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360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 44171 (): 4 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 89:12:30: Seba in Amazzonia, sul fiume Rio Momon, da Romulo e Maria, in Perù presso Iquitos, chiarisce intenzione, pulisce corpo e mente, con cacti liana e hongo. HUACHUMA cacti detto, Sanpedro bevanda, in Romulo fazenda, Seba supera strizza, attraversare 1 tronco, posto su torrente, vertigini combatte, striscia da serpente: passare sopra ponte, lezione ricorre, maldestri tentativi, portano a imparare, sudore in ogni prova, riesce a motivare. Romulo e compagni, in botanica riserva, vedono Ocelot, in agguato nella gabbia, graffio gli ricorda, la visita prosegue, arbusti anti-malaria, e le hongo distese; fungo e lime fresco, dopo un ora e mezza, innalzano al cielo, le forme della selva, 3 funghi per 3 cicli, fan nove sacrifici, su fiume rio Momon, son acque di confini. Viva narrazione, incorpora nel canto, stratifica ogni cosa, che vedo camminando, sopra e sotto acqua, uguali e rovesciati, riflessi son 2 mondi, paion rispecchiati; draghi di acqua e selva, svelano misteri, poggian su esistente, i mondi paralleli, rane in sottofondo, gracchiano in orchestra, frutti Amazzonia, e cactus di Sierra, Achuma ed Ayahuasca, in cerimonia mesa. Tricheco per 10 ore, 3 fasi va snodare, calma rilassante, graduale mal di testa, 1 mango freddo prese, Seba nella mesa, nausea indigestione, gira nella stanza, effetto scende sale, cura in acqua calda; se effetto tarda, probabile non viene, Romulo ci pensa, parla alla sua pancia, mantieniti in attivo, canta oppure balla, dopo di 4 ore, cammina scrive e parla.| AYAHUASCA purga amara, Liana morti in lingua quechua, avvita piante al cielo, su alberi Amazzonia, Seba legge storia, di nascita di liana, da Villavicencio ispano, che narra sua esperienza, in conca rio Orinoco, attorno al 500: ebbero antenati, ascoltato preghiere, mossi a compassione, dei fratelli selve, inviano mama foglia, e yagè consolatore. Mama chacruna foglia, offre suo bambino, pianta smembrata, offerta in banchetto, ogni indio mangia e beve, restano scarti, interrano in selva, secon Mama dettagli: su alberi attorciglia, Liana pianta di avi, cerca via del cielo, è spirito di Caapi, liana di ayahuasca, che sale senza affanno, a casa dei giganti, gli umani impareranno; da seconda sepoltura, nacque arbustello, rubiace foglie verdi, unita a ritornello: se yagè con chacrona, in pentola bolle, liquido marrone, è raccolto in vasi, usato in cerimonie, curare e divinare, avi e umani uniti, a mezzo di bevanda, nei corpi spasmo cresce, si forma gruppo mente. Tag-huasca decotto, india medicina, onora mogli e amici, o simposi solitari, risveglia visione, ognuno bello e brutto, rivede il fato suo, lancia invettive, a spettri e malattie: se molte volte beve, indio coi compagni, necessita un gruppo, a prevenire danni, vertigine innalza, inizia lui volare, vede gran città, con ponti e tartar case, assalito dalle fiere, difende strenuamente, dorme si risveglia, emicrania leggermente.| Ayahuasca vino 鬯 chang, decotto curativo, prodotto miscelando, banisteriopsis caapi, detto bimbo yage, jagube daime natema, e psychotria viridis, chacruna ugual caffè. Caapi corteccia liscia, ha foglie lanceolate, fior racemi rosa, samara alato seme, teme attacchi fungi, se ha troppa umidità, aiuta camomilla, innaffia sa svezzar, poi escono piantine, dopo due settimane, germogli con pazienza, controlla umidità. Decotti di liana, sposati a chacruna, pestati posti a strati, in pentola di acqua, bolle 3 ore, esce liquido amaro, sgradevole marrone, travasano in bottiglie: decotto blocca MAO, così diversi cibi, come la tiramina, aumenta noradrenalina, crisi ipertensiva, 4 ore avan rituale, sen farmaci digiuna, via carne caffè, vino birra e latticini, lui beve acqua limone, nausea eliminar, mastica zenzero, amaro mitigar.| CHACRONA tropicale, mesoamerica e caraibi, propaga via seme, o per talea foliare, grappol bacche rosse, come caffè, arbusto ha 4 semi, fusto scarificato, peluria rosso-bruna, cresce 5 metri alto, foglie verdi brillanti, opposte ed ovali, lunghe 10 larghe 4, nido piccoli animali, acari simbionti, la proteggon da funghi; in chacras peruane, la coltivano tutti, a partire da talea, 1 foglia sufficiente, ingrediente al decotto, enteogeno yagè: effetti dopo 1 ora, dalla ingestione, dura 4-6 ore, con picco 1 ora e mezza, + spiriti Mariri, rito chiede incantar, per entrare in cuore, e una cura attivar; chacrona triptamine, simil serotonina, attivata da iMao enzimi, forniti da liana, armina armalina, se assunta regolare, è antidepressiva, parkinson allevia, effetto antitumore, vince alcolismo, e abuso di sostanze, calo di attenzione, autismo crisi ansie, vince parassitosi, e febbre da malaria.| Cerimonia di cura, di analoghi ayahuasca, san dare vomito nausea, 20 minuti tutti, pallore e tremore, scema la paura, serotonina calma, aggressione scalza. 