i qi contrari; tenta ridestare, istinto vitale, impegna 1 lotta, con l'essere interiore, che percuote sua preda, intacca riserva, tocchi brevi dà, ai posti giusti, accelera cadenza, danzano i morti, Anton delira ritmo, intensa sensazione, suoni aspri e violenti, scuotono fanciullo, 1 suono Karl afferra, sta x trarlo sopra, trascorrono secondi, Mesmer preme mano, ha distrutto i focolai, concentra su 2 poli, a ristabilire cuore, gira da destro a sinistro, trova la radice, di quel male innato, risonanze arco violino, riportan Karl in vita, osserva sue mani, corda stringe a dita. Corda immaginar, che stringe tra mani, trascina Karl a riva, scosse spasmi vari, Karl chiude occhi, Mesmer calma i poli, modifica frequenza, e influsso va fuori, suo spirito sovrasta, la forza depressa, la sommerge esaurisce, fin che muta polo, riflette nel corpo, e linfa forte invade, la crisi conclude, in silenzio musicale, Karl smette aggrapparsi, a sofferenze male. Mesmer faticato, addormenta in suo studio, e sonno gli parla, scarica le angosce, magnetica cura, colpito nel morale, coltiva sua forza, che influisce s'umani, usa alga Nostoc, elisir lungavita, vive acqua dolce, la pioggia ravviva, se secca riprende. film_mesmer.mp4 doc_galileo_frodi_gesuiti.mp4 audio 360:09:03: Giardino di EPICURO, nasce presso tralci, Vino liber colpa, da strategia di ego, categorie etichette, e imposte sorti umane, ebriulare la ragione, oltre arte ipocrisia, è divina impresa, a scioglier falsità, malesseri svelati, di scarna sussistenza, di bimbi oppur anziani, barbon disoccupati. Dioniso in follia, muore e poi rinasce, compie ciclo tempo, del Colosseo di stragi, nato da espansione, di vizi e crudeltà, su popolo che geme, di fame e libertà, economia di schiavi, degrada sensazione, reca depressione, o svilisce nel rancore. Epicuro pedagogo, spegne roghi odio, col nettare di vino, e sua filosofia, quadrifarmaco cibo, uomo fa danzare, 1 comune sentimento, vive gioia invito, dilegua individuo. Epicuro uomo sano, sapiente prende Vino, igiene e medicina, rallenta suo declino basta a rallegrare, il desco quotidiano, lo aiuta dopo un giorno, di lavoro umano: con moderazione, offre acum chiarore, assieme fichi e fiori, cura depressione, se ho bevuto troppo, produce stordimento, sconfinano emozioni, oltre ogni commento. Epicuro in punto morte, và tinozza calda, chiese vino e bevve, poi agli amici disse, siate memori felici, spiro mio pensiero, quadruplice rimedio, io vi lascio e bevo: felice mangia e bevi, motto degli Ittiti, etrusci e turcomanni, mongoli con scizi, re Suppiluliuma, lo chiama Dio tempesta, iniza le sue danze, con Uva sulla testa, Dioniso Zagreo, che arriva da lontano, sconvolge città, con Vino fermentato, trapiantano slavi, su terre di coloni, vite olivi e frutti, a rallegrare cuori. Epicuro ricorda, che un dolore in corpo, al tempo vien legato, se acuto porta morte, se breve è passato, se leggero si allevia, tramite terapia, amicizia guarisce, radice di malattia: 1 morale imposta, è malattia + grave, son tutte malattie, malesser di morale, sorgenti di morale, dentro vai cercare, filosofo Kant, ci aiuta ricordare; sostanza vero cosmo, è illuminazione, pace del mio cuore, è liberazione, mi accompagna pure, nel morire-uscire, senza + paure, assenza del soffrire: imparo umorismo, morte non esiste, scopro riso eterno, libero mio triste, cosciente dio Eterno, vive dentro Me, un giorno morirò, in paradosso Zen; viaggio fuori tempo, via dal calendario, in indie navigando, fino al cuore umano, accompagnato io, dai canti senza tempo, al rito degli amici, scaldo cuore eterno: 4 paure vinci, spiriti e aldilà, paura della morte, paura del dolore, morte nulla è, se ci sono io, se sta lei non io, problema non si pone, meno si possiede, meno si teme, dolor fisico leggero, salva gioie interne, acuto passa presto, acutissimo è morte; mali anima prodotti, da opinioni storte, errori bene cura, saggia filosofia, pratica e teoria, felice reca via, sublima irrequietezza, assenza di paure, a mezzo della fede, e misura desideri.