08.䷇ 父 Terabuti, storia di un tempio, Dante 2000
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![]() | La divina commedia di Dante Alighieri, è Teologia buitista, buddhista, cristiana, induista, daoista e animista. Dante Alighieri è un banzi di secoli fa, oggi primo poeta d'Italia, che, dopo aver perso la strada a 33 anni, riuscì a ritrovarla con l'aiuto della ragione e poi del cuore, nel suo viaggio mistico interiore seppe sintetizzare bene la psicologia dell'Innocenza (nascita, perdita, cura, ascesa, unione): dalla discesa negli inferi della natura umana, fino alla lenta risalita della cura, della purga dei veleni psicofisici dell'essere, per tornare innocenti e spontaei, pronti per il regno dei Cieli. Dante mappa la psiche/anima umana in modo mirabile ed esemplare, trascrivendo in versi la sua avventura.. similmente a quanti compiono il percorso del Buiti africano del Gabon e Camerun, un viaggio di tre giorni all'interno dell'essere, alla ricerca della radice che tutto fonda, per ritrovare il sentiero smarrito che rende adulti compiuti, degni eredi dei primi antenati di Thera. Birinda è il capo del clan dei Boudiéguy della tribù degli Eshiras del Gabon, lui scrisse la bibbia del Bwiti, nel '52 in Francia, col nome di Bibbia iniziatica dei Neri dell'Africa. |
![]() scarica .pdf per avere ultima versione, dona token info@agrobuti.org | Esiste un tempio Therabuti, ai margini delle antiche terre, vuoto, di forma incerta, spoglio di ornamenti, privo di supplicanti e di officianti, un tempio povero anche di mura, ma pieno di Divino, sta a noi scoprirlo.. Sebastian canta i versi del poema LIBERTAGES, il vangelo che narra la storia del tempio-giardino Therabuti, in particolare i racconti dei simposi serali che, in quel giardino, si tenevano tra i dodici frequentatori abituali e altri ospiti di passaggio. Il Poema comincia così: Una volta, presso il fiume Biedano, un figlio della madre India, Shirdi Sai Baba, sostò per riposarsi dalle fatiche del viaggio in Italia al seguito del nonno del futuro Mahatma Gandhi.. sulle rive del Biedano, presso l'omonimo canyon (forra), ebbe un incontro con uno spirito del posto (genius loci), un figlio di Madre Thera che si nominò Tago. Shirdi si fermò a meditare a lungo, così riadattò una capanna tra gli olivi e iniziò a cantare e danzare sotto ispirazione. Alcuni contadini del posto, videro la cosa e ne furono contagiati, così chiamarono quel posto la Vincella del Drago (nel dialetto locale significa botticella di vino) poichè inebriati dalla presenza di un bimbo-drago che offriva loro buon vino. I partecipanti si videro come pigmei (mbuti) di fronte alla bellezza della narrazione di Tago, una teologia antica che invitava a guardare con occhi nuovi tutto il creato e l'avventura umana sulla Terra. La capanna del simposio venne poi chiamata "la ghirlanda Therabuti". Molti decenni dopo, negli anni '70 del ventesimo secolo, uno storico del posto, di nome Raseno (Léi sēn in mandarino), durante una ricerca a tutto campo sulle origini del nome del colle Vincella del drago, si imbattè nella storia del capanno Therabuti fondato dal mistico di Shirdi, così, assieme ai suoi colleghi di ricerca, anche di altri paesi, viaggiò in India al villaggio natìo del mistico, per trovare il mantra di Shirdi, ovvero una mappa sonora che, se cantata con ritmo, svelava il luogo esatto della rosa Therabuti. Raseno professore, tornato in Italia, cantò i versi del mantra e, indizio dopo indizio, rintracciò i resti del capanno originario nella valle del Biedano.. In seguito acquistò quel terreno, lo ripulì dai roveti e ripristinò il canto locale a Tago, buttando già la prima quartina