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voce: fiume


acquadolceacqua dei santi cura orfani e piante (2) quando il pozzo è asciutto si conosce il valor dell'acqua alchemico | foto acquaetere | audio | acqua_e_frequenzebis.mp4 | doc_Acqua_60minIT.mp4 | acqua_cannello.mov |musica
apismieleApe in candida Rosa, propoli polline e cera (71) api e pecore nutrono uomo mentre dorme. Madonna ausiliatrice alchemico | foto insetti | audio | apicoltura.mp4 | apicoltura_tradizionale_spagna.mp4 | propoli_protegge-piante.mp4 |musica
batteriacquaTalete ama ghiaccio trote e piogge (1) Cielo a pecorelle, acqua a catinelle, se il Cielo fa la lana piove in settimana, a sant'Anna rondone lascia campagna e se piove, acqua diventa manna alchemico | foto acquaetere | audio | doc_schauberger_tragendeWasser.mp4 | fibo_frattali_forme.mp4 |  |musica len-acqua-energia.mp3
bwitibogaSeba ode i profeti Fang, in radice africana (301) eboga emboba! chi vomita si purga, inizia masticando conclude attraversando popè | foto agrobuti | audio | flora_iboga_plantation.mp4 | ../../video2/iboga/iboga.html | ../../video2/nsimalen/nsima.html |musica 1h_bokaye_ebando_ngombi.mp4
bwitimisokoCavazzi a Loango tra nganga e mabundi (305) o banzi! nima na kombo, benganga bokayè! Basè! popè | foto agrobuti | audio | bwete_mitsogo.mp4 | device_doctor_genie.mp4 | film_kungfu_il-brujo.mp4 |musica 004_maviango_arco_inizio.m4a
bwitingosèEsinga e Dibenga pirogan fiume Congo (303) Ge-bembè sa bandzi Ge-bumu eboga, sa nima-na-kombwe ge-bumu mo-gondzi popè | foto agrobuti | audio | popoli_koma-camerun.mp4 | bwiti_origine_ngombi.mp4 | doc_mallendi-hommes-bois-sacre.mp4 |musica 95_mitsogho09_Ngombi.mp3
chuonnasamanAyami insegna al Golde, estasi e sorte (309) 25 novembre, torna santa Caterina, ancora neve o brina, dove il freddo si raffina cinese | foto hmongcina | audio | popoli_manchu-mong-saman.mp4 | film_dersu-uzala_siberia.mp4 | doc_oroqen-saman_cina.mp4 |musica canto_mongolo_guttural_capo-cavalli.mp4
cinabromercuriotoroide ronzio nei magneti di Ferlini (21) Dicembre gelato non va disprezzato, Dicembre innevato contadino fortunato alchemico | foto acquaetere | audio | doc_etere_natura.mp4 | doc_cupola_motorelettrico.mp4 | storia_reset24_vimana_messina.mp4 |musica musica_ritmo_medievo.mp3
danteinfernoinferi e cieli, Dante scala oggi e ieri (356) se preghiera cura, vecchio piton non fà paura alchemico | foto umanstoria | audio | filosofi_dante-purga-ultimaprova.mp4 | musical_promessi-sposi.mp4 | storia_isaccoangelo-lucifero.mp4 |musica santodaime_cruzeiro-irineu117-128.mp4
ermetemisteriCristo e Maria nei misteri Iside e Osiride (345) Disumba ande mokoko, adengano mapoma na manze na esuba ea ngambo geeza | foto umanstoria | audio | storia_nuova-cronologia_it_fomenko.mp4 | storiaNC_rusroma-stirpe-giga-jesu-kulilovo.mov | film_marcellino-pane-e-vino1955.mp4 |musica hallelujah_canto_pasqua.mp4
fiumetevereGulliver coscienza, lacrima di boscaiolo (306) per quanto sia nera la notte, arriva sempre l'alba. Capodanno ortodosso  | foto umanstoria | audio | anime_battiato_eremiti.mp4 |  | film_harlock-epi1.mp4 |musica arpaviggiano_canto-a-morto.mp3
jaiselmerzuniDharamsala e Amritsar fin deserto Thar (325) pesche e meloni delizia dei ghiottoni arabindi | foto indionesia | audio | paesi_india_thar-desert.mp4 | paesi_india_vita-campagna.mp4 | africaverde_buche-pioggia.mp4 |musica 01_ShirdiSai_02.mp3
juremacaciaYolanda beve vin balchè e danza o Torè (231) dove è corso sangue e fatica cresce albero di oblio, Isaia profeta lusitano | foto wiramerica | audio | doc_jurema-sagrada-catimbo.m4v | device_danza-tore.mp4 | anime_ambrosio-vilhalva.mp4 |musica 60_eu_chamo_a_forza.mp4
lontracacciatori alle paludi pontine (85) ngombi mbembe! soke sanga sa bopunda au nzimbe, ye mosuma mwana ye ake Mobogwe popè | foto fauna | audio | fauna_tasso_faina_volpe_gufo.mp4 | seba-grida-savana.mp4 | fauna_istrice-porcospino.mp4 |musica canto_madonnanera.mp4
nepalSeba a Kodari tra thanka sherpa jhakri (321) se piove a san Ponziano, vino costa men del grano  | foto indionesia | audio | paesi_nepal-rurale.mp4 | popoli_nepal_saman-nuit.mp4 | film_milarepa1973.mp4 |musica 01_shirdi_policeman_sadhu.mp4
ottomagostinoEgitto e Bisanzio, spezie e Mamelucchi (350) più grande lo Stato, maggiore la sua difesa alchemico | foto umanstoria | audio | storia_guerra-italo-ottomana.mp4 | storia_tartaria_mud-flood.mp4 | filosofi_maometto_rivelazione.mp4 |musica 16-Allah-dikr.mp3
papaveroRosolaccio rosetta e papagno semi (217) Papagno laudano, eccita o deprime, umul kia? slavonico | foto erbefiori | audio | flora_papavero-oppio_italia1935.mp4 | flora_oppio_degli_akha.mp4 | flora_papavero_sonnifero.mp4 |musica 5-ninnananna.mp3
pescerossomigra Glauco Trota con carassi anguilla (59) Tinca di maggio e Luccio di settembre, quando il pesce fa bianco occhio, segno che è cotto; la triglia non la mangia chi la piglia  | foto acquaetere | audio | pesci_pescerosso_longevo.mp4 |  |  |musica 66_Caboclo_Juremeiro.mp3
terabutiRaseno e Shirdi fondan Terabuti (42) nganza thoto gho bwete ama diaka gho terabuti mourino ghevedet nièmbo popè | foto agrobuti | audio | doc_forest-food-it.mp4 | terra200610_crisantemo.mov | film_shirdi-saibaba.mp4 |musica 01_ShirdiSai_01.mp3
vignetovigna Cristo-Bacco, Epicuro e Khayam vino (100) Luglio soleggiato fà vino assicurato, zappa vigna ad agosto ad aver buon mosto, Settembre inclemente, vino quasi niente, se poti a Luna calante avrai uva abbondante latingreco | foto vigneto | audio | vino-artigianale_salterio_spagna.mp4 | frutteto_vigna_potature.mp4 | frutteto_vite_potare5regole.mp4 |musica musica_vino-serafino.mp4
yudeiberiTucidide e Paolo, kulikovo e cattedrali (344) Dicembre piglia e non rende, avaro e scroccone si intendono benone slavonico | foto umanstoria | audio | storia_cronologia-fomenko_interview.mp4 | film_bibla_sanpaolo_franconero.mp4 | film_bibla_giuda-maccabei.mp4 |musica canto_megalo_bulgarian_ortodox-inno.mp4

(): 21 quid censiti


2:quando il pozzo è asciutto si conosce il valor dell'acqua: Terabuti tempio, è mitico giardino, che giunge fino al mare, Mediterraneo antico, presso Civitavecchia, sul fiume Mignone, in un boschetto querce, scapole con zanne, Elephas Antiquus, emergon da substrato, vulcanico scavato, da Istrice famiglia, con daini e cavalli, bovi e avvoltoi, incisi nelle grotte. Cacciatori-coglitori, nomadi al Mignone, manufatti in pietra, cacciano animali, sfruttano carcasse, son nomadi indigeni, giganti savoiardi, di miti aborigeni. Il popolo ELEFANTI, ritrova vecchia pista, ogni anno con arrivo, di stagione secca, vicino fiumi e fonti, sentieri ospitali, femmina esperta, guida i pachidermi, poi nuclei familiari, lasciano il branco, maggior garanzie, in ere di travaglio. Muta ecosistema, nel corso del tempo, mutano itinerari, di questi animali, dal clima tropicale, al sub-tropicale, lunga esperienza vita, li fa riadattare: aspetto e dimensioni, fossili resti, in tutti i continenti, tantissimi anni fà, emergon pure umani, iniziano affiancarli, con meli e frutti vari, africani ed europei, attestan convivenza. |Raseno sfiora il vaso, di creta modellato, mescia 1 bevanda, narra nuovo fiato, un giovane pastore, vide Dea Giunone, che allatta suo bebè, presso Giglio fiore, Lei gli mostra fonte, di acqua polla dolce, dono x sua gente, in paese lui racconta: tempio di sorgente, da vergini mammelle, cui fuoriesce acqua, divin latte corrente, cosi Maria di Agosto, rifonda villaggio, celebra memoria, con solco tracciato. Acqua ambivalente, confine del mondo, ponte mediazione, con altro continente, fonte di memoria, e fonte di oblio, Acqua di vita, e acqua morte limo. Acqua di Eurinome, dea Atropa Minerva, fiore loto e ruota, su acqua di riserva, dal lago di Bolsena, Lei guarda la volta, vorta e antevorta, di Ade una porta. Giunge con pioggia, acqua necessaria, come in Palestina, Arizona e Australia, necessita serbarla, a mezzo di cisterne, bacini di raccolta, polle terra interne: ogni Acqua piovana, risorsa alimentare, raccolta e celebrata, nel tempo rurale, acqua primordiale, metafora esistenze, di singoli e gruppi, trascende sofferenze, riti acqua estivi, i mali fan cessare, invocano pioggia, umani e rospo e rane; Silvestro con Romana, sul monte Soratte, preservano fonti, galassie acque guazze, donne senza latte, bevono tal acqua, bagnano mammelle, da fonte lattaia. Acque di calcio, hanno aria lattescente, condensan stalattiti, a forma di mammelle, ricordano Egeria, dei popoli Aethalia, giro delle fonti, dei culti fontinalia; su monte Soratte, avi ed eremiti, preservano le fonti, attiran pellegrini, fan giro coi canti, riscoprir territorio, grotte anfratti boschi, circo-ambulatorio. Madonna nere in Gallia, come in Lucania, Michele protettore, di polle sorgive, mescola suo latte, signor delle caverne, aiuta a partorire, ricorre a sue mammelle: orfani piccini, san Vivenzio e Mammante, irrorano col latte, terre abbandonate, vincendo la palude, un drago dell'oblio, bonificano 1 sito, riattivano un convito. Senzia eremita a Blera, a Lucca e Spoleto, soggiorna sul Biedano, scopre suo mistero, la Vincella del Drago, boschi verdi attira, il canyon si riveste, orzo e nuova vita. Fonti e sorgenti, del canyon son protette, da epidemie e disturbi, e lucri monopoli, acqua collegata, a latte della donna, natura madre che, emana qual madonna. Acqua offre legame, social comunitario, nel mito fondazione, femmina di umano, che suscita rinsalda, legame identitario, si dona con fatica, travaglio quotidiano. Femmina impossessata, donna che si impone, fatica signoreggia, su testa tien Concone, coscienza sua si aliena, fugge dal presente, quel peso sulla testa, vita ancor consente: di notte alla fontana, Emilia ci racconta, sonnambule talvolta, nude e con la brocca, nessuno va toccare, senno le piglia male, ritornan loro casa, nel letto a dimorare. Cariatidi di acqua, portano su testa, brocche vita essenza, presa alla fontana, vegliata da 1 saggio, su eremo sorgivo, dissetano villaggio. |ACQUA genesi divina, Allah dona pioggia, vivifica terra morta, Ap e Ma in Corano, ha creato specie umana, affine a ogni vivente: come battesimo cristiano, islamiche abluzioni, riportano il fedele, in stato di purezza, acqua segna passaggio, da esteriore a interiore, da spazio profano a sacro. Donne sono ACQUA, acqua sembra donna, a vincer siccità, e dar vita identità, Acqua di Rea Silvia, fonda Rieti paese, discende Appennini, acqua di Feronia, divinità che sgorga, da folto di selve, grotte di eremiti, sedi sue riserve. Acqua se scarseggia, riduce vita essenza, acqua in abbondanza, malaria sofferenza, se acqua corrente, la beve il serpente, la bevo pure io, potabile in corrente. Se rivoli Apus, rinfrescano viandante, cannelli fissi in tufo, versano grande, acqua è bene sommo, ceduto sulla strada, gran regole ospitali, esigon sia donata. Fravashi son chiamate, acque primordiali, nutrono germi vita, acque medicinali, impiego di tal acque, richiede simpatia, ferma mia intenzione, a volerne compagnia. Ap è acqua viva, distrugge aiuta e cura, acqua di Appennino, sua sorgente pura, Sibilla oracolare, Battista acqua Michele, o mortifer salutare. Alpi acque montagne, rivelano la sorte, Acque di eschatos, discorso sulla morte, bimbi abbandonati, da madre senza latte, allattati d apus, diventan battezzati. Esseni guaritori, pratican nei fiumi, battesimo rituale, acque del Giordano, Giovanni di Bisanzio, esercita giustizia, immerge e purifica. Andronico Cristo, in acqua battezzato, conosce la discesa, di spiriti orixas, in corpi battezzati, cielo si aprirà, lui muta acqua morta, in acqua di gioia, acqua della festa, nel cuore stupefatto, acqua di lavanda, prepara piedi a Pasqua, lacrime di amore. Fiume apocalisse, nutre albero vita, che produce frutti, radici medicina, dodici sue foglie, tracciano sentieri, con dodici canzoni, mesi andirivieni. Giovanni descrive, uomo va tornare, a Paradiso inizio, natura alimentare, senza malattie, senza schiavitù, felicità sei tu. Acqua gorgogliante, è prima medicina, umano fu guarito, con acqua bollente, cura digestiva, mentre acqua fredda, richiude pori pelle, a evitare effetto, di correnti d'aria, rafforzo immunitario, con bagno alternato. |Giovanni Pascoli narra, dal Duomo di Barga, una stella a otto punte, dipinta al pavimento, come pitagora con cetra, canta sua poesia: al mio cantuccio sento, brusir reste del grano, il suon viene col vento, dal borgo montano cade, come una voce che persuade, come acqua che ancor scorre, lascia un poco ancor io guardi, albero e ragno, ape e stelo antichi, come nubi vengono e vanno. |Phnom Kulen fondo fiume, in Cambogia Kampuchea, vari lingam sottacqua, scolpiti e allineati, in celle quadrangolari, abitanti in questa zona, vanno seminar risaie, usando acqua fiume, su sterile terreno, costruiscono più lingam, lungo fondo fiume, acqua acquista forza, migliora fertile quel suolo, e crea semente luogo, e il rito religioso, bagnar linga con acqua. Periodo in |SICCITA', puoi reperire acqua, desalinizzando il mare, processo lento ma certo, se usi buche al suolo, a desalinizzare, scegli un suolo asciutto, evitando le paludi, scava buca 1-2 metri, secondo tipo di terreno, poi riempie con strato, sabbia fine 10-20 centime, a creare un letto ad acqua, poi versa acquamare, e lasciala infiltrare, per alcune ore o giorni, secondo meteo e suolo. Acqua si decanta, su sedimento sali, cogli acqua superficiale, più dolce a minor sali. |Schauberger produsse, acqua viva termale, la gente accorreva, cura febbri e morale, foreste commerciali, o concime artificiale, lasciano acqua immatura, fuor ciclo naturale, che invece di dare, attingono energia, muore legno risonanza, di qualità musicale, timbro Stradivari: se suolo ha poca flora, dopo taglio legno, è riscaldato al sole, più delle piogge, impedisce a umidità, di penetrar terreno, AP scende poco, riscalda e presto evapora, senza dare i sali, sole scalda suolo, in deforestazione, acqua non risale, sorgente scompare, manca tappeti foglia, fabbrica di carbo-isolanti, che separano il suolo, caricato negativo, da aria positiva. Riforestazione, influenza macro vortici, di clima e marea, pioggia scende a spirale, su rocce sottoterra, dove cresce calore, sale a moto spirale, coglie ioni minerali, fino a incontro luce. Bosco è fonte acqua, che invia num ai campi, da laghi di stoccaggio, foresta eter centrale, su paesaggio attorno, ogni albero irradia, come i corsi AP, cisterne sotterranee, in zona di radici, ha circa 9 gradi; foresta è rifugio, di acqua divina, quando distrutta, AP incattivisce, falda si affonda, catastrofe inonda, piogge irregolari, agricolo declino, condanna gran cultura. Gestire foreste, è sopravvivenza umana, poichè produce acqua, ovvero sangue sano, più freddo è clima, più calda sarà AP, aria -30, acqua aumenta 10, mentre in estate, resta presso 4. Acqua del Turkestan, potabile fornita, in canali sotterranei, di legno e di pietra, AP scorre fresca al buio, acqua è come sangue, le oasi fertilizza, cambia di continuo, stato e pesantezza. Dopo un lungo caldo, senti tuono rumore, dal fondo del lago, acqua inizia moto spirale, alberi succhiati al centro, e portati nel profondo, poi erutta colonna, di acqua al centro lago, matura in qualità, cambia punti ebollizione, oppure di congelo, solleva senza pompe, fino sulle vette, sorgenti di montagna. AP in profondità, causa raffreddamento, in bacini drenaggio, idrogeno in pressione, sale e rilascia, anidride carbonica, mentre i sali attorno, disciolti porta a riva, raffreddata da flora, che reca nutrienti, a radici di piante. Col manto vegetale, si hanno falde alte, che apportano nutrienti, ai campi dentro boschi, poi acqua da terreno, prende sali-vitalità, viaggia sottosuolo, matura internamente, se assorbe carbonio, diviene carboniosa, 96% in castagneti, miscelasi nel buio, muove a spirale, scende a 4 gradi, a 8 la puoi bere, presso fonte a Fiuggi. acqua_e_frequenzebis.mp4doc_Acqua_60minIT.mp4audio
||Santangelo fornisce, 600 litri anno, all'eremo antico, dove idraulico serve, normale manutenzione, mette olio su sciaquone, su valvola catis, svuota cassone e chiude acqua, quando vanno in viaggio, un cucchiaio oliva al mese, su valvola del catis. |in Agopuntura, ecco ponte delle nubi, P2,LU2, Yunmen, 6 cun da linea centrale, bordo inferiore di clavicola, in avallamento mediale, dfel muscolo deltoideus, esso elimina Vento, e regola Polmoni, abbassa Qi Polmone, dissolve Flegma e dolore. Indicato a curare, raffreddor tosse bronchite, difficoltà respiratorie, asma e polmonite, disturbi e dolori, al petto spalle e costole, oppressione toracica, incapacità di alzare le braccia. |Acqua CALDA espande, muscoli e tessuti, se 50 gradi Celsius, rende 1 bagno caldo, sotto ai 37, è bagno freddo impacco. Purifica calore, addolcisce pelle dura, muscoli rilassa, ma indebolisce corpo, apre pori pelle, correnti d'aria in corso, riduce la frequenza, di respiro e polso. Acqua FREDDA calma, i battiti del cuore, Acqua calda invece, ne stimola azione, se bevi di sera, e appena alzato, acqua un poco calda, conserva salute. Acqua fresca è cibo, calda è medicina, vince indigestione, bocca pure sciacqua, Acqua calda a sera, pulisce intestini, dilata mucose, scioglie i fastidi. BERE Acqua Ap 水, rain akvo water agua, fa bene a corpo mente, un paio bicchieri, aiuta cervello, miglior prestazioni, basta mezzo litro, avan meditazioni. Ivan Nemivakin, dottore di campagna, risana persone, 3 settimane d'acqua, libera persone, sen farmaci o clisteri, mangia molto poco, sparisce ipertensione, 2 giorni di tisane, a pulire emuntori, 2 giorni a digiuno, ai malati sclerosi: se hai fame BEVI acqua, a stomaco vuoto, mezz'ora è tolta fame, poi bevi ancora, quando hai forte fame, mangia mela e cibo, se hai poco cibo, riposa tuo organismo. Acqua regola lacune, 90% siamo acqua, 1 bicchier mattino, avanti colazione, attiva metabolismo, fa digerire cibo, rimasto nella notte: se metti cibo sopra, quel cibo marcisce, Acqua è nostro cibo, a digiuno bevi un litro; acqua pulita dai, dopo i 70 anni, intestino ben lavora, cellule fan bagno, acqua ioni tiene. Acqua in bottiglia, acida a PH 6-7, a sera metti in pentola, a far uscire cloro, vedrai fin sedimento, la mattina dopo: togli acqua sopra, circa di due terzi, senza far bollire, porta a bollicine, fredda bollitura, conserva struttura, tal acqua nutre celle, di energia + pura, pranizza oppure usa, radionica di Emoto, a riprogrammare acqua.

71:api e pecore nutrono uomo mentre dorme. Madonna ausiliatrice: Steiner ci descrive, origine di APE, emerse pian piano, assieme ad umani, crebbero simbionti, umani con insetto, poi un apicoltura, prese forma e aspetto; mito Quetzalcoatl, dice stessa cosa, ape impara e vive, ambiente circostante, riflette come un ciclo, cosmo con piante, con meteo condizioni, seguono ritmìa, di musica di sfere, stagioni in armonia: sostanze dei fiori, nutrono coscienza, racchiudono in se, ogni solare essenza, + scorte nel favo, esagonali celle, accumulano forze, la cera è loro pelle; pastori-apicoltori, han medesima stella, appare alla Pasqua, Persefone risveglia, pur stelle di Ariete, influiscono su ape, su Propoli e Miele, e sciame che accade: se Ape è allevata, da uomo dipende, ma pure a sciamare, istinto riprende, vive in comune, ape è simbionte, và in sacrificio, del corpo suo sciame. API su Orchidee, si inebriano con corna, ampolle ben vischiose, polline convoglia, ovaie hanno inibite, non vi è necessità, in mancanza di regina, inizian funzionar: quando 1 famiglia, è molto disturbata, ape operaia punge, spesso accanto casa, se accede poi intruso, al corridoio volo, le api di 3 giorni, incapaci son del dolo; osservo tre parti, nel corpo api insetti, testa con torace, addome ed arti esterni, due occhi laterali, composti arrotondati, coperti con i peli, a veder mosaici dati: insensibili al rosso, lo vedon come nero, sensibili a ultraviola, lo vedon da lontano, i tre ocelli sulla testa, riescono vedere, dentro ad alveare, ciò che lor dovere, a cogliere odori, calore e umidità, antenne tronco e frusta, posson orientar; torace ha 3 anelli, saldati fra loro, ognuno 1 paio zampe, 2 paia di ali sono, ali son membrane, tese e trasparenti, duecencinquanta cicli, battono frequenti, le anteriori zampe, possiedono un lunotto, a strofinar le antenne, manipolar raccolto; zampe posteriori, munite di cestello, con pettine di peli, x polline rastrello, Addome ha 7 anelli, innesta sul torace, al fondo 1 pungiglione, femminili armate: un sacco melario, riposto in addome, + ghiandole per cera, poste sotto addome, intestino medio digerisce, altro escretore, in mesi settimane, di inverno arnia calore; ogni ape tien ampolla, profuma di Melissa, odore fer-ormone, che sventola su pista, captato da compagne, serve a raggruppar, invitare + operaie, uscire e bottinar. Ape è animale, da energia solare, Regina di colonia, riesce governare, coi ferormoni suoi, quattro cinque anni, dopo è rimpiazzata, senza troppi danni. Ape adatta veloce, ai vari cambiamenti, vicin zuccherifici, bottinan saccarosio, se invece trasportata, in zone tropical, raccoglie inizialmente, scorte colossal, dopo alcun stagioni, comoda essa scopre, inutile gran scorta, nettare vi è sempre, solo dove Inverno, lei accumula energia, così può attraversar, in semi letargia. Api operaie, nascono da uova, deposte e fecondate, regina le depone, al fondo di ogni cella, 3 giorni dopo schiude, nasce larvarella; ogni uovo è bastoncino, bianco e ceruleo, schiude e da 1 larva, bianco vermicello, sensibile a ultraviola, questa sta sul fondo, muove alla moviola: larva mangia gelatina, deposta da regina, ogni larva di operaia, passa cinque mute, residui digestione, son espulsi in fondo, prima di ninfosi, digiuno e bozzo mondo; dopo sette giorni, le celle saran chiuse, con il tappo in cera, e cibo vien sospeso, inizia metamorfosi, le larve or sono Pupe, completan dode giorni, ed escono da buche: dopo ventun giorni, diventeranno adulte, cambiano poi spesso, le occupazioni tutte, spazzine o nutrici, con cera muratrici, riparan favi celle, guardian bottinatrici: le nate a fin Estate, pur vivono sei mesi, le altre vivon meno, poiche vi è attività, frenetica raccolta, di polline con nettare, consumano energie, prima e pur in fretta. |FUCHI sono maschi, del popolo di api, + grandi di operaie, tozzi addomi bassi, + lunghe ali tiene, drone vola rumoroso, Fuco ha grandi occhi, coprono sua testa, stimola operaie, con suo odor presenza: nascono da uova, affatto fecondate, in celle + grandine, fin inverno nate, 24 giorni adulti, inadatti a bottinar, giran tutte arnie, fuchi in libertà. Aprile primavera, Fuchi fan convegno, in sciami a forma sfera, o stella cometa, librano in aria, volteggi evoluzione, attraggono regine, con grande eccitazione. Regina si accoppia, con diversi maschi, fin che spermateca, riempie sperma vari, accoppiato in aria, fuco cade e muore, suoi organ genitali, perde con unione: vivon molto poco, fin cinquanta giorni, producono calore, e poche altre mansioni, niente pungiglione, antenne sofisticate, sensibili a odori, son + sviluppate; duran volo nuzial, sorvegliano flussi, fecondano regina, non copulano tutti, qualcuno pure sfugge, alla eliminazione, passerà inverno, in arnia di adozione. Due piccole famiglie, men miele di una grande, covata a fin Inverno, confronta con scorte, 1 Arnia di inverno, meglio non disturbare, leggi strisce scarti, sotto alveare: quantità di cera, che vedi sgretolata, ti dice quan riserva, inverno fu sfruttata, controlla sui telai, quanti api sono morte, rintraccia se fra loro, regina ebbe sorte; se invece troverai, + api-fuchi morti, sappi che famiglia, regina ottenne tardi, questa non potendo, unirsi in vol nuziale, i fuchi ben mantenne, a lungo da svernare; a inizi Primavera, vo controllare i teli, veder se vi è Varroa, e + escrementi seri, posizione e spazio, che occupa e che piglia, dice quanto è grande, nel favo la famiglia: visite di sera, ad Arnie son sgradite, in tempi di abbondanza, ape appar + mite, fai visita di giorno, tempo necessario, chiarisci cose fare, evitar freddare favo.| Febbraio-Marzo vedi, arnia da esterno, annota su scheda, tenuta sotto tetto, lavor bottinatrici, capir forza famiglie, su predellino osserva, cadaver ninfe figlie; in Arnia api fanno, 1 grappolo calore, trentasette gradi, se vi è covata in fiore, scende a 25, se manca la covata, o la scorta miele, è poco consumata; se va freddo pioggia, lungo a infierire, ape smette uscire, colonia può morire, apicoltor sorveglia, irregolar stagione, pronto a intervenire, con miele beverone: se picchiando arnia, si leva 1 brusio, ronzio lieve buono, intenso-lungo è allarme, rivel regina assente, ora valuto le scorte, soppeso alveare, con mano sollevo forte: entro famiglie api, riuscite a svernare, nuovo anno rituale, potrà cominciare, da dode gradi in su, osservo lor salute, osservo ad interno, covata e scorte pure.| Marzo e primavera, stessa investigazio, sviluppo di famiglia, regin covata spazio, in clima mediterra, regina rinsavisce, depone sue uova, quan mandorlo fiorisce. Api dopo Inverno, fan volo depurazione, amano colore, bianco giallo arancione, se vedono miei panni, stesi ad asciugare, li scambiano x fiori, iniziano chiazzare. Volo depurante, giorno affascinante, dopo gran silenzio, colonia esce e canta, nuova partitura, ma fascino + grande, sia la sciamatura: se nulla accade, colonia può esser morta, Inverno non passò, esaurita sua scorta, apro arnia a vedere, i fori chiudo bene, saccheggio eviterò, che da fuor proviene. Api stravaganti, seguon propria strada, piuttosto che seguire, 1 via determinata, esplorano sorgenti, sfruttabili intorno, se trovan fiori ricchi, danzano al ritorno: danza tien azione, eccitante su novizie, chiamate a bottinare, sorgenti nutritizie, alcune fan riposo, dopo voli su e giù, lontano dalle danze, lor ozio appar virtù. Api esploratrici, poi cercan nuove fonti, impiegano la danza, a comunicar simbionti, distanza e direzione, e quantità di cibo, tracciano in figure, che evolvono di rito: danza in frenesia, se cibo è + vicino, orientano col Sole, e ultravioletto fino, danzatrice al favo, trasmette suo ronzio, qualcun lo coglie, e forgia suo destino; se 1 area di fiori, bottinano coerente, assicurati o Seba, piantar ricorrente, un chilometro quadro, ricopre normale, ma un ape forzata, puo pure sconfinare, dodici kilometri, suo massimo raggio, volar oltre quelli, non vale loro rancio. Quando ape ritorna, con suo bottino, in bocca lo depone, di ape vicina, rigurgita da stomaco, insalivato enzima, riposto nelle celle, in miele si raffina; son poco preparate, abitudinarie Api, ai turbamenti forti, di eventi naturali, ape è abituata, associar cibo e profumo, poi arriva inverno, uccidono ogni fuco; se rumori dei motori, accendono furori, disturbano lor danze, assieme lor odori, segnano gli odori, piste del bottino, ricerca 1 armonia, ape è insetto fino.| Aprile è SCIAMATURA, control celle reali, a Maggio-Giugno invece, fo posa dei melari, aumento loro spazio, riduce sciamatura, escludo la regina, andar nuova struttura; da uova fecondate, nascono regine, in celle reali, più grandi di tutte, a forma stalattite, o ghianda rovesciata, nutrita a pappa reale, durante larvata. Regina cresce molto, più di operaie, 16 giorni adulta, necessita impiegare, duemila uova a giorno, e lascia alveare, solo per sciamare, o far volo nuziale. Regina ha pungiglione, sciabola mai usata, adatta a eliminare, sua rival di stato, se entro 20 giorni, regina non si accoppia, rimane fucaiola, famiglia allor la accoppa: moltiplica in 3 modi, colonie e sciamatura, regina nuovo sciame, 1 trono si assicura, famil insoddisfatta, rinnova regin vecchia, regina suppletiva, in emergenza inscena; famiglia numerosa, e spazio insufficiente, spinge le operaie, a nutrir giovani larve, con lor pappa reale, a farne + regine, spingono poi altra, fuori di confine; durante sciamature, le vergini regine, allevate e vibrate, da operaie cugine, ape + vibrata, canta + in fretta, sdoppia lo sciame, ciascuna prescelta: sciame 4 giorni, su rami tronchi anfratti, colza e ravizzone, inizian fiori prati, in giorni di sole, sta impulso a sciamare, in tarda mattinata, fermento in alveare, 1 gruppo va emigrare, x istinto antico, crea colonia nuova, genera suo mito, archetipo modello, in psiche collettiva: spruzzo con acqua, api a raggruppare, piano senza fretta, riesco far calmare, uso poi 1 canestro, e stecca agita-rame, riprovo a catturare, attirar regina; se sciame introduco, dentro la cassetta, intorno ai fori volo, Melissa in essenza, se vedo nuovo clan, uscir dopo mezzora, vuol dire che Regina, manca da buon ora; sciame si riforma, laddove sta regina, io calmo ricomincio, agguato come prima, a sera quando Api, tutte son rientrate, lascio le cassette, chiuse ed oscurate, 24 ore attendo, nuova vita configurare: se usi arnia usata, passala con fiamma, così da eliminar, parassiti in canna, la propoli residua, sciogli poi con calma, vedrai conferirà, profumo sano ad arnia; in arnia sporca muffa, sciame si disturba, purifica con Menta, sennò rischi che fugga, Melissa strofinata, seduce nuovo sciame, ricorda che 2 giorni, le scorte san durare. |Agosto ingresso-volo, Settembre saccheggi, fò ultima smielata, osservo la covata, aggiungo nutritori, e dolce sciroppata. |APIS mellifera, se allevi in alveari, 1 arnia 1 famiglia, simbiosi con umani, eppure sotto stress, usa pungiglione, solo Apis Melipona, non punge Lacandone. Apis mellifera, aggressiva predatrice, tende saccheggiare, terre oltre confine, vola in ampie zone, sorgenti + lontane, in Asia commerciale, vinse ape locale: ma prezzo che pagò, fu Acar micidiale, Varroa che trovò, indifeso torace, cosi parassitò, intere sue colonie, fino ad arrivare, sue original dimore. Varroa fu risposta, che natura diede, api + aggressive, diventano sue prede, smercio di Regine, 1 epidemia diffuse, Varroa distrugge, coloni mellifera; si aggira silenziosa, Varroa in alveare, vive a loro spese, perisce una famiglia, covata opercolata, mangia e scompiglia, cerca apicoltore, soluzion definitiva. Varroa hà 8 zampe, apparato succhiante, sverna su addome, di 1 operaia grande, la femmina rossiccia, capocchia spillo pare, con suo apparà boccale, copula e trasale, entra in celle calde, di larve disarmate.| Taras gitano, alleva api in arnie, presso accampamenti, margini boscaglia, Arnia nuova in legno, coi melar telai, apre concorrenza, a quella di artigiani. Giorgio apicoltore, Arnia costruisce, da se con le sue mani, con regole e misure, del tutto personali, sceglie pure paglia, x Favi e materiali, sceglie come sede, siepi o avvallamenti, margini di bosco, microclimi templi, da fabbriche distanti, e campi irrorati, protette dai venti, e da umidi sfiati; se Ape è disturbata, quando vola in alto, se vede testa uomo, contro cielo palco, Ape vuol pungere, poichè vede minaccia, dalle un tetto rami, sopra la tua faccia; forte odor cavalli, ape può irritar, specie se nell aria, arriva un temporal, ecco 1 sciroppo, Inverno vai offrire, melassa zuccherina, Giorgio fa bollire: erbe officinali, fan salute sciami, integran la dieta, invernale delle api, infusi Camomilla, Melissa e Rosmarino, Menta e Maggiorana, o Salvia con Timo. Vesti e copri il capo, con colore chiaro, lino oppur cotone, chiusi a collo piano, lascia traspirare, sudor non emanare, odore troppo forte, aiuta punzecchiare: uncino delle zampe, facile si impiglia, nei tessuti maglie, capelli pure barba, la conseguenza spesso, pare una puntura, minaccia percepisce, la social creatura; prova instaurare, empatici contatti, usa un velo e guanti, sol se necessari, non fare attività, assieme alla paura, tieni cuore aperto, e anima + pura: ho pipa da tabacco, per affumicatore, fumo vo soffiare, invece che aspirare, se non ho tabacco, ho fiori Tanaceto, Lolla oppure Fieno, o legno di vigneto; troppo affumicare, serve poco o niente, non usare torba, o cartone puzzolente, pian disperdi fumo, su sommità di favi, pur le piume di oca, allontanano le api. |PROPOLI 蜂胶 fengjiao, cementa comunità, lo usano a sbarrare, davanti arnie città, su ingressi alveare, con scopo difesa, mastice vernice, spande aroma intesa: miscela di sostanze, gommose resinose, colte su corteccia, gemme appena schiuse, linfa delle piante, al balsamo dan forma, enzimi secrezioni, in propoli trasforma. Propoli contiene, sostan battericide, molti antiossidanti, varie funghicide, enzimi inibitori, su germinar del seme, anche cera favi, un poco ne contiene; solubile in alcol, ammoniaca e acetone, ha sapore acre, variabile colore, giallo chiaro-verde, sino bruno scuro, sprigiona sopra fuoco, insetticida puro; duro a 15, ammorbidisce a 30 gradi, liquefa a 60, separando in 2 parti, propoli galleggia, cera va sul fondo, in olio spalmato, cicatrizza ustioni, cura bronchiti, e combatte infezioni, propoli su pelle, raro fa allergia, soluzione acquosa, sciacqui gargarismi, in fumo calma api, incenso a meditare, silice zolfo e sodio, è anti-critto-game. Taras apre 1 arnia, rompe un sigillo, fatto di Propoli, porta uno scompiglio, lui coglie MIELE, 蜂蜜 fengmi, in giorni luce e calore, presso mezzogiorni. Miele riscaldato, rimargina le piaghe, cura carbonchio, e ulcer purulenta, unguento x ustioni, foruncoli e vaiolo, in vasi terracotta, conservo miele oro: dò ai tubercolosi, miele in latte Capre, nei dolor di orecchi, verso gocce calde, assorbe umidità, miele tien potassi, riduce allergie. |CERA 蜂蜡 fēnglà, tien alcoli e grassi, scioglie e si fonde, a 62 gradi, in acqua galleggia, la sciolgo bollente, residui del fondo, do a piante contente; se cera poi fusa, verso entro stampi, se oliati la estraggo, x pochi istanti, uso a lucidare, pavimenti e porte, lenire scottature, e mali schiena forte. |POLLINE 花粉 huafen, aiuta sopravviver, cinesi in carestie, duran guerra civile, 1 pilota americano, in guerra torturato, dai Penan fu accolto, con polline curato: forte attivatore, di flora intestinal, probioti ed antibioti, malati integrar, apporta + energia, dopo affaticamento, aiuta ogni astenia, parto e allattamento; buon Polline cura, tumori alla mammella, disturbi di psiche, pure impotenza, energetico 6 volte, + di latte e carni, valido nutriente, sol Dattero gli è avanti: calma anzian attriti, lenisce tonsillite, paralisi ed arterie, da Parkinson colpite, contrasta anoressia, e rachitica anemia, aiuta pure i bimbi, e i convalescenti, docenti e contadini, assieme studenti. |Diabete correlato, a zucchero raffinato, bianco saccarosio, da industrie trattato, con acido di calcio, ed acido solforoso, a dare color bianco, ovvero saccarosio; bian zucchero ingerito, alza Glicemia, iper e ipo-glicemi, altalena sanguigna, veloce carburante, ma rende dipendente, segue spossatezza, di corpo con mente: a neutralizzarlo, corpo cerca calcio, lo toglie da riserve, denti oppure ossa, alza putrefazio, in flora intestinale, fragile organismo, immunità a calare. |VELENO di api, detto 蜂毒 feng-di, cura Ivan Khan, e Sammel in Vienna, dopo viaggio in Cina, trova soluzione, assieme Filipp Terc, bravo Api-puntore. Filippo insegna Vienna, antisepsi ad ostetrici, in ospedal reparti, riduce morte infezioni, di febbre materna, poi colleghi ignoranti, spingon lasciar Vienna. Sammel e Filippo, provan su se stessi, api-veleno ha + virtù, quando inoculato, gotta e reumatismi, eccolo applicato, sciatica ed artrite, nevralgie e malaria, veleno sa lenire. Sammel sfrega parti, dolenti del corpo, con api morte oppur, punture ricorrenti, vide molti casi, di peste o colera, ridotti e curati, puntur mattina e sera; provano veleni, api di + zone, pure ape africana, + piccola e veloce, enzima Apamina, antibiotico potente, attivo 30 volte, + di velen serpente; veleno inefficace, preso x via orale, fosfati magnesio, aci formico a dare, assieme Triptofano, Iodio e dopamina, potassio cloro calcio, e noradrenalina. Veleno di ape ha, color trasparente, amaro acre sapore, acido reagente, solubile in acqua, degrada facilmente, ha molte virtù, ma secca rapidamente: fluidifica sangue, tonifica il cuore, cura bronchiti, e infiammazioni occhi, su pelli è revulsivo, vaso-dilatatore, accelera respiro, ossigeno e calore; miglior Fegato nervi, e cura fratture, agente immunizzante, e radio-protettore, ha effetti neuro-tossi, anestetico locale, stimola in cavalli, muscolatura liscia, ma inibito viene, da digestivo enzima; persona iper-allergi, ha shoc anafilatti, laddove apicoltori, diventan tolleranti, dolor gonfiore edema, tossicità locale, crampi e convulsioni, il quadro generale. apicoltura.mp4apicoltura_tradizionale_spagna.mp4audio
||Nzambe, dio delle api, aveva due figli, Baka e Kota: ape e mosca tse-tse. a Ndzambe piaceva la mosca tse-tse più dell'ape, così ogni volta che la mandava in giro, tse-tse portava il broncio, così era l'ape che spesso eseguiva l'ordine e andava al suo posto. Un giorno ndzambe si ammalò e l'ape che gli era accanto, si prese cura di lui, così apis venne benedetta da Nzambe, con il dono della produzione di miele, a causa del suo rispetto amorevole.

