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voce: nubi


alanirusciTago di Alania Marta e Bacugno nei miti Nevio Xenia e Mida (342) canto 01:24 | foto umanstoria | audio | paesi_romania_rurale.mp4 | film_spazio1998_odissea.mp4 |  |musica yo-bxa-mama-jurema.mp3
bulgariarpa narra Kolyada, conquista slava e regni Giuda e Israele (343) canto 01:22 | foto umanstoria | audio | storia_italia-colonia-uk_fasanella.mp4 | storia_mattei-moro_fasanella.mp4 |  |musica 16-Allah-dikr.mp3
bwitiloangore leopardi di Loango Mbanza contro fabbri invasori battaglia di Ambuilia (179) canto 02:13 | foto agrobuti | audio | ../../video2/gabon/sazy/index.htm | librofoto_congo-mask_cavazzi.pdf |  |musica 004_maviango_arco_inizio.m4a
climapioggiaSeba osserva clima di Febbraio e coglie acqua di Novembre (3) canto 02:01 | foto acquaetere | audio | acqua-argilla-su-collo-ventre.mp4 | cancro-cure.mp4 | elettrocultura3.mp4 |musica yoweno-wihahna-yoweino.mp4
mirtogineproMirto e Ginepro con Schisandra aiutano sonno organi e sapori (134) canto 09:29 | foto frutteto | audio | mirto_acqua-angeli.mp4 | ginepro_mucca-giovenca.mp4 | ginepro_e_rimedi_spagnoli.mp4 |musica 21_il_dono_del_cervo.mp3
misteriCristo e Maria nei misteri dolorosi di Iside e Osiride (97) canto 01:13 | foto umanstoria | audio | storia_nuova-cronologia_it_fomenko.mp4 | canto_russia_padre-serafino.mp4 | doc_cina_diliu-plateau.mp4 |musica canto_padre-serafino_russia.mp3
ottomaniaEgitto Costantinopoli tra Giannizzeri Mamelucchi spezie e Napoleone (349) canto 01:28 | foto umanstoria | audio | storia_guerra-italo-ottomana.mp4 | storia_tartaria_mud-flood.mp4 | filosofi_agostino_patristica.mp4 |musica canto_madonna_lourdes_bernadette.m4a
viteuvaRaseno Epicuro Omar Khayam cura vigne vino di Cristo Bacco (140) canto 09:03 | foto frutteto | audio | vino-artigianale_salterio_spagna.mp4 | frutteto_vigna_potature.mp4 | frutteto_vite_potare5regole.mp4 |musica musica_vino-serafino.mp4

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342:01:24: Alani 阿蘭聊 Alan-liao, clan nomade irani, bellicosi sarmati, situati su Palude, fin delta Danubio, amazzoni e scizi, gigan corpo canuto. Citano cinesi, vasta steppe Yen-ts'ai, detta Alan-liao, dove abbondan pini, aconito e rapa, muchamor bisaccia, e villaggi Hmong, originan Cosacchia. 200 mil arcieri, cavalcano a regione, importano cammelli, mercanzie mongole, ogni clan stanzia, nomina sua terra, Gallia e Pannonia, Etruria e Venetia, Spagna e Lusitania, Numidia e Zungaria, fino isole esterne, come la Britannia. Impero bizantino, li vuole mercenari, re di Svezia porta, titol Re di Alani, Alania cristiana, 1 regno della orda, battaglia a Kulikovo, con bulgari Volga, conquistano mondo, a ondate in Italia, guelfi e ghibellini, saccheggiano Apulia, fondan Tavenna, Napoli e Ruma, Firenze ed Etruria. Haldia kolyadovtsi, significa cristiani, astronomi Caldei, sapienti alan di Egitto, casta sacerdoti, Haldia loro regno, kemi alessandrini, casta di bramini, Alani in più domini.| Maria dei mongoli, madre di re slavi, matraguna Romania, Alania theotokis, madre al re-cristo, in occasion di riti, indossa pelli cervi, nei cortei guidati, di maschere uccelli, su aste sormontati. Cavallo baldacchino, araldo sovrano, dietro passan carri, di real defunti, con ventre ripuliti, di aromi ricuciti, rituali seppelliti, con servi e concubine, dentro fossa pietra, kurgan tombe prime. Cadaveri comuni, portati dai parenti, ogni amico offriva, banchetto in cimiteri, rito cibo dura, quaranta giorni lutto, fino sepoltura, espiano ungendo tutto. Vimini e giunchi, corteccia betulla, affreschi nelle tombe, della rus etruria, camere ulteriori, corpi di servitù, tumuli 20 metri, in grotte muro pur. Corpi imbalsamati, nudi ingioiellati, cinture bracciali, amuleti scorte pasti, genti etrusche ovunque, turani tibetani, ondate successive, guidate da atamani.| Ashina clan reale, gokturks goti-turchi, Mustafa Kemal cita, con simboli Asena, lupa emblema teatro, mito romolo remo, di Tartaria stato. Un paese cinoturco, distrutto dai soldati, sopravvivono bimbi, li trova Asena lupa, tra i ragazzi-lupo, Ashin è capa clan, da lor discendon slavi, genti turanian. Rasna di Tarquinia, discendono da lupa, simbolo che passa, a Roma papale, lupo animale, folklore popolare, di nativi americani, turchi mongoli alani, cacciator di steppe, figli ai lupi slavi. Lupi di Alaska, fratelli dei Pawnee, Ainu del Giappone, discendon loro unione, lupo nell'India, protegge e distrugge, lupi poliziotti, dragon d'imperatore. Amazzoni a corte, di re moscoviti, fino al 700, han volto caolino, Giovanni Danimarca, sposa figlia khan, Xenia Borisovna, che a cavallo va. Amazzonia sarmazia, tra Azov e Volga, indossa copricapo, bianco a seta gialla, bottoni d'oro e nappe, cadon sulle spalle, tutte vanno a coppie, ciascun cavallo bianco, lunghe vesti seta, e stivali gialli, 24 donne, fan cerimoniale, usanze di Moscovia, da principe Mosokh, principe Ross, principe Sarmat, cosacche donne ordiane, in lotta contro Greci, guerriere donne alane, scizie ed iraniane. Mauro Orbini scrive, che canti di Natale, serbano memoria, di pope bizantino, da Odoacre spaventato, re dei Perugi, sue donne in notti luna, veston pelle lupo, si ungono di piante, maschere animali, ipnosi li trasforma, in lupi mannari. culto Dea Turanna, brilla Aradia luna, amazzoni dianae, errano alla selva, corron chiara luce, ululano accoppi, nelle grotte nude, salgono sui rami, cercano visione, sotto ombrelli aperti, respingon radiazione, raggio luna che, reca possessione.| TAGO Aruspice signore, veste umil pastore, berretto appuntito, e ricurvo bastone, osserva gli uccelli, e meteore cadenti, dal volo e da lampi, scruta gli eventi. In tempi di guerra, offre gli auspici, ai capi guerrieri, con polli ed offici, se viscere indaga, di corte animale, interpreta enuncia, l'azione da fare. Aruspice indaga, nei fulmini e tuono, se serve li attira, evocandone il tono, indaga la fonte, il colore e il fragore, lor tipo e durata, e se emana acre odore: lampo ha sfiorato incendiato a distanza, che cosa è colpito, in qual circostanza, se fulmini son secchi, umidi o chiari, se son segni di fato, o eventi pur vani. Aruspici detti, custodi sorgenti, raccolgon parole, oracoli viventi, masticano foglie, di Edera ed Alloro, sistemano in versi, i canti del coro: con passo viandante, flauti e mantelle, e 1 liuto bastone, assieme campanelle, apron la nebbia, chiariscon tormenta, cosi da invitare, lo spirito a Terra. Girovaghi artisti, di terre e mari, templi han fondato, con semplici mani, da India alla Cina, Africa e oltre, raggiungono Italia, seguendo le orme: questi son Templi, dei primi tempi, Boschi e sorgenti, anfratti clementi, chiamano l'acqua, e il fuoco danzando, col canto di Tago, che librano in alto, se fabbricano ponti, collegano i mondi, viaggiano in tondo, tra lingue del mondo, da soli son sabbia, in gruppi son malta, parlan ferventi, aborigeni a danza, ritiran con garbo, se vanno in letargo, custodi del sogno, di umano passaggio.| Aruspice Nevio, sfugge nebbie-tempeste, usa pietre quarzo, assieme a coralli, sa che ogni lampo, ha cuore di pietra, la trova sul posto, cui cadde la sera: Tinia scaglia, 11 manubie diurne, Saturno summano, lancia le notturne, se utile o dannoso, lampo perentorio, dimostrativo di ira, lampo ostentatorio, lampo devasta, poi cambia e trasforma, lampo presagum, dissuade o ti informa. Nevio era un bimbo, e pascolava scrofe, un di si addormenta, al campo del padre, poi sveglia e piange, ha perso i maiali, entra al sacello, consulta i suoi avi: chiede trovar scrofe, promette Uva bona, esaudito desiderio, cerca in vigna sua, dunque suddivide, la vigna due a due, dal volo di uccelli, trae auspici sue; traccia suo templum, volge viso a sud, dai punti cardinali, solchi mette giù, posto nel centro, ora osserva il cielo, dai voli di uccelli, segue un sentiero. Nevio procede, fa rito exploremus, interpretazione, è interpretemus, se fa purificazio, lui esegue exoremus, infine controlla, sogno oraleus. | Nasce Tarquinia, presso fiume Marta, toscani creano mito, Dardano greco-lidio, Dioniso poi Bacco, danza il ditirambo, Firenze grande Mir, volgare lingua muta, quan corte Bisanzio, fugge sul Tirreno, riscrive novo imperio, tratta coi toscani, lingua corso-franca, chiamalo latino, italiano segue usanza. Pope militari, appoggian nuova classe, fanno propaganda, edificano Vaticano, su immagine antica, tesor di Costantino, nasce Roma antica. Oroscopi papali, datano gli eventi, sui palazzi Borgia, e dipinti conventi, oppure nei canti, carnascialeschi, rime di nostalgia, sfoghi irriverenti: ogni Rasna paese, risuona sottofondo, armonie musicali, diffuse nel mondo, soffi nel flauto, echeggiano in-canto, di giorno di notte, senza rimpianto; poi satira arriva, fà satur-azione, miscela esplosiva, cioè improvvisazione, di attori istrioni. Contadini avvinazzati, riscattan se stessi, giorni di festa, fescenni Fallisci, scurrile colore, recitano a feste, o in gare onore. Raseno dà stile, con ottave rime, adagia poesie, su popolar melodie, sua metrica struttura, suona così, otto endecasillabi, BA BA BA Ci Ci, 3 distici fà, con rima alternata, ultima conclude, la rende baciata; son frasi ritmate, vocali musicali, scandite cantate, ugual salmodiali, saper salmodiare, 1 ritmico andare, terapia musicale, costanza del fare. Ritmare si accorda, ai balli di gruppo, lenire fatiche, resistere a lungo, nenie e salmodie, richiamano pioggia, proteggono umani, bimbi e bestiame, da varie mal-arie, e morsi di fame. Rasna medicina, è assai preventiva, usa terme e spezie, fogne e acquedotti igiene dentista, musica e danza, radici minestra, polenta e focaccia, di Farro farina, medicina di pancia. Carne saltuaria, per pochi sicura, Sol vin e olio, ricchezza di Etruria, contro mal-aria, zanzare paludi, esternano sfogo, ai faunus ludi, ballo di gruppo, invoca guarigione, malati in delirio, scende febbrone. Mundus di Ruma, al centro del foro, famiglie di clan, gli portan decoro, Fan ritmi di qua, e ritmi di là, il loro aldilà, è nostro aldiqua, culto familia, di grande antenato, sopra la tomba, banchetto e mercato, 2 volte anno, aprivano il mundus, a festeggiar, coi vivi il fecundus, è corrispondenza, tra mondi vicini, potere dei sogni, e dei vaticini. Guardiano blu, presidia accesso, di porto aldilà, del mondo stesso, Divino Charunt, poi detto Caronte, scorta ciascuno, oltre quel fronte, custode di Tago, e verso sibillino, quan tornerà, a tempo stabilito. Dopo fuga da Bisanzio, con aquila e lupa, nasce pontificia, Roma franca copia, Lupa di Alania, mito ancor diffonde, crea nuova nazione, storia si confonde: i rasna yudei slavi, sedotti da migranti, uniti ed enzimati, da nuove lingue usanze, latini e romani, bulgari e ottomani, mistero di Et-ruschi, papato và creare.| FUOCO arancio centro, cuore dei villaggi, attorno a se raccoglie, stolti con saggi, trasporta i piccini, alla fiaba popolar, in veglia con adulti, attorno a focolar, presso Monte Amiata, antico rito attende, la Selva illuminata, da giovani fiammelle: solstizio d'Estate, baldi giovanetti, fasce canne in spalle, seguono vie cave, dentro grotte tufo, fan luce col fuoco, x interior visione, inizi adulto ruolo. Percorrono viaggio, da tenebre a luce, scoprendo misteri, e affrontando paure, vicino mezzanotte, canne sono accese, rullano tamburi, scandiscono imprese, saltano coi piedi, 2 brevi e 1 lungo, arrivan fondovalle, spogliano di tutto, fanno 1 catasta, per fare gran falò, Raseno riparte, e narra etrusca stor: la notte di Diana, Tago fuori solco, danza del sudore, Luna a ferragosto, cerchi di Funghi, Diana attira danze, a mezzo di Puffi, Funghetti di fate. Tago figlio a Thera, nato nel terreno, in campo seminato, da bulgar orzo nero, festa annuale solco, Volterra e Bacugno, propizia in Toscana, Pan-Fauno in pugno. Tago pan afflato, spirito incantato, sceso nei raccolti, in corpo celebrato, dona magnetismo, e vita ha riportato. Tage da i segreti, ai musici poeti, Aplu divinatore, Dioniso iniziatore, Vener Afrodite, infonde folle amore: da bocca del folle, esce sapienza, parla x enigmi, esprime un evidenza, Dioniso freme, in assurdo linguaggio, offre sue gemme, a fare ghirlanda: Tag nuovo anno, in festa di locanda, Tin dio del Sole, Tanit dea di Luna, lettura circolare, o tartara scrittura. Tin nuovo giorno, 12 coppie orarie, per viver festeggiare, ciclo della luna, ciclo di stagioni, natura umana doppia, fiumi inondazioni, misteri senza nomi. paesi_romania_rurale.mp4film_spazio1998_odissea.mp4audio