del poema LiberTages. Col tempo visitatori vari passavano in quel luogo, chi in cerca di un lavoro, come Seba e Pamela, lucani giunti in Tuscia alla ricerca di una vita più lenta e sostenibile; chi per scambiare ricerche ed esperienze con Raseno e gli altri della ghirlanda (Martin dal Messico, Romulo dal Perù, Yolanda dal Brasile, Sesto da Sri Lanka, Birinda Mallendi dal Gabon).. chi per per insegnare qualcosa, come Emilia l'ortolana o Taras il gitano curandero, oppure Lisa, la musicoterapeuta (poi compagna di Raseno) che introdusse Kinaciau (detto Kino) alla rosa del Therabuti. Kino era un vecchio saggio Zutwasi, maestro di num-tchai, la danza della Giraffa praticata dai 'boscimani' del Kalahari. Nel 1992 un team del Therabuti, sotto la guida di Sesto, andò in Sri Lanka a visitare Tissagami, l'ultimo leader dei Vanniya-aeto (aborigeni Veddha), nel villaggio di Dambana. Tissagami si batteva per veder riconosciuti, dal governo singalese, il diritto a proseguire lo stile di vita del suo popolo antico; al termine della visita dei terabanzi, il saggio fece un oracolo e diede loro una profezia: Voi sarete parte di una rete di gruppi che anticipano l'avvento di una nuova età umana sulla Terra, chiamata vijnana-kanda, la federazione delle città pulsanti. Al ritono in Italia, Raseno ricominciò i simposi del tempio Therabuti, accogliendo studenti, ospiti ed esperti di tutti i continenti, desiderosi di condividere la matrice aborigena di tutti i popoli. Raseno offriva frutti e bevande durante ogni simposio serale, e una volta disse: "un giardino Therabuti è ogni luogo dove sia possibile richiamare, alla memoria dei presenti, il mito del tempo del sogno, il bosco originario (lucus, Luci), la foresta vergine sorgente, la selva piena di vita ma anche di pericoli per l'essere superbo; la natura inconscia di tutte le creature del mondo: acque, bacche, erbe, animali, legna, funghi, umani.. Lucus è la casa degli antenati, la mbanza dei buitisti, la domus dei dei cristiani... questa natura, accogliente, ostile o indifferente, a seconda dell'atteggiamento dell'ospite, è presente fuori ma anche dentro tutte le creature. Se paghiamo un tributo di attenzione ad essa, attraverso i canti, i versi, inni, musica, cibo, danze e altre forme di rituale creativo, allora c'è speranza che il tempo del sogno (ab origens) e il genius loci (Tago), torni a contattarci e indicarci il sentiero di uno sviluppo sostenibile per noi e i nostri discendenti, un sentiero sicuro su cui poggiare i nostri piedi, per uscire da una selva innaturale, da una commedia tragica a cui sembra ricadere ogni volta la vita umana sulla Terra. Il Therabuti è uno di questi posti, un luogo dove si vedono le orme dei nostri antenati, si ascoltano storie, leggende, vicende.. e si vivono esperienze di sempre: lavorare la terra, accudire gli animali, cantare assieme, giocare coi bambini e osservare la varietà biologica e culturale della natura, anche umana.. |
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Numerose religioni (politeiste, monoteiste, panteiste, animiste), hanno sviluppato la propria forma di teologia, cioè una filosofia/scienza che indaga la natura ultima delle cose, persone, società ed eventi, ora su base rivelata (libri, sogni, visioni), ora su base ragionata (logica, matematica, dialettica). Nel mondo indiano il divino assume due forme: brahman e ātman; Siva e Sakti; prakriti e purusha. In quello cinese il tao è un Principio che si esprime nella realtà nei due aspetti yin e yang. In Eufrasia il concetto di Dio viene nominato come essere, logos, spirito, ragione, verità, assoluto, Pan, intelletto, sommo bene, uno, natura, tutto.
