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voce: mimosa


acaciamimosaJurema Tepezco cura pelle ustioni e dona balchè ai Lacandoni (87) canto 05:20 | foto arboreto | audio | flora_robinia_cura-reflussogastro.mp4 | flora_mimosa.mp4 |  |musica 02_jurema-chegou.mp3
juremaYolanda danza o Torè a Jurema tra caboclos juremado do sertao (85) canto 05:21 | foto wiramerica | audio | doc_jurema-sagrada-catimbo.m4v | device_danza-tore.mp4 | anime_ambrosio-vilhalva.mp4 |musica 60_eu_chamo_a_forza.mp4

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87:05:20: Alberi ACACIA, fornisce cibo e cure, striscia di corteccia, trasudano gocce, arabica gomma, eccipiente farmacie, 10 foglioline acacia, in tazza acqua bollente, infuso 6 minuti, filtra e bevi acqua, cura Arteriosclerosi, in ricetta Luz Maria. Masai radi corteccia, decotto oftalmie: nganga Dogòn, usa radici ataxacanta, acacia x ferite, epilessia e sifilide, bulul senegalese, purga anti-diarrea, vermifugo afrodisiaco, cura gonorrea; baccelli di acacia, macera in acqua, pesta in mortaio, seccati nel sole, a farne rimedio, emolliente protettivo, di ulcere e ascessi, disturbo digestivo. |ROBINIA pseudoacacia, fiori frittelle, prepara 1 pasta, con uova farina birra, immergi fior robinia, come fiori zucca, friggi in olio o poni, sulla pizza tua, Robinia americana, cresce rigogliosa, fiori nel risotto, liquido miele dona. |MIMOSA selvatica, teme tramontana, ma se radica bene, spacca la pietra, fà molti polloni, come Acacie e Robinie. Mimosa tenuiflora detta hostilis, è un alberello cespuglioso, alto 5-7 metri, lungo i rami ha spine robuste, e rigonfie a loro base, detta Tepezcohuite, spontanea in Messico e Brasile, e tutta America Centrale, Venezuela e Colombia, dove è detta carbon negro, cabrera cují e cabrera jurema preta e ajucá, anjucá e cotcha-lhâ. Caatinga è foresta povera del sertao brasiliano, dove crescono alberi jurema, che cura Mal aria, mal viento susto espanto, cioè paura e spavento, mal ojo ed envidia, malattie molto comuni, nella società andina, nel Perù settentrionale, dove il trattamento cura, prevede paziente in cerimonia, e amuleti a base di erbe, Asteraceae e Solanaceae, e Lamiaceae aromatiche, per via topica ed orale, miscele da bollire, in acqua o spirito di canna. Tepezco è albero-pelle, che sa cicatrizzare, corteccia e radici, sfiamma antibattere, tannini e saponine, alcali kukulkani, unguento su pelle, cura ustion di + gradi; rigenera tessuti, in presenza di ferite, eritemi e bruciature, ulcere dermatiti, polvere corteccia, curò vittime esplosione, di gas e petrolio, presso Città Messico, 5000 feriti gravi ustioni, svuotarono farmacie, per trattamento bruciature, mettono su ustioni, corteccia del tepescohuite, che cresce abbondante in locale, con ottimi risultati, rigenerazione della pelle, e assieme a fiori di Calendula, pomata su ragadi mammarie, ottenendo diede ottimi risultati, 90 % dei casi. Tenuiflora forma crosta, solidale con cute, e stimola tessuto, crosta cade a guarigione, lungo tutto corpo, nervi bocca e varici, e decubito forzoso, acne eczemi micosi, herpes genitale, sa collagene stimolare, elastene e ialuronico, induce pelle rinnovo. Mimosa Tenuiflora o JUREMA preta, corteccia in fredda infusione, macera 24 ore, poi è aggiunto miele d'api, a correggere il gusto, astringente di bevanda, può essere ubriacante, miele agisce da conservante. Più cortecce di mimose, oltre a Tenuiflora, Ophthalmocentra la rossa, detta jurema vermhela, poi mimosa Verrucosa, detta Jurema branca, o mimosa Acutistipula, detta alberello jureminha, come mimosa Arenosa, infine mimosa Somnians, dal Messico ad Argentina, usate tutte come Jurema, han colore rossastro, trasmesso alla bevanda, in cui sono fatte macerare. La battitura di corteccia, come la liana di ayahuasca, o le radici kava-kava, recano sfilacciamento, di fibre vegetal legnose, facilita estrazion acquosa. La spremitura con le mani, della corteccia sfilacciata, di jurema immersa in acqua, produce vistosa