1:Cielo a pecorelle, acqua a catinelle, se il Cielo fa la lana piove in settimana, a sant'Anna rondone lascia campagna e se piove, acqua diventa manna: TALETE di Mileto, uno dei sette saggi del Mediterraneo orientale, era un vasaio che predisse una buona raccolta di olive grazie alle piogge che vide nel cielo. Egli considerava l'acqua come elemento fondamentale da cui tutto ha origine e affittava frantoi per trarne profitto. Talete credeva che l'acqua nutrisse la terra, permettendo la crescita della vegetazione, vedeva l'acqua come la fonte della vita, in grado di assumere ogni forma e creare la realtà. Amava l'acqua così tanto da considerarla come un soffio spirituale chiamato protone e viriditas, Panta plere theon, Dio è presente in tutto, in forma pioggia e mari, fiumi pozzi polle. Talete insegnò questa dottrina ovunque andasse e morì mentre assisteva a una gara alle Olimpiadi. Alessandro Magno trovò, su tomba di Talete, messaggio su tavola smeraldo, di Ermete Trismegisto: acqua è primo elemento, che contiene in sé entelechia, energia che forma cosmo, seguendo un flusso toroidale, di etere a spirale, che genera sole luna e vento, Terra è sua nutrice. Talete lasciò la sua scuola ad |ANASSIMENE, che considerava l'aria, come elemento primordiale, anima del cosmo che si condensa, in vento nuvole e pneuma, e si trasforma in fuoco, quando si rarefa. Anassimandro successore, aggiunse che il cosmo, è organismo, che respira, mentre i terremoti, son causati da correnti, di vento sotterranee, soffi di acque o nelle vene, influenzano emozioni, di gimnosofisti indiani, che controllano respiro, a narici alterne ida e pingala, sole rosso e luna bianca, nadi sodana yoga, per calmare la mente, arte detta pranayama. |ARISTOTELE metafisica, inizia scienza dal principio, Motore immobile di tutto, fonte e ultima meta, sostanza che permane pur mutando proprietà, Teofrasto suo allievo, Physis natura chiamerà. Entelechia principio secondo, potenziale interno in tutte cose, che cerca realizzarsi, nel modo più completo, via moto e mutazioni stagionali, dà significato e scopo vita, sia come causa esterna, che agisce su oggetto, sia forza interna, che spinge oggetto verso suo scopo: con aiuto di entelechia, il seme pianta si sviluppa, potenziale per adulta, lavora al suo obiettivo. |Gerard Pollack narra ACQUA, che serba energia, infrarossa e radiante diventando potenziale, H2O si trasforma, in ioni idronio protoni e OH negativi, creando Zona di Esclusione, che respinge ogni cosa, e sviluppa ordine esagonale, formando acqua in quarta fase, una elastica sostanza. Robert Brown vide il polline, danzare nel liquido, scopre energia di ambiente, e aiuta la entelechia, come polvere sospesa in un fascio di luce. I moti browniani della luce, dissocian cariche in perpetuo, dirigon linfa in capillari, acqua è forza di lavoro. EZ forma buccia intorno, a gocce e bolle di acqua, vescicole leganti, in esagoni o a stella, di ossigeno e azoto reti, attrazione e repulsione, tra terra e nubi produce, vapore per volare, sui tappeti di Aladino. Lo schema ricorrente di vaporizzazione, levitazione e ritorno in pioggia, ripete in bevande calde, e nei vapori del Delfino, che gioca con suoi anelli vapore, dissipati in vescicole, come gocce di aerosol, diffondon luce nei cristalli, creando aurore arcobaleni. EZ cristallina, si forma dentro vasi sanguigni, escludendo batteri e impurità, cristallo idrofoba come ombrello, ha una carica negativa, e un potenziale più stabile, rispetto acqua normale. EZ acqua protonata, crea connessioni tra molecole, come collante naturale, di latte o sangue, osmosi e attrazione, tra il sale e l'acqua, coinvolgono EZ. flussi energia e ioni idronio. EZ separa acque marine, Mar Baltico e Mar del Nord, dove EZ salina, esclude altre sostanze, la luce infrarossa di astri, stimola vita negli abissi, grazie EZ in sua acqua. Acqua fonte di energia, genera volt di Kelvin contagocce anti-gravità, con risalita di una goccia, come un cumulo |NEMBO, cioè cumulo di nuvole, pesa 15 mila elefanti, sospesi nel cielo, loro caduta dipende, dalla carica elettrostatica negativa, che seduce dalla terra. Ogni oggetto in movimento, genera onda che propaga, e ogni ricevitore, trasmette a sua volta, come in danza Santodaime, maggiore è lunghezza onda, maggior velocità propagazione; lunghezza d'onda può cambiare, attraversando la materia, un muro assorbe il sole, e lo irradia in una stanza, oggetti più riscaldanti, emettono più radiazioni, mentre le nuvole assorbono, e irradiano infrarossi, acqua emette calore: metti una mano su teiera, assorbi calore che ti arriva, come info nella mente, se di meno appar freschezza. Acqua e acido solforico, può bollire esplosivo, o reagire con polvere cemento, a formar sostanza dura, lasciando riposar un giorno. Miscela acqua-etanolo, nel rapporto 40:60, si riscalda e fà viscosa, a causa di zone escludenti, che danno corpo all'etanolo. EZ segue forma, a nido esagonale, dal fondo oceani e otri, prosegue in atmosfera, fin cupola ionosfera, rimbalza più volte, subendo e influenzando, creature che incontra. Ossigeno e Azoto, esistono sempre, legati in proporzioni, ricevon vibrazioni, per piante o per tsunami. EZ batteria con patate, due elettrodi in ciascuna, di metallo diverso, zinco con rame, come pila Volt, irradia infrarosso; acqua calda gela più veloce, secondo effetto Mpemba, un cuoco di Tanzania, che studia EZ in |GHIACCIO, passa da esagoni sfalsati, a esagoni ordinati, legati e sovrapposti. Cristallo neve ha simmetria, esagonale e a volte non congela, a causa carica infrarosso, acqua a basse temperature, pur -40 o -80 gradi, cristallo neve esagon stella, portà in sè un bagliore lampo, che segnala transizione, e invasione di frequenze, che forman cristalli ghiaccio, in quartieri localizzati, di protoni concentrati, invasori un tempo esclusi, ora protagonisti, superata una soglia, fan cooperazione, a ondate successive, diventano attrattori. Fusione è transizione, da ghiaccio ad EZ, presso sciolti iceberg, è appiccicoso o scivoloso, dipende dai protoni, presenti in superficie, se assenti avrai la lingua, elettrostatica adesione, mentre se presenti, avrai basso attrito, per pattinar su ghiaccio. Cariche separate, erogano energia, Ghiaccio congela, da alto verso basso, preserva vita pesci, mentre produce ordine, pure acqua in vapore, è ordine creato, riduce entropia. Cartilagine è gel, che riduce attrito, per EZ moto di protoni, che fissano cristalli, e lubrifica articolazioni. Spumante esce stappa, acqua protonata, a causa asperità, dentro la bottiglia, EZ vi aderisce, e forma bollicine, protonica pressione, le spinge verso luce: asperità fatte ad arte, induce bollicine, a far comprar champagne, reca fascino danzante, goccie mature, diventan bollicine, se cambia pressione, và liquido a vapore, ma se scende pressione, Sale evapora fin nubi, nucleo per le gocce. Il sale calma bolle, poichè restringe EZ, così quando acqua bolle, scoppiano le bolle, rilasciano protoni, dal liquido al vapore, assieme vari aromi. Vetri automobile, rivestiti da EZ, umida atmosfera, goccia vi aderisce, per forza di attrazione, goccia appiattisce, se acqua si espande, idrofilo sei detto, mentre se ti imperla, idrofobo rimbalzi, in piccole sfere, su foglie di loto, lasciandole asciutte. Minestra nella tazza, ogni bolla che si rompe, dà suono gorgogliante, rilascia protoni, che spingono vapore, lungo teier che fischia. |ACQUA VIVA muta forma, in tubo ritto ha resistenza, ma in tubo a spirale, resistenza scende a zero, diviene negativa, e vince gravità, oltre moto rettilineo, espande aldilà. Acqua muove come vuole, in corno Ariete scorre, simile alla vite, attira particelle, fino a grandi pietre. TROTE in risalita, saltano cascata, vincono correnti, tu cogli connessione, tra moto-energi e forme, Acqua ama fluire, in gorgolii sinuosi, di vecchia sorgente, con moto vorticoso, alimentato da suoni, in notti fredde inverno, orchestre a levitare, metalli e pietre danzanti, sagomate in strutture, elettro caricate: in notte chiara luna, si muove circolare, attorno alla pietra, giunta in superficie, forma cerchio ghiaccio, che fà galleggiare, altre pietre in successione, tutte a forma uovo, mentre le spigolose, restano sottacqua. Schauberger mette pietre acqua, ombreggia suoi canali, con curve sinuose, sponde ombreggiate, protegge da luce e calore, corrente in notti fredde. Inverno 918, gran legno fu abbattuto, da violen tempeste, animali tiro assenti, mangiati dalla guerra, Schauberger usa ruscello, durante luna piena, tronchi scende a valle, in tipi di grondaia, che seguono torrente, in percorso tortuoso, in spirali serpente, orari e antiorari, acqua scorre strette forre, pur poco volume, laghetti intermittenti, cui rotolare i tronchi. Dopo la guerra, alberi abbattuti, asciugano piogge, sorgenti e torrenti, arriva tecnologia, che vuol percorso breve, denuda foresta, distrugge fauna e flora, distrugge letto fiume, che poi straripa a piogge, flussi fan selvaggi, AP smette di pulire, suo natural canale, riempie ghiaia e fango, erode sponde esonda, dopo piogge e sgeli, prosciugano fontane, livello scese ovunque, torrente scompare, salvo post diluvio, è corso minaccioso, a edifici e abitanti. Le compagnie legname, da Stato incoraggiate, mutano alberi in denaro, in Svezia fan radure, e idro-ingegneri, aggravano ogni cosa. Acqua tien sue leggi, è organismo vivente, tu puoi regolare, solo da interno, lascia sponde abbandonate, frena acqua veloce, con barrier ghiaia a intervalli, come pettini anti-furia, il flusso torna al centro, rinasce canal fluviale, cinghiale frena in curve, rende moto a spirale, attorno asse flusso, curva di urina in corsa. Foresta ama piogge, raffredda con canali, disposti obliquamente, acqua spinta a spirale, al centro canale, scava il materiale, scorre più veloce, e parti turbolente, dividono in piccine, presso entrambe sponde, mentre flusso al centro, scorre in strati EZ, si caricano dentro, e trasportano materia, che cade verso i lati, verso acqua turbolenta, frammenta in piccin sabbia, spinta verso i lati, evitando insabbiamento, di asse principale, ecco un fiume sano, si espande laterale, costruisce proprie sponde, attira manto vegetale, curva a spirale, è processo vitale. Inn e Danubio, hanno acque separate, quando si incontrano, scorron paralleli, per lungo tratto, in stesso canale, mentre il Reno malconcio, un tempo possente, con acqua cristallina, fino al letto fondo, di notte cresce forza, le pietre trasportava, urtando e raschiando, a dar luce gialla, sul fondo del fiume, origine di miti, di nani e gemme oro, subì triste destino, dopo disboscamento, su svizzere sorgenti, sconvolto equilibrio, rettifican le curve, eliminan le anse, fiume va insabbiarsi, e genera la piena, i tecnici di acque, cementano le sponde, dragano il canale, lucro di compagnie, dopo un temporale, raddrizzano meandri, infinita manutenzione, AP li erode sempre, profitto dei cementi. Idrica forza, dipende da sorgente, sinuosa verdeggiante, temperatura fresca, ma in deforestazione, AP subisce febbre, sopra i 4 gradi, scende energia, incoraggia i patogeni, perde potenza, cerca di curarsi: acqua a 4 gradi, aumenta moto a spirale, cicloide centripeto, ritorna sana e viva, si forma nuova acqua, attraverso emulsione, di ossigeno e idrogeno. doc_schauberger_tragendeWasser.mp4fibo_frattali_forme.mp4audio
||Talete vide connesse, energia e geometria, nelle forme della vita, si influenzano a vicenda, con fede lui la smuove, a mezzo di poesie, per farla agire a Lourdes, in agro e omeopatie. Acqua plasma comportamenti, tra umani e territorio, assorbe luce e crea ordine, produce var tipi di lavoro: motore assorbe e spende etere, attira batteri a infrarosso, come antenna di messaggi, EZ trasmette informazioni, trattiene acqua al suo interno, è batteria naturale, di processi fotosintesi, formazione del ghiaccio, o poliacqua russa esagonale, grafene e polietilene, nanobatterie cellulari, per i semiconduttori, nervi e vasi linfatici. Acqua vorticata ha + ossigeno, specie se da poesie scaldata, più fredda della norma, è salute a piante e organismi, Acqua espande a 4 gradi, e forma nuova acqua, attraverso emulsione, di ossigeno e idrogeno, galleggia e forma ponti, mentre goccia danza, riceve istruzioni, da lampo parole o vibrazioni, musica e sentimenti, numeri e contenitori, e poesie Pablo Neruda Acqua assorbe sole, e forma nidi ape, struttura EZ e ghiaccio, energia potenziale, muta goccia in bollicina, risale capillari, di quarzo o di Sequoia. Se auto non parte, tu attendi con calma, motore ama energia, che viene da esterno, ricarica auto batteria, che ha acido e acqua, suo EZ ti aiuta, ad aumentar protoni. EZ gonfia radici, sotto i marciapiedi, rompe guscio noce, e invischia navi mare, le EZ legano all'acqua, che carica si muove, verso cariche opposte, elettrostatica osmosi, attrazione e repulsione. Acqua ama fluire, in gorgolii sinuosi, in tubo ritto ha resistenza, a spirale vince gravità, alimentata da suoni, in notti fredde inverno, fa levitar le pietre, danzanti sagomate, con curve sinuose, fai sponde ombreggiate, protegge da luce e calore. Acqua stanca e pigra, di giorno ferma e dorme, di notte risveglia, nel chiaro di luna, diventa fresca e viva, capace a sostenere, tronchi faggio e pino, disperde banchi fango, aumenta la sua forza, in grondaie a serpente, sinuoso torrenti, e laghetti intermittenti, Acqua tien sue leggi, è organismo vivente, tu puoi regolare, solo da interno, lascia sponde abbandonate, frena acqua veloce, con barriere ghiaia, pettini anti-furia, il flusso torna al centro, scorre in strati EZ, rinasce canal fluviale, attira manto vegetale, curva a spirale, è processo vitale.

301:eboga emboba! chi vomita si purga, inizia masticando conclude attraversando: Tabernanthe IBOGA, arbusto apocynacee, perenne in clima tropici, Congo Camerun Gabon, comprende 5 incroci, frutti ovali o tondi, + falso-gelsomino, alcaloidi son vicino. Boghaga è verbo traghettare, riordinare alla radice, amaro tonico anti-febbre, calmante e vigilante, risolve dipendenze, da alcool e da droghe, è radice Yapukuliwa, degli amazzoni Wayapi, nelle varianti cugine, del fiume Rio Amazzoni, tabernamontana angulata, o divaricata Australia, famiglia tabernante, inverno perde foglie, resiston poche notti, e sotto zero soffre. Tropico ideale, caldo-umido germinare, semi 25-32 gradi, umido 90, ama sottobosco, poca luce a germinare, in umido substrate, frutto ammorbidisce, a primi segni muffe, rinvasa regolare, radici fuori buchi, è tempo travasare, radici amano spazio. Griffon la riceve, chirurgo militare, porta dal Gabon, in Europa 2 esemplari, anno 864, dà radice a Henri Baillon, che la chiama tabernante. Natale Gassita, cura in Gabon, corteccia masticata, x fame sopportar, vince stanchezza, tonico neuromuscolar, radice gialla gratta, amaro medicinal, bocca anestetizza, a veglia fa ballar, iboga pur rischiosa, a dosi elevate, accelera ogni cosa. Oggi in Costa Rica, è nazional farmacopea, tratta droghe dipendenze, Lotsof ibogaina, dopo trentasei ore, smette uso eroina, liberato fin 6 mesi, divien ricercatore, deposita un brevetto: sua terapia contrasta, oppio dipendenza, ibogaina blocca, gli oppiacei recettori, aiuta svezzamento, rilascia neurtropina, che aiuta cervello, psicoterapia. Esperienze dolorose, salgono a coscienza, il paziente rivive, infanzia radice. Lotsof scrive esperienza, in cure di albergo, morte a volte accade, in errato trattamento, Houdè laboratori, producon Lambarene, compresse 8 mg, in Francia novecento, stimolo muscolare, tonico anti-febbre, che ferma depressione, malattie infettive, e sforzo corpo-mente; la usano alpinisti, esplorator sportivi, ciclisti e marciatori, militar cammini, eccitante reca forza, in tre compresse al dì, Ibogain defaticante, inibisce MAO enzimi, prolunga vigilanza, combatte anfetamine, normalizza dopamina. Iboga e ibogaina, dopo assorbimento, segue lunga fase, di lucido sognare, ingloba dissipando, traumi di memorie, ego ripulito, sgancia da + noie. Repubblica Gabon, 6 giugno 2000, dichiara la pianta, patrimonio umanità, risorsa nazionale, medicin familiare, in orti-forestale, coltivata attorno chapel, con frutto arancione, da buche laterali, radice è dissodata, solo grossa resta, il resto scorticata, a mezzo di coltello, grattata via la terra, sminuzzan superficie, poi seccata in ombra, una parte grattugiata, a pezzi la restante, a decotto viene data. Radici attive sono, quattro anni di età, corteccia sminuzzata, con acqua ingerita, tonica stimolante, e tempo dilatante; a dosi crescenti, ha effetti + intensi, visioni e disturbi, sudori e tremori, secchezza di bocca, cuore accelerato, Buiti rituali, tutto ha controllato. Radici preparate, pur con succo canna, latte-vino palma, che masticare induce, vomiti e amarezza, prova del coraggio. Radice nella pancia lavora a sua maniera, ognuno ha suoi ritmi, reagisce senza fretta, amore del gruppo, avvolge come sciarpa, con danze e musiche d'arpa; radice anestetizza il palato, sapore amaro-fiele, il corpo si raffredda a partir da estremità, cuore poi rallenta; con vomiti violenti, il ventre sputo fuori, angoscia del morire, chi vedrà suo cranio, nel giorno del mandaka, avrà concluso carriera, ogni cosa è rivelata, nei cieli e sulla terra. Corpo con gli anziani e Spirito a partire; parziale anestesia, anziani dosano rumore, sonnolenza, tremori agitazione, con lacrime e risate, su e giù con calore, anziani sul mio corpo, ascoltano mio cuore. Rimedio alla perdita parente, poter genitoriale. Un cucchiaio dopo l'altro, fanno quantità, Io vomita ogni tanto, reflusso senza età, su foglie Banano, vien attento esaminato, madrina l’assaggia, diagnostica mio stato. Radice permette, visitar mari aldilà, nel fiume trapassati, incontri come Dante, inferno e purgatorio, fino ai cieli Dio, tra storie personali, e sedimenti civiltà. Balèbalè ancor suona, Mongongo arco monocorde, che vibra e risuona in cavità, di bocca cassa risonanza, lui modula respiro, a collegare cielo e terra, Corpo Anima e Spirito. Da sua linea discendenza, son profeti e profetesse, come donna Dinzona, detta pure DISSUMBA, che ebbe due figli, BOZENGUE e MATUBA, lei li inizia alle arti, poi muore e lascia i figli, che soffrono sua perdita. Loro da quel giorno, fanno incessanti preghiere, al Dio Gesù Cristo, che apparve loro in sogno, Mongabenda dio creatore, mostrò a Bozenguè come fare, a far riviver loro madre, un arpa devi fabbricare: svuota un ramo di Essil Mbel, copri con pelle di antilope, per far scatola risonanza, poi allacciane otto corde, così rivive la sua voce, Dissumba in cavità vi parla, melodia di strumento, arpa Ngombi rappresenta, maternità e procreazione, divenne Arpa a otto corde, e collega i vivi agli avi, oggi iboga arco e arpa, son pilastri del Bwiti. |BANZIOKU mito Apindzi, ha fratelli Kambi e Ndondo, lei dona braccialetti, ai bimbi del motombi, presso albero dei morti, come Jurema del Brasile, la sua storia si ripete, quando un giorno va alla pesca: trova ossa suo marito, che riveste con Mosingi, poi le pone in reliquiario, e le nutre in devozione, ne ha messaggio a masticare, radice amara per sapere, tutto quello che le serve. Banzioku ebbe visioni, mentre il cognato spia, scopre sua reliquia, la strangola a radici, di pianta vaniglia, un medium gli serve, tra lui e aldilà, Banzioku ora è mo-gonzi, nel suono della ngombi. Nel mito Eshira e Sango, dinzona-benzoga è Mayumba, moglie di BUSENGUE, che un giorno va in boscaglia, a coglier vari frutti, inciampa liane aeree, finisce sottosopra, le viscere a cadere, spandono al suolo, nasce allor mi-nduma, radici di vaniglia, sue liane usate in arpa, avvolgon le sue ossa: ombe ewe ivo ngombi ge-meno-ge gema-dutuku, mi-bamba na tsia na digaba. Mentre suona l'arco, Lei vede Busenge, Mayumba si commuove, al paese porta sue ossa, le usa come baka, un accompagno musicale, poi un arpa costruisce, secon visioni date: col cranio di Busenge, fa oracolo reliquia, Kambi spia geloso, commosso poi la sgozza, a permetterle riunire, con suo marito oltretomba, le voci ora riunite, son dette arpa-mongongo. |ARCO di Bosenge, detto Mben tra i Fang, ha più significati, nervo e spin dorsale, Termiti di mattina, escon da buca terra, vibrano arco legno, colonna vertebrale, mito arco dei Kele: pigmeo Bosenge scocca, la freccia sulla palma, aiutato da Matsuba, ramo arbusto taglia, fabbrica un arco, e arriva a villaggio, inizia a suonare, destando attenzione, lo invitano i Tsogo, a suonare iniziazione, lui arco a bocca suona, nei templi degli Tsogo, un pigmeo è sempre invitato, durante cerimonia, arbusto tsenge espianta, in selva poi ripianta, morte e nuovo nato, davanti al corpo guardia. Tsenge e Misenge, son due genitori, che prima di morire, consigliano i tre figli, Dibenga Busenge e Matsuba, 2 maschi e una femmina, che spesso vanno a caccia, seppelliteci ai piedi, di un arbusto tsenge, poi riempite una buca, con humus di reliquie, ciò ispira buiti nuovo, che sua parola infonde, ma un Topo trova l'ossa, le porta al suo terreno, Matsuba segue le orme, e recupera il cranio. Nzambe padre appare in sogno, e i figli raccomanda, fondar tempio sul posto, usate tsenge a trave, fate tre case di culto, con humus di reliquie, in tre buche oltre il dembe, per fecondar mia gente: se il seme è lor saliva, loro humus è parola, le buche sono bocche, dei suoi figli banzi, ispira sua parola, con arco di Bosenge, narrando migrazioni, di popoli da Egitto, che passano le steppe, fino Africa centrale, regno di foreste, traversan fiume Yom, uniti coi pigmei, che vivono in foresta, noi Kele assieme ai Fang. |SEBA narra storia, viaggio in Camerun, mentre ascolta arco, mongongo sale su, stasera ci trasporta, al tempio di NSIMALEN, iniziazione al Bwiti, con alcuni amici, Tommaso Fabio e altri : presso Yaoundè, coperto con caolino, mangia + cucchiai, amar radice prende, x 3 giorni e notti, poi Convolvolo colliri, bruciano visione, nel fissare il sole: cerchi e bolle blu, da oblò più avi vede, cappelli rafia e lancia, ansiman danzando, visioni occhi bagnati, vivono iniziati, ciclo di creazione, di mondo radice. Seba narra un sogno, lui presso un ambascita, vi entra da un portone, ci scivola giocando, fin ciondolo ricordi: tintinna ognuno d'essi, e ne esce un emozione, amazzonia india e vari, prosegue in sala mensa, incontra altri viaggianti, che escono alla gara, lui pur senza cartella, viene anche sorteggiato. Sua prova è lungo un fiume, che scorre sotto il mare, di sotto una banchigia, tra luci e suoni vari, appare qual Mosuma, nel fiume ritornati, ritorna e vede genti, di epoche diverse, vestite in camicioni, bian-nere strip sbiadite, ognuno ha una sua storia, vorrebbe fermarne alcuno, ma poi vede i compagni, viventi del presente, riceve un nome clan, che tien che far col mar, dietro tale insegna, è scritto casa di elfi, un canto lo trasporta, a piacevole risveglio. |Banzioku prima donna, muta in arpa Ngombi, piroga insegnamenti, di spiriti anteriori, genesi del mondo, nascita di umani, nascita di morte, e del rito Buiti amore. Iboga nella pancia, lavora a sua maniera, pure 30 ore, ognuno senza fretta, voce fuori campo, narra il divenire, mentre amore del gruppo, lo avvolge come sciarpa, ode lunghe danze, al ritmo di arpa; radice anestetizza, palato sapore amaro, medicina fiele al capo, durante assunzione, mio corpo raffredda, inizia estremità, cuore poi rallenta. Con vomiti violenti, ventre sputo fuori, angoscia superai, raggiunsi le visioni, andare aldilà, richiede azion morire, corpo con gli anziani, Spirito a partire. Nima dosano rumore, continua sonnolenza, tremori agitazione, con lacrime e risate, altalena di calore, anziani sul mio corpo, ascoltano mio cuore: dopo 1 ora circa, effetti sulla psiche, rafforzano graduali, emerge inconscio stile, Seba sperimenta, i limiti di un ego, appare altro stato, che Nima testa fino. Anziane smuovon corpo, che tende irrigidirsi, mi fanno yoga sciolto, articolazione polsi, gambe mani e collo, e quando arriva sole, lo espongono al calore; sensazioni freddo, pervadono esperienza, vedo a tutto campo, espande la coscienza, fenomeni speciali, udito a gran distanza. Bwiti mi prepara, a vivere mia morte, spontaneo camminare, serena la mia sorte, stesura di richieste, chiarirono mie idee, dipinto di caolino, sdraiato Tago viene. Fatti e più storie, a lume di candela, viaggia la piroga, su note arpa vera, il fiume di confine, Mobogue o mnemosine, la Luna chiara luce, illumina le selve, mi vedo nel riflesso, in mezzo a Buiti festa, anziani attorno fuoco, arrostan semi zucca, con suono bo-ka-kàkà. Vento ci trasporta, al paese senza fine, sento delle voci, mi invitano a chiarire, chi cerchi tu straniero? Buiti sto cercando, le voci assumon corpo, ripetono domanda, rispondono nel cuore: Buiti che tu cerchi, siamo noi tuoi avi, continua la ricerca, non scoraggiarti mai, a fine della strada, tuo Buiti troverai. Seba vede Tago, come bian coniglio, elfo attende treno, con laptop in mano, versi di un poema, missione sua rivela. Seba prende un bagno, digiuna 24 h, mangia la radice, un nganga lo sorveglia, cucchiain di scorza, par fiele grattugiata, ingurgita e si stende, fluttua gambe e braccia, vede poi Mallendi, pitture bianco-rosse, la musica trasporta, coscienza nella testa, se và lasciare corpo, in cerca di antenati, altro cucchiaio scorta: lo stomaco ribella, nausea ed apprensione, vomito ogni cosa, pur latte della madre, spasmi son violenti, nei tendini nei nervi, muscoli son tesi, come pensieri interni: ecco irromper lampi, luci a tutta fretta, riparte una visione, Locomotiva vecchia, che tira dei vagoni, ogni vagone 1 tema. Sesto allora parla, mi dice che son morto, sospiro a meraviglia, gruppo fà conforto, siam morti tutti quanti, pure se ignoriamo, tutto appare sogno, mister quarto cucchiaio: inizia lavorare, dissipano dubbi, va corpo a vomitare, esce ogni sporcizia, stress e nervosismo, infantile psichismo. I vagoni aprono porte, su contenuti vari, son clip riassuntivi, di soggetti e sensazioni, orchestre di concetti; sento mio disgusto, piango con singhiozzi, rivedo me marmocchio, correr fino ai pozzi, notte passa lenta, la luna ad osservare, so che sto sognando, carpe diem gustare: mi sento gioioso, pieno di fiducia, uccido la paura, nel sogno che cura, seguono visioni, finestre su ferite, profonde e curative. Bimbo poppante, lo scaldo accarezzo, con luce di candela, ecco lui da grande, scardina prigione, di trappole anatema, candela scalda petto, giunge fin cervello, dati riorganizza, alle 8 di mattina. Seconda notte bevo, radice con miele, specchio avanti a me, immagini contiene, Mallendi getta su esso, Caolino a rivelare, identità nascoste, capaci a mascherare: comincia sdoppiamento, parlo con due Io, ming imperatore, vestito in seta fino, tra eserciti e massacri, si aprono altre porte, sopra video schermo, con palloncino ascendo. Mallendi suona un aria, con arpa e con arco, io piede sul trapezio, eloquente libravo, tramite respiro, entran-escono entità, parla un antenato, poi termina esalar, aria in gola asciuga, perde umidità, sento io bisogno, acqua sorseggiar; in seguito mi trovo, dentro teatro noto, scelgo tra + ruoli, sfoglio repertorio, teatro di ologrammi, scuola del domani, fa vivere a ciascuno, maschere di umani: se Teatro popolare, è catarsi e terapia, scuola e religione, gioco di ironia, è intrattenimento, mistero del fugace, laborator di scienze, armageddo e pace. Nganga ci invita, fare un bagno piante, mi vesto in perizoma, Seba appare grande, mi siedo avanti a lui, e inizio cerimonia, musiche del buiti, concentrano memoria: radice preme al cuore, calore con ardore, freccia mi attraversa, fuori testa esplode, cuore col respiro, par si fermi e muor, la mente si rilassa, nga.nga.nga risuon. Ecco il nome d'arte, che fà banzi intitolato, dopo una confessione, riceve nkombo nome, come accadde a Fabio, che seppure isolato, in piccola capanna, fatta in foglie palma, incontra un entità, che gli rivel sua identità, Mokambo nome oh Fabio! pronuncia locale accento, divien suo nome nkombo; la Nyma capa tempio, dice che esseri umani, tutti identici sono, oltre colore e culture, frutto di avi e geografie; nkombo dirige un Banzi, durante cerimonie, dal verbo Kombara, simil santo patrono, ognuno ha il suo kombo, che si manifesta durante, suo ruol cerimoniale, o eredita da zio, nome e poter rituale, trasmesso da parola, che esce via saliva. Ciascuno è invitato, alla danza di Mabunza, fare un giro in pista, la notte si prolunga, iboga dentro parla, guarda quindi apprendi, aggiusta la tua vita, a ciò che senti tendi: ogni appetito vita, si nutre dagli amici, ringrazio con basè! parol li fà felici, capisco con scherzi, avi guidano strada, inseguo tono arpa, mentre nganga danza; su essa mi muovo, tutti intorno a me, filano pensieri, a velocità di razzo, prendo bacinella, a vomitar la bile, radice fà scherzi, come infantile, purifico e mi stendo, Tago vedo dentro, un cuore nuovo tengo: alba dormiveglia, vision supermercato, ruoli a profusione, radice fa spirale, schemi e sabotaggi, tutto a meditare, interna riflessione, converso con soggetti, parti di me stesso, errori vedo e solvo. 40 minuti dopo, orecchio sente ronzio, annuncia visioni, legami fra neuroni, esperienze di passato, lasciano emozioni, per vincer dipendenze, con fasi capogiro, riordino sequenze. Eduscere in latino, tirar far partorire, pellegrino sono, viaggio sulla Terra, salgono emozioni, mio cuore primitivo, sa farmi ballare, in ospedale antico: silenzio liminale, malati e infermieri, vestono di blu, recitano evento, come in un collegio, si alza uno di loro, inscena triste nenia, di un bimbo in abbandono, che purga un verme Tenia, mostra la sua morte, e offre mazzo chiavi, apre luoghi infanzia, a occhi di invitati. A mezzo di Piroga, accorcio le distanze, cavalcion di tronco, nel mare di acque alte, penso sia la fine, entro in una baia, e scorgo il preto prete. Mallendi spazza riva, lo vedo lui mi vede, da Africa lui viene, è servo della villa, rinasco dalla gioia, intesa mi ravviva, entro alla sua Scuola, siedo sui gradini, ascolto vecchi brani, residui primitivi, rifletto cominciar, una nuova attività, scuola di antenati, dà riprogrammar: vedo ultima elite, uscir da questa casa, seduto sulla sedia, un astronauta Papa, morente Dalai Lama, coperto su lettiga, tutti siam compagni, la musica confida. Lungomar mi trovo, sopra un Elefante, inseguo nel suo gioco, eboga itinerante, gente presso riva, vede in cielo 1 tappo, dapprima fu sereno, poi prepara strappo; si oscura minaccioso, lancia suono cupo, vedo nubi scure, gocce su ogni muro, Cielo si scatena, è acqua tintinnante, scende fino in mare, con fragore grande. Coprono alte onde, un sole di ponente, abbattono su costa, erodon ricorrente, grossi pezzi spiaggia, inizia scomparir, case agglomerati, al mare vanno offrir; spettacolo oscurante, drammatico seguire, sviluppasi la cresta, si ode un suono ming, un immediato scioom, acqua fino a costa, abbatte con violenza, e ogni cosa sposta: il mare avanza alto, erompe in maremoto, spettacolo grandioso, terrifico suo scopo, nessuno tra i presenti, capace di aiutare, fardello io mi porto, non posso rifiutare; alzo le mie carte, e un vento mi solleva, mandandomi veloce, arrivo a primavera, assieme ad altri due, che volano con me, arrivo su una strada, discesa avanti è: smeraldo Mare vedo, di la del montarozzo, cerco di arrivarci, sen caderci addosso, ho fardello carte, nuotare non saprei, libro vola in aria, in acqua non vorrei, mollarli o affogare, è amara decisione, abbandonar conquiste, inizia la missione, ritrovo sulla riva, assieme due compagni, sopra-sotto sono, mi tolgon dagli affanni. Buiti è un aldilà, morte e iniziazione, si apre solamente, a inizio e conclusione, ciò ti aiuta stare, saldo alla visione, intento chiara vita, adulta iniziazione. |Giorgio pur si inizia, 3 giorni di digiuno, mangia sol radice, e scopre un cuore puro, ricondotto a terra, dal vento di antenati, lo accolgon danze Yombo, con campanel sonagli, frenetiche ritmando, il ventre col sedere, abili cantanti. Festival notturno, attira compaesani, al teatro della vita, Seba par neonato, si ferma presso tomba, di Cristina olemba, voce par vicina, viene da distante, e un Albero di Vita, cresce dai suoi canti; già morto di malaria, lascia moglie e figli, restano le voci, nei dormiveglia appigli, ego immobilizza, nome in chiarudienza, lo chiama presso gli avi, per dialogo di astrali; nel villaggio di avi, Giorgio vede stelle, Sole palla fuoco, scende e prende forma, Kombe io mi chiamo, che cosa vuoi sapere, quale motivazione, ti spinge qui a vedere? Ngonde la mia donna, voi la chiamate Luna, stelle son Minanga, ovvero miei bambini, Buiti quale hai visto, è oltre uman confini. Sole e Luna mutan, dileguano col tuono, torna calma ovunque, Radice tiene gioco, Je-suis mistero forte, vomito e diarrea, commedia purgatorio, sincresi Adamo ed Eva. Abel Cain Teresa, Caino uccide Abele, geloso del fratello, scappa alla foresta, mama gli dà iboga, così potrà parlare, a suo fratello morto, e risolvere ogni torto. Legge dello evùs, era a tempo inizio, con culto sacrificio, di oro o di parente, poi crebbe una radice, sopra Adamo morto, divenne Re-Mukengue, Cristo-Nzambia-Pongo. Ekurana suo fratello, detto san Michele, sconfigge sacrifici, di vecchio rituale, Gesù muore 2 volte, in Adamo e Cristo, sceso presso i bianchi, fu accolto con inchino, poi volle andar dai neri, e i bianchi ingelositi, lo uccisero a Bisanzio, così scese Michele, che in guerra li ha puniti, poi andò in foresta, tra i pigmei del Congo, alla tomba di Mukengue, pianse e nacque pianta, la cui radice porta, perdono e fratellanza. Ekurana-Michele pianta seme, su tomba di Mukengue, Gesù amato fratello, detto Zambia-Pongo, figlio di Egnèpe Maria ed Eva. Mukengue e Mogongo sono Adamo ed Eva, mentre i loto figli, Caìno con Abele, han comune moglie Teresa. Ekurana vuol vedere, radice amara mangia, insegna tale rito, ai fratelli senza libro, per parlar con Cristo, a mezzo di radici, fà vomitare dubbi, e inizia fede Buiti. Eliade canta gli avi, di popoli africani, Buiti è religione, micelio universale, apre le sue porte, a chiunque vuol curare, si rivela in sogno, o messaggio musicale. Mogongo crea parola, Obaka gli fà l'eco, di notte si comincia, con luci delle stelle, inizia lentamente, poi giunge frenesia, arrivano i mogonzi, con danze acrobazia: danzano i mogonzi, le torce van correndo, al fin comunicare, invocar lor protezione, cresce suono e danze, Bakè fà da apripista, invito di antenati, è l'arte del buitista. Mogonzi sono avi, incontrati sul Mobogwe, tornati tra i fedeli, nei gruppi + devoti, di cure son forieri, con cuore liturgia, attratti dalla forza, di canti di empatia. Eboga albero vita, ci manifesti amore, caccia via da noi, ombre e malumore, rischiaraci la via, al ritmo della festa, per rinnovar la vita; mutano le scene, con maschere e con canti, ngombi impone voce, tra mondi vivi e morti, aperta interazione, gruppo ed individuo, ciascuno vien chiamato, al dialogo convito, e a fine della festa, Ndama gioco a palla, prima di incarnarsi, mogonzi han forma a sfera. |Calendario rituale, circola mano in mano, ago bottiglia banconota, e torcia mopitu, ago è parola, banconota è moneta, costo del passaggio, traghetto di selva; torcia occhio lince, chiaroveggenza banzi, dipinto e vestito, con pemba e mosingi, piuma rossa uccello, orna sua fronte, scopa in mano destra, eloquenza infonde. Raccolta rimedi, scambi albero e novizio, capanna sudatoria, bagno nel torrente, fumigazion lavaggi, limpeza con mugubi, Staudtia gabonensis, usata nelle veglie, pomata dei pigmei. Masticar radice, ripiena entro Banana, nyima dona al banzi, con canto di supporto, a-mini-ngobe-na-manongo, lui ha mangiato ngobe, arco intanto suona, la linea di esistenza. Banzi fissa specchio, vicino sta padrino, lo veglia competente, e stima giusta dose, scruta evoluzione, assenza di visione, pungendolo con ago, o tira articolazione, così prova ogni tanto, lo stato del novizio, a evitar catatonia, di lunga anestesia, lo invita ad agitare, scopin che tiene in mano, al fine di aiutare, lo stomaco e purgare; anziani van vedere, uscite deiezioni, per trovar conferma, di sorcio mal-azioni, tutto viene a galla, trucco vien scoperto, segni del veleno, recan stesso effetto; davanti lo specchio, ancora fissa sguardo, senza batter ciglia, insegue una visione, dopo che avrà visto, sarà lasciato in pace, e nel mattin seguente, suo resoconto rende. Una torcia Mopitu, passa avanti occhi, chiarisce suo cammino, fugar malo spiri, poi instillano collirio, di foglie mukwisa, che aiuta irritazione, e stimola visione. Mogongo apre cammino, melodia ripetuta, appello in sinergia, di un narrator lontano, pigrizia a masticare, identificar sorcier, di solito un parente, permette di sbloccare, visioni a notte dopo; neofita allo specchio, si muta in un gorilla, o in un khan pigmeo, specchio detto geeno, verbo enaga:vedere, problemi e soluzioni, a impasse esistenziale. Sorcelleria notturna, è pitsi-a-ngonda, percezione oscurità, che un buon mosingi vede, con occhi di torcia, vede atti dissimulati, del sorcier in ombra: novizio mangia e vede, sorcier che ora sà, entrambi ora sanno, si vedono svelati, radice mostra trame, a occhio ed orecchio, flagrante delitto, ipocrito commento, a banzi spettatore, che or diviene attore, incontra più defunti, e riceve nkombo nome. Kombo sacerdoti, radice vanno a offrire, a bimbi ed adulti, 1 cucchiaio deglutire, fedeli alle pareti, seduti come in gala, i neofiti portati, al centro della sala; seguono domande, fatte a ogni iniziando, sue motivazioni, il pubblico li ascolta, su ciò che lo spinge, a far Buiti iniziazione, risposte sufficienti, avvian ritual azione. Novizio è portato, dentro la foresta, confessa sua vita, agli spiriti di selva, una buona confessione, prelude buon visione, scatena maremoti, nascondere omissione, cucchiai in successione, fanno quantità, vomito ogni tanto, diagnostica madrina, reflusso esaminato, su foglie di banano, stato stralunato. |AFRICA nostalgia, nel canto di Busenge, che piange antiche gesta, infanzia primo umano, Dio si è reincarnato, nel sogno ritrovato, come Albero di Vita, che cura con 气 qi mana, bioelettrico prana, persone ed eventi. Presso Fang e Apinzi, forza vitale nzango, da etere scende, fin genio bottiglia, stappa e fuoriesce, denso fumo-nebbia, alito del drago, emana oppure sfreccia. Mana implica fede, in mondo aldilà, fonte di forza, creativa e distruttiva, accumulano umani, feticci e talismani, animal piante e danari; dicono pigmei, che suono di sonaglio, testicoli viridis, elima emana foglie, fugge in nubi fiamme, dona la visione, cura uccide e insegna. Anima è musica, che apre universo, dentro una capanna, in empatia risuona, con anima gemella, canta suo rinnovo, festa di ritrovo. ARCO tende e vibra, niente ancor esiste, uomo ancor non è, un pensiero di Nzamè, Nzame dentro uovo, assieme altri 2, attende uscire fuori; Arco piange e grida, una melopea nel vento, 3 note soffia forte, lampo rompe uovo, cola via placenta, i tre son fuor Pangea, Nzame esce per primo, e urla primavera. Ningone sua sorella, e poi fratello None, seminano il vento, di pazze grida nuove, Mebeghe Dio supremo, fece uovo-feto, su abisso originale. Nzame smembra corpo, il mondo poi si forma, inizia il primo moto, esce poi Ningone, con orifizio chiuso, vergine mammella, infine nasce None, fratello suo minore, resta la placenta, e ombelico cordone. La notte include acque, ma inizia sole e luna, cominciano stagioni, Nzame scende in acqua, voga su piroga, sue amiche le Termiti, lavorano la terra, fan casa per gli umani: Acqua sia la donna, uomo sia la Terra, acqua resti aperta, a gestazione interna, Evus placenta poi, sepolta in boscaglia, a volte si desta, inizia battaglia: placenta è 2 gemelli, Evus il primo dato, Ekurana è altro lato, litigano a volte, conflitti di interessi, Mebeghe assegna ruoli. Nzame incaricato, forma ogni creatura, umani a sua immagine, poi risiede a nord, in altri punti vanno, None e Ninegone, Evus nella selva, nessun sconfini altrove. Dio Nzame inizia poi, produrre umanità, Ningone va gelosa, viaggia alla boscaglia, arriva alla palude, invita Evù a villaggio, apre le sue gambe, lui penetra passaggio. Evus il giorno dopo, dice di aver fame, a villaggio di Ningone, mangia tutte capre, finirono le bestie, ma Evus ancora ha fame, chiede allor la figlia, cibo da mangiare. Nzame poi ritorna, non riconosce più, suo natio villaggio, capisce che l'Evùs, è giunto da boscaglia, a riempire sua pancia. Nzame allor ritira, deluso dal suo mondo, Ningone con Evus, fan leggi a tutto tondo, Ningone si avvicina, al suo fratello None, desidera un bambino, primo incesto vuole: da tale union discende, linea dei mortali, poichè solo Nzamè, sa fare gli immortali, Evùs a None insegna, forgia dei metalli, gli dà primo soffietto, aiuta raffreddarli. None inizia fare, attrezzi a non finire, in acqua di marmitta, di origin femminile, Mebeghe vede chiaro, frutto trasgressione, di sua ripartizione, allora invia Ekurana, x attaccare Evus, lo getta sulla terra, assieme a umani pur. |FANG han simil mito, che aiuta coesione, MWANGA Dio creatore, emerse da etno Congo, 4 alberi pianta, agli angoli del mondo, poi ragno tesse rete, di var profeti Fang, che apron nuovi nodi, con liturgie cristian. Camerun Gabon, iboga bwiti religion, Leon Mba presidente, ingerisce radice, battezza suo paese, nella indipendenza, e narra questo mito, di africana essenza: Dio Pan ha 2 figli, 1 ha pelle nera, altro pelle bianca, Pan 1 dì decide, dare gnosi ai figli, trascrive 2 libri, esorta a studiare, 2 figli son avvinti, durante viaggio a casa, figlio nero và, entra nella selva, poggia libro a ramo, su arbusto di iboga, soddisfa suo bisogno, mentre piova tuona, pioggia cola inchiostro, che da suo libro scende, fino nella terra, dentro arbusto Iboga; figliolo vede e piange, e và da fratello bianco, prestami tuo libro! ma questo nega libro, poichè è unica copia, figlio nero triste, visita Dio Pan, narra sua vicenda, e rifiuto del fratello. Pan capisce tutto, rivela al figlio nero, verbo sopravvive, cerca dove è andato, inchiostro troverai, in albero rinato; figlio bianco poi, dimentica suo libro, mentre nero mangia, ora arbusto iboga, radice di sentiero, da Africa si espande, fratello bian la vuole, per ritrovare fede, mastica radice, e ascolta voce arpa. Maria Egnèpe parla, dispone frate bianco, che ascolta calmo attento, cammino suo interiore, vede incompiutezze, e attira altro lavoro, da fare su se stesso: i maestri cerimonia, povi nganga o beti, rimembrano affetti, a mezzo di emetico, testano volontà, purezza nel suo cuore, vomita pensier vizi, e ogni male azione, nel pentimento vero, vomita i segreti, furto o rancore, menzogne od incesti, omicidi e satanismi, chiude col passato, si impegna a migliorare: chi vomita si purga, dicono i bwitisti, maestro a esaminar, colore e contenuto, constata sufficiente, prepara confessione, mentre allievo agisce, trappole in azione; ora lui comprende, squilibri causati, o ricevuti dai clan, materno e paterno, morti e adulterio, vampirismi passivi, invidia e gelosia, di cuori induriti; libera suo cuore, a evitare pazzia, vendetta di antenati, si libera e confessa, inconsce dipendenze, catarsi accade e poi, rinasce in Dante veste. Sotto effetto pianta, basso controllo corpo, disintegrano idee, sprazzi di emozioni, risate o sonnolenze, occhi sono gonfi, nausea ed agonia, per vomiti o convulsi, arriva garanzia, che liturgia organizza, un pronto intervento, antidoti a lista: punge nuca allievo, scopre se è partito, fare cerimonia, chiede chiaro affido, chieder cose chiare, scopi oppure cure, esame di coscienza, introspezione pure, aiuta vedere, la propria intenzione, ciò richiede tempo, mesi a trovare, esatte situazioni, ostacoli e talenti, libri danze e canti, aiuta investigazio, risuona in te qualcosa, emerge contemplazio; amar sentirsi amati, essere accettati, trascesi nel gruppo, nativi e civili, al medesimo tempo, condividono emozioni, nel tempio universo. |Mwanga benga ai Fang, è infante adorato, analogo a maganga, fecondo ventre amato, contenuto e contenitore, come kunda e kundalini, a Gesù paragonato: banzi accede al bwete, inizia masticando, conclude attraversando, poi vedrà suo cranio, il giorno del mandaka, conclude carriera, ogni cosa rivelata. Bwete è primo oggetto, dotato di maganga, mandaka resta luogo, di riposo e guardia, traversare è saltare, oltre vecchi confini. BANZI discente, e NYMA docente, nel verbo musicale, san comunicare, attivano favella, scaldano maganga, a fare Dante viaggio, con radice in pancia: ciò ispira sogni, la notte in arco e arpa, ricordi di pigmeo, sue gesta di foresta, viaggio nel passato, ricordi della infanzia, emotivo ritratto; indietro ancora indietro, al vecchio solitario, elefante originario, dei vecchi iniziati, scesi in lor foresta, segreti vedon chiari, messi in sacca a spalla, Penge bisaccia, aperta a divulgare, nozioni della caccia: ultimo segreto, arriva a fondo sacca, profonda spiegazione, puzzle primo mito, un fondo senza fine, matrioska successiva, in viaggi di ascensione, ostacoli ed enigmi. Nel viaggio di Dante, saper ben costruito, in multiplo linguaggio, narra stesso mito, ogni veglia spiega, la veglia successiva, ognuna pone chiavi, in oracolo futuro; bwete come il mare, banzi appone tacche, a tappe verso il nyma, pantera iniziatore, apprendere continua, da cesta e da visione, perenne insoddisfatta, fintanto che decide, traguardo soluzione. Nima version profonda, controlla ogni parola, orienta i cadetti, magnetizzando innesti, con giochi indovinelli, enigmi e sottofondi: |Gallo canta alba, ferma recita notturna, quesiti irrisolti, promesse a continuar, epopea senza fine, sino ultimo respiro, nima a fin carriera, divulga segreto primo: gioco tra generazioni, circo del sapere, cadetto gratta bwete, il nima lo trattiene, morte giunge a regolar, valore del sapere, se pà iniziatore, muore sen trasmissione, rivela post-mortem, suo segreto valore, onirico messaggio, indirizza al designato, protetto da sorcio, rimane valorizzato: al fondo sta inizio, te ebando bwete, ad avere sua forza, devi conoscere inizio, genealogia lignaggi, origine dei clan, scissioni e migrazioni, e totem associà; mito vien ripreso, episodio in altro mito, mutan nomi e luoghi, ma fatto resta vivo, nel nome di paese, sta nome di vegliardo, esprime suoi fatti, canto suo stendardo; vecchio narra e ferma, a fare tale canto, associa a episodio, poi riprende fatto, fin prossima canzone, identiche le veglie, canti e danze mbando, narran storia bwete, spiegate alla bwenza, a completare scene. Bwete muove e retrocede, figli e carriere, cuor solletica pelle, fà trasalire corpo, banzi a più riprese, amplifica pensieri, cuore vede tutto, sua verità fuoriesce, parole-scuotimenti, colpiscono paziente: le dita fanno note, ma cuore le indirizza, musa in nostalgia, da cuore mana sprizza, nzanga crea sostanza, da cuor parola vera, mobilita alleati, a convincere assemblea. |JESI nganga parlava, narrava vari eventi, messaggi del cuore, che in ironia poi veste, dice uomo e intende donna, trasferisce intenzione, auto-ironia napoletana, intelligence potente, afferma questo smonta quello, arte committente, fà romanzi circolare, criptati dati e riti, nasconde enunciati, mutando scetticismi. Ironia di gruppo, tutti complici fà, destinatar condotto, a riconoscer pegno, rientra nel rituale, banzi van coptare, complici a vogare; efficacia di parola, ambivalenza pare, valor di verità, la mente sa scalzare, a scopo di curare, narrazion rituale, permette indovinare; se parol piccante, pizzica con lingua, coglie dato grande, paziente ascolta tutto, si vede nel narrato, ispira a dir basè, e acquiesce suo malgrado. Aiuta ironia, coinvolge senza offese, crea complicità, e banzi si diviene, resta a fondo sacca, a fine iniziazione, deluso o soddisfatto. Sacco dei banzi, non manchi di iboga, sacco dei nyma, non manchi dei migonzi, paziente gioisce, e dice al suo nganga, toccasti ciò che giace, a fondo mia pancia; 1 cerchio alle due mani, rivel danaro fuga, 1 cerchio sullo sterno, la collera rivela, cerchio su addome, rivel dolori ventre, 1 cerchio attorno vita, rivel bumba serpente; mal di ventre e spalle, rivela amor falliti, insonnia gran fatica, mal sogni finanziari, ostacoli a scuola, 1 paziente crede tutto, la cura è vomitare, cercare proprio punto; ignora il proprio corso, mal reni o di schiena, ventre appar bloccato, bisogna vomitar, testa aperta vede, parente a lui sorcio, necessita paziente, iniziarsi al fondo; perturba mal di ventre, 1 mistico malato, ostacolo a progetti, o interior travaglio, mangiasti in infanzia, 1 tossico metallo, sciogli ora enigma, diventi iniziato. Borsa incustodita, davanti la mia branda, la prendo come mia, dentro sta bevanda, bevo e mi pulisce, da miti di falsari, lava miei rifiuti, mentali intestinali: un banzi ha visto bene, svela a quel deluso, prende sacco penge, da spalla del lor nyma, invita mis-credente, guardare dentro a rima, ma quello si rifiuta, ignorando ironia, allora donna canta, complice assemblea, uomo svuota il sacco, brontola un idea, sua compagna banzi, lo invita ad ironia, ancora si rifiuta, ingaggio scappa via, fondo sacco è vuoto, ma uomo troppo serio, se rifiuta gioco, diviene zimbello, fuor regole di gioco, rimane in superficie, di dogma religioso, 1 giorno poi capisce, se vuol relazionarsi, sospende suo giudizio, segreto dei feticci, è gioco condiviso. Altra scena in veglia, tra 2 vecchi nima, si incontrano in mbanza, mai conosciuti prima, uno ha cesta grossa, altro penge in spalla, primo assai curioso, vuol saper che serba, il nyma sorridendo, mostra mattin seguente, 1 pipa con tabacco, risate a crepapelle. flora_iboga_plantation.mp4../../video2/iboga/iboga.htmlaudio
||Popè: ge bwete bwete, il più grande dei bwete. Zamba we! silenzio, eboga emboba m-andoma akido! coro risponde: doi tzenghe! la terra è silenziosa, il a mangé les bois sacrè. |Engadi na duma, zambi a vanga, soya biga miwo, nzame bokenge' ngomendan eso woya engadi na duma, nzambe eyima tio ah, tio di mongabanda, kombi na, njima mo koko ne tongo mwan, ma biga motina nima, ko taba nima mo tele mo dissumba bandamba ganga (fang07-minkin-song-entrance-to-chapel.mp3) IT fulmine e tuono, vengono assieme a creare, il primo umano, divino ha concluso creazione, va in dimora acqua, dopo nascita creatore; il divino è in uovo, galleggia su oceano, da esso escon 3 esseri, primo uomo è creato, donna vien creata, lampo con tuono, acqua inonda terra, diluvio di fango, Noè perde fuoco, chi vede divin figlio, tradito dal danaro, cospirano i gentili, contro divin bimbo, deriso e perseguitato, dai royal nemici, figlio dissumba ucciso.|Popè: mwan a Zambe kanga a king bakombo, nto mwan zambe vanga oni bot, IT il figlio d'uomo diventa figlio di Dio, diviene salvatore.