Il canto tredicesimo del Paradiso di Dante si svolge nel cielo del Sole, dove risiedono gli spiriti sapienti; alla sera del 13 aprile, Dante assiste a una danza di beati, disposti in due corone concentriche, di dodici luci ciascuna, che ruotano intorno a Lui e Beatrice. Questi spiriti disincarnati si muovono in senso orario e antiorario l'uno rispetto all'altro, e le loro voci si propagano come onde concentriche in un vaso di acqua, dal centro ai bordi e dai bordi indietro fino al centro. Al termine della danza i sapienti antenati (mogonzi) parlano a Dante (il banzi) e Beatrice (l'arpa): Beatrice svela ai mogonzi che Dante ha un altro dubbio, da chiarire: la sua vista mortale può reggere la luce che avvolge i beati? le anime riprendono a ruotare in cerchio e cantano: chi teme la morte non ha visto la gioia beata di queste anime.. Dante sente ora la voce di Salomone provenire dalla luce più intensa: i beati sono avvolti dall'aura luminosa finchè lo vorranno, poichè nel cerchio del sole aumenta la visione di Dio assieme ad ardore e carità e, come carbone ardente, il loro corpo resta visibile nella fiamma che lo avvolge, e la loro vista potrà sostenere lo sguardo della luce perché gli organi interni saranno rafforzati. Tutti gli spiriti pronunciano 'Amen' (bassè dei buitisti), manifestando il desiderio di riavere i loro corpi mortali, per loro e i loro cari. Improvvisamente Dante vede aumentare la luce tutt'intorno, come l'orizzonte all'alba, e gli sembra di vedere altri beati che compiono un giro attorno alle prime due corone.. Dante a questa visione ha un sussulto, Beatrice si mostra tanto bella al poeta che è difficile descriverla, come altre cose viste durante il viaggio aldilà. Dante rialza lo sguardo e si accorge di salire in alto, verso il Cielo di Marte (quinto cielo), che gli appare di un rosso intenso a causa della presenza degli occhi di Beatrice (Disumba). Dante rende grazie a Dio per tale esperienza, poi vede due strisce luminose veloci, simili ai bracci di una croce. Dante non sa descrivere quella croce/svastika, perché in essa lampeggia il Xristos. Lungo i bracci orizzontali e verticali della croce, corrono luci degli spiriti combattenti per la fede. Questi beati intonano un canto di arpa che rapisce Dante in estasi. Risorgi e Vinci! da queste parole, egli capisce che si tratta di un inno di lode, così, incantanto da quelle parole, comprende che lo sguardo di Beatrice acquista bellezza man mano che si sale nei Cieli. Gli spiriti combattenti della croce fermano il loro canto melodioso per consentire a Dante di esporre i suoi desideri, simili a una lira che la mano divina suona armoniosamente. Dante chiede: come possono le anime beate essere sorde alle preghiere degli uomini? È giusto che arda tra le fiamme dell'Inferno colui che, per amore di beni effimeri, non obbedisce all'amore per i beni celesti? Uno dei lumi si muove come stella cadente e si avvicina. Dante rivolge lo sguardo a Beatrice (ngombi), la quale intuisce la richiesta e gli dà un cenno d'assenso. Dante chiede allo spirito di manifestarsi. Cacciaguida si presenta: sono un tuo progenitore, fondatore di Firenze. Cacciaguida dice cose tanto profonde che Dante inizialmente non capisce. Poi l'avo dice: ho atteso da lungo tempo il tuo arrivo! e ora che Beatrice ti ha condotto fin qui, io provo immensa gioia. Dante comprende che Cacciaguida legge il suo pensiero dalla mente di Dio, così parla per telepatia e riceve questa risposta: mio caro discendente, domanda ogni cosa che vuoi, così che il mio ardore di carità possa manifestarsi tutto. Dante ringrazia in cuor suo lo spirito, per la festosa accoglienza ricevuta e lo supplica di rivelargli di più. Lo spirito rivela che il proprio figlio, Alighiero I, bisnonno di Dante, vive ancora in Purgatorio, così Dante può cantare o pregare per abbreviare la sua permanenza e salire in alto. Cacciaguida rievoca la prima Firenze, quando il popolo era modesto in gusti e pretese; in città non vi erano case troppo grandi e vuote per il lusso, né i cittadini si davano alla lussuria sfrenata, né alcuna donna era abbandonata dal marito che andava in Francia a commerciare; esse si dedicavano ad allevare i figli, filare la lana e raccontare leggende. Cacciaguida narra poi la sua morte, avvenuta in battaglia al fianco dell'imperatore Corrado, contro gli infedeli che usurparono il trono di Xristos per negligenza dei papi: se la Chiesa non avesse usurpato l'autorità imperiale di Andronico-cesare, con l'appoggio del partito guelfo di Arrigo di Lussemburgo, i mercanti non sarebbero diventati cittadini di Firenze, mercanti giunti dalle campagne ma che esercitano ora il cambio, la mercatura e raggiri finanziari di ogni tipo. Le famiglie vanno in decadenza come le città, ma Dante resta fedele