schiuma bianca, rimossa prima di assunzione: raschiata la radice, lavata a eliminare terra, collocato su una pietra, pestata con altra pietra, a battitura completata, si mette massa in bacinella, e viene spremuta con le mani, piano l'acqua si trasforma, in brodo rosso spumoso, poi è pronta essere bevuta. Lo Spirito Jurema, dimora dentro la corteccia, ridotta in polpa è gentilmente, spremuta con le mani, sino a che sua linfa essuda, trasformando acqua ruscello, in un liquido rosso scuro, su cui galleggia spuma bianca, saponacea poi rimossa, con movimenti della mano. Kariri-Shoko usan la branca, la vermelha e poco la preta, che ha forza non comune, dentro la etere corrente, solo jurema senza spine, è per loro scienza indio. Altra Acacia mimosa, è Lonchocarpus violacea, un alberello-farmacia, di Yucatan-Chiapas, è la Jurema dei |LACANDONI, Maya figli del Balchè, rimasti nella giungla, con empatica bevanda, che riunisce tutti assieme, e con Apis melipona, priva di pungiglione. Martin narra la espansione, dei Maya nello Yucatan, disboscando e coltivando, e curandero e sacerdoti, che fermentano acqua-miele, a ricavare un idromele, e corteccia Mimosa a macerare, per purgare e curar pelli, dai vermi intestinali. Lacandoni dopo 1 mese, bevon balchè idromele, per curare e vedere, testa cuore e intestino, Ciankin vecchio mescia il vino, con rito e con mito, purga e muta in cerimonia, ogni ansia divien gioia. flora_robinia_cura-reflussogastro.mp4flora_mimosa.mp4audio

85:05:21: Terra dei KARIRI, deserto sabbia fina, fiumi e piogge rare, semiarido clima, su terre depredate, riprendono diritti, nativi di riserva, riscoprono radici. Yolanda al Terabuti, narra quei nativi, sul fiume Sao Francisco, Jurema in loro riti, alla danza del Torè, curava cuore indio, con Ambrosio Vilhalva, un leader dei Guarani, attore Birdwatchers, che suo popolo riscatta, su terra ancestrale, prepara la bevanda, per suo popolo curare. Yu rema vuol dire, in Caatinga ecosistema, vino in lingua Tupi, che cura crisi guerra, se terra è in siccità, vive sol jurema, col cactus Mandacaru, corteccia mimosa asciuga, ma interno resta vivo, fin quando pioggia muta, corteccia secca cade, albero ringiovanisce, alimenta miti e canti, nel secco juremàl. Kariri prendono acqua, dal Mandacaru cacti, mentre acqua jurema, la bevono insetti, predati da serpenti, che vivono fra i rami, che albero protegge, con spine di acacia, e defunti sorregge: tra rettili guardiani, è centro resistenza, regno del cangaso, sertao brasiliano, i Kariri chiaman pianta, albero di vita. Kariri del Sertao, nei latifondi chiusi, fanno occupazioni, rivendicano terre, chiedono allo stato, espellono invasori, stringono rapporti, con clan di filiazioni. Kariri-Shoko narra mito, un padre figlio e nuora, pelle color bianco, più sei persone indiane, diretti verso il bosco, a causa siccità, rimaser molto tempo, mangiando selvaggina, piante e tuberi scavar. Tupa donna indiana, allora fece medicina, essi bevvero ubriachi, e fecero l'amore, Tupa con suo cugino, da ciò nacque un bambino, generando la famiglia, che inizia indiano clan, in foresta di Ouricuri, cioè palme da cocco, del Cocos coronata, e diffonde nei dintorni, dando vita ad altri clan. Ogni tribù andò altri luoghi, in ogni angolo del mondo, ma la famiglia originale, rimase in Ouricuri, villaggio di foreste, in iperborea luoghi. Kariri forza sopravvive, nel mito di Ouricuri, foreste di antenati, confine dei rituali, deserto magro raccolto, li spinse al salariato, verso altri paesi, e persero la terra. Poi con il riscatto, le terre date a strisce, simili per tutti, mais zucche e fagioli, manioca + meloni, in agro sussistenza, oggi vendono ai mercati, i frutti della selva. Danza del Torè, nei culti dei Kariri, al sabato notte, in un Terreiro santo, recinto con 2 porte, sequenza qui si svolge, ruota attorno al vino, dove spirito foresta, è portato da Jurema, a fare union convivio. |JUREMA è la bevanda, ma anche foresta sacra, terreno luogo culto, piante e pure