343:01:22: BULGARI di ieri, detti turchi e alani, simili agli avari, unni e tibetani, creano la Ungheria, con atamane truppe, partiti dalle russie. Volgari del Volga, sostano ai Balcani, lor contadini sono, fratelli di sangue, ma schiavi e gleba, i vinti in battaglie. Caste nell'India, dei rajput guerrieri, lavoran la terra, i servi della gleba, in francia son villani, indigeni locali, retaggio di conquista, dei nuovi aristocrati. Nuova elite europa, vien da discendenza, disprezzano i locali, detti servi gleba, 2 diversi genti, convivon stesso posto, senza mescolarsi, casate oppure volgo. Conquistatori slavi, e ottom-atamani, vengono da rus', fan schiavi di guerra, riuniti nelle logge, decidono i destini, regole nascoste, fra vincitori e vinti. Perdura tuttora, mito conquista, eufrasia ed americhe, che orda colonizza, ritira la marea, lascia dietro eredi, conquistatori slavi, diventano europei. Vulgari di Orda, Pomacchi o pomaci, cristiani musulmani, vivono ottomania, migrano Anatolia, diretti in Italia, tarhuni o tirreni, Geti Goti-rossi, etrusci antichi russi, da Attila guidati, tarquini detti Unni, da Moscovia migrati. Orda abita mondo, conquiste '400, tribù stabilite, in fertili valli, fiumi Dniepr e Volga, coltiva miglio ed aglio, lenticchie e farro. Mar Nero coste, Scizi con cipolle, commerci col Bosforo, storion sale tonni, miele carne latte, pelli oppure schiavi, importano stoffe, metal tappeti e armi. Odierna minoranza, Ederle a fine inverno, festa di 6 maggio, rivive tra famiglie, alle Thermos terme, fanno il segno croce, dividono pane, loro 3 villaggi, nomi in dialetto; coltivano tabacco, allevano bestie, la curander conosce, i riti del Natale, canzoni di Kolyada, Suda presso etruschi, Vishnu per ariani, Krishna e Sakyamuni.| Giorgio in Bulgaria, gira la campagna, con libro Scivia in tasca, osserva gli animali, a capire medicina, in bosco farmacia. Emilia sua compagna, gli mostra la Cicogna, che pratica clisteri, quando sta malata, spruzza col suo becco, anche acqua salata; presso suo pollaio, pollastre malate, cercano Alloro, al fine purgare, mentre anatre e uccelli, cercan Siderite, e fanno bagni argille. Un giorno Giorgio arava, campo presso grotta, vi entra e trova ossa, umane di giganti, una cassa era sepolta, con due libri dentro, in antico slavo, li porta ai sacerdoti, sperando di far luce, su anno 869. Molti guardan libri, nessuno li comprende, lingua pomaco-slava, narra saghe di Kolyada, avi giunti da Orda rus, nei canti migrazione, bulgare tracce, in leggenda di Yudah, e in loro canzoni. YUDAMI antenati, ebrei mandarini, coinvolsero genti, da Egitto spedizione, aver terra promessa, da kan Orda oro, Yuda è slavo Veda: Yudiskogo figlia al re, lamenta poco spazio, a lavorar la terra, vuol pascolo nuovo, allora i sacerdoti, gettano le sorti, per dare loro nome, a nuovi centri che, colonie diverranno, durante spedizioni, in balcani e italie; luoghi deserti, colonie a dissodar, lavorano i giganti, insegnano ai local, arti artigianato, danno ai nostri nonni, che onorano memoria, di Yuda governanti, figli di atamani, che dopo la conquista, e distruzione impero, vedono altra storia, della inquisizione, su chiesa e moschea, che vietan bulgaro ricordo, di giganti avi, venuti da lontano, a gestire patrimoni, di re nelle colonie, mentre i Radaniti, mantengono le rotte, via terra via mare, alleati ai Genovesi, collegan le Tartarie.| SAMUELE in primo libro, narra un epopea dei Re, come giudice e profeta, lui consacra due Re, regna Saul 32 anni, David Re per 40 anni, conquista Gerusalemme, che strappa ai Gebusei, idolatri antagonisti, Arca qui conduce, un dì conosce Betsabea, ottiene figlio Salomone, che regna 40 anni. David pronipote a Miriam, sorella di Mosè, famiglia dove nobiltà, è unita a sacerdozio. Isai padre aveva in casa, una schiava che innamora, Isai cede allor Signore, sua moglie Nasebet consiglia, travestiti da schiava, e prendere suo posto, Isai congiunge a sua moglie, e nasce Davide gentile, che eredita da Adamo, settanta anni di esistenza, che questi chiese a Dio, di donare a quel bambino, suo futuro discendente. Isai vede Davide, come figlio illegittimo, lo manda nel deserto, lontano dai fratelli, a pascolar le pecore, mentre pasce suona cetra, eredita i tre doni, bellezza dominio e poesia, che Dio promise Adamo. Deserto è luogo purga, solitudine e silenzio, si fortifica il corpo, anima lotta con se stessa, si tempra e rinasce, Davide uccide leone e orso, ma gentil tratta suo gregge, buon Pastore che Dio vede, lo destina a guidar gente, del regno tartaro Israele. Samuel lo unge re, intorno ai 28 anni, con un corno di olio sacro, che non cola su altri figli, pur robusti e belli, ma il Signore guarda il cuore, Samuele chiede a Isai, se tiene un altro figlio, introduce lui il Pastore, sul suo capo olio vi cade, Davide unto un dì sarà, successore Re di Yoros, porta Arca di Alleanza. Primo incontro con re Saul, lo vuole a corte per curarsi, con il suono di sua cetra, chiede a Isai di mandar figlio, con asino e pane, un capretto e un otre vino, Davide va da Saul, comincia sua presenza, poichè Spirito di Dio, da Saul si ritirò, lasciandolo in silenzio, abbandonato a suo orgoglio, allora incubi salivano, da uno spirito cattivo, inviato in punizione, rende Saul malato, i suoi servi a consiglio: un cattivo spirito ti turba, cerca allora un suonatore, che mette mano a cetra, ti sentirai tu meglio. Isai figlio suona bene, abile con armi, saggio di parole, è Davide il pastore, quando suona Saul si calma, poiché spettro si ritira, come in Alessandro Magno, guarito da suono lira, o Farinelli a corte Re, cura Filippo V Spagna, da mal cronico 700, ripetendo aria preferita. Saul si affeziona, poiché si sente meglio, ascolta canti di creazione, con oceani pesci giganti, valli monti e alberi, Adamo ed Eva Caino Abele, diluvio e arca di alleanza, Abramo Isacco Esaù e Giacobbe, depravazione di Sodoma, torre Babele ed esilio, ritorno e perdono. Rembrandt lo dipinge, mentre suona la sua cetra, con volto disteso, Saul ascolta in commozione, una mano al viso un telo, asciuga proprie lacrime. Davide suona per suo re, poi con Gionata suo amico, prende Arca filistei, adopera sua fionda, a sconfiggere Golia, David lotta col gigante, poesia forza e coraggio, illumina buio con più lampi, mura abbassano col suono, fanno entrare lui in città. Saul cresce in gelosia, vorrebbe eliminarlo, dopo inutili battaglie, Saul muore suicida, David proclamato re, a mezzanotte sente suono, da corde di sua arpa, che cominciano a vibrare, dal budello del montone, macellato da zio Abramo; si sveglia sulle note, compone i noti Salmi, vorrebbe fare un Tempio, gloria del Signore, Natan profeta lo ferma: se tu farai tempio, sarebbe un Tempio eterno, ma Dio sa che Israele, si macchierà di tante colpe, così Tempio sarà distrutto, lo farà tuo figlio, nato da Betsabea. Salomone fonda Tempio, regina Saba lo visita, nasce Menelik e re Giuda, dopo la sua morte. Dio amava Davide, sposato sei volte, lui gli chiese esser tentato, a dimostrare sua fermezza, così lo fà peccar con Betsabea, moglie di suo generale, passeggiava su terrazza, freccia abbatte il paravento, vede donna fare il bagno. Pur tentato in carestia, e ribellion di un figlio, suo più grande dolore, ma settantanni vive gaio, regalati da nonno Adamo. Davide è pentito, chiede a Dio conoscer giorno, Dio dice che nessun uomo, può conoscer giorno morte, così a Davide rivela, che un Sabato sarà, ogni Sabato allora, lui studia la Torah, e un sabato mattino, a festa Pentecoste, sente rumore in giardino, si alza e va vedere, muore e cambia scenario, si ritrova in Paradiso, la sua Gloria unita al Padre, seduto avanti a Lui, suona e intona Salmi, sublimi e ammalianti. Davide è ispirato, dallo Spirito Santo, lui suonando trasfigura, comunica con note, fragile e profondo, cura ben comunicando, un repertorio di arpa che, consola e dà coraggio, melopea di nostalgia, cetra lira prima arpa, fatta in Genesi da Jubal, padre di arco arpa e flauto, immette un pò sé stesso, in testi copti elleni e slavi, ecco i Padri della Chiesa. Israele è mondo intero, servizio Dio di pace, frutto di un patto, controllo su Egitto, Arca di alleanza, e Tempio Salomone, progetto di messia, che forma ebraica classe, chiamata da Egitto, Anatolia e mar Nero, fino Europa America. Tribù di Israele, unite a un solo Dio, governi tribali, poi genti chieser re, che unisse una corona, Samuele unge Saul, tribù di Beniamino. Saul pecca ed esce, lascia David Giuda, sua casa governa, fin caduta Tempio, tribù popolosa, colore azzurro sposa. Quarto figlio a Giacobbe, eroe di Israele, occupa meridione, del Regno di Tartaria, mentre altre tribù, hanno altre terre, Davide riunisce, tribù in solo impero; morto Salomone, emergono tensioni, tra la parte nord, e la meridionale, in 453, secessione regni, a Nord Israele, a Sud regna Giuda, il primo è distrutto, Ottomania invece dura. Emerge poi scisma, di culti sincreti, religion cananee, kanati indipendenti, Giuda e Beniamino, sinonimo ebraismo, ebrei di altre tribù, obliano destino. Espandono ashkenazi, da Armenia e Georgia, poi Iberia e Sardinia, in Provenza riuniti, castigliani sefarditi. Regno Giuda regge, ai culti pagani, grazie a coesione, sul tempio Salomone, casa di Davide, fino ad esilio, da Terra promessa, Tempio distrutto, ma resta una promessa: avvento di un Messia, riparte da Giuda, Davide casata, in vangelo di Matteo, Shekina qui dimora, presenza di Dio: dove son 2-3, riuniti nel mio nome, io sono tra loro, tabernacolo presenza, shekina radice, arriva alla coscienza.| Alessio Komiakov, scrive storia russa, di Veneti ordiani, detti slavi pomaci, e bulgari alani, storia dei lignaggi, da Romanov cambiata, con storici tedeschi, Miller e Sclozer, pagati dai re, a legittimar trono. In Tula distretto, studiava minerali, brevetta fucile, in guerra di Crimea, conserva diplomi, di avi famiglia, fin dal 600, a servizio Moscovia, smaschera fiction, di falsa storia, scritta da tedeschi. Khomyakov studioso, narra i rapporti, west illuminato, e oriente slavizzato, Vendi occupan Alpi, liguri pendii, creano Pomerania, Baltico ed Illiria, Vudini russi poi, austriaca Vindobona, Komiakov elenca, Vend in tutta Europa. Vienna lago Velenc, o Vandea francese, tutti fiumi e centri, portan nome Sebra, Sevra Bel-gorod, citta bianca albi, Vandal Goti e Daci, nei bassorilievi, slavi uman di ieri. Ap Don e Po, Rodano impetuoso, o placido Danubio, slavi sostantivi, a indicare fiume, un solo ceppo clan, da lago di Ginevra, fino al fiume Nera. Province tartaria, moghul mahabharata, migrano in India, i cosacchi di alania, portando testi, diventano Veda, contemplano Soma, fungo rosso siberia. Indra bramino, conforma dighe sabbia, x arginare fiume, e Yavakri lo guarda, sforzo troppo grande, sembri un bimbo che, vuol arginare mare. Yavakri slavo, significa nemico, contrasta proposte, opposizion partito, Indra detto Andrea, Andronico ed Adamo, progetta acquedotto, nel poema indiano.| Europa fu abitata, da VENETI troiani, adriatici fratelli, fondan Padua city, e i lidi veneziani, che iperborei avi, occuparon prima. Veneti venetoi, wend lingua serba, Slovenia Montenegro, e Ragusa Dalmazia, fino a riforma, che vieta lingua slava. Venezia sorretta, da tronchi fondo mar, in acqua non marcisce, larice siberian, rivela rapporti, commerciali fra luoghi, Venezia e Siberia, commerci forti. In terre Germania, serbi di Lusazia, lingua lusaziana, è veneta slava, lusazi detti sorbi, veneti e polabi, restano oggi, estinti o germanizzati. Pochi sopravvissuti, vivono villaggi, prussia sassonia, ultimi clan sorbi. Ragusa dalmazia, sotto napoleon, lingua itali usata, da ricchi signor, il popolo ancora, parla slavo antico, Marino Darsa cita, il Dubravka inno: cara dolce libertà, dono d'eterno, fonte nostra gioia, unico ornamento, draga slatka slobodo, sva blaga nam bog, Tesla e letterati, a Ragusa legan cuor. Mauro Orbini duca, è Francesco Maria, di Pesaro-Urbino, scrive che Venezia, nasce come etrusca, fenicia che smercia, con Roma e Ragusa, fin caduta impero, dopo Riforma. Diffusi ricordi, dinastie discendenza, opposti a narrazione, di scuola tedesca, la disputa sorse, fra sassoni e slavi, slavi licenziati, dalle accadem reali; e nascono su carta, popoli finti,ariani germani, mentre i veri slavi, fondarono colonie, tra baltici e adriati. storia_italia-colonia-uk_fasanella.mp4storia_mattei-moro_fasanella.mp4audio

179:02:13: Regno di LOANGO, vicino ai TEKE, nasce uno Stato, Re-terra con potere, spazio occupato, protetto reso sacro, a dare frutto, lavorato organizzato. Re separa il caos, come un artigiano, artista religioso, terra ha inaugurata, purezza di cuore, di re sovrano nganga, che vede nazione, in mistica sostanza; protegge e garantisce, con interdizioni, al fine garantire, sole e sue funzioni, esercito collettivo, per pace sociale, rapporto con natura, fà santuari fondare: lungo territorio, chiaman vocazione, politica coscienza, a nazional gestione, i poteri organizzati, da Re e mfumu-nsi, i capiclan terrieri, ordalie spergiuri. Regno di Loango, nasce mistico dono, ma guerrieri-fabbri, conquistator Buvandji, prendono Loango, forzano il cambio, un politico rito, destituisce Ma-Longo. Clan divinità, dette Bakisibansi, dà classi guerrieri, e classi sociali, arriva gerarchia, nuovi totem fabbri, cittadini liberi, con schiavi e artigiani, pescatori e guardiani, preti santuari, maestri local scienze, e nomadi bardi, tra essi e pigmei, mediano scambi. Stato ha potere, a porre territorio, sotto suo controllo, attraverso delegati, governatori fanno, tour di province, gestiscono tutto, quel che convince; culti e istruzione, tasse arruolamento, creazione di orda, milizia religiosa, a servizio MaLongo, acme di credenze, leggi e divieti, lui tiene mana essenze: è giudice supremo, protettor reame, di casta Leopardi, detti pure Ngo, re degli umani, intermedia natura, capo a tutte società, iniziatiche e varie. Ma-Loango fa gioco, alleanze di clan, etnie e boiardi, guerrieri e mfumu-nsi, infine sottomessi, a conquistator buvandji, con nuovi governanti; arriva a Loango, clan fabbri Buvandji, appare in reame, nuova pubblica opinione, un contro-potere, al khan di tutti clan, originale Diosso, e vicari al Congo ma. Clan Nkongo sempre, avverte di rumori, fomenti voci e trame, contro il Ma-Longo, servizio segreto, di clan originario, poter costituito: dosa e orienta dati, re poi gestisce, sa fare doppio gioco, se ha interessi nuovi, Mamboma-tchilwangu, primo ministre reame, politico medium, sa litigi regolare, troncar rivalità, serbare segreti, usar contro avversari, di reami africani, nuova propaganda, di clan conquistatori, destituisce MaLoango, esalta colonizzatori. Ngala Mbembo organizza, giovani ribelli, dimostra malcontento, a confondere il re, invitato a lasciare, infine suo poter. Re agiva protocollo, etichetta rigorosa, ripresa pur nei templi, da popol venerata, dopo la rovina, clan guerre indipendenza, con tratta negriera, perse sua essenza. Segue destito, come Nzambia-Mphungu, Re incarna perfezione, tra tutti umani, bello saggio e nobile, prolifico e mago, onorato Sambe Pongo, primo antenato; divino taumaturgo, emissario di nubi, responsabile di pioggia, e tutta natura, quan rileva imposte, riafferma autorità, dei nobili su genti, e mantiene società; quando è usurpato, potere suo distorto, dispotico arbitrario, ribellano i mfumu-nsi, di lignaggi e clan, re perde le imposte, reame a disintegrar; perdendo controllo, sui capiclan terrieri, santuari custodi, di shinashiva-nganzaambi, leggi dette shiina, son cose da difendere, incise su tavole, come cose eterne: là sta nganga Nzambi, il veggente divino, che guarda in specchi, e scopre successore, del capo di Loango, fatto a immagine dio, dà consigli a madri, a educar figlio primo; leggi e cerimonie, regole maternità, osservanza rituale, ogni 4-8 giorni, re e capi famiglia, osservano tabù, astengono sesso, restano al villaggio, osservano silenzio, son giudici evovi, puniscono incesto, assenza di piogge, riparan tal cose, con leggi e divieti, riti e confessioni, e preti corrieri.