alla vecchia civiltà feudale e cortese con la sua autorità imperiale. Cacciaguida afferma di discendere dal clan che aveva fondato Firenze, così Dante, politicamente sconfitto e cacciato dalla sua città, afferma la sua stessa nobile discendenza e si scaglia contro la civiltà comunale fondata sul commercio e sulla pilotata circolazione del denaro, da lui vista come fonte di corruzione e di decadenza politico-morale: L'avversione per il mondo mercantile rafforza il precetto evangelico per cui l'uomo deve ricavare il sostentamento dal lavoro della terra e non dallo sfruttamento del denaro che produce altro denaro, da qui la condanna dell'usuraio che pecca di violenza contro Dio in quanto offende l'operosità umana, ma anche del mercante, colpevole di monetizzare il tempo che invece dev'essere il tempo di Dio scandito dalle ore della festa e liturgia, non sfruttato dall'uomo a fini di lucro. Dante vede nell'avidità di guadagno e nella cupidigia la principale fonte della corruzione e del disordine politico destinato ad alimentare le ingiustizie: si scaglia contro il malo-fiore (fiorino) diffuso in Europa dai banchieri di Firenze che finanziavano la monarchia francese, e dunque fomentavano la corruzione della Curia papale suscitando l'avidità di guadagno da parte dei pontefici corrotti come Bonifacio VIII o Giovanni XXII.L'avo Cacciaguida conclude il dialogo con Dante rivelando alcune profezie: il prossimo esilio del poeta da Firenze, la missione poetica di Dante oltre la sua vita (sarà come un vento che colpisce più forte le più alte cime, per far conoscere la verità ai posteri, i suoi versi saranno sgradevoli all'inizio, ma una volta digeriti saranno un nutrimento vitale per le anime), e le imprese politico-militari di Cangrande della Scala (Signore di Verona 1291-1329 e capitano generale della Lega Ghibellina), destinato a cacciare la lupa-avarizia dall'Italia e a ristabilire la giustizia. Scomunicato nel 1320, Cangrande offrì riparo e lavoro a Dante, che nel periodo 1313-1318, svolse missioni diplomatiche per suo conto. Dante lo ripagò dedicandogli il Paradiso e la Epistola XIII (indicazioni per l'interpretazione del poema). |
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, capo del clan dei Boudiéguy della tribù degli Eshiras, in Gabon, spiega che la dottrina iniziatica dell'Africa Equatoriale, denominata Bwiti, è un insegnamento antico quanto il mondo. Si tratta della scienza praticata in tutti i templi antichi di Tebe, Menphis, Alessandria, Delfi, in Persia, Caldea, Babilonia, Czargrad, Ninive. Secondo Birinda si tratta dell'insegnamento sacro di Ermete Trismegisto.
Iniziato ai più alti rituali dai sommi sacerdoti (nganga) del Bwete, il Principe Birinda ha riportato per iscritto la tradizione orale, che, in Francia, venne conosciuta con il nome di: Bibbia segreta dei Neri.
La Bibbia segreta dei Neri, simile alla Divina Commedia di Dante Alighieri (vedi canto XIV) e a sutra indo-buddhisti, parte dalla creazione del mondo e dell'universo, prosegue con le creature che popolano, la caduta di Eva, la nascita del primo uomo. Divisa in 13 capitoli o esistenze, l'opera descrive fino a 9 esistenze, un lento cammino degli esseri viventi verso la materialità. Il primo principio è detto Eterno (o Padre inconoscibile); il secondo è il Soffio (Spirito Santo) che alita nella Notte (Madre) che è il terzo principio. Da questa prima fecondazione nasce la Dea Bianca (Iside), primo essere potenziale, frutto dell'unione delle tre Persone (o principi) della Trinità divina: il polo Positivo (Soffio), il polo Negativo (Notte-Madre), ed il Neutro mono-polo (androgino Padre, Erendzi). La Dea Bianca (Luminosa) ha il sole nella mano destra e la luna nella mano sinistra, dalla sua mammella destra esce Sangue, e dalla sua mammella sinistra esce Latte. Lei è la Notte ed il Giorno, ed è chiamata Atmosfera quando la Notte diventa Giorno. Nel secondo grado dell'Atto della Creazione, nasce il figlio, il Principe Solare, il primo Essere, e dopo di lui gli dei. A questo stadio (o seconda esistenza) ancora non esiste l'uomo materiale terrestre. La creazione è il frutto di nove esistenze via via condensate, dal potenziale ideale al materiale. L'uomo appare alla settima esistenza. Le precedenti 6 riguardano l'insediamento dell'ordine celeste e la generazione delle schiere angeliche concentriche. Estratto dai capitoli che narrano la creazione e caduta dell'Uomo sulla Terra: Alla SETTIMA ESISTENZA Primo giorno: Il Padre apparve in mezzo alle acque della Distesa e li recò il Sole e la Luna (Kombe e Ngonde). Egli divise le acque in due masse e fece uscire dalle loro profondità il decimo petalo (Malkout, decima sephirah) dell'Atmosfera. Poi condensò le acque delle nuvole celesti e le fiamme delle regioni interiori