mito, il culto da Jurema, nasce in nord-est Brasile, presso tribù native, di Pernambuco Alagoas Bahia, fra Pancararú e Tusha, Guegue e Pimenteira. Lusofoni inquisitori, dal 700 a oggi, rivelano le usanze, a preparar vino jurema, di gruppi di nativi, sopravvissuti a conquistatori, giunti dall'Europa, con epidemie e menzogne, e reclutati in false guerre, dei colonizzatori, rivolte poi soppresse, con massacri risolutori, finché giunse presso loro, Jurema sangue di Cristo, nel mito di Atikum: presso Gesù sulla croce, giunse Maria Maddalena, per pulirgli le ferite, Signore dove butto il sangue? ai piedi pianta Jurema, rispose il Signore, per servir da scienza, ai nativi Brasi-Kongo. La conoscenza del vino, trasmise anche ai nuovi schiavi, mestizo e neri fuggiti, da loro regni nei quilombo, comunità rurali miste, dove i neri africani, introdussero bevanda, nei culti possessione, Candomblé e poi Umbanda. Questi culti a loro volta, influenzan culti da Jurema, che integra teologie, modi rituali africani, poi a inizi 900, popolazioni brasiliane, con decreti indigenisti, dai nuovi governi, ottengono licenze, su propri territori. Yolanda nel Sertao, zone interne di Bahia, vide Pernambuco bande, su terre già sconvolte, da guerre tra cartelli, di piantagioni droga, tra cannabis spagnola, e pistole turbolente, allora va in Oruba, trovar popolo |TRUKA', paesino di collina, sotto montagna Uma, là si danza e prega, dentro una grotta, Cabocla possessione, inizia infine monta. Truka fan mistura, aglio e aquardiente, hanno questo mezzo, il solo conveniente, svuotano bottiglie, di grappa brasiliana, circondano altare, ogni fine settimana: fedeli abbandonati, in suppliche danzati, corteggiano discesa, di spiriti incantati, ciascuno sperimenta, un cambio identità, attiva guarigione, conforto e vitalità; sebbene hanno bevuto, i medium spiritati, infine restan sobri, seduti ed appagati, Yolanda porta a loro, ricetta con asfand, così produce il rito, Jurema dos congà. Jurema-e-passiflora, Yolanda scambia semi, di ruta detta asfand, a far nuova ricetta, propone poi un rituale, con Gioacchino don Antonio, leader spirituale, juremeiro uomo, che prepara e serve vino, assieme 4 medium, che cantano sua trance, fin termine di danza, Antonio si distende, in mesmerico viaggio. Yolanda il giorno dopo, parte presso gli |ATIKUM, sulla sierra di Uma, lascia semi peganùm, da seminare in loco, per migliorar bevanda, invitata guida il rito, a Boa Esperanza, poi Alto Paraiso: inizia cerimonia, e arrivano persone, al recinto della danza, c'è rito fumigazione, un lavoro pulizie, diretto dal pajè, a mezzo grandi pipe, a proteggere terreno, e prepara bagni cure, malocchi scioglie pure; radici foglie fiori, di Acacie del deserto, macera cortecce, pestate a dare vino, che Alencar già descrisse, in romanzo Iracema, regina muore e vive, incontro tra culture, miscela due nature, nel vino che cura, mal di testa e denti, contrasta malattie, di venere e di pelle. Mimosa con radici, nel Sole di oriente, batte sue scorze, su roccia corrente, Iracema in acqua fredda, spreme bene il succo, spuma toglie dal bacile, strizza poi l'ammasso, e acqua si colora, diventa vin rossiccio, a mollo in una notte. Radici foglie infuse, son birra preferita, dagli esseri Encantados, alla Torè partita, viene da Ouricuri, essenza del rituale, si svela a noi graduale. Pajè padre cerimonia, raspa corteccia radice, ripulita da terra, lavata e pestata, in acqua macerata, lasciata fermentare, amara è la tisana, aggiunta di Passiflora, o Ruta di Harmala. Jurema purga organismo, con effetti cinesteti, guidati dal sonaglio, quattrore mitopoiesi, molti provano crampi, stomaco prime 2 ore, altri vomito diarrea, se han preso l'harmalone. Jurema vino sola, reca meno disagio, estratto di radice, incenso pure usato, 5 grammi bassa dose, 10 norma e 15 alti, qualcuno aggiunge aceto, o succo di limone, accelera estrazione, mentre una ebollizione, quel liquido concentra, da 1 fin 4 ore; dopo trenta minuti, 4gr harmala o 100 