| Mbanza MADIANDZA, guengo gn-enganza, pilastro centrale, ricettacolo forze, incontro di fedeli, con antenne spoglie, forza resilienza, che num maganga coglie: passaggio a gran paese, cielo aldilà, dato dalla corda, che ronzio di arco fà, provien da fondo tempio, go koyi enganza, dove son reliquie, o religiosa statua; sul palo sono appese, simboli e reliquie, capelli unghia artigli, denti di felini, mascelle piume e aghi, acque e granaglie, specchietti e pannocchie, stoffe colorate, auspicio anti calamità, nemici e malfattori, qualunque predatore, impreviste situazioni. tra gli Apinzi e Tsogo, pilastro resta tal, decorato a losanga, scolpito vien dai Fang, è Nyngwon mobaga, sorella a dio Nzamè, in templi Libreville, 2 colori tien. Apinzi han 2 veglie, Dissumba gioiosa, riscatta zio materno, nipote in ogni cosa, veglia Bwiti wa mbando, di consacrazione, tenuta con i nganga, veggenti a profetare, auspici x giovani, ascoltare anziani, nganga incoraggia, ciascun a confidarsi. Bwete è ogni cosa, motema allo specchio, incarna tuoi avi, io sono quel modello, banzi fa specchio, menzogna e verità, inizio e fine viaggio, ironia del bwete, riti appariscenti, agguato di menzogne, enuncia indovino, raggiunge il malato, scopo è catarsi, nel pianto di cura, viaggio del cuore, che toglie ogni paura, Motema e gedina, pulsione e riflessione, psiche indovino, struttura contratto, nganga ed eboga, attiva cura impianto.| Seba narra storia, di Pietro SARVOGNAN, esploratore scalzo, e popoli rimando: O terra del sole, Congo misterioso, O splendida valle, del re Makoko! cantate la fama, del comandante, monsieur de Brazza, pioniere vate! Africa narra, leggende col tam tam, Pietro esploratore, 880 lunga marcia, pochi uomini in giungla, in magica notte, vede fiume Congo, e segna sua sorte. Savorgnan di Brazza, maschera colonialista, gentiluomo marcia, scalzo e disarmato, mette alta uniforme, a incontrare i re, negozia in afro regni, unione coi francè. Francia lo ripudia, quando mette dito, su crimini colonie, di umano sfruttamento, salutano i tam tam, suo Spirito ritorna, sul fiume che percorre, terre della Conga. Brazzaville capitale, Repubblica del Congo, accoglie le sue ossa, traslate da sua tomba, da Algeria sin qui, in mausoleo italiano, è reliquario ai Teke, 3 ottobre ricordato. Le genti equatoriali, gli portano omaggi, affluiscono clan, da stati circostanti, poi re capi di Stato, persino dalla Francia, Teke in primafila, ricordano sua lancia: lo aman seppellire, sulle loro terre, ma presidente Congo, unito emblema vuole, x tribù divise, ma Gioco si riaccende, dossier scandali furti, verità sommerse; se nel Congo belga, cani a re Leopoldo, fan crimini abusi, lo scandalo esplode, vociano giornali, Francia chiede verità, governo traballa, e Pietro fan richiamar; torna a servizio, x svolgere inchiesta, attorno ha funzionari, pronti a depistar, Pietro mangia foglia, accetta egualmente, con letto e scrivania, felpato discende; capisce avere ancora, fiducia dei neri, così in ballo tribale, fatto in suo onore, il ganga dei Teke, gli fa capire a gesti, dove son prigioni, dove muoion sue genti. Pietro capisce, il messaggio cifrato, va muoversi a Nord, al teatro abominio, mesi dopo in Francia, a missione compiuta, narra ciò che ha visto, atmosfera è cupa: scrive relazione, la chiude in cassetto, conferma atrocità, accusa burocrati, colonialisti immondi, anno 898, Pietro quarantacinquenne, vien poi destituito, da governatore, sgarbo delle lobby, che sfruttan concessione; denuncia speculatori, ritira city Algeri, sua seconda patria, si sposa fa 3 figli, minato in amarezza, e malattie equatori, vive pochi anni, riesce a scriver cose: racconta sua versione, 1 contro-relazione, Congo fu diviso, in lucro concessioni, suo documento scotta, rovina molti nomi, lo insabbiano a fondo, trapelano notizie, di orrori umani in Congo: governo francese, nasconde i funzionari, attori di torture, nasi mani e piedi, tagliati col machete, indigeni fatti saltare, con franca dinamite, villaggi sterminati, con la mitragliatrice. Francia si auto-assolve, con fiumi di parole, mentre mitragliava, pigmei della selva, potenze industriali, colonial sparvieri, inizian Prima Guerra, infiammano europei; ideale coloniale, diversa strada traccia, feroce sfruttamento, di Stanley scozzese, fatto di dolori, locali genocidi, e riflussi terrorismi, mentre Pietro sogna, un Africa di amici, lungo il fiume Congo, nel bwiti il suo ricordo. Pietro malaria febbre, sbarca a Dakar, muore 14 settembre, suo dossier sottratto, stessa mano occulta, prima lo glorifica, lo vuol sepolto a Pantheon, sua moglie diffida. Pronipoti a re Makoko, vivon da barboni, a Parigi clandestini, figli al re dei Teke, Gaston nGuaioulou, rilancia sogno Pietro, ridare dignità, a suo popolo fiero, che un secolo fà, incontrò esploratore, sulle rive del fiume, del Grande regno Kongo. Africa onor Pietro, del tempo coloniale, che diede indicazioni, Africa rispettare, se a Parigi e Marsiglia, urlano rappers, rabbia tradimento, di libertè fraternitè, in Africa i bardi, cantano avventure, di Pietro italiano, fugando via paure. Sarvognan de Brazza, fece esplorazione, venne con 1 babongo, Mumba fu suo nome, Mbumba pur feticcio, crani di gorilla, coppa di alleanza, tra avi e stirpe umani.| Gabon civiltà musicale, su 2 coste Atlantico, Congo-luso devozione, accoglie fonde tutto, devozione popolare, denigran puritani, che descrivon processione, a casa feticci vari: Mayumba statua legno, di vergine con cavità, che ospita reliquie, capi local clan, come urne popolari, o edicole di strade, statua adorna a specchi, perle piume varie: fiori e candele votive, come presso slavi, la Tratta muta tutto, a società esistenti, crea nuove aristocrazie, vizi e beni lusso, crea senso colpa, insicurezza in tutto; cresce sorcelleria, tra schiavi di europei, malattia mental sociale, muta la servitù, nel traffico aberrante, sopra mar atlantico, Cavazzi cappuccino, denuncia punta il dito, locali vendevan vite, parenti ai mercanti, come loro servi, ricavan beni lusso, eco Portoghesi, commercio dei Pombeiros, meticci senza culto: portavan merci a Pombo, in regno dei Teke, scambiando avorio, prima della Tratta, acquistano i Vili, fama trafficanti, Mubiri senza scrupoli, tra confini stati; su delta del Congo, terrore Muviri, con segni distintivi, giunti dal mare, a razziare schiavi, saccheggiar derubare. Mevung donne Fang, amazzoni guardiane, contro-terrore ai maschi, pronuncian giuramento, eterna guerra e pace, tra sessi sociali, e logge massoni, di porti africani. Vili e nomadi Angola, marcian sui monti, in selve e carovane, a caccia di persone, nel massiccio Chaillu, facevano acquisti, di Tsogo Sango e Povi, a pigmei frammisti; nel centro Gabon, una nazione Pigmei, chiamavano Baka, De Chaillu li incontra, li chiama Babongo, presso re di Loango, indovini e maghi a corte. lavorano da guide, x Vili e altri Bantu, x migrazion rituali, e polifonici canti, Babongo del massiccio, acculturati a corte, coi mercanti Tratta, fuggono la morte: fondan culto mbumba, detto Ya Mwei tra Tsogo, oracolo di stato, donna testa e tronco, fatto in legno duro, posta su mensola, nicchia contien, specchio e sonaglino; cappella di Ma-yumba, ospita statua, reliquiario legno, chiamata Maramba, 1 madonnina nera, entro cappella, a notte si desta, in casa di Canga, donna custode. Mitologia congolese, Kozo è cane a due teste, eco di Anubis, guida umani aldilà, ha nicchia ventre, contiene suo mana, spirito corrente; scelti elementi, posti nella nicchia, funzione di potere, accordato a feticci, assonanza di nomi, ironia cambio posto, come in Amazzonia, è lingua yosto-yosto: se Mbumba è regale, oracolo acqua terra, altri minkisi, han funzioni reliquie, piccole urne, a forma di totem, cultura luso-congo, omaggia suoi avi: luoghi sepoltura, statue antenati, alberi e campi santi, strumenti musicali, Mbumba agisce 2 modi, ganga di mbumba-si, e donne mbumba-ma-si. Mbumba talismano, contro sorcelleria, cura problemi, indotta da gelosia, rigonfio del corpo, accentuato in ventre, blocca fecondità, chiede arti di cura, su stimolo mascolino, danza femminino, presso cranio medicina. negli anni 930, statue crani antenati, tra popoli di Ngunie, pantera e feticcio, serpente rosso mbombo, viene incantato, diviene 1 chimera, ibrido grifone: feste a onore Bombo, con tamburi a terra, battuti a mani piedi, ganga invoca nkisi, solo se ha Ntchama Buti, braccialetti in rame, che chiamano piogge, incantesimi preghiera, al mbumba di acqua, svegliati o Mbumba! Pitone arcobaleno, feconda con pioggia, nos terra riarsa. nel mito mbumba, donne lo han scoperto, a pesca nel fiume, poi uomini lo han preso, reso monopolio, lo invocano a scovare, punire criminali, minkondi caricare, come bulul indonesiane; statue minkisi, a ingresso villaggi, hanno nicchia interna, x oggetti rituali, ricchi di mana, corna e conchiglie, ceramiche e piume.| Maschere di KONGO, arpa e pluri-arco, di crine di elefante, con flauti e tamburi, sonagli e polsiere, braccioli cavigliere; pluriarco detto nwonbi, in Angola nsambi, accompagna danze Ndembo, di San Salvador, la sol musica ammessa, al paese dei morti, nsambi è mediatore, con i bakisi forti. Liboka di Loango, danza come Bwiti, x tutta notte, alte capigliature, di piume nganga Vili, come Tsogo tiare. Lusofoni cristiani, aiutan regno Kongo, dentro le battaglie, pro e contro khan, costruiscono chiese, enormi cattedrali, nei canati capoluoghi, San Salvador e vari; schiavi e domestici, e strani commerci, con clero locale, fatto di francescani, dominicani e gesuiti, carmeli agostiniani, domenica è festa, in colonie di africani. Servizio nelle chiese, di tutte colonie, ricreano astmosfere, dei centri europei, Spagna e Bisanzio, con canti polifoni, toccata e fuga ora, unite a pigmei cori. Africa dà vita, a convergenza stili, su costa del Gabon, due tipi melodie, somigliano cori, di logge società, maschili e femminili, si ama improvvisar: versetto libero, maniera gregoriana, poi salmo responso, in coro polifoni, canti del Gloria, melodia dei versetti, ad arco discendente, e risposte possenti. Armonica fusione, polifonia egiziana, e stile di ecclesia, grego-lusitano, incontro tra culture, europee-africane, Egitto ed Etiopia, Kongo Loango Ashanti. Cangas o Engangas, i preti del regno, NGANGA in lingue bantu, indovin guaritore, lavora medicina, nei corpi pazienti, suonando e cantando, narrando + eventi: ganga in proto-Bantu, verbo conoscere, nganga erbalista, guaritor prete indovino, ponte aldilà, di atlantico mare, dove diaspora africana, giunge navigando. Canga in Mbanza Kongo, son abili persone, comunicare divinare, cause malattie, cause carestie, squilibri socio-ambiente, preparano rimedi, incantesimi ed erbe; quan Ma-Kongo fu, cattolico convertito, i ganga saran preti, cattolici e tribali, in lingua Kikongo, son preti cristiani, preti Nzambia congo, nganga son chiamati; mganga curandero, in lingua Swahili, ganga in Loango, responsabili cibi, propizian caccia e guerra, ricarican Mi-nkisi, detti pure Houngàn, nel vodù di Haiti: potere magico è mpungo, usato come mana, sia in culti stato, di cura e scoperta, Nkisi ricettacoli, di forze ambivalenti, ciascuno ha suo potere, etere correnti. Se in epoca di Tratta, popoli del nord, contrastan monopoli, lusofoni commerci, fan triangolazione, europa africa e america, fin 665, battaglia di Ambuilia, scalza i portoghesi, da terre di Kongo, declina religione, cristian San Salvador, tratta di schiavi, cresce ulterir: il viaggio della tratta, venne mitizzato, piroghe aldilà, del mare della morte, mentre i gesuiti, davano istruzione, ai figli capiclan, preti in formazione. Estuario del Gabon, gestito or da olandesi, francesi ed inglesi, guida protestante, avviano piantagioni, in ghetti americani, snobbando metissage, di lusofoni-romani: gruppi neri africani, conservano luogo, cristiani meticci, sincretismo di clan, voluto da clero, a corte del Makongo, + chiese cappelle, scopron decenni dopo; preti cattoli, predicavan storie Nkisi, a nutrire Re Kongo, con statue geni spiri, loro culto importato, emissari Fumu Kongo, in regioni vassalle, Mbumba ventre fecondo. Vestigia di scambi, di regni luso-kongo, secoli dopo, a Maguenza e Sonyo, missionari francesi, scopron comunità, oltre grande fiume, templi in quilombo, li accolse re Kakongo. Cappuccini italiani, trovan cappelle Maria, vergine e sanAntonio, con meticci e neri, che intonano canti, cori local lingua, seduta molto lunga, tono voce spunta: tutto è sentimento, cuori penetrati, Coeurs penetres, cuore unico di gruppo, metissage culturale, rinascimento culto. ../../video2/gabon/sazy/index.htmlibrofoto_congo-mask_cavazzi.pdfaudio