鼎 ding vaso rituale, è coppa intagliata, che azzera differenze, allinea gruppo intero, a terre frequenze, aiuta spostamenti, di scale e priorità, ripristina speranze, in gruppi identità: prescrizioni vari, di cibi e situazioni, precedono rituale, purga di emozioni, a fare differenza, buona o dolorosa, possibile esperienza: la medicina scende, va nel cuore tempio, scopre sua bellezza, dopo 1 certo tempo, gioia per la vita, spontanea guarigione, il gruppo alla Maloca, fa rassicurazione; la pianta-guaritrice, impone disciplina, a chi manca di rispetto, lei fa dispetto, in lezioni di vita, oppure a mezzo sogni, fa esser ricettivo, chiarifica bisogni: sinfonia di rane, con piogge temporali, suoni della selva, reali e immaginari, tappeti di fogliame, gigante ecosistema, che in circolo rimette, vita con materia. Albero di Vita, del mito dei toltechi, vive in Amazzonia, Brasil Venezuela, se Liana dei morti, può esser riannodata, permette agli umani, viver nicchia data; se un umido legno, non sa bruciare bene, allor nostra persona, limpeza richiede, al fine di sognare, e mondo immaginare. Romulo mi dice, che inarrestabil fiume, sono le intuizioni, 1 corpo come piume, mentre pone a strati, Caapi con Chacruna, in pentola con acqua, bolle la mistura: se medicina sale, come fumo bottiglia, scende nella pancia, la mente scompiglia, apre porta inconscia, viaggia la visione, la medicina è viva, lavora a profusione: pressione con calore, risale dentro me, paura del distacco, nel corpo sta yajè, velocità di fuga, mi assalgono paure, assieme insicurezze, mentali le torture. Giaguaro di Amazzonia, forza di otorongo, vomita e ruggisce, potenza a tutto tondo, il malessere si esprime, al fine liberare, turbina la mente, mosaico a riordinare: la mente della infanzia, fu piena di paure, peccati e sensi colpa, si incarnano in creature, molte proibizioni, imbrigliano gli istinti, piaceri e punizioni, mischiano indistinti; totale confusione, fiducia sol rimane, mi aiuta nuovamente, rinascere purgare, immagini cangianti, al canto di un icaros, sprazzi di passato, e futuro a zigo-zago. Jan Kounen nella selva, segue un corso acqua, fino al Rio Amazzoni, che in mare sfocia, cuore di floresta, vide in tela ragno, gioco di finzioni, mappe interiori, credenze e culture, visioni di erbe, gli dice Questembetsa, sama Shipibo Conibo, veglia cerimonie, di Blueberry sorte: se chiedi alle piante, drago ti mostra, rosso con scaglie, porta umana storia, sequenze di stagioni, tutto accoglie in sè, mali e sofferenze, brucia dentro me. Yacumama è fiume, Anaconda di acqua, selva è Sachamama, che sfama e pulisce, ma pure punisce, insegna disciplina, le regole del gioco, a vivere quel luogo. Ayahuasca liana, + chacrona foglia, svelan meccanismi, di rigida prigione, ricama direzioni, orme di antenati, in bacino di Amazzonia, segue flussi migratori, lavorator caucciù, e gesuiti coloniali, thè quechua ayahuasca, e icaro di cura, narrano sciamani, iniziati alla bevanda, origine comune, presso il proprio gruppo, per prestiti contigui, da etnici diversi, incontrati alle missioni, gesuite e francescane, amerindie riduzioni, dal 700 in poi. Romulo mestizo, amico dei Shipibo, ci porta a visitare, villaggi Bora e Yagua, lungo rio Momon, su cui brilla la luna, riflette la notte, cuor di anziani Boras, indossano costume, copricapo in piume, spiriti uccello, lor piede batte a terra, volano in cielo. Romulo e Maria, con bagni floreali, e icar commoventi, purgan dai veleni, aggiungono ingredienti, secondo esigenze, di cure personali, erbe in infusione, tisane e profumi, in acqua sanGiovanni, di selva medicina, esperienza audiovisiva, con sinfonie di rane, insetti fastidiosi, mangiati dagli uccelli, icaros mapacho, amplificano percetti. Romulo insegna, parole dei Shipibo, lingua quechua selva, IKARAY verbo soffiare, fumo e messaggi, parol adatte veicolare, dirige una visione, cura od emozione; icaro incanti, apprende nei rituali, con diete e profumi, sogni e animali, pur icaros rubati, da brujo curandero, travestiti in feste, in città di Loreto. Muraya Sumi e Banco, son 3 gradi medicina, prendi tè yagè, più volte a settimana, da coito ti astieni, 3 giorni donna umana, eviti ingelosire, spiro femmina di pianta. Pajè duran visioni, apprendono canti, parol nomi ridondi, la notte appar tapiro, selva appar patata, giaguari ceste intrigo, lingua twist impara, gemello twin legame, diagnosi cura mana. Mapacho tabacco, è cibo dei Mariri, nutriti x restare, in bocca al curandero, aiutano la cura, vanno preservati, da furto dei brujo, che teme fum mapachi. Muraya-cai sono piante, creatrici di pajè, recan spiriti aiutanti, a mezzo delle diete, e sogni rivelanti: yachai ovver Mariri, impara ad icarare, ti insegnan tali piante, icaros melodie, presentano potere, al novello curandero, parole ritmo e suono; se allungo la dieta, e + canzoni apprendo, se uso altrui canti, ne chiedo permesso, chiunque ha pazienza, un di riceverà, melodie a lui adatte, e maestro diverrà. Ogni curandero, tiene proprio idioma, icaro tabacco, o Chiri sanango, se canto Ayaruna, icaro a chiamare, spiriti di avi, subacquei o di animale. Icaro son tanti, ognuno fa un lavoro, di cura e medicina, apron mondo sogno, se appaiono cantando, erotiche sirene, catturano umani, con seduzioni vere: Pusanga canto amore, di belle sirene, Bufeo delfino rosa, in Amazzonia fiume, sotto acqua insegna, erotizza 1 pagè, è spirito forte, carisma sessuale, nel coito piacere, encantero a curare. Buon vegetalista, incanta sue pietre, quarzi curativi, dipinge storie trame, parole con disegni, miscele da icarare: icaros Aranita, insegna piccin ragno, a tesser corteggiare, tele seduzione, icaro Sirohuea, stimola divertimento, anima pazienti, di gioia con intento. Romulo ayahuasquero, fa icaro bellezza, smaschera con essi, falsità scaltrezza, è arma curativa, veicol di sapienza, potere personale, icarare è caricare, oggetto di energia: ora protezione, al paziente pure arriva, cantando sopra oggetto, suffla 1 intento, mapacho