305:o banzi! nima na kombo, benganga bokayè! Basè!: GABON civiltà musicale, su 2 coste Atlantico, Congo-luso devozione, accoglie fonde tutto, devozione popolare, denigran puritani, che descrivon processione, a casa feticci vari: Mayumba statua legno, di vergine con cavità, che ospita reliquie, capi local clan, come urne popolari, o edicole di strade, statua adorna a specchi, perle piume varie: fiori e candele votive, come presso slavi, la Tratta muta tutto, a società esistenti, crea nuove aristocrazie, vizi e beni lusso, crea senso colpa, insicurezza in tutto; cresce sorcelleria, tra schiavi di europei, malattia mental sociale, muta la servitù, nel traffico aberrante, sopra mar atlantico, Cavazzi cappuccino, denuncia punta il dito, locali vendevan vite, parenti ai mercanti, come loro servi, ricavan beni lusso, eco Portoghesi, commercio dei Pombeiros, meticci senza culto: portavan merci a Pombo, in regno dei Teke, scambiando avorio, prima della Tratta, acquistano i Vili, fama trafficanti, Mubiri senza scrupoli, tra confini stati; su delta del Congo, terrore Muviri, con segni distintivi, giunti dal mare, a razziare schiavi, saccheggiar derubare. Mevung donne Fang, amazzoni guardiane, contro-terrore ai maschi, pronuncian giuramento, eterna guerra e pace, tra sessi sociali, e logge massoni, di porti africani. Vili e nomadi Angola, marcian sui monti, in selve e carovane, a caccia di persone, nel massiccio Chaillu, facevano acquisti, di Tsogo Sango e Povi, a pigmei frammisti; nel centro Gabon, una nazione Pigmei, chiamavano Baka, De Chaillu li incontra, li chiama Babongo, presso re di Loango, indovini e maghi a corte. lavorano da guide, x Vili e altri Bantu, x migrazion rituali, e polifonici canti, Babongo del massiccio, acculturati a corte, coi mercanti Tratta, fuggono la morte: fondan culto mbumba, detto Ya Mwei tra Tsogo, oracolo di stato, donna testa e tronco, fatto in legno duro, posta su mensola, nicchia contien, specchio e sonaglino; cappella di Ma-yumba, ospita statua, reliquiario legno, chiamata Maramba, 1 madonnina nera, entro cappella, a notte si desta, in casa di Canga, donna custode. Mitologia congolese, Kozo è cane a due teste, eco di Anubis, guida umani aldilà, ha nicchia ventre, contiene suo mana, spirito corrente; scelti elementi, posti nella nicchia, funzione di potere, accordato a feticci, assonanza di nomi, ironia cambio posto, come in Amazzonia, è lingua yosto-yosto: se Mbumba è regale, oracolo acqua terra, altri minkisi, han funzioni reliquie, piccole urne, a forma di totem, cultura luso-congo, omaggia suoi avi: luoghi sepoltura, statue antenati, alberi e campi santi, strumenti musicali, Mbumba agisce 2 modi, ganga di mbumba-si, e donne mbumba-ma-si. Mbumba talismano, contro sorcelleria, cura problemi, indotta da gelosia, rigonfio del corpo, accentuato in ventre, blocca fecondità, chiede arti di cura, su stimolo mascolino, danza femminino, presso cranio medicina. negli anni 930, statue crani antenati, tra popoli di Ngunie, pantera e feticcio, serpente rosso mbombo, viene incantato, diviene 1 chimera, ibrido grifone: feste a onore Bombo, con tamburi a terra, battuti a mani piedi, ganga invoca nkisi, solo se ha Ntchama Buti, braccialetti in rame, che chiamano piogge, incantesimi preghiera, al mbumba di acqua, svegliati o Mbumba! Pitone arcobaleno, feconda con pioggia, nos terra riarsa. nel mito mbumba, donne lo han scoperto, a pesca nel fiume, poi uomini lo han preso, reso monopolio, lo invocano a scovare, punire criminali, minkondi caricare, come bulul indonesiane; statue minkisi, a ingresso villaggi, hanno nicchia interna, x oggetti rituali, ricchi di mana, corna e conchiglie, ceramiche e piume. |Regno di LOANGO, vicino ai TEKE, nasce uno Stato, Re-terra con potere, spazio occupato, protetto reso sacro, a dare frutto, lavorato organizzato. Re separa il caos, come un artigiano, artista religioso, terra ha inaugurata, purezza di cuore, di re sovrano nganga, che vede nazione, in mistica sostanza; protegge e garantisce, con interdizioni, al fine garantire, sole e sue funzioni, esercito collettivo, per pace sociale, rapporto con natura, fà santuari fondare: lungo territorio, chiaman vocazione, politica coscienza, a nazional gestione, i poteri organizzati, da Re e mfumu-nsi, i capiclan terrieri, ordalie spergiuri. Regno di Loango, nasce mistico dono, ma guerrieri-fabbri, conquistator Buvandji, prendono Loango, forzano il cambio, un politico rito, destituisce Ma-Longo. Clan divinità, dette Bakisibansi, dà classi guerrieri, e classi sociali, arriva gerarchia, nuovi totem fabbri, cittadini liberi, con schiavi e artigiani, pescatori e guardiani, preti santuari, maestri local scienze, e nomadi bardi, tra essi e pigmei, mediano scambi. Stato ha potere, a porre territorio, sotto suo controllo, attraverso delegati, governatori fanno, tour di province, gestiscono tutto, quel che convince; culti e istruzione, tasse arruolamento, creazione di orda, milizia religiosa, a servizio MaLongo, acme di credenze, leggi e divieti, lui tiene mana essenze: è giudice supremo, protettor reame, di casta Leopardi, detti pure Ngo, re degli umani, intermedia natura, capo a tutte società, iniziatiche e varie. Ma-Loango fa gioco, alleanze di clan, etnie e boiardi, guerrieri e mfumu-nsi, infine sottomessi, a conquistator buvandji, con nuovi governanti; arriva a Loango, clan fabbri Buvandji, appare in reame, nuova pubblica opinione, un contro-potere, al khan di tutti clan, originale Diosso, e vicari al Congo ma. Clan Nkongo sempre, avverte di rumori, fomenti voci e trame, contro il Ma-Longo, servizio segreto, di clan originario, poter costituito: dosa e orienta dati, re poi gestisce, sa fare doppio gioco, se ha interessi nuovi, Mamboma-tchilwangu, primo ministre reame, politico medium, sa litigi regolare, troncar rivalità, serbare segreti, usar contro avversari, di reami africani, nuova propaganda, di clan conquistatori, destituisce MaLoango, esalta colonizzatori. Ngala Mbembo organizza, giovani ribelli, dimostra malcontento, a confondere il re, invitato a lasciare, infine suo poter. Re agiva protocollo, etichetta rigorosa, ripresa pur nei templi, da popol venerata, dopo la rovina, clan guerre indipendenza, con tratta negriera, perse sua essenza. Segue destito, come Nzambia-Mphungu, Re incarna perfezione, tra tutti umani, bello saggio e nobile, prolifico e mago, onorato Sambe Pongo, primo antenato; divino taumaturgo, emissario di nubi, responsabile di pioggia, e tutta natura, quan rileva imposte, riafferma autorità, dei nobili su genti, e mantiene società; quando è usurpato, potere suo distorto, dispotico arbitrario, ribellano i mfumu-nsi, di lignaggi e clan, re perde le imposte, reame a disintegrar; perdendo controllo, sui capiclan terrieri, santuari custodi, di shinashiva-nganzaambi, leggi dette shiina, son cose da difendere, incise su tavole, come cose eterne: là sta nganga Nzambi, il veggente divino, che guarda in specchi, e scopre successore, del capo di Loango, fatto a immagine dio, dà consigli a madri, a educar figlio primo; leggi e cerimonie, regole maternità, osservanza rituale, ogni 4-8 giorni, re e capi famiglia, osservano tabù, astengono sesso, restano al villaggio, osservano silenzio, son giudici evovi, puniscono incesto, assenza di piogge, riparan tal cose, con leggi e divieti, riti e confessioni, e preti corrieri. |TSOGO è gruppo Bantu, ha società segrete, unisce talenti, a carismi di persone, selva e paese, han regole diverse; società matriline, forma ogni villaggio, clan di più famiglie, sistema di alleanze, un capo ad ogni clan, Evovi e il fondatore, che primo ebbe quel luogo, carica ereditaria, nel gruppo numeroso, tra clan concorrenti, uniti in corporazio, piccoli parlamenti. E-vovi capi terra, Ge-vovi giudici usanze, detengon tradizione, assistiti dai Misambo, tutti iniziati, androgino statuto, specie i gemelli, attributo di evovi, campana detta kendo, ornata con gonna, e code di gatto, è scettro antichi khan, dà formule rituali, lamenti funerari, quan muor capo famiglia, sottolinea dispersione, di membri lignaggi, invoca ritorno, al materno clan. Tsogo nganga spende, anni studio e cura, legami tra i mondi, consci e subconsci, gestisce radici, rimedi foresta, empatica coscienza: umani con selva, son cosa sola, ogni cosa ha ruolo, termiti e pitoni, scimmie e pantere, api son piccanti, lor miele iboga estingue; se scottature torce, accompagnano danze, acrobatiche Binalo, pur indican responso, api e uccello-sarto, fan nidi a entrata templi, sospesi nei ronzii, di mongongo e sonagli, fan transire mana, dei crani di Gorilla, anziani riveriti, posti a entrata villa; così mbumba Tsogho, statua legno rosso, di albero motombi, ha ventre bombato, su fronte placca rame, occhi sopracciglia, fatti a specchietti, pare bianca figlia, reliqua Kota-Teke, in lamelle rame, da nord a sud Gabon, r diviene t, Byeri divien Bwiti. Tsogo panteista, nasce con 3 anime, corpo è detto Oto, spirito è Ghedidi, sua ombra serve offici; ghedidi dopo morte, va in culto familiare, diviene migonzi, in maschera rituale, umani col mondo, son patria di avi, richiamano il Bokudu, dei miti originari, fasi di creazione, di universo Tsogho, cielo di antenati, e Terra umano luogo: due bimbi bianco e nero, padre vieta entrare in selva, ma figlio nero vaga, in selva arriva esclama, son stanco tshogo ho! suo nome è primo clan, dove chi ha comando, è Katshi zio materno. Mallendi narra vita, vissuta in Gabon, nel villaggio Panga, gira tra paesi, assieme a suo papà, cura mali sparsi, bwitista lui sarà; nganga mediatore, concilia con accordi, parlano sue dita, al cuore di astanti, nel tempo cerimonie, arco eboga e canti, risolvono conflitti, con spiriti chiamati; rito successo, è unione armonia, di gruppo necessari, ognuno vede fatti, Mbanza è guardiola, casa del buiti, novizi confinati, in abitazioni e diete, distanza di rispetto, da migonzi potere. Hommes de bois sacre, su massiccio Chaillou, a est di Mouila, abili teatranti, tessitori e artigiani, capaci a organizzar, spettacolo a mattina, dopo bwete a muengwe, imitare ironia, parate militari, mascher coloniali, in scene teatrali. Mogonzi annunciati, da cori e percussioni, in rafia velati, uomini-pantera, Iya comanda tutti, geni acqua e selva, polizia sorveglia festa, frena guastafeste: beyam lo stregone, con evù agressivo, è uomo complicato, come tutti i nganga, ambigua intenzione, o incerta identità, spirito irrequieto, irrisolta ambiguità; schiarite da torcia, figurano mi-gonzi, maschere diverse, che carnevale sfoggia, Teta_pa Mokeba, Nzigo bonobo, Ngia gorilla, Ngando caimano, Ngondo calamaro, Ndzoma bufalo sfila, evoca guerre Kele, mentre canto narra, 1 capo che ritorna, e arachidi pianta. Motende mascherato, và protegger banzi, da ambivalen migonzi, in spettacoli diurni, recitan maschi, mentre loro donne, reggono il gioco, con bimbi spettatori, necessari ai maschi, plaudono maschere, conoscon verità, ma voglion riti caldi, maschi cercan donne, x esser raggirati, i due gruppi fan finta, ignorano a vicenda, simmetrico rinforzo, risulta efficacia, spettacolo proposto, catarsi è gioco sfogo. |APINDZI han due poteri, religioso e mandarino, portato dai coloni, giunti da Europa, apinzi amano primo, base dei costumi, tutte lor credenze, Mwiri Nyembe e Bwiti, protetti da ingerenze, fuggon da missionari, evangelizzazione, nei paesi apinzi, bwiti è integrazione, fonte conoscenza, visioni e farmagnosi, contatti col creato. Nzambè e loro avi, tra mondo morti e vivi, gioco speculare, dimorano in villaggi, Terra ed Astrale, vivi e morti uniti, sono un solo clan, appaion sogni e miti, risolvon situazioni, esprimono presagi, mostran malcontento, o tramite reliquie, preservan bwete affetto; ogni clan famiglia, crea sua casa bwete, diritto a costruire, viene detto Sombo, in Bwiti Gevanga veglia, stabilisce un progetto, capofamiglia desiderio, paga una pigione, con carne di Gesibo, antilope dormiente, caschi banane Kondo, al tempio già esistente. Lancio nuova Nzimbe, è Motsuo idi aga nzimbe, bwitisti vanno in nzimbe, bosco sacro territorio, veston cerimonia, discutono tutto, e narrano eventi: in Tsogo paese, cranio di sergente, un francese rinomato, reliquia era potente, tra i cacciator di teste. Dante narra vaso, basilico con cranio, massoni e pirati, tibie-cranio collegato, a mito di gemelli, fonda capitolium, reliquie semi-umane. Chi vuole avere nganza, paga suo pegno, caro o prezioso, reliquie di prestigio, feticcio che permette, scoprire malfattore, predire avvenire, santuari improvvisati, come novella sufi, ma Cristo un freno pone, Bwiti impone ora, purezza di cuore, ricerca stato grazia, teologia interiore. Mouilia ha quattro nzimbe, Abongino anni 60, unisce più paesi, tra Mwalo e Tubagenge, rimpiazza gruppo olemba; NaMatono anni dopo, unisce due paesi, Gegnonga e Mobuka, e rimpiazza Ekumu gruppo, significa le mura. Mabambu nzimbe pure, dagli anni 60, rimpiazza a-niva-Etsenge, maestro del mondo, unisce due villaggi, Gnongo e Migabe, presso fiume Bengelè, dove neofita bagna, prima di danzare, usanza leggendaria, che appare in tutti i canti: Mabambu go momba Bengelè, mabambu clan cammina, e si bagna in Bengelè. Bwete Apinzi vive, grazie a tali nzimbe, gruppi di fedeli, autonomi e mutevoli, elabora ogni nzimbe, diverse nuove danze, sotto colonialismi, e missionarie sfide. Santuari di reliquie, quilombo nel Brasile, è nzimbe dos Palmares, scuola innovazioni, innesta la catena, pur se muta nome, nel canto ritornello, resta il primo nome, riflesso e manifesto, di nuova missione, così serba cuore, del primo bwiti apinzi, ciclico rinnova, Maganga forza interna, di ngombi cui si appella. |Tsogo e Kele suoni, esprimono lamenti, purga loro cuore, vita fugace breve, melopee sofferte, Kele in bwete mengwe. Nyembe e Mbiri scuole, rivivono genie, con anime defunte, di primi umani miti, forza femminile, negli uomini del buiti, ricuce identità, di clan sopravvissuti, superstiti di guerre, ricordan figlia bianca, femmina caolino, tra piante amori e arpe. Mwei Dama bianca, è Maria Persefon nera, appare ai marinai, come la madonna, vergine cuor puro, dal suono della ngombi, nel tempio di Mayumba, ogni anima ritocca, con musica sua bocca. Yasi in bwete Galwa, Horn vide in possessione, nel culto geni mbwiri, cercati dalle donne, a salvare lor speranze. Sango Lumbu e Punu, Eshira Tsogo e Pinzi, recan religioni, in muse sincretismi, ogni popolo contagia, a vicenda suo vicino, Africa ed Europa, un solo cuore antico. DINZONA provvidenza, DISUMBA Isoga Mwei, Dinzona one tene mogeto, ne a go bwete, one a-ma-botaka bwete wetso, vuol dire colei, che ha messo al mondo tutto, bwete primo sei, na ngombi-ne nyetso, na bake-ne nyetso, sono tutte arpe, e barre sonore, Dinzona nutre bandzi, di Kombe sposo a Ngonde. Dinzona è viscerale, emozione di persona, migra nel motombi, rosso color ocra. |Mabandiko selva sacra, è nzimbe spiazzo in selva, che un bananeto, separa dal villaggio, ouricuri dei Kariri, o lucus dei Rasenna, tutte oasi vitali, abitate da genìe, di acque monti e mari. durante rito Mwengue, prepara veglia lutto, dove danza arco, accompagna battimani, presenzia nzambia-a-pongo, nel capo clan makoko, ciclo procreazione, da polvere a polvere. Veglia di MWENGUE, organizza un parente, a lutto conforto, dove confratelli, riuniscono a marcare, YaMwei geni chiamare: spirito mokuku, a rumore vien annuncia, morte del defunto, in pubblica riunione, domanda ai parenti, enunciare condotta, lo zio cita vizi, e i pregi che onora; dopo bilanci e promesse, gridano bassè, cerimonia diviene, un bwiti disumba, ma se debito resta, zio non sa pagare, veglia mese dopo, riprende tae affare. Frenesia sul posto, ganga con scopino, mabunza scacciamosche, scuote lume viso, ai vecchi fondo banza, avanti itsamanga, canta i nomi kombo, che defunto vanta; poi passaparola, man-mano gira iboga, bisacce e ceste poste, su geliba panca, non incroci braccia, scorra la maganga, pesto piede scusa, lobi orecchie salva; ceste son posate, tempio è consacrato, chi entra fa inchino, saluta bokayè, fin mattino quando, donne tolgon ceste, soffia 2 volte corno, geni di selva-city, mikuku-mya-go-mboka, mikuku-mya-go-pindi. Mwenge veglia lutto, danza interramento, con satira distrae, fin utero materno, ya Mwei è convocata, Mokeba suo marito, buffon si finge offeso, da insulti di rito: rituale insulto aiuta, 1 lutto superare, come eros di yambo, Demetra consolava, mudunga agita kendo, parla con astanti, arriva Mwei caimano, e risale lignaggi, rivede discendenza, fin totem elefanti. Se morto è stato ucciso, si tratta di omicidio, ordalia del veleno, smaschera omicida, esige assemblea, che incarica Mwiri, oracolo ordalie, che viene da YaMwei: abbiamo chiesto riti, per indagare morte, di nostro padre Buka, divisa è la famiglia, Mwiri ha fatto viaggio, x suo figlio Buka, ora lei lo accoglie, lo ingoia nella buca: scende a valle a unirsi, risale confluenza, incontra Gekinda pesce, e girino corrente, rimonta muggendo, colpi secchi tamburo, che simula ascesa, di Mwei al motombi, bracciali colorati, ricordano i riti, incorona re Kongo, riflessi nel bwiti. Se mbondo veleno, uccide o salva onesti, morte x decotto, fù pena capitale, che accetta renitente, contro 1 sentenza, a volte enganga beve, se immune è convulsivo, inizia oracolare, tra Azande in delirio, segna la riuscita, nganga offre la dose, a + indiziati vivi, chi fanno confessione, così li ingoia Mwiri. |IYA MWEI mwiri, ibrido ippopotamo, sirena sotto lago, capo dei pesci, Ngando caimano, alle donne va parlare, si fanno ingoiare, metamorfosi rituale: uomini una volta, seguirono le donne, scoprirono ya Mwei, che loro parlò, portatemi al paese, son totem antenato, fatemi uno nsanga, piscin recinto sacro; riempite piscina, di acqua vivo posso, con barriere poi, vietate accesso luogo, scegliete 1 iniziato, miei misteri canti, interprete mudunga, lui potrà invocarmi; uomini da allora, abbandonano la nyembe, scambiata con le donne, in cambio di yaMwei, alla stagione secca, partono alla caccia, ma polla Mwei prosciuga, siren muore senzacqua; 1 pigmeo ritorna, dal bosco al villaggio, vede molte mosche, sul corpo morto ngando, avvisa suoi compagni, imitando sua voce, fa 1 ritratto Mwei, sul palo come croce; da allora Ya Mwei, si manifesta ai Tsogo, durante cerimonie, voce rauca in gioco, feconda potere, selvaggia naturale, da uomini gestito, x scopo cultuale; grotteschi borbottii, poco comprensibi, tradotti dal mudunga, ricordan coccodrillo, che permise ai Fang, crear prima piroga, e fiume traversare. Rito di passaggio, di giovani compagni, al suono di tamburi, in pelle di cerbiatti, mudunga loro narra, la risalita Mwei, dai differenti fiumi, fino lor sentieri. I-MBWIRI sono Ombudi, società guarigione, che usa la radice, a far diagnosi-cure, dare vigilanza, danzar tutta la notte, dentro la mbanza. Società sud Gabon, gruppi membe e merye, Mwei tra mitsogo, Mweli tra bavove, Mwiri simba e bakande, scoperta di sirena, Yasi tra i Galwa, 3 gradi iniziati: mbuna mata e ngonza, mondonga oratore, interpreta genio, come Koso parrocchetto, gemello di Mwei, sua piuma banzi tiene, poi Ngando caimano, risputa iniziato, gioca ruolo Mwei, con voce rauca avuta, da foglie con peli. Gradi autorità, segnan braccialetti, Moussambi è papa mwiri, capo nel bwiti, che ha capelli a treccia: se veglia Misoko, dura 24h, specchio e radice, sono tuo avvocato, a verificare, chiacchere famiglia, come san Tommaso, tocca con tua mano. Mwiri iniziazione, compagna a misoko, Motamba primo mwiri, crea adulti via nonnismo, aprir testa in due, parla analista, durante la veglia, novizio scruta e parla, spiriti ausiliari, e ambivalen doppione; tappa dopo tappa, da banzi a nganga, da nganga a nyma, ambivalente ironia, identità rituale, sorcelleria aiuta, interazion sociale: un parente geloso, fonte malattia, nganga dottori, risolvon gelosia, specie in branca Ngonde, tramite rituali, sogni e visoni, interpretano anziani: regole accettate, in lavoro sul campo, fanno distinzione, tra etema e banzi, Bonhomme narra astuzia, di terapeuta padre, che vede sua ricerca, come malattia, poi chiede guarigione, e in gruppo confida; iniziato a mwiri e bwiti, accede a segreto, duran stagione secca, fà leva militare, in selva col bastone, Mwiri a sinis braccio, fa scarificazione: ngando coccodrillo, con dardo scorpione, fà due cicatrici, dette makembe, sul gomito di leve, esprimono coraggio, a subire angherie, nei riti del mwiri, provoca animale, insulti a genitori, sospen norme sociali, pubblica umiliazio, accade ai + vivaci: i gemelli mavasa, han pelle di pantera, scansano birbate, possiedono piume, ciascun 2 scacciamosche, son geni rispettati, reliquie poi da morte; quan nascono gemelli, mwiri vien sul posto, taglia lui cordone, iniziati senza costo, curati sono assieme, da nganga indovino, interrati pur assieme, sotto albero primo: arrivano in piroga, geni acqua mwiri, in sogni partorienti, e portano bambini, mancini e ambodestri, han geni femminili, mentre i singolari, destri son maschili. Mito scoperta mwiri, donne prendon pesce, ucciso su in piroga, a far carne marcire, uomini a decotto, imitan sua voce, mentre cantan donne, ninna sotto voce. Masangu narratore, narra mwiri inizio, zio Mombe copre moglie, poi parte in viaggio, Bolande suo nipote, va con lei in foresta, sale sulla palma, a cogliere noce, donna resta bassa, seduta gambe aperte, Bolande vede il sesso, scende x toccare, femmina lo avverte, che zio fa punizione, ma giovane non sente, accende tragressione: zio torna da viaggio, seppe del nipote, decide eliminarlo, ma donna lo nascose, Bolande va nel bosco, e cibo a Mombe manda, rifugia in tronco cavo, immerso in acqua. Bolande sopravvive, nascosto per anni, diventa coccodrillo, alghe x capelli, diviene re dei pesci, siluri i suoi figli, così nacque mwiri: rifiuto autorità, a zio materno capo, villaggio è paradiso, da cui nipote fugge, infin diventa mwiri, genio a doppie punte, sua vagina incisa, in scarificazione, caimano a 2 bocche, poter di procreazione, divora con bocca, rigetta col sesso, poi partorisce, al mondo nuovo infante, uomo accaparra, potere di donne, partorire adulti, aiuta mwiri doglie; ogni giorno donna, unge sesso in acqua, Mwiri è tale donna, che vive dentro acqua, acqua di vagina, potere di YaMwei. In sequenza ndongo, neofita accucciato, in corpo guardia fondo, 1 voce cavernosa, interpeta il mondonga, x tutta assemblea, malato Mwei trasforma, con acqua medicina, su fontanella cranio, e su articolazioni, con liana vien avvolto, corda va tagliata, malato va guarire, trasgressio è riparata: zio tartaruga, concilia nipote pesce, adulterio riparato, e società riprende, dentro litigio, colui che mente e ruba, può esser ingoiato, da Mwei che ode e cura. |MADIANDZA Mbanza tempio, guengo gn-enganza, pilastro centrale, ricettacolo forze, incontro di fedeli, che cercano la cura, forza vital maganga; un tetto foglie palma, pareti nere bian rosse, disegni a losanga, centro sociale riunione, palcoscenico pure, ospita le muse, reliquie maschere sculture: corpo di guardia, foresteria viaggiatori, clinica bottega, tempio aperto a 1 lato, mostra totem Eengo, sotto trave maestra, scolpita 1 piroga, ad altezza della testa; se fondo è detto mobango, con separè djembe, messo in feste lutto, iniziazioni intere, fatto a strisce rafia, pelli animali, piume rosse pappagallo, e conchiglie mari. Cavazzi 492, visitando regno Kongo, dice Mbanza e-banza, capitale del regno, al centro di mbanza, in cerimonie notte, posta grossa torcia, emana incenso forte; ai bordi del mbanza, tiene fuoco acceso, così spettatori, a notte van scaldarsi, tra attori del bwete, 1 Povi e 1 Beti, coppia complementi, musicista e poeta. Povi è giudice parola, Beti raganella, nganga indossa copricapo, alto piume pennacchio, tiara in foglie banano, indossa gonna rafia, mosingi pelle gatto. Povi fà omelia, nella lingua membe, reca significati, a visione corrente, parla in circostanze, lutto o altro tema, mentre Beti ispira, accompagna con motema: tema centrale è, viaggio in Mobogwe, povi nel discorso, agita il suo soke, richiama istrice fruscio. Masimba ma ngombi, e 1 serie di Danze, svolte in progressione, dal bakè ai tamburi, al punto culminante, le danze delle fiamme, ecco un elenco, ciascuna ha ruolo grande: Obendeya prima danza, unisce partecipanti, seduti sui 2 lati, fan pendolo oscillanti, poi moto rotativo, che imprime bilanciamento, alle frange di rafia, di cintura detta eendo; arpa e baka allineati, ritmo di cavalcata, e responsivo coro, avvia danza Mokoo, ritmi serrati tamburi, x la danza Biomba, attorno itsamanga, torcia a centro stanza; torce in mano nganga, escon seguire scie, illuminar mogonzi, invitano alle danze, corrono ritorni, tra paese e selva, ospita ronde defunti, mentre banzi dentro, assettano la casa, x chiusura cerimonia, di alba rinnovata. A spettator esterno, bwete appare danza, con ritmi nomi forme, diversi x branca, danza distintivo, a ogni gruppo mbanzi, interpreta segreti, di bibbie e di fatti: gesti e parole, han senso intenzionale, dato da avi, in quadro azion rituale, seguire formalismo, è segno cerimonia, serba senza senso, parole gesti di ave: se i riti son sganciati, da codice simbolico, accomoda rituale, a varie spiegazioni, sarà la devozione, a dare ognun 1 senso, dentro empatia, calore dà consenso; appello ad antenati, usa frasi formali, diverse x scuola, come ngonde o myobe, Myobe è danza lenta, Ngonde freneti moto, canto è alternanza, tra assolo e coro: cerimonia riuscita, rispetta solo forme, manca di messaggio, sia logico sia chiaro, forma + importante, durante messa-in-scena, è azione in sè, modifica frequenza: agisce linguaggio, avanti ogni messaggio, quan bwete trasmette, distorce linguaggio, lingua bwete twist, povi mitimbo core, riposa sopra, metafore ghirigore. Passaggio a gran paese, cielo aldilà, dato dalla corda, che ronzio di arco fà, provien da fondo tempio, go koyi enganza, dove son reliquie, o religiosa statua; sul palo sono appese, simboli e reliquie, capelli unghia artigli, denti di felini, mascelle piume e aghi, acque e granaglie, specchietti e pannocchie, stoffe colorate, auspicio anti calamità, nemici e malfattori, qualunque predatore, impreviste situazioni. tra gli Apinzi e Tsogo, pilastro resta tal, decorato a losanga, scolpito vien dai Fang, è Nyngwon mobaga, sorella a dio Nzamè, in templi Libreville, 2 colori tien. Apinzi han 2 veglie, Dissumba gioiosa, riscatta zio materno, nipote in ogni cosa, veglia Bwiti wa mbando, di consacrazione, tenuta con i nganga, veggenti a profetare, auspici x giovani, ascoltare anziani, nganga incoraggia, ciascun a confidarsi. Bwete è ogni cosa, motema allo specchio, incarna tuoi avi, io sono quel modello, banzi fa specchio, menzogna e verità, inizio e fine viaggio, ironia del bwete, riti appariscenti, agguato di menzogne, enuncia indovino, raggiunge il malato, scopo è catarsi, nel pianto di cura, viaggio del cuore, che toglie ogni paura, Motema e gedina, pulsione e riflessione, psiche indovino, struttura contratto, nganga ed eboga, attiva cura impianto. |Bwete aiuta veder, presen passè avenir, conflitti eredità, e litigi familiar, sblocca impasse presente, arte del nyima, riconfigura esperienza, di banzi a terapia: mito e rito caccia, detto pur EDIKA, un uomo detto Mongo, và nella boscaglia, caccia e mangia pasto, la moglie segue orme, trova carne appesa, di antilope ponte: cammina e cammina, e trova un elefante, ucciso da lancia, vede poi marito, che mangia pacco fuoco, Edika è ritrovo; marito si nasconde, vede una Mosingi, attratta da odore, del suo pacco edika, lei inizia a mangiare, poi fugge per rumore, il marito la sgrida, Bwete è suo affare, ovvero nasce da scoperta, di caccia mascolina, la prima trasgressione, o sociale divisione, le maschere dei maschi, recitan la parte, donne destinatarie, son spettatrici di arte, nutron uomo crudo, pollo feticcio scambi, nuovi ausili riti, abrogan vecchi patti. Storia mette in scena, presa di fecondità, uomo vuol comando, nel nomade migrar, scopri tale fatto, nel gioco analogie, o rimando specular: Mosingi primo ganga, mangia edika selva, cane primo ganga, mangia edika in paese, formica inizia edika, si attiva nel cadetto, poter di analogia, tra natura e società, ciclo vita solutiva. Banzi identità, tramite parola, chi vede parla o agisce, banzi specchio o nyma? vision parola azione, separate in visione, là nel quotidiano, confondono tra loro, io vedo che mangio, due diversi sè, banzi specchia in mbanza, specchio permette, sdoppiamento identità, rituale avanti specchio, è gedina-dina, invisibile doppio, riflesso di persona, mentre gedidi, è spirito personale, segue a camminare: banzi avanti specchio, assiste scena edika, gedina-dina testimone, rivela chi agisce, e chi parla in tale morte, auditorio corpo guardia, vede la parola, indossata dal doppio, esclude allucinazio, del banzi che parla, gedina-dina si rivolge, a + interlocutori, invisibi e inaudibi; se il bwete parla, si esprime via banzi, offre sua lezione, o potere guarigione, banzi appare bwete, se attiva frequenza, parla sua lingua, con forza maganga, che origina eventi, bwete in ogni cosa, vibra entro ngosè, maschera i novizi, a mezzo di rituale, moltiplica i suoi sè, doppi speculari, in feticci specchi e canti, nzanga o kundalini, e kombo nomi tanti: macina e ricompone, individualità, multiple alterità, in sequenze di rituale, miti da evocare, ognuno fà suo bwete, invitati scambian riti, scuola sà integrare. Iniziazio e ingestione, sono stessa cosa, banzi mastica radice, maganga muove tappe, mix di medicine, ricette scuol diverse, Misoko usa eboga, edika e motoba pesce: introdurre ausiliari, oppon veleno sorci, mix ingredienti, produce identità, maganga-medicamenti, feticci alter-ego, mbando tsombi e ceste, proiettano alter ego; rapporto banzi e doppi, crea dialogo gioco, come lila di Siva, che indossa tigre e cobra, danzando su sorcier, crea spazio relazioni, tra varie entità, aiuta aggregazione, a partorire identità, corpo psiche ambiente, in mbanja ceste e selve, motoba nella pancia, nzanga in cistifellea, nganga nella cesta, a casa oppure a terra, novizio fatto a pezzi, poi ricomposto, con varie alterità, potere ha raccolto. |Maschere di KONGO, arpa e pluri-arco, di crine di elefante, con flauti e tamburi, sonagli e polsiere, braccioli cavigliere; pluriarco detto nwonbi, in Angola nsambi, accompagna danze Ndembo, di San Salvador, la sol musica ammessa, al paese dei morti, nsambi è mediatore, con i bakisi forti. Liboka di Loango, danza come Bwiti, x tutta notte, alte capigliature, di piume nganga Vili, come Tsogo tiare. Lusofoni cristiani, aiutan regno Kongo, dentro le battaglie, pro e contro khan, costruiscono chiese, enormi cattedrali, nei canati capoluoghi, San Salvador e vari; schiavi e domestici, e strani commerci, con clero locale, fatto di francescani, dominicani e gesuiti, carmeli agostiniani, domenica è festa, in colonie di africani. Servizio nelle chiese, di tutte colonie, ricreano astmosfere, dei centri europei, Spagna e Bisanzio, con canti polifoni, toccata e fuga ora, unite a pigmei cori. Africa dà vita, a convergenza stili, su costa del Gabon, due tipi melodie, somigliano cori, di logge società, maschili e femminili, si ama improvvisar: versetto libero, maniera gregoriana, poi salmo responso, in coro polifoni, canti del Gloria, melodia dei versetti, ad arco discendente, e risposte possenti. Armonica fusione, polifonia egiziana, e stile di ecclesia, grego-lusitano, incontro tra culture, europee-africane, Egitto ed Etiopia, Kongo Loango Ashanti. Cangas o Engangas, i preti del regno, NGANGA in lingue bantu, indovin guaritore, lavora medicina, nei corpi pazienti, suonando e cantando, narrando + eventi: ganga in proto-Bantu, verbo conoscere, nganga erbalista, guaritor prete indovino, ponte aldilà, di atlantico mare, dove diaspora africana, giunge navigando. Canga in Mbanza Kongo, son abili persone, comunicare divinare, cause malattie, cause carestie, squilibri socio-ambiente, preparano rimedi, incantesimi ed erbe; quan Ma-Kongo fu, cattolico convertito, i ganga saran preti, cattolici e tribali, in lingua Kikongo, son preti cristiani, preti Nzambia congo, nganga son chiamati; mganga curandero, in lingua Swahili, ganga in Loango, responsabili cibi, propizian caccia e guerra, ricarican Mi-nkisi, detti pure Houngàn, nel vodù di Haiti: potere magico è mpungo, usato come mana, sia in culti stato, di cura e scoperta, Nkisi ricettacoli, di forze ambivalenti, ciascuno ha suo potere, etere correnti. Se in epoca di Tratta, popoli del nord, contrastan monopoli, lusofoni commerci, fan triangolazione, europa africa e america, fin 665, battaglia di Ambuilia, scalza i portoghesi, da terre di Kongo, declina religione, cristian San Salvador, tratta di schiavi, cresce ulterir: il viaggio della tratta, venne mitizzato, piroghe aldilà, del mare della morte, mentre i gesuiti, davano istruzione, ai figli capiclan, preti in formazione. Estuario del Gabon, gestito or da olandesi, francesi ed inglesi, guida protestante, avviano piantagioni, in ghetti americani, snobbando metissage, di lusofoni-romani: gruppi neri africani, conservano luogo, cristiani meticci, sincretismo di clan, voluto da clero, a corte del Makongo, + chiese cappelle, scopron decenni dopo; preti cattoli, predicavan storie Nkisi, a nutrire Re Kongo, con statue geni spiri, loro culto importato, emissari Fumu Kongo, in regioni vassalle, Mbumba ventre fecondo. Vestigia di scambi, di regni luso-kongo, secoli dopo, a Maguenza e Sonyo, missionari francesi, scopron comunità, oltre grande fiume, templi in quilombo, li accolse re Kakongo. Cappuccini italiani, trovan cappelle Maria, vergine e sanAntonio, con meticci e neri, che intonano canti, cori local lingua, seduta molto lunga, tono voce spunta: tutto è sentimento, cuori penetrati, Coeurs penetres, cuore unico di gruppo, metissage culturale, rinascimento culto. |Elite delle coste, usavan pluriarco, tra Africa ed Europa, smerciano coi KELE, che lascian pluriarco, per armonie di arpa, lusofona memoria; incursioni di schiavisti, fan Kele decimati, da interno fino costa, arpa narra Tratta, ereditano i Fang, popolo guerriero, che sopravvive a Tratta. Fang sostituirono, xilofono con arpa, e marionette danza, mutarono visione, dei loro primi avi, da guerrieri lance, a mbwiri chiome chiari. Narran repertori, nostalgi indipendenza, identità comune, con Tsogo concorrenza, trasmessa avan collasso, di Kele discendenza, lor musica rimembra, il senso vita umana, il popolo destino, migrante orda fiumana, rielaboran le donne, lutti di accompagno, aspetto della morte, spesso esorcizzato, con geni di acqua e terra, fuori da ristango. Isoga dei Galwa, o sirena Mamy Wata, ondeggiano danze, incenso scorza liana, dolce-grave melodia, piccole ngombi, riempion sua casa, silenziano i mondi: arpa traccia rotta, collirio apre luce, neofita tra mbwiri, paradiso di tlaloche, 3 arnie da Egitto, e mormorio di voci, clamore da lontano, Yasi Ishoga odi: Umbilla nyone koka ngala| uccello bianco mar, chiara luna Ya Mwei, madre Terra inizia umani, ratifica mio ingresso, associazione Bwete, poter creativa notte, Isoga Ezoga tiene: potere che in uomo, divien parola seme, ascensione al motombi, dove aquila vede, avo Busenge, primo suonatore, che fà concepimento, a mezzo di parola. Horn marinaio, mercante olandese, scrive dei |GALWA, abitanti rio Gabon, essi amano chignòn, e scambiano parrucche, con miele e pelli selva. Re-sole Galwa 860, regna a Lambarene, Adolinanongo city, con legge del taglione, usa impiccagione, ai francesi fà cessione, divorzia sen ragioni, punisce poi con morte, Dinzona la sua moglie, con ceppo legno rosso, che schiaccia Dinzona, e un Horn come poeta, canta sua canzone. Mokoku e Mburri, idoli dei culti, spiriti gemelli, a femmine sposati, ornati e implorati, dai fedeli animati, ad allontare i mali, innati o arrivati. Horn assiste veglie, ombudi ed elombo, descrive possessione, di donna oracolare, parla a nome mbwiri, contagio rituale, Nyma alti capigli, guida danze donne, facendo tintinnare, caviglie e campanelle, cinture metallare; sedute tutte uguali, i pazienti dipinti, ascoltano arpa, poi Spirito scende, induce trance attorno, e battimano accende. Nyma dirige, coro responsorial, oceano armonia, in Elombo bwiti, adepte danzan posto, eleganza ondulatoria, chiara Luna sul mare, Enyona rincuora, tal parola produce, beati sorrisi, gona geni aria, e mben i geni acqua, ntsè i geni terra, tutti doppi o coppia, folklore dei gemelli, imbwiri loro foggia: mbwiri incarna corpo, vive tra umani, uno nella selva, un altro in astrale, ponte tra gemelli, madri Mwei di sorte, arpista suono scorre: se ti aman geni terra, trovi un uovo bello, di rara gallina, lo porti al paese, tempo dopo hai malattia, se compresa riporta, mi-gesi forza curativa; mi-gonzi fan danza, Elombo Libreville 918, mbwiri terra infanzia. Nkisi van Brasile, su caravelle portoghesi, durante la Tratta, sincretico Kongo, visione luna chiara, via tenebre e morte, oro e opportunità, nome banzi dà. Galwa maschere Okoku, asiatica sposa, mikui bambole Fang, dipinte con caolino, Banzioku luce torcia, ricorda canto primo: donna Elamba-Gnidogho, sposa uomo Melonga, van vivere al paese, della donna clan, il marito riceve, terreno da suocera, per fare casa e orto, vita meno povera: ebbero 2 figlie, di nome Ossigui e Nkene, sepolto poi Melonga, luogo ignoto a tutti, Elamba vedova con figlie, ora in povertà, il defunto marito, Nzame chiama aldilà. Melonga ispira in sogno, a Elamba di pescare, con figlie sul fiume, buca granchi esplorare, dentro son ossa marito, che dice ad Elamba, sradica pianta accanto, poi scruta in acqua: rivede lei marito, le bimbe fan sorriso, ti ho chiamata a darti, potere di guarire, per vivere di offerte, dei malati curati, esigi okandzo soldi, per i servigi dati, incontrerai mosingui, 1 gatto maculato, pelle-abito ti dona, quan guarirai malato, stendi pelle a terra, farai seder malato, prendi poi mie ossa, cesto poni accanto; in paese suo fratello, scopre segreto, Elamba incollerita, chiede suo silenzio, poi lo inizia a rito, lui mangia ekasso, marito parla a lui, Elamba chiede okanzo: la regola del cambi, procura materiali, a cerimonia banzi, 2 piatti e 2 galline, 2 piume pappagallo, 2 pelli di civetta, 2 aghi stuoia e torcia, siano la consegna. Elamba avvelenata, avanti di morire, dice al fratello, sue bambin nutrire, prenderai mio posto, e sopporta bene, ti accuseranno tutti, del mio finale fato. Cosi comincia Buiti, una societa segreta, mentre figlie a Elamba, proseguono Ombwiri, culto presso i Fang, sviluppa in estuario, da culto Dea Mwei, sirena e caimano: salute e benessere, promette ai devoti, con riti adorcismo, di spiriti geni, donne direttrici, in ospedal religiosi, curano afflizioni, aiutan maturare, stati indipendenti, tramite visione, assieme guarigione. |BWETE a MISOKO, in fasi rituali, pindji mossokaga, causa indagare, divinando a danza, al fine scoprire, causa morte o malattia, parola ispirata, trovare sorcia sfida. Specchio con Teschio, nel centro Gabon, gruppo nganga indovini, ramo terapeutico, di culto del Buiti: se afflitto da sorcio, persona vuol viaggio, coinvolge mangiare, radici di vita, ad avere intuzioni, visioni e audizioni, lungo percorso, danze e canti rituali: se apprendista diven nyima, padre iniziatore, cioè bwete diffusore, muta persona, ritorna a natura, acquista + avi, cioè riti ritrovati; acquista sapienza, analogica infinita, un tipo discorso, tra giovani ed anziani, acquista padronanza, di divinazione, nganga e paziente, discorso interazione; se acquista feticci, ibridi antenati, cerca identità, rituale frattale, costruisce la propria, con riti ed enigmi, giochi indovinelli, si ciba di feticci: gioco di specchi, lingue di confine, Etema e Banzi, son profano e novizio, poi Nganga confermato, divino guaritore, infine sarà Nyima, un padre inziatore. Nganga-a-misoko, confraternita indovini, manducan eboga, solo in prima tappa, lungo percorso, arrivano acquisire, diagnosi a cure, per solver conferire: Nganga aiuta catarsi, grazie accesso dati, da 1 akasha fiume, abrea liberazione, emo affetti scarica, attiva con simboli, infortunio malato, guida a rivalutar, fulcro della cura, 1 analogico spostar; nganga impiega bagni, pomate e massaggi, da forma a proteiforme, confusion malati, offre valido modello, inscena soluzione, + lunga nel tempo, propone una visione, se non basta guarir, carriera di malato, in tappe suoi misteri, lo rende vaccinato, trattamenti sorcellari, chiama due schemi: schema Purificazio, bagni fumi e unzioni, vomitar mal cervelli, da intestini e cuori, interra doppi se stesso, gira spalle ai doli; schema Protezione, quan causa è resa nota, risposta decisa, è rito anti-sorcio, agisce violento, rende pacco al mittente, rompe circolo vizioso, di passivo inferme, risposta ritual, aiuta scarica aggressiva, reazione contro sorcio, sarà emancipativa, atto onirico agisce, fà malato disinibito, permette che su sorcio, riprende suo destino. Specchio ritorna, aggression ad aggressore, del tutto discolpata, innocente condizione, tal schema operativo, ausili sorcio spegne, doppio inverso crea, ganga annul consegne: nganga dona a paziente, artefatto suo rimedio, omeopatico intervento, ad annullar difetto, sorcio ha suo virote, malato è distratto, da paur che ebbe mangiato, suo num agisce forte. Adottar nuova famiglia, è cuore terapia, poichè fonte male, e sorcio clan di sangue, nganga e suo malato, han mutua relazione, nganga cane fiuta, malato è piantagione: nganga temporaneo, marito o padre fante, pseudo parentela, precisa filiazione, sposa secondaria, cucina lavor e cure, quello che ella può, con lui abita pure; mente ristruttura, famiglia nuova appare, comune iniziazione, a fine della cura, è malato consegnato, a sua famiglia sangue, ma resta consacrato: nel mito di scoperta, eboga fu donata, a un orfana pigmea, per vita ritrovata, vede e sa curare, così può guadagnare, iboga appar famiglia, aiuto fisico-morale; chi mangia radice, scopre legami, parenti e gelosie, talenti inespressi, profondi sentimenti, ed esce ogni veleno, vista interiore, guarisce terreno. Misoko diverge, da Bwete Disumba, x vocazione, a curar serpe mbumba, se Disumba è festa, sviluppa identità, x scelta volontaria, mentre in Misoko, terapeuta vocazione, è capire una sfida, scelta facoltativa, come culti possessione, muta afflittore, in genio protettore, come fan sciamani, che mutano dubbi, in forza interiore, o donne del Ndjembe, che esigono veglia, a provar se paziente, è afflitto da genio, in caso affermativo, avviano danza cura. Un defunto avvelenato, ebbe morte innatural, famiglia fa chiamar, ganga a investigar, ragazzo messaggero, con pezzo di radice, se nganga la mangia, incarico accetta, va in selva e divina, su albero Nzingo, chiodi-garofano, taglia frutti e pronuncia, nome malato o defunto, poi scuote pianta, cadono frutti, rivelano ogni carta; intaglia la scorza, ricava segno certo, capir se si tratta, malattia o veleno, sorcier malfattore, resta da trovare, nganga va in paese, da vicini a indagare: indaga se defunto, mancò parola data, ottiene + nomi, possibili indiziati, verso 7 sera, inizia seduta, invoca spiriti a scoprire, finale malfattore; autopsia rituale, svolta in segreto, durante cerimonia, indaga nelle viscer, se polpo tumore, è anima di altri, o fegato malato, vampirizzato a tratti. Causa divinare, arte agguato ironia, sorcio è mal nganga, mal mistico produce, conflitto familiare, clan padre o madre, nganga evita zizzanie, prudente lui rimane; denuncia crea nemici, legittimo rimane, con feticci talismani, proteggere curare, se indiziato = paziente, disculpo cercare, nganga sibillino, ogni cosa sa esplorare; nganga tocca profondo, emozione di paziente, interno lui vide, cura col mentire, indiretto comunicare, arte di caccia, segue prende animale. Misoko indovino, pronostica e consiglia, rimedi x malato, parenti del malato, riducono costi, tagliano le cure, fanno negoziato: paziente contento, di diagnosi ottenuta, suo infortunio ora, è gelosia sorcier, le cure negoziate, dan speranza guarire, ascolta nganga basè: indovin indovinello, accetto tua proposta, voglio aver fede, modello da imitare, accordo emozione, e-mana relazione, afflitto ignoro causa, tu mi aiuti articolare. Nganga arte agguato, sceglie campo battaglia, entra in arena, quando è tutto chiaro, elimina superfluo, agisce reca dati, poi decidi tu, battaglia che sarà. Mesmer è deciso, ogni battaglia è ultima, riposa e dimentica, te stesso ogni paura, discendono poteri, che aprono cammino, abbandona corrente, fin momento decisivo; ogni istante prezioso, nascondi tue carte, attorno sta mistero, insondabile parte, prendi posto in esso, umiltà guida bene, perenne arte nganga, da Sunzu avi proviene.