jagubi, iMao pericolosi, se combinati ad alimenti, nausea o mal di testa, svenimento a volte morte, chi gioca con la sorte. Capi locali offron bevanda, per danze rituali, a invitare Encantados, che partecipano a festa, nel clima incorporato, pajè inizia la danza, Torè oraria rituale, flauto suoni balli, attorno fuoco centro, i presenti entrano in danza, sciolto ogni patema, chiedon guarigione, purgano sofferenze, e allontanano mali, con fumo di essenze, maschere e costumi, tutti adornati, copricapi di piume, dove ognuno diviene, medium a suo modo, ospitano i corpi, gli spiriti uccelli, dei tempi kukulkan: Yaba è femminile, Aboro è maschile, androgino sistema, mito vuol offrire, psiche ha concepito, suo originale ambiguo, possiede individuo, e stempera confini, nel num della Libido, vulcano desiderio, o libido inespressa, ha spiriti attirato, al corpo della festa. Francisco di Rodelas, svela sua ricetta, Jurema che prepariamo, mai rende ubriachi, ci permette parlare, con tutti nostri avi, nelle feste secolari, dove il vino è consumato, al rituale del sertao. Truka alleati ad olandesi, contro i portoghesi, cercano Jurema, loro etnica entità, costruita in segreto, durante tal periodo, giunge a odierno credo, tollerato da portoghesi, quando nemici dei francesi, ma sconfitto il nemico, juremero ancora offesi, indios vanno in Maranhao, con cerimonia del Torè, adottata pur da Umbanda, nelle corti portoghesi, nuovo Orixa si alza, cabocla in linea Oxossi, che da costa nordestina, giunge in muove tende. Kariri van curare, vecchie zone devastate, da clima e malaffare, sono i figli di Jurema, la inscrivono nel corpo, con un seme sottopelle, Ouricuri riti di passaggio, dove in bosco sta il villaggio, festa Mata-dos-encantos, che rilascia suo potere, a mezzo piante frutti. Caboclos curan tutti, stagione Ouricuri cocco, in feste Varakidra, Dio fulmine dei Tupi, si incontrano + clan, in politico convito, per scambi e gareggiare, intreccian relazioni, parenti vivi e morti, assieme ambasciatori, col vino di Jurema, che abilita a vedere, mondo spirituale, cioè forze della cura, riunite in religione, in Jurema cerimonia, innesto di culture, oltre razional strutture, ecco il rito Juremado, o Praia do negros, incorpora caboclos, nel brasiliano credo, di indigeni catimbos, che cercano la cura: Luzia Micaela soffia, sul punto dolente, inizia cantar lingua, con canti e sonagli, un vento corrente, fa danza indovina, con vesti angolane, un cappello piumato, connette piano astrale. Yolanda danza ancora, scossa dalla forza, Eolo nella trance, entra dalle orecchie, profeta e risponde, a domande dei presenti, indica i rimedi, di Jurema guerriera, mentre scendono i caboclos, nei cuori dei fedeli, encanto-de-luz, assieme a spirito Santo. Jose Andrade scrive, Jurema è 3 cose, liquido di piante, cerimonia religiosa, Cabocla entità, di Tupi discendenti, cuor di resistenza, del culto popolare, donna amazzone astrale, in Brasil Colombia e Venezuela, culto a Maria Lionza, che difende uman diritti, e autonomia di terre. 709 padre Bernardo, ebbe visioni meraviglia, da bevanda Jurema, fra i Carisi del Rio Grande, maracas rito del Catimbó, possession Brasile-Kongo, in Missioni in Pernambuco, anche Carmelitani Scalzi, missionari di Boa Vista, per re Giovanni V Portogallo, partecipan bevute, anch'essi denunciati, dal vescovo geloso, che vede i missionari, come juremero morti, che rientrati dalla sbornia, raccontano visioni, di mistici sentieri. José de Calva italiano, cappuccino del 700, missionario in Paraíba, nel Sertão do Pinhanco, scrive a Ufficio Inquisitore, il diffondersi del culto, fra i nativi liberati, nei villaggi dei Cariri, dopo espulsione di Gesuiti, in Brasile 759. José descrive cerimonie, chi desidera bere, partecipare al culto, prima deve esser curato, pena il pericolo morire, poi in cratere acceso un fuoco, e riscaldati dei carboni, una miscela di radici, creava un fumo denso, la persona sdraia presso, apertura di quel pozzo, il suo corpo riceve