o yagè, con icaro ha portento, guidano paziente, fuori fisso tempo. filosofi_don-emilio1982.mp4 filosofi_amaringo.mp4 audio 88:12:28: Romulo narra, sua storia Amazzonia, vissuta in Perù, confini con Colombia, terra di caimani, malaria febbre gialla, vivono i Matses, giaguari e arborea rana, tra Siona e Yanomami. MATSES indipendenti, cacciator-raccoglitori, fanno palafitte, la pioggia spesso inonda, durante la stagione, ai tropici di norma, umido ambiente, caldo appiccicoso, coltivano yucca, zuccheri e banane; alfine di cacciare, devon comunicare, con spiriti di piante, e totem animale. Romulo ha un amico, Sandro Matsigenga, ha figli e due mogli, del clan Ashaninka, dorme con le piante, sogna il loro uso, se a genio gli vai, ti insegnano infuso: lor usano 1 secreto, di un arborea rana, qual mezzo caccia-pesca, medicina umana, phillomedusa versicolor, detta Sapo Kambo, è un antico pagè, che in loro va cantando; muco pelle raganella, sfregan su ferita, sul corpo cacciatore, farà circolazione, ad avere sogni, premonitori su animale, preciso luogo caccia, li aiuta una solanace: pianta fiuto Nu-Nu, durante il rito sapo, serve acuire sensi, a caccia nella selva, verde polvere tabacco, a cener mescolata, unita a kambo-saliva, sfregata o inalata: pelle va spellata, da ramoscel rovente, il sapo liquefatto, si applica su piaga, a zona ustionata, ugual capocchia spillo, corpo scalda e arde, suda fa scompiglio, brucia da interno, cuor martella corre, ogni vena arteria, senti aprir nel corpo, a permettere la corsa, sangue burrascoso, vulcano ridestato, corpo erutta acquoso; van fuori controllo, funzioni corporali, sbavare e lacrimare, orinare e defecare, sommerge ogni rumore, corsa martellante, sangue accelerato, dolor divienta grande, respiro affannoso, desider lui morire, lo stomaco tien crampi, inizia a vomitare, tutto affievolisce, esausto cade al suolo, perde conoscenza, risveglia nel Dio tuono: la forza muscolare, erculea in ogni posto, visione approfondita, al buio senza sforzo, sopporta senza cibo, rincorre gli animali, e vari giorni vede, con sogni magistrali.| SIONA di Colombia, del rio Putumayo, trecento rimasti, dal tempo coloniale, lor religione rispose, a repressione esterna, rifugian selva madre, ricevono bevanda, forza dei cacique, identità che torna, a curare ecosistema. Siona mito narra, sciamani primordiali, Sole Luna e tuono, a Pleiadi fratelli, hanno una sorella, vivon tutti a terra, come giganti umani, e bevevano yagé; insegnano ai Siona, a bere bevanda, sente pleiade più giovane, ebbrezza avan visione, cade da sua amaca, vomita e sparge feci, mentre Luna maschio, beve sen visioni; appreso a ber yagé, ascesero ai cieli, mentre la sorella, mutasi nel vento, alberi e formica, e fissa ciò nel mito. Siona universo, fatto a cinque piani, gran dischi in relazione, piatti di fontana, sotto terra e primo cielo, secondo e terzo cielo, sopra tutti sta, Empireo cielo metallo; fine mondo è dove, si incontrano i fiumi, nel grande lago dove, è colonna che connette, i primi tre piani, abitati da entità. La terra tien due lati, ikako e yeki kako, ikako quan si sogna, o si beve iko, gli esseri ai due lati, passano il confine, subendo mutazioni, umani come uccelli, mentre gli animali, giaguaro ed anaconda, raganella e pecari, giungono di quà, prendendo forma umani, guidano sciamani, mentre i pesci là, appaion piante mais, quando vengon quà. Interazion tra i lati, è base della vita, come dicon Tzutujil, che attività di là, influenzano di quà, pioggia cade qua, quando la gente là, beve chicha birra mais, che sparge pure al suolo. Siona fino anni 60, cerimonie ayahuasca, calma crisi e pianti, causati da banchieri, Arsenio Yaiguaje, ultimo pajè, non lascia successore, tra i giovani urbanizzati, ora alcolizzati. Siona due volte anno, ora bevono iko, quan passa il pajè, del popolo vicino, riunioni conviviali, di gruppi familiari, si narrano esperienze, vissute in altro piano, con minuzia dettagli, dei luoghi visitati, esseri incontrati, costumi e riti dati: alcuni esseri sono wati, abitan ovunque, foresta fiumi e cieli, come mbwiri africani, son diversi per tipo, come i wati dei morti, o i wati inviati, o encantos e altri; wati arrabbiati, san dare malattia, in casi debolezza, come nei neonati, mentre i Bain sono, gente come i Siona, vivono altri piani, amano yagè, li visita sciamano, in forma di giaguaro, quan beve suo yagé. Ingrediente base caapi, masticato a lungo, sfibrato ed ingerito, o macerato in ore, beve acqua filtrata. Sama conosce molte liana, per cottura o manducazio, le coltiva e le prepara, per diversi riti bevanda, varie liane importate, da zone gruppi diversi, alcune tolta la corteccia, scende amar sapore, o aggiunge additivo, foglie Diplopterys cabrerana, o specie Brunfelsia, che i piedi intorpidisce, come tabernaemontana, apprendistato accelerato, con yoco e tabacco, o Psychotria in tempi magra, oppure datura, usata raramente, permettono mutare, in serpente o giaguaro. Yagè preparato, in capanna collettiva, usan precauzioni, a evitare che guasti, o rendere visioni, fuori controllo, se donna beve troppo, rischia un aborto, incinte o mestruate, restano in disparte: donna dopo il parto, si lava tutti i giorni, 40 giorni dieta, prima di far cuoca, al Siona sciamano. Rito collettivo, invita tutti quanti, ai giovani maschi, è scuola di Arsenio, che canta a guidar visioni, come vie sonore, prima i canti di chiamata, di spiriti yuxin, seguon canti stabilizzanti, poi icaro a vedere, poi i