con il latte ed il sangue delle mammelle dell'Atmosfera, prese il miscuglio e vi soffiò sopra, trasformandolo in una sfera immensa e galleggiante che pose tra le due acque ... Poi dotò la terra delle creature di sopra e di sotto, mentre la terra galleggiava come una nave sulle acque cosmiche: Egli edificò la terra come una barca gradevole, utile per attraversare la Distesa, che consenta agli abitanti dei regni celesti di visitare le regioni profonde e viceversa. Creè tale Mbanza come un segno di Alleanza tra i Cieli e gli Inferi, e la offrì in dote nuziale agli sposi solari; così la Dea Bianca l'allattò con le sue mammelle. Quarto giorno: Nell'atmosfera inferiore della Terra, Erendzi pose nove nodi che sono le antenne dei nove regni celesti; ciascuno di questi regni è legato al nodo corrispondente mediante un raggio della sostanza proveniente dall'unione del Sole e della Luna che diede alla luce il Principe Solare. Così Thera corrisponde a tutti i regni della regione celeste […] L'insieme di questi nodi fu posto al centro della Terra, come un albero con quattro radici che attingono i quattro elementi; il tronco è un fascio di raggi solari ed ha sette rami, che emanano i sette pensieri prototipi (virtù teologiche). Sei rami portano ciascuno un frutto triplo, il settimo porta tre frutti tripli. I sei primi frutti erano i nodi dei pensieri corrispondenti ai sei regni della seconda e terza sfera celeste; il settimo ramo corrispondeva direttamente alla sfera divina, i suoi tre frutti con ciascuno dei tre regni di questa sfera... Ecco perché è detto:
Egli tagliò quest'albero sintetico come un'arpa ngombi, una Lira misteriosa;
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La melodia dell'Arpa esteriore fa risuonare le corde della Lira interiore. È così che si produce il risveglio del Kundalini che salirà lungo l'Albero della Vita fino al ramo corrispondente alla nota dominante.
Quinto giorno: dopo aver sistemato la Terra, l’Eterno la offrì alla Dea Bianca. Costei discese dalle altezze e mise piede sulla terra. Immediatamente, i Cieli furono immersi nell'oscurità e la Distesa e la Profondità in un sonno letargico. Nella notte dei misteri, il Principe Solare disse allora: popoliamo la terra della nostra presenza, da cui uscirà una razza pura, senza miscuglio delle altre razze che esistevano già. La Dea snodò dal suo seno virginale e luminoso il germe contenente, come un seme:
Conclusa quest'operazione, la Dea ritornò alla sua dimora, nelle Altezze misteriose, avendo gratificato la Terra di tutti i suoi doni più preziosi. La Notte si dissipò nel Cielo che aveva ritrovato la sua Luce, la Distesa e la Profondità si ridestarono dal loro letargo. Ma tutto il cosmo, durante un tempo ed uno spazio, dimorò pietrificato d'ammirazione. L'Eterno, sotto la sua forma di Creatore, venne poi sulla Terra. Prese tra le sue dita il frutto della Dea. Lo avvolse con uno strato di protoplasma terrestre e lo animò con il suo soffio […] e l'Uomo si destò, aprì gli occhi, vide la luce e la trovò bella ... Settimo giorno: per istruire la coppia sui misteri della natura, della terra e del Cosmo, l'Eterno Sovrano dei Mondi, strappò una piccola pianta che chiamò Iboga; ne separò la scorza e la fece masticare da Maguango (Adamo) e da Niangui (Eva). Appena ne ebbero assorbito il succo, la Dea Bianca apparve loro, rivelando ciò che dovevano sapere sui misteri della Creazione […] L’Eterno ricordò loro che la Terra aveva tredici porte: due portano agli Inferi, due alla Distesa, mentre le restanti nove davano accesso ai Cieli. Tutte queste porte sono riunite nell'Albero la cui scienza vi è stata rivelata grazie all'Iboga. Non aprite mai nessuna di queste porte, per nessun motivo, poichè la vostra missione è fondare una razza nuova e pura, voi non dovete avere rapporto con razze pre-esistenti. Vi faccio il veicolo del Verbo Eterno che voi propagherete nella razza che da voi discenderà. Siete liberi di fare sulla Terra ciò che vi sembrerà buono, eccetto suonare la Lira che apre le porte degli altri mondi. L'OTTAVA ESISTENZA
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BWETE
Come per la massoneria, il sufismo, il tantrismo, eccetera, Bwiti comporta tre gradi principali: neofita, iniziato ed adepto. L'ammissione del neofita è accompagnata da cerimonie che comportano danze, canti, musica e ritmi. Nel corso delle cerimonie, al neofita è somministrata una prova, cioè l'assunzione dell'amara radice iboga, fabbricata con estratti di scorza di radice. Questa sostanza lo fa cadere in uno stato letargico e provoca la suddivisione in nove corpi, quelli di cui l'uomo è composto. Questi corrispondono alle nove sfere dell’universo. Ciascun corpo s'impregna così della Visione e della Conoscenza della sfera a cui corrisponde.