fumo, che lo lascia poi curato, allora beve la jurema, usa un sonaglio zucca, pieno di sassolini, corteccia secca Acacia, e foglie di tabacco. Maestri da Jurema, conoscevano miscela, a produrre la bevanda, agitando i sonagli, e cantando toante pianta, per chi non cade ancora danza, come i Kung del Kalahari, donne a cantare regolare, assieme ai bimbi e donne, la danza è circolare, fino a svenimento, come morti al suolo, sino a che il sonaglio, agitato sulla faccia, assieme a una canzone, riporta in stato desto. Jurema giunge in Amazzonia, 788 padre José, tra Amanayé di frontiera, Piauí e Maranhão, durante loro festa, usan bevanda da radice, un tempo usate in guerra. I nativi del nordest, uniti coi rusofoni, in lotta contro i predoni, portan vino in Amazzonia, culto Jurema si diffuse, tra le orde di coloni, capanne mulatte in foglie cocco, e recipienti terracotta, uomini e donne a danzare, una pipa passa di mano, ogni casta ha il suo segreto, pezzi rami di jurema, da cui si scorteccia, come pelle di animale, massa legnosa in infusione, con acqua e poi spremuta, in un contenitore, ragazze attorno al recipiente, fuma pipa cachimbo, soffian fumo su bevanda, dove forma strato spesso, mentre un vecchio con maracas, danza a torso incurvato, attorno al gruppo cantando, scambia versi con il coro, il vecchio poi a ciascuno dà, un poco di bevanda, con scodella terracotta, fumiga oggetti e persone, e bevanda nel vassoio, Jurema al centro rito, mostra il mondo intero, cielo aperto a fondo rosso, dove sta il Dio fumoso, campo di fiori degli avi, presso la montagna azzurra, con uccelli beja-flor, mentre il sole è sotto terra, uccello tuono grande un metro, penne rosse sulla testa, apre e chiude il suo pennacchio, che il fulmine produce, e quando corre qua e là, emette il suono tuono, contro aria cattiva, mal viento susto espanto, cioè paura e spavento, malocchio ed envidia, malattie comuni in Ande; il trattamento e partecipare, a cerimonia di purga, con amuleti a base di erbe, asterace aromatiche e solanace, per proteggersi dai mali, e attirare buona sorte, nel Perù settentrionale. |YOLANDA cura da dipendenze, in Brasile ed Olanda, a gennaio 97, nord-est Brasile viaggia, assieme Atikum e Truka, traversa il deserto, pur tra vari pericoli, arriva sulla sierra, da Ana Olinda Conceicao, cacique sindaco tribù, che li sistema a casa sua, con amache 2 giorni; dopo lunga camminata, condotti a 1 grotta, fa lavoro di Jurema, fino a notte fonda, usa mimosa e ruta, Ana va cantare, avvia trance di encantos, incorpora cabocla, canta prega e parla, con persone bisognose, di consigli e prana. Ana chiese a Yolanda, il toante della Ruta, pianta a loro sconosciuta, quale musica attiva, le sue virtù di cura, Yolanda canto la canzone, appresa dai Trukà, nel primo rito con Asfand, poi assiem a donna Ana, prepara 2 bevande, harmala e vino da Jurema, unite poi in mistura. Cotina 80 anni, dopo terza dose, inizia a cantare, e Ana cade in trance, Cotina perde azioni, nel panico gli indiani, ma Ana ebbe fiducia, porta ordine in stanza, Yolanda canta toante Ruta, e minuti + tardi, Cotina torna a conoscenza, si alza va ballare, una Torè dopo anni, di astinenza causata, da sua età avanzata, seduta al suolo narra, sono stata a casa! Ana canta e balla, fino a rito conclusione, poi seduti sotto stelle, con lacrime agli occhi, dice abbiamo ritrovato, radici dei nonni! Yolanda e compagni, le lasciano i semi, da bere e seminare, e riprendono sentieri, con banane ed abbracci, portan ricetta e semi, ai Funios e Caimbè, dove identica esperienza, danza satura esplode, fuor corpo brucia sofferenze, scalda il piede sotto, e sudore va copioso, la pancia surriscalda, quan spirito possiede, e corazza pure salta; corpo si alimenta, dal sogno interiore, a uscir da depressione, serve 1 gesto amore, Yolanda e Kinaciau, conoscono la cosa, sfregan da corpi caldi, via ogni sofferenza. doc_jurema-sagrada-catimbo.m4vdevice_danza-tore.mp4audio



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