3:02:01: Seba osserva cielo, sereno poi con nubi, CIRRI aghi di ghiaccio, fili di cotone, evapora sen pioggia, dopo qualche ora, lattiginoso cielo, strato grigio porta. Cirrostrato vede, a 8 mila metri, nube che ispessisce, abbassa di quota, muta in goccioline, grigio scura sole, altostrato infine: pioggia graduale, nubi ad abbassarsi, scure ispessirsi, 1 nembostrato appare, denso cupo carica, pioggia oppure neve, 400 metri alto, cinque chilometri spesso: reca acquazzoni, fa buchi e schiarisce. Dopo mezza giornata, cielo ancor evolve, ecco cirrocumuli, un cielo a pecorelle, annuncia forte pioggia, temperatura scende, poi nubi maestose, verdi CUMULONEMBI, sono temporale, nubi giganti violenti, con elettrica massa, ioni negativi in basso, positivi in alto, bombardano Terra, 2 poli equilibrando, con raffiche vento, grandine volendo. Passata tempesta, due ore sta sereno, nubi frammenta, compaion primi cirri, con spalle al vento, vedi cirri spostarsi, a sinistra poichè, temporale va cessarsi. Nei giorni soleggiati, e ore + calde, vedo nubi bianche, raccolte umidità, indican sereno, bimbi ad ammirar, cielo cumul-nembi, ioni a caricar: dopo temporale, vai ti senti meglio, aria ionizzata, la terra ripulita, giorni di tempesta, tanta elettricità, ma stagna corrente, durante siccità. Pioggia bagna suolo, fa circolazioni, neve ancora meglio, conduce lungo gioco, Pianta poi compie, bioelettrico ruolo, elettrolisi ossigeno, che nutre sottosuolo. |ROSA dei VENTI, di Eolo re del tempo, 12 clan pelagi, di naviganti giganti, sposati a titanesse, vivono felici, su isole mediterraneo. Tinia chiuse 12 venti, in giara posta in grotta, nel mare Tirreno, Eolo li sorveglia, nei nuraghe sardi, di Lipari, e oltre. Ammaestra i venti mare, con suoi 12 figli, aiuta umani intenti, naufraghi e dispersi, guida a loro casa, un dì la giara rompe, escon 12 soffi, a turno o a litigar. Aquilone o Tramontana, chiamato Borea, soffia dal nord, freddo vento septem_trione, Tramontana nasce e pasce, circa 3 giorni, o a multipli di 3. Borea suscita tempeste, pure terremoti, fischia le conchiglie, rapisce fanciulle, Bora ci riporta, sereno quan lampeggia, mentre porta pioggia, quan tuona e saetta. Grecale la segue, vento di nord/est, che porta freddo secco, burano siberiano, purifica ogni cosa, e in ciel sa rivelare, presenza del presepe, mito da spiegare: se brillano 2 stelle, Austro e Borea, 2 Asini veglian, presepe mangiatoia, Noto detto austro, se sfavil nasconde Bora, ma se Borea spira, è Noto che riposa, assieme con Borea, lui nomina quadranti. Vento e tempesta, e perigli ai naviganti, Austro e Borea, due stelle rilucenti, vedi chi ora brilla, pronostica eventi. Grecale da nord-est, Cecia porta grandolone, Neve e burrasche, umido nembo freddante, Greco e Levante, acqua dietro e davante; vento di Levante, Apeliote chiamato, porta pioggia dolce, che mena sereno, marito a Dea fiori, ebbe frutto figlia, assieme miele spighe. Emilia bisbiglia: se non piove Levante, è gran brigante, Levante levantina, un di o una quindicina, Levante leva e move, tre o sei o nove, se non si rimette, è diciotto o ventinove. se Apeliote spir da est, porta pioggia a messi, seguito da Scirone, Scirocco dal deserto, Sahara di sudest, piogge calde e sabbia, segue Noto caldo. Scirocco nasce secco, poi umido raccoglie, il mare traversando, le nubi dietro porta, Austro ancora Noto, ovvero Vento Sud, del caldo mezzogiorno, porta nubi e più; ora segue Lips, Libico Libeccio, soffia da sud-west, segue Zefiro Marocco, apre fior a primavera, talvolta è tempestoso, scoperchia ogni cosa. Lampi a improvviso, a tempesta son avviso, lampeggia e poco tuona? secchi il cielo dona, lampeggia a ponente, lampeggia per niente, lampeggia da levante, Libeccio arrivante. Cielo si oscurò, un vento cominciò, terra trema sotto, e acqua ingrossò, si abbatte uragano, ingoia molte forme, dentro sta la calma, Eolo conforme. Libeccio Garbino, portacqua violentino, scopre i pagliai, quindi poi ci piscia, dopo grande vento, vien sua pioggia fissa. Ponente atlante vento, or spir da ovest, se vento Ponentino, da mare va spirando, è Zefiro Favino, il caldo via spazzando, Zefiro che torna, bel tempo rimena, ridono i prati, e cielo rasserena.| Cielo rosso al mare, va contadin arare, nubi rosse a sole, prepara legna pastore, Cielo di lana, piove oggi o in settimana, a cielo improvviso, non fare buon viso. Cielo a pecorelle, acqua a catinelle, Cielo rosso di sera, bel tempo spera, se respiro pesante, gross'acqua farà, se aria è rossa, o piscia o soffierà. Se Aria a fette, son lampi e saette, se gran bonaccia, tempesta minaccia, la Bora scura dura, poco dopo muore, di tre, 5 o nove, dura quando se move. Bel tempo sarà, se Sole alza chiaro, e se nubi in Aurora, vanno nell'ovest, Pioggia nell'aria, è caso aspettare, mordon Moscerini, e Zanzare con Tafane. Se tuona su albero, senza le foglie, allor pochi frutti, stagione raccoglie, canta Usignolo, alle notti di Aprile, segna bel tempo, stabile a offrire. Gallo fuori-orario, clima va cambiando, a pioggia vicina, Galline fanno il bagno, se tardano al pollaio, indice di pioggia, se gracida la Rana, indica che scroscia. Insetti e serpenti, pur sentono acqua, Topi stridi squittii, portano bel tempo, salti ballerini, se corrono sia pioggia, topini entrano case, freddo dietro porta. Se vedi greggi sparsi, pur prossimi a ovile, e avidi gustan, elettrica pastura, Pecore irrequiete, per pioggia futura; pure Vaccherella, vicino al Therabuti, aspetta la pioggia, per ionici tributi, narici allarga in alto, così le giova, gode a respirar, aria elettro nuova. Vacche di Estate, brucano i prati, non toccano ciuffi, di verdi rinomati, anche se affamate, evitan quell'erbe cresciute su letame, d'anno precedente. Tinia si rallegra, di mirar sua figlia, cosi ogni animale, d'amare si consiglia, se segue Maestrale, assieme al Ponentino, 1 gelido d'inverno, asciutto sereno vivo: a mattina è Tramontana, a sera è Maestrale, se Maestrale fresco, Bora arriva presto, esso gonfia-sgonfia, annuovola rasserena, ma con Tramontana, non dura una settimana; se Vento di sera, buon tempo si spera, 1 Vento di mattina, pioggia s'avvicina, mai s'ebbe vento, senza un acqua dopo, non cade pioggia, se vento io invoco. Maestrale o maestro, spir da Nord-west, freddo secco vento, cielo rasserena, chiamato Scirone, distrugge l'Estate, specie nel Tirreno, saette ha scoccate. Iniziano giganti, mutamenti stagione, intorno gli equinozi, venti accelerati, se vai verso Marzo, vento va soffiare, se vai verso Aprile, il vento va finire; se prima sta vento, e poi segue brina, Acqua giù in terra, starà domattina, Cielo grigio a mattino, segna bel tempo, quan canta il Merlo, sei fuori Inverno. |FEBBRAIO mese FEBBRI, se alletta le famiglie, influenza vien e và, aglio e zuppe calde, a casa a riposar, umani flora e fauna, contrastano i catarri, con erbe mucolite, battaglia ricorrente, di purga collettiva, prepara nuovo ciclo: polmone a volte perde, fiato come piante, tisi o polmoniti, gelo sulle piante, sciogliere catarri, su dormienti gemme, invita nuova vita. Febbraio tabarro, Raseno in barba bianca, qualora non piove, la neve non manca, se è sole solicello, è solo mezzo Inverno, sempre si equilibra, tempo brutto e bello. Febbraio mese febbri, aglio e zuppe calde, battaglia ricorrente, prepara nuovo ciclo, gelo sulle piante, sfida vincer morte, sciogliere catarri, dante in purgatorio, la vitanova invita. Neve presagisci, se sibila la legna, o se 1 lucente alone, tiene la Lucerna, Funghi su lucerne, pioggia si avvicina, fiamma che volteggia, vento da cantina: se è verde Natale, sarà bianca Pasqua, Natale al balcone, Pasqua al tizzone, Natale con pioggia, fa Pasqua asciutta, fa debito il Cielo, se manca la frutta. Mare molto scuro, sicuro pioggia mette, Nubi verdi e scure, è tempesta e saette, LUNA mangia nubi, per divenire piena, quan tutto ha mangiato, Cielo rasserena. Luna rossa dopo Pasqua, porta carestia, Luna con anello, non porta tempo bello, luna pallida fa pioggia, rossa fa vento, corni suoi smussati, indican la pioggia, eretti e minacciosi, vento dietro porta; sua stella lucerna, se manca son piogge, presto pioverà, acqua al suolo porge, a Luna settembrina, 7 se ne inchina, a equinozio Autunno, è fata blu turchina: da lei inzia certo, declino insolazione, annata del raccolto, rivela a precisione, levar calar di Luna, cambio di fortuna, assieme con i quarti, muta la cultura. Orione nimbosus, pluviosus acquosus, sorge in Autunno, e porta sue piogge, tramonta ad Aprile, pure con pioggie, di buona stagione, anticipa fogge. Quando nubi vedi, andare al mare, prendi pure zappa, e vai a zappare, quando nubi vedi, andare al monte, prendi gli arnesi, raggiungi la corte. | Aria immobile silente, annuncia TERREMOTO, surreale paesaggio, sensazione sogno, lampi da terra, e insolita nebbia, mal di testa a settimane, svanisce quan terremoto appare. Panda ed Elefanti, corrono in collina, mal di testa nasce, dai cambi di clima, cane mastica corteccia, Salice aspirina, prima del terremoto, fa cura istintiva. Terra continua scambia, elettro energia, con aiuto di punte, di montagne o foglie, campo erba + punti, soddisfa gli scambi, compensa strati alti, assieme strati bassi: bio orgone naturale, immenso e potente, ognuno su Terra, è sotto sua influenza, tutto ecosistema, necessita suo contatto, aver piena salute, connessione al campo; se fulmine cade, reca molta elettricità, non trova passaggio, antenne a punte là, Risonanza Schumann, da lampi alimentata, parafulmini poni, a convogliar tal mana: 50 lampi ogni secondo, infuriano pianeta, colpiscono la Terra, e creano risonanza, specie in estate, pomeriggio fin 18, temperatura + calda, dice professor Otto, caldo-umida muove, in alto e forma nubi, scuri cumulnembi, con base appiattita, da carica negativa, e alto apice rigonfio, con carica positiva, potenziale confronto. Base respinge negative, attira positive, se nube passa sopra, accumula + positive, dentro e superficie, a oggetti conduttori, sotto nube stessa, specie tra i ripetitori; se allontani da Terra, cresce potenziale, 200 volt ogni metro, ogni cosa a livellare, + in alto viviamo, elettrosensibil polmoni, sconnessi da terra, carenza elettroni: fisici scelsero Terra, a riferimento zero, partir da superficie, misura ogni voltaggio, la messa-a-terra serve, scarica e incanala, ogni accumulo carica, elettro indesiderata; se nave o camion, han massa metallica, sostituisce massa terra, preziose le punte, nello scambio correnti, tra cielo e terra, tien equilibrio, tuoi piedi nudi in erba. | Matteo Tavera studia etere, 80 km atmosfera, frequenza bassa a 8 hertz, Schumann risonanza, passa a meli e uccelli, connette Madre Terra, elettron natura vita, a mezzo lavor antenne, punte conducibili, trasmettono correnti, tengono equilibri, palle fuoco vedi, su cima alberi o navi, durante tempeste, attira orgone grandi. Linfa sorge interna, a piante con punte, foglie peli e spine, legno fiori e frutti, ascende elettricità, sale rami antigravità; suolo + asciutto, reca punte + taglienti, piante striscianti, e cactus dei deserti, foglia tocca correnti, che attiva funzioni, clorofilla e linfa, sale fino ai fiori. Alberi han missione, conduttori cosmo e terra, potenziale su e giù, albero alto in tempo secco, oppure in tempesta, conduce elettrone, da terra atmosfera, lui vide differenza: nel corto circuito, magnete di rame, ruba qi a cima pianta, linfa si rallenta, la foglia si spegne, linfa fà vischiosa, muore albero si arrende. se Faraday gabbia, elettrico non passa, zero elettrosmosi, linfa non si alza, accade morte lenta, pure in città, piene di edifici, dai tetti coibentà, ammalano i bambini, pur + facilmente, croni malattie, di polmoni e diabete, sangue fà vischioso, e genera trombi, soffocan polmoni. Tavera viaggia in treno, linea ferrovia, fili 1500 volt, di corrente continua, tutta vegetazione, sottostante vigoria, piante son migliori, di quelle fuori via: piante chiedon gocce, da elettrica linea, arriva cumulo-nembo, agisce a batteria, filo alto positivo, rotaia è negativa, la flora confusa, scambia energia continua. Emilia nei giardini, boschi e praterie, vede ascesa linfa, nel sereno o tempesta, correnti conduzione, cadono dal cielo, invisibile pioggia, punte colgono appieno: clima crea la selva, e la selva muta clima, frequenti temporali, fan flora arricchita, vita genera vita, ma se pianta vien uccisa, terra muore assieme; chemio-fertilizzi, a base 3 elementi, azoto fosfo potassio, contamina elementi, pianta assorbe poco, ma cresce smisurata, + debole e soggetta, attacchi parassitata. Mantenere mosaico, di campi e foreste, permette conversare, con alberi e steppe, pur alberi in città, sono alberi speciali, costretti altra vita, rispetto ai forestali; foglie mai tornano, presso loro terra, pioggia fugge in fogne, aria non penetra, tale albero isolato, sopravvive salute, sotto asfalto prende, Co2 da sua radice: da sotto marciapiede, emana stesso odore, di quello di campagna, ma muta situazione, in campagna perde rami, e ha poche radici, in città viceversa, pochi rami + radici; albero in citta, trasmette elettricità, a suolo sottostante, elettrolsi farà, decompone acqua, che ossigeno rilascia, x attivar batteri, che 1 selva ricambia: se pianto 1 Vite, orizzontale terreno, un poco crescerà, veloce e con vigore, foglie rami e tronco, radici ricche mana, contagian altre piante, reciproca fiumana. Vite gradual modella, organizza la terra, porta elettricità, partendo da sue foglie, con pazienza crea humus, ossigen coperture, assieme fili erba, attira qi con punte. Comprendere e Copiare, lavoro è volontà, porta felicità, se