| Raseno canta il VINO, bacche medicina, scritto in ditirambo, Enki Dio saggezza, usa vino festa, per donne accoppiare, le scalda le scioglie, su Olimpo presso il mare, i Re con le Regine, per figli generare, in dinastie tartarie, banchetto è interazione, tra sudditi e sovrano, fonte regno umano. Quando buon Vino, entra in cultura, 1 via di commerci, stabilisce con cura, medicinale diviene, una merce preziosa, buon socializzante, che al culto si sposa. Beviamo diamo al vento, i torbidi pensier, Thera beve onda, che piove giù dal ciel, il Sole beve il mare, la Luna i raggi sole, felici noi beviamo, cantiamo e celebriamo. Beviam lieti beviam, insieme pur cantando, Turanna dea di Amore, letizia tien in mano, in grembo la dolcezza, lenisce amarezza, dilegua ogni tormento, ritorna la purezza. Vita fato incerto, io bere vò di certo, saper nulla importa, se fato tutto porta, quel che sarà di me, Dio Bacco conviene. Poeti etrussi e turchi, cantan stesso vino, allevia ogni dolore, quel liquido rubino, scaccia via veleni, è medico dei cuori, toglie inibizione, primo igiene dei dottori: se vino murratum, si dava ai condannati, ad annebbiar coscienza, di pene capitali, i vini medicinali, aggiungono al mosto, Pino e Melagrana, o spezie del posto. Vite rinacque, dal sangue dei giganti, Noè la reinterrò, dopo gran diluvio, Sirio Cane amico, è stella che rivela, prossima vendemmia, di stagione intera. Noè piantava vigna, Satana gli offrì, suo aiuto consiglia, sgozza in sacrifico, una tua Pecorella, innaffia con sangue, zolla barbatella: chi berrà quel vino, avrà pensier mansueti, come i canarini; uccise poi 1 Leone, bagna attorno a fusto, cosi chi ancor berrà, lavorerà robusto, ma infine Satanasso, gli fà 1 burlonata, ripete col Maiale, la stessa sceneggiata, chi da quel momento, troppo berrà il vino, sfrenata intemperanza, avrà del porcellino.| Gilgamesh cercava, Lungo vie canzoni, sua immortalità, presso mare trova, Siduri a fermentar, donna della vigna, tiene bimbo in grembo, mortem lui moriendo, in vitam resurgendo: seduto Gilgamesh, mentre beve Vino, si maschera si incarna, in Dioniso felino, gira in processioni, con musici danzanti, suona tamburi, corni e fiati ansanti. Gilgamesh arriva, sul delta fiume Nilo, Osiris mascherato, appare in quel convito, rinasce come Horus, aruspice Dio-Falco, trapianta la sua Vite, delta Egitto alto. In libro sapienziale, aruspice fa elenco, cose necessarie, alla vita di ogni tempo, riparo ferro e sale, acqua legno e cibo, latte e succo uva, miele olio vestito. Isis braccia alate, è Siduri sua compagna, specchio del viaggio, sale su montagna, sale fin la testa, separa Notte e Giorno, riunisce Nume caldo, in utero suo forno. Dea Iside poi cerca, svelar identità, fallo risveglia, con succo Lattucar, col Vino lo riscalda, torna a circolare, la linfa dei misteri, lo fà resuscitare. Nefti la sorella, riflette Dea tramonto, lei vuole aver bebè, ubriaca Osiri sposo, entra nel suo letto, e Anubi concepisce, ma Seth ingelosito, Osiride smembra. Osiride è Vite, giace addormentata, ucciso come Uva, da Settembre settimana, rinasce nel banchetto, alluvion di vino, sangue e succo uva, mutano nel rito. Iside si muta, in leonessa Dea felina, o nera Dea Bastèt, benevola gattina, porta vino in festa, e maschere di danze, diviene protettrice, delle umane istanze. Bast flauto suona, e melodie + vaste, adorata sulle barche, alla città Bubastis, gatti addomesticati, nutriti nei templi, controllan roditori, granai di magri tempi. Gatta con + seni, vien da clan di Nubia, seguendo il fiume Nilo, assieme Anubi guida, porta irrigazione, o inondazion selvagge, in viaggio iniziazione, confine di due acque: sovran sempre sarò, solo nel deserto, Corpo sarà ombra, respiro sarà vento, cavalcherò con ali, di polvere di dune, ovunque tenderò, oblio mi rende immune.