| Erikson agguato, con metodo ad allievi, autorevole pare, se lor anima ha nel cesto, identifica vede, loro piste trap tende, medesimo messaggio, offre in nuova veste: maieutica arte, nganga sa narrare, comincia indovino, da evidenze + banale, ambigue affermazioni, sottile compromesso, ripete le premesse, e ottiene suo consenso; venditore artista, accende vende emozioni, gira porta a spasso, preda sensazioni, questa corteggiata, si sente valorizzata, coscienza è spostata; nganga cita mal sorci, sintomi a catena, paziente sceglie bene, veste che lui mena, indossa 1 dopo altra, lega intuizione, nganga cuce veste, personale spiegazione: caolino traccia segni, su corpo paziente, interpreta marchi, ansia che lui legge, malospiri su dorso, fucili segni a piede, veleni su sterno, segni mbumba vede; sceglie 1 pista, esplora o abbandona, vede clien reazioni, sale-scende ora, direzion composta, seduta conclusa, sintetizza ricerca, narra diagnosi e cura; complici son nganga, domande travestite, pazienti compiaciuti, tornano basè, se dubbia paziente, riorienta rivelazio, preda vuol condotta, a geniale negoziato, amarsi anima tende, corteggiamento a 2, nessuno vince o perde, chiarire bene fatti, cerca ogni studente, fissa punto inizio, fà giro efficiente, concentrici cerchi, focalizza problema, puzzle + riuscito, condensa suo sistema, lega al punto primo. Nganga mesmerizza gallo, in malattia + grave, azzecca divinando, se rifiuta mangiare, funesto augur decesso, allora da + tempo, al gallo ipnotizzato. Levi-Straus fa cura, parol significati, sbloccano 1 portento, simboli efficaci, sfrutta analogie, su psichi incoscienti, o schemi culturali, cura magica dei corpi, cura psiche sociali. |NGANGA guaritore, indossa pelle mosingi, fissa copricapo, con mopitu torcia, in seduta fumigazio, sacrifica 1 pollo, anima errante ha dissuaso. Cura malati e famiglie, presso propria casa, residenza temporanea, malattie naturali, ebea-a-nzambe, e malattie sorcellare, ebea-a-migesi, differenza causa, intenzionale o no, di un parente vivo: se naturale è curata, con erbe medicina, un anemia naturale, si cura in ospedale, anemia a causa mbumba, nganga sa trattare, con rito taglio corda, pur se va ospedale; rito taglio corda, esige veglia e canti, emetica radice, bagni fumi e profumi, limpeza del malato, decotti radice, che sorcio han vomitato; pratica nganga, profilassi anti virote, incide zone note, omeopati branca myobe, azione anti-sorcièr, esca zucca defunto, avvelena sorci a manger. Nganga analista, sacerdote e docente, cura infortuni caccia, e disoccupazio, ansia-ventre depressione, conflitti familiari, mali a piante animali, clima e terremoti, di sorcier intenzionali, tratta risposte, contro agenti persecutori, incubi riti agguati, fa concili con perdoni: ogni ganga ha 1 gamma, rimedi personali, visti pure in sogno, o innovazioni vari, tratta fucil-notturni, teste aperte malspiri, innesta varianti, in schema primo bwiti. Foglia al posto di altra, 1 gesto x 1 altro, malattie associate, scorporate ricombina, schema di magia, simpatica o imitativa, come Paracelso, e omeopatia; se croni fatica, è malessere corda, prodotta da sorcier, a mezzo di serpente, parente succhia vita, e uomo indebolito, tal male esige cura, veglia e confezioni, 1 liana come mbunba, sesso opposto a primo, che affligge malato, lo annodano a suo corpo, x sessual richiamo; si accoppiano 2 mbumba, visibi e invisibi, nganga traccia corda, vince in artifici, durante sequenza, corda vien tagliata, e mbumba pitone, a mittente e rimandata; mbomo-a-mon-vuta, pitone ha srotolato, canti guerra nganga, combatte serpe con machete, taglia corda in tronconi, malato liberando, ganga scudo corno kombi, a malato dona sangue gallo, poi spirito scambia, in cambio suo fiato, liana con charme, sedusse vero mbumba, sepolto in boscaglia. Fusil-notturno è, dolo intenso al piede, sale su alla gamba, invisibi fucil frecce, 1 sorcier scaglia, trappola di caccia, scopi aggressivi, preventivo è olio palma, rende inoffensivi: afflizione malospiri, è paranoi fantasmi, ma tengo per membe, kon presso fang, bekon morti nocivi, opposti byeri protettivi: forme uman difformi, grotteschi spezzatini, vanno su spalle, le curvano col peso, alimenta paura, è parente morto offeso, se è golem di 1 mago, chiede ricompensa, infine prende mago, se resta sen merenda; erotici sogni, ricercano rapporto, pacifico o violento, sociali norme opposto, a volte è 1 doppio, di sorcier lui stesso, uscito a far vampiro, a parente in letto; prova fecondare, sue figlie o nipoti, usare a profitto, invisibi frutti nati, crea feticci lucro, zombie suo servizio, rivende i parenti, schiavista principio: sorcier vizioso cerchio, o avido appetito, sacrifica congiunto, lignaggio striminzito, infine tal spirale, lui stesso divien cibo, strada sorceller, porta fin suicidio. Nganga trattamento, fabbrica 1 pupazzo, prende abiti malato, in selva interra mbando, aggiunge offerte, che attiran malospiri, con sesso e cibo, inganna sospiri: le malo identità, son esser solitari, in cerca di una sposa, legge contrappasso, chi uccide suo parente, vuol che giri a lungo, sen trovar mai niente; diagnostica nganga, certo numero di mali, virote e malo spiri, e avvelenati, mbumba serpente, divago e rapimenti, testa aperta sente: se ha visioni incontrollate, pesanti o nefaste, vedere cose di altri, senza resistenza, erra spirito da bregma, involontar trascende, la cura è disciplina, addestrar vampiro, uscir senza paura, incubo ambiguo, ha sorcio struttura, cura sia opposto, restringere bregma, nganga pone un mix, dilembetogu foglie, polver ossa Pantera, gorilla e bestie forte. |MABUNDI curatrici, simmetriche ai nganga, hanno lor santuari, geometrie di selva, luoghi detti ndjembe, omologhi dei nzimbe, hanno lor brimade, e reclusion novizie: curano con danze, adorcismo possessioni, pratican lor Mwiri, a esser vere donne, danzano mademba, con perle di colori, vestono ebundi, pagnè x lutti onori: mogesi loro geni, acquatiche creature, novizie accettan geni, x esserne curate, a-tsopeo-na-mogesi, rapiti da 1 mogesi, permette conciliare, padroneggiare crisi; ricevono visioni, dal genio che parla, myene membe e merye, li chiamano mabanzi, ombwiri od elombo, ombudi tra i mitsogo, taranta africana, di un avo sen riposo. Entro corpo guardia, stesso scenario, presa dai tremori, cade su ginocchia, messa a centro spazio, riceve una danza, infine si calma, ascolta e si siede. Uomo che inizia, ai culti femminili, sempre viene accolto, dentro loro riti, mabundi iniziate, nei culti maschili, presso bwiti fang, complementar offici: destro e sinistro lato, 2 metà del bwete, modanga chiara luna, affianca sole imperio, equilibrio riportato, a ogni evento dato, banzi sotto anziani, donne sotto maschi, durante alcun sequenze, si isolan teatri; sottomissione o competizio, accade tra gruppi, maschi cercano matrix, donne cercan pene, mabundi e nganga fanno, 2 strade parallele, gioco ruoli impone, subordinar potere; segreti son potere, in erotico sapore, sedurre è insegnare, trasmettere segnale, confronto dei segreti, commercio o baratto, nel mito si divide, nel rito resta intatto. Bwete misoko, coesiste i due modi, di nganga e mabundi, gelosi segreti, incrociano strade, lor definizioni, di riti e feticci, ma insieme fanno azioni: se vedova mabundi, vestita in pagne lutto, x uomo che in foresta, cadde perse tutto, da albero lui cadde, e mogongo divenne, lei vedova mabundi, lo piange ritualmente; ora nelle veglie, mabundi sono mogli, che piangono mariti, defunti ed onorati, itsamanga x donne, è cadavere marito, x uomini è vulva, ognun vede suo mito. Danza attorno fuoco, identica x tutti, ha significato, diverso nei 2 gruppi, fanno stesso rito, ma vedon differenti, simmetria tra sessi, riguarda sol segreti. |BWETE indaga legame, tra parole e cose, attraverso sensazioni, visuali e auditive, è cerimonia bwete, 1 opera iniziatica, teatro musicale, suoni attori e trama: il sermone ai novizi, promette guardare, segreti Sanza e Moduma, 2 santi vegliardi, fondatori del Bwete, secondo Apindzi rito, Africa e Mediterraneo, stesso mito eleusino. Iniziazione riflette, 1 bisogno comunità, incorpora danza, 1 carisma collettivo, i fedeli a rilasciare, tensione emotiva, o sublimare 1 minaccia, a mezzo liturgia; psicoterapia di gruppo, attua sofferenza, 1 resurrezione, reazione a stato di ansia, azion cerimoniale, svolge in 3 luoghi, piazza Nzimba e Mbanza, corpo guardia di Banzioku. Banzioku trae radice, da parola Kele Mbanja, x Apinzi è nganza, dibanja tra i baLumbu, per i Tsogo ebanja, Bwiti ha 2 obiettivi, pedagogia essenziale, contatto di aldilà, sub-conscio navigare, acquisire conoscenza, profonda della vita, da condivider poi, coi membri scuola prima: conservare e applicare, in vita quotidiana, ancestrale sapere, filosofia perenne, che trovi nelle danze, maschere e precetti, Apindzi mangia iboga, a chiarire i misteri, vede cose chiare, a prevenir pericoli, chiaroveggenza vuol, tutti capi clan, se Banzi è Mistoi, Nima è un Epopte, anziano che sorveglia, candela di notte. |Banzi differenti, x grado o anzianità, o posto-ruolo avuto, in una cerimonia, in cima anziani Didati, hanno 60 anni, consigliano giovani, nelle nzimbe case: dipinti di punti, caolino rosso al viso, rapporto a maganga, Mombe sambuco saggio, 1 vecchio nel Buiti, come capo stato, regna sen governo, prestigio guadagnato; guardiano e madre, consiglier spirituale, top tsogo gerarchia, appare Moussoumbi, conoscenza totale, che passa al Mouniambi, iniziato primo ministro. Moussoumbi sa gestire, il lampo serpente, e ispira consigli, al Misambo ministro, che in regno Kongo, è capo del bwiti, uomo-pantera forte. Misambo arrangia regola, mosambaga mweli, svincola 1 malato, dal potere di 1 mwiri, punisce pur severo, fuorilegge e infidi, fonda suo prestigio, capitolium militare, e prende parola, in nzimbe regali, trasmette decisioni, del consiglio anziani. Epandi ya misambo, nel regno Kongo, giudica e sanziona, sua insigna è bastone, tra ediga e asi-ditati, oggi il ruolo muta, Gepombo capodanza, marcia in testa truppa: maschio cinghiale, mokongwadi engolayobe, capobranco difende, avverte gridando, lui sta davanti, marcia distanziato, dal grosso del gruppo, lui vede sentiero; capo delle danze, è visto da tutti, insegna ritmo costante, Mbene è avanti lui, avanti al cinghiale, trasmette e semplifica, a tutti danzatori, moti che Gepombo invia. Mbene serba ritmo, corregge gli errori, pure porta in testa, 1 pelle di scimmia, lo seguono i banzi, suddivisi per fasce, Nima sta x ultimo, colui che ferma marce. |Ciascuno tiene Nzanga, vampiro nè buono o cattivo, mosso da intenzioni, vola nella notte, tra prede e predatori, viene risvegliato, in varie iniziazioni. Kombo nome rivela, riuscita buon viaggio, di novizio banzi, rivela peripezie, esempio kudu-tartaruga, Mongo antenato, o pappagallo kusua: se tiene messaggi, per tutti o qualcuno, assistente invita banzi, domandare a bwete, canzone toante, o erborista rimedio, consegna di missione, o talento segreto; scenari visioni, identifican sorcier, 1 prossimo parente, o confermano sospetti, o fan rivelazione, su abili attori, loro vere intenzioni; dopo iniziazione, 1 banzi scopre che, suo fratello e sorella, eran suoi sorcier, cacciatore-preda, è schema ricorren; sorcier sono attori, maschere occulte, ma banzi vede eroe, mutare cento volti, sfuggono a vicenda, mutan ruoli opposti, sorcier sfugge trap, e traveste intenzioni, ciascun cerca altro, senza essere visto, il novizio passivo, vede ascolta riceve, divien protagonista, di sue recite vere. |bwete-wa-maBANZI, cerimon solenne, fine noviziato, cessano divieti, resta sol rispetto, x anziani e ruoli, davanti lo specchio, banzi come Dante, spettatore e attore, protagonista primo, di voci altro mondo, se ostacoli trova, nyma lo aiuta, ausiliario a lato, davanti altro specchio, inizia a masticare, guidato da assistente, che orienta sue visioni, a ritrovar novizio, venire in suo aiuto, scacciare male officio, liberarlo da catene, che bloccan suo cammino, lo aiuta ad uscire, da fossa prigioniero, i due sotto iboga, sanno interagire, mondo condiviso, parol da proferire. Stimola mongongo, gioca ruolo chiave, mentre ausiliario, narra ciò che vede, banzi e assistente, ascoltano tutto, due specchi vicini, fanno risonanza, grazie a radice, è comune istanza, aiuto combattente, tra commilitoni, rende battaglia, viaggio a colori. Basè basè basè! tra le parole Bwete, acquiescenza rituale, verità di visione, metalinguisti accordi, intese conferme, a ogni recita banzi, annuisce gruppo vede: si è vero ben detto, basè in bwete misoko, applaudire 1 danza, 1 sonata arco arpa, mabundi fan yao-yao, contrazione di iya-o, madre del bwiti, eye-ya-bwetè siamo. Banzi si trasforma, ad aver guarigione, visione di una corda, divien prova forte, di aggressione mbumba, invisibi serpente, simile a taranta, che vittima serra: se paziente consulta, 1 nganga-misoko, diagnosi riceve, che in visione vede, a conferma ulteriore, del padre iniziatore, così iniziazione, verifica consultazione, nganga scruta specchio, divina e parla, al paziente che acquiesce, poi inverte ruoli, banzi scruta specchio, e parla a ditati, questi fan base! a sue narrazioni viaggi. Dice anziano al banzi: tuo discorso muta, in lingua del Bwete, che tutti aiuta, Bwete ti ha mostrato, qualcosa su di me? visioni son di tutti, riguardan presenti, vissuti personali, problemi o fortune, allacciano individuo, a copione collettivo, scambio e risposta, e continue conferme, tutti aman storie, da vivere presente. Nyma si ingegna, inserir visioni banzi, nel quadro bwete, analogie rintracci, 1 corso acqua appar, fiume del bwete, con sue genìe, che nyma spiega bene; taglio di corda, sarà uscir da mbumba, 1 albero o montagna, motombi che spunta, donne e bianchi sono, feconda benedizione, chi muta in pantera, è padre iniziatore: + scene del banzi, da lui elaborate, nyima volentieri, accetta confezionate, a visioni paurose, sconnesse o incoerenti, nyima interviene, aggiustando corrente; 1 bimbo malato, legato a liana-corda, è mbumba serpente, che serra le spire, nima iniziatore, mi fa grattare scorze, poter di cura forte. In bwete Disumba, esiste il segreto, al fine evitare, che donne e bambini, accedano a segreto, dietro spettacolo, di maschere oracolo, iniziazio perderebbe, tutto suo valore, di scoperta personale, rito di passaggio. Misoko è sen segreti, poichè è terapia, aiuto a famiglia, argina sorcelleria, tra nganga e sorcier, confine liminale, nessuna ostilità, al sorcio smascherato: da parente geloso, banzi è protetto, in rito collettivo, che gruppo ha danzato, coerenza narrativa, nasce da visione, a prior disordinata, indirizza uno scenario, dove il novizio, è protagonista primo, insegue un indizio; anamnesi fà dare, 1 causa intenzionale, a vari infortuni, che ostacolan banzi, a benessere ideale, identifica il sorcio, sue peripezia vede, banzi allor risponde, con provvedimento, che ostacolo rimuove, viaggi e combattimento, aiutato da alleati, di nyma lignaggio. Banzi e sorcier, mistici parenti, nyma esorta banzi, disturba tuo sorcio, riprendi ascendente, su trauma che blocca, immagina fendente, banzi mima colpo, assesta scacciamosche, attivo sul sorcier, riflesso nel reale, sua guarigion avvien; durante consultazio, se paziente piange, è diagnosi basè, ma se banzi piange, durante scena guerra, lo invitano altri, reagir a triste scena, esci postur passiva, parla ed agisci, recita occasione, deciso rispondi, senza timidezza, verso parente sorcio, desiderio realizza, riprendi tuo potere, su fatto parassita, riconquista autonomia, pacifica tua vita. |Misoko e movimenti, profetici african, barattan vecchi credi, con nuovi ritrovati, competizion tra nganga, gara carismati, infante turbolento, vien da zio materno, va in sorella ventre, è Nzanga ambivalente, consulta invoca e cura; beyam dissimulato, nel nganga misoko, ambigua identità, x fang è ngolongolo, se iniziato fang, esprimer nzanga sente, maschera si mette, esibisce innocente, profeta ha stesso evùs, ma pone distanza, a mezzo etichette, siede altra stanza, identico nzanga: si incontran talvolta, nganga e beyam, doppiano sorte, maganga ama oscuro, devia sole forte, ama torce e candele, ambigua luna sorte. Competono scuole, sorci tra loro, 1 spia vien mangiata, metafora caccia, illuminare specchio, lo rende inefficace, notte chiara o nera, lavor trasfigurante; nyma mezzo cieco, acquista chiarveggenza, banzi nato sordo, mira in chiar-udienza, vedon fatti altri, là nella mbanza: chi cade in danza, o si brucia con torcia, ha subìto malasorte, da chi non sopporta, difendere se stesso, contro calunnia, ricorso a oracol mbondo, o giudici evovi, fu estrema ratio, a riconciliare gruppi, prove veleno e fuoco, ordalie divinatorie; identità nganga, è ambiguità vampira, detta enzana o inyemba, organ sorcelleria, evus ai Fang, mangu di Azanda, egodo tra Tsogo, e kundalini in tantra: fonte spirituale, vescicola biliare, in autopsia rituale, condotta di notte, cadavere scrutare, iniziati aprono ventre, x nzanga esaminare, escorpor temporane, umani ed animali, han vampiro cistifella. Sacca con fiele, associa iboga amara, antidoto è miele, associa con apis, tutti han vampiro, x sorcio è arma, potere ambivalente; se diagnosi e cure, esige vampiro, sol uso è differente, pitsi-a-ngonda dice, notte di vampiro, pene portafortuna, potere protettivo, pene è vampiro, corno fortuna, forza e chiara azione, mezzo di riuscita, in politica e varie, vampiro dei bianchi, decolla aerei e treni, Dio stesso è vampiro, Nzambe crea mondo, ambivalente potere, polarizza doppio: esiston due pantere, presso villaggio, una lo protegge, ausiliar di banzi, una lo attacca, è ausilio del sorcio, entrambe giran notte, predare o defender; vampiri finanziari, fan guerra tra casati, uomini potenti, detti pure sorci, privati di vampiro, sono detti idioti, impotenti burattini. Nonno al nipotino, osserva interesse, trasmette suo vampiro, a risvegliare uomo, in punto di morte, celebra un bwete, fa ingurgitar saliva, con latte materno, passaggio di potere, gli dona kombo nome, di suo bwete vero, nzanga è trasmesso, da interno ventre nyma, altre volte eredità, defunto sogno arriva, fortificare nzanga, è bwete inizio, ausiliari ingurgitati, in ventre spazio; forza mistica risiede, cumula ventre, bwete può esser visto, come un acquisto, rinforzo e gestione, purificar vampiro, a permetterne uso, rituale anti-sorcio. Iniziazione insegna, padroneggiar vampiro, con limpeza fiori, fa lampada aladino, mezzo di visioni, e di parola bwete, nganga lo raddrizza, nel ventre primo: se vampiro malposato, malato può causare, bwete lo rinforza, a fare buon rituale, permettono veglie, aprire risvegliarlo, metafora erezione, alzarlo e sollevarlo. Svegliar vampiro e pene, fa bimbo felice, potere nganga che, attiva proprio nzanga, con lavoro e radice, danza e strofina, vede cura ascolta: nzanga cistifella, amar radice associa, fiele medicina, idoneo aiuto a nzanga, con mwago invocazione, fa montar in ventre, nzanga-na-lemba; rivelano veglie, vampiri a iniziati, rafforza lor parole, invocazioni avi, nzanga di misoko, è poter di parola, efficace pertinente, a cuor motema affiora: ogni desiderio, risiede nel motema, che x agire cerca, comunicar col nzanga, vampiro ha forza, x attivare azione, libido che attende, da cuore ogni istruzione. Nzanga dà coraggio, carattere forza, batteria nel ventre, kundalini corrente, nzanga cuore e testa, triangolo forma, pensier volere azione; se hai nzanga forte, non temi agir parlare, ngosè rafforza nzanga, arpa ad ascoltare, disinibisce visioni, azion risolutoria, di fronte ogni beyam, tuo coraggio affiora. bwete_mitsogo.mp4device_doctor_genie.mp4audio
||Popè: bassè ngenza! noka abel-ebebela, Ma-misoba, Abel ebebela noka, inoka si dyone ndego, o dwan inoka yenó sè? IT: è vero! silenzio! parola detta per annuire, soffio del morente, amen. Ngenza! giusto! è il genio della Verità nel buiti misoko. Ma-misoba in lingua pigmea, Abel ebebela in Fang. La menzogna uccide l'amicizia (inoka si dyone ndego), perchè stai mentendo? (o dwan inoka yenó sè?) |Popè: bengèlè benga-na-benga, mabambu go momba Bengèlè, benge mpono, awè omwo-benga. IT: Fiume locale e nzimbe storica apinzi nominata in molti canti bwete (mabambu go momba Bengèlè), gruppo (mabambu) dove il neofita si bagna prima di danzare. Seguire un cammino (benge mpono) e corno indossato alla tracolla; tu sei un benga (awè omwo-benga), popolo fang della costa nord Gabon. |Popè: beyem bekon molosi, nnem evus balosi IT: in fang è il nnem portatore di evus, entità malvagia agressiva e irrequieta, vampiroso o malvagio stregone, fuori etica che il Bwiti impone; balosi è plurale, persona complicata come i nganga, ambigua intenzione o incerta e irrisolta identità. Bwete organizza risposta contro sorcelleria, a ogni veglia ritualizza guerra preventiva; è investimento a lungo termine, ce ne andremo e resteremo con gli altri (ghet bendo ghe menie) per avanzare nel bwiti devi lavorare, come pestello e mortaio, canestro e machete. Statua o feticcio bwiti ti aiutano a discutere con i tuoi geni (bwiti mivova mivova) di acqua e terra, la rete e la donna, se lavori puoi seguire il tuo bwiti, tu sei la mia luce nell'oscurità. |bwete-a-mabanzi, bwete di Esinga, bwete-a-missoko: ghet bendo ghe menie, bwiti mivova mivova. IT: Esinga viaggia in piroga e risale alle sorgenti di Sofia. Ebweta è iniziaizone cerimonia in mbanza, emergere-arrivare, richiama questa avventura di caccia, gioco e ruoli di genere, mondo antenati e geni umidi dell'acqua. Bwete diffonde dal marito al cognato attraverso mogli che alleano lignaggi tra nipote e zio materno. |Popè: Enaga, verbo vedere, specchio che riflette, verbo mossokaga, indagare causa divinando, terapeutica vocazione a capire una sfida. Misoko vuol dire occhi, vedere, Misoko Ngonde è nuova branca fondata a Ebando. Ma-Misoba! buona cosa! in lingua Tsogho. Bwiti di auscultazione e guarigione, sentiero del padre, dove la radice è consumata in piccole quantità.

303:Ge-bembè sa bandzi Ge-bumu eboga, sa nima-na-kombwe ge-bumu mo-gondzi: Al campo dei BABONGO, lungo fiume Congo, uomini tenevan, lance e archi in pugno, al centro di radura, presso le capanne, nel mattino presto, fuoco accese fiamme. Spazzano le foglie, dal terreno spiazzo, 1 uomo porta ceste, pien di sabbia fiume, la sparge su terra, fa antilope disegno, animale da cacciare, traccia con impegno; ora incocca freccia, ai bordi di radura, tutti fan silenzio, ascolto di natura, guardan tutti alto, a cielo di foresta, attendono che Sole, irraggi la sua festa: raggio del sole, improvviso ora fiocca, medesimo istante, pigmeo freccia scocca, su Antilope-sabbia, sincronico incanto, centrano entrambe, sia sole che dardo. Il popolo esplode, con grida di gioia, auspicio par buono, a caccia nel bosco, simpatico evento, dei totem del clan, ciascuno tien specie, far moltiplicar. Ognuno nel clan, compie suo rituale, stimola rilascio, di potenzial vitale, così da incrementare, + spiriti animali, con devozione canti, a esseri antenati. |Dibenga cacciatore, del clan babongo Apinzi, vide Porcospino, raspare una radice, scaglia sua lancia, su carne animale, estrae l'intestino, cibo e medicina: sul fuoco lo cucina, mangia amara carne, si sente poco strano, stende per dormire, ascolta un suono vago, come lontan eco, alza ed esce fuori, oh luna io ti chiedo! Rivede scena caccia, arbusto di visione, il giorno dopo torna, capire situazione, incontra cacciatori, apinzi tutt'attorno, lo guidano graduale, a capire suo ritorno; gli insegnano pigmei, a capire la Foresta, con la radice Iboga, apprende la sua essenza, con dosi da rituale, apprende tal sapienza, torna a suo paese, e rivela conoscenza. Dibenga poi diventa, maestro di radice, inizia presso Tsogo, 1 Buiti con iboga, Bwiti vien da ebweta, emergere arrivare, Iboga da boghaga, vuol dire traghettare, la coscienza umana. Quan ragazzo BAKA, chiede esser adulto, mangia la radice, attira spiri selva, riceve farmagnosi, sopra e sottoterra, poi da selve Congo, esce e va insegnare, a mezzo di visioni, ai fratelli al mare: In origine era caos, violenza incesto altro, dopo del diluvio, esogamia è la cura, appare in un villaggio, matri-lignaggio, separa padre e frate, entrata di 3 nganga, 3 nuovi clan acclam. Esinga avventure, sono origine umani, Dibobe ragno scese, su foglia e voga i mari, rimonta fino a Nzambe, invia Kudu tartaruga, a creare terre asciutte; assiste creazione, Nzambe-kana presso fiume, anima umano, soffio eiaculante, fiume donna penetrato, Disumba cade a terra, raccolta dai pigmei, passa a pindzi-tsogo, masangu poi Mongo, dopo negligenza, altro popolo la coglie. Bembo cede bwete, per ottenere moglie, x amor di donne, bwete si diffonde, da marito a cognato, nipote zio materno, nzea-a-bwete sono strade, da luogo a luogo, le tappe sono nomi, di persone in gioco; storia è geografia, toponimi e utopie, di novizi e saggi, nel tempo del diluvio, un orfano trovato, vivere fà il bwete, poi lo insegna in cambio, di una donna sposa, e nasce altro lignaggio. |Se veglia è un invito, lanciato ad antenati, a venire sostenere, travagli iniziati, banzi son per avi, e getsika li chiama, mwago invoca tutti, riunire nella banza: yagagay venite! koko dyano ngongo dyano, avi in alto-e-basso, mwago pianto lutto, appello a filiazione, scegliendo iniziati, che salgono ai parenti, invocano lignaggi. Kombi Esinga e Bulipa, Mongo e nomi clan, narra e lega in fantasia, umani e kukulkan, Kinda-a-bwete famiglia, colleziona entità, con piante e animali, astri miti a legar; nonni e bimbi affetti, scherzi assonanze, schiarire i mikuku, è veglia meyaya, avi lontani kokogo, benvolenti ideali, partono in selva, fin prossimi rituali. Gallo chiama avi-feti, Faraon morti selva, corda ombelicale, serve scendere in tomba, in Geliba pianto avviene, nascita parto, con soffio nella donna, rinasce bimbo avo: se un avo parte, un altro ritorna, in ventre di donna, dopo ultimo spiro, incessante ragno-spola, 1 filo prende morto, 1 scende a gestazione, spiri sale scende, in ciclo ricorrente. |Evoca ogni veglia, nascita e sepoltura, corno getsika, acque rotte annuncia, presto nasce infante, poi sequenza Gima, evoca travaglio, bwekaye saluta vita! cadavere del bwete, a veglia funeraria, ceste son suo corpo, candela accese veglia, disperde cacciamosche, odori ed insetti, mabundi veste lutto, Ebundi ner gonnelli: canti sono pianti, ganga lava in bwenza, cadavere interrato, da danza dei 3 ganga, Bwenza in foresta, è cimitero fuori Banza, cadaver trattamento, ricerca di avi spiri, condotti nella banza, a rigenerare i vivi. Scopo funerali, è mutare morti in avi, tappe di agonia, ultimo spiro vento, esce in moto vorticoso, girando tra viventi, danza vortice disumba, esprime tali eventi; scopo rito lutto, graduale distacco, finale partenza, di spirito emigrato, dopo annuncio decesso, parenti capezzale, vegliano x terra, in astinen sessuale; dopo anno cerimonia, lutto si ritira, bagno di limpeza, nuovo coito fuga via, la donna ritorna, abitar con cognato, rito scambio beni, 2 clan ha suggellato. |Prima CORDA ARPA, comanda resto corpo, vien testata prima, assieme la seconda, che trovasi a distanza, di 1 tono circa, dopo 1 ottava, inizia seconda compagnia: comandano 2 ciurme, accordi base arpa, terza corda imprime, cambi rotta ai canti, cadenza sospensiva, piroga vira o sosta, in masimba ma ngombi, si cerca 1 costa, orme da seguire, itinerari da trovare, a volte inesplorati, lezioni lusitane, naviga galoppa, 2 ciurme in armonia. Arpa del Gabon, scala esafona discensiva, manca solo il SI, suoni gravi femminili, diretti alle viscere, suona man sinistra, suoni acuti in alto, suona mano destra, ciurme M ed F, vogano i due suoni, a tutte 8 corde, ogni popolo da nomi. Pinzi-Tsogo hanno, corda RE kenge testa, seconda pasako DO, terza LA mondo 4 Sol mobema, 5 FA mandzinzi 6 MI ayanzimbeya, 7 Re yenge, 8 sisipandi Do. Kenge divien mu-kengwe, nome dei gemelli, capi delle ciurme, Maschili e Femminili, designa campana e-vovi, sonata da Misombo, nel bwete lutto assieme, a canti rimbombo. Campana del caimano, in mano a Povi suona, maestro cerimonia, depositario di parola, lavora con il Beti, colui che da il ritmo, Pasako è mandrillo, fratello a porcospino: quan Mondo porcospino, scopre con Pasako, 2 varietà eboga, la nyoke e la mbasaka, andarono a mangiare, alla selva dei Pinzi, riempiono il cuore, Mobema sacca evinci. GE-bembè sa bandzi, Ge-bumu eboga, sa nima-na-kombwe, ge-bumu mo-gondzi, cuore-stomaco iniziati, pieno di radice, cuore di anziani, pieno di visioni. Ma-nzizi la mosca, viene con morte, cadavere ronzando, sale da orecchi, ayandzi-mbeya aquila, clan degli Ayanzi, fa nido sul motombi: mercanti di schiavi, mbira per Eshira, Stephanogetu coronati. Narra sequenze di arpa, miti migrazione, mentre clan Ayandzi, è simbolo tratta: fuggono Tsogo, dai Vili della costa, aiutati dai pigmei, + vari animali, e da bianca donna Mwei, tutti ricordati, in 8 corde indovinelli. Lontra e rondinella, suggerirono via fuga, su monte Ibunji ai Tsogo, ge-bondje gran montagna, oggi disabitata, massiccio de Chaillu, a sfuggire pirati; terminato terrore, si dividono i clan, Tsogo Sango Eshira, Kele Baka e vari. Yenge RE madre, dei Sira e dei Sango, Sisipandi son visioni, ambigue dei banzi, arpa ispira nome, a beti trasognato, il giorno a cerimonia, lo rende consacrato. Fang adotta arpa, nwombi lingue Myene, stile musicale, dei bardi ritornelli, tutti discendiamo, da qualche antico re, vegliardo barba lunga, con berretto rosso, dona 1 arpa che, vocazione ha posto. |Madri di gemelli, son nyma Iya keta, ratifican ingresso, dei nuovi circoncisi, in società di adulti, da mondo indistinto, agitan il kendo, a sugellare invito: se poeta è povi yosto, accende e sottintende, parabole e proverbi, in enigma ricorrente, appare tradizione, 1 discorso singolare, segreto pulcinella, in norme mascherate. pomo Adamo è ago, e desidera parlare, assertiva eloquenza, piuma rossa efficace, Arco sia uomo, Arpa sarà donna, nera pelle è, bianche le ossa. Corpo guardia elefante, nel tempio riposa, accende mabundi, mopitu da itsamanga, rituale seduzione, accende bwete drama, vede torcia itsamanga, vulva aperta a terra, ciascuno possiede, suo doppio in selva, brace interiore, fumo è peli pube, mikuku mya go pindi, mikuku mya go mboka, domestico e selvaggio, gallo e porcospino, gallo vien paese, cedrone resta in selva, rispondi a tali enigmi, a fondo di tua testa: chi beve primo vino? qual è prima cesta? colibrì e sacca ventre, fan nido prima banza, vento prima parola, pelo pube primo pagne, gallo primo nganga, mangia verme oracolare; primo legno mogongo, dorsale di anziano, bonobo mangia foglie, porcospino radice, primo penge è mano, ventre è cuore scroto, duelli con enigmi, testa sapere in gioco. Mopeto è apertura, Disumba è inizio, designa la torcia, quando entra nel tempio, Tsombi è la pianta, davanti corpo guardia, divien feticcio primo, in Misoko branca; mbando feticcio, interrato avan festa, 1 doppio del novizio, assieme al padrino, feticci son composti, e legano assieme, novizio e padrino, antenati e genie; nganga visione, nasce da mutazione, di gallo in 1 genio, enigma iniziazione, questo primo bwete, veglia col canto, muta il bimbo morto, in tsombi risorto, come prima donna, ritorna alla ngombi. Bimbo divino, in eucarestia mangiato, è visto da tutti, risorge al mattino, veglie edika e tsombi, inscenano racconto, come arpa ngombi, sono ausilio doppio; banzi rinnovato, rinasce da suo tsombi, segno di 1 infante, partorito da Banzioku, che portò suo tsombi, fuori grembo tempio. Bwete è pure argento, tutto vien pagato, rito beni e cibi, feticci veglie e dati, commercio e baratto, diverso in ogni branca, Disumba è collettiva, Misoko è sanitaria. Se transazion denaro, predilige città, sapere e potere, scambian polarità, se i miti recitati, vengon memorizzati, ogni ripetizione, nuovi elementi aggiunge, ripeton stessi temi, aiuto alla memoria, oblio sarà quan gnosi, divulga ogni cosa; se nyma anziano mangia, dose a ripianare, idioma dello scambio, previene sperperare, dosa suo potere, in silenzio lo divulga. |POPE'-na-popè Fang, è linguaggio rituale, Motimbo in gruppo Mèmbè, Ebongwe dei Pigmei, getsogo di antropologi, lingua doppio senso, nuova nella forma, ma vecchia di sostanza, usata in canti bwiti, imparati a memoria, interpreta visioni, e la storia di più etnie, in cui bwete passò, tra lingue pinji e tsogho, simba okandé e altri. Entrare scuola bwiti, chiede che ginocchia, vadano a piegare, durante le veglie, gerarchia ruolo onore, seppur rito sofferto, bianco ottien favore, sponsorizza gruppo, riceve informazione; bwete si-descrive, frattale situazione, nuovi strati aggiunge, ogni angolazione, proteggere segreto, gelosia in azione, sorcelleria punita, miser competizione; tiene affluenti, bwete a nde mivova, sapere è risultato, di etnici confronti, da Libreville a Kango, mbanza contigui, 100 kilome strada, bwete sen confini. Bwete è bricolage, enigma di enunciati, detti da ogni capo, simboli annodati, a tradizion corrente, dove i disaccordi, chiedono pari gara. Maschi aman visioni, le donne possessioni, 2 crisi di coscienza, ottengon riflessioni, oratori assumon dosi, adatte alla eloquenze, o interpretare sogni, indovino ad alta voce, annuisce con basè, ogni nganga vero parla, coraggioso cuore e nzanga, riceve fermezza. Lingua rituale, ermetica appare, povi traveste verbo, come barzellette, banzi decodifica, incoerenze e inversioni, saper interpretare, è retribuzione, critto-notizie, fornita da anziani, ad allievi rinati: canti bwiti fang, lingua pope-na-pope, difficile tradurre, solo con ragione, si imparano a memoria, come parole Emoto, che attivan intenzione; chi arriva prima insegna, nima ha monopoli, come docente a scuola, reca interpretazioni, controlla sua classe, con lingua formalismi, pure massoneria, crea suoi simbolismi, tiene tutti al chiodo, con equivoci vari, collega rituali, ai desideri umani, poter di suggerire, crea gradi e dazi, arte di mentire, crea segreti falsi. Paese e foresta, sofisma o evidenza, ognuno è pigmeo, ha segreta sapienza, interpretano i nima, visioni dei banzi, a ricercar consenso, ai loro scacchi piani. |Motimbo lingua rito, ci narra diffusione, di viaggi bwete fatti, tra popoli migranti, lingua fatta a strati, di tappe successive, dal nocciolo di Apinzi, cioè popoli babongo, e misoko terapeuti. Bwete visioni, inconscio audizioni, come una blockchain, parte da blocco zero, interpreta le azioni, e parole rituali, scuola iniziazione, a parlare apprenderai; esegesi continua, di spiriti foresta, mikuku mya go pindi, inspirano parole, nel bwenze improvvisato, inizia relazione, dove poter di anziani, fà interpretazione: se apprendi + cose, un nima divieni, cioè padre iniziatore, che pone enigmi ai banzi, testi lor livello, in socratica umiltà, affermi saggia autorità. Mabondo è rispetto, piegare ginocchia, a ricever conoscenza, e benedizione, nel rapporto anziani, segno sottomissione, bwete vuol pazienza, sofferta trasmissione. |Mito Nzabi narra, origine del mondo, arco lega mondi, villaggi terra e cielo, collegati da 1 corda, ascesa-discesa liana, su alta montagna, Koto villaggio sta: vivon figli Nzebi, e sua sorella Peha, assieme zio materno, e Nzanga lo stregone, Nzabi fugge in bosco, incontra donna Bisi, sposa e crea villaggio, della terra uman, con 7 figli e figlie, dà origin 7 clan, + ottavo di babongo, bravi nel cacciar; 1 figlio segue fiume, su monte vede Peha, scesa a prender acqua, lui le fa le avance, Peha lo invita a notte, a Koto x amore, di giorno si nasconde, ma Nzanga sente odore; si tinge di caolino, ed entra presso Peha, Peha rasa capelli, di amante con coltello, gli dona pure fuoco, avanti scender terra, tornato a suo villaggio, narra sua scoperta: narra del villaggio, ai sui sette fratelli, la in paese alto, ha fuoco e cibo cotto, allora i figli a Nzebi, formano un armata, risalgono la corda, deruban Koto e Nzanga. Nzanga zio materno, rimedia la viltà, a mezzo delle donne, insegna civiltà. |Povi narra tappe cura, 8 dialoghi salmodiati, descrivono viaggio, Discesa-Ascensione, con tutte peripezie, ogni povi ricama, come il viaggio Dante, nocciolo universo, a discorso ridondante: banzi sal montagna, ovvero corpo donna, poi vien educato, in vecchia piantagione, gioco doppi sensi, scambi fuoco ed acqua, tra suonatore arco, e suonatore arpa; arco vibra a dare, risposta a 1 enigma, via via la corda apporta, risposte si e no, guidando il cercatore, alle scatole cinesi, sino a soluzione, di enigmi infine appresi: devo cercare in cielo, oppure sulla terra? in selva o a villaggio, tra umani od animali? è cibo oppure sesso? ponte o procreazione? uccelli hanno piume, umani il nome kombo, arpa è figlia di arco, insegnano simposi, gone te go-ma-vigaka, mo-ngongo na mweka, dal basso viene mweka, arco degli apinzi, elefante solitario, e raccoglitori primi. Demba barriera, drappi rafia con piume, pelli e stoffe colori, celano reliquie, arpista avanti dembe, arca di alleanza, tomba adamo seme, ngombi è utero-cuore. |Ngombi suona tappe: 1.Do disumba mokoko, radice creazione, 2.Re principio filiazione, di arco-arpa, 3.La viaggio di Mosuma, a scoprire muse, 4.Sol Mosuma trova piante, in riva Mobogwe, 5.Fa vedi viaggio banzi, viscere proprie, 6.Mi lavori sociali, pescaF e cacciaM, 7.Re sorgente vita sia, mogongo arco, 8.Do mito Nzambe kana, o accompagno, ngombi mbembe! Bwiti riassume, due formule pedagoghe, ascesa al Motombi, discesa in Mobogwe, dopo amar radice, e-ando o mo-boga, bandzi tocca lampo ngadi, enigi pesce-gatto; scivola su tracce, Pitone dentro fiume, pien di liane e pesci, granchi gamberetti, cresciuti tra alghe, mi-sodo e mi-ndube, fibre x ceste, che confondono pure; con Mosuma Lontra, cioè Banzioku stessa, incontri la piroga, condotta da Motembwe, scendi profondità, in acque del fiume, Gesomba tartaruga, mentre odi granchio Kaa: qui trovi strumenti, musicali del bwete, baka soke arco e arpa, e voce del Povi, esorta a non discender, tutto fium Mobogwe, poichè va verso morte, gepundundu mare forte; se rimonti il fiume, conosci sorgente vita, ai piedi del Motombi, secon discorso inizia, descrive ascensione, di albero con tacche, lasciate da Banziogu, che in tale fiume giacqe; fiume risalito, conduce a rivelazio, fiume in corpo umano, seno madre spazio, risali chakra e giungi, alla parola prima, che concepì catena, di storia successiva. Scoperte visionarie, del banzi vi elenco, device musicali, radici cuore e ventre, viaggio in Mobogwe, ronzio dentro orecchio, vibrano fruscii, corron corpo intero; come infante uovo, granchio e tartaruga, su fondo del fiume, uovo-cadavere rottura, chiara poi emerge, filiazione arco-arpa, cosmica gestazione, sonor rottura di acqua: a fedeli bwiti, cosmo è corpo umano, dove avviene rito, Disumba primo iniziato, banzi soggiorna, in multiple visioni, prima di rinascer, sotto albero Motombi, riattua ngozè, mito vita-morte, fino a comparsa, di maschere di avi, rito notturno, solo agli iniziati, mentre al mattino, aperti carnevali. |Sakti risale a Siva, in ebraica merkabah, ascende agli hekalot, o palazzi celestial, sul carro di Ezechiele, banzi scende-sale, lui banzi lontra, si accosta ad imbarcare; piroga mette al mondo, guidata da pilota, femmina vagina, la guida maschio verbo, se da bocca uomo, esce seme intenzionale, nascita-materia, sta a nascita sprirituale: morte vien poichè, nasci da sen materno, a non morire serve, uscir da fontanello, go ngongo verso cielo, da bocca banzi sale, fa stesso viaggio Dante, nella morte carnale; doppia strada in sole, rivedi vita feto, fin vecchio riposto, in fosse di terreno, nei discorsi Povi, agricoltura allude, a peripezie vita, che viaggio produce: dove arrivan bandzi, al paese del Bwete, dove sempre siede, Kombe Ngonde e Minanga, regno sotterraneo, sovrano del profondo, fiume sorge a est, sfocia a ovest mondo; nel paese buio, sta humus fecondità, ricchezza dei bianchi, color di luna và, in epoca di Tratta, il mito kali-yuga, riflette nel bwete, i viaggi di tortuga. |MOTOMBI passaggio, durante processione, notturna con torce, soggiorno nel limbo, salita fiume mito, e rinascita ai piedi, di Albero di vita, 1 tunnel grotta vedi: lucertola rossa, camaleonte ricorda, salta verso cielo, come palla gomma, maschera di foglie, ha Mbidi bonobo, allegra con avance, a lei mi ritrovo; dopo il giro notte, appare sole tondo, Tu sei OMBA DISOUMBA, vulva del mondo, strisciando nel buio, tra canne vuote, ogni banzi và, su traccia del Pitone: sente stridul voce, della ragazza morta, danze di torce, rivel nascita prossima, Motombi è talismano, prima fecondità, ventre che Dissumba, vita partorirà: su albero un uccello, salta loquace, Arco avo pare, consigli dispensare, raccoglie le cose, del fiume profondo, tra i denti bisbiglia, suono del mondo: ongongo t-ongongà, tsengenge tsengenge, è mattino è mattino, è finito