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voce: acciaio


ainunenetnomadi e renne da Yamal ad Hokkaido (334) le voci del cuore non fanno rumore  | foto hmongcina | audio | popoli_saman-quest.mp4 | popoli_saman_nenci_eng.mp4 | film_muschio-bianco_nenet.mp4 |musica 210817ngonde_indios.m4a

(): 1 quid censiti


334:le voci del cuore non fanno rumore: Popoli nomadi Tartaria, son detti minoranze, come Ainu del Giappone, Tasmaniani e Moriori, Fuegini ed Eschimesi, Nenet della Siberia, han ricca spiritualità, socializzata in gruppi, trascritta nei corpi, che viaggiano in trance, i nativi di Sri Lanka, Wanniya della selva, detti bimbi di natura, che han scelto ritirarsi, nel fondo di foreste, per viver concentrare, patrimonio spirituale. Famiglie clan lignaggi, minimizzano esteriore, ad aver tempo riti, come dervisci danze, tollerate in Gran Tartaria, per spiriti invitare, a insegnare a umani vivi, dopo i cataclismi, che distrussero Città, emergono i miti, che liberan dal tempo, conciliano eros-thanatos, e offrono riunione. |AINU sta per uomo, vive in Isole Kurili, nel sud di Sakhalin, e nel nord Giappone, su isola Hokkaido, preserva religione, economia di caccia, pescator raccoglitore. Ainu di Kurili, maggiore isolamento, continuan ossa uso, e argilla vasellame, laddove cugini, di Hokkaido e Sakhalin, usano metallo, da commercio coi vicini. Ainu nord Kurili, ebber buon contatti, con Aleuti e Kamchadali, poi terminati, caccia alle balene, subiron dai coloni, malattie concorrenza, declin popolazioni. Ainu accampamenti, come Inuit e Fuegini, estate lungo coste, inverno in entroterra, piccoli villaggi, fino cinque famiglie, caccian orso e daino, cervo renne e pinne: con veleno di aconito, pure di stingray, x Trote e Salmone, cibo base tradizione, loro fonte conoscenza, nei versi cantati, in prosa narrati, in terza persona dati: epiche lunghe, con diecimla versi, narrano eroi, che lottano demoni, a salvare loro clan, Ainu da invasori, e villaggi rifondare. Anziani di villaggio, prendon decisioni, famiglia è unità, donne pur sciamane, vita è religione, come ogni economia, volpi gufi e foche, ognuno sua importanza, riportan loro vita, come uccelli aria. Ainu gruppi adattati, a ecosistem locali, fiume Amur e Kurili, Sakhalìn e Hokkaido, fiume Heilong-jiang cinese, scambi con Oroqen, influenza Manciù, raggiunse nord Sakhalin, a seguito dei tartari, che lasciano Yuan, colonizzano isola, e forzano Ainu, a pagare tributi, per mantenere pace: sistema dei tributi, assieme a commerci, coi popoli di costa, li fuse ai giapponesi, così arte acciaio, raggiunse mancesi, mentre arriva a Osaka, con broccati cinesi; indeboliti i mancesi, Sakhalin fuoriesce, dal sistema dei tributi, ecco altre spese, russi e giapponesi, contesero controllo, sfruttarono risorse, e Ainu muta corso: ebber pezzi terra, per farli agricoltori, spostati e sistemati, su terre + adatte, oggi minoranza, sopravvivon 18 mila, identità culturale, spesso minacciata, da Yamato clan, che crea identità, di Giappone imperial. |NENEZI a nord Urali, in penisola Yamal, terra pien di russo gas, che spinge a fare scelta, tra nomade e stanziale. Nenezi son due gruppi, secondo economia, Nenezi della Tundra, che allevano le renne, mentre i Chandejar, o Nenezi di foresta, vivon di caccia e pesca; un terzo gruppo misto, emerge a risultato, dei matrimoni misti, tra essi ed etnia Komi. Assoggettati dai russi, nel tempo dell'impero, alcuni gruppi migrarono, nel lontano siberiano, lontano dal contatto, con tale civiltà, alla Penisola di Kanin, fra fiumi Enisej ed Ob, in piccole comunità, di coltivatori caccia e pesca, e allevamento renne, da cui ricavano tutto, pelliccia tende e cibo, e trazione per le slitte, con il cane samoiedo, che vuol dire autosufficiente, cane pastore capace. A metà del 900, avvistati dai moderni, persero isolamento, e ricevettero alcool, il cui uso smodato, causò degrado a stile vita, indebitati coi mercanti, resero indigen schiavi. Dopo rivoluzione russa, governo sovietico li forza, a stanziarsi e assimilarsi, senza proprietà di renne, poi scolastica istruzione, porta i giovani lontano, fino alla maturità, popolazione samoieda, subì erosione identità. Giunge industria in loro zona, alcuni emigrano lontano, molti cambiano attività, operai in petrolchimiche, 41% popolazione, professioni in vari campi, ma chi non regge sradicamento, alto tasso di suicidi, vita ridotta a 45 anni. Nenzi vivono nei Cum, con religione di sciamani, mista a ortodossia cristiana, Num è loro Dio supremo, che dimora entro natura, e nei fenomeni del clima, privo di forma nella tundra, è adorato due volte anno, in feste primavera autunno, con dono grandi renne bianche. Tra i Nenezi convertiti, Dio dei padri è San Nicola, da lor chiamato Mikkulai, oggetto di venerazione, a governare il mondo morti, è Nga figlio di Num, cioè la vecchia della terra, con gli spiriti elementi, che pervadono i viventi; venerati sono quelli, con funzione preda o predatore, nella vita quotidiana, specie spirito del pesce, a causa del suo peso, nella dieta giornaliera, mentre i Nenzi della Tundra, adoran spirito di orso, cui testa è un loro totem, e il lupo predator di renne. Lo sciamano è Tadibja, fà statuette animalmorfe, che catturano lo spirito, di ciò che vien raffigurato, propiziando caccia e pesca. Anche spiriti focolare, in statuette antropomorfe, in legno oppure pietra, han precisa posizione, in tende e case samoiede, trasmettere poi da padre in figlio, a proteggere il trapasso, anima-respiro dopo morte, scompare al nulla o sale al cielo. popoli_saman-quest.mp4popoli_saman_nenci_eng.mp4audio


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