fatto in modo giusto, scansa la miseria, comandi alla Natura, se tu obbedisci a lei. Chi distrugge foreste, indebolisce sangue humus, arriva il farmacista, sparge suoi sali, e dopo pochi anni, il terreno divien scoria, lavor contro natura, campo deteriora, con aratro profondo, distrugge i capillari, grano indebolisce, la zolla terra muore. In piante e animali, i tubi capillari, aiutan flusso linfa, dentro e fuori corpo, ma tubi fer-cemento, furon causa cancro. Alberi e arbusti, incoraggiano AP, a scorrere di nuovo, se siamo sopra falde, resuscita acqua viva, matura in sua salita, felicità e salute, esistono infinite, in etere acqua e terra, volontà e resistenza, risiedono vibranti, in forma di cristalli, se AP è vorticata, da grondaia sinuosa, trasmette questo moto, rilascia la frequenza, vortice di moto, materia e forza sono; rottura simmetria, la vita scema via, in auto-somiglianza, serba stesso aspetto, Mandelbrot frattale, così crescono le piante, in cerca di luce, dispongono foglie, secondo schema a spiro, angoli a 2/5 giro, è loro fillotassi, fusto è spirale, che accoglie ritmo AP, e linfa fa vibrare. Strutture distanti, sanno sentirsi, vanno in risonanza, a unirsi a spirali, singole e doppie, crescono spontanee, come fulmini e rami, polmoni e delta fiumi, facilitan flusso, di gocce fuse insieme, in rivoli e bacini, si muovono spontanee. Albero affinato, da sabbia venti e sale, bussola ancestrale, bizzarro totem pare, vidi Albero segato, narrare sua storia, suoi anelli età, anni sole e pioggia, secondo spessore, cresciuti a Primavara, legno scuro e duro, che muta x inverno, su albero isolato, punti cardinali, anelli larghi a sud, maggior calori dati. | Legge Ritmo magnetico, tubo di alluminio, con polvere argento, elica carica, positiva respinge, le nuvole su essa, cielo azzurro tinge, mezzora di tempo, se carica elettroni, attira le nubi, con moti inversi poli, 2 spiral contrarie, di moto rovesciate, 2 energie vicine, si incontrano bloccate, condensano a dare, materia vivente, madre natura esce, due direzion corrente; materia si crea, da unione 2 energie, solare e terreste, calda Gialla alta, fredda Blu profonda, dalla loro unione, colore verde affiora. ANTENNA a spirale, capta sole giallo, in basso altro tubo, attira terra blu, incontrano in mezzo, nasce vita verde, purifica aria, neutralizza inquinamenti; intercettano i rami, qi solare yang, mentre le radici, terrestre blu yin, unione pulsante, reca viriditas, doppio moto a spirale, ascende e discende: se spirale Ighina, preleva elettonube, Ago bussola a sud, orienta coda antenna, prende magnetismo, convoglia nel filo, infine effetto Pila, due metal diversi, anellati tra loro, porta Etere essenza, nel fil zincato a terra, sotto bancale, orientato sud-nord, promuove ogni vita, su pianeta terra: ogni movimento, orbitale o rotazione, illude poichè, vien da moto spirale, qi trasporta luce, calore e radiazioni, dal Sole conduce, magnetica attrazione, etere ionizza, propaga via stazione, 50 Hz trasmissione. Einstein ebbe incarico, di spostare il perno, da Etere a Luce, cambia riferimento, grandezza invariata, nella sua teoria, se luce assolutizza, spazio-tempo relativizza. Etere si muove, per info portare, si muove a onde lunghe, arriva modulato, nei cavi coassiali, rosoni Cattedrali, onda corta duplicando, in globi immagazzinando. Num sale da terra, con moto a spirale, senso ascendente, assorbito dal sole, nel punto contatto, crea macchia solare, produce magnetismo, fotoni rotanti, scendono a spirale, la luna ne rallenta, entran come vite, nel piano sottoterra. Campo terrestre pulsa, free energy sia, antenna sintonizzi, ricevi radiazioni, etere onde lunghe, Marconi comprese, dispose 2 antenne, in aria e sottoterra, inventa una radio, ritmo di energia: ogni onda vagante, viaggia a spirale, si avvita senza danni, a regger pressione, magnetica di luce, al centro pianeta, riscalda e produce: si scontrano formando, 1 piccolo sole, interno detto Aurora, che fotoni attrae, rallentati da materia, restano opachi, riflessi rilanciati, verso sole in alto, inversione energia, rotazione sinistra, sole attrae e rallenta, colora il cielo blu. Gea beve il sole, attira gialla forza, nel centro divien blu, Aurora cui riparte, in senso antiorario, etere blu fredda. Giallo e blu incontro, pianta fonde in verde. Acqua se agitata, si impregna di sostanze, e reca fermentazioni, in essa disciolte, usando magnetismo, immagazzina dati, o sostanze nutritive. Giardini cimatici, con suono acqua viva, prana onde sonore, accresce produzione, innalza frequenze, di acqua nel fiore. acqua-argilla-su-collo-ventre.mp4cancro-cure.mp4audio

134:09:29: GINEPRO Communis, rustica pianta, Junipera fenicia, in Russia è buzina, si adatta sopravvive, a molte condizioni, assieme altre conifer, metti su scarpate, di aridi Appennini, in pascoli assolati, su cime di montagne, in boschi di collina, oppure litoranei, ideale x mirtilli, e aci-frutticini: sue bacche forti, antisettici rimedi, curano urinario, assieme ai reumatismi, balsamo suo olio, per inverni acciacchi, pianta attorno casa, tien lontano i ratti. Mastico le bacche, hanno gineprina, cura medicina, che stomaco rafforza, appetito mi riporta, infuso dentro vino, ai polmoni dà + forza: mezzo litro acqua, 1 cucchiaio bacche, come Zenzero aiuta, a sudare grande, aiuta respirare, come Lichene Islanda, tutte di Inverno, tossi secche in grappa. Luz Maria consiglia, infuso amor divino, Ginepro vince droga, eroina ed alcolismo, se aiuti con parole, che vincon dubbi fede, i drogati fai tornare, alla casa del signore, di loro che esiste, e il rimedio funziona, se preso con fede, e riconoscenza al Cielo.| Araucana del Cile, conifera resistente, produce gran pinoli, Araucaria imbricata, adatta + climi, cresce lentamente, sa vivere a lungo, se riesci a impiantar.| Carrubo longevo, a crescita lenta, ombra e fitte chiome, resiste a Siracusa, semi di carrube, al posto cioccolato, carati addensanti, uguali a quinto grammo; immangiabili crudi, io macino a farina, assorbe bene acqua, 100 volte suo peso, semi macinati, anti-diarroici sono, il baccello conserva, un foraggio sincero.| MIRTUS communis, macchia mediterranea, arbusto foglie lucide, ha corteccia rossastra, fiorisce giugno agosto, in autunno fa bacca, blu/rosse durature; in condizioni giuste, forma fitta siepe, adatto per topiaria, usa foglie fresche, ultimi 10 minuti, in arrosto di maiale, o sotto al cuscino, per conciliare sogni; germogli essiccati, macinati come pepe, o succo frutto fresco, aiuta stomaco membrane, usalo in liquore, ecco la ricetta: Liquore Mirto in casa, buono fine pasto, digestivo come Lauro, bacche foglie alcol, 300gr bacche, a macerar 40 giorni, agita ogni tanto, e filtra a canovaccio, strizza tal estratto, prepara sciroppo, acqua e 300 grammi, miele unisci freddo, filtra imbottiglia, dopo 2 mesi assaggia. in Corsica liquore, usano per alito, a calmare bronchiti, raffreddore marinai, infuso delle foglie, per tosse e sinusiti, bagni e pedicure, emorroidi contusioni, piaghe e leucorrea, dermatosi squamose, buono disinfetta, mirtolo dei frutti, sfiamma respiro. Mirto in corona, aiuta viaggio defunto, assieme rosmarino, oppure con alloro, pianta di Afrodite, amica delle amazzoni, Myrtila e Myrine, regina Libia e Nubia. Sardegna leggenda, narra viaggio mare, marinaio sorpreso, da una tempesta, vide foglia mirto, su prua statua testa, la fede lo salva, approda porto a terra, dopo il marinaio, interra tale foglia, chiamata Naucratis, mirteto sardo espande.| SCHISANDRA chinensis, detta 五味子 wuweizi, liana rampicante, legnosa a bacche rosse, lucenti e profumate, par grappolo di uva, colte a settembre, resiste freddo clima; dioica pianta ha, due sessi separati, sua bacca matura, cruda o succhi e vini, sapore unisce dolce, con acido e salato, amaro e pungente, wu wei zi rinomato: bacca dei 5 sapori, essiccata al sole, in polvere ridotta, astringente polmone, reni energizza, afrodisiaco leggero, tonico generale, e buon defaticante; il fegato purga, da tossine e sforzo, epatoprotettore, e neuroprotettore, stimola Schisandra, riflessi nervosi, resistenza lavoro, in individui sani, la usano atleti, cinesi russi coreani; corridori e sciatori, e ginnasti vari, x asma e tosse, frutti e semi usati, insonnia esaurimento, diuresi eccessiva, eiaculazio precoce, e impotenza attiva: cronica diarrea, spontan sudor notturni, la bacca dei sapori, sà prolungare vita, ritarda invecchiamento, espettora tossine, antiossidante sfiamma, il fegato con bile, riduce ormoni stress, adattogena appare, più gentile di Jinseng; tampona Ph gastro, alzatosi con stress, lo alza quando è basso, oppure viceversa, ci aiuta a gestire, psicofisici stress, stanchezza da lavoro, calma convulsioni, cuor respiro aiuta, riduce pure danni, tetraclorur carbonio, ma orticaria inappetenza, se esageri tutto. Bacca del Dao, tratta diabete mellito, palpitazioni insonnia, problemi vista udito, malattie raffreddori, patologie urinarie, asma depressione, con tè foglie bacche. Rovo e Schisandra, rimedio popolare, bacche hanno tutti, 5 sapori base, schisandrina corteccia, foglie + semi, frutti crudi o secchi, con infusi interi. mirto_acqua-angeli.mp4ginepro_mucca-giovenca.mp4audio

97:01:13: Davide è Re Cristo, e combatte corruzione, scrive inni del SALTERIO, che narrano sua vita, diario libro Salmi, in poetica fattura. Salmo 88 dice: Samuele unge i re, ma i servi del Signore, insultarono il re, Davide è diffamato, da sudditi tradito, lotta col nemico, stanco e scoraggiato, ringrazia suo Dio, aiuto alla lotta, e fede in vittoria. Salmo 17, è governo secolare, in versi e quartine, inni bulgari amati, mentre Salmo 99, incorona re David, grida gioia al mondo, ai figli dell'uomo, ma è salmo più buio, dolore e reclusione, prima di esecuzione, la fame e la morte, separazione pena, di abiti e corte. Salmo 101, Ascolta mia preghiera! a Te viene mio grido, volgi a nuova era, mie ossa e mio cuore, Isacco mi flagella, mi prende vesti e trono, è dura la battaglia, lascio arco di rame, nel cuore mi ritiro. Dice salmo 17, ti amo Signor, forza e rifugio, ci salvi dai nemici, nostro corno suona, annunzia cherubino, ruggito del cielo, colpisci o proteggi, giustizia ora vedo, ho la tua ricompensa, purezza mani cuore, vedo tua clemenza. Narrano i vangeli, miracol pani e pesci, Andronico astiene, da eccessi alimentari, sobrio alle feste, mal stomaco previene, la sera mangia poco, duran convalescenze, digiuna o tazza vino, diluito al tramonto. Quando va al tempio, siede e ascolta genti, è giudice regnante, corte di giustizia, punisce corruzione, mafie e indulgenze, in tempio-tribunale. Detta nuove regole, ai venditor colombe, cambiavalute detti, combatte i complotti, ma ottiene nemici, che lo chiamano gigante, ciclope occhio accecato, avan crocifissione. Andronico arresta, oppressione di tasse, punisce ministri, che uccidon commerci, contrasta illegal dazi, Libro Salmi testimonia, il Giudizio finale, rinascita commerci, incarichi assegna, con buoni stipendi, a governator locali, ma lotta corruzione, salmo 13 Davide, quan visita provincie, molti ministri sono, insonni e spaventati, se accettano mazzette, acceca disobbedienti, pur nobili coinvolti, parenti suoi di sangue, senza compassione, fà legge anticorrotti, processa pur lo zio, Isakio usurpatore, Macroduca e Dukas, capi suo partito, subiscon legge dura, ma crescono i nemici. Giustizia possente, su affetti personali, soffre loro morte, esempi lui pretende, navi-merci naufragate, fermino saccheggi, governatori ladri, impicca sul molo, aiutare marinai, diviene legge prima, benessere di Stato. Salterio produce, inni musicali, con arpa muta note, arco eco nostalgie, 150 salmi, parlan di vulcani, di tempestoso mare, e battaglie navali, sul Bosforo porto, incrocio di rotte. Salterio su pareti, in papiri geroglifi, libro morti egizi, narra migrazioni, annuale ad Iperborei. Inario ripetuto, al ritmo passi danza, con devozione cuore, due volte canto s'alza, fin secolo 600, slavo greco e pope, Signore mio rapsode. Salterio poi mutato, da riforme di potere, culto indebolito, da Nikon patriarca, parole son distorte, riflesse in mito Orfeo, che perde la sua donna, nel morso di taranta, purga suo dolore, in veglia di visione. Fomenko cerca rima, tra biografie di Cristo, elenca doppioni, Mida scizio egizio, custode grifon d'oro, imperatore giallo, Leon di Yuda egizio, Kolyada Xristo Klau. Alessio Comneno, astrologi aiuta, con templi sapienza, soldi e onor dispensa, nasce Almagesto, catalogo stellare, poi in libro Alessiade, Anna Comnena scrive: nel regno di mio padre, Alessio Comneno, avvenne invenzione, osservazion del cielo, oroscopi precisi, di alessandrini medi, riportan posizioni, di stelle in vari eventi, nasce il calendario, ovvero il Kalavdai. Sui muri del Cremlino, resiste leggenda, di Kolyada Cristo, i cui canti son vietati, in tutte le città, di ex Tartaria regno, da decreti del 600, di Romanov clan. Libri Kolyadniki, almanacchi e bibbie, scritti da Esdra, a predire raccolti. Kolyada scese a terra, da vergine nacque, presso un torrente, già insegna alla gente, ma dentro Bisanzio, evita entrare, vi regna nero Toro, che vuole suo trono, sua Madre lo ripara, nel tartaro luogo, qui Horus fa riposo. Santa Cruz Klaus, tradotto in Nikolai, porta doni ai bimbi, Kolyada Xristo Klau, uno dei suoi nomi, Nika Nicea leone, Nikola kolia, rievoca suo nome, in Natale canzone, di bulgari e pomaci, che coltivano mele, e canti di Kolyada. Re magi sui cavalli, cercano il re, aiutati da stella, fin grotta Madre, aprono il petto, fan regali al bimbo, vanno a palazzo, del re basilisco, annunciano nascita, del giovane erede, Re nero si arrabbia, e ordina strage. Manuel Comneno, re nero pelle scura, ha