finito! kumu a mboka a to ti yiee, capo noi usciamo, go ebando ea koto a tsotso teta Nzambe! corda scese dal cielo di nzambi, oh Disumba yee! Popolo dei KOMA, in Camerun si ferma, migra da Rift Valley, a lago Ciad arriva, a seguito invasioni, dei popoli civili, lascian lago Ciad, e varcano i confini; rifugian su Alantika, monti di confine, tra Camerun Nigeria, fanno lor villaggi, riprendono la vita, seguendo con coraggio, il proprio stile vita, di totem lignaggio. |migran pure MEMBE, da nordest verso sudovest, arrivan fiume Ogooue, provincia Ngounie, traversan fiume Ivindo, incontrano i Kota, culti simili byeri, reliquie fang scuola; prendon nomi a repertorio, nome corpo e cuore, morte e procreazione, reca neonato avo, in circolo perenne, battesimo e funerario. Neonato acquista senso, se diviene banzi, banzi acquista senso, quando lega un avo, 3 tappe sequenza, efun mwenge meyaya, nascita morte rinascita, riti ciclo esistenza. Nganga usa mosingi, celebra virilità, banzi penetra banza, x femme ingravidar, migonzi avi donna, nei maschi gonnellini, ricordan procreazione, storia di ogni clan, donne madri custodi, nutrono e proteggono, da popoli ostili, formano offici. Geliba acqua estesa, di inconscio e vagina, lago mai asciutto, in cui naviga piroga, viaggio alla matrice, torcia itsamanga, attira ogni danza, corteggio di mbanza. Ogni chiesa maschile, viene autorizza, da liquido di donne, ampolla confiscata, ritual parola ganga, legata con vulva, capta vir creativa, e nutre cicli storia, lascia uomo dominar, fino a nuovo ciclo, torna donna ragno, che gener altro mito; vulva ambivalente, dà bwete e toglie bwete, carica e scarica, rivoluzion provvede, toccar sesso donna, toccar sorgente bwete, poter cortocircuita, analizza se conviene; donne alla veglia, giocan ruolo coi migonzi, geni orixas vodunsi, cercati con candele, rischiaran nelle danze, ripartono col buio, liber spiriti natura, ravvivano ogni culto; se spettacolo migonzi, è benefica catarsi, didattico racconto, apre menti tristi, sgorgano intuizioni, che reca guarigione, avi presso vivi, sotto maschere in azione; banzi è morto stesso, pianto nel geliba, avanti propria morte, suo cadaver reliquia, scopre esser mikuku, e aiuta nuovi banzi, suo mikuku siede a fianco, in rito sa mutarsi, banzi rientra banza, truccato abbigliato, da proprio mikuku, ritual transfigurato. Nyma danza vorticosa, invoca da ispirato, tutti vedono mokuku, collegato suo animal, anziani baffi e zebre, son mosingi o gufo, cacciatori di cibo, e di procreazione: caccia il maschile, procrea femminile, bwete cerca entrambe, con lacci o frecce, mix uomo-animale, pigmeo guida caccia, tutti ruoli assumiamo, in riti metamorfi. Se mondo è geliba, dove nganga divien mbanza, oltre loro corpi, sta riunione di fedeli, iniziare è trasformare, aver fede grande, Geliba reca identità, gerarchia maganga, muta scettico o paura, in vivente forza mbanza; feticci integrati, fanno profano iniziato, aggredito da sorci, rito muta rapporto, da paura a sacro, feticci in reliquie, e maganga aiutan lui, resettare relazioni, di mondo persone, feticci suoi pensieri, presi nel geliba, trovan nuova relazione; se sorcio usa sofismi, ad alimentar paura, Banzi fà scelta, veder prima persona, uomo è la dentro, in ironia rituale, simboli han senso, se uomo è lor altare, imbevono di lui, sua identità, gioco infinito, analogico rinviar, medium feticci, rinviano altre identità; mai passi fuor geliba, oltre ceste maganga, traversar bwete dice, finir senza fine, ecco paradosso, nessun può traversare, anche con la morte, bwete va continuare. Traversare rende nyma, a mezzo ostensione, di cuore bwete amor, tal rivelazione, vista in giorno morte, tutto appare chiaro, istante final soffio, trapasso di mandaka, fà comprendere tutto, bwete appar contratto: traversata mette in scena, con visioni eboga, tuo mokuku ambivalente, sorgente di ogni cosa, bwete è induismo, buddhismo e sufismo, Yama morte è mozzo, cui ruota il samsara, ogni identità rituale, da dea Kali è mozzata, con ostensione cranio, banzi si comprende, io sono quel cadavere, e mi piango cosciente, identifico ai miei avi, gnosi giunge a blocchi, catena di antenati, come i Koma amici. Rito ostensione, guida comprensione, identità celata, fin rito traversata, in veglia dose amara, banzi vede cranio, truccato da modello, fondo bian caolino, macchie rosse zebre, suo mokuku animale, anziani fan valere: ostensione morte, rende bwete svelato, bwe morto ritrovato, lo vede candidato, posto oltre geliba, capo pronuncia nome, nome suo mokuku, ausiliario superiore; banzi è suo mokuku, e veste sua livrea, bwe dopo veglia resta, posto sul mandaka, fin veglia successiva, nicchia a sua casa, isolata a fondo banza, tiene suo maganga. Traversata-a-mandaka, veste a parata, orna piume specchi, frecce lupi denti, scorze che rafforza, mesa di mandaka, valore di reliqua, resta mascherato, verbo bwete appreso, in tragitto rituale, fabbrica parole, che aquistano valore, elabora feticci, che adora con amore. Basè vuol dire vero, aayyee urlo finale, soffio espirazione, basè avi benedizione, ultima tappa reca, maganga in reliquie, iniziare nuovi banzi, e i loro feticci: nutrir bwete stagionale, riattiva potere, attirar benevolenza, attiva nulla osta, a ogni capodanno, scaricar anno passato, officiante di mugungu, fà igienica pomata, scorze vegetale, caolin profumo spruzza, sui maganga nelle ceste, estratti 1 ad 1, fino al cranio di avo; frizionano le mani, tutti nganga presenti, sacrifica un gallo, per festa antenati, porta via impurità, con quarzi cristalli, rianima loro mana, riafferma benevolenza, contratto con avi, sposalizio di Ayami, ricordo dei cari. Nganga chiede al gallo, afferrato x le ali, domanda a voce bassa, accettare sacrificio, x bene dei presenti, e unio comunitaria, preleva piume e getta, sopra ceste e in aria. Ecco pasto comune, comunitar polletto, interiora riservate, a spiriti mikuku, accompagnate da banane, o frutti bolliti, corpo guardia fumigato, a incensi divini; padre iniziatore, deve aver suo mbanza, 1 bwete lo protegge, dona lui costanza, deve por suo lato, potere degli avi, interrare feticci, di energie immaginali; 1 dente buddha, conchiglia sufficiente, valor rito chiede, capofamiglia o docente, dottor baba swami, sama ereditario, o scelta di Ayami. Bwete dalla madre, zio materno a nipote, durante veglia lutto, cadavere abbigliato, in mano destra radice, posta anche sul cuore, discente appella nome, del padre docente, duran preghiera mwango, defunto ultimo avo, strappa pizzico iboga, da mani del defunto, con torcia mopitu, lo cerca fuor buio; successor di veglia, erede pelle mosingi, assieme mongonda, e ricordi del maestro, ibo espediente, di perdita parente, consola rituale, famiglia corrente. |Seba a Jesi parte, da cesta di Silvan, a legittimar parola, che apre suo cuore, guadagna nostra stima, permette risonanza, autentica energia; se appare menzogna, 1 trappola di caccia, orchestra relazione, tra preda e predatore, caccia e divinazio, trappole e ostensione, condividono bottino, dialogo circolazione. Banzi scruta specchio, e narra visioni, acquiesce assistente, a sue narrazioni, Silvano apre borsa, di medicin maganga, piange poi Seba, vedendo arte gamma: 1 borsa curandero, scuote ogni nganga, verità specchia, in atto che si vede, a diagnosi fatta, iniziazion consegue, basè approva fatto, e fiducia ottiene; bwete sei tu stesso, la pura verità, un tipo relazione, non credulità, donna assume ruolo, lascia intrappolar, imbrogliata a imbrogliar, a turno circolar; ogni nganga misoko, acquista nuovi bwete, e nel suo percorso, riempie sua cesta, assieme col ventre, di forza maganga, indossa a tracolla, suo poter emana. Mongonda feticcio, disposto alla cesta, tiene statuetta, o copricapo piume, sovrasta + crani, gorilla e felini, dati dagli avi, mito primi riti. Traversata Bwete, ultima tappa misoko, banzi vede fondo, confeziona mongonda, carriera di + scuole, ostensorio rituale, banzi che la passa, ha banza da iniziare; disumba kono o nzego, ed ordine di evovi, nel rito traversata, riceve specchio e poi, bastone degli anziani, mopango e mongonda, bwete talismano, che sua radice addobba: veder nudo cranio, metamorfosi di avo, cranio cielo appare, relique dei khan, dentro eba-a-maganga, marcan territori, in periodi elettorali; accuse ai candidati, collezion di miliardari, come i cappuccini, conventi sotterrani, recita proverbio, nganga e sorci amici, in sue visioni eboga, banzi vede beyam, sorcio sa la cosa, a mezzo suo vampiro, quando mangi eboga, vedi e sei visto: nganga dura prova, da sorci concorren, tutti vedon specchio, lato debole presen, paranoie complotti, vicendevoli tra templi, pantomima guerra, corpi guardie assedi; nyma dissimula entrata, a beyam guastafeste, eboga aiuta chiaro, a veder travestimenti, e i vortici danze. Mobisa vento danza, misoko anti-sorcio, pur danza Ngonde, corsa frenetica su posto, permettono sfuggire, ogni intrappolamento, mentre feticci-talismani, protezione han reso. Quan tu sei debole, sei preda di altri, dicono in Camerun, i sorci cannibali, Bwete organizza risposta, contro sorcelleria, ogni veglia rituale, fa guerra preventiva: mopitu fà luce, banzi danzan con essa, recando buoni colpi, con lance o lame, scacciamosche e sokè, danza nganga dibadi, vuol dire lotta armè. Misoko contro sorci, ripristina fecondità, ricorre nei canti, viaggi vagina aldilà, mbongo na matina na geliba, piroga su acqua, Geliba di mikuku, specchio acqua fiume, ogni clan di scoperta, bagna in acqua fiume, avi spiriti-bebè, nascon da suo pube. Intero mondo è geliba, spazio di relazioni, tra iniziati e i loro bwete-maganga, riunione dei fedeli in mbanza, con i migonzi in zebrature. Geliba di mikuku, ricorre in molti canti, poichè ogni corso d'acqua, è un clan scoperta, in cui naviga piroga. Adamo torna ogni veglia, novi banzi incarnar, ognuno è la somma, di spiriti antenati, spiro patriline, sangue matriline, reliquie son di zio, bimbo figlio in rime. Qui finisce giro, che bwete ha compiuto, Mallendi e Kinaciau, Africa han voluto, le rime di supporto, ai viaggi di Seba, aiutano a emanare, ritual forza poema. |Ngombi ha 2 vie, zen Abiale e zen Awu, suoni intensi Abiale, sono canti danze, nascita e creazione, dalle ore 24h, scopo danze Obango, far anima librare, a poter interagire, con spiriti antenati, tornati nella mbanza, da selve lontane, musica defunti, è nostalgia struggente. Vita in aldilà, seconda parte Awu, fino a prima alba, Morte e distruzione, da 24h inizia. Canti Njimba in nzimba, fatti durante, preparano Mbanza, a cerimon seguente, Mbwiri canti arpa, lamenti narrativi, di leader di casa, culto dei mbwiri. Ngombi zen abiale, zen awu lingua fang, inizia dopo che, fedeli sono entrati, accompagnati dai minkin, inizia ciclo zen, canti Obango stanno, a metà di ogni zen. popoli_koma-camerun.mp4bwiti_origine_ngombi.mp4audio
||Popè: gebembe sa bandzi ge bunu eboga, gene sa nyma na kombo-e ge-bunu mogonzi. IT: al neofita iboga, all'anziano i mogonzi. |Mwanga sono canti, cantati ai funerali bwiti, durante cerimonie, di bimbo-Dio ucciso: Nzame a duma, Nganga ma duma, Monganga ma duma, Bokaye wo boka, malula malula ngombi nya we. IT: guaritore fil di Nzame, colpito da lancia, divino colpito, oh eboka, suo cadavere vibra. |Popè mwanga alla sorella Nzame e a nto mwanga: Nanga keko, mabiga na membewo, ngako ngakò, Ye kongolongo katina luba, oh kwala mbare ye. Ezigo zamo wondo, ye mwanga ma bo kameye, IT morte ha preso figlio, nel buio rivive suo viaggio a Dio, al morto è mostrata la sua via al divino, defunto arriva in terra morti, oltre mare, 2 pigmee fan loro strada, mwei li riceve. |Popè: Nzame a duma, bong yo oh (tris), nganga ma duma ye, nganga ma duma ye (tris). Monganga ma duma ye, ma duma ye, aah (tris). Bokaye wo boka, oh bokaye wo boka oh (bis). Malula malula ngombi nya we yo malula (fang14-obango-canti.mp3) IT: il figlio di Nzame, colpito da lancia, il divino guaritore colpito, il divino potere è colpito, il segreto potere oh eboka! il suo cadavere vibra sulle sue spalle. Mwanga cantati, a funerali bwiti, durante cerimonie, di bimbo-Dio ucciso |Popè: Nanga keko, mabiga na membewo, ngako ngakò, Ye kongolongo katina luba, oh kwala mbare ye, Mwango a nto mwanga, Ezigo zamo wondo, ye mwanga ma bo kameye, kasa ne neme ye, chiama Ningwan mebeghe, eyame woma eya yobè. Menzogo bige tame manga, Metongo nya mewo. IT: canto Mwanga a sorella Nzame, morte ha preso figlio, nel buio rivive suo viaggio a Dio, al morto è mostrata la sua via al divino, defunto arriva in terra morti, oltre mare, 2 pigmee fan loro strada, mwei li riceve; suo latte dolce vino, sorella a dio arriva in piscina, 1 bimbo nasce per suo potere. |Popè fang16-yombo-women-camera.mp3: me zabe zanbà bongoo bongoo, ma zame zabà bongoo yomboo, oh oh bongò, ma zabe zabà bongoo (tris) ah ye wo bange na ma bokayè aah, me zane bongoo, dzigo nzambewo, Inanga me kwiang, ndangeme mikodia ndangeme eboka, diveyo enganga a sumena diveya IT: bongò è piroga, sorella a dio benedice nascita giusta; nella camera delle donne le yombo proclamano i vari poteri che le rendono fertili; i canti Yombo son cantati nel camerino donne dopo mezzanotte, a propiziare fertili scorte.|Popè: kasa ne neme ye, chiama Ningwan mebeghe, eyame woma eya yobè, suo latte dolce vino, Menzogo bige tame manga, Metongo nya mewo, sorella a dio arriva in piscina, 1 bimbo nasce per suo potere. |Popè: me zane bongoo, proclamo purezza, dzigo nzambewo, pronta a partorir, Inanga me kwiang, ndangeme mikodia ndangeme eboka, diveyo enganga a sumena diveya, IT: canto Yombo, camera donne dopo 24h, donne cantan purezza a esser fertili, sorella a dio benedice nascita giusta. Disumba ande mokoko, Kemit femmina delle origini. |Popè: adengano mapoma na manze na esuba ea ngambo, ivo aango akesoaka vigevige mokubae, ga ndongo etumbu tsanda, va-mabongoku moma, nyone vamabweka ango va ebongo, ye a-ke-bweka va masenso vamatoako, gekondo tsia na digaba, anaka iya ngombi, na gesomba geguwa matembe, gonde kaane, ngombi kungaka! akunge go ndibo. IT: Guarda madre arpa! dalla buca del granchio, arpa vibra, riceve gocce pioggia feconda, si forma zigote, come ago che cuce, un di arriva a imbarco, dove si modella testa, di infante umano, antenato dei Bapinzi, colonna vertebral. |Popè: bakene ende yea Bosua, soke sanga sa bopunda au nzimbe na makaka, na mitoo, mya nzambe a pongo, m ngongo motimbo mweka mokode Mbangwe, Bosenge amabotuku yedi m ngongo, go ndibo go epongo go makungaka ngombi, mosuma mwana ye ake, mobogwe tseny edi te mandome, mosuma ya dzuwaka eboge. IT: tartaruga contro-corrente, raganella sonaglioM di bopunda, in nzimbeF antro, lontra pupa lascia fiume, x paese dei mortali, caduti nel mobogwe, fiume dei ritornati, mosuma mangia eboga. Pà mostraci radici, di riti e danze, se voi partite a imbarco, non attardate, arrivate alle capanne, dove sol scompare. |Popè: ngombi ona bota mokoko, IT: arpa tu sei nata, ai piedi radici, che trattengon la terra, tua madre è la corda, motombodi mongongo, arpa vibri a fondo, ai fianchi del mondo; come morte fa gonfiar, viscere scoppiar, vibri da ovest, dove vengono i bianchi, dove dimorano i primi, i defunti del mondo, vibri a monte fiume, in uovo Mouanga benda, nome di Nzambe-kana, evanga-vanga a terra: vibri giorno cui, infante scal montagna, graduale fino cielo, o giorno di imbarco, m-bongò piroga-vulva, ge-bongò è uovo, gebongo-sa tamburo, banzi nasce a rinnovo. Nzambe kana mangia iboga, vede cose aldilà, si trova in Acheronte, sente vibrazione, brivido di vita, grembo materno fiume; granchio tiene dita, fessurate e sciolte, Ngombi koungaka vibra! dove tartaruga va, scava sabbia al fiume, banzi discendete! bwenze primitive, alle riunioni capirete. Disumba inizia col tronco, in buca formiche, e disegni sul motombi, bovenga barterii fistulosa, albero del sole |Popè fang11-arpa-birth-creation.mp3: banzi e nyma, mye minde okaba,disumba, mye minde okaba bovenga, ma kombe mwana ngondo, na geaka eboge mapanga, ombe ma-ngombi ee! ge tsena ge ngongo ge ma waa! ge gatse o-ma-deaka, o-ngoda mokoko, ma-goga tsenge! maseko oma kongoa getindo na o-ngoda, otonga- ma-ke-kongoaka gebokoko, na mokuya a matsopi na gebokambi kumu ago mbemba, go gnima ea beti go-si-eoteke mutu mokabo, na mogonzi o-daka mambu, mbu, ba-lumbu, gebembe sa bandzi ge bunu eboga, gene sa nyma na kombo-e, ge-bunu mogonzi, o-daka mambu teta nzambe eee! disumba yiee! IT: prima di mangiar eboga, urla pianti e sospiri, agonia fino a nzambe, oh arpa! nel mezzo tu piangi le schegge del tronco defunto, vibrando mediti e dici, al neofita iboga, all'anziano i mogonzi. |Popè fang01-masimba-prelude.mp3: hi ongongò, t'ongongò tsengenge tsengenge! omba disumba. mbidi motombi, kumu a mboka a to ti yiee, go ebando ea koto a tsotso teta Nzambe! oh Disumba yee! IT: è mattino è mattino è finito è finito! disumba yiee.

309:25 novembre, torna santa Caterina, ancora neve o brina, dove il freddo si raffina: OROQEN son detti, 鄂伦春族 Elunchun zu, vivon caccia pesca, tra montagne Hinggan, presso fiume Heilong, su mappe detto Amur, assieme agli Ewenki, Goldi e i Dauri pur; discendon dai Shiwei, tende culle a betulla, fuggendo dai zacharian, traversan fiume Amur, dai Qing furono accolti, e divisi in soldati, a cavallo e a piedi, tutti incorporati: in esercito frontiera, oppure cacciatori, di Martora pellicce, x la corte Qing, poi Giappone invase, e impero Qing cade, giovan maschi coscritti, in nipponiche squadre. I restanti forzati, divenire sedentari, agricoltori e operai, fare carri armati, donne date all'oppio, usate per piacere, come altre minoranze, declina loro specie; fine della guerra, sopravvivono in mille, gente di montagna, che ben conosce selva, diventan guardia-boschi, in terre cinesi, vivono in case, prefabbricate, ricordan loro miti, quan nessun li vede. Oroqen vuol dire, allevator di Renne, fan caccia e pesca, raccolta e qualche orto, orsi tigri e lupi, mai osan menzionare, li chiamano con nomi, rispetto familiare: figli di una renna, Alce ad otto gambe, lei ha creato tutto, assiem Orso khan, Alce e Orsa maggiore, gestiscono anime, di umani ed animali, successo alla caccia, fortune personali; maestro degli orsi, e maestro di tigri, vivon sulla luna, ciascun in sua metà, risiede anima animali, in zona della Tigre, mentre quel di umani, in zona di Orso vive; altra storia tungusa, narra uccelli mari, pesci e buoni scambi, merluzzo e salmone: Salmone sale fiumi, mentre cigno e cornacchia, scambian voce urli, con popoli di taiga; mari e fiumi luogo, di sirene e tritoni, se incontrano un uomo, iniziano a cantare, se uomo accetta, è portato sottacqua, a sposare sirena, inizia nuova strada. Temu signora Mare, è responsabile pesca, scaglie suo corpo, crean pesciolini, così ogni sua scaglia, ripopola suoi mari, i Temu mangian pesce, in brodo a tutti pasti. Temu è maestro, di acqua e di Orca, animale con potere, su tutti pesci mare, Khadau eroe cultura, gira con la moglie, uccide i Soli concorrenti, chiamati pur vimana, e fa vivere le cose. |TUNGUSI di Manciuria, Ewenki Udege Manchu, con Oroqen e Sibe, tra Ulcha Uiguri Goldi, proverbio Chukchi dice, donna è già samana, fa circolare danza, in fredda siberiana. Sibe di Liaoning, cacciatori pescatori, religion politeista, altaica loro lingua, inviati ai confini, nascente cino-impero, creano loro borghi, tra nomadi a cammello: abito base è vestaglia, kimono di donna, + lunga di uomini, con perle e ricami, durante lavor caccia, indossano cinture, pettorali pelliccia, sotto loro tuniche; usano cappuccio, sopra giacca caccia, in inverno cappotti, pelli daino o cane, viaggian slitte renne, gonne pellicce alce. Ulcha colgono piante, aglio porro e ortica, licheni ghiande frutti, mirtilli e lamponi, ribes nero e funghi, pestan bacche sorbe, x zuppe alghe e pesce, Laminar e salmone; usan piatti legno, corteccia di Betulla, narrano leggende, del fiume Amur gabbiano, con Orso danzatore, Kho-Kho per i bambini, con mezzi sonori, aquiloni e pesciolini. Un personaggio fiabe, Geokato vagabondo, lavor miniere oro, e sposa figlia zar, al festival di orso, fan danza rituale, imitando movimenti, del signore animale: iniziano tamburo, crescono ritmi, si dialoga con Orso, che viaggia aldilà, cresce emozione, mentre accelera danza, culto dei gemelli, chiama Orso e Tigre, nei miti matrimoni, tra spiri umani ed animali. Orso cerimonia, è la + importante, suprema divinità, travestita e nascosta, 2 anni preparazione, è funerale rituale, di orso rimandato, al monte ad abitare: se anima rinasce, per orso visitare, clan fanno doni, di carne e pelliccia, orso cucciolo catturano, da loro allevato, x 1 anno e mezzo, nutrito dal villaggio; con abiti ornamenti, offrono preghiere, a Signor delle Montagne, che animali dona, orso vien portato, fuori di sua casa, ucciso con 2 frecce, a festa propiziata; suo cranio è riempito, oggetti rituali, ossa occhi e pene, in luogo di montagna, poi sacrifican 2 cani, servi-messaggeri, x alleanze gemellaggi, tra clan diversi. Il culto della taiga, narra di Nanai maestro, che trova tigre e orso, due cuccioli totem, Nanai li alleva, per festa fine anno, quando orso viene, ucciso e mangiato. Ulcha saman categorie, secondo loro forza, Khoiraki curan se stessi, Suilme economia, Kasaty guida anime, con spiriti-assistenti, Ayami in successione, riceve riti eventi: kamlanie cerimonie, attorno palo daru, sama canta richieste, di nozze o funerali, lamenti a tamburello, o conici sonagli, appesi a cintura, metallici campanacci. Nivk di Corea, cugini dei Nanai, migrati da Tartaria, abitan fiume Ussuri, e valle di Amur, i maschi nella taiga, con riti propizi, fatti da famiglie, sfidano perigli. Loro linguaggio ha, natura emotiva, intenso accompagnato, da tamburo tintinnio, mormorio gorgoglia, grido estatico poi, voci spiri melodie, rilasciano cura, da Buni aldilà. Sama donne e uomini, ricevon doni parenti, 1 grave malattia, a volte lunga anni, trasmette loro mezzi, x loro rituali, tamburo ovale e batacchio, ungciukhu gisil, e abiti rituali, giacca e gonna disegnati, spiriti aiutanti, serpi rospi vermi draghi, con uccel dipinti, su strumenti musicali: durante kamlanie, indossa cinta cuoio, pendenti campanacci, rivolti a statuetta, immagine di Ayami, alter ego di sciamano, aiuta capo e mani; gli spiri cielo, han nomi pur manciù, Boa enduri e Boa ama, animali ed elementi, scendono a terra, per rituali scopi: ogni Nanai famiglia, ha grande figura, guardiano della casa, curato e nutrito, o albero preghiera, pietra progenitore, protegge da malanni, e aiuta cacciatore. Avan stagione caccia, ogni cacciatore porta, suoi idoli in taiga, presso albero adatto, scolpisce volto suo nume, lo prega assieme a Nonno fuoco, offre mini sculture. Uomo nasce da Orsa Maggiore, che accetta lamenti, preghiere e incanti, x buona salute, strumenti musicali, narran miti cosmogoni, che il custode fuoco, reca come doni. |Udege sanno imitar, voce animali e uccelli, con giochi sonori, di gola gorgogliante, fiato inspira espira, mentre maestro di cinghiali, chiama drago alato, che 4 zampe ha: a primavera alza testa, e il tuono soffia, ispira storie miti, nella tana di orsa, ripara qui una donna, che orso dopo sposa, per tutto inverno, a primavera ritorna, nutrita ad orso carne, la donna narra mito; Udege credon discendere, da 2 matrimoni, con orso e con tigre, oggi loro totem, poi 2 fratelli Kamdziga, divennero avi, fondaron loro clan, e vissero animali; se ogni accadimento, classifica universo, Anima è nei pesci, piante e ogni oggetto, viaggia ogni mondo, dal defunto ai vivi, oppure viceversa, nei sogni o nei riti. Kamui divinità, punisce avvisa a volontà, ogni creatur vivente, quando gira il mondo, portar carne e pellicce, Orso capo Montagna, travestito reca doni. |ITELMEN kamchadali, rivela nome stesso, parlano chuki-kamchiadalo, e vivono tra clan, in 22 comunità, allevator di renne, pescano i fiumi, caccia e raccolta, piante con funghi, loro base di dieta, son salmoni da fiumi; ogni comunità, ha 1 territorio pesca, sfruttato april-novembre, reti comunitar, donne curan casa, un igloo rettangolar, scavato fissato, con legna e material; credono a spiri, acqua fuoco aria terra, protettor di pesca, incarnati a statuette, poi offrono cibo, ai vulcani di Kamchatka, donne recitan storie, di eroe corvo-uomo, che crea loro terra: Kutkh è suo nome, creator di Kamchatka, tiene 2 nipoti, 1 maschio e 1 femmina, loro sono gli avi, delle Itelmen tribù, come Coriachi e Chukchi, vicini di laggiù; volpe ama kutkh, mentre lui confligge, con famiglia topi, ovvero altri clan, risolve matrimoni, allea clan del topo, sue figlie dà in spose, ai clan lupi e orso. Itelmen melodie, son canzoni polifoniche, testo improvvisato, teatri smorfie mime, energici movimenti, a imitare animali, balena lupo orso, renna e cuccioli vari; accoppiamenti balene, accompagnano urla, gioie di astanti, a grida alkhalalai! dopo caccia buona, nutron fuoco e canti, espiri sibili di gola, e suoni inalanti. Muchamor consumatori, fanno 1 dono a Dio, mangian-muoiono con lui, in comune rito, lo avevano cercato, raccolto poi mangiato, invocato tra di loro, Divin manifestato: sette giorni e 7 notti, mangiano funghi, cibo e medicina, kamciaki koriachi ciukci, jakuti detti sakha, tungusi ed etrusci, e russi del mar Nero. Raccolta del muscario, in modo rituale, riduce suo danno, fatica può evitare, se fungo è maltrattato, bisogna rimediar, riattivar suo effetto, suoi nomi cantar: 1 canto Peana, chiama Pan Apollo, contrasta un potere, nocivo del fungo, se 1 erotico gioco, allieta quel fungo, allora intimità, lo eccita al gioco. Fungo sacro culto, chiave dei misteri, di abissi sotterranei, e fonti oracolari, lamenti evocazioni, al suo spirito aldilà, chiedono iniziati, portar sapienza qua. |Teleuti ai monti ALTAI, lascian rune attorno, a valle Yenisei, e in valle di Orkhon, loro sciamanismo, associa i culti cielo, di fuoco e focolare, a ritrovo del sentiero; ritengono Teleuki, che ogni sciamano, ha sposa celeste, come spiro protettore, Eliade narra il fatto, Golde vede in sogno, una piccola donna, che gli parla accanto: sono la tua Ayami, discendo dai tuoi avi, ti insegno loro arte, a curar malati, per prosperare clan, diventerai sciamano, accetta di sposarmi, se tu rifiuterai, altri non ci sono, tu sei designato, non esser riluttante, ti donerò un cavallo, per viaggio liminale, tra crisi e malattie, saman ti farò, fino a Samarcanda, con te cavalcherò. Ti amo e tu sarai, mio sposo sin da oggi, + spiriti avrai, che aiutano a curare, assieme gemme quarzo, ma tu dovrai obbedire, a regole tabù, richieste per viaggiare, confine tra due mondi, altrimenti impedirò, tu abbia altro lavor. Ayami aiuta poi, iniziatiche prove, insegna impossessarsi, di magici tesori: talvolta suo invito, è accettato malvolente, come un uomo Buriate, che da giovane avversava, quando si ammalò, come Giona entro Balena, nessun potè guarirlo, allor cantò sua Ayami, la malattia scomparve, riceve conoscenze, per altri da curare, suo compito accettare.| Mito universale, tunguso e tolteco, narra perso legame, tra umani e Albero-vita, saman lo ripara, usando lingua twist, e rito ghostdance: uomo torna intero, se apre sua porta, ego monarca, lascia trono capo, costretto a doloroso, confronto con Dei, forze di psiche, frenate fino a ieri; contatto siderale, chiede sopportare, crisi e tensioni, accettar idea di morte, rinascer cavaliere, salvare umana nicchia; arrendersi a inconscio, smembramento corpo, sentito o immaginato, esperienza vuoto, simile a travaglio, condotto fino in fondo, di psiche e identità, denuda dogmi corpo: se ego è un etichetta, serve in gestazione, al termine dissecca, sboccia compassione, unire paradossi, trascendere conflitti, dopo la battaglia, emozione sa curare, cresce guarigione, donne van cantare, assistono sciamani, i corpi lacerati, riempiti di cristalli, cuciti sistemati, pronti per danzare. Rito vuole attore, vocazione o crisi, attore in te risponde, a vita immaginaria, accresci tolleranza, scompare timidezza, lor canto ricorrente, sposta tua coscienza. Ingaggio dai reami, accade giornalmente, viaggiano eroi, a mitica sorgente, raggiunto sfinimento, Dioniso ti accoglie, cura è conoscenza, di mitico legame, tenebra cade, cessa ogni tormento: se peccato è, smettere di amarsi, perdere autostima, cioè non perdonarsi, mito allora invita, ricoprire 1 ruolo, x salvare vita, o innalzare uomo. Allievo si raffina, rinuncia garanzie, emerge guarigione, 3 stadi di alchimia, spesso lunghi anni, futur samano torna, impara entrare uscire, con sua volontà, ogni viaggio chiede, porto di ritorno, accede in se stesso, latente altro mondo: recita individuo, nel viaggio eroe, infinite variazioni, ci parlano fiabe, mappe da seguire, oltre mia psiche. Psiche dramma antico, mi vuole attore, Tu attore-guaritore, fai ponte col rito, connetti con Thera, rispolveri tuo mito, danzi nel cerchio, segui una pista, ritrovi le storie, che corpo drammatizza. Dioniso presente, ha maschera sul viso, natura della mente, illusioni del rapito, sua pubblica seduta, crea tensione culto, nella comunità, in trance posseduta. Lavoro di ricerca, pathos doloroso, gioco a nascondino, di ego laborioso, essere nasconde, nei regni immaginari, vado sua ricerca, con spiri legionari; rinnovo del mondo, riflette noi stessi, dipende creazione, da teatrali spazi, dove irruzione, del sacro può accadere, a sostenere vivi, in tempi decadenze. Se recito copione, mio ego scompare, con entità interiori, sviluppo legame, esse legano storie, ai mali umanità, crean significati, al fine di curar. Civiltà moribonda, travisa ogni cosa, isterico o introverso, etichetta ogni saman, sua trance sale o scende, cerca soluzione, al degrado corrente, trova anima smarrita, la ripone in corpo, smarrimento risolto. Culture caccia e raccolta, coltivano modi, di estasi sedute, primo dramma rituale, fase preparatoria, invoca ausiliari, viaggio e congedo, da spiriti aiutanti, chiusura di seduta, poi sveste costume, accessori e tambure; attiva espedienti, a impressionar paziente, imita animali, scherza con amore, ama suo lavoro, oltre i protocolli, caccia virus spiri, a mezzo dei suoni; in sedute notturne, cavalca danza canta, in casa di malato, compenso sopravanza, se saman chiede troppo, o chiede nulla, può cader malato, di abuso fattura. Comunità prega osserva, lui trance posseduto, da spiriti ausili, supplica e blandisce, minaccie o duella, e musica rivolge, x spiriti incantare, sciogliere o legare: ogni canto è personale, num di sua Ayami, contatta alterità, nasconde suo volto, temporaneo scudo, ai colpi energia, in viaggio aldilà, istruito da entità, vaso consacrato, suscettibile integrato, litanie aprono varco, entrando nei sogni, con ritmo musicale, collega suo bioritmo, affettive risonanze, x ritmo efficace. Messia riluttante, fugge un copione, a motivo e spavento, aprire delle porte, paura della morte; illusione di ego, svanisce nel copione, individuo sperimenta, gioia e fusione, esorcizza ogni paura, ecco iniziazione, risveglia energie, paziente-spettatore. |INUIT guaritore, cura con passione, usa cio che ha, sua disposizione, se eskimo manca piante, sfrutta isteria, tecniche transe, estasi nei poli, fenomeno spontaneo: 1 angakoq lo sfrutta, risolve quotidiano, monoton percussioni, fumo legna e carne, artica isteria, è freddo e privazioni, Volva norvegesi, Vyedma sama russe, greche Melisse, turche donne Kam. Tungusi di Manciuria, fatica professione, tornano sciamani, dopo molte storie, cambiamenti umore, romitaggi in boschi, ricerca solitaria, motorie agitazioni, crisi sogni e canti, infine la visione. Eliade narra 1 Golde, sciaman 42 anni, sen figli e moglie, forte mal di testa, cercano guarirlo, nessuno vi riusciva, egli alfine prova, tradizonale via: divenni sciamano, primao di me stesso, e dopo 3 anni, curavo pure gli altri, se vocazione appare, sol dopo malattia, iniziazion sia, cura pro-attiva. Tutti hanno spiro, riconoscano o meno, ognuno sue emozioni, sa infierire attorno, pur senza saperlo, ferisce pian verbale, piano fisico e poi, piano spirituale. Najagneg saman, cerca buio silenzio, in solitaria quiete, diventa un angakoq, privazion sofferenza, apre interna mente, visioni sogni incontri, consci ed inconsci, spiega e analizza, emerge intuizione, durante ogni lezione, vola ulteriore. Tema ricorrente, in sciamaniche culture, perduta connessione, al mondo mito primo, donne sciamane, in Cina dette 巫 Wu, esagramma 58, nel libro di IJing, ideogramma Wu, inglese woman-male, saman medicina, Wu nei nomi luogo, leggendar monte Meru, Yi è curandero, Xi è maschio wu. Chiamano pioggia, a mezzo di danza, donne possedute, da Shen spirito-radice, viaggiano ai cieli, su serpente Xi Wangmu, insegnano arte, al khan di Shun: consiglian 2 sorelle, togliti vestiti, indossa abiti Uccello, fai lavoro drago, e Shun ebbe successo; nei 9 canti Chu, in estasi rapito, corpo del medium, erotico danza, richiama Kama sutra, diversi feticismi. Uzume urla e danza, regina giapponese, in corte primordiale, selvaggia su alture, danza e si denuda, tintinna genitali, a ritmo dei suoi piedi, attira Dei sovrani: in grotta Amaterasu, sente tal schiamazzo, curiosa apre porta, vede sullo spiazzo, gli Dei mettono specchi, vede sua bellezza, non riesce contener, orgasmo con ebbrezza. Sciamano è guaritore, come i curandero, mentre i curandero, non son tutti sciamani, i maghi son riflessi, nelle culture urbane, ma solo lo sciamano, proietta estasi varie. Estasi e trance, allude stessa cosa, entrata ed uscita, da crisi esistenziale, in genti cinesi, son crisi ambivalenti, pericolo e occasioni, di psiche correnti. Wu donne di stato, publi cerimonie, estromesse a fin impero, fondano scuole, Cina dittatura, declassa lor lavoro, possibile minaccia, patriarcale gioco. Solo in siccità, danzano daoiste, Wang uomini disabili, uniti con le Wu, quan rito non riusciva, Wu furono punite, ma gente comune, vuol wu-wang x guarire. 9 Canti sciamani, del paese di Chu, descrivon cerimonie, corpi braccia su, strappano vesti, movimenti velo in mano, corpi avanti dietro, esibiscon deredano, con abiti uccelli, rito pioggia o funerario: esibizione rituale, del corpo femminile, seduce spiri irati, e pioggia fa fluire, poemi in allusioni, di erotiche nozze, wu usano giada, per spiriti consorte. Ling danza serpenti, ha copricapo piume, viso come tigre, wu-samana in trance, colpisce sua pancia, tamburo membrana, creatura del vento, apre ali e chiama. Saman maschi cinesi, chiamati NanWu 男巫, travestiti da donne, pur kathoy del Siam, ossa oracolari, ci riportano ideogrammi, wu che guarda sole, piogge attira grandi, in simpatica magia, donna è Acqua Wu, espone corpo al sole, o fuoco di falò, digiuno e vigilanza, con forte intenzione, a volte gocce sangue, donate a mezzo lame, o cespugli rovi, come in rito Chod. In regno Shanshung, durante Orda d'Oro, emergon sacerdoti, bon-po rituali, in religione Bon, nomadi tibetani, propiziano monarca, lo incensan contro mali; funzionari addestrati, reggon malumori, guidan rito CHOD, con tamburo e onori, tra culti della Morte, smashan sadhana, testi bon e jaina, shaktiti e sramana. Medita impermanenza, ceneri su corpo, pratiche estreme, sadhu aghori fuoco, usano Damaru, tamburello doppio, con pelli animali, chopa visualizza, cottura smembramento, offerta di suo corpo, parte di banchetto, a spiriti del luogo, sazia lor tormento. Chopa travestito, usa ossa di avi, femore trombetta, detta kangling, soffiando spiri chiama, invitandoli a festa, o funeral monarca: se divien divinità, cadavere e salma, il cranio recide, riduce corpo a pezzi, cuoce carne sangue, crani fuochi lenti, sepoltur celeste, sopra torri alte, dove corpo smembrato, consuman avvoltoi. Ospiti appagati, chopa infine avverte, tutti i desideri, cerimonia acconsente. Chopa cura lebbra, allontana tempeste, cura tubercolosi, calma ninfe adirate, dopo rito officio, studia chod mahamudra, 1 trasferimento, di coscienza in vita. popoli_manchu-mong-saman.mp4film_dersu-uzala_siberia.mp4audio
||SAMAN ䷘ detto Wu 巫, vive 4 tappe, lungo fiume Amur, trova nume aiutante, chiamata e sacre nozze, con Ayami fate, smembramen discesa, doni e ritorno, poi in ogni cura, viaggia il ricordo. Sama cerca parlare, con abito rituale, tambur cinta sonagli, gonna e collane, a stabilir contatti, con inconsci malati, incarna eroe paziente, con ipnotiche campane; penetra corpo, minacciato da malattia, guida battaglione, di spiriti guida, a poter liberare, anima prigione, suo lavoro produce, credenza salute; stabilito canale, potenze lui media, parole del paziente, in bocca di analista, presunti sentimenti, e latenti intenzioni, recitano attori, travagli interiori. Anima è psiche uomo, ideale di donna, prodotta da inconscio, improvvisa visione, sovrasta ogni cosa, nei mistici accade, reca sentimento, compensa la ragione; sposa celeste, assistente interiore, presagisce ogni cosa, su incognita terra, animale psicopompo, porta eroe aldilà, sama copre volto, frangia aiuta concetrar. Ayami insegna lingua, innato genio interno, recupera copioni, oniriche visioni, anche apocalisse, esprime iniziazione, mito crea futuro, storia e passato, Ayami di Siberia, è anima che guida, come Beatrice, nel dialogo di Dante: io sono Ayami, Tu sarai mio sposo, assisto tuoi riti, ti insegno saliscendi, ritorna tuo paese, inizierai curare, obiettivi poni, che guidano viaggio, perdonati le colpe, usando tuoi doni; unisci psiche maschio, a femme sensazione, subisci digestione, ovvero gestazione. Buddha sotto pianta, sente re serpente, mentre tempesta, alza corrente, spiriti enzimi, parlano con lingue, frattale ritmo rito, a raggiungere miti, intrecciano copioni, a unire neuroni, morte e rinascita, son gioco posizioni. Saman vede cose, gira attorno a esse, a scopo di evitare, lo spirito che tesse, cosi può vedere, possibili insidie, e meglio negoziare, per le anime rapite. Se ascolto cuore inconscio, Io sta fuori trono, tensione fra 2 poli, irrompe a coscienza, dialogar essenza, aiuta a fiorire, partecipa cosciente, libido che vive. Se ostacoli forte, la bella si arresta, indietro regredisce, incontra ricordi, tosto li attiva, e crisi sconfina; se libido cerca, simboli medium, memoria si riattiva, ritorna vocazione, lei offre messaggi, a volte desiderio, tornar grembo sorgente, in sogni o malattie, baratto e confronto: se rito anima simboli, causa cambiamenti, Jung dimostra che, simbolo trasporta, libido energia, riesce indirizzar, obiettivi realizzar. Van Gennep descrive, riti di passaggio, algoritmi cerimonie, che regolan mutazio, mistica unione, di singoli e gruppi, a definire vita, ordinaria e straordinaria, spontanea malattia, reca seconda vista, ngosè modello a stadi, fa bimbo eroe ed avo, affronta la prova, vince dipendenza, di madre o disistima, prosegue cammino, dolor divien risorsa, in psiche successiva. |CHUONNASUAN è Oroqen, sciamano che percuote, grida col tamburo, sua danza notturna, un rito di cura, per 1 membro malato, della sua cultura. Chuonnasuan ebbe nome, donato da sua mà, quando era infante, e gli uccelli imitava, sensibile suo animo, segue lungo apprendistato, tra crisi e malattie, per divenir sciamano. Sua prima malattia, scatta a sedici anni, perse nel 43, fratellino e sorellina, trauma doloroso, lo porta vagabondare, solitario nelle selva, dolore trasmutare; sua mamma preoccupata, consulta curatori, ma dopo fallimenti, trova Wuliyen donna, Wu Oroqen sciamana, accetta sua cura, lo guida nel sentiero, di rituale cultura: su rive fiume Huma, 3 giorni di lavoro, 30 persone in yurta, uomini ad un lato, donne altro lato, oca e pesce in dono, mentre Wuliyen danza, percuote suo tamburo, con canti di bukàn, presenta il ragazzo, a 50 suoi bukàn, il giovane è adottato, un a uno ogni bukan, gli mostrano sentiero; lui danza loro forma, spontaneo su terra, i presenti pian piano, seguono sua danza, Wuliyen canta nomi, il ragazzo li sentiva, scendere dal bwa, berye e buni mondi: bwa-berye-buni, tre cieli cosmologia, di + gruppi tungusi, Shirokogorof riporta, come ruolo Jardalani, spirito assistente, erede degli alani. Dopo Wuliyen cura, Chuonnosuan guarito, torna da famiglia, che prepara costume, jardalani assistente, sitter di sciamani, soccorre lo sciamano, nei critici stadi; a fare tale ruolo, serve solo osservare, onesto in relazione, acuto saper leggere, andamento esibizioni, +di saman che serve, capire suoni e moti, ai presenti traduce, la venuta del bakan, indovina da indizi, ciò che dice saman. Seconda malattia, arriva a 19 anni, innescata da crisi, trapasso di sua moglie, solitario soffre, non mangia ne dorme, siede in silenzio, sotto albero a sentire, canti degli spiri, scopre bukàn del nonno: passeggia al fiume Huma, perde conoscenza, lo affidano i parenti, allo zio Minchisuan, maestro rispettato, lo fa danzare molto, fino a guarigione; ritorna salute, quan pace è dentro lui, nuovi spiriti trova, accanto ai precedenti, al top sua carriera, ne conta 90, amici e ausiliari. Terza crisi arriva, dopo morte di suo zio, Minchisuan nel 47, dopo rito solitario, Chuonnasuan ha 20 anni, incosciente 3 giorni, 2 mesi confusione, famiglia cerca saman, trova Zhao-li-ben, che gli chiede divenire, saman di cura, suo stesso jardalan, Mengjifu impara, mima suo maestro, questi poi comprese, suo talento innato, un giorno gli fu detto, rivolgiti ai bukàn, a divenir samano, loro possono accettarti; presso fiume Huma, confine russo-cina, radura manciuriana, performa cerimonia, lo aiuta assistente, gira su se stesso, e sciarpa protende, aquila lanciata, in volo circolare, specchi bronzi tiene, appesi al costume, fronte schiena petto, con cimbali sonori, moglie passa copricapo, fa trasformazioni: frange e corna cervo, coperte di bronzo, lui batte il tamburo, agli spiriti canta, muovendo testa e corpo, x lasciarli andare, inviarli al mondo sopra, indietro poi cade, moglie lo sorregge, gli spiriti nel corpo, lo spingono in trance. Meng-jin-fu chiamato, in lingua cinese, dopo sopravvissuto, a rivoluzione culturale, rimase sciamano, fino estate 52, quan quadri partito, gli pagan treno aereo, esplorare città Cina, propaganda seduttiva, del governo comunista, che cambia loro vita. Zhao-Li comunista, convinse altri oroqen, abbandonar sciamanesimo, lui venne rieducato, tuttavia alcune notti, salta dal letto, ha istinto a danzare, con spirito consorte. Da nomadi a stanziali, in Bayinna e Shibazhan, fan rito di addio, commiato dai bakàn, popolo Oroqen, fa rito in ogni casa, sama e jardalani, smisero carriera, distrutti col fuoco, oggetti medicina, mentre il nonno lesto, costume nascose, per stirpe discendente, in futuro apparirà, in sogno a suo nipote, che mostra crisi segni, e sa leggere nei sogni, ritroverà costume, nascosto sui monti; Chuonnasu in yurta buia, sta su pelle animale, entra in buni mondo, vede aquila a 2 teste, dono di suo zio, guida cura animista, trapassa nel 2000, culto vive in sua figlia.