canti di congedo; nel corso rituale, visioni collettive, invocate e controllate, dal pajè maestro, dopo il tramonto, alla casa yagè, presso la foresta, ognuno amaca da sè, appende e prende posto, nella capanna che: sciamano prova il thè, poi arregla ogni tazza, con canti e foglie secche, a dar vision volute, beve sin tre tazze, verifica qualità, se produce buon visioni, altrimenti va gettar, rito interrompe, per ricominciar. Se visioni son buone, inizia a cantare, lo aiutano assistenti, a vestirsi rituale, corona e baston di piume, di uccello guacamayo, cioè spirito del sole, il primo sciamano, che viaggia nel cielo, uccello su spalla. Bevon partecipanti, a turno dopo Arsenio, che regola lor yagé, tornano a sdraiarsi, sua amaca ciascuno, nel corso della notte, fin cinque tazze a bere, tra pause di 2 ore, chi mastica canna zucchero, va bilanciare amaro. Saman mentre canta, da flauti accompagnato, durante le visioni, fedeli entrano là, vedon gente yagé, bella decorata, comunican con loro, e copiano i disegni, su proprie facce Siona, e su amache vedranno, samano tal giaguaro, anaconda od ocelot, che esce da capanna, a far visita a quei clan. A termine del rito, 1 bevanda temperata, chiude cerimonia, riunione viene sciolta, pajè spiega visioni, esperite da gruppo, se scopo era cura, spiega causa malattia, il wani del malanno, e i rimedi per guarire; se scopo era caccia, Cacique narrerà, il patto concordato, con wani di animali, nel corso del suo viaggio, luoghi e tempi indicherà, a trovar prede animali, donate da lor wani. Visione collettiva, stimolata da pajè, a inizio cerimonia, anticipa nei canti, ciò che incontreranno, tutti alle visioni, dettagli di colori, e geometrie ulteriori. Siona vedono tre tipi, individuo sposato, che ha provato bevanda, il secondo è cantante, ha bevuto più a lungo, ha esperito stacco corpo, con visioni altro lato; terzo è indovino, che vede giaguaro, Curaca in lingua quechua, sa visitare i piani, secondo sviluppo, Dau potere accumulato, con bevuta regolare: dau è come num, sostanza fisica che cresce, nel corpo del maestro, nel lungo apprendimento, dove lo studente, sperimenta visioni, naturali e culturali, alternando isolamento, dieta emetici selva, banane verdi pesci e uccelli, le mature son proibite, almeno per un mese. Dau conferisce, potere a medicine, maestro canta sopra, attiva loro forza, induce pur visioni, con bevande più leggere, come yoco e alloro. Studente pronto beve, tre notti lo yagè, vive mito Pleiadi, ebbrezza vomito e diarrea, perdita equilibrio, seconda notte vede fuochi, bruciato e morso da serpenti, da macchine e anaconda, se resta sen paura, continua iniziazione, vede gente altrove; nella terza notte, vede Madre Giaguaro, o Madre Anaconda, che intona canti lutto, lo chiamano figlio, e lamentano sua morte: studente si vede, mutato in bambino, avvolto e allattato, da Madre Giaguaro, che poi lo allontana, studente è rinato, tra gente yagè, dau in lui fluisce, e riceve un nuovo nome. Studente e maestro, poi bevono insieme, eseguono viaggi, attraverso le pintas, piani di universo, ogni pinta è abitata, da disegni colori, e specifici canti, appresi a ogni ciclo, di tre notti yagè, passata ogni pinta, rafforza il suo dau; alla casa di tigri, invitati a riposarsi, mentre mestre spiega, al novizio ciò che vede, carriera del novizio, passa dai disegni, tatuaggi sonori, degli esseri che vede; se và da altri maestri, viaggia con loro, raggiunge altre pinta, acquista altri canti, cumula visioni, mantiene memoria, del lato in cui si trova, cosciente di apparenze, resta essere umano, ritorna su sua terra; vedon tutti i piani, solo abili sciamani, raggiungono la Luna, o cielo di empireo, fatto di metallo, che Dante pur descrive, con cori musicali, e rosa dei beati; alcuni da lontano, intravedon qualche piano, che poi li specializza, nel rito caccia o cura, contatto di animali, astri tuono e vari.| AWA gruppo indios, vive selva mentale, frutti e miel migliore, san dove trovare, caccian selvaggina, nomadismo stile vita, cerimonia Karawara, luna piena invita: viaggiano uomini, allo iwa della selva, entrano in capanno, portale tra 2 mondi, donne decorano mariti, piume avvoltoio, 1 resina per colla; giovani osservano, al chiaro di luna, arriva stato trance, 1 canto sufficente,, canto si fa forte, i bimbi sono a nanna, nel capanno-tempio, a turno ognuno canta, incontrano lor avi, e spiriti foresta, in dimensione aliena, caccia è fortunata, Iwa è la dimora, di essenza di animali, ne allevano qualcuno, compagni degli umani; orsetti procione, cinghiali avvoltoi, se 1 cucciolo di scimmia, entra in famiglia, vien nutrito al seno, mai sarà mangiato, se torna in foresta, è hanima preservato. musica_shipibo-icaro.mp4 siona_putumayo_colombia1941.mp4 audio 268:10:25: A sera incontro Martin, apprendista di Chiviliu, saman TZUTUJIL, ci narra sua storia, tra Messico e Usa, Navajo e Mazatechi, rituali di cura; morto suo maestro, eredita pazienti, fino trenta mila, persone del villaggio, primo suo dovere, è accrescer giovinetti, con riti iniziazioni, a farne adulti veri. Visse a Santiago, Atitlan in Guatemala, patria di una guerra, brutale poco umana, il governo dominante, messo su dai gringo, vieta tradizione, vuol consumismo spinto. Martin va fuggire, in pericolo sua vita, in lui Chiviliu vuol, tener sapienza antica, trascrive musicando, indigen tradizione, la porta camminando, di nazion nazione: appresi molti anni, correggere squilibri, rapporti di persone, con spiriti