Se l'esperienza ha esito positivo, il neofita diventa iniziato. In questo caso, al momento della morte fisica, i suoi nove corpi si separeranno armoniosamente al fine di consentire loro di riunirsi e di abitare le nove sfere contemporaneamente (onnipresenza). I corpi sottili del non credente restano mescolati in una confusione caotica.
Non tutti gli uomini sviluppano la totalità dei loro nove corpi. I più rozzi riescono appena a sviluppare il loro corpo fisico. Altri possiedono solo alcuni dei nove corpi degli uomini evoluti. Questi ultimi sono in grado di vedere la Dea Bianca o Luminosa Vergine, nata dalla Notte-Madre, e visibile solo a partire dal settimo corpo. Coloro che vanno aldilà dell'ottavo corpo, sono i Grandi Maestri.
L'iniziato dovrà poi seguire un insegnamento nel tempio su ciò che ha visto nel corso della sua iniziazione. Alla fine del percorso, egli accede allo stadio di Adepto, ovvero si metta a studiare con i propri mezzi i segreti della natura e della creazione (meditazione).
Per il Buiti, il mondo in cui viviamo è solo una scuola dove si apprende a conoscere se stessi e i misteri dell'universo. Ciò permette all'uomo di crescere, ovvero di passare dallo stato di contenuto allo stato contenitore.
Aldilà del Buiti, centrato sulle facoltà interiori, il Munianbi è la scuola sacerdotale riservata ai preti o profeti (nganga). La sua iniziazione verte principalmente sulla Luce astrale o magnetismo, il fluido risultante dall'unione del Sole e della Luna, da cui nacque il Principe Solare, manifestazione del Verbo Eterno. Questa Luce è anche chiamata "il Serpente della Creazione", rappresentata da una dea bianca che porta, arrotolato intorno al suo corpo, un serpente rosso-vivo che vomita la folgore (électrum, etere, num).
Birinda finisce la sua opera con una Sintesi delle Scienze, ovvero regole per la pratica. L'universo è diviso in tre regioni, ciascuna regione è divisa in tre sfere: fisico-astrale, mentale-astrale, divina-spirituale. Ciascuna regione è abitata da entità di differenti razze, e ciascuna razza è governata da una gerarchia naturale di Triadi così presentata: Corpo sensibile Corpo eterico Corpo astrale Corpo poetico Corpo regale Corpo sacerdotale Corpo celeste (riflesso di Luce) Corpo divino (riflesso di Saggezza) Onnipotenza |
IT: LIBERTAGES Lezioni dal Therabuti |
EN: LIBERTAGES Lesson from Therabuti |
中国的语言: 塔霍的书 德拉步梯的道 |
Pīnyīn zìmǔ: Tǎ-huò de Shū Dé lā bù tī de gùshì |
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Om Sai Ram
Sventola arancione, bandiera nel giardino
Partecipar la storia, è punto di partenza
più esempi di culture, rinate fuor cemento
Un mondo è finito, or qui s'apre l'infinito
Cultura è l'illusione, nel gioco degli umani
l'Epopea ritmata, la canti in un sol sorso
Tago è in sottofondo, allusioni miti e gesta
nasce tempio Therabuti, nel secolo passato
la danza qui produce, una luce misteriosa
un secolo più tardi, ritrovan la capanna
e rifonda il Therabuti, Raseno professore
Raseno va spiegar, la via del Therabuti
Io Seba vi narro, dei primi del Therabuti
Martìn Wirarika, è sciamano messicano
Pamela fu mia moglie, mi diede più figli IT: Therabuti ha tre significati:
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Om Sai Ram
Tago is underneath, in tales and gestures
if Thera appear terror, reverse is therapy
start the Therabuti, inside malaria fever
hut was found again, a century from there
Raseno then restart, temple's Therabuti
I am Seba, I tell you, of people's Therabuti
Pamela was my wife, giving me more sons
there I met Raseno, during one symposium
I join to Therabuti, together with Pamela
the rhythm of the epic, I songs in one gulp
then the next step, learning will happens
one world is gone, here opens the infinite
Wave orange flag, inside the garden temple
participating story, is only a starting point EN: Therabuti have three meaning:
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然后..下一步,记诗句 浇水酒,歌曲拥有你参考 恭喜并一路顺风,胃口好哉!