21:Dicembre gelato non va disprezzato, Dicembre innevato contadino fortunato: ARSENICO As 33, semimetallo in 3 forme, gial nera grigia, erbi-insetticidi, simil a fosforo, sostituisce in reazioni, scalda odore aglio, nei petroli alcoli; arseniato di piombo, noto insetticida, su alberi frutto, gravi danni neuroni, a umani spruzzanti, cuochi pasticcieri, che usan colorare, dolciumi rame arseni: arsenocromato rame, tratta pure legno, usano in paesi, a rivestire edifici, contro marcescenza, attacchi di insetti, trattamento proibito, dopo studi effetti: arseni lento lascia, suolo circostante, avvelena animali, ed entra nelle piante, dose letale uomo, 20 grammi di cenere, Arsenico Zarnik, fu usato qual veleno, da regnanti persiani, sicari davvero. Arsenico pallore, fece morir uomini, che baciarono donne, arsenico su labbra, il veleno fu usato, a uccidere Rasputin, che già ne prendeva, 3 gocce a mattino; arseniuro di gallio, è semiconduttore, circuiti integrati, pannel fotovoltaici, + veloci e costosi, di quelli in silice, usati in diodi laser, LED elettrici luce, emetton liquidi cristalli. Arsenico triossido, usan contro leucemia, in pazienti resistenti, ad aci retinoico, in Australia disinfesta, case da termiti, altrove viene usato, in fuochi artifici. Arsenico eccesso, rilascia acque falda, epidemia Bangladesh, di acqua dei pozzi, a causa condizioni, anossiche sottosuolo, pozzi in profondità, per 1 strano gioco. Vietnam Cambogia, Tibet stessa cosa, scavar pozzi fondi, a fuggir batteri sopra, anche in Europa, norme OMS creano allarme, in agrofarmaci e guerre, è comun minerale. Arsenico si trova, in organici composti, catena alimentare, poi metabolizzato, in forme meno tossi, dal fegato che infine, composti assorbiti, escon da feci e urine; se arsenico inorganico, passa placenta, reca danno al feto, a polmoni cancerosa, pelle reni fegato, intossicazio cronica, alito agliaceo e debolezza muscolare, irrita la cute, e dà pallore anemia, crisi emolitiche, combina a emoglobina, crea un anemia, segue urine scure, ittero e astenia, cefalea e reni pure, avvelenamento, purga con acqua, sebbene è naturale, arsenico entro falde. |MERCURIO Hydrargyrum, atomico 80 Hg, è argento vivo hydr-argyros, reca intossicazio, cronica idrargirite, ottenuto da cinabro, simile al bario, in termometri barometri, telescopi apro. Termometri nuovi, han liquido galinstan, mix cesio gallio, + francio rubidio, mercurio raffredda, nuclear centrale sito, lampade fluorescenza, vapor mercurio sale, elettrolisi in acqua, di cloruro di sodio, a produr cloro gassoso, idrossido di sodio Mercurio trova impiego, a purificare oro, inquinante nocivo, ambiente e minatori, estrarre 1ton d'oro, doppio di cianuri; mercurio in medicina, otturatore denti, in amalgami argento, rende deficienti, ma Cloruro mercuroso, detto calomelano, noto diuretico, disinfettante lassativo, cloruro mercurico, 1 sublimato corrosivo, sifilide trattava, collateral sconfino, disinfetta locali, sali di mercurio, mercurosi e mercurici, son ancora in uso. Cianuro mercurio, x topi e vernici rosse, esplode detonatori, coloranti e supposte, insetticidi erbicidi, Thimerosal vaccini, sospettato causare, autistici disturbi: pur se metabolizzato, graduale è bandito, dai vaccini bambini, e laborator chimici. Rasavatam alchimia, celebra sanscrito mercurio, prolunga vita ai re, o li fà morti impazziti, eccessiva ingestione, Napoleone e altri, morti avvelenati. Mercurio psicosi, cappellai lavoran feltro, in mercurio nitrati, a separar pelo pelle, causa di vapori, insonnia e disturbi, emotivi tremori, demenza allucinazio, in Alice novella, del Cappellaio Matto. Mitridate del Ponto, immunizza veleni, con 50 sostanze, mercurio ed arseni, tossico a corpo, ingestione e inalato, traversa poco pelle, semplice contatto. Minamata in Giappone, vide baia pescator, morir mangiando pesce, x metil-mercuriali, che inibisce enzimi, si accumulan metalli, sui fondali vicini, a petrolchimi impianti, ottener oro argento, fa ricchi inquinare. |Mercurio Rosso material, sottoposto a pressione, detto Rosso ciliegia, esplosivo potente, fusion termonucleare, oltre bomba a neutrone, Russia scienziati, han mercurio rosso, un polimero gel, di Mercurio e Antimonio, legati dopo 20 giorni, in reattore nucleare, nel ciclotrone a Dubna, presso Mosca 965, prodotto in centrali; gel se compresso, produce + energia, fonde atomi trizio, è termonucleare, Antimonio-mercurio, rilascia più del tritolo, rivoluziona viaggi aerei, e armi nucleari. Trizio e plutonio, o uranio arricchito, con Mercurio rosso, son ingredienti di bombe, materiali ballotecnici, energia interna alta, correlata a densità, di reticolo cristallino. Protio deuterio e trizio, primi tre isotopi H, ognuno ha proprietà, stabili o instabili, trizio appare instabile, cioè radioattivo, baglior trizio gassoso, isotopo di idrogeno, chiuso in altra forma, di reticol cristallino; tutti allotropi e isotopi, son reticoli formati, da campi ordinati, con frequenza oscillazione, che crean geo toroide, poichè campi frequenze, creano geometrie, diverse tu confronta, radioattività o densità, semplici vibrazioni, secondo energia interna, più densa è geometria, più densa è la materia, compatta che acquista, proprietà radioattive, o insolite siddhi; muta geometria, con varie frequenze, i campi macro sono, dimensionati a infinito, come micro frattali, adattandosi al livello, di energia desiderato. Trizio è più denso, e pesante del protio, e sfugge al controllo, della ristretta elite, poichè sà interagire, col campo del pianeta, conforma geometria, ai risonator passati. Galen Winsor svela, la truffa nucleare, lavor plutonio e uranio, e le scorte nucleari, la elite investe somme, negli acceleratori, cosciente della farsa, di fisici buffoni. |ORO e Mercurio vicini, a tavola periodica, hanno somiglianza, nelle boe illuminate, durano 6 mesi, generando energia, metton moto mercurosso, in vuoto gas alta tensione. Mercurio liquido nei tubi, si muove in un cerchio, ad angoli diversi, grazie attrito alle pareti, tubi vanno illuminare, a causa mercurio circolare, acquista proprietà speciali, quando ruota o assume forma. Lampada a scarica di gas, vuole gas conduttivo, come vapore di mercurio, pompato nel pallone, alimentato da corrente, facendolo brillare, la boa suona campana, grazie al moto dalle onde, moto sposta pur mercurio, dentro tubi anulari, del telaio della boa, tubi pesanti e resistenti, fan sfregare al loro interno, mercurio contro pareti, garantir continuità, tubi attivi inclinati, a diverse angolazioni, così legger moto di boa, muove mercurio in tubi a cerchio, generando elettricità, da far brillare i tubi, nei Fari di Alexandria, o scatole ottomane, che Sandro il marinaio, serba a illuminare, la notte quando è in mare: la scatoletta tiene, un cristallo incastonato, pare quarzo o altro, mentre dentro tiene, una fiala con mercurio, chiusa in scatoletta, quando agiti la mano, emette la sua luce, debole di giorno, e visibile di notte. Mendeleev studiava, struttura e relazione, incluso |ETERE sostanza, come solvente o anestetico, Etere terrestre, alimenta ciclo plasma, corrente magnetismo, mesmerizza e smagnetizza, con raggi insufficienti, termina la vita. Cielo crea campo, magnete naturale, a mantener ritmo, di sole in ogni cella, senza tale ritmo, sfalda corpo nato, disordine elettroni, wifi disturba forma: virus epidemia, son scarti cellulari, di cella che prova, a ripulire piani, intossicata da chemio, e onde forti mutanti, di cosmo radiazione. |Otto Warburg 31, studia celle cancro, veloce glicolisi, di ossigen consumato, onde sui corpi, sprigionan ossige, ossigeno se manca, rende raggio infido; se piramidi vette, deviano il raggio, altrove trasferito, virote parato, particelle cervello, ora smagnetizza, funziona isolato, sen memo cognitiva; attimo presente, vivi ciò che pensi, in modo ricorrente, Ossigeno vagante, sen fissa dimora, da firmamento scende, se raggio lo sfiora: gas poi propaga, area circostante, punto caduta lampo. Ferlini accantona, egoismi e prepotenze, a progredir scienze, barriera superare, spazio-tempo zero, offre occasione, essere quà e là, gioco di specchi, rapita coscienza, pensa e vive contempo, là in punto zero. Scienza manipolata, volle convincerci a deviare, da natura di realtà, a particelle elementari, a evitare di spiegare, concetto etere e campi, area forza di magneti, maggior onde oscillazioni, energia maggior trasmessa, minor lunghezza onda, più complessa geometria. Atomo a scuola cambia spesso, è irrilevante a Wolfgang Pauli, oscillazioni in forma campi, somiglian vibrazion sonore, ondulatorie geometrie, forme-mandala regolari, in modelli frattali. Nostro mondo puoi vedere, gioco campi in varie scale, di frequenze e vibrazione, del reale e potenziale, antenne frattali più efficienti, risonanza di cristalli, imitan geometria, a migliorare la energia, ordinan materia, pietre metalli e cristalli, ghiaccio resine e altro, in 4 stati aggregazione, solido liquido gas plasma, esistono in due stati, amorfo e cristallino, secondo interna struttura, che ne muta proprietà. Cristal reticolo regolare, i corpi amorfi sono i vetri, resine e plastiche, tendon diventare cristalline, in anni e decenni, in assenza influenze esterne. Cristalli naturali o ​​artificiali, mono o poli cristallo, reticolo uniforme o policristallo, diversamente orientati, dipende influenza clima e luce, e secondo temperatura, son semiconduttori, in silicio microprocessori, come gemma piroelettrica, scaldata sfregata irradiata, muta temperatura, e in campo toroide, muta poli effetti, riscaldamento o raffreddamento, proporzionale a elettro campo. |LED emissione luce, semiconduttore cristallino, corrente data al cristallo, inizia a brillare, converte etere in luce, di una data frequenza, da infrarosso a ultravioletto, percepito a occhio umano, secon struttura cristallo, e pannel fotovoltaico, in realtà è un segreto LED, Light Emitting Crystal, detto diodo o semicondut, è LED luce-cristallo. Piezoelettri altro effetto, onde sonore oscillanti, a una data frequenza, agiscon su cristallo, che muta voce in impulso, come microfono o il contrario, altoparlante vibrazione. Cristallo emette luce, consuma poca energia, come linga che riscalda, influenzato da toroide, struttura templi della zona, simmetria di Sierpinski, dove dettaglio è geometria, fortezze stelle frattali. Ingegno disegna autosimile, antenne a forme frattali, efficienza massimizza, di un materiale ricevente, oppure trasmittente, dentro un piccolo volume, in schema ripetitivo, frattale iterazione, aumenta propagazione. |RISONANZA rompe il vetro, o un ponte a causa vento, risonanza è vibrazioni, swing che oscilla avanti-indietro, ma se spingi oscillazione, la rafforzi in risonanza, che un sistema impatta, se oscilla a 360 gradi, vola via telaio scardinando, come altalena in velocità; se trasferisci al sistema, più energia di quan contiene, perde equilibrio e collassa, ecco ponti e vetri rotti, ogni frequenza di campi, corrisponde ad una forma, figura o ritmo in varie scale. Se a materia dai la forma, desiderata a livel macro, puoi provocare risonanza, forme geometriche importanti, così scienza oscura, cerca formule complesse, senza immagini visive, che risuonino in testa. 230 varietà, di simmetria cristallina, ogni gruppo ha geometria e proprietà, Carbonio ha varie forme, diversi stati materiali, stesso elemento in più reti, reticoli a più forme, ottieni allotropi: diamante grafite o fullerene, carbonio amorfo e nanotubo. |GRAFENE è strato di carbonio, ha struttura di grafite, messa in strati separati, grafene bidimensionale, elevata conduttività, termica elettrica, elastico e resistente, se combini due suoi strati, a una certa angolazione, diviene superconduttore, dove angolo ripete, la frequenza correlata, al modello emergente. Grafene superconduttore denso, con un reticolo scalabile che somiglia a scatole cinesi con esagoni più piccoli all'interno di esagoni più grandi in modalità frattale, come tutti i superconduttori, ha geometria esagonale, mentre i magneti han geometria pentaedra ed erano usati da Athanasius a influenzare i risonatori per configurare il campo desiderato, mentre Keely usa un altro modo a cercare la geometria desiderata: pompa gas e poi crea la giusta pressione all'interno di un recipiente chiuso, portando il suono a tutto il sistema. Grafene ha risonanza correlata a geometria, la scala gioca un ruolo, mette immagine su un altra, a una certa angolazione, può causare addensamento, geometria si fà complessa, sua energia potenziale, crea effetto risonante. Quantità di energia, può stare in un punto, regolata da leggi, di struttura universo, tale limite tu vedi, geometria in dato spazio, autocompatta entro un limite, dei sensi e del pensiero, or fai schema meno denso, a dimensioni maggiori, poichè se aumenta energia, vi è più densa geometria. Cristalli a singola struttura, han vantaggi materiali, a ottenere risonanza, livello macro e micro assieme, in Caspar tecnologia. |Palloncini in titanio sono usati a conservare sostanze ad alta pressione come elio, idrazina o xeno. Una sfera di acciaio di 10 kg, con un taglio triangolare, è usata a calibrare i radar in quanto risponde ai suoni; quando una chitarra viene suonata vicino a questa sfera, essa emette suoni in risposta, mentre un cane in quel luogo, chiude le orecchie e piange. Gli scienziati della Marina degli Stati Uniti chiamano questa sfera PERCS e usano telai con celle espandibili e geometrie regolari per interagire con i radar, trasmettendo ad alta frequenza e usando un sistema di tracciamento laser: due satelliti, chiamati LAGEOS 976 e 992, hanno un denso cilindro posto all'interno della sfera e riflettono segnali di stazioni a terra; quando vengono dismessi, vengono sommersi nel punto Nemo alle Bahamas e le persone che passano sulla spiaggia trovano queste sfere che somigliano a Sputnik con iscrizioni russe. Queste sfere pesano 41 kg e son spacciate come dirigibili o serbatoi di carburante per vari satelliti usati a calibrare i radar, mentre sono sfere identiche a quelle in cima a edifici di Tartaria oggi dette palle decorative. Se queste sfere cadono sulla spiaggia, vengono prontamente rimosse dai militari a proteggere la popolazione civile, ma le informazioni nascoste riemergono altrove, come il caso di Von Guericke che crea una sfera a Magdeburgo usando il vuoto per creare una pressione interna che separi due emisferi. Foto vecchie architetture, raffinano dettagli, ogni mattone e cornice, colonna cupola frontone, cioè tamburo o tolobate, con lanterna fonte luce, a forma disco oppure, fontan monumentale, di luce zampillante, azionate da energia, tra loro in armonia. Dresda o Reichstag Berlino, Duomo Milano o di Colonia, han cupola su colonne, o strutture a cupoletta, che protegge un cilindro, trasparente a mercurosso, vascello-arca di alleanza, nel tempio San Francisco, oggi vuote senza vasi, dopo incendio april 906, ovunque sequestrati, dispositivi con materia, a forma cilindro o sfera, recipienti sotto cupola, o su aste luminare, lampioni a scarica di gas, al Tibidabo in Barcellona, o Australia 883. Colonne obelischi e pilastri, energia infrastruttura, foto Ottocento e Novecento, installazioni sabotate, funzionan limitate, presso Taganrog Russia, un obelisco bruciato in punta, a causa guasto rete, oppure uso improprio, ora pali pubblicitari. Santo Graal leggenda, tecnologie del passato, pensa con tua testa, senza avidi pensieri, poter denaro o fama, energia aiuta persone, a salvarsi da prigione, cambia situazione. Ricavare energia, o entrare in risonanza, con elettro atmosfera, vasi-ciotole-sfere, in cupole strutture, come Russia Vladivostok, che fu città cinese, fino al novecento, o Palazzo Re a Lucknow. Tecnologia disattivata, da forze oscure giunte, a dominare tutto, scardinar corpo e morale, infiltrare i rami scienza, costruiti in modo tale, a impedire alle persone, di acquisire conoscenza, su struttura vecchio mondo, tecno-energie nascoste, da matematica astrazione; elettro telegrafo e radio, son ripristino parziale, ma per controllar persone, se distruzion Tartaria, in Europa e nord America, fu da ovest verso est, continente eurasiatico, furono ultime terre, smantellate modernizzate. Invasori a occidente, fecero lor casa, smantellando gradualmente, Casper tecnologia, mentre in Asia meridione, rapidamente e crudelmente, loro corsa contro il tempo, poco precisa lascia vestigia, in India e Cambogia, molte reliquie del passato, sebbene molte sottratte, in olocausto cambogiano. Angkor Wat 108 LINGAM, antiche macchine energia, sostituite in Kampuchea, da recenti statue Buddha, dentro tempio trasferite, a un certo punto della storia, quando cambia la cultura. LIDAR scansione vede, perimetro sottoterra, molti linga rimossi, allineati a griglia, dentro Parco Phnomkulen, 50 chilometri Angkor Wat, sta rilievo nella roccia, di progetto Angkor complesso, con lingam allineati, in un disegno matarek. Phnom Kulen fondo fiume, vari lingam sottacqua, scolpiti e allineati, in celle quadrangolari, abitanti di risaie, usando acqua del fiume, su sterile terreno, rendon fertile suolo, e crean semente luogo. Linga indiani nel deserto, tutti simili tra loro, Raseno con Praveen, narrano nei video, Koh Ker tempio cambogiano, ha un linga cristallino, trasparente e piramidale, mezzo a comunicare, con simili strutture, e con esseri divini. Linga sanscrito लिङ्गं liṅgaṃ, segno simbolo induismo, diffuso in Shivaismo, forza divina generante, culto di Shiva con Yoni, simbolo Shakti sua compagna, in varie manifestazioni, Parvati Kali e Devi. Linga-Yoni-murti è, unità in forme diverse, simmetria come nei vasi, mercurosso su edifici, a Lingapura tempio Sahastralinga, mille linga di Cambogia, i restanti sono punte, freccia incastonate a muro, sul perimetro di pietra, lavoran tutti assieme, come PC scheda madre, poi vi è stagno artificiale, raffredda a centro del complesso. Linga installazione, somiglia a cupola strutture, tempio costiero Mahabalipuram, lingam a 16 facce, con angoli uniformi, in cima al tempio vedi oggetti, vasi detti kalasam, hanno 16 sfaccettature, come linga sottostante. Tempio fatto di granito, linga e kalasam basalto, resiste meglio a corrosione, regge ornamenti decorazione, linga posti sotto cupola, separati e indipendenti, connettono a frequenza, forma geometrica corretta. Iperborei ingegneri, lasciarono indizi, raffigurando griglia lingam, lungo muro laterale, forma simile altri luoghi, nel matarek architetture, miglior acqua qualità, con omotetia interna, dando al lingam una forma, interpretata come stupa, ma vero scopo di struttura, è libera energia, oltre religion cultura. Vajra o campane, elementi intercambiati, funzionan stesso modo, un sistema di frammenti, campana saldata al vajra, come ruota di preghiera, svolge narrazione mantra, scritti e avvolti nel tamburo. Campane-cupole in Chiesa, in tutta Europa sequestrate, a Milano ancora resta, bellezza dispositivo, stesso fisico principio, tambur campane han meccanismo, interno incorporato, mentre i lingam minerali, sono solidi o metalli, diversi tipi di vajira, ospitati in cupola strutture, a raccoglier-generare, energia toroidale. Vasi cilindri e campane, in pietre cristalli minerali, suggeriscono energia, oltre metallici legami, materiali conduttivi, in Arunachalesvara tempio, Tamil Nadu Tesla coil, linga quarzo trasparente, reliquia irradia ancor calore, costantemente a gente luogo, ha reticolo cristallino, esagonale a risuonare, come monitor a Led; tempio isola di Java, acqua non evaporata, in contenitori antichi, tartaruga in quarzo avvolto, da un filo bronzo-rame, cristallo brilla trasparente, ottiene raggi luminosi, come obelischi di cristallo, installati alle città, fonti di energia, come adorazion dei Re Magi, attribuita a Hugo van der Goes, ritrae sostanza rossa, o pittore Jan Gossaert, spada Tudor che dirige, col suo manico cristallo, energia corpo nella spada, a comunicar con aldilà, cristalli liquidi dipinti, da Frans Wouters pittore, in specchi e monitor display, e riti San Gennaro, gemme in corone e manufatti, a effetto risonanza. |OBELISCHI risonatori, strutture in ferro e asta, con recipiente che amplifica, le proprietà risonanti, attraverso un cristallo, che aiuta Etere a salir asta, fino a un convertitore. Posti in vie delle città, lavorano sincronizzati, come semafori emittenti, energia in stessa direzione, dentro gli obelischi, è ricevuto un flusso iperboloide, e se hanno monocristalli, li rende risonatori, divisi per grado autonomia, energetici o telematici, come antenne cellulari. Grandi colonne trionfali, hanno cupole come vasi, e una scala corre lungo colonna, come convertitore a chiocciola, i risonatori interagiscono, con il loro piedistallo, e si illuminano se avvolti, da un filo a spirale, generando energia. Una cupola rotonda, e un avvolgimento su asta, li attiva come nodi, di una rete di qi-wifi, così loro disposizione, coincide con geometria, di mappa antica di città, che include tunnel sotterranei, oggi pieni di segreti. Templi rafforzan campo risonante, permettendo al flusso qi, di fluire alla città, con pali antenne e rison-lampioni, come templi in miniatura, collegati alla wireless, che funziona senza interruzioni, in ogni punto di città, come i corpi celesti, che irradiano campi risonanza. Il Reichstag di Lipsia, architettura iperboloide, usa sculture frattali, per aumentare energia, del campo toroidale. I risonatori a Roma, sono combinati a terra, formando rete geometrica, che amplifica il campo risonante, a fornire energia stabile, sotto Lodovico il Grande, a Monte Pincio grande festa. Organismi viventi, sperimantano in tal campo, costante impatto positivo. |TESLA reca radio, popoli riunire, riduce distanze, trasporti telepatie, etere son cariche, in fluido isolante, varia proprietà, a seconda movimento, massa, e magnetismo. Boscovic Ruggiero, forza gravità, vacum spaziotempo, senza proprietà, spazio tempo luce, atomo elementar, manipola frequenze, spazio fa alterar. Chakra vortici num, amplifica in corpo, portali energia, come propulsione, di Vimana Indra, vortici a mercurio, innescano fuoco; produssero tedeschi, Thule motore, che vince gravità, a spinta propulsiva, elettro regge in aria, etere Tartaria, come num di Kino, base di num-tchai, cura e identità, ancestrali clan, energia abbondante, infinita e di pace. Tesla fasci volt, spara col tubo, spegne ogni flotta, in aria corrente, distanza 200 miglia, dal confine nemico, nessun governo firma, Tesla và in oblio. Sonno prezioso, oltre ad alimenti, x adattare corpo, circuito nervoso, dopo lavor stanco, 1 ora di sonno, recupero bisogno: se faccio qualcosa, che non capisco, obbligo a pensarci, durante il sonno, a trovar soluzione, coltivo memoria, a interiorizzar, mia fotonica storia; fotoni obbedienti, fedeli mio scopo, mantenni invenzioni, anni nella testa, poter visualizzare, aiuta realizzare, vedo invenzioni, poi le completavo, dopo visualizzo, risolvo equazioni: se Integrale è operatore, determina famiglia, di funzioni primitive, lampi Zeus e Indra, riesco controllare, tutti sentimenti, a mezzo yoga vari, e volumi calcolare; quando fui malato, purgai mente corpo, da cumulo tossine, ogni tanto soffro, se vado oltre velo, presi 1 colera, ai primi 900, lampi preparavo, a elite di New York, fuochi e terremoti, prodotti x gioco, così scrivo a Steiner, a trovare soluzione, lui correla onde radio, a epidemia spagnola, frutto adattamento, dei vaccini febbre, tifo e paratifo, a ossigeno assenza, per radio new frequenze, da poco riscoperte: se a cervello arriva, ogni stato emotivo, frequenze sonore, o flussi vertigo, 1 cancro pur nasce, da ossigeno assenza, in celle colpite, da raggi disordinati, come insegna Emoto. Ritmo innato sento, per essere felice, apro relazione, uomini + stelle, animale pensa, come pietra e piante, 1 stella brilla, chiede essere vista, capisco suo lingua, e suo messaggio, tutti tuoi sensi, armonizza a respiro, che di Universo, è occhi ed udito; da sempre umano ha, perenne verità, scoprire segreto, ne rivela 1 altro, difficile occultare, son attorno noi, emozion li attira, con elettricità, ovvero magnetismo; se uomo cosciente, corre verso stella, tenta catturarla, vita ha tale scopo, il Creatore ride, invita tale gioco, cade mondo-stella, prendila al volo! se non lo fai, cadi in sofferenza, che origina malattie, guerre e tutto resto, esserne coscienti, fa vivere felice: ferite di amici, sento lor dolore, tristezza mi arriva, via etere cuore, là da qualche parte, a Budapest vidi, 1 colomba bianca, voleva dirmi che, stava lei morendo, da occhi vidi psiche, luce mia alleata, estate pomeriggio, sole tramontava, 1 sogno mi portava, antenna ricevente, chiamala intuizione, pesca archè nei piani, oltre educazione: vidi come nebbia, 1 campo rotante, motore a induzione, nel Sole grande, parlo a lampi-tuono, tramite poesia, suono esiste ovunque, pure nei colori, tutti tuoni e lampi, hanno loro nomi, battezzo come amici, cari ammiratori. Nikola Tesla e Schauberger, usan terrestre risonanza, via cavi e campi wireless, con risonatori e fontane, e cinabro speciale, continuando la catena, di energia sulla Terra, oggi magnetismo e gravità. John Hutchison dimostra, come frequenze elettromagnetiche, san dar fenomeni insoliti, come oggetti levitanti, con proprio moto o senza peso; ciò dipende da sua forma, e frequenza oscillazione, spiegata è antigravità, da uso campo terrestre, Athanasius Kircher tedesco, pubblicò libri magnetismo, e geometria che Anton Mesmer, riprodusse attentamente. Il magnetismo agisce, con attrazione e repulsione, governa universo, e l'anima umana, Kircher mostra uso sfere-vasi, collegati al magnetismo, interno della Terra, come scatole cinesi, bambole russe matrioske. Isidoro Arredondo e altri artisti, raffigurano questo, come anche Ildegarda, che usa cilindri riempiti, con altri cilindri, e sostanza all'interno, divisa da una diaframma, per diverse polarità, e sensi di rotazione, a influenzare sostanza, e struttura cristallina, il cilindro si trova, nel raggio di azione, di un risonatore. Ruote di preghiera, di buddisti e cristiani, recano effetti positivi, grazie ai mantra benauguri, o testi scritti avvolti ad esse, mentre ruotano risuonano. Questi dispositivi, usano due elementi rotanti, con diverse polarità, a creare un campo levitante, come nel caso alcuni insetti, che Viktor Grebennikov studiava, come squame bozzoli e favi, di insetti a crere campi, che cambiano simmetria, e proprietà dei materiali; usando diverse geometrie, e cilindri di Tartaria, è possibile creare, campi uniformi e sfruttare, reticolo cristallino, a ottenere levitazione. Terra funziona similmente, a enorme magnete, dove var vasi risonanti, con mercurio-rosso interno, derivato dal cinabro, ruota circolo infinito, dando vita a superconduttori. Keely ricrea un motore, a energia illimitata, usando sfere misteriose, e vibrazioni simpatiche, nel suo libro Free Energy Pioneer, cita un motore a globo rotante, e un dispositivo idropneumatico, a pulsazione, che funziona ad acqua e aria, vapor eterico e vibrazioni, che Keely riprende, da un treno a Filadelfia, e una nave su Atlantico, che usava solo un secchio d'acqua, a produrre il vapore. Le sfere di Keely, con etere interno, polarizzano e diventano, un motore 25 cavalli, grazie al vapore eterico, che rimane all'interno, anche dopo suo lavoro, privo di uscita o uno scarico; sfere ruotano e contengono, un tamburo con cilindri, che dentro polvere di Ighina, preparata in tre anni, una limatura amagnetica, di amalgama metallica. Cilindri son disposti, in geometria piano rotante, con polvere da un lato, e vapore eterico dall'altro, la sfera pressione, aziona nave Lusitania. Keely brevetta il motore, Hydro Vacuo a Filadelfia, a generare energia, con un litro di acqua, disgregata con il suono, di strumenti musicali, e vibrazioni d'idrogeno, a generare una pressione, di 3797 chilogrammi, al centimetro quadrato. Il gas rimane dentro al cilindro di acciaio, vivificato da suoni, di un diapason gigante, oltre a pressione e rotazione, Keely convoglia il suono, a correggere struttura, del campo toroidale. Il suono ha relazione, con elettricità, magnetismo e gravità, Franz Mesmer questo sà, cerca un suono capace, a strutturare la materia, nel modo giusto a fornire, Qi per guarigione malattie, ripristino equilibrio interiore. Keely teorizza, che i disturbi nervosi, siano curati accordando, al disordine una meta, usando una nota chiave, o un accordo di massa, basato su sostanze minerali, vegetali e animali. Lakosky studia mesmerismo, volontà e geometria, per curare malattie, fame e ingiustizia, se una sfera liscia in rame, con un diametro trenta centimetri, ruota grazie a una forza, simpatica al diapason, muove gas sotto pressione, e fornisce energia, forza eterea mesmerica: è una forza-volontà natura, una ipnosi universale, data da vibrazioni, eter veloci come luce, in cui gli oggetti vitalizzati, son sincronizzati, a vibrare in simpatia, come una danza santodaime. Le vibrazioni simpatiche, vitalizzano oggetti, con etere energia, che sfrutta la simpatia, per azionare le macchine, con corrente polare, a loro volta magnetiche, che avvolgono Terra. Se un arpa interagisce, col campo del pianeta, e se ottiene risonanza, con una vibrazione simpatica, può ricreare in sua geometria, la forma corretta del campo, e la frequenza oscillazione, che risuona nel pianeta, come un magnete gigante, che attrae tutto a sé. |Nikola Kozyrev, fa specchio concavo, elmetto alluminio, come faro antenna, concentra la mente, stimola ghianda, trasmette nel sogno, lucida istanza: vedon sue imago, persone distanti, prova esistenza, campi informanti, oltre spazio-tempo, 1 arco luminoso, esce da presente, termina ascesa, 1 punto immaginario, inizia scende piano: tieni pensiero, viaggio immediato, ogni attimo sei, bersaglio di messaggi, in ogni parte corpo, pioggia di raggi, guidano azioni, e alterazioni, chiamate malattie, con + e - qi, ci uccidono infine, migrar altra vita. |FERLINI il Majorana, incontra a collegio, padri gesuiti, magnetica soglia, 1 altra dimensione, grossi magneti, catapulta altro posto: magnetite minerale, attira tocca ferro, natural artificiale, calamite in tensione, fan congiunzione, sul punto attirarsi, avvien transizione; 1 parete e 2 mondi, invisibile forza, a 2 lati del flusso, fermar punto giusto, bloccai calamite, tra 2 morsetti, critico momento, si scarica in nulla, noi pallidi nervosi, congegno comincia, vibra lentamente, odore ozono inizia; lampo su ossigeno, pericol respirare, ossida mucose, e vedemmo nebbiolina, azzurro legger fumo, lampada aladino, tintinnano vetri, qualcuno ha vertigo, un attimo e siamo, qua-di-là del mondo, reale e irreale, regolo macchinario; ora vibra + intensa, nebbiolina + densa, visibile a tutti, oggetti agitati, accadde poco nulla, ritorna normale, calamite a fer cavallo, unite son tornate. Seconda volta avvio, a mano graduale, avanzano magneti, nocchiero io al timone, 4 poli caricati, istante pre-unione: apparecchi in stanza, sembrano bloccati, udiam sordo ronzio, intorno ai magneti, prese a svilupparsi, azzurra nebbiolina, penetrante ozono, avvolge luogo e vita; con brivido avvicino, vidi una piramide, con vertice a punta, di lamina metallo, ronzio era forte, nebbia cambia colore, arancion verde azzurra, chino ulteriore; maschera mi tolsi, e scomparvi ai compagni, ma dopo riapparvi, la macchina fu spenta, tutto fu normale, nei giorni successivi, dejavu mi appare, 1 ricordo lontano, sembra aver sognato, poi mi torna a mente, che seconda guerra, visitai Germania, congresso di scienza, elettro-propulsione, a Cern di Ginevra: 1 oratore parla, di esperimenti Usa, sui campi elettro-magni, occultano nave, fitta nebbia emerse, creata dai campi, colpito corpo umano, aiuta cose grandi. Ferlini capì, Piramide egizia, come Torre Tesla, sà trasmetter dati, potenza senza fili, teletrasporto, da elettro correnti, in piani paralleli: genera Piramide, 1 magnetico campo, ci porta altri piani, in 4 metri quadri, ottenni 1 terremoto, con magnete + grande, viaggio altro luogo, tempo = a zero; cellule cervello, mutano coscienza, sotto azione campo, magneto unificato, và mettere in contatto, reale ed irreale, fuori tempo-spazio, fenome senza limiti, fa varcare uomo, invisibile barriera, senza che si accorga; egizi muratori, devian raggi cosmi, creano barriera, isolante che impedisce, teltrasportare spoglie, su altri piani-tempi, piramide con lastre, attrae raggi radio, che uccidono vita, se manca ossigen-oro; inconscio stato và, oltre barriera, che circonda ognuno, e pioggia particelle, ci avvolge condiziona, visione di cose, che tu vuoi vedere, se intenzione move: tutto esistente, dipende da magneti, pensier parole umore, il modo camminare, intenzione e volontà, di fare quel che dici, 1 riflesso polare, magnetica azione. |MAGNETITE minerale, ferro magnetizzato, in modo permanente, in lava sottomarina, come calamita, atomi bussola, allinean direzione forza, di linee del campo: atomi di ferro, orientati in casuale, sopra 580 gradi, smagnetizza materiali, poi lava solidifica, aghi ferro-magneti, orientano col campo, di epoca precedente; roccia magnetizza, segue flusso Dao, impronta resta impressa, entro 1 roccia, luoghi magnetici, allinea magnetizzati, ricchi di mana, da re oracoli usati. Sravanabelagola, monte Vettore e Graham, invertono i campi, polo nord e sud, piano smagnetizza, invertono e poi, ricrescon al picco, poi ciclo ricomincia, come discesa e rialzo, sodio e potassio, fuori uno entra altro, in unico spazio. Sodio depolarizza, Potassio polarizza, creando insieme onda, impulso nervoso, viaggia in assone, di cellula neurone, secondo frequenza, neutrasmettitore. Magnetismo in natura, dipende da buon disegno, a visualizzare i campi, un ferrofluido in mezzo, appare un toroide, segreto di Tartaria, nei vasi a forma sfera, o varianti geometrie, come zucca e peperone, varie forme e colori, funzionan tutte antenne, su edifici Tartaria. Ogni materia è costruita, da stessi campi a livel micro, alcuni orientati ordinati, altri invece no, modelli di reticoli, hanno diverse braccia, ma tutti i campi sincronizzati, in stessa direzione, formano 1 campo macro. Due tipi magneti, permanenti o elettromagni, i magneti naturali, insieme fisso di elementi, Ferro Cobalto e Nichel, o leghe avute da essi, son dette ferromagneti, buoni interagenti; i paramagneti sono medi, ad esempio alluminio, i diamagneti qual Bismuto, respingon sempre un campo, e differiscono in grado. Ferromagneti industriali, ristrutturan metallo, suo reticolo cristallo, a diriger tutti i micro campi, in una sola direzione, usando un campo esterno forte, o allinemaneto mantrico. Campi magnete permanente, identici a elettromagnete, stesso fisico fenomeno, organizzazione di materia, a livello micro nei magneti, a livello macro in fermagneti, come maschio e femmina, elettricità passa ad anello, o a spirale attorno ad essi; livelli macro e micro, sono solo in nostra psiche, dal punto vista Dante, energia lavor sen scala, un filo anello è sufficiente, forma un campo toroidale, se aumenti il ​​​​numero bobine, campo toro appar più forte, causa aggiunta anelli; in vasi Casper di Tartaria, un liquido al posto fili, principio simile agisce, toroide attorno ad essi, energia intreccia rotazione, e forma geometria, in acqua e frutti di natura, forme a noi familiari, come i fiocchi neve, cresciuti a piano orizzontale, oppure tori in verticale. Asse del toroide, connette a varie geometrie, dove schema dipende, da frequenza oscillazione, come solidi platonici, e loro variazioni, poliedri in simmetrie, di cristalli inanellati. Geometria interna toroidale, dipende dalla forma, e da direzion del moto, del campo toroidale, attorno filo anello, si svolge circolare. Toroide ha doppio moto, interno ed esterno, interno è circolare, esterno è spola ai poli, afflusso e deflusso, di energia, da un polo ad altro, la vedi quan magnete, distorce TV raggio, in certa direzione, secondo polo cui è portato. Universo polarizza, dualità processi, come insegna il DAO, orario e antiorario, riflessi in campo toro, due vortice orientati, flussi contrar binari. Numero bracci a spirale, 8 è fiore a 8 facce, stella a 8 punte, mentre 5 braccia, reca un penta-edro, 3 maniche è triangolo, 2 ottieni un 8, poligoni formati, da polarizzazione, di flussi sovrapposti, spirali cerchi e sfere, diverse prospettive, di stesso fenomeno. Veder campo toroide, rivela dettagli, struttura nostro mondo, secondo la frequenza, di oscillazion sistema, che se polarizzato, forma due vortici opposti, rotazione è ruolo chiave. Energia e geometria, scorron dolcemente, da uno stato all'altro, nel Mandelbrot set, infiniti bei frattali, attorcigliano a spirale, quan mutano incessanti, da una forma all'altra, dai frutti ai vasi vari, hanno asse loro centro, come i vajra liuti, per scopo energia: un vaso a centro vajra, ai lati obelischi a punte, vaso crea attorno, un campo toroide, visibile in disegno, del vajra stesso. Campo perpendicolare, ad asse del vajra, ma il flusso di energia, passa obelischi-punte, al di fuori del toroide, poichè un altro campo, passante da toroide, è iperboloide a spirale. Magnetismo ed inerzia, spiegan geometria, di elementi vecchio mondo, armonia con universo, centro di cultura, dei nostri antenati, rifletton lor creazione. Fleur-de-lis fiore, o Giglio degli araldi, ai Farnese reca essenza, di forma del campo, toroide-iperboloide, dispositivi locali, associati a conversione, distribuzione di energia, come calici cerimonia, patere acqua benedetta, in monasteri russi, analoghi ai vajra, un vaso a centro asse, e un liquido versato, in contenitore superiore, cioè area di azione, del flusso iperboloide. Impatto sul liquido, elimina tossine, veleni potenziali, smontati dal vajra, coppe trottole giroscopi, in russo dette yula, in inglese dette top, tetto in russo Tor, torus-toroid tartar. Marathi lingua dice, giocattolo è bhovara भोवरा, cioè vortice di apone, in palazzi di Sicilia, la trottola imitava, giroscopi di palazzi, ruotando attorno ad asse, nei vasi con cinabro. Trottola muta moto, traslatorio in rotatorio, lungo asse centrale, come quando avviti, il bullone in filo dado, una filettatura standard, destrorsa mano destra, mostra relazione, toroide con suo asse, un flusso di energia. Campana del Cremlino, ha geometria iperboloide, riempita di cinabro, che interagiva il qi, suo asse attraversa, poi liquido scomparve, da tutte campane, e sopravvisse solo, in miracol san Gennare, che entra in risonanza, con energia desiderata, la dirige al mercurosso, contenuto in campana, che scherma da influenze, animal persone e meteo. Forma cupole e tetti, lanterne a cono-piramide, oppure a emisfero, iperboloide varietà, è natura a spirale, di moto flusso Ighina: se vecchie strutture, hanno vasi sommità, a forma toroidale, come cupola su nave, sotto essa ben si adatta, la forma iperboloide, variante in tutti edifici, dispositivo funziona. Guarda i fiori sbocciare, bocciolo è ancora chiuso, sembra un solido toroide, poi si apre e capovolge, mantien sua geometria, la forza che lo schiude, appar spiraliforme, apre fiore e fluisce, attraverso stelo percorso, etere seme al bocciolo. Architettura ugual principio, cupola è fior rovesciato, qui la vir fluisce, dal vaso alla cupola, a svolgere ruolo, igiene e santodaime. Vecchie foto di persone, con ombrelli risonatori, Madonna dell'ombrello, che cura malattie, ha capelli a chignon, attorcigliati a spirale, come Siva e gabonesi, molti indizi toroidali, che rivelano cristalli, liquidi e solidi campi, in cupole e cilindri, dei centri termali, kursaal in tedesco, sfruttano risonatori, di iperboloide energia, a far passare il qi, nel modo più efficiente. Poichè la luce è un campo, esiste differenza, secondo che attraversa, un diaspro oppure un vetro, Rubino più ordinato, permette concentrare, la luce più coerente, più lume sa irradiare, posto in stupa-cupola, trasforma e focalizza, dopo messa a fuoco, energia è reindirizzata, da etere antenne, al circuito successivo, trasduttor sotto cristallo. Flusso iperboloide, collega elettricità, in cupola attrezzata, con un cristallo linga, riscalda ad induzione, correnti lungo un asse, a campo magneti perpendicolare: se metti oggetto in esso, come fece Ferlini, da correnti parassite, riceverà energia, secondo suo frattale, reticolo riscalda, per circolo induzione, via ghiaccio per fusione, o tempra dei metalli, oggetto inizia surriscalda, e fonde quando assume, più energia surplus, oltre capacità, ma se scegli cristallo, con reticolo adatto, la corretta frequenza, dà un effetto risonanza, dove flusso iperboloide, fluisce dolcemente, si concentra come un laser, e irradia calore, le persiane sono aperte, aiutar dissipazione, del calor dispositivo, interno oppur esterno, sotterraneo o in acqua. Lanterne con punte, e lampioni con campo, che accende lampadina, come le fontane, prive di un vaso, a estrarre energia, basta forma corrette, in area di azione, di un altro campo, creato in vicinanze, da una simile nave, risonatori a corone: se un pezzo di ferro, è in area magnete, magnetizza e diventa, un magnete a sua volta, togliendo il magnete, anche il ferro cessa. Autonomi risonatori, dipendenti a infrastruttura, di città sistema, con pali-antenne tetti, su case e per le strade, han vasi e cerchi vasi, lungo loro asse, mentre quelli a terra, hanno asta messa a terra; tutti pali-antenne, riusati a regger cavi, dopo il cambio era. Due o più magneti affiancati, somman loro campi, a formar campo più forte, intorno a loro insieme, tutti i dispositivi, seguon stesso principio, sebbene i campi eran creati, da recipienti e non magneti; più navi poste accanto, sommavan loro campi, a formarne uno più forte, a dare risonanza, di una wifi energia. Aste han loro ruolo, conduttori di energia, che scorre in toroide, decorati a spirale, aiutano i campi, a sovrapporsi l'un l'altro, in forma corretta, a fornir copertura, di energia necessaria, ripetitori a colonne, stabilizzatori di campo, obelischi al centro piazza. Magnetron nei rosoni, amplifica frequenze, sonore vibrazioni, e acqua magnetizza, polo magnetico, è detto Sole nero, si sposta ogni era, 2160 anni, dopo dodici quadranti, realizza Grande Anno, ovvero 25920 anni. |Giuseppe da Copertino, volava levitando, nel campo planetario, con basse temperature, dove pressione corregge, geometria e sostanza, in superconduttore: se si aumenta pressione, la materia si contrae, e il reticol campo cristallino, viene compattato, come acqua che fà ghiaccio, o zolfo carbonioso, che diventa superconduttore, a temperatura ambiente, in un recipiente chiuso, e ad alta pressione. La rotazione di un magnete, produce una risonanza, in grado compattar campo, o la geometria frattale, ottenendo un superconduttore; e rotazione accelerata, come freddo o aumento di pressione, riflette in geometria, del toroide e iperboloide, accelerando le spirali, e il numero di bracci, che densificano geometria, e ne aumentano energia. Compattare il campo, riducendo il calore, o aumentando pressione, o a mezzo rotazione, è come aggiunger bobine rame, poichè i bracci a spirale, son correlati a rotazione, a velocità e frequenza. doc_etere_natura.mp4doc_cupola_motorelettrico.mp4audio
||CASPER film 995, diretto da Brad Silberling, prodotto da Colin Wilsone, Gerald Molen e Montgomery. Casper fantasma di un ragazzo, gentile e amichevole, vuol diventare ancora umano, mentre un malvagio Critten, cerca di prender suo tesoro, cristallo rosso liquido, carburante di Lazarus, macchina che trasforma, i fantasmi in persone, anime attorciglia, a stessa sostanza, chiamata pietra filosofale, conoscenze di Tartaria. |Cristallo entra in risonanza, con qi che lo attraversa, è universale essenza, come laser luce, emessa da un cristallo, in lampada a spirale, che passa e lo struttura, gli dà coerente forma. Tal luce strutturata, emessa dal device. Campo elettro tellurico, esiste 1 metro sottosuolo, + forte verso sopra, se produci giusta forma, ottieni risonanza, a livello macro è matarek, a livello micro son cristalli, loro simmetria spaziale, 230 gruppi oggi noti, ciascuno è chakra yantra mandala; ogni frequenza è una forma, figura o ritmo in varie scale. Grafene è grafite carbonio, in strati separati, elevato conduttore, termico elettrico, elastico e resistente, suo angolo ripete, la frequenza correlata, al modello emergente, esso risuona a geometria, la scala gioca un ruolo, un immagine su un altra, a una certa angolazione, causa addensamento, crea effetto risonante. |Elettrocoltura Erim, con spire di Ighina, antenne rame o alberi, che informano acqua, di tue intenzioni agrarie, frequenze oscillazioni, in Piramide Semyase, con quarzo e acqua sotto, per semi e piantine, da energizzare assieme, vasetto di acqua scritta, Emoto preghiera, calma gelate e siccità, attira pioggia e qi. Recinzioni portan qi, ad antenne collegate, Cipressi nei frutteti, recan forma geometria, parafulmine aiuta, resilienza e immunità, suolo sà rigenerar, fiori vermi e micorize, insetti uccelli anfibi. ERIM Emettitore Ritmico, di Pierluigi IGHINA, carica atomi magneti, energia in forma spirale, trasmessa alla materia, 3 spirali gialle in alto, e 3 a terra orgone blu, recan luce verde ritmi. Ighina inventore e scienziato, visse 96 anni a Carpi, grazie a ritmo rafforzato, teorizza molecole intelligenti, fece elica atmosfera, e macchina Crogiuolo, a generar campi magneti, che irradian clima e ambiente, facendo piover su orti, magnetismo agricoltura.