| Raseno in punto morte, estingue paura, felice fa il salto, quan soffio si ferma, scompare identità, liberato in vino, come un Epicuro, od Omar Khayam, riunì ancor suoi amici, ultimo convito, a condivider sogno, Terabuti giardino: se ci siamo noi, non vi è la morte, se vi è la morte, non ci siamo noi, Morte è privazione, di sensazioni, oltre barriera, di vibrazioni; anima vento caldo, vir mana diffuso, in tutto tuo corpo, gli atomi separa, cessa sensazioni, scompone la persona, in rivoli ulteriori. Raseno ci ha lasciato, ultima esperienza, in piena coscienza, 1 gallo lo ha seguito, noi facciam convito, 1 gesto 1 parola, 1 bicchiere suo vino; bere tutti insieme, ci porta al tempo sogno, dove Lui è tornato, dissolto senza corpo, presso gli antenati, guida i nostri passi. Taras già prepara, veglia attorno al fuoco, mentre suono ngombi, narra la sua vita, veglia e reverie, leggo sue poesie: bevi oh pifferaio! dimentica il destino, sorseggia il vino, Tu sei quel sapore, nel corpo invasato, di attore forsennato. Tu non sei cristiano, ebreo o musulmano, di oriente occidente, ma solo coppa vino, io son venuto al mondo, per soffiare sabbia, come fece il vento, sol mi riconosco, al cuore beneamato, ubriaco ed esaltato, danzo Dio rinato: son Vino di balchè, ebbra Luna in Bosco, che desta 1 cuore fosco, se resto spettatore, catarsi mi succede, poi recito 1 attore. Son io distaccato, in grazia di coppa, ogni azion che feci, fu esente da colpa, è stupido ordinare, a chi no sa obbedir, peggio poi sarebbe, se Dio va incollerir. Raseno amò Khayam, suo vino Rubiyyat, nei versi di ebbro vino, natur sa rivelar, se ogni cosa materiale, nel nulla finisce, stai a cuore lieto, tutto infin perisce. E vennero Profeti, a gruppi di cento, ragionano di luce, mondo a loro attento, ma uno a uno poi, chiudono gli occhi, dileguano in ricordi: io ho attraversato, fino a sette porte, sù dalla radice, a conoscere la sorte, molti nodi scioglier, seppi per la via, quel di umana sorte, mai trovai la via. Tutto tu vedi, ma ciò che vedi è nulla! ti parlano tutti, ciò che ascolti è nulla, i mondi percorri, ciò che impari è nulla, mediti e pensi, e pure questo è nulla! perchè tanta foga, a indagare avvenire, stai allegro e bevi, questo mondo è da prima, nessuno è rimasto, andarono e andremo, altri pur andranno; salutando i corpi, anima tua e la mia, gettano nei forni, la terra tua e la mia, Noi siamo i burattini, il Ciel burattinaio, gioca il breve gioco, al nulla ricadiamo; entrammo lieti al mondo, tristi ripartimmo, e dammo vita al Vento, nulla riverimmo, porgi il bicchiere, che ogni mondo è fiaba, porgilo in fretta, la vita passa e sfiata. Essere e non essere, salvezza e destino, cielo e inferno poi, son parolaio fino, in tutto il mio studiare, vidi il confino, restava in verità, profondo solo il vino: quando Eterno, mi impastò a sua guisa, mia sorte intera, aveva già decisa, il bene o male, lo feci a suo servizio, perchè dunque, un giorno del giudizio? se io mi ribello, dove è onnipotenza? se io pecco o svio, dove è la prescienza? se tutto il cielo, si deve a obbedienza, dove è che val Signore, la tua clemenza? ognuno Ti cerca, non sa che Ti possiede, come sale in mare, ci sei e non Ti vede, Ti chiama e Tu sei, là nel suo chiamare, Daime Eboga Vino, già nel mio cantare; in moschea e madrasa, chiesa e sinagoga, temon fuoco e inferno, e cercan paradiso, il seme a tali idee, vedo mai germoglia, in teste di chi beve, 1 Vino senza noia; fuori da ebbrezza, esiste il condannare, pazzo è chi spera, tal mondo migliorare, usanza di amore, ignora convenzioni, Amore detta legge, azzera nome e onore. Un vasaio un giorno, maltrattava un vaso, il vaso allor gli parla, voltandosi ribello, oh smemorato mio, qual furor ti ha invaso? non sai che io vissi, e