这是一个史诗般的故事,一进门
参与的故事,是起点
文化的例子,出具体的重生
镭森 说,寺院 德拉步梯寺 (雨土祖寺)。
施巴是一个叙述者,一切都写在诗
德拉步梯寺 (雨土祖寺)出生于 1871年
发现草庵,一个世纪后,
镭森 教授,重新形成 德拉步梯寺,
我的名字是塞巴斯蒂安,并叙述的教诲,
马勒,小灵 布义缇 (Bwiti) 宗教加蓬,
12月8日,第六 播放时,莫功苟.
邲阿澹河。龙瓶山。
他们说:我在这里跳舞,因为有孩子,
所有参加跳舞,下一个 精神的本质 (Orisha)指导。
德拉步梯寺的人去交流,收到的梦想, |
Ránhòu.. Xià yībù, Jì shījù
Zhè shì yīgè shǐshī bān de gùshì, yī jìnmén
Cānyù de gùshì, shì qǐdiǎn
Wénhuà de lìzi, chū jùtǐ de chóngshēng
Léi sēn (Rasen) shuō, sìyuàn Dé lā bù tī sì
Shī ba shì yīgè xùshù zhě, yīqiè dōu xiě zài shī
Chūshēng yú 1871 nián nián Dé-lā-bù-tī sì.
Fāxiàn Cǎoān, yīgè shìjì hòu,
Jiàoshòu Léi-sēn, chóngxīn xíngchéng Dé-lā-bù-tī
Huānyíng lǚkè, bìng jìxù rènwù
Wǒ de míngzì shì Sāi-bā-sī-dì-ān, bìng xùshù de jiàohuì
Mǎ-lēi, Xiǎo líng Bù-yì-tí (Bwiti) zōngjiào jiāpéng
12 Yuè 8 rì, dì-liù jiè bòfàng shí,Mò-gōng-gǒu (mongongo)
Bì-ā-dàn hé. Lóng píngshān
Tāmen shuō: Wǒ zài zhèlǐ tiàowǔ, yīnwèi yǒu háizi
Suǒyǒu cānjiā tiàowǔ, Zhǐdǎo xià yīgè Jīngshén de běnzhí (Orisha)
Dé-lā-bù-tī sì de rén qù jiāoliú, shōu dào de mèngxiǎng |
THAI: หนังสือ ทารกศักดิ์สิทธิ์ บทเรียนจาก ของ วัดดาวเคราะห์ วัด พระเถระ (Therabuti) |
RUSSIAN: Забронируйте Tагo уроки из Therabuti |
Brasil/Portugal: Livro do Tages lições do Therabuti |
Afrique/France: Livre du Tages leçons tirées de Therabuti |
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Om Sai Ram - Shirdi Sai Baba ฤาษี ของเชอร์ดิ
Tago วันที่อยู่ภายใต้ในเรื่องราวและท่าทาง
เริ่มต้น วัดTherabuti ในไข้มาเลเรีย
ศาสตราจารย์ ลาซิโอ เริ่มที่จะฟอร์มบทกวีสีบรรทัด
ฉัน เซบา พูดกับคุณจากพื้นบ้าน Therabuti
พาเมล่า เป็นภรรยาของฉันให้ฉันกับเด็กมากขึ้น
มีฉันพบ ลาซิโอ สำหรับหนึ่งการประชุมสัมมนา
ฉันยึดมั่นใน Therabuti พร้อมกับพาเมล่า
จังหวะของมหากาพย์ที่ฉันมีเพลงในอึกเดียว
โบกธงสีส้มในวัดสวน, หนึ่งของโลกออกมาที่นี่เปิดอนันต์
มีส่วนร่วมในประวัติศาสตร์เป็นเพียงจุดเริ่มต้น
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Om Sai Ram - Shirdi Sai Baba
Tago под землей, в рассказах и жесты
Raseno сказал нам, а его супруга Лиза
размахивая оранжевыми флагами, в саду храма
посетители получают,
обмен медицине ее муж Георгий Тарас
если вы не понимаете, вы идете вперед
Памела была моя жена, дав мне больше детей
на один красивый симпозиум, Бвити танца
Tago херувима, плавающие в одиночку и в группе
участие в истории,
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Om Sai Ram - Shirdi Sai Baba
Tago espirito é, em histórias e gestos
Thera é terrorismo, reversa é uma terapia
daqui a 1 século, começam a formar uma quadra
Raseno reinicie, o templo de Therabuti
Kinaciau do Kalahari, ensina a força do num
Pamela foi minha esposa, me dando mais filhos
Lá eu conheci Raseno, para um simpósio
Eu aderir a Therabuti, juntamente com Pamela
o ritmo Libertages, tenho músicas em um gole
então próximo passo, aprendizagem terá lugar
aqui um mundo fora, aqui abre o infinito
acenando uma bandeira laranja, no templo jardim
participação na história, é um ponto de partida
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Om Sai Ram