356:se preghiera cura, vecchio piton non fà paura: INFERNO, grande voragine a forma cono, col vertice a centro terra, formatosi quan Dio, fece precipitar Lucifero, capo degli angeli ribelli. Ingresso inferno è segnato, dal fiume Acheronte, sulle cui rive anime vanno, di tutti i trapassati, in base a gravità peccato, si decide pena che da subire, nei vasti cerchi separati, lungo pareti del cono, trovan posto i dannati. Il male detto peccato, secondo chiesa cristiana, nasce da tre atteggiamenti: incontinenza agli istinti, senza uso di ragione; violenza contro Dio e il creato, contro se stesso e contro il prossimo; frode invece usa l'inganno, a compiere il male. Inferno diviso in 3 aree, a loro volta in nove cerchi. Lucifero in fondo baratro, con sue tre bocche maciulla eterno, Giuda traditore di Gesù, Bruto e Cassio traditor del khan, traitor di chiesa e impero. Cacciaguida annuncia a Dante, che sarà costretto a esilio, lasciar Firenze e casa, a causa intrighi Bonifacio, corte papale fà commercio, di Cristo e cose sacre, Cacciaguida antenato, gli preannuncia accoglienza, presso Bartolomeo della Scala, khan signore di Verona, con stemma di aquila imperiale, generoso in suo favore, senza volere nulla in cambio, prima che Clemente V, inganni Arrigo Enrico, sua giustizia ed umiltà, saranno note a tutti, future imprese del signore, incredibili ai mortali. Dante abbandona tutto, ospitato in varie corti, prova spiacevole sapore, del pane fatto altrove, faticoso salir scale, dei palazzi altrui; altri esuli fiorentini, di comune sventura, vanno contro lui, ma finiscono in battaglia, sanguinosa della Lastra, disfatta senza senso. Cacciaguida esorta Dante, non odiar concittadini, giacché la tua vita, dura oltre la punizione, che il destino ha in serbo a loro. Dopo incontro Cacciaguida, viaggio Dante promuove, rinnovamento morale, di umanità ferita, da cupidigia capitalista, e rifondare Chiesa e Impero, in funzioni originarie, Dante ricerca divinità, da riconsegnare a umani. La luce indica grazia, Virgilio lumen naturale, cioè luce d'intelletto, Beatrice è lumen gratiae, illuminazione della fede, cui Dio rivela all'uomo; Bernardo lumen gloriae, guida che assiste ultimi sforzi, a condurre Dante viaggio, a vision suprema divinità. Dante in canti Cacciaguida, alleggerisce sua zavorra, a raggiunger Arco Fuoco, introietta dentro sé, materiale e immateriale, con occhi pellegrin mortale, e poi dopo la visione, con occhi san Bernardo: costui da infima lacuna, ha visto anime tutte, supplico a te per tua grazia, conceder lui virtù a sollevarsi, cioè immortalità, per guardar ultima salvezza, serve assimilarsi a Dio, dove è suprema intelligenza, che si contempla in un cristallo, una foresta e ciel stellato, materia e uomo sono uniti, nel riscatto di MATERIA. Spirito eleva e rifà il Corpus, se alchimista partecipa, col suo calore dentro il fuoco, tra gli alambicchi e la fornace, del suo corpo a trasformare, propria natura in nerezza, da questa in nuovo giorno albedo, nigredo è già un gran conquista, nel progetto elevazione, del camminare in salita, per un traguardo e una discesa, fin Paradiso e poi Materia: se vuoi DIVENIRE un tuo progetto, già deve ESSERE dentro di te. |Cacciaguida a Dante, espone sua missione, lo invita a scriver tutto, in suo diario viaggio, molti offenderanno, ma i posteri ameranno, il tuo grido come il vento, mirando la dottrina, sotto ai versi strani, per gli intelletti sani. Dante cita Aristotele, chi possiede ragione, sempre sceglie il bene, per essere felice, tutte altre scelte, portano infelicità, odierna falsa élite, sfoggia falso umanesimo, oscura luce Cristo, vela luce di speranza: la ricchezza dice Dante, avvelen genealogia, classista e finanziaria, la chiama eresia, radice error morali, nobiltà sia perfezione, della propria natura, frutto e dono assieme, di un personal lavoro. Mezzo al cammin di nostra vita, mi ritrovai per selva oscura, la diritta via smarrita, appare cosa dura, malato in depressione, rinnova ogni paura, non so come vi entrai, tanto ero nel sonno, smarrito nel dolore, che coglie impreparati, Fiorenza mi respinse, Dante pur sconfitto, a morte condannato, esule pellegrino, abbandona sua città, Beatrice gli rivela, che tradita è la speranza, in terrestre Paradiso, se devia buon cammino, di cristiano cittadino, lei amica degli umani, si volge ai fiorentini, e mostra iniquità, ingiustizia del suo tempo, poi accenna la sua cura, a mezzo de-sideris, che reca Vita nuova, Amore mette in lui, ritrova il sogni primo. Uomo natura è desiderio, di crescita costante, alla novità di sé, mentre malata civiltà, frena e reprime desiderio, di superar se stesso, per giunger fino al cielo. Dante poema sacro, aiuta Intelligenza, invita tutti noi, a convito spirituale, incluse donne e bimbi, slavo-bulgaro viaggio, Commedia apre visuale, su cose nude in sè, svela il vero volto, di ladro od invidioso, suicida o traditore, segreti in loro cuori. Dante si proclama, fedele alla Speranza, rinuncia a sue speranze, nate da illusione, si oppone a ogni menzogna, il male va guardato, è realtà senza speranza, poi auspica un monarca, che incarna in sé virtù, giustizia e pace in terra, assicur felicità, aspirazione alla sapienza, e una Chiesa che guidi, a beatitudine celeste, realizzando umanità, con ragione e fede assieme, che crea felicità, nessuno usurpa l'altro, giustizia è primo amore, legge di Giustiniano, cioè Andronico Xcristos, politico cristiano, geocentri lex naturae, guida genere umano, ispira dal Cielo, a educare nobiltà, insita in ciascuno, Spes trasforma inferno, in Dostoiesky bellezza, e Pasternak dottor Zivago. Poema appare pneuma, Cattedrale di parole, sostiene il tuo respiro, a mezzo di tre pietre, collocate in giusto luogo, pietra una e trina, che in STELLE chiude canti: salimmo a riveder STELLE, canto 57 dello Inferno; Puro e disposto a salir a STELLE, cinquantesimo canto Purgatorio, punto nevralgico che eleva, pietra al centro che sostiene, le due mura del poema, in Terza Cornice Iracondi, fumi densi e neri ira, soffocan Pellegrino, che mal distingue ciò che è attorno; ultimo canto Paradiso, Amor che move il sole e STELLE, Dante vivo in Paradiso, SPERA e sogna di tornare, come poeta in sua città, con altra voce e volontà. Tutti i viaggi dei sapienti, son guidati dalle stelle, se tu segui la tua stella, arrivi a glorioso porto, dice a Dante ser Brunetto, Mercurio-Hermes è tua stella, domina tuo segno dei Gemelli, dove addensano gli indizi. Brunetto Latini, maestro di Dante, notaio di Firenze, inviato ambasciatore, sente vicende tristi, esilio resta in Francia, e vaga in una selva, dove Natur lo invita, a scriver del Creato, bellezze in settenario, ritmo didattico cantato; torna in sua Fiorenza, vicario degli Angiò, quando i ghibellini, sconfitti da Manfredi, in Toscana scrive summa, che chiama Tesoretto, un libro sussidiario, che Dante bimbo studia, a memoria brani in rima, zoologia e astronomia, botanica e storia, geografia e teologia. Tesoretto in versi, in rima baciata, Dante influenza, in 7 Arti Liberali, del Trivio e del Quadrivio: gramma retorica e dialetti, aritmeti e geometria, musica e astronomia, avviate da Gesù,in Yoros grandi scuole. Brunetto parla a Dante, in Girone sodomiti, Dante è reverente, e si duole che è dannato, esposto a pioggia fuoco, retore omaggiato, da tutti in sua Firenze, capitale sodomita, la descrive san Bernardino, predicator di Siena. Dante ama scoprire, valori e vizi umani, lui inizia nel Convivio, da stupor e meraviglia: considerate vos semenza, che fatti non foste, a viver come bruti, ma a seguir virtute e conoscenza. Vedere udire eventi, fanno reverente, stupore è punto inizio, di indagine realtà, a ogni campo di natura, dice Beatrice in Cielo Luna: sol da sensato apprende, ciò che intelletto degna, e rinuncia sillogismi, su vegetali e piante, cui solo la esperienza, può fornir certezza. Dante a Padova è con Giotto, in cappella dei Scrovegni, cinque canti qui dipinti, luce radiosa di Beatrice, con maestà della Madonna, Cristo e arcangeli nei lati, Pietro Giacomo e Giovanni, tre apostoli prescelti, saliti al monte dei Misteri, a veder la Verità, poi rimasti folgorati, a contemplar divinità, come Dante epopte cieco, pose mano a poema sacro, per molti anni consumato, a riunire cielo e terra, e vincer crudeltà che serra, lupi a ovile portan guerra, con altra voce ed altro vello, poeta indossa cappello, barba e bian capelli; zodiaco rotor stelle fisse, trasfigura sua spavento, dopo anni di fatica, innamorato ed estasiato, al calare del sipario, Alighieri esce sul palco, a ritagliarsi eco applauso, poi offre consigli, nel Leggere il poema, indagando la morale, dentro allegorie dottrine, come quelle del Vangelo, Cristo al monte trasfigura, davanti sol tre apostoli, poichè secrete cose, chiedon poca compagnia, a varcare orizzonte, dove Creator guarda il Creato. |Giasone viaggia con marinai, di nave Argot argonauti, mentre Orfeo suona l'arpa, si avvicina a secrete cose, galleggia in mente di Dio, come mare di Nettuno, torna a Firenze sol da vecchio, arricchito in conoscenze, nuovo vello oro Sapienza. Dante e Orfeo stesso mito, se hai occhi corpo spalancati, fallisci impresa ultraterrena, Euridice è congelata, Dante appresa la lezione, tiene occhi fissi a terra, fino a ordine imperioso, di Beatrice la sua guida. Jung in specchio acqua, vede propria imago, riflette faccia tua nascosta, dietro attore personaggio, prima prova di coraggio, nel percorso interiore, scopre propria ombra, e spaventa le persone, che si proiettava su ambiente; scavar dentro è rintracciare, propria nigredo pesantezza, e lasciarci dietro complicità, di nostro agire sotto sonno, che produce pasti ai lupi, detto alchemico Vitrolum. Virgilio e Dante si abbracciano, camminando in nero buio, aere amaro e sozzo, fumi densi avvolgon tutto, parole oggetti e significati, tutti immersi in cecità, poi si alza una voce, che si rivolge a Dante, chi sei tu che il fummo fendi, a penetrar nostro passato? Marco Lombardo è tale spiro, vescovo cataro a Concorezzo, grande astrologo che dice: del mondo seppi e amai valore, a cui ciascun depone le armi, son stato facile all'ira, come Apollo infuriato, che dall'alto scaglia frecce, contro chi lo offese. Dante subito intuisce, argomento conversazione, è vero quel che dici, oggi il mondo è abbandonato, da ogne virtù come tu dici, sol di malizia è ingravidato, allor tu rivelami la causa, sì ch'io la veggia e mostri altrui, laggiù su terra ove qualcuno, dice è colpa delle stelle. Marco Lombardo cataro, che intrattenne salotti, di saturnina astrologia, risponde a questo modo, Frate lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui, ciò che accade sulla terra, Voi credete vien dal cielo, se così fosse voi è distrutto, libero arbitrio e facoltà, di sceglier bene e male, con impossibile giustizia, se si procede secondo bene, a ottener premio letizia, e per male avere lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, non dico proprio tutte, come insegna astrologia, lume vi è dato a bene e malizia, assieme a libero voler, e in primi anni vostra vita, costretti a faticar col cielo, a temperare inclinazioni, ma ne uscite vincitore, se avete buon nutrimento, di maggior forza e natura, più grande di voi, liberi soggiacete, e quella forza cria in voi, intelligenza che le stelle, in sua cur non può creare, così se il mondo oggi disvia, in voi è la cagione, e io te ne sarò spia. Ordine e perfezione hai, se libertà vien ben nutrita, si sale a Dio persona, che Bene e Grazia crea, fa dono Intelligenza, a seguir progetto opera, che solo a Dio appartiene, e manca nelle stelle. Pellegrin celesti sfere, arriva a Stelle Fisse, seguendo loro guida, che dal purgatorio vedi, in matematico linguaggio, guardo senza paura, dinamo orizzonte, oltre limite insuperabile, sta il sublime della Grazia; Dante ha paura un poco, non ha penne a volar alto, ma come i bimbi prova gioia, nel sentirsi trasportato, sopra il vento di aquiloni, con la profezia del Veltro, nel Proemio del Poema, Virgilio ferma i suoi passi, assieme a quelli dei Lettori, enunciando che infine, il veltro divino verrà, farà morir lupa con doglia, la caccerà di villa in villa, finchè è rimessa nello nferno, da dove la prima invidia, ribellione di Lucifero, l'aveva liberata. Cristo Trionfo è tale veltro, tra le schiere dei beati, che vede interno della terra, correggendo la via diritta, troverai pietra nascosta, che è la vera medicina, enteriora lapidem terrae, dove salvezza è affidata, a un intervento divino, quando ciascuno trova, il Veltro entro se stesso, e strappa via da proprie carni, zanne feroci della lupa, e la respinge nel suo inferno. |Dante parla in tante lingue, pitagorici e alchimisti, ebrei arabi e cristiani, templari e massoni, per raggiunger molti cuori, in un mondo di sordi, tanti gradi iniziazione, molti suoni di un gran mare, per solo scopo di instillare, Fede a principe imperiale, e ogni fratello templare, esser Principe di Grazia, simile a Beatrice, che con Virgilio e San Bernardo, sono guide in Chiaravalle, Dante scelse San Bernardo, ordinatore dei templari, dopo strage di quell'orda, per mano monarchia francese, Bernardo onora con preghiera, incrocia sguardo di Maria, come fece Jacques Molay, che muore e guarda Notre Dame, immensa nave da crociera, ferma alla banchina, con sue navate e campanili, in attesa del gran viaggio, dagli inferi al cielo, scritta in lingua degli Argoti, lingua cifrata di veggenti, nomadi ancora disprezzati, ribelli avidi di libertà, curan dialetto ancor bandito, dalla buona società, di benpensanti in ermellino, immersi nella fatuità: argot di minoranza, fuori leggi codificate, convenzioni usi e protocolli, di anonimi architetti, maestri ermetici alchimisti, pitagorici o templari, trascritti in cattedrali, santuari della scienza, e dei credi popolari, dei grifoni e dei Beati, cerchi angelici antenati, nel portone e nel rosone, vetro e marmo in sette cieli, pietra di angolo staccata, dal trono Dio precipitata, reca fondamento al mondo, e tiene unito ogni edificio, aiuta ogni uomo a farsi tempio, principio e fine di ogni tempo. Dante erudito, sa tutto di allora, e sotto ispirazione, usa penna o arpa, e naviga la Bibbia, dottrina della Chiesa, e tutto mischia in rima, dal moto degli storni, alla grazia delle gru, i fiori con la brina, che sciolgono a mattina, poi usa simbolismo, assieme allegoria, messaggi cifrati, e parla ai suoi lettori: O voi che siete sani, mirate la dottrina, che si asconde sotto, il velam di versi strani! Chi vede e riconosce, è genio osservatore, descrive lui Gerione, si avvita e nuota in aria, scende lungo un elica, di forma cilindrica, e Giganti delle Torri, fan mura incandescenti, San Francesco meso a sacco, da astuzia del demonio, con logica truccata, in Guido Montefeltro. Angelo in Purgatorio, ispira Dante luce, riflette astronomia, che crea cronologia, precisa ora del giorno, e la pelle bianca nera, enigmi insegnamenti, più alti e degni fede, se son più incompresibi. Dante pensier discende, in sua anima da Dio, che è primo motore, come canta Branduardi, da unità s'irraggian tutti, altri numeri beati, che contemplano Dio, come in uno specchio, ogni pensier umano, riflette avanti esser pensato. Dante conosce numeri grandi, fino alle migliaia, così cita Trinità: uno due e tre sempre vive, regna sempre in tre due e uno, non circunscritto, ma tutto circunscrive. Dio è sostanza divina, due nature unite in una, nella persona di Cristo, e tre Persone in trinità: Padre Figlio e Spir Santo, tal figura è detta chiasmo, da lettera X greca, melodia di questi versi, fanno eco ordine inverso, crescente e decrescente, pienezza in sè ritorna, in ciascuno pari e dispari, tutte cose esser numero. Aritmetica è nume, studiata da Ishango, un babbuino del Congo, numera tacche su colonne, divise in dispari e pari, poi arriva Brahmagupta, che assieme Aryabhata, reca zero concetto, filosofia indiana, al vescovo Siria, di Arabi Tartaria, che diffusero l'uso, in tutto il Mediterraneo, poi Leonardo Fibonacci, da Pisa scrive Abaci, Matematica islamica, mentre Giuseppe Peano, formulò cinque assiomi, per numi naturali, e tutta aritmetica, prescindendo da intuizione, legata a necessità, come conteggio dei giorni, o capi di bestiame, ecco la sequenza, del numero uno, a cui segue un successivo, mentre Numeri diversi, hanno succession diversi, se primo numero è due, segui logica binaria, quinto assioma di Peano, è principio di Induzione. |Galileo Galilei, legge i versi di Dante, a cercare la misura, altezza dei giganti, e di Lucifero lor capo, disegna uomo vitruviano, dove un braccio appare un terzo, di altezza di persona, Dante è 1 metro e 75, statura perfetta, è uomo alto otto teste, mentre atleta ha nove teste. I giganti han corpo macho, muscoli e forza bruta, alti 44 braccia, 25 metri e mezzo, così il vermo reo, che mondo fora e ribella, è alto 1200 metri, con sei ali protese, su tutto il Cocito, ghiacciandolo col proprio, incessante moto, ha tre teste a scimmiottare, la Trinità Divina), ciascuna bocca stritola, uno dei tre traditori, di intera umanità, tutti e tre giganti, Giunio Bruto e Cassio Longino, congiurati contro Cesare, fondatore dello Impero, e Giuda Iscariota, traditore del Xristos, maciullato da Lucifero, e con schiena scorticata, Re di Tenebre in eterno, rode i peggiori peccatori. Galileo Galilei, in Accademia Fiorentina, tenne conferenze, su Inferno dantesco, vide Ghibellin fuggiasco, disseminare suo libro, di matemati e geometria, su imbuto infernale, e il lago ghiacciato, nel punto più in basso: vidi mille visi cagnazzi, fatti per freddo, in gelati guazzi, teste dei traditori, immersi in Cocito ghiaccio, diversi tali sguardi, ai desideri ardenti, che costringono miei occhi, a fissar occhi lucenti, di Beatrice sul grifone, tra le anime beate, del Cielo di Mercurio, mille splendori udia, a crescer nostri amori, nel purgatorio luci, del sole che solleva, ai Beati della Rosa, specchiarsi in mille soglie, agli angeli festosi, che circondano Maria, ciascun distinto pure, di fulgore e di arte. Dopo tal visione, mi volsi e vidi avanti, e sotto piedi un lago gelo, che sembrava vetro, diviso in quattro zone: Caina e Antenora, tolomea e Giudecca, da Giuda Iscariota, eretico del verbo; in Caina son puniti, i traditori dei parenti, seppelliti nel ghiaccio, fino al loro collo; in Antenora son puniti, i traditori della patria, sepolti fino a cintola, con parte alta esposta, a gelidi venti infernali, come Antenore gigante, che ebbe tradito Troia; in Tolomea son puniti, i traditori degli ospiti, distesi supini, con la schiena nel ghiaccio, poichè Tolomeo, fece uccidere Pompeo, per ruffianar Cesare; in Giudecca son puniti, tutti i traditori, di benefattori umanità, immersi tutti in ghiaccio, nel mezzo ultima zona, fa orribile mostra, il Lucifero signore: in Giudecca ghiacciata, con lui gigante mi convegno, mperador dolore regno, da mezzo petto uscia fuor ghiaccia, incapace a far di braccia, in sua ghiaccia residenza, dove son confitti i peccatori, del giron della Giudecca. Lucifero il gigante, fin ghiaccio suo ombelico, coincide a centro Terra, baricentro dei pesi, di sfera senza gravità, dove lo duca con fatica, volge testa e zanne, ci aggrappiamo al suo pelo, per salire al cunicolo, altra faccia di Giudecca. Dante vide ovunque, tanti altri giganti, da Giove minacciati, con tuono-folgore dal cielo, primo gigante incontra, è Nembrot architetto, della Torre di Babele, alto 25 metri, tredici volte più di un uomo, ha faccia lunga e grossa, come Pigna di bronzo, del cortile Vaticano, si proporzione ad altre ossa, in 3 metri e duecento; il massone gigante, ha tempi di reazione, più lenti di un umano, che può sfuggir suoi assalti, ragion per cui suoi arti, impiegan molto tempo, a compiere un lavoro, senza velocità, seppur grande potenza, a sollevare un colle, come gru e betoniera: le creature più ridotte, usan riflessi a spostarsi, rapidi a ogni mossa,come il topo che corre, aggiusta il tiro a ogni passo, mentre un gigante o elefante, sposta zampa avanti, e si affida a predizione, speranza a non trovare, un intoppo sul cammino, compensa sua lentezza, dovuta a dimensioni, Anteo gigante in Africa, ammazza più leoni, grazie alla sua forza. Galileo sà che distanza, tra ombelico e metà petto, è un quarto altezza uomo, trova il raggio di Giudecca, in oltre 290 metri, mentre la Tolomea, ha raggio mille braccia, ovvero 580 metri, Antenora 1500, ovvero 875m, e la Caina di 2000, ha raggio 1166 metri; stessi calcoli conduce, per le Malebolge, ottavo cerchio dell'Inferno, residenza ai frodatori, disposti in dieci bolge, bolgia è confusione, dieci fosse concentriche, cerchiate da mura, come fortificazioni, di un castello medievale, cinto da più fossi, aventi ponticelli, fatti con la roccia: le malebolge di pietra, hanno color del ferro, ovunque macigni e anfratti, oscurità della frode, di mente tortuosa che inganna, nel mezzo del campo, un pozzo largo e profondo, dieci valli profonde, concentriche al pozzo, collegate da ponti, che ne scavalcano estensione, dalla riva esteriore, fino al pozzo centrale. Dante passa in prima bolgia, dello ottavo cerchio, vede folla di dannati, di ruffiani e seduttori, tormentati da diavoli, crudeli e beffardi, la folla in due schiere, che camminan senso opposto, come vedi camminare, in due file di folla, a Ponte Castel Santangelo, i pellegrini chiamati, dal Giubileo romano. Più narra il caos degrado, più geometria fà regolare, come fisica del Caos, in penultima bolgia, i seminatori di discordia, e scismi religiosi, 3 kilometri diametro, mentre decima bolgia, quella dei falsari, 6 kilometri diametro. Canto VII Inferno, demone Pluto invoca, papè Satàn aleppe! a terrorizzare Dante, invocando Lucifero, Virgilio lo sgrida, Lucifero è al cupo, dove Michele fé vendetta, del superbo stupro! peccato di superbia. Gioacchino Belli cita, Michele nei sonetti, anno 833, angel ribelli caduti, Michele al galoppo, con Stendardo biancogiallo, al suon tamburo e piffero, lesse sto editto: Iddio condanna ar callo, l'angeli neri, con Capitan Luscifero! Michele qui è vestito, capitan guardia pontificia, che inalbera stendardo, dopo aver suonato, per richiamar la folla, come un banditore legge editto di condanna, dove Lucifero è trattato, come un capitano di ventura, ribelle condannato ar callo. |Passando al Basso Inferno, Dante conosce uomo-bestia, nel viaggio tra assassini, tra violenza e infamia, fin sede di Lucifero, entriamo in luogo Belve, in preciso domicilio, tre giron settimo cerchio, sta Lupa del dolore, che ci procuriamo in guerre, getta ombra sui violenti, contro le cose e gli altri. Lince, appar dolore, fatto su noi stessi, getta la sua ombra, su chi picchia sè e sue cose, Leone appar disprezzo, del Mondo e del Mistero, getta sua ombra sui violenti, contro Dio e le sue cose. Quattro incontri coi Guardiani, di Inferi e città di Dite, più di mille sulle porte, da ciel piovuti quattro volte, tentan fermare il viaggio Dante, Caronte usa l'ira, vecchio bianco antico pelo. Minosse insinua il sospetto, a non fidarsi di Virgilio. Pluto il ricco rabbioso lupo, invece gli dice di tacere, ma è piegato da Virgilio; poi tracotanza demoni in Dite, piegata dal Messo Celeste. Minotauro quan ci vide, guardian settimo cerchio, mezzo uomo e mezzo bestia, guardiano-bestia solo infuria, non sa usare le parole, sua furia orribil ringhia, resta impotente da sua furia, si morse preso ad ira, mio maestro lo sgridò: pensi che questo sia Teseo, il duca di Atene, che nel mondo ti diede morte, tu vergogna di Creta, concepita in finta vacca, Pasife unita al Toro bianco, vattene via bestia, Dante non viene qui seguendo, istruzion di Arianna tua sorella, ma vien vedere vostre pene, poi Virgilio grida a Dante, corri al passaggio e scendi, mentre il mostro è in preda a furia, così vidi il Minotauro, come toro che barcolla, dopo il colpo mortale. Canto 12 è ingresso, nel basso Inferno, Virgilio accorda con Chirone, per la salvezza di Dante, quando Aquila cede, staffetta ai Centauri, poi canto 62, Virgilio dice addio, e dà due corone a Dante, i Dioscuri cedono, staffetta al Grifone, si entra nell'Eden, e termina nigredo, conta 50 canti, e arrivi sul Burrato, che spacca Inferno in due, e dal quale sale un puzzo, i Poeti si difendono, fermandosi a parlare, dietro tomba papa Anastasio, ultimi cerchi infernali, dove son puniti i violenti, fraudolenti e traditori, colpe che più offendono, la bontà divina: qui Dante cita il libro Genesi, in cui vedi leggi naturali, e fa spiegar Virgilio, che grande errore d'Uomo, è tradire il lavoro, ispirato dal divino, che sempre fa creazione, in cui umano può specchiarsi, per sostentarsi e progredire, ma usuraio altra viene tiene, poichè disprezza la natura, disprezza sua operosità, e ripone spes in tempo falso, e fraudolento dell'usura. |CENTAURI mezzi uomini e cavalli, guardiani in primo girone, dei violenti contro gli altri, il girone della Lupa, tra la ripa e ampia fossa, il fiume sangue Flegetonte, sono immersi gli assassini, e corrono in fila i centauri, armati di arco e frecce, come andassero a caccia, nelle selve del Rio Congo, nel vederci arrivare, tre divisero dal branco, venendo a noi con archi e frecce, pronte ad essere scoccate, uno grida da lontano, a qual martiro venite, quale condanna destinati, voi che scendete il burrone? O lo dite o tiro l'arco, nel frattempo a migliaia, pigmei centauri attorno fossa, scoccan migliaia di saette, a far morire gli assassini, perenne eternamente; mio maestro allora disse: la risposta noi daremo, solo al paziente Chirone, poi rimprovera Nesso, il centauro che rapì, Deianira ed Ercole, il quale lo fermò, uccidendolo con freccia, e Nesso prima di morire, invitò donna a serbar suo sangue, a miscelarlo con profumo, per intrider la camicia, che da Ercole indossata, impedisce innamorar di altra donna, ma di questa camicia, Ercole morì avvelenato. Folo il terzo centauro, ospitò Ercole a cena, costretto aprire giara buon vino, che Dioniso lasciò in grotta, altri centauri inebriati, da intenso profumo vino, presi da furia attaccaron, grotta di Folo e di Chirone, per impadronirsi del vino, si accese lotta selvaggia, a colpi di frecce, vinse Ercole tra tutti, ma Chirone fu ferito, da una freccia rimbalzata, mentre Folo morì, per aver toccato freccia, da Ercole avvelenata; dopo carneficina, Ercole fu disperato, per aver ucciso incosciente, i suoi due alleati, ora al leader Chirone, lui e Virgilio vuol parlare. Chirone prese una freccia, con punta pettina sua barba, fino dietro alle mascelle, così scoprì gran bocca, e disse ai suoi compagni, vi siete accorti che quello che sta dietro, muove ciò che tocca? i piedi dei morti non fanno così, e Virgilio duca sen timore, vicino al petto di Chirone, dove si sposan due nature, alza frasi imperiose, lui è davvero vivo, io devo mostrargli lo inferno, non è un viaggio di piacere, ma è necessità che ci conduce, venne un anima dal paradiso, dove cantano alleluia, a chiedermi obbedire, Dante non è un ladro, io non son anima dannata, per quella Volontà che mi permette, di muovere i miei passi, in questa strada selvaggia, presta un dei tuoi centauri, per guadare la fossa, e farci superar la prova, costui porti Dante sulla groppa, perché non è spirito che vola. Chiron ferito a freccia, è sapiente in medicina, non può guarir se stesso, e quel dolore lo accompagna, fino a supplica agli dei, di morire al posto Prometeo, brilla in Ruota degli Dei, costellazion del Sagittario, le stelle di Chirone, sono incontro tra maestri, in ogni punto vedi un dio, o le orme sua presenza, tutto santo alla natura, Chirone parla a Giasone, ed Esculapio suo maestro, istruito da Medea, maestro pur di Achille, come Virgilio guida Dante, sà curar anima e corpo, quest'uomo va salvato! silenzioso patto stringe, tra i maestri più famosi, senza parola espressa, Chirón si volse a destra poppa, disse a Nesso di tornare, fai spostar quelli che ostacolano, prendi in groppa i due poeti, passa il guado e indica a Dante, alcuni nomi dei dannati. Nesso è ora tuo Maestro, ed io sarò il secondo, Virgilio lascia il posto al daimon, entità mito-stellare, che ha compito condanna, di trafiggere assassini, così da lor ferite sgorga, sangue in cui sò immersi. Centauri hanno peso, di anima su terra, ai bambini donan quattro gambe, per gattonare e scalpitare, urlo per chiamar possesso, impossibile condivisione, la dolorosa convivenza, di due nature da integrare, nella conquista del terrestre, la folla dei centauri, è un branco di entità, urlanti e scoordinate, pronte a schiamazzo e capriccio, incapaci a regger vino, assai golosi e ubriachi, scatenan guerre improvvise, isteriche e violente, in cui si uccidon fuoco amico, o cede a istinto predazione; quan si ferisce un bambino, dolore è inflitto a un Centauro, una presenza divina, che a domar serve Chirone, che sotto il suo comando, assassini di assassini: sono lì in schiere ordinate, a colpir chi resta belva, i tiranni affogano nel sangue, che essi resero profondo. Centauri son maestri, traditi in pedagogia, che Chirone come tata, aiuta a risalire, trasformando in genitori: se centaurismo infantile, prolunga adolescenza e oltre, prende forme delle sbronze, notti bianche nel frastuono, delle morti sulla strada, predazione e mercimonio, aggressione e gelosia, stupri branco ed omicidi tra conflitti e alterazioni, nella crescita o educazione: mutar Centauro in Dioscuro, nella profezia del Veltro, colui che caccerà la lupa, di villa in villa fino a inferno, da dove invidia dipartita; se Centauro trafigge il lupo, tra sue zampe ha il crocefisso, Croce Sud che Dante vede, come segno Elevazione, contro avidità dolore, allor Centauro si eleva, dal Corpo a Intelligenza, su due gambe esploratore. Dante in basso Inferno, scende lungo il Burrato, entra in tre Cerchi di Violenza, fiume del sangue in cui bolle, cieca cupidigia e ira folle, e tra Ladri e Fraudolenti, ode il canto di Ulisse, portato dal vento, di Castore e Polluce, i Gemelli del suo segno, tra giorno 12 e 13, sotto tutela dei Centauri, che elevan Corpo a Intelligenza, comandati da Chirone, Dante passa il Flegetonte, a caval centauro Nesso. Carlo Martello dice a Dante, nel Cielo Venere Afrodite, il Sole viaggia da Est a Ovest, ci conduce al braccio equatoriale, nella vertigine stupita, Fuoco Sacro si offre ad Anima, luce sapienza e amore, amor di conoscenze vive, percependo nostra anima, che cammina in questa eternità, fino al canto di Sapienza, dello Spirito dell'arpa, uomo esplora e si offre, alla Libertà mai sazia, ma ecco anime ingannate, da genti empie in cose vane, sentite vostre tempie, rivolte a vanitatum? Beatrice ferma occhi su me, di caro assenso al mio disio, al mio voler beato compenso, dissi dimostra che miei pensieri, son riflessi alla tua mente, ch'io possa in te refletter penso, onde la luce a me ancor nova, del suo canto che cantava, iniziò a parlar così: in quella parte malvagia terra, compresa fra Rialto Venezia, e le sorgenti Brenta e Piave, sorge un colle poco alto, là onde scese una facella, che fece a contrada un grande assalto, Ezzelino da Romano, tiranno massacratore, ora si danna in Flegetonte, dove più profondo è fiume sangue, così lo indica Nesso, mentre traghetta Dante in groppa, su fossa sangue di assassini, per arrivar foresta dei suicidi, che nessun sentiero segna. Cunizza sorella di Ezzelino, di sè fece mercimonio, per aiutar fratello, nei suoi loschi inganni, non si pente esser meretrice, perché ciò le ha conquistato, intelligere spiritum, e questo il volgo non capisce, la SALVEZZA è in nostre mani, e per diventar Beati, serve conoscere terra Inferno. Folchetto di Marsiglia, di lui rimase fama, trovatore e religioso, provenzale in Tarragona, poi presso Alfonso di Castiglia, dopo vita sua mondana, si fece frate poi abate, vescovo a Tolosa, massacratore di Catari, contro gli Albigesi, ora in Ciel di Venere, con prostitute e assassini, che si sono salvati, andando verso il Sole, fu famoso in crudeltà, ora vive seconda vita, da Spirito salvato, nelle parole di Cunizza: peccatore che si pente, per rimorso e disagio d'anima, per orrore del suo male, rinnega ciò che ha fatto, riceve Grazia del perdono, errore strumento di salvezza, come afferma Cunizza, ninfa d'acqua e del Battesimo, che con Folchetto vien salvata, dopo transito in inferno, da Intelligenza dello Spirito. Dante in canto 13 e 37, tra Inferno e Purgatorio, accordati e risonanti, Centauro Caco paga condanna, per essere stato ladro, inizia salita al Purgatorio, sotto costellazione Sagittario, stelle Chirone Guaritore, che illumina il divino, con le corde pizzicate. Pier delle Vigne consigliere, a Federico II e Manfredi, figlio di Federico, biondo bello di gentil aspetto, nipote a Costanza imperatrice, ha figlia Cecilia Taragona, erede a corona di Sicilia, Lui centauro guerriero, muore colpito in battaglia, ultimo eco della lupa, che in ultimi istanti si affida, a misericordia divina, nonostante peccati orrendi, bontà infinita lo abbraccia, accoglie chiunque a lei rivolge, mentre Pier delle Vigne, sopraffatto da suo orgoglio, preferisce il suicidio, muore da centauro, mentre lo portano in carcere, gettandosi dal cavallo, fratturandosi la testa, nella selva dei suicidi, in albero trasformato; la Compassione del Poeta, assimila i personaggi, vissuti in stesso ambiente, entrambi traditi e disonorati, pur simmetrici tra loro, fan due scelte diverse, Pier dannato a non parlare, e Manfredi inaugura i Dioscuri. Centauro si trasforma, in Castore dioscuro, che muore in battaglia, trafitto nel petto, e mostrommi una piaga, metamorfosi del Daimon, i Gemelli son |DIOSCURI, pizzicati in corda d'arpa, per salire verso i cieli. Castore gemello mortale, tiene in mano il frustino, per domare i cavalli, centauro doma sua bestia, mentre Polluce è immortale, pugile agile e leggero, forte nelle braccia, insieme naviga su nave, di Argonauti di Giasone, discepolo di Chirone, coraggiosi esploratori, sulla Nave Conoscenza, ascoltando i canti Orfeo, che narra loro imprese, lui marinaio in stessa nave. Dante viaggia stessa nave, costellazione al Polo Sud, Nettuno ammira ombra di Argo, navigar su mente Dio, la nave temeraria esplora, sul mare DOPPIA CONOSCENZA, ogni uomo è diviso in due, figlio a tenebre e luce, Dioscuri Gemelli, è costellazione mercuriale, sotto quale Dante nacque, mentre Orfeo và in Oltretomba, a cercar la donna amata, nei Misteri Eleusi e Buiti, che Dante conosceva, e ritrova donna amata, nel mondo beati spiriti, uscendo vincitore. Seconda navigazione, conduce Platone a iniziazione, livello anagogico ritrovi, Castore è curioso, mentre Polluce è in silenzio, mis/misteri in greco è taci! in palazzi e fonti dei Farnese, due Gemelli in due opposti, uno legge e l'altro ascolta, uno guarda e l'altro dorme; un miracolo accade, nel cuore degli umani, quando si alzan su due gambe, e si spoglian doppia natura, catturano intelligenza, sepolta nella terra, e la conducono alle stelle, mutando in anima intellettiva, alzano occhi al sole, e ammiran carro luce, mi colpiva da sinistra, tra noi e nord Aquilone, ovvero tramontana, Virgilio mi disse: se costellazione dei Gemelli, fosse congiunta a quello specchio, che fa salir scendere la luce, nel solstizio estivo tu vedresti, lo Zodiaco rosseggiante, ruotare più vicino al nord, a men che non esce suo cammino; a capir vai immaginare, Gerusalemme e Purgatorio, equidistanti da Equatore, paralleli simmetrici e opposti, così che abbian solo orizzonte, ma diversi emisferi, per cui vedrai cammin del sole, procede a Yoros da una parte, e dall'altra per chi è qui. Certo maestro mio, prima faticavo a comprendere, che il cerchio meridiano Primo Mobile, chiamato Equatore celeste, resta sempre a metà, tra il sole e l'inverno, per la ragion che dista da noi, tanto quanto agli Ebrei dal sud. Castore e Polluce in compagnia, di quello specchio che sù e giù, del suo lume conduce, a veder Zodiaco ed Orse, nel loro stretto roteare, fà uscir vecchio cammino, accolto nel pensare, monte Siòn su terra stare, entrambe un orizzonte, pur diversi gli emisferi, che Feton non seppe carreggiare, andando all'uno e all'altro, che intelletto chiaro bada, l'Equator che sempre rima, tra il sole e il verno. Caro Dante se tu fossi, nel solstizio di giugno, quando sole sorge in Gemelli, nel dì più lungo d'anno, a Nord lo vedresti brillare, ora sforzarti a comprender, che sei giunto agli antipodi, di Czargrad Gerusalemme, sei in emisfero sud, stessa distanza da equatore, in cui sta Yoros la nel nord, qui ti sei capovolto, sinistra vedi come destra, nord vedi come sud. |Umanità mutilata dello Spirito, oscilla da poggia a orza, resa monca della scintilla, di eternità che la abita, ferita causata da isteria, del poter che vuol soggiogare, ma solo Spirito incarnato, può riparar mutilazione, e rigenerar conciliazione, nuova Alleanza sen parole, in risonanza di terzine, vibrate in arco e arpa infine: ficca l'occhio entro l'abisso, de l'eterno consiglio quan puoi, al mio parlar giustizia fisso, non potea mai uomo solo, espiar peccato originale, con umiltate obediendo, quanto superbo nel peccato, ciò cagion uomo precluso, poter sodisfar per sé dischiuso, a Dio convenne le vie sue, riparar l'omo a sua intera vita, perdonando o punendo o entrambi, ma poiché l'ovra tanto è più gradita, da l'operante quanto più appresenta, de la bontà del core onde è uscita, divina bontà che il mondo impregna, volle usar tutte due le vie, a riscattarvi e fu contenta, nè in tutta storia umana, tra ultima notte e il primo die, sì è mai visto tal magnifico processo, per l'uno o l'altro modo fie, ché più largo Dio fù a dar sé stesso, per far l'uom a rilevarsi, che s'elli avesse sol perdonato, e tutti li altri modi erano scarsi, al Figliuol umiliato a incarnarsi. Aurora bianca e vermiglia, illuminava in cima al monte, suo incontro con Beatrice, amore per rime musicate, e cantate da Casella, umani spiriti si ferman, ascoltan estasi fin quando, li rimprovera Catone, inviandoli a salire: canto unisce a gentil donna, bella e onesta figlia tutta, a Imperadore di Universo, chiamata Filosofia, Beatrice rappresenta, divina luce assai mi mostra, colla mia anima un sol cosa, continua nasce in me pensieri, che indagavano ammiravano, il valore a questa donna, nel luogo della mente. Dante chiede a Belacqua, perché non sali a porte Purgatorio? lui risponde che è inutile, pigri i suoi muscoli, senza anima intellettiva, di cui Belacqua è monco, poichè muoversi è potenza, congiunta col sentire. Dante rimprovera pigrizia, chi manca impulso alla salita, se traguardo del tuo viaggio, accumular conoscenze, infinite informazioni, finchè peso tuoi bagagli, impedisce il tuo cammino, sarai costretto a gettar tutto, in un fiume come i Hmong, per ritornar leggero, e imparar volare, fin quando tuo intelletto, diventa sottile purificato, dal tuo cumulo affrancato, vedrai galleggiar questi relitti, sulle acque del Lete, raccolte a foce del Tevere, da angeli Dioscuri, in città Roma due corone, che risucchia nel gorgo, messaggio doppio dei Dioscuri, nei 25 canti dei Gemelli. Castore muor ferito al petto, Polluce non si dà pace, nel dolor senza fratello, a Zeus chiede grazia di morire, sua libertà di scelta, se Castore è Manfredi, Catone sarà Polluce, iniziati ed iniziandi, in Marocco arriva notte, sopra l'Equatore. |Diritta via 18-68, Inferno e Paradiso, corrispondenza risonante, simmetria li tiene insieme, due ingressi in due luoghi, in un Poema in cui ogni canto, è una soglia a oltrepassare, ma tutte soglie diseguali. Ottavo cerchio in dieci bolge, dove vengono dannati, i ruffiani e i seduttori, adulatori e simoniaci, indovini e barattieri, ladri e mal consiglieri, i seminatori di discordie, ipocriti e falsificatori. Dante e Virgilio vi giungono, in groppa al Gerione alato, che li fa scendere in volo, dalla ripa discoscesa, e viene usata cintur di Dante, come redini a trattenersi, al collo del mostro, a indirizzarlo sanza terrore, davanti a Caronte, Minosse Cerbero e Furie, Medusa e Minotauro, il volo, da ripa scoscesa, conferma conquista iniziato, un potere che userà, ci Giganti e con Lucifero. Conoscere mostri che ci tormentano, dare loro un nome, il grande volo si conquista, quan possiamo cavalcarli, vincendo gran paura. Fetonte ebbe paura, quando lasciò redini Sol carro, allora il cielo si incendiò, Icaro si sentì spennare, dalla cera surriscaldata, mentre il padre suo gridava, stai sbagliando strada! Tornato a terra Dante vede questo pozzo ad imbuto, chiuso in dieci cerchi, concentriche malebolge, tutto di pietra color ferrigno, dove nel mezzo si apre un vuoto, molto largo e profondo, ha bordo fatto a terrazze, suddivise in dieci valli-bolge, una spirale di dolore, sprofonda nell'abisso. Alla prima bolgia vanno, ruffiani e seduttori, camminan senso contrario, frustati dai diavoli, in seconda adulatori, immersi nello sterco, che tosto ritorna a terra. Dante avverte volando su Gerione, lo scroscio del Flegetonte, assorda la mente fin lacrime, basta un secondo a cambiar polo, sotto i piedi di Dante, si apre un pozzo stretto, che divide ottavo e nono cerchio, e in basso il Cocito ghiacciato, non c'è ombra altro Gerione, ma solo cinta muraria, con torri a perimetro del pozzo, vidi Giganti di otto metri, dalla cinta in basso dentro al pozzo, esso stesso fatto in pietra, sono i Titani fratelli a Cronos, che a Zeus son ribellati, sconfitti diventano i Guardiani, del cerchio dei traditori, ultimo luogo infernale, incatenati in varie forme, a immobilizzar corpo superiore, dal bacino in giù son dentro roccia, come la spada di re Artù, solo Anteo ha le braccia libere, e coglierà Virgilio e Dante, si comporta con gentilezza, per adagiarli a fondo pozzo, che divora Lucifero e Giuda, dopo chinato si raddrizza, come albero di una nave; mentre in 14 Paradiso, siamo nel Cielo del Sole, in mezzo a Spiriti Sapienti,e re Salomone parla a Dante, dell'ultimo giorno, quan sarete uniti al vostro corpo, brillerete ancor di più, di intensità diversa, a seconda propria intensità, di Amor che occhi corpo regge, carne gloriosa e santa, cresce in ardor che a Dio s'accende, cresce lo raggio che da esso vene, come carbon che fiamma rende, vision Dio sarà più intensa, sì che sua parvenza si difende, poiché li organi corpo saran forti, a tutto ciò che darà diletto; appare san Giovanni luminoso, e Dante rimane abbagliato, luce proporzionata a intensità, di ardore di carità, Beatrice formula sua domanda, i Beati rispondono con gioia, felici a scioglier dubbi a Dante, come quelli che danzano in cerchio, spinti da maggior gioia, alzan la voce e più lieti i gesti, così le sante corone, mostran nuova felicità, alla preghiera devota di Beatrice, i Beati dispongono in cerchia, tonda come quella dei Giganti, ma i santi pien di luce e gioia, Salomon risponde a nome tutti, rivelando la spes intensa, di riconquista integrità, poiche a lor pur manca un pezzo, come ai Giganti manca il basso, pietrificata nella roccia, ai beati manca loro carne, che li renderà perfetti a sguardo Dio. ULISSE Ladri e Fraudolenti, seconda triade 24-25-26, i peggiori criminali, più di assassini e traditori, usan lucido intelletto, per scopi criminali, ma Dante in canto 26, fà sigillo a intelligenza, vede Ulisse fraudolento, gli dice essenza umana: Considerate vostra semenza, fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza; senza fiamma della carne, non si accede al pian Divino, Grifone è dàimon collettivo, da qui verbo ingrifare, incarnato da Mercurio, che ispira tutti amare, la Venere in desìo, la bella principessa, figlia al re Universo, unirsi con Sophia, al banchetto di