capelli biondi, e i venezian beffardi, lo prendon in giro, negro imperatore, recitan nel circo, Manuele doppiato, a Erode e Nerone, erotico riflesso, in Tiberio Enrico III. Andronico Cristo, esilio pellegrino, erede al trono, porfirogenito nato, da Erode braccato, fugge via da Crono, che vuole ingoiarlo, strage innocenti, sua madre lo nasconde, in grotta con 2 ninfe, capaci a far Kefir, con latte di Capra, Amaltea chiamata, ora capra di Natale, Capricorno in cielo, ricorda allattamento, del bimbo regale. Guardato da Koureti, Crono scopre trucco, inizia persecuzio, si maschera Iesù, rifugia in paese orsi, in versione dei Vangeli: Cristo nato in grotta, nutrito da animali, rifugia nella Rus, di Vladimir e Sudzal, con suo piccolo esercito, fedeli koureti. Re vecchio malato, infine si pente, richiama Maria, torna con tuo figlio, incorona dinastia, giovan re ritorna, accolto dalla folla, nei canti di Kolyada. Cristo è incoronato, su rive del mar Nero, detto acqua Giordano, da Yuda-samovily, da angeli esecutivi, di patriarca slavi. Andronico adulto, concilia con Manuele, poi ascende al trono, legittimo erede, invitato a Czar-grad, capo Angelo mandato, ingaggia battaglia, in fortezza di Charax. Angelo sconfitto, ritorna a Czar-grad, banchieri rivoglion, soldi a lui prestati, x spese militari, ma Angelo su nave, passa con Andronico, e comando riceve: prepara mia strada, mio ingresso in citta, Matteo li descrive, come angeli fedeli, che aiutan suo conto, mentre angeli neri, al soldo Isacco Anglo, dopo usurpazione, lo fan morire a Pasqua. |Clemente alessandro, narra canto morte, Cristo Orfeo pastore, capelli lunghe trecce, Leone di Nicea, Bacco dio di Nisa, Adamo primo uomo, Buddha Krisna e Siva. Ucciso dai nemici, in guerra coi Titani, corpo fatto a pezzi, Isis lo raccoglie, ricompone bara, lo piangono le donne, in vela verso il Nilo: Osiride fu ucciso, da Tifone e Isacco, angel cospiratori, Iside ora vaga, cercando suo marito, sul mare lo trova, presso un Tamerice, rami avvolgon ossa, con bende di lino, pregne di olio mirra, la sindone ora voga, fiume in bara legno, verso terra egizia. Moglie piange corpo, del defunto re, giunge sulle rive, di egizio cimiter, Adone dio morente, risorge con sua voce, dall'albero pilastro, Lui le siede accanto. Maddalena prega, Cristo versa sangue, su albero di Acacia, detto croce slava, avvolto nel panno, imbevuto di spezie, mistura di mirra, e olio di oliva. Vibra ora arpa, salterio di Orfeo, eterno verbo che, mondo va salvare, lamenti funerali, veglia della notte, sarcofago egizio, piombato da Seth, nemico di Cristo. Radice amara narra, Eva amor di Adamo, esce da inferno, al suono guarigione, in russe epopee, umani fuori Eden, violarono divieto, di guardare indietro. NIKA vincitore, è Xristos risorto, è Dioniso che viaggia, dal regno dei morti, scende e riscatta, nuovo cristiano mondo, Cristo rima Osiris, scettro pigna e foglie, siede a destra trono, con calice di vino, pane liuto e uovo. |La madre di Andronico, pure detta Olga, nacque a Galich, in Vladimir-suzdal, poi in Crimea si sposa, con sovrano Comneno, qui nasce suo figlio, vergine sen parto, poichè avrà cesareo, Efesto dottore, sutura suo taglio. Vergine parthenos, detta Atena Pallas, Theotoko partoriente, sta x taglia-e-cuci, colei che taglia e cuce, talmudica Pantera, è Portnoi la sarta, Yeshu fil Panthera. Maria libera Novgorod, da truppe di Suzdal, la Rus' celebra impresa, dipinta in cattedrale. Maria dentro Yoros, sul Bosforo imperiale, alloggia presso Fener, monastero di Maria, or Moschea di Miriam, da li divise il regno, in più provincie Rus', educa i suoi figli, a riscuotere tributi, a mantenere orda, per ordine e cultura, elite di cavalieri, con etica struttura, anche nella corte, ministri soprannomi, Perun governa lampo, Volos gli armenti, Stribog tempeste clima, con etere energia. Andrea adolescente, fù esule ospitato, con Mari in terra alana, presso Vladi-mir, da un capo variago, re magio viaggiatore, che invia ambasciatori, per Maria devozione, coltiva nel solo cuore, etica religione. Andronico ora re, nella città di Yoros, riunisce le tribù, che viaggiano lontano, confedera province, che portan suo ricordo, Pan mitico sovrano, Cristo figlio umano. Pan dolce signore, con chiome abbondanti, hai dorso coperto, con manto di Lince, governi col lampo, da vette dei monti, sugli aspri sentieri, sassosi errabondi. Tu vaghi qua e là, boscaglie intricate, ora sei attratto, da acque immacolate, e corri attraverso, terre cui aleggi, siedi e contempli, da cima tue greggi: col tuo riso sonoro, risvegli tuo bosco, fai strage di fiere, se inizi una caccia, alla sera ritorni, suonando siringa, Musica serena, melodia che avvinghia. Tu reciti sul palco, da Thera preparato, lombrico e firmamento, sono la tua mano, danzi circolare, sei un re che viaggia, vesti mascherato, incanti chi ti parla; continui a recitare, negli anni e decenni, cuore fuoco arde, consuma estate inverni, sei satiro maschile, e ninfa femminile, apri 7 centri, e deponi tue poesie, con etere energie. Panthera di foreste, senza malvagità, susseguon pace e guerra, ma resta identità, con grazia o pavore, entri alla realtà, governi nostro mondo, in pace a prosperar. Niceta Choniate, scrive Andronico regno, Festa del Sole, età di oro bizantina, veste di blu, presso i contadini, riflesso in Saturno, taglia le messi. Studia le scienze, teologia di famiglia, economia educazione, poi circonda trono, di onesti giuristi, li onora con doni, e incarichi primi. Crea ruoli a Corte, come nonno Alessio, Troni e Cherubini, Serafini in schiere, rango degli Angeli, guidati da Arcangeli, serafin guardie corpo, fiamma loro nome, portano ascia fascio, eseguono comandi, potere del lampo, armi e cannoni. Cherubini a guardia, con cani di Alani, vincono i leoni, son grandi lottatori, Dante li chiama, cerberi can pazzi, come leoni a trono, ruggiscono quando, qualcuno si avvicina. Leone primo emblema, di Vladimir città, capitale impero, dopo Yorosolima, nel Libro di Maria, amoreggiano i leoni, ai piedi di Gesù, si prostrano a umiltà, leoni di Giuda, ricordo di crociati, scrive De Clari: bocca del leone, maccanico artefatto, nei pressi del palazzo, giocattolo per gare, per dame e cavalieri. Riflesso in vangeli, è Cristo rovesciato, da corrotte guardie, di angel traditore, venne crocifisso, a equinozio autunno, oroscopi a ricordo, trovi in ogni rus, in oasi di Siwa, nel libico deserto, tra sali di ammonio, itifallico Min, dio auto-generato, a fianco di Maat, giudica ogni operato: una volta gli umani, cospiraron contro Ra, che occhio inviò, e leonessa Sekhmet, ma poi cambia idea, vuol salvarne un pò, fà ubriacar Leone, con rossa birra orzo: bella dea di ebbrezza, Iside onnisciente, magistra con parole, addormenta dio Ra, tra umani nasce guerra, Ra giudice morti, con sole e con luna, crea giorni e notti: dio Thot delegato, governa la notte, Ra nel mattino, respinge assalto forte, in alba riemerge, a oriente su barca, assieme a equipaggio, dio Apopis decapita.| ATUM è Khan-Ra, fenice psicopompa, rinasce come serpe, su acque primordiali, autocreata da sè, genera creazione, parte da se stesso, e crea situazione. Atum solo in acqua, in stato di inerzia, prese a masturbarsi, in acqua creativa, Tefnet fu creata, fù dea umidità, Shu nacque suo fiato, fu aria divinità. Atum stanco giacere, chiede 1 capanna, dove riposare, Num-acqua gli dice, bacia tua Tefnet, vivrà così tuo cuore, ella sia con te, e Shu tuo figlio amore; dopo bacio nacque, Iunu la collina, emersa da acque, mare primordiale, Shu ha piuma in testa, nome geroglifo, venerato leone, Tefnet leonessa glifo. Airone detto Bennu, è aspetto di Atum, porta luce e vita, al mondo quaggiù, roccia su cui posa, diven pietra benben, piramide feticcio, obelisco luce inter; grido di Bennu, dà inizio al tempo, prestabilito in cicli, in greco è fenice, Fenice con la mirra, fa e depone uovo, Cicogna che vola, e divien ragno in volo; nata Shu-Tefnet, Geb-terra e Nut-cielo, fanno 5 figli, in 5 giorni aggiunti, a calendario antico, giorni di fin anno, persi da dio Thot, dopo partita a dadi: nei giorni fuori anno, nacquero Osiris, Isis e Harori, Seth e Nefti occhio, Nefti fugge in Nubia, lontano da Atum-Ra, amazzone divenne, leonessa guardian. Ra sente mancanza, và Thot a chiamarla, la portano a inganno, ora in sua casa, occhio-Ra Onuris, significa colui, che ha ricondotto fiera, da lontana Nubia. Onuris ha consorte, Maat-mehit matema, dea-occhio di horo, strappato 1 dì da Set, guarito poi da Hathor, dea vacca dei fiumi, che morti conduce, a nuovi nascituri. Grifone Gips fulvis; avvoltoio di Tebe, protegge suoi piccoli, sotto sue ali, adorna le regine, Khepri tira il sole, amuleto talismano, scarabeo stercoraro, cuore dei defunti, fornisce istruzioni, su come comportarsi, a giudizio dei morti.| SETH è cinghiale, Orice deserto, un tempo Dio scorpione, di oasi protettore, 1 giorno suoi fedeli, entrarono a conflitto, con gli agricoltori, fedeli a Osiris vino. Orice in deserto, antilope aggraziata, associata a Seth, Asherat compagna, cede a culto Horo, a forma di un falcone, Dio rosso dei deserti, Horo subentra al trono, Leon ferito ad occhio, divenne sfinge Giza, e protegge orizzonte, a mezzo di enigma; falchi belle piume, in aria sospesi, si avventano su preda, Horo è pellegrino, con testa adorna a piume, è fanciullo falcone, Ra dei pastori, e Re di agricoltori, possiede gli artigli, e ha vista acuta, khenty-khem accolto, in altri luoghi giunge, miete raccolto; pupilla luminosa, di falco pellegrino, è Nandi toro nero, e dio-coccodrillo, dissipa malocchio, volto di Ra-horo, oracolo specchio, lungi-mirante luogo.| ISIDE madre grano, dea del Delta Nilo, stella cane Sirio, Dea dai molti nomi, Ape e vacca sacra, demetra astarte sakti, adorata a Bisanzio, e presso Yaroslavi; preserva culto marito, andronico-cristo, serbando seme-essenza, a concepire Horo, il figlio erede trono, alla città dei re, cura il suo baule, che contiene veste, di suo marito Osiri, depostovi da Seth, Isacco il concorrente, nei suoi lamenti lutto, narra mito grano, Re del sotterraneo, Osiris primo Adamo. Iside madre fugge, da Manuel Comneno, affronta + vicende, a proteggere Horo, e suo leone trono, Horo adulto poi, portato a tribunale, rivendica diritto, di eredità regale. Seth viene scalzato, piange si lamenta, Iside dispiacque, x suo fratello Seth, usa sua magia, a salvarlo dai verdetti, Horo furibondo, la mette nei conventi.| OSIRIS khentiamentu, anubis e busiris, Apis-dio dei bugni, tien abito attillato, pelle nera suolo, testa mummificata, Pan lo chiaman greci, Fauno i rusitali, Delfino è sua consorte, Busiris fallo eretto, contien spirito grano, per Iside regina; nel geroglifo segno, ha una pastorale, assieme a correggio, e corona di piume, insegne agricoltori, e nomadi pastori, incarna primo avo, dei khan faraoni; insegna agricoltura, e civitas urbana, Osiride viaggia, dal Nilo al mar Nero, assieme alla moglie, e sorella reggente, fondando città, di primo umano impero, in statuine argilla, sparge semi ai campi, per messi da sfalciare, poi primo cereale, avrà lamentazioni, di sacerdoti Adone, o Adonai signore, bambino di Afrodite, amante di Core, toro Apis di Menfi, sacro al dio Ptah, divenne Osiris-Re, nel mondo sotterran; braccia incrociate, corpo avvolto a bende, lui apre le vie, a morti e iniziandi, al mondo sotterraneo, sciacallo Anubis-lupo, animale del deserto: durante alluvioni, avviene processione, guida 1 sacerdote, con maschera sciacallo, colui che apre le strade, con magico suono, 3 giorni e 3 notti, lamentazioni in coro; compiangono Dio, prefiche donne, alla statua-feticcio, di Osiride defunto, Iside e Nefti, che han sepolto Cristo, dopo processo Seth, al tribunale olimpo; dopo finta battaglia, rituale tra fedeli, Osiris riappare, trionfale su barca, compie erezione, del suo pilastro-fallo, per la resurrezione, nel tempio di Alessandria. storia_nuova-cronologia_it_fomenko.mp4canto_russia_padre-serafino.mp4audio