ti fui fratello? se Tu non bevi, con orgoglio e impostura, non biasimar colui, che tien ubriacatura, portami vino, perchè presto amico mio, con cenere nostra, faranno orci da vino; fugge il tempo, attimo cui scrivo, è passato già, trinca e parla allegro, chiedi di fortuna? è bel sogno fuggitivo! La giovinezza? è acqua di un torrente, accorda arpa amico, noi siam polvere, porgi la coppa, noi siam vento, silenzio e svuota, sei anima Vino, impara la pazienza, coltiva tuo sorriso. Poiesi devozione, incanta tuo cuore, trae sua passione, dal Sole interiore, ad Anima si volge, donna interiore; la forza del mana, che si agita dentro, fuoriesce e travasa, in comun sentimento, con miti e racconti, modella identità, coltiva memoria, di ogni civiltà.| Raccontaci Raseno, del figlio di Mercurio, che ha piede caprino, e un dolce sorriso, è ispido e barbuto, precoce di saggezza, allegro indiavolato, padre di ogni ebbrezza. Ermes o Mercurio, fratello di Ganesha, re magio viaggiatore, pascola sue capre, giunto da Sudzal, a Penelope si unisce, che figlio Pan produce: pastori e contadini, lo adorano con canti, ad aver fertilità, di greggi e di piante, bimbo demiurgo, diletto di Mercurio, preso fra le braccia, gioisce animo puro. Mercurio senza indugi, salì dai re immortali, avvolto avea fanciullo, in pelle Lepre e Tasso, suo figlio presentò, x tutti rallegrare, Dioniso il + lieto, inizia ad acclamare; gli Dei lo chiaman Pan, che tutti incantava, col canto che propizia, nell animo lo amor, con zampogna e launeddas, lui suona ogni sera, flauto che prevede, unire canne e cera. Pan ama + ninfe, pannocchie e cereali, Eco e Saetta, arpa e marranzani, tra le alberate valli, e coste di Crimea, è solito errare, col flauto si masturba, gioia nel danzare. Conialo e Ticone, lo chiamano a Volterra, per zoccoli di capro, che fa vibrare a terra, è Colui che scuote, ogni polvere materia, tramite sua impronta, che in danza si rivela. Pan vecchio-fanciullo, oltre uman saggezza, alterna suoi piedi, pien di leggerezza, Tieni lunga barba, e bastone da passeggia, or Tua faccia rossa, è cielo che rosseggia; rospi rane e ninfe, cantano e fan eco, flauto con tamburo, alternano al silenzio, Signore del suono, natura fà ballare, oh Fauno caprino, coscienza sai sdoppiare: Sei detto Pan Liceo, custode di animali, in India sei chiamato, Shiva Pasupati, grande sciamano, cornuto e saltellante, di piante e animali, medium e garante; Tu insegni rispetto, nel bosco tuo tempio, se sei disturbato, abusato con scempio, intervieni di certo, lanciando un Pavor, gran panico di urla, terrore e dolor: Tue corna senza fine, dividono 2 a due, natura cellulare, moltiplica creature, androgino tuo grembo, sorgente minerali, flora fauna e umani; una pianta che ti cerca, ti vuol divorare, facendosi da te, divorar per entrare, si inebriano di noi, abitare presso umani. se spirito di Pan, aleggia nelle piante, Spagyria alchimia, esalta forze attive, Sale Zolfo Mercurio, purifica e congiunge, a quintessenza giunge: calcina in crogiolo, fermenta distillato, riunisce 3 sostanze, in 1 fitocomplesso, nigredo albedo rubedo, con simboli animal, corvo cigno e fenice, serpente alchemical. Acqua dentro frutti, elettrifica i sali, nutre corpo e ossa, con etere piovana, micromagneti rende, in meteorico sciame, unisce cielo e terra. Quan Moire lo concesser, Giove generò, Dio con corna toro, e corona di serpenti, le menadi pertanto, si cingono le chiome, ad imitar la forza, che cura e le rinnova; quan flauto melodioso, mormora di Bacco, scattan le baccanti, muovon piede tacco, col tirso vedi una, percuotere 1 roccia, così ne sgorga fonte, di acqua rugiadosa. Dioniso è Saturno, profeta itinerante, viene dal deserto, a passo danzante, dopo del tranello, teso dai titani, reca vino in dono, a umani commensali. Dioniso è Siva, vino di ogni Orda, che dinastia ricorda, con forzieri oro, in piramidi