antenati, Chiviliu mi chiamò, 'preserva tradizione, viaggio tra confini, nell'ora del terrore; dopo guerra civile, torna a villaggio, riporta antenati, del tempo primo saggio, vado reinsegnando, lor miti assai profondi, foro al centro tempio, tunnel fra due mondi: questo luogo cavo, partorisce il mondo, 1 albero produce, frutti e vari fiori, fatti con un suono, che viene di là, noi li mangeremo, anno che verrà. Albero del mondo, ha radici in aldilà, noi non le vediamo, ma quelle dan vigore, il mondo che tu senti, bevi oppure mangi, sicuro può fallire, se l'altro tu sganci: da quel mondo noi veniam, e dopo esser cresciuti, poi dimentichiam, ricordi di quel mondo, ai bimbi eliminiam, a ritrovar la storia, vita poi spendiam. Giovani iniziandi, vanno giù nel buco, sino altro mondo, per albero animar, istinto della morte, portano a coscienza, imparano il dolore, acquistano eloquenza; lottare con la morte, lotta di eloquenza, tentare ingannarla, ucciderla non puoi, se tenti carpirle, affar + vantaggioso, su altre person ricade, costo + oneroso: non rifiutar offerta, lei è opportunista, di anime affamata, e di pensier umani, la tua immaginazione, falle ben trovare, Felice lei si ferma, un poco a dimorare, Ogni uman possiede, anima indigena, ogni debito creato, ha spirito natura, civili o tribali, consumiamo essenza, per fini imperituri, di sopravvivenza. Thera sempre chiede, continua distruzion, la cura o risposta, produce sua reazion, se noi a var ragioni, cibo non le diamo, sogno si prosciuga, piano noi moriamo; connettersi a luogo, quotidian passaggio, è spiritualità, continuo scopo assaggio, gli umani con i suoni, nutrono quel mondo, reame che in ritorno, aiuta nostro mondo. Spiriti e antenati, di mondi o di psiche, Ci cantano alla vita, siam loro sogno fine, avendoci cantati, portati a esistenza, se tu non li alimenti, prendono insistenza; veniamo sulla terra, al fine di sognare, ovvero ricordare, altro mondo alimentare, un paese paga prezzo, della sua esistenza, sogna ed alimenta, sua spiritual essenza. Seduto presso stagno, canto lor canzone, che torna come eco, a far da nutrizione, così 1 regal spedito, in ogni direzione, eco mi ritorna, e varia in vibrazione. Vivendo ad Atitlan, 1 mio bambino persi, causa febbre tifo, pagai col mio dolore, nacque amicizia, con rito animista, mi trovo residente, ecco mia conquista: appartener 1 gruppo, primordiale idea, linguaggio è la colla, unisce e rivela, Eloquenza di miti, rinnova lor capanne, le case robuste, le fa chi è distante.| Tzutuhil sono uno, dei 21 gruppi Maya, con i Garifuna, stanziati in Guatemala, sul lago Atitlan, sorgeva Chuitinamit, lor capitale antica, nazione Tzutujil. Maya e loro eredi, crean crisi rituale, a trovare unità, chiave generosità, il decadimen materia, porta gli abitanti, riunir una volta anno, rinnovan capanni: inizia giornata, al primo canto gallo, la donna alza prima, prepara colazione, cibi per il pranzo, e nutre gli animali, pulisce poi casa, marito macina grani; dopo colazione, famiglie nei campi, lasciano i bambini, coi nonni paterni, imparano bambini, a fare baby-sitter, ai loro fratellini, e aiutano a pulire; bimbe colgon acqua, e legna per fuoco, son prime casalinghe, prima di coetani, dopo lavor campi, famiglia torna a casa, prima del tramonto, coglie legna strada; assieme piante erbe, per la cena zuppa, in serata attività, a casa son x tutti, preparano la cena, assiston animali, controllan genitori, scorte per domani. Nonni al camino, raccontano storie, riguardo animismo, animali e più cose, narrano il passato, della propria gente, anziani Tzutujil, spiegan con novelle: le cose sono cosi, come sempre state, fuori sotto luna, uomini e ragazzi, osservano stelle, imparano a suonare, strumenti musicali, prima di cenare; tutti chiamati al pasto, tempo condiviso, notizie riso e uova, verdure zuppe salse, Pollo o selvaggina, o eventuali carni, 1 guaritore maya, viene fa una diagnosi: palpando il polso, interroga il malato, poi evoca Ixchel, local Dea di medicina, la mostra a suo paziente, e brucia Copal, beve e fuma tabacco, così a partecipar; nel mondo mito condiviso, umani san mutar, negli animali selva, di cui hanno Nagual, loro totem disegnato, li guida nella vita, in bassorilievi maya, Chilam son figurati, come preti giaguari: nel rito raccolta, di piante medicinal, erborista invoca spiri, custodi di pianta, chilam invece cura, sol cause spirituali, sventa inganni e malparole, e cura i malati. Tzutujil linguaggio, verbo essere non ha, mondo venne fatto, tu fa manutenzione, i giovani iniziandi, portano le pietre, parleranno i vecchi, su cosa e come far, nulla è permanente, 1 gruppo sol riman: se 1 persona morta, priva iniziazione, ignor luogo partenza, ovver destinazione, suo spirito ora vaga, fuori orientamento, si arrangia si dimena, cerca compimento; saman del paese, cattura tal fantasma, divide componenti, invia in altro mondo, assiem alla famiglia, informa un rituale, attiva relazione, o gestione regolare: alimenta con i riti, regali ricorrenti, storie di antenati, ricordi nei presenti, il morto è divenuto, parte al panorama, viver tuo dolore, alimenta vita umana. Tutte le invenzioni, furon già sognate, tratte dalla terra, ancor non ricambiate, son frutti e raccolti, di sogni precedenti, cantati dagli avi, in riti ricorrenti; in culture sane, abilità a inventare, si paga con i riti, a evitare indebitare, nascono gli umani, senza debito o peccato, debito abbiamo, con spirito di avo: se noi li ignoriamo, muoiono di fame, son forze di natura, non onnipotenti, lor dolore e fame, ed emozion potenti, nei giovani io vedo, qual debiti viventi; umana presunzione, o egoica violazione, scatena loro fame, in violenza divorante, odio e depressione, avanzano imperterre, lor cibo diveniamo, a mezzo delle guerre; solo vita e morte, vissute con passione, nutrono con senso, gli avi a profusione, fantasmi di chi uccidi, recan depressione, antenati senza onore, lascian confusione: se nulla dai loro, se pensi esser solo, combattere dovrai, in te influsso loro, alimenta loro vita, con lingue di parole, ornate di poesia, e devozion di cuore. 