Tago est dans les histoires et les gestes
Raseno nous a dit, le long de sa dame Lisa
hutte il a été constaté, dans un siècle
Raseno puis redémarrez, le temple de Therabuti
Je suis Seba, je vous le dis, du folk Therabuti
Pamela était ma femme, me donner plus d'enfants
Là, j'ai rencontré Raseno, pour un colloque
J'adhère à Therabuti, avec Pamela
rythme de l'épopée, j'ai des chansons en seule gorgée
alors la prochaine étape, l'apprentissage aura lieu
une histoire ou une porte, laisser entrer le pathos
en agitant un drapeau orange, dans le temple de jardin
participer à l'histoire, n'est qu'un point de départ
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Calendar Lessons 该月的主题
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บทเรียนปฏิทิน
มกราคม 1.Seba (น้ำ, หิมะ, กระท่อม, ผักกาดหอม กลิ่น, ชา) 2.ลาซิโอ (ปรัชญาทั่วโลก) 3.Seba (นอนอาหาร-) 4.Taras (โกโก้) 5.Martin (Tzutujil พื้นเมือง ของ กัวเตมาลา) 6.ลาซิโอ (ตำนานไฟ) 7.Taras (กิจการ) 8.ลาซิโอ (กาแฟ) 9.Romulo (Yanomami พื้นเมือง ของ อเมซอน) 10.ลาซิโอ (ยาสูบ)
กุมภาพันธ์
มีนาคม
เมษายน
พฤษภาคม
มิถุนายน
กรกฎาคม
August
กันยายน
ตุลาคม
พฤศจิกายน
ธันวาคม
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Календарь занятий
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Calendário Lições
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Dezembro
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Poemo popoloj, Cast, 人物.
1.Raseno, teacher of history & philosophy. 镭森 (Léi sēn), 教授,历史和哲学。jiàoshòu, lìshǐ hé zhéxué.
2.Lisa, psicoterapeuta taoista italiana. 莉萨 (Lì sà), 道教意大利心理治疗。dàojiào yìdàlì xīnlǐ zhìliáo.
3.Sebastian, narratore (Seba). 塞巴斯蒂安 (Sāi bā sī dì ān), 解说员。jiěshuō yuán.
4.Pamela, sarta. 帕梅拉 (pà méi lā), 裁缝。cáiféng.
5.Emilia, contadina. 艾米利亚 (Ài mǐlì yǎ), 国家。guójiā.
6.Taras, erborista zingaro. 塔拉斯 (tǎ lā sī), 吉普赛郎中。jípǔ sài lángzhōng.
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7.Yolanda, brasiliana ricercatrice. 约兰达 (Yuē lán dá), 巴西研究员。bāxī yánjiùyuán. 8.don Romulo, guaritore Peruviano.唐 罗慕洛 (Táng luō mù luò), 医治秘鲁。yīzhì bìlǔ. 9.Martin, sciamano Wirarìka. 马丁 (ma tin), 维拉丽卡 巫师。Wéi lā lì kǎ wūshī. 10.Kinaciau, anziano boscimane. 基那洲 (Jī nà zhōu), 布什曼长老。bùshí màn zhǎnglǎo. 11.Sesto, antropologo di sri Lanka. 第六. (Dì liù), 斯里兰卡人类学家。sīlǐlánkǎ rénlèi xué jiā. 12.Mallendi, sciamano Gabon. 马勒 (Mǎ lēi), 萨满加蓬。sà mǎn jiāpéng. |
Set / 舞台 (wǔtái)
Ghirlanda / 客栈 (kèzhàn). EN: Guest house very simple, close to the place near Biedano river, where was found the Hut of Shirdi Sai Baba. Ghirlanda is the place where Raseno started the symposium of beginning. IT: La Ghirlanda, nei pressi della capanna di Shirdi, è una rustica Taverna di frontiera, per viandanti e pellegrini famosa per la zuppa di legumi e verdure locali, buon vino casareccio e spartane camerette per passare la notte.
central Italian rivers
Therabuti / 德拉步梯 寺 (Dé lā bù tī sì)
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