349:01:28: Clero ieroglifo, da Cairo sul Nilo, fin Ierosolima, e Iusa Yoroslavl, fin Bisanzio e Mosca, e araba al-Quds, incidono oroscopi, di vicende cristiane, durante medioevo, come palazzi vaticani, antico calendario, per agricoltura, e miniere balcane, per pistole damascate. Osiride-cristo, in Egitto ricorda, Cana dove Iusa, produce la vodka, tra fiumi Oka-Volga, emergono atamani, che fondano Tartaria, insieme di canati, assieme a monasteri, battesimo egizio, è adorazione Magi, matrimonio con orso, Giorgio con drago, che imposta Orda guerrieri. I giannizzeri riscossi, da famiglie cristiane, tra 8 e 10 anni, ragazzi ortodossi, e turco sciamani, addestrati a disciplina, anni di arti marziali, politica e filosofia, diventan giannizzeri, fanteria truppe di ottomani, guardie del corpo, primo esercito moderno, di tutta la Europa, pagati regolari, proibito di sposarsi, o di commerciare, completa lealtà, verso il Sultano, consiglieri o governatori, di khan imperatori. Come i Mamluq, usano armi da fuoco, indossano armatur pesanti, divisioni corazzate, truppe di assalto, chiamate Serdengecti difficil da sconfiggere, nonostante alte perdite, e i sopravvissuti, promossi a grado alto: sergente vuol dire, chi rischia la sua testa, giannizzeri volontari, usano cannoni, dal 550, per secoli vari, pistole e carabine. Giannizzeri famosi, ribelli a imperatori, nei colpi di stato, a difendere Impero, di cristiani ottomani, protettor dei Balcani, decretò scioglimento, quan cadde antico impero.| Mamluq cavalieri, di origine Kipchak, circassi e caucasici, e copti cristiani, son soldati, e sovrani musulmani, presi da bambini, per canato di Egitto, Mameluke temuto, Napoleone li elogia, dal verbo malaka, simile a schiavo, proprietà di un mecenate, e addestrato in caserme, del Cairo sul Nilo: creano sultanati, da Delhi a Turkiye, Iraq e Persia, Azerbaigian Turkmenistan, Uzbekistan e Afghanistan, assorbiti da Ottomania, 747 e 831. Mamelucchi slavi, sotto basilisco, han cappotto zibellino, legan Volga al Nilo, la forzata sodomia, venne poi ridotta, quan copti egiziani, ne cambiano usanze. Mamelucchi a Baghdad, alleano a Nicea, Genova e Bisanzio, e scortan Maddalena, fino ad Avignone, con doppio matrimonio, a unir cristianità, ai fedeli di Mosé. Egitto imperiale, monumenti terra e mare, regge fin 19, con Suez e Nilo, rifugiano in Europa, quan fu persa guerra, gipsi emarginati, popolo incompreso, come ebrei yudei, ispano-provenzali. Canaan terra khan, gloria di Israele, sacerdoti e nobiltà, legati al potere, portano lignaggio, Angiò di Provenza, Aragonesi e Borbon.| MAOMETTO dinastia, dominio rinnova, da anno 453, molti fuggono via, da grande Ottomania, erede Romania, in terre Occitania, anno 492, accade cataclisma, leggende di Saturno, come Visnu in India, narrano diluvio, sotto imper romano, Visnu in forma pesce, appare al buon Manu, antenato di umani, e gli diede una legge: fai una gran barca, dei germi del mondo, annuncio che pioggia, andrà tutto tondo, distuggo abomini, cannibali disumani, a rifondar giardino, per esseri umani; se osservi Analemma, solare e lunare, presso di Natale, ti mostra posizione, del sole per un anno, stessa ora stesso luogo. Dante pure osserva, tal stelle luminarie, e in Cassiodoro scrive, che il Sole perse luce, bluastro fiacco fu, eclissi anno intero, Luna brilla poco, diluvio si avvicina, nel destino gioco. Vacca sacra narra, che dopo cataclisma, erutta inondazione, seppelisce città, fango che innalza, livello di strade, persone scomparse, alcune divorate, altre rifugiate, in grotte nuraghe, o città sotteranee, eruzione Vesuvio, fà orfane contrade. Dopo gran diluvio, tre uomini saggi, tornano a Yoros, a cercar tra rovine, il tempio perduto, da rifare altrove, in terre occidente, franca occitania, Tevere ed Anglia. Dai popoli migranti, nascon città costiere, riparano i ponti, su rupi tufacee, affacciate sui fiumi, nascon comunità, fortezze dei lupi, come Luni e Cere, su Marta e Biedano, recan vita a Tarcna, butteri e acquedotti, fortezze rupestri, estese dagli slavi, di tredici tribù, i Yuda detti etrusci, figli di Giacobbe, detto Israele, nella Tartaria fonte.| Nestore Iskander, descrive assedio, Costantinopoli 453, Maometto sovrano, armato a meraviglia, di eserciti e navi, davanti alle mura, cannoni e soldati. Maometto riforma, divide culti vari, peste uccide pure, + strati sociali, Maometto militare, purga infezione, lotta contro Roma, guida ottomani, e muore in assedio. Succede khan-califfo, Maometto secondo, che prende Moscovia, durante il seicento, diventa ottomana, moscova dinastia, Ivan III sultan-kan, fin torbidi arriva. Maometto vincitore, ha Guardia a cavallo, capi e Gran Visir, che parlano slavo, come Persia e India, parti di impero. Ambasciatore a Mosca, Tomas Cantacuseno, nobiltà romana, considera Maometto, un cambio dinastia, conquista ottomana, campagna propaganda, di superstiti sconfitti, fuggiti nel west, a convincer boiardi; riparan sul Tirreno, tra paludi malaria, attendon momento, riprender Roma, fortezza Vaticana, città rinominata, con nomine di papi, lotte intestine, la propaganda dice, Etruria sia romana, Roma sia in Italia. Andrey Stepanenko, cita due calendari, Costantinopoli e Roma, 53 e 76, fondazione e fine impero, sistema a base otto: Roma cade 476, bisanzio 453, cioè 789, rivoluzion francese. Solimano diventa, nuovo califfo khan, e moschea Selim ricava, da palazzo Costantino, sopra quinto colle, nel Fener quartiere, poi chiama architetti, franco-prussian; distruggono teatri, riscrivono storia, san Maria dei Mongoli, salva eccezione, patriarcato greco, sultano concessione, Miriam Theotoka, come Santa Sofia.| Rivelano visioni, fuga di Maometto, da Moscovia antica, al regno di Kazan, fuga detta Egira, impero si divide, in crisi epidemia, Tamerlano arriva. Intorno a tende khan, barili vino e vodka, facilitano ebbrezza, cibo bevande e svaghi, mentre prigioniere, servono il kefir, Timur decora i suoi, ordiani soldati, e durante funerale, simile a Maometto, la pelle suo tamburo, dopo va tagliata, a impedir servire, un altro proprietar. Gengis-Khan biografia, riflette Timur khan, ovvero Tamerlano, sultano di Turàn, lungo mar Nero, fonda Orda Nogài, presso di Samara, sfida khan di Roma. Timur fonda Damasco, intorno Samar khan, ovver Costantinopoli, poi Cairo e Shiraz, Mosul e Baghdad. Si scrive con Mehmet, e monarchi europei, a mezzo di Giovanni, e casta di notai, che gestivano possessi, di tutti territori, x conto di tribù, o casate riformate, dopo il cataclisma, riscrivono le date, cambian dinastie, con fiction vaticane, storia che diffonde, dal Concilio Trento, e molti confonde, ma l'arpa medievale, rivela vero Cristo, re dei re di Roma, che primo Tempio erisse.| Egitto moderno, cristiani copti egiziani, oltre 10 milioni, di apostolica Chiesa, aderirono al moto, indipendenza da Britannia, dopo grande Guerra, da Cairo cattedrale, Patriarca Cirillo V: la lotta comune, assieme ai musulmani, calmò proselitismo, di protestanti vari, lor fede cristiana, ha monastica base, pellegrini devoti, digiuni comunitari, conferenze nelle chiese, fan rete popolare, tutela sociale, sanitaria educativa, ai propri fedeli. Nasser 952, li volle marginali, a trovare consensi, verso il comunismo, e Sadat presidente, tentò apostasia, otto vescovi arresta, e patriarca in esilio, incidenti e tensioni. Mubarak prosegue, loro emarginazione, dal pubblico impiego, poi generale Al Sisi, riporta rispetto, alla Chiesa copta, a fermare i jihadisti, salvando concordia, interreligiosa, unità del Paese.| Ipazia di Alessandria, osserva cielo e minoranze, cura lor diritti, insegna poi a Salerno, Serapium distrutta, Alessandria sconfitta, Nestore espulso. Re franco Castiglia, conquista Toledo, molti medici ottomani, fuggono a Salerno, farmacisti attenti, a umori di piante, rizomi e radici, coltello chirurgia, con Spongia sonnifera, che reca anestesia: Spugna imbeve succo, oppio e giusquiamo, bagnata avanti uso, aspira il malato, risveglia da spugna, beve aceto caldo, in aria appestata, preserva senzaltro. Testi alessandrini, ispirano più scuole, in Persia Cina e Russia, dentro ai monasteri, biblioteche e degenza, residenze per maestri, allievi e guerrieri, farmacopea impero, ingloba ricette, giunta da più terre. Rabarbaro da Cina, Cannella da Ceylon, Zenzero da India, Incenso da Yemen, Silfio da Libia.| Napoleone in Egitto, bottina tesori, reliquie di orda, dei Ras faraoni, Etiopico oceano, separa Africa America, Etiopia è un equatore, grande come Cina, include terre Moorish, Indie occidental, e la sua capitale, vietato visitar. Sul Nilo vedi Girge, simile a Georgia, Yuri in carta Asia, e i franchi delle Marche, attestan Carlo magno, Alaska sconosciuta, con Kanada e Giappone. Siberia indipendente, fino a Pougachev, Perm era Germania, Vyatka è Vaticano, su stemmi medievali, dell Impero vasto. Giovanni tien corone, Arca bastone tiara, chiave di Alleanza, tra Dio e umanità, templari di Genova, legati al Presbitero, dividono potere, emblemi e croce rossa, Aragona e Castiglia, comunità sefardita, mentre da est, sarà ashkenazita, popolo Giudeo, da impero precedente, legato ad Egitto, è offeso e vilipeso, mutato in carnefice, Cristo al martirio, non tornano i conti, in fabbricato mito. Concilio di Trento, stampa sua bibbia, mentre Bibbia greca, stampa Mosca 821, da fratelli Zosimadas, con editore inglese, creano chiesa greca, ribellione 821.| Storia egizia fu, storia burocrazia, commerci e sacerdoti, e mondo conquista, flusso riflusso Nilo, sole e luna viva, tempio simbolo di mondo, casa medicina: luoghi di incontro, di affari e culto, di scriba scritture, e fumo di incenso, si mastica natron, bicarbonato sodio, salvia e rosmarino, giorni di riposo. Egizi godon vita, preparano la morte, come il mito Aida, di Giuseppe Verdi, Aida principessa, di etiope lignagigo, col generale egizio, sepolti in piramide, navigano in Cielo, tra stelle e canoe, ogni persona ha, doppi anima e spiri, Ka Ba e Akh, 3 parti e lor destini; piramidi con mummie, proteggono Ba, raggiunge aldilà, morto a viaggiar, inizia con Osiris, regione Dat-Ade, mondo sotterraneo, sole muore-nasce. Defunti usano porte, ma serve parola, x mappa di Ade, Anubi enigma gioca, lui usa la bilancia, mentre dio Thot, sta vicino e scrive, registra verdetto, in mantici versi, assieme al coccodrillo, che aspetta mangiare, cuore di ogni infido; sottoposti a giudizio, di antenati morti, in piedi avanti Osiris, accompagni tuo Ba, dopo confessione, che eviti condanna, ogni cosa è vista, indagata e rivelata. Udjet dea-cobra, dà nome al basso Egitto, e Nekbet avvoltoio, nomina alto Egitto, Vultur auriculari, regna fino in Nubia, entrambe dan corona, al sovran che cura; proteggono con ali, artigli animisti, egizia tolleranza, feticismo di vacca, leon rettili uccelli, avvoltoio e falco, + ibis coccodrillo, scimmia cobra gatto. Nilo è come Niger, Fiume dove sgorga, inizio del mondo, in grotta di Assuan, con festa inondazione, nel 18 giugno, Leilet el nuktah, Notte Lacrima punto. Spirito del fiume, ha sembianze Hapi, essenza del Nilo, androge ventre hai, seni donna ciuffi testa, piante del Nilo, primi egizi geni, ricchi di animismo, tra pastori agricoltori, animali totem, feticci genius loci, associati a dimore, Dei vanno in scena, in ogni dinastia, tra basso-alto egitto, 42 province Sepat, diverse x lingua, stile vita religione, entro ogni nomoi, citte paesi e oasi, esiste capitale, dei feticci imperiali. storia_guerra-italo-ottomana.mp4storia_tartaria_mud-flood.mp4audio

140:09:03: Giardino di EPICURO, nasce presso tralci, Vino liber colpa, da strategia di ego, categorie etichette, e imposte sorti umane, ebriulare la ragione, oltre arte ipocrisia, è divina impresa, a scioglier falsità, malesseri svelati, di scarna sussistenza, di bimbi oppur anziani, barbon disoccupati. Dioniso in follia, muore e poi rinasce, compie ciclo tempo, del Colosseo di stragi, nato da espansione, di vizi e crudeltà, su popolo che geme, di fame e libertà, economia di schiavi, degrada sensazione, reca depressione, o svilisce nel rancore. Epicuro pedagogo, spegne roghi odio, col nettare di vino, e sua filosofia, quadrifarmaco cibo, uomo fa danzare, 1 comune sentimento, vive gioia invito, dilegua individuo. Epicuro uomo sano, sapiente prende Vino, igiene e medicina, rallenta suo declino basta a rallegrare, il desco quotidiano, lo aiuta dopo un giorno, di lavoro umano: con moderazione, offre acum chiarore, assieme fichi e fiori, cura depressione, se ho bevuto troppo, produce stordimento, sconfinano emozioni, oltre ogni commento. Epicuro in punto morte, và tinozza calda, chiese vino e bevve, poi agli amici disse, siate memori felici, spiro mio pensiero, quadruplice rimedio, io vi lascio e bevo: felice mangia e bevi, motto degli Ittiti, etrusci e turcomanni, mongoli con scizi, re Suppiluliuma, lo chiama Dio tempesta, iniza le sue danze, con Uva sulla testa, Dioniso Zagreo, che arriva da lontano, sconvolge città, con Vino fermentato, trapiantano slavi, su terre di coloni, vite olivi e frutti, a rallegrare cuori. Epicuro ricorda, che un dolore in corpo, al tempo vien legato, se acuto porta morte, se breve è passato, se leggero si allevia, tramite terapia, amicizia guarisce, radice di malattia: 1 morale imposta, è malattia + grave, son tutte malattie, malesser di morale, sorgenti di morale, dentro vai cercare, filosofo Kant, ci aiuta ricordare; sostanza vero cosmo, è illuminazione, pace del mio cuore, è liberazione, mi accompagna pure, nel morire-uscire, senza + paure, assenza del soffrire: imparo umorismo, morte non esiste, scopro riso eterno, libero mio triste, cosciente dio Eterno, vive dentro Me, un giorno morirò, in paradosso Zen; viaggio fuori tempo, via dal calendario, in indie navigando, fino al cuore umano, accompagnato io, dai canti senza tempo, al rito degli amici, scaldo cuore eterno: 4 paure vinci, spiriti e aldilà, paura della morte, paura del dolore, morte nulla è, se ci sono io, se sta lei non io, problema non si pone, meno si possiede, meno si teme, dolor fisico leggero, salva gioie interne, acuto passa presto, acutissimo è morte; mali anima prodotti, da opinioni storte, errori bene cura, saggia filosofia, pratica e teoria, felice reca via, sublima irrequietezza, assenza di paure, a mezzo della fede, e misura desideri.| Raseno canta il VINO, bacche medicina, scritto in ditirambo, Enki Dio saggezza, usa vino festa, per donne accoppiare, le scalda le scioglie, su Olimpo presso il mare, i Re con le Regine, per figli generare, in dinastie tartarie, banchetto è interazione, tra sudditi e sovrano, fonte regno umano. Quando buon Vino, entra in cultura, 1 via di commerci, stabilisce con cura, medicinale diviene, una merce preziosa, buon socializzante, che al culto si sposa. Beviamo diamo al vento, i torbidi pensier, Thera beve onda, che piove giù dal ciel, il Sole beve il mare, la Luna i raggi sole, felici noi beviamo, cantiamo e celebriamo. Beviam lieti beviam, insieme pur cantando, Turanna dea di Amore, letizia tien in mano, in grembo la dolcezza, lenisce amarezza, dilegua ogni tormento, ritorna la purezza. Vita fato incerto, io bere vò di certo, saper nulla importa, se fato tutto porta, quel che sarà di me, Dio Bacco conviene. Poeti etrussi e turchi, cantan stesso vino, allevia ogni dolore, quel liquido rubino, scaccia via veleni, è medico dei cuori, toglie inibizione, primo igiene dei dottori: se vino murratum, si dava ai condannati, ad annebbiar coscienza, di pene capitali, i vini medicinali, aggiungono al mosto, Pino e Melagrana, o spezie del posto. Vite rinacque, dal sangue dei giganti, Noè la reinterrò, dopo gran diluvio, Sirio Cane amico, è stella che rivela, prossima vendemmia, di stagione intera. Noè piantava vigna, Satana gli offrì, suo aiuto consiglia, sgozza in sacrifico, una tua Pecorella, innaffia con sangue, zolla barbatella: chi berrà quel vino, avrà pensier mansueti, come i canarini; uccise poi 1 Leone, bagna attorno a fusto, cosi chi ancor berrà, lavorerà robusto, ma infine Satanasso, gli fà 1 burlonata, ripete col Maiale, la stessa sceneggiata, chi da quel momento, troppo berrà il vino, sfrenata intemperanza, avrà del porcellino.