990_nac_wani_wachiyelo.mp4 popoli_navajo-shi-na-sha.mp4 audio 84:12:29: giunser YANOMAMI, migliaia anni or sono, da Asia manciuriana, Tartaria siberiana, con altre popolazio, migrarono intorno, pragmatici creativi, creano loro mondo. Lor sopravvivenza, evolve progressiva, vedon lor bambini, azione della madre, i nonni conoscenza, trasmetton il sapere, miti e tradizioni, ciò che può accadere; tra Brasile e Venezuela, vivon Yanomami, su Rio Negro e Orinoco, Amazzone affluenti, 15 mila organizzati, clan villaggi sparsi, agro-sussistenza, caccia e primi contatti. Loro mondo religioso, enteogen vegetali, creman loro morti, seguendo schemi seri, consuman ceneri defunti, cerimonia parentele, familiar e collettive, legami senton vere. Rehao festa di zuppa, e banane speziate, di ceneri defunti, di anno precedente, usan farmaci a trattare, epidemie nuove, trasmesse dai coloni, e predoni di ori, morbillo e dolore, che Maguey vuol curare, contro ipocrisia, di fanati missionari. Loro erbe medicina, di varie famiglie, Apocinacee e Aracee, Leguminose e Moracee, Piperacee e Rubiacee, Guttifere e animali, spontane e coltivate, per febbri e malarie, disordini addome, respiro e mal di denti, infezioni cutanee, ferite e avvelenamenti, scambi coi vicini, diffondon conoscenze, e incontrano malaria, con dengue e febbre gialla, infezioni recenti, portate da coloni, che violano la selva. Maguey porta loro, vaccini e antibioti, a ridurre epidemie, strage di tribù, Zenzer febbrifugo, macerato contro tosse, percola su testa e corpo del paziente. Yanomami associa, sapor amaro alla cura, pizzicore su pelle, gusto acido al corpo, decotti di corteccia, Aspidosperma nitida, infusi foglie-fiori, di Drymonia coccinia; peperoncino acqua schiacciato, combatte occhi infetti, come infuso di Banano, cura infezioni polmoni, linfa banano, contro ferite serpente, e formiche veleni, Phytolacca su punture, di pulci ai piedi; tabernamontana cura, vermi intestinali, Philodendron lenisce, punture scorpioni, corteccia Croton su capo, emicrani dolori. Tra fiume e foresta, amore fanno bello, si accoppiano istinto, avvinti su terra, si bagnano al fiume, poi escono parlando, affetto desiderio, trasmettono guardando; ai bimbi è permesso, osservare ascoltar, qualunque discorso, si va conversare, confine non vedi, a natural curiosità, dei bimbi gioiello, della comunità; privi di strumenti, di tipo musicali, usano rumori, umani e ambientali, lor nota prediletta, pare sia la pioggia, credono dal mare, il mondo intero sboccia. Lor tempio è la foresta, oracolo di vita, i pagè fan previsioni, accurate su clima, annunciano arrivo, di piogge o siccità, tempeste e vari eventi, epidemie o calamità: lor numerazione, da uno ferma al tre, Mahu orakabe orakataue, simil la cinese, uno produsse due, due produsse tre, bruka è moltitudine, segue al numero tre. Eccelle arte plumaria, tagli di piume, ornamenti al capo, bracci orecchi e viso, i fiori della selva, profumano le donne, curan malattie, con tuberi e con foglie, le donne catturate, ai nemici sconfitti, diventano di tutti, presso i vincitori, sfogo degli istinti, stimola la guerra, in var comunità, presenti sulla terra.| Romulo ci canta, elogio ad epenà, che alcolismo e droghe, riesce contrastar, comporta tosse sputi, novizi a vomitar, porta far sberleffi, leggero scimmiottar: non reca assuefazione, crisi astinenza, usata nel rituale, è sociale conseguenza, aiuto nella fame, a scopo preventivo, porta a costruire, Sciabono collettivo; alleanze ed amicizie, aiutan comunità, da mal decadimento, curan + malattie, necessita entrare, contatto con natura, Spiriti Hekurà, son ponte infrastruttura, spiriti immortali, invocati a interferir, nelle uman faccende, e nuocere ai nemici, abitano i monti, dirupi e il petto uomo, invocano i pagè, per medicin del luogo: son spirito giaguaro, tapiro ed anaconda, di armadil gigante, e scimmia marimonda, son ara e pappagallo, tucano e tartaruga, Giaguaro della selva, tutti mette in fuga. Hekura maschili, sposati a bel fanciulle, eterna giovinezza, aiutan caccia e cura, invocan femminili, x parto nel travaglio, o hekura di piante, x cibo e tabacco; rapporto uomo-pianta, gira tra loro, hekura del clima, di vento tuono e sabbia, lavorano dal cielo, diversi indipendenti, fausti od infausti, cagioni ricorrenti: li possono invocare, pagè nella veglia, con piante di potere, e polvere di Epena, polvere accompagna, ogni yanomami sorte, permette fare riti, dar coraggio in lotte. Sintomi di epenà, ebbrezza o incoscienza, secondo la dose, per uomini maturi, assunta in solitaria, o risolver contese, in dialoghi ritmati, raggiunte son intese: un di fronte altro, or uomini diversi, stringono alleanze, scambiano oggetti, progettano battute, caccia oppure festa, se celebrano i morti, riordinan la testa; riti endo-cannibal, onor memoria morti, dando loro pace, con canti