di Giza, Cheope la grande, Cristo e Micerino, sorvegliate da sfinge, guardie cherubine. Dioniso dio Shiva, scuote la sua chioma, porta nelle donne, la frenesia rinnova, brandisce scuote ramo, bacchico infuriante, è dio divinatore, se entra delirante: 2 volte nato è, androgino inziale, migra tra i paesi, col ditirambo in mano, con fichi olio latte, miele succo di uva, in essa scorre vino, amor della Natura; nutrito con il miele, da capre in 1 cava, apprende dai suoi boschi, forza della cura, ha origine da mito, il fallo asse del mondo, in utero di grotta, danza e vola in tondo.| Donne normali, in famiglie affaccendate, attendono chiamata, stagioni ritornate: Dioniso le scuote, in anime e corpi, si sciolgono vestiti, suonano le trombe, donna che resiste, a Dioniso riunire, ammalata cade, villaggio può soffrire; liberan le donne, da immorali intrighi, la ragion dissolve, e nascon nuovi figli, procession baccanti, traversano città, falli accompagnando, cembali a vibrar, raggiungono selve, fiumi oppure grotte, sotto influssi luna, trance della notte, nel protetto cerchio, sta 1 brocca vino, preparano ogni cosa, x il divino arrivo. Dioniso fuggì, oppressive religioni, in teatro si nascose, tra miti e brocca vino, che veritas protende, e ogni mal disperde; se capro espiatorio, tragedia ha ricamato, dentro al ditirambo, danza il primo fiato, narra dei Titani, dipinti con caolino, smembrano sua fibra, Zagreo agnello primo, con balocchi e incanto, lo mangiano bollito, lascian cuore intatto, da cui lui poi rinasce. Zagreo è agricoltura, Titani mascherati, scortano iniziandi, entrare in altri mondi, fan da psicopompi, tra anime dei morti; se Dioniso è follia, teatro di tragedia, Bacco è primavera, maschere commedia, porta la coscienza, rapita possessione, in estasi di Amore, ci aiuta ricordare, nos intima natura, lingua cosmica diffusa: se Dioniso ci guida, non servono vedette, decade monopolio, di scrivere etichette, forza culturale, sa essere sciamano, dioniso che torna, cura isterismo, Fornisce + modelli, a psiche sentimento, cultur uman rinnova, nel rinascimento. Dioniso bambino, accogli nel tuo grembo, avvertirai urgenza, danzare ditirambo, il mondo divien fiaba, vita prende senso, parli con le piante, ricami loro intento. Bacco suona flauto, a stimolare vita, siringa amata ninfa, lottò contro titani, sua tromba conchiglia, panico scompiglia, miele latte e mosto, Fauno Isoga invita. Pan tu sei attore, fine guaritore, il mondo dei copioni, divori con furore, ogni cosa accade, buia o luminosa, scatena tua risposta, creativa numinosa; ermetico agisci, con messaggi iniziati, rosseggia tua faccia, nel sole tramonto, o con luna bianca, sul petto porti nebris, daino Kayumari: quan suona 7 arie, genera 7 sfere, suoi piedi caprini, batte sulle terre, Dio estasi inizio, ha mille volti, aborigeno egizio, inno Orfeo ricorda. Pan bacia sua sposa, fra tutte le stelle, armonie di verità, nume di allegria, amico ai naviganti, Pan-thera di ninfe, gira la selva, con arpa di Viggiano, soffio oracolare, canta Siva Bacco, corpo ferma e vibra, orgone dal suo piede: om bur buvaha suvah, Tat savitur varenyam, Bhargo devasya dimahi, Diyo yo nah prachodayat; suono primordiale, giunto dai tre mondi, rende grazie a Dio | Om namo bhagavate, vasudevaya, Om Nama Shivaja, shivanandaja, venkate svaraja. vino-artigianale_salterio_spagna.mp4 frutteto_vigna_potature.mp4 audio
voce: canarino
mesmer Mesmer mason cura isteria con magnetismo di astri e fede miracoli (335) canto 03:22 | foto ipnoeros | audio | film_mesmer.mp4 | doc_galileo_frodi_gesuiti.mp4 | anime_milton-erickson.mp4 |musica 221002evanga_ngombi.mp3
viteuva Raseno Epicuro Omar Khayam cura vigne vino di Cristo Bacco (360) canto 09:03 | foto frutteto | audio | vino-artigianale_salterio_spagna.mp4 | frutteto_vigna_potature.mp4 | frutteto_vite_potare5regole.mp4 |musica musica_vino-serafino.mp4