| Gilgamesh cercava, Lungo vie canzoni, sua immortalità, presso mare trova, Siduri a fermentar, donna della vigna, tiene bimbo in grembo, mortem lui moriendo, in vitam resurgendo: seduto Gilgamesh, mentre beve Vino, si maschera si incarna, in Dioniso felino, gira in processioni, con musici danzanti, suona tamburi, corni e fiati ansanti. Gilgamesh arriva, sul delta fiume Nilo, Osiris mascherato, appare in quel convito, rinasce come Horus, aruspice Dio-Falco, trapianta la sua Vite, delta Egitto alto. In libro sapienziale, aruspice fa elenco, cose necessarie, alla vita di ogni tempo, riparo ferro e sale, acqua legno e cibo, latte e succo uva, miele olio vestito. Isis braccia alate, è Siduri sua compagna, specchio del viaggio, sale su montagna, sale fin la testa, separa Notte e Giorno, riunisce Nume caldo, in utero suo forno. Dea Iside poi cerca, svelar identità, fallo risveglia, con succo Lattucar, col Vino lo riscalda, torna a circolare, la linfa dei misteri, lo fà resuscitare. Nefti la sorella, riflette Dea tramonto, lei vuole aver bebè, ubriaca Osiri sposo, entra nel suo letto, e Anubi concepisce, ma Seth ingelosito, Osiride smembra. Osiride è Vite, giace addormentata, ucciso come Uva, da Settembre settimana, rinasce nel banchetto, alluvion di vino, sangue e succo uva, mutano nel rito. Iside si muta, in leonessa Dea felina, o nera Dea Bastèt, benevola gattina, porta vino in festa, e maschere di danze, diviene protettrice, delle umane istanze. Bast flauto suona, e melodie + vaste, adorata sulle barche, alla città Bubastis, gatti addomesticati, nutriti nei templi, controllan roditori, granai di magri tempi. Gatta con + seni, vien da clan di Nubia, seguendo il fiume Nilo, assieme Anubi guida, porta irrigazione, o inondazion selvagge, in viaggio iniziazione, confine di due acque: sovran sempre sarò, solo nel deserto, Corpo sarà ombra, respiro sarà vento, cavalcherò con ali, di polvere di dune, ovunque tenderò, oblio mi rende immune.| Raseno in punto morte, estingue paura, felice fa il salto, quan soffio si ferma, scompare identità, liberato in vino, come un Epicuro, od Omar Khayam, riunì ancor suoi amici, ultimo convito, a condivider sogno, Terabuti giardino: se ci siamo noi, non vi è la morte, se vi è la morte, non ci siamo noi, Morte è privazione, di sensazioni, oltre barriera, di vibrazioni; anima vento caldo, vir mana diffuso, in tutto tuo corpo, gli atomi separa, cessa sensazioni, scompone la persona, in rivoli ulteriori. Raseno ci ha lasciato, ultima esperienza, in piena coscienza, 1 gallo lo ha seguito, noi facciam convito, 1 gesto 1 parola, 1 bicchiere suo vino; bere tutti insieme, ci porta al tempo sogno, dove Lui è tornato, dissolto senza corpo, presso gli antenati, guida i nostri passi. Taras già prepara, veglia attorno al fuoco, mentre suono ngombi, narra la sua vita, veglia e reverie, leggo sue poesie: bevi oh pifferaio! dimentica il destino, sorseggia il vino, Tu sei quel sapore, nel corpo invasato, di attore forsennato. Tu non sei cristiano, ebreo o musulmano, di oriente occidente, ma solo coppa vino, io son venuto al mondo, per soffiare sabbia, come fece il vento, sol mi riconosco, al cuore beneamato, ubriaco ed esaltato, danzo Dio rinato: son Vino di balchè, ebbra Luna in Bosco, che desta 1 cuore fosco, se resto spettatore, catarsi mi succede, poi recito 1 attore. Son io distaccato, in grazia di coppa, ogni azion che feci, fu esente da colpa, è stupido ordinare, a chi no sa obbedir, peggio poi sarebbe, se Dio va incollerir. Raseno amò Khayam, suo vino Rubiyyat, nei versi di ebbro vino, natur sa rivelar, se ogni cosa materiale, nel nulla finisce, stai a cuore lieto, tutto infin perisce. E vennero Profeti, a gruppi di cento, ragionano di luce, mondo a loro attento, ma uno a uno poi, chiudono gli occhi, dileguano in ricordi: io ho attraversato, fino a sette porte, sù dalla radice, a conoscere la sorte, molti nodi scioglier, seppi per la via, quel di umana sorte, mai trovai la via. Tutto tu vedi, ma ciò che vedi è nulla! ti parlano tutti, ciò che ascolti è nulla, i mondi percorri, ciò che impari è nulla, mediti e pensi, e pure questo è nulla! perchè tanta foga, a indagare avvenire, stai allegro e bevi, questo mondo è da prima, nessuno è rimasto, andarono e andremo, altri pur andranno; salutando i corpi, anima tua e la mia, gettano nei forni, la terra tua e la mia, Noi siamo i burattini, il Ciel burattinaio, gioca il breve gioco, al nulla ricadiamo; entrammo lieti al mondo, tristi ripartimmo, e dammo vita al Vento, nulla riverimmo, porgi il bicchiere, che ogni mondo è fiaba, porgilo in fretta, la vita passa e sfiata. Essere e non essere, salvezza e destino, cielo e inferno poi, son parolaio fino, in tutto il mio studiare, vidi il confino, restava in verità, profondo solo il vino: quando Eterno, mi impastò a sua guisa, mia sorte intera, aveva già decisa, il bene o male, lo feci a suo servizio, perchè dunque, un giorno del giudizio? se io mi ribello, dove è onnipotenza? se io pecco o svio, dove è la prescienza? se tutto il cielo, si deve a obbedienza, dove è che val Signore, la tua clemenza? ognuno Ti cerca, non sa che Ti possiede, come sale in mare, ci sei e non Ti vede, Ti chiama e Tu sei, là nel suo chiamare, Daime Eboga Vino, già nel mio cantare; in moschea e madrasa, chiesa e sinagoga, temon fuoco e inferno, e cercan paradiso, il seme a tali idee, vedo mai germoglia, in teste di chi beve, 1 Vino senza noia; fuori da ebbrezza, esiste il condannare, pazzo è chi spera, tal mondo migliorare, usanza di amore, ignora convenzioni, Amore detta legge, azzera nome e onore. Un vasaio un giorno, maltrattava un vaso, il vaso allor gli parla, voltandosi ribello, oh smemorato mio, qual furor ti ha invaso? non sai che io vissi, e ti fui fratello? se Tu non bevi, con orgoglio e impostura, non biasimar colui, che tien ubriacatura, portami vino, perchè presto amico mio, con cenere nostra, faranno orci da vino; fugge il tempo, attimo cui scrivo, è passato già, trinca e parla allegro, chiedi di fortuna? è bel sogno fuggitivo! La giovinezza? è acqua di un torrente, accorda arpa amico, noi siam polvere, porgi la coppa, noi siam vento, silenzio e svuota, sei anima Vino, impara la pazienza, coltiva tuo sorriso. Poiesi devozione, incanta tuo cuore, trae sua passione, dal Sole interiore, ad Anima si volge, donna interiore; la forza del mana, che si agita dentro, fuoriesce e travasa, in comun sentimento, con miti e racconti, modella identità, coltiva memoria, di ogni civiltà.| Raccontaci Raseno, del figlio di Mercurio, che ha piede caprino, e un dolce sorriso, è ispido e barbuto, precoce di saggezza, allegro indiavolato, padre di ogni ebbrezza. Ermes o Mercurio, fratello di Ganesha, re magio viaggiatore, pascola sue capre, giunto da Sudzal, a Penelope si unisce, che figlio Pan produce: pastori e contadini, lo adorano con canti, ad aver fertilità, di greggi e di piante, bimbo demiurgo, diletto di Mercurio, preso fra le braccia, gioisce animo puro. Mercurio senza indugi, salì dai re immortali, avvolto avea fanciullo, in pelle Lepre e Tasso, suo figlio presentò, x tutti rallegrare, Dioniso il + lieto, inizia ad acclamare; gli Dei lo chiaman Pan, che tutti incantava, col canto che propizia, nell animo lo amor, con zampogna e launeddas, lui suona ogni sera, flauto che prevede, unire canne e cera. Pan ama + ninfe, pannocchie e cereali, Eco e Saetta, arpa e marranzani, tra le alberate valli, e coste di Crimea, è solito errare, col flauto si masturba, gioia nel danzare. Conialo e Ticone, lo chiamano a Volterra, per zoccoli di capro, che fa vibrare a terra, è Colui che scuote, ogni polvere materia, tramite sua impronta, che in danza si rivela. Pan vecchio-fanciullo, oltre uman saggezza, alterna suoi piedi, pien di leggerezza, Tieni lunga barba, e bastone da passeggia, or Tua faccia rossa, è cielo che rosseggia; rospi rane e ninfe, cantano e fan eco, flauto con tamburo, alternano al silenzio, Signore del suono, natura fà ballare, oh Fauno caprino, coscienza sai sdoppiare: Sei detto Pan Liceo, custode di animali, in India sei chiamato, Shiva Pasupati, grande sciamano, cornuto e saltellante, di piante e animali, medium e garante; Tu insegni rispetto, nel bosco tuo tempio, se sei disturbato, abusato con scempio, intervieni di certo, lanciando un Pavor, gran panico di urla, terrore e dolor: Tue corna senza fine, dividono 2 a due, natura cellulare, moltiplica creature, androgino tuo grembo, sorgente minerali, flora fauna e umani; una pianta che ti cerca, ti vuol divorare, facendosi da te, divorar per entrare, si inebriano di noi, abitare presso umani. se spirito di Pan, aleggia nelle piante, Spagyria alchimia, esalta forze attive, Sale Zolfo Mercurio, purifica e congiunge, a quintessenza giunge: calcina in crogiolo, fermenta distillato, riunisce 3 sostanze, in 1 fitocomplesso, nigredo albedo rubedo, con simboli animal, corvo cigno e fenice, serpente alchemical. Acqua dentro frutti, elettrifica i sali, nutre corpo e ossa, con etere piovana, micromagneti rende, in meteorico sciame, unisce cielo e terra. Quan Moire lo concesser, Giove generò, Dio con corna toro, e corona di serpenti, le menadi pertanto, si cingono le chiome, ad imitar la forza, che cura e le rinnova; quan flauto melodioso, mormora di Bacco, scattan le baccanti, muovon piede tacco, col tirso vedi una, percuotere 1 roccia, così ne sgorga fonte, di acqua rugiadosa. Dioniso è Saturno, profeta itinerante, viene dal deserto, a passo danzante, dopo del tranello, teso dai titani, reca vino in dono, a umani commensali. Dioniso è Siva, vino di ogni Orda, che dinastia ricorda, con forzieri oro, in piramidi di Giza, Cheope la grande, Cristo e Micerino, sorvegliate da sfinge, guardie cherubine. Dioniso dio Shiva, scuote la sua chioma, porta nelle donne, la frenesia rinnova, brandisce scuote ramo, bacchico infuriante, è dio divinatore, se entra delirante: 2 volte nato è, androgino inziale, migra tra i paesi, col ditirambo in mano, con fichi olio latte, miele succo di uva, in essa scorre vino, amor della Natura; nutrito con il miele, da capre in 1 cava, apprende dai suoi boschi, forza della cura, ha origine da mito, il fallo asse del mondo, in utero di grotta, danza e vola in tondo.| Donne normali, in famiglie affaccendate, attendono chiamata, stagioni ritornate: Dioniso le scuote, in anime e corpi, si sciolgono vestiti, suonano le trombe, donna che resiste, a Dioniso riunire, ammalata cade, villaggio può soffrire; liberan le donne, da immorali intrighi, la ragion dissolve, e nascon nuovi figli, procession baccanti, traversano città, falli accompagnando, cembali a vibrar, raggiungono selve, fiumi oppure grotte, sotto influssi luna, trance della notte, nel protetto cerchio, sta 1 brocca vino, preparano ogni cosa, x il divino arrivo. Dioniso fuggì, oppressive religioni, in teatro si nascose, tra miti e brocca vino, che veritas protende, e ogni mal disperde; se capro espiatorio, tragedia ha ricamato, dentro al ditirambo, danza il primo fiato, narra dei Titani, dipinti con caolino, smembrano sua fibra, Zagreo agnello primo, con balocchi e incanto, lo mangiano bollito, lascian cuore intatto, da cui lui poi rinasce. Zagreo è agricoltura, Titani mascherati, scortano iniziandi, entrare in altri mondi, fan da psicopompi, tra anime dei morti; se Dioniso è follia, teatro di tragedia, Bacco è primavera, maschere commedia, porta la coscienza, rapita possessione, in estasi di Amore, ci aiuta ricordare, nos intima natura, lingua cosmica diffusa: se Dioniso ci guida, non servono vedette, decade monopolio, di scrivere etichette, forza culturale, sa essere sciamano, dioniso che torna, cura isterismo, Fornisce + modelli, a psiche sentimento, cultur uman rinnova, nel rinascimento. Dioniso bambino, accogli nel tuo grembo, avvertirai urgenza, danzare ditirambo, il mondo divien fiaba, vita prende senso, parli con le piante, ricami loro intento. Bacco suona flauto, a stimolare vita, siringa amata ninfa, lottò contro titani, sua tromba conchiglia, panico scompiglia, miele latte e mosto, Fauno Isoga invita. Pan tu sei attore, fine guaritore, il mondo dei copioni, divori con furore, ogni cosa accade, buia o luminosa, scatena tua risposta, creativa numinosa; ermetico agisci, con messaggi iniziati, rosseggia tua faccia, nel sole tramonto, o con luna bianca, sul petto porti nebris, daino Kayumari: quan suona 7 arie, genera 7 sfere, suoi piedi caprini, batte sulle terre, Dio estasi inizio, ha mille volti, aborigeno egizio, inno Orfeo ricorda. Pan bacia sua sposa, fra tutte le stelle, armonie di verità, nume di allegria, amico ai naviganti, Pan-thera di ninfe, gira la selva, con arpa di Viggiano, soffio oracolare, canta Siva Bacco, corpo ferma e vibra, orgone dal suo piede: om bur buvaha suvah, Tat savitur varenyam, Bhargo devasya dimahi, Diyo yo nah prachodayat; suono primordiale, giunto dai tre mondi, rende grazie a Dio | Om namo bhagavate, vasudevaya, Om Nama Shivaja, shivanandaja, venkate svaraja. vino-artigianale_salterio_spagna.mp4frutteto_vigna_potature.mp4audio



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