e danze forti, cerimon preghiere, son feste collettive, x maturati frutti, o nuove agrarie sfide; donne affaccendate, poco interessate, giocano bambini, con archi frecce e cani, adulti in pennichella, su amaca dondol, presenza dei pagè, dà sicurezza intorn. Pagè son richiesti, in gran necessità, durante malattie, guerre o tempeste, Spiro superiore, Yaru ovvero il tuono, terrore loro fa, se romba a pieno suono: cielo si scurisce, con vortici vento, ululano i cani, capanne sollevan tetto, Pagè riuniti in piazza, inizia rituale, a vincere paura, di pioggia torrenziale. Durante loro ebbrezza, cantano poesie, imitano passo, cinghiale o giaguaro, lacrime e saliva, tosse e irritazione, gran senso di calore, inizia la visione: epenè mondo poesia, in estasi di volo, camminano col Sole, o cammino della Luna, vola sui nemici, propizia battute, di caccia o di tuberi. Yarima è trasportato, nel mitico reame, cambia corpo mente, unisce alla foresta, e cantano i pagè, dialogan danzando, imitan gli uccelli, e il giaguaro felpando; seduti su terra, abbraccian due a due, sussurrano storielle, miti a bassa voce, pilastro di cultura, porta a rievocar, battaglie di avi, effetti collateral. Yanomami cultura, grazie a epenà, è psichica evasione, lor televisione, unione realizza, col trascendentale, dona loro equilibrio, mentale e sociale; rafforza nel bisogno, e cura ammalati, compie anche magie, a danno dei nemici, interpreta presagi, e sogni dei presenti, scopre furti e vede, di uomini gli intenti. Luna è un antenato, un tempo fu colpita, e da suo sangue mestrual, nacquer yanomami, ci andiam con epenà, in rito ritrovato, noi da li veniamo, là infine ritorniamo. Epenà ambivalente, nuoce oppure cura, pajè canta e grida, risucchia e sputa via, colloquia pur combatte, fino a sfinimento, rantola per terra, e muta atteggiamento: passa in rassegna, antenati e narrazione, atteggiamen teatrale, mangia la tensione, esaltazione gruppo, visibili ora rende, poter di guarigione, tutto già sottende. In yanomami villaggi, molti son pagè, a volte quasi tutti, uomini adulti, a seguito del sogno, o caccia solitaria, sentono chiamata, lor spirito va in aria. Thamamou iniziazione, è cura aspirante, adorna si dipinge, astiene cibi e sesso, inizia Epena viaggio, spartana vita 1 mese, isolato da villaggio, avrà zucca acqua, legna per fuoco, amaca per letto, e ronzio del luogo.| Thamamou iniziazione, è cura aspirante, adorna si dipinge, astiene cibi e sesso, inizia Epena viaggio, spartana vita 1 mese, isolato da villaggio, avrà zucca acqua, legna per fuoco, amaca letto, e ronzio del luogo. Tutori con epena, imboccano neofita, invocano hekurà, petto aprir sua porta; ballano cantando, suo arrivo poi mimando, femmina del rospo, invocano se ha febbre, se debole per fame, confuso o spaventato, lui scappa in foresta, tutto frastornato; sbavando e vomitando, si rotola su terra, privo delle forze, o di conoscenza, anche se non scappa, è preda di emozioni, accede alle visioni; lunga iniziazion, intensa esperienza, incessanti sensazioni, nenie dei tutori, cantan gli hekurà, son spiriti animali, presentano se stessi, come dei neonati, pronti ad abitare, il petto nuovo uomo. Dopo iniziazione, gradual ritornerà, integrato qual pagè, in comunità, inalar col mokohiro, potrà e canterà, fermo o camminando, ogni suo hekurà. Prosegue formazione, crescono col tempo, hekura di adozione, a spaventar nemici, di notte canterà, con voce vigorosa, mai più vomiterà: febbre raffreddori, diarree lui curerà, eccessi sesso e cibo, e sforzi eviterà, se immerge in acqua, usa precauzione, come donna incinta, di hekur fa gestazione. Per essere Pajè, beve acqua da cascata, avverte pian cantare, sonora a bassa voce, segue ad alta voce, ripete ciò che sente, fuori e dentro eco, il suono ricorrente; mistica iniziazio, raggiunge col digiuno, in lungo isolamento, invita gli hekurà, far sfrenate danze: mi trovano hekurà, giorno di silenzio, lor figlia si avvicina, danzando verso me, mi fa cadere a terra, mi apre gola e petto, sangue mio pulisce, morto steso a letto; strappami la lingua, metti le tue penne, sento quel che canta, la figlia di hekurà, per aiutare donne, durante loro parto, invoco io Tapiro, grazie al nuovo canto: Wakugnariwe è, hekura di anaconda, Arari uccello Ara, armadillo Wakariwe, il primo ha molta forza, alberi sorregge, durante le bufere. Scimmia è Pascioniwe, giaguaro Irariwe, Kumar pappagallino, caimano è Wariwe, tuono Taumiriwe, vento Watoriwe. Poter di ogni Pagè, calor intento spinge, dominare il fuoco, collega a mondo sogno, la danza è susseguirsi, voci di animali, disordine mentale, pagè ci appare morto, purifica col ritmo, alfin torna risorto: il canto del suo volo, viene da lontano, viaggio pare lungo, linguaggio cadenzato, su scala immaginaria, fumo di tabacco, da foglie sventolato, pajè ha oracolato, pietra come quarzo, nel fuoco e calore, ci narra visioni, offre risposte, con canti e invocazioni: se aspira epena, invasano hekurà, tatuato col carbone, cammina ora pagè, avanti indietro va, lui guarda nel malato, su amaca disteso, urla + minacce, a uno spirito ribelle, insediato sotto pelle: gli intima la fuga, oppur lo taglia a pezzi, che buttera nel fuoco, senza troppi mezzi, con sapienti tocchi, massaggia paziente, spinge con le mani, hekura incosciente, lo spinge a estremità, testa mani-piedi, al fin succhiarlo via, da corpo del malato, stremato cade a terra, anche varie volte, amici e conoscenti, rianimano forte, incitan ripresa, di cura spruzzan acqua, su viso battagliero, rialza e inala epena, riprende a dialogar; con un hekur si infuria, sputa vomitar, per gravi malattie, tregua lui non dà, al povero paziente, di giorno e di notte, suo intervento poi, ne accelera la morte, nei casi terminali, abbrevia dolor sorte. Convincere il malato, è arte di pagè, vincere intrusioni, ovver guarire da sè, lo aiuta prender mano, ora la sua sorte, con immaginazione, lo fa sentire forte; pagè yanomami, gran poeta attore, quando si prepara, a estatica seduta, rivela bellezza, di hekurà che serba, richiama ausiliari, spiriti nagual, parla agli animali, ne imita natura, infine gli hekurà, dimorano suo corpo, grida implora e urla, muovesi contorto, parla con la voce, di hekurà presente, il doppio uccider può, esso è ambivalente. | Pagè nel pomeriggio, tiene lezione, narra un giaguaro, che mangia + carne, cerca in Sciabono, gira ogni capanna, Yoawe lo scoprì, Epena lui fiutava: vennero hekurà, a frotte verso lui, divenne un pagè, ed ebbe suo potere, si mise a far amore, ma odore vaginale, fugge gli hekurà, lui smise di cantare; tutti conoscon, trama del racconto, vedono commossi, commento a girotondo, si crea complicità, ilarità costanti. Omave e Yomave, sono due fratelli, il primo viaggia molto, e porta epidemie, il secondo tien magia, un piede nel caimano, cura malattie. Iwari tiene fuoco, posto sotto lingua, a nessun ne dà, geloso che si estingua, privo di amici, Yomave lo avvicina, e ridere lo fa; presso amaca Iwariwe, presso sciabono, notte con piogge, freddo faceva, molti yanomami, tossivano insistenza, fuoco Iwariwe, bastava a curarli, ma padrone fuoco, va a ignorarli. Un giorno Yomave, in amaca lo culla, Iwari dormiva, improvviso starna bava, fuoco salta fuori, da bocca spalancata, Yomave lo afferra, salta si allontana, torna allo sciabono, e Fuoco dispensa. Iwariwe disperato, caimano diventa, Yomave spicca salto, ma perde suo piede, finisce sui rami, di albero Cacao, lascia scintilla, che ogni legna brucia, pianta che innesca, fuoco medicina: Prioma rospo arancio, donna di torrenti, disse a predire, fuoco fà soffrire, la invocano pagè, a curare febbri.| morte Yanomami, rito di passaggio, lascia ai discendenti, ceneri di ossa, per fare comunione, osteofagico rito, a superar paure, e anima librare: ogni umano possiede, anima Nobolebe, nuvola di fumo, da corpo si solleva, durante cremazione, verso il cielo leva, manca nel bimbo, nei morti non cremati, dispersi o uccisi a fiere, errano in foresta, soli o a schiere; seconda anima è Monise, ombra oppur nagual, durante vita alberga, nel totem animale, ragno aquila o giaguaro, uccide yanomami, se uccidi suo animale. Durante cremazione, si uniscono le due, lo Spirito del sogno, con Anima vitale, poi in altro mondo, van da Wadawadana, giudice dei morti, che smista fiumana. Piangono hekurà, la morte di un pagè, lasciano suo corpo, quando è moribondo, mentre se ne vanno, cielo divien scuro, piove tuona e scaglia, folgori con fumo; danze frenesia, attorno al moribondo, lo chiamano fratello, figlio o papà, mostrano oggetti, di sua proprietà, imprecano gridando, la sorte che verrà. Acqua umidisce, tabacco tra le labbra, piangono a dirotto, donne e maschi insieme, cadavere abbellito, con piume di sparviero, dipinto di rosso, su pira fuoco vero; da varie abitazioni, tizzoni catastati, su legna incenerisce, amaca col corpo, acre odore e fumo, si unisce al crepitio, parenti ballan strazio, lanciano sul fuoco, frecce con faretre, ceste e oggetti del defunto, esprimono dolore, senza disappunto; dopo qualche ora, cadaver consumato, cener raffreddata, è raccolta con ossa, entro una cesta, prese dai parenti, saranno consumate, nei riti di un Rehao. Yanomami festa, invitano amici, sparsi in foresta, attorno a nonno fuoco, mito agnacorami, occasione di legami, baratti e strategie, scambiano regali, parenti con amici, Pesce selvaggina, cibo nella fossa, chiude intero rito, cenere di ossa. Uomini riuniti, inalano epenà, mangiano banana, sgarbo se ne resta, invocan hekurà, picchian piedi a terra, calata la notte, entran donne in scena; al cenno del pagè, danzano con passi, 4 avanti e dietro, due a due fan canti, frizzi e provocazio, ad uomini rivolte, su amache distesi, danno le risposte; tutti innamorati, prescinder dai legami, rischiano villaggi, di giunger alle mani, duelli con disfide, dialoghi ed affare, culmine Reaho, brivido di gare. Alba fine festa, abbracciano felici, inalano epenà, pagè tutti riuniti, seduti sulla terra, in dialogo ritmato, suggello e garanzia, opera ha compiuta, Reaho di fratellanza. popoli_yanomami_rito-epena-yopo.mp4 popoli_yanomami-territorio.mp4 audio
voce: giaguaro
iquitos Seba in Amazzonia pioggie e rane cacti icaro e daime (89) canto 12:30 | foto wiramerica | audio | filosofi_don-emilio1982.mp4 | filosofi_amaringo.mp4 | |musica alfredo-eu-pedi.mp3
sionashipibo Romulo narra Matses e Siona-Tukano di rio Putumayo (88) canto 12:28 | foto wiramerica | audio | musica_shipibo-icaro.mp4 | siona_putumayo_colombia1941.mp4 | |musica 60_eu_tomo_esta_bebida.mp4
tzutujil Martin di Atitlan rinnova mondo dei Maya Tzutuzil (268) canto 10:25 | foto wiramerica | audio | 990_nac_wani_wachiyelo.mp4 | popoli_navajo-shi-na-sha.mp4 | |musica
yanomami Romulo canta epenà nel Reaho fratellanza del fiume Orinoco (84) canto 12:29 | foto wiramerica | audio | popoli_yanomami_rito-epena-yopo.mp4 | popoli_yanomami-territorio.mp4 | brasil_yanomami_survival.mp4 |musica 89_los_verdadeiros_curanderos.mp3