Sapienza, sconfina nel Mistero, delle fiabe tutti tempi, dove Anima è Biancaneve, lo Spirito Principe azzurro, e Ombra è orco e strega, dopo varie peripezie, Spiri sposa Anima, nel Corpo e Intelligenza. Ulisse ritorna, da viaggio errante, sedante o eccitante, trascendere umano, è suo scopo primo, in estasi o samadhi, con ego ridotto, saggio + felice, ora sa capir cuori senza velo, grazie ghostdance tolteco mito, dentro piante egli vede, sorgente di unità, e Adamo albero di vita, estende sue radici, fonte di ogni ego: se ego esce scoperto, calpesta la terra a far battaglie, esamina e divide ogni materia, classifica ogni pezzo di Natura, e diviene Vita inanimata, sol da soldi misurata, Tera ridotta e abusata, Civiltà si scopre condannata, catastrofe di sangue e morale, a cui Avi cercaron soluzione, riunir soggetto ed oggetto, a integrare la visione, apollinea razionale con inconscia, sanar frattura nel samadhi, Shaolin cosciente unione, Anima e psiche puro amore. INRI anche vuol dire, Igne Natura Renovatur Integra, ogni cosa è rinnovata, col fuoco di Vulcano, Afrodite e Marte, imprigionati in rete d'oro, si aman due divinità, in corpo ed in spirito, etere e materia, ri-uniti a eternità. Dante ammira tal prodigio, e in Ulisse narra evento, chi resta confinato, solo al piano carne, fà esser proci a vita, necessita liberarli, ovvero liberarsi, e procedere ascensione. Eros aquila Grifone, è Spirito amante, che in ardua salita, fà essere arguti, la coppia appare un Tre, Sacra Tetrade 4, un quartetto coi due daimon, custodi del destino, pronti a ribellarsi, a chi ostacola fiaba sorte. Ulisse in canto 26, controfigura Adamo, e Albero di Conoscenza, tra Salvezza e Ribellione, i due Poli Equatoriali, spiro del tempo e del profondo, rivel mistero del Xcristos: da eroe uomo non è redento, ma diviene un Cristo egli stesso, il Salvatore e uman ribelle, son 74-76 e 24-26. Vanni Fucci adiacente e opposto, a Ulisse che brucia in sua furbizia, muore e risorge da insipiente, perché ha corrotto sua Intelligenza, Ulisse in sé invece l'ha accolta, come architetto ingannatore, di tranelli ed esploratore, di vizi umani e lor valore, svela a Dante re-integrazione, d'Intelligenza ricollegata: Oh frati che per cento milia, tra perigli giunti all'occidente, non negate a questa piccin veglia, che riman vostri ultim anni, l'esperien del mondo senza gente, dietro al sol verso occidente, considerate vostra semenza, non siete bruti ma gloriosi. Ulisse uomo del Mare, conosce due passioni, sincroniche e discordanti, di nostalgia del ritorno, e nostalgia del viaggio, appartiene a tutte sponde, fino ai ghiacci dell'Antartide, dove affaccian continenti, e copre stesse rotte, che seguono crociate, parla del seme di Adamo, che ha scelto strada conoscenza. Ulisse cuce nostro mare, con viaggi guerre e commerci, ma Alighieri aggiunge al Mito, sua esplorazion mortale, narra il viaggio in aldilà, ridando intelligenza a Ulisse, gloriosa resurrezione; da vecchi siamo esploratori, con un mare di risposte, vecchio-sapiente ancora cerca, con mani piene di domande, le guarda con serenità, e diventa esploratore, nel piacere dell'ignoto, durante il punto morte. Ulisse insegna la fatica, di abbatter divieti Ercole, varca i limiti in coraggio, mette la morte in conto, Dante può parlare ai Morti, perché viaggia in stato Grazia, in quanto seme Adamo, ma in esercizio di virtute, con coscienza illuminata, usa il sapere suo acquisito, poichè vendicarsi è conoscenza, che ritorce a chi la usa. Un marinaio mai scappa, perché il mare è dentro lui, carnefice e amico: noi rallegrammo e poi venne il pianto, ché da nova terra un turbo nacque, tempesta che colpì la nave a prua, percosse del legno il primo canto, Tre volte il fé girar con tutte l'acque, a la quarta leva poppa in alto, e fece inabissar la prua, come narra pure Emerson, finché il mar sovra noi richiuso. Il naufragio di Ulisse, è sua morte e resurrezione, serve lo spirito suo tempo, e crede fuggir spiro profondo, ma il profondo lo conduce, dentro il mister di Cristo, e fà parte del mistero, che uomo diventi Cristo, Jung rivela sincronia, nel Poema dantesco, Ulisse opposto alla Croce, è lo specchio del Cristo, nel sacrificio compiuto, ad accumular sapienza, per ottener salvezza. |nel canto 51, triforme amor deviato, riporta al canto 1, deviata via davan tre belve, canto 50 astro Lombardo, fa conquistare a Dante, mappa Cielo stelle fisse, nella leggenda Vera Croce, amata e nota in Medio Evo, alla Basilica di Arezzo, con Pier della Francesca, racconta che il legno croce, del Cristo, è legno Albero di Conoscenza, attorno cui è avvolto serpente, come al collo del blu Siva: nel vangelo di Nicodemo, un giorno Adamo era malato, il figlio Seth va in Paradiso, a chieder olio legno misericordia, con cui unger corpo padre, e restituirgli la salute. Gli apparve arcangelo Michele, sullo sfondo insieme a Seth, gli disse non piangere per l'olio, del legno Iboga misericordia, in nessun modo potrai averlo, fino al tempo del Cristo, così Michele dette a Seth, un ramoscello da piantare, dell'albero che Adam fece peccare, poi disse a Seth tuo padre guarirà, quan questo ramo frutterà, Seth a casa trovò il padre morto, piantò ramoscello su sua tomba, il ramo divenne un albero, che giunse ai tempi Salomone, epoca di ladri e di serpenti, a preservare qualche ladro, dalle atroci metamorfosi, come Puccio Sciancato, del canto 25; ladri muoiono e risorgono, ai piedi di una croce, su cui Cristo è morto e risorto, come lor maestro tradito. Angelica intelligenza, che parla con voce Dio, custode nostro destino, anche se non lo viviamo, tutore nostre attitudini, e della nostra missione, diretta emanazione di Spirito, che abita entro noi: chi torce natura dei giovani, torce natura degli uomini, distrugge persone e procura, offesa allo Spirito, Educatori dell'Anima, incuranti del potere, che vuole tutti uguali, san re-integrare Spirito, accoglier voce del daimon, che è nostra diversità, ciascun se stesso preso, è contro anestesie, di società omologanti, contempla risonanza 25-75, canto di alchimia, e canto dei talenti, nel silenzioso lavoro, del fuoco di officina, eche lavora la Materia, che si muove e trasforma, secondo leggi sconosciute, di un ordine sacro, a raggiungere profondo, Spirito in Materia. Carlo Martello risponde, che anche Uomo è un alambicco, configurato dal mistero, di tutti i suoi talenti, che dovrebbero esplodere, se non fossero negati, repressi mortificati, e annullati dal Potere, che devia spirito profondo, che alimenta la materia, nostre persone da bambini, in mente di Dio tutto è scritto. Carlo Martello narra futuro, e se mio frate Roberto, antivedesse tutto questo, eviterebbe l'avarizia, dei Catalani in Catalogna, serve qualcuno che al suo posto, provveda a che il suo regno, non subisca ulterior danni, dei suoi antenati liberali, avrebbe bisogno di soldati, non soltanto mercenari, come son franchi catalani, Roberto è diverso da me, anche se figli a stesso padre, lui è avaro illiberale, meschino farà mal suo regno, come Cunizza ed Ezzelino. Dante curioso chiede a Carlo, fatto m'hai lieto fammi chiaro, parlando dubitar m'hai mosso, come dolce seme può essere amaro? se posso mostrarti verità, rispetto al dubbio che sollevi, lo ben che ruota il Paradiso, volge e contenta ogni virtute, Provvidenza alla sua mente, che è perfetta di per sé, non sol determina varie nature, ma insieme ad esse anche il lor fine, ovver non sol influssi celesti, come una freccia sul bersaglio, se ciò non fosse il ciel che tu cammine, producerebbe li suoi effetti, che sarebber sol ruine, e ciò non può succeder, se li ntelletti che muovon stelle, son perfetti come il primo, poichè natura mai fallisce, quel che è necessario, ora dimmi cosa è peggio, per l'omo che vive in terra, se non si fosse cittadino, e svolge ciascuno una funzione, vostro Aristotele scrive il vero, è necessario che sian diverse, le radici dei vostri effetti, uno nasce legislatore, e un altro condottiero, un sacerdote Melchisedèch, e un altro ingegnere, come Dedalo che volando, perse il figlio per l'aere, intelligenza angelica imprime, la circular natura ai mortali, ma non distingue l'un dal'altro, ovver non fà le preferenze, Esaù è diverso da Giacobbe, Natura generata ha suo cammino, che i generati seguon sempre, così interviene Provvidenza, che è più forte di quegli astri, e chi ti era dietro ora è davanti, ora ti dono un corollario, sempre Natura se fortuna trova, discorde a sé fà tal semente, fuor sua region fa mala prova, e se mondo terreno badasse ai ritmi, cioè inclinazioni di natura, seguendo lui avria buona gente, ma voi torcete alla religione, tal che fia nato a portar spada, e fate re chi è nato prete, onde vos traccia è fuor di strada. |Artigli aquila ci appare, dentro canti Stella Polare, irradiazioni di Giustizia, che ci porta a guardar alto, dal punto vista Padre Eterno. Classica esegesi ripete: carro è Chiesa corrotta, il Grifone è Cristo nella Storia, che punisce preti corrotti, assatanati in molte colpe, ma chi diviene immortale, racconta Storia dal di fuori. Dante vede poi una volpe, che si avventa a fondo carro, digiuna pare da ogni pasto, ma è accusata di gran colpe, ma Beatrice la mia donna, mise quella volpe in fuga, volpi che guastano le vigne, quando sono belle in fiore. Canto dei Cantici rivela, tre volte volpe è nel poema, come simbolo di FRODE, allegoria delle eresie, che tormentano la storia, inganno astuto del raggiro, nella Cornice d'Invidiosi, menzogna usa Guido del Duca, divin Giustizia raggirar, lui duca in Montefeltro, accecato dalla invidia, come un Vate cieco vede, quel che non si può vedere, io rispondo a sua domanda, sul luogo da cui vengo, nella valle fiume Arno, in cui spazia mezza Toscana. Rinier da Calboli gli chiese, perché non nomini quel fiume, Guido rispose che quel nome, vorrei scompaia dalla valle, poichè sorgente di quel fiume, di Appennino e del Peloro, tutti fuggono la virtù, come biscia fugge un luogo, che la induce a fare questo, per sventura o per mal uso, abitator misera valle, hanno mutato lor natura, Circe li ha mutati in bestie, come scrive san Bernardino, tra brutti porci degni a galle, cioè ghiande Casentinesi, che di cibo fatto da umani, Arno scorre verso il basso, e trova botoli a ringhiare, più di quanto quanto torcon muso, e devia corso disdegnosa, di toccar tali Aretini, tale valle sciagurata, scende più in basso più si allarga, tan più trova Fiorentini, cani divenuti lupi, acqua poi discesa a fossa, cioè bacini più profondi, trova volpi pien di froda, che non temono altra astuzia, che possa catturar Pisani; ecco valle senza nome, se lo avesse reca danno, se lo togli esce da storia, valle di lacrime governata, da natura avversa e contraria, che trasmuta uomini indeboliti, in folti branchi di belve, affamate e arrabbiate; questi versi affondan lama, nel dolor di umanità, esiliata e sprofondata, in valle lacrime di astuti, Volpe animal notturno, diffidente affonda il morso, nelle tenebre del Corpo, nella fame delle notti, aggredendo il carro umano, mutilato nel suo spirito, e che ancor non hanno visto, la Giustizia di Maria. Beatrice caccia la volpe, dal carro uman tragedie, poi vidi Aguglia tornare, da indi era venuta, la vidi scender giù nell'arca, e lasciarvi alcun sue penne, compatendo il male umano, come cuor che si rammarca, tal voce uscì dal cielo e disse: o navicella come sei mal carca! da quando foste fuori Eden, vi ho contattato direttamente, con la salvezza incarna in Cristo, allora appare il Cristo in penne, abbandonate sul quel carro, in supremo Atto di suo Amore, dove nessuno ha mai veduto, oltre donazio Costantino! ipocrisia di uomini umani, rifiutan veder sol verità, che nel duomo di Barga, dura secoli un anno un giorno. Parve a me la terra aprisse, tra ambo ruote del carro, e vidi uscirne un drago, che conficcò la coda al carro, come vespa che ritragge ago, a sé traendo coda maligna, trasse del fondo e gissen vago, portò via una parte del carico, e se ne andò serpeggiando, quel che rimase come gramigna, sulla vivace terra, di piuma offerta fu coperta, con intenzion sana e benigna, come si è aperta la terra, a ultimo respiro del Cristo, così da tal voragine, sorse il secondo tradimento, di umani contro quelle penne, corrotti dai lor calcoli, di possibili guadagni, e i Giusti soffocati, dagli ingiusti senza cuore, chiedon soccorso a quelle penne, a dar Salvezza e Dannazione; dopo che il fuoco ebbe ruggito, l'acuta punta mosse qua e là, e poi diede cotal fiato: se io credesse che mia risposta, fosse a persona che torni a Terra, questa fiamma staria in silenzio, ma poichè da fondo Inferno, nessuno esce vivo, se sento dire il vero, ti rispondo senza timore, di essere infamato. Guido da Montefeltro, chiuso in fiamma come Ulisse, consigliere fraudolento, ingannatore anche a se stesso, crede confidar sue verità, a un dannato dello inferno, fui uomo d'arme e poi francescano, credendo di fare ammenda, dei miei peccati col cordone, ma poi il papa Bonifacio, mi indusse ancor peccare, il gran prete mi rimise nelle colpe, ipocrita anche in nome! fintanto che fui carne e ossa, col corpo datomi da madre, lavoravo con astuzia, come volpe e non leone, conobbi trucchi e vie nascoste, accorgimenti e coperte vie, io seppi menar lor arte, a fama in tutto il mondo, quando mi vidi alla vecchiaia, dove ognuno ammaina vele, e pentirsi dei peccati, ciò che prima mi piaceva, mi dispiacque e feci frate, dopo pentito e confessato, ma ciò non mi ha giovato, poichè novo principe di Farisei, ovvero papa Bonifacio, combatteva guerra in Laterano, contro i Colonna cristiani, evitando Saraceni o Giudei, ogni suo nemico era cristiano; se Costantino chiamò a sé, papa Silvestro dal Soratte, a guerir della lebbra, Bonifacio chiamò me per la sua febbre, mi chiese un consiglio, io tacqui a tale pazzo, mi disse di parlare, io ti assolvo fin da ora, purché mi mostri arte di spia, io posso aprire e chiuder cielo, assolvere e condannare, due sono le chiavi, che Celestin mai ebbe care, mi convinsero argomenti, poichè tacere ha conseguenze, Padre poichè mi assolvi, da quel peccato in cui ricado, prometter molto e mantener poco, ti fò trionfare nel tuo trono; secondo tradimento a Dio, mischiar grano con gramigna, non riconoscer differenza, fra giusti ed ingiusti, Celestino mai voleva, aprir chiuder cielo al Male, giace tra gli Ignavi, per causa gran rifiuto. Francesco venne quando fui morto, a prendere mia anima, ma un diavolo gli disse, lascia non farmi torto! deve venire ai miei dannati, diede consiglio fraudolento, così gli fui alle costole, chi non si pente non è assolto, poichè è contraddizione, io dolente mi scossi, quando mi prese e mi disse, forse tu non pensavi, che io fossi filosofo! Trasformato il carro santo, mise fuori delle teste, tre sul timone e quattro in angoli, le prime cornute come il bue, le quattro un solo corno, avevano per fronte, allegoria di Apocalisse, mostri di anima uomini, tre belve con due corna, lince leone e lupa; le quattro belve con un corno, son cambiate di segno, quattro ninfe Cardinali, che si vedono nell'Eden, trasfigurano tenebre, tutte e sette assieme, zavorra che ci schiaccia, impedendoci a volare, sorgenti del dolore, Castronuovo estrae: LINCE è narcisismo, opportunismo ed egoismo, indifferenza e alienazione, ha pelle maculata, ossessione per l'istinto, nevrosi ipocondria, da immaginarie malattie, prensilità felina, cioè shopping compulsivo, inquieta delusione, azzerata ogni empatia, pulsione al movimento, sfrenato colmo in nulla, ansia e invidia al mondo. LEONE materialista, ma per uso di ragione, aggressivo dominante, di un mondo fatto a lui, dissolve entro il potere, nel tempo suo ruggito, superbia fame mondo, ossessionato dal controllo, del mondo al suo servizio, manie persecuzione, se viene ostacolata, la vanità in suo regno, nel centro di sè stesso, lui è sua verità, ma teme dolore e morte. LUPA è fuorilegge, questa è la sua legge, schiava e padron di eccessi, sua furia è negazione, violenza ed omicidio, dissolve in nichilismo, regista di tragedie, insaziabile sua mente, ha un Io disgregato, che lei ricuce allora, disgregando gli altri, suo alimento è odio, in forma paranoia, possiede per brama, e rabbia del mondo, non per bisogno. Le altre quattro carte, son forza per il corpo, sapienza per la mente, giustizia per l'anima, temperanza per spirito. |Aquila irradia in tre cantiche, lo Spirito di Dio, manifesta divin giustizia, e nel sesto canto Paradiso, Giustiniano narra la storia, di Aquila Imperiale, dalla guerra di Troia, fino al tempo di Dante; le sue ali convergono, sul canto 66 Purgatorio, dove Dio torna parlare, agli uomini del Carro, due sue opere Giustizia, cioè cacciata da Eden, e incarnazion del Cristo, mentre in 28 Inferno, emerge losco Guido Montefeltro, che volea ingannar Giustizia, indossando il saio francescano, Guido maledice Bonifacio, ingannatore di Dio, e restituisce a Celestino, la santità che gli è dovuta. Nei canti 86 e 87, Aquila parla a Dante, mentre canto 1 proemio, è chiave volta Arco di Fuoco, arco di Aquila che unisce, le due selve visitate, di smarrimento e ingresso Eden, sempre la stessa selva, trasformata in nuovo Dante: dinanzi a me con ali aperte, eran le anime liete, in dolce visione di Dio, parea ciascuna rubino acceso, che nei miei occhi Lui rifrange, io vidi e udii parlar lo rostro, il becco di aquila parlava, diceva io e mio, ma intendeva noi e nostro, per esser stato giusto e pio, son qui esaltato a quella gloria, che non si lascia vincer a disio, e in terra lasciai mia memoria, che persin genti malvage, lo lodano ma non seguono, così un sol calor da molte brage, si fa sentir con molti amori, usciva un suon da quella image. Aquila parla al singolare, dando voce ai Beati, che sua forma compongono, doppia natura di un dàimon, il più vicino a Dio, rispecchia eterno fluire, dell'Essere Spirito, parla in prima persona, è la Giustizia Divina, Aquila è un tetragono: UMANI diventati BEATI, formano simbolo di un ANGELO, che parla con voce DIO, questa immagine dice, che non esiste separazione, dentro emanazion divina, poichè i molti Spiriti, parlan unico suono, a cui partecipiamo in vita. Ben io so che cielo altro reame, divina giustizia fa suo specchio, in angelica gerarchia, io sempre pronto ad ascoltare, come un falcon disia volare, io vidi aquila entro lodi, dei Beati della grazia, che san legger mio digiuno, che nessuna cosa sfama. Dante usa stessa image, per Testamento Paradiso, Mosè davan roveto ardente, verde fuoco che non brucia, mentra ascolta voce di Dio, che gli sta dettando Legge: oh fior di eterna beatitudine, col profumo di vostra voce, interrompete il digiuno, che mi fè patir la fame, non trovando a saziarlo, nessun cibo sulla Terra. Sapienza è il motore, che ispira divin Giustizia, enigma di Beatrice, sul vaso rotto dal serpente, Umanità da sempre è salva, nella mente di Dio, Dante agisce come l'Aquila, nella sua voce vibran tutte, le domande dei mortali, senza esplicita richiesta, DIO perchè permetti accada? le guerre e i massacri, carestie e pestilenze, ingiustizie del mondo, le ferite nella vita, Aquila risponde, iniziando Dante al Ciel Saturno, dove incrocian quattro corde, che risuonano in accordo, in sincronia del corpo, con anima e intelligenza, per lo spirito attirare, e risposta respirare. |GRU nello Inferno, associate ai lussuriosi, trascinati da bufera, e destinati a girare, vanamente sempre in tal aria, recuperano in Purgatorio, capacità di migrazione, movimento verso una meta. Poi citate nel Paradiso, appaion giunte a tale meta, dove si cibano liete, e poi si alzano in volo, a formare lettere di selva, oscura selvaggia e forte, dove preval forza natura, vergine e intatta, che impedisce penetrarla, ma dentro ha vita variegata, con un robusto cerro e abete, che in alto si digrada, frassini tigli e platani, ai loro piedi un sottobosco, fitto intricato di cespugli, di rovi piante e semi, gru disegnano volando, lettere alfabeto, poi forman aquila imago, simile al falcone, cicogna ed allodola. Beatrice beata paragonata, a un aquila e a un uccello che attende alba a nutrir piccoli. ALTA FANTASIA vuol dire, che viene dall'alto, da intelligenza cieli, ecco Libro di Ester, che rivel suo sposo re Assuero, di essere ebrea, quando il ministro Aman decreta, sterminio ebrei di Babilonia. Aman condannato a morte, da crocifisso ancora espande, suo disprezzo e sua ferocia. Dante con occhi aperti, piovve in altra fantasia, vide Aman crocifisso, con aspetto amar disdegno, che moriva in questo modo, intorno a lui presenti, re Assuero e sua moglie Ester, e il giusto Mardocheo, integro in parole e azioni, quan questa imagine svanì, come bolla che vien meno, perché sotto manca l'acqua, sorse in mia visione, una seconda Fantasia, da Eneide ispirata: io vidi una fanciulla, che piange forte e grida, a sua Amata madre regina, Lavinia in sposa a Enea, a pacificar troiani e latini, ma sua madre detta Amata, moglie al re Latino, si impicca a fermar nozze, che evitan la guerra, fra Troiani e Latini, Lavinia parole grida, madre io ora piango, più per te che pei Latini! perché per ira hai voluto, esser suicidata a me, ora mi hai perduta, e io son qui che mi addoloro, per tua inutile rovina. Ester salva gli Ebrei, Lavinia vuol salvar Latin da guerra, ma Giunone mette in cuor di Amata, la biscia di Furia velenosa, che l'anima le scippa, dolore di anima derubata, spesso distrugge il corpo, per salvar se stessa, Anima doppia geminata, dai Dioscuri a salvare, ma può anche distruggere, se non la scegliamo, se non la nutriamo filosofi_dante-purga-ultimaprova.mp4musical_promessi-sposi.mp4audio
||Commedia di Alighieri, un poema in 100 canti, divisi in 3 cantiche, Inferno Purgatorio e Paradiso, suo metro è la terzina, con rime incrociate, numero tre di perfezione, in suoi multipli ritrovi, come 33 canti a ogni cantica, e un canto di proemio. Maria Castronuovo a Raseno, narra mappe in Poema, tra stelle segrete e quiete, gioco ognuno concluda, Dante inizia 8 aprile, viaggio in regni ultraterreni, peccato espiazion salvezza, la notte venerdì santo, il viaggio del Pellegrino, dura una settimana, comprende teologia, morale e filosofia, riflessione e politica, e religione a realizzare, umana interna natura, materiale e spirituale: dannati e santi obbediscono, a precisa volontà divina, che risponde a ordine universale, inscritto nella storia, come magistrae vitae, rivelazione del divino, su Terra immobile al centro, circondata da nove sfere, e queste da Empireo, riflette orma di Dio, geometria di sua creazione. Dante ispira suo poema, nove cerchi per Inferno, due balze e sette cornici in Purgatorio, nove sfere al Paradiso, quando vi giunge vedrà il mondo, da un altra prospettiva, con Empireo centro Universo, e Terra ultimo suo cerchio. Commedia ha inizio tragico, e conclusione positiva, il pellegrino si smarrisce, in selva oscura presso Yoros, da smarrimento nel peccato, lo salva anima di Virgilio, che accompagna Dante dentro.

345:Disumba ande mokoko, adengano mapoma na manze na esuba ea ngambo: Davide è Re Cristo, e combatte corruzione, scrive inni del SALTERIO, che narrano sua vita, diario libro Salmi, in poetica fattura. Salmo 88 dice: Samuele unge i re, ma i servi del Signore, insultarono il re, Davide è diffamato, da sudditi tradito, lotta col nemico, stanco e scoraggiato, ringrazia suo Dio, aiuto alla lotta, e fede in vittoria. Salmo 17, è governo secolare, in versi e quartine, inni bulgari amati, mentre Salmo 99, incorona re David, grida gioia al mondo, ai figli dell'uomo, ma è salmo più buio, dolore e reclusione, prima di esecuzione, la fame e la morte, separazione pena, di abiti e corte. Salmo 101, Ascolta mia preghiera! a Te viene mio grido, volgi a nuova era, mie ossa e mio cuore, Isacco mi flagella, mi prende vesti e trono, è dura la battaglia, lascio arco di rame, nel cuore mi ritiro. Dice salmo 17, ti amo Signor, forza e rifugio, ci salvi dai nemici, nostro corno suona, annunzia cherubino, ruggito del cielo, colpisci o proteggi, giustizia ora vedo, ho la tua ricompensa, purezza mani cuore, vedo tua clemenza. Narrano i vangeli, miracol pani e pesci, Andronico astiene, da eccessi alimentari, sobrio alle feste, mal stomaco previene, la sera mangia poco, duran convalescenze, digiuna o tazza vino, diluito al tramonto. Quando va al tempio, siede e ascolta genti, è giudice regnante, corte di giustizia, punisce corruzione, mafie e indulgenze, in tempio-tribunale. Detta nuove regole, ai venditor colombe, cambiavalute detti, combatte i complotti, ma ottiene nemici, che lo chiamano gigante, ciclope occhio accecato, avan crocifissione. Andronico arresta, oppressione di tasse, punisce ministri, che uccidon commerci, contrasta illegal dazi, Libro Salmi testimonia, il Giudizio finale, rinascita commerci, incarichi assegna, con buoni stipendi, a governator locali, ma lotta corruzione, salmo 13 Davide, quan visita provincie, molti ministri sono, insonni e spaventati, se accettano mazzette, acceca disobbedienti, pur nobili coinvolti, parenti suoi di sangue, senza compassione, fà legge anticorrotti, processa pur lo zio, Isakio usurpatore, Macroduca e Dukas, capi suo partito, subiscon legge dura, ma crescono i nemici. Giustizia possente, su affetti personali, soffre loro morte, esempi lui pretende, navi-merci naufragate, fermino saccheggi, governatori ladri, impicca sul molo, aiutare marinai, diviene legge prima, benessere di Stato. Salterio produce, inni musicali, con arpa muta note, arco eco nostalgie, 150 salmi, parlan di vulcani, di tempestoso mare, e battaglie navali, sul Bosforo porto, incrocio di rotte. Salterio su pareti, in papiri geroglifi, libro morti egizi, narra migrazioni, annuale ad Iperborei. Inario ripetuto, al ritmo passi danza, con devozione cuore, due volte canto s'alza, fin secolo 600, slavo greco e pope, Signore mio rapsode. Salterio poi mutato, da riforme di potere, culto indebolito, da Nikon patriarca, parole son distorte, riflesse in mito Orfeo, che perde la sua donna, nel morso di taranta, purga suo dolore, in veglia di visione. Fomenko cerca rima, tra biografie di Cristo, elenca doppioni, Mida scizio egizio, custode grifon d'oro, imperatore giallo, Leon di Yuda egizio, Kolyada Xristo Klau. Alessio Comneno, astrologi aiuta, con templi sapienza, soldi e onor dispensa, nasce Almagesto, catalogo stellare, poi in libro Alessiade, Anna Comnena scrive: nel regno di mio padre, Alessio Comneno, avvenne invenzione, osservazion del cielo, oroscopi precisi, di alessandrini medi, riportan posizioni, di stelle in vari eventi, nasce il calendario, ovvero il Kalavdai. Sui muri del Cremlino, resiste leggenda, di Kolyada Cristo, i cui canti son vietati, in tutte le città, di ex Tartaria regno, da decreti del 600, di Romanov clan. Libri Kolyadniki, almanacchi e bibbie, scritti da Esdra, a predire raccolti. Kolyada scese a terra, da vergine nacque, presso un torrente, già insegna alla gente, ma dentro Bisanzio, evita entrare, vi regna nero Toro, che vuole suo trono, sua Madre lo ripara, nel tartaro luogo, qui Horus fa riposo. Santa Cruz Klaus, tradotto in Nikolai, porta doni ai bimbi, Kolyada Xristo Klau, uno dei suoi nomi, Nika Nicea leone, Nikola kolia, rievoca suo nome, in Natale canzone, di bulgari e pomaci, che coltivano mele, e canti di Kolyada. Re magi sui cavalli, cercano il re, aiutati da stella, fin grotta Madre, aprono il petto, fan regali al bimbo, vanno a palazzo, del re basilisco, annunciano nascita, del giovane erede, Re nero si arrabbia, e ordina strage. Manuel Comneno, re nero pelle scura, ha capelli biondi, e i venezian beffardi, lo prendon in giro, negro imperatore, recitan nel circo, Manuele doppiato, a Erode e Nerone, erotico riflesso, in Tiberio Enrico III. Andronico Cristo, esilio pellegrino, erede al trono, porfirogenito nato, da Erode braccato, fugge via da Crono, che vuole ingoiarlo, strage innocenti, sua madre lo nasconde, in grotta con 2 ninfe, capaci a far Kefir, con latte di Capra, Amaltea chiamata, ora capra di Natale, Capricorno in cielo, ricorda allattamento, del bimbo regale. Guardato da Koureti, Crono scopre trucco, inizia persecuzio, si maschera Iesù, rifugia in paese orsi, in versione dei Vangeli: Cristo nato in grotta, nutrito da animali, rifugia nella Rus, di Vladimir e Sudzal, con suo piccolo esercito, fedeli koureti. Re vecchio malato, infine si pente, richiama Maria, torna con tuo figlio, incorona dinastia, giovan re ritorna, accolto dalla folla, nei canti di Kolyada. Cristo è incoronato, su rive del mar Nero, detto acqua Giordano, da Yuda-samovily, da angeli esecutivi, di patriarca slavi. Andronico adulto, concilia con Manuele, poi ascende al trono, legittimo erede, invitato a Czar-grad, capo Angelo mandato, ingaggia battaglia, in fortezza di Charax. Angelo sconfitto, ritorna a Czar-grad, banchieri rivoglion, soldi a lui prestati, x spese militari, ma Angelo su nave, passa con Andronico, e comando riceve: prepara mia strada, mio ingresso in citta, Matteo li descrive, come angeli fedeli, che aiutan suo conto, mentre angeli neri, al soldo Isacco Anglo, dopo usurpazione, lo fan morire a Pasqua. |Clemente alessandro, narra canto morte, Cristo Orfeo pastore, capelli lunghe trecce, Leone di Nicea, Bacco dio di Nisa, Adamo primo uomo, Buddha Krisna e Siva. Ucciso dai nemici, in guerra coi Titani, corpo fatto a pezzi, Isis lo raccoglie, ricompone bara, lo piangono le donne, in vela verso il Nilo: Osiride fu ucciso, da Tifone e Isacco, angel cospiratori, Iside ora vaga, cercando suo marito, sul mare lo trova, presso un Tamerice, rami avvolgon ossa, con bende di lino, pregne di olio mirra, la sindone ora voga, fiume in bara legno, verso terra egizia. Moglie piange corpo, del defunto re, giunge sulle rive, di egizio cimiter, Adone dio morente, risorge con sua voce, dall'albero pilastro, Lui le siede accanto. Maddalena prega, Cristo versa sangue, su albero di Acacia, detto croce slava, avvolto nel panno, imbevuto di spezie, mistura di mirra, e olio di oliva. Vibra ora arpa, salterio di Orfeo, eterno verbo che, mondo va salvare, lamenti funerali, veglia della notte, sarcofago egizio, piombato da Seth, nemico di Cristo. Radice amara narra, Eva amor di Adamo, esce da inferno, al suono guarigione, in russe epopee, umani fuori Eden, violarono divieto, di guardare indietro. NIKA vincitore, è Xristos risorto, è Dioniso che viaggia, dal regno dei morti, scende e riscatta, nuovo cristiano mondo, Cristo rima Osiris, scettro pigna e foglie, siede a destra trono, con calice di vino, pane liuto e uovo. |La madre di Andronico, pure detta Olga, nacque a Galich, in Vladimir-suzdal, poi in Crimea si sposa, con sovrano Comneno, qui nasce suo figlio, vergine sen parto, poichè avrà cesareo, Efesto dottore, sutura suo taglio. Vergine parthenos, detta Atena Pallas, Theotoko partoriente, sta x taglia-e-cuci, colei che taglia e cuce, talmudica Pantera, è Portnoi la sarta, Yeshu fil Panthera. Maria libera Novgorod, da truppe di Suzdal, la Rus' celebra impresa, dipinta in cattedrale. Maria dentro Yoros, sul Bosforo imperiale, alloggia presso Fener, monastero di Maria, or Moschea di Miriam, da li divise il regno, in più provincie Rus', educa i suoi figli, a riscuotere tributi, a mantenere orda, per ordine e cultura, elite di cavalieri, con etica struttura, anche nella corte, ministri soprannomi, Perun governa lampo, Volos gli armenti, Stribog tempeste clima, con etere energia. Andrea adolescente, fù esule ospitato, con Mari in terra alana, presso Vladi-mir, da un capo variago, re magio viaggiatore, che invia ambasciatori, per Maria devozione, coltiva nel solo cuore, etica religione. Andronico ora re, nella città di Yoros, riunisce le tribù, che viaggiano lontano, confedera province, che portan suo ricordo, Pan mitico sovrano, Cristo figlio umano. Pan dolce signore, con chiome abbondanti, hai dorso coperto, con manto di Lince, governi col lampo, da vette dei monti, sugli aspri sentieri, sassosi errabondi. Tu vaghi qua e là, boscaglie intricate, ora sei attratto, da acque immacolate, e corri attraverso, terre cui aleggi, siedi e contempli, da cima tue greggi: col tuo riso sonoro, risvegli tuo bosco, fai strage di fiere, se inizi una caccia, alla sera ritorni, suonando siringa, Musica serena, melodia che avvinghia. Tu reciti sul palco, da Thera preparato, lombrico e firmamento, sono la tua mano, danzi circolare, sei un re che viaggia, vesti mascherato, incanti chi ti parla; continui a recitare, negli anni e decenni, cuore fuoco arde, consuma estate inverni, sei satiro maschile, e ninfa femminile, apri 7 centri, e deponi tue poesie, con etere energie. Panthera di foreste, senza malvagità, susseguon pace e guerra, ma resta identità, con grazia o pavore, entri alla realtà, governi nostro mondo, in pace a prosperar. Niceta Choniate, scrive Andronico regno, Festa del Sole, età di oro bizantina, veste di blu, presso i contadini, riflesso in Saturno, taglia le messi. Studia le scienze, teologia di famiglia, economia educazione, poi circonda trono, di onesti giuristi, li onora con doni, e incarichi primi. Crea ruoli a Corte, come nonno Alessio, Troni e Cherubini, Serafini in schiere, rango degli Angeli, guidati da Arcangeli, serafin guardie corpo, fiamma loro nome, portano ascia fascio, eseguono comandi, potere del lampo, armi e cannoni. Cherubini a guardia, con cani di Alani, vincono i leoni, son grandi lottatori, Dante li chiama, cerberi can pazzi, come leoni a trono, ruggiscono quando, qualcuno si avvicina. Leone primo emblema, di Vladimir città, capitale impero, dopo Yorosolima, nel Libro di Maria, amoreggiano i leoni, ai piedi di Gesù, si prostrano a umiltà, leoni di Giuda, ricordo di crociati, scrive De Clari: bocca del leone, maccanico artefatto, nei pressi del palazzo, giocattolo per gare, per dame e cavalieri. Riflesso in vangeli, è Cristo rovesciato, da corrotte guardie, di angel traditore, venne crocifisso, a equinozio autunno, oroscopi a ricordo, trovi in ogni rus, in oasi di Siwa, nel libico deserto, tra sali di ammonio, itifallico Min, dio auto-generato, a fianco di Maat, giudica ogni operato: una volta gli umani, cospiraron contro Ra, che occhio inviò, e leonessa Sekhmet, ma poi cambia idea, vuol salvarne un pò, fà ubriacar Leone, con rossa birra orzo: bella dea di ebbrezza, Iside onnisciente, magistra con parole, addormenta dio Ra, tra umani nasce guerra, Ra giudice morti, con sole e con luna, crea giorni e notti: dio Thot delegato, governa la notte, Ra nel mattino, respinge assalto forte, in alba riemerge, a oriente su barca, assieme a equipaggio, dio Apopis decapita.| ATUM è Khan-Ra, fenice psicopompa, rinasce come serpe, su acque primordiali, autocreata da sè, genera creazione, parte da se stesso, e crea situazione. Atum solo in acqua, in stato di inerzia, prese a masturbarsi, in acqua creativa, Tefnet fu creata, fù dea umidità, Shu nacque suo fiato, fu aria divinità. Atum stanco giacere, chiede 1 capanna, dove riposare, Num-acqua gli dice, bacia tua Tefnet, vivrà così tuo cuore, ella sia con te, e Shu tuo figlio amore; dopo bacio nacque, Iunu la collina, emersa da acque, mare primordiale, Shu ha piuma in testa, nome geroglifo, venerato leone, Tefnet leonessa glifo. Airone detto Bennu, è aspetto di Atum, porta luce e vita, al mondo quaggiù, roccia su cui posa, diven pietra benben, piramide feticcio, obelisco luce inter; grido di Bennu, dà inizio al tempo, prestabilito in cicli, in greco è fenice, Fenice con la mirra, fa e depone uovo, Cicogna che vola, e divien ragno in volo; nata Shu-Tefnet, Geb-terra e Nut-cielo, fanno 5 figli, in 5 giorni aggiunti, a calendario antico, giorni di fin anno, persi da dio Thot, dopo partita a dadi: nei giorni fuori anno, nacquero Osiris, Isis e Harori, Seth e Nefti occhio, Nefti fugge in Nubia, lontano da Atum-Ra, amazzone divenne, leonessa guardian. Ra sente mancanza, và Thot a chiamarla, la portano a inganno, ora in sua casa, occhio-Ra Onuris, significa colui, che ha ricondotto fiera, da lontana Nubia. Onuris ha consorte, Maat-mehit matema, dea-occhio di horo, strappato 1 dì da Set, guarito poi da Hathor, dea vacca dei fiumi, che morti conduce, a nuovi nascituri. Grifone Gips fulvis; avvoltoio di Tebe, protegge suoi piccoli, sotto sue ali, adorna le regine, Khepri tira il sole, amuleto talismano, scarabeo stercoraro, cuore dei defunti, fornisce istruzioni, su come comportarsi, a giudizio dei morti.| SETH è cinghiale, Orice deserto, un tempo Dio scorpione, di oasi protettore, 1 giorno suoi fedeli, entrarono a conflitto, con gli agricoltori, fedeli a Osiris vino. Orice in deserto, antilope aggraziata, associata a Seth, Asherat compagna, cede a culto Horo, a forma di un falcone, Dio rosso dei deserti, Horo subentra al trono, Leon ferito ad occhio, divenne sfinge Giza, e protegge orizzonte, a mezzo di enigma; falchi belle piume, in aria sospesi, si avventano su preda, Horo è pellegrino, con testa adorna a piume, è fanciullo falcone, Ra dei pastori, e Re di agricoltori, possiede gli artigli, e ha vista acuta, khenty-khem accolto, in altri luoghi giunge, miete raccolto; pupilla luminosa, di falco pellegrino, è Nandi toro nero, e dio-coccodrillo, dissipa malocchio, volto di Ra-horo, oracolo specchio, lungi-mirante luogo.| ISIDE madre grano, dea del Delta Nilo, stella cane Sirio, Dea dai molti nomi, Ape e vacca sacra, demetra astarte sakti, adorata a Bisanzio, e presso Yaroslavi; preserva culto marito, andronico-cristo, serbando seme-essenza, a concepire Horo, il figlio erede trono, alla città dei re, cura il suo baule, che contiene veste, di suo marito Osiri, depostovi da Seth, Isacco il concorrente, nei suoi lamenti lutto, narra mito grano, Re del sotterraneo, Osiris primo Adamo. Iside madre fugge, da Manuel Comneno, affronta + vicende, a proteggere Horo, e suo leone trono, Horo adulto poi, portato a tribunale, rivendica diritto, di eredità regale. Seth viene scalzato, piange si lamenta, Iside dispiacque, x suo fratello Seth, usa sua magia, a salvarlo dai verdetti, Horo furibondo, la mette nei conventi.| OSIRIS khentiamentu, anubis e busiris, Apis-dio dei bugni, tien abito attillato, pelle nera suolo, testa mummificata, Pan lo chiaman greci, Fauno i rusitali, Delfino è sua consorte, Busiris fallo eretto, contien spirito grano, per Iside regina; nel geroglifo segno, ha una pastorale, assieme a correggio, e corona di piume, insegne agricoltori, e nomadi pastori, incarna primo avo, dei khan faraoni; insegna agricoltura, e civitas urbana, Osiride viaggia, dal Nilo al mar Nero, assieme alla moglie, e sorella reggente, fondando città, di primo umano impero, in statuine argilla, sparge semi ai campi, per messi da sfalciare, poi primo cereale, avrà lamentazioni, di sacerdoti Adone, o Adonai signore, bambino di Afrodite, amante di Core, toro Apis di Menfi, sacro al dio Ptah, divenne Osiris-Re, nel mondo sotterran; braccia incrociate, corpo avvolto a bende, lui apre le vie, a morti e iniziandi, al mondo sotterraneo, sciacallo Anubis-lupo, animale del deserto: durante alluvioni, avviene processione, guida 1 sacerdote, con maschera sciacallo, colui che apre le strade, con magico suono, 3 giorni e 3 notti, lamentazioni in coro; compiangono Dio, prefiche donne, alla statua-feticcio, di Osiride defunto, Iside e Nefti, che han sepolto Cristo, dopo processo Seth, al tribunale olimpo; dopo finta battaglia, rituale tra fedeli, Osiris riappare, trionfale su barca, compie erezione, del suo pilastro-fallo, per la resurrezione, nel tempio di Alessandria. storia_nuova-cronologia_it_fomenko.mp4storiaNC_rusroma-stirpe-giga-jesu-kulilovo.movaudio
||ERMETE TRISMEGISTO, fonda la sua scuola, filosofico ermetismo, sincretica sapienza, di Mosè e Zoroastro, dal dolore esce sapienza, libera piombo e ottiene oro, incarna iniziazione, alla ricerca del Sé: lui insegna il rapporto, tra uomo e Nous divina, evento mistico incontro, tra umano e divino, a mezzo di una gnosi, eleva stato di coscienza, un processo sovra-razionale, per grazia trascendente, dal Dio del medio Oriente, e suona lira e arco, a veder la consunstanzia, Ermete si volge, da fisica e matematica, a contemplazione Dei, e in Duomo Siena e Barga, è ritratta la sua scuola, sul mosaico pavimento. Mercurio Trimegisto, contemporaneo di Mosè, anni dopo Cristo, gira Mediterraneo, su orme pellegrini, fenici egizi e ottomani, tra commerci grano e farro, olio oliva e vino, spezie balsami e profumi, nasce raccolta di suoi scritti, detta Corpus Hermeticum, filosofia perenne, sincretica saggezza, come la Tavola Smeraldo, esercizi sacri cristiani, di parola e scrittura. Lui messaggero alato, portatore del Logos, Verità disvelata, da ibis-babbuino, a mezzo radice santa, intermediaria cielo e terra, tra divino e umano mondo, psicopompo dei defunti. Libri influenzano filosofi, e i Padri della Chiesa, da Tertulliano a Lattanzio, Clemente Alessandrino e San Paolo, da Origene a Sant’Agostino, che lodavano ermetismo, contemporaneo di Mosè, nel romano bizantino. Ermete in due persone, vissute prima e dopo il diluvio, a cavallo di tre terre: megistou kai megistou, theou megalou Hermou, il grandissimo sapiente, che fonda scuola ad Herren, un centro sincretismo, TEMPIO rinasce dalla pietra, che i costruttori hanno scartata, diventa pietra angolare, di alchimia interna dell'anima, lui Thoth nato da Maat, narra questa storia: un giorno Ermete riflette, sugli esseri e su Dio, suo pensiero allora eleva, sue tutte sensazioni, assopite come in sonno, per sazietà lussuria o stanchezza, gli apparve innazi grande psiche, che lo chiama per nome: son Pimandro psiche eterna, leggo cosa vuoi udire, raccogli dunque in tuo pensiero, tutto quel che vuoi sapere, io ti farò scuola, scrivi tutto ai discendenti, parola santa mi mostrava, terra e acqua mescolate, mosse da verbo spirituale, che si udiva tutta intorno. Pimandro mi chiese: capisci la visione? questa luce sono io, il tuo Dio intelligenza, che precede natura umida, uscita dalle tenebre, sono il Verbo luminoso, che emana da Intelligenza, figlio e figlia di Dio, Kore vergine luminosa, vedi e intendi il Verbo, che è parola di Dio, intelligenza unita a vita, la Vergine del Cosmo. Kore Kosmou fu trascritta, dal discepolo Stobeo, che alla corte bizantina, narra il mito di creazione, e il destino delle anime, che madre Iside trasmise, a Horus figlio suo. Altri discepoli presenti, Thoth Ptah e Imhotep, Egitto felice al centro mondo, è mito giunto fin Firenze, durante il Rinascimento: Leonardo di Pistoia, fu il monaco incaricato, da Cosimo de Medici, di recarsi in Macedonia, a reperire manoscritti, copie di corpus hermeticum, dal bizantino Michele Psello, al fine di intarsiare, da Giovanni di Stefano, un mosaico marmoreo, nel pavimento Duomo Siena: avanti al portale centrale, Trismegisto è l'inizio, di conoscenza terrena, come Dante con Virgilio, con un libro simboleggia, Oriente ed Occidente, parole di creazion del mondo. Marsilio Ficino, della corte medicea, fonda poi l'Accademia, platonica fiorentina, finanziato a tradurre, in latino quelle opere, col nome di Poimandres, il simposio di Ermete, più di ogni altro filosofo. Ficino bene scrisse, che Ermete è primo anello, di una catena sapienziale, attraverso cui il verbo divino, giunse ai filosofi gregoriani, egizi e persiani, orientali in genere, da radici primi cristiani. Ermetismo nascimentale, svegliò interesse alla magia, alchimia e astrologia, influenzando prima e dopo, Pico della Mirandola, Giordano Bruno e Campanella, fin le società segrete, dei Dervisci e Rosacroce, massoneria e copte scuole: Sara moglie di Abramo, uscì dalla sua tenda, e la luce di una pietra, di smeraldo fermò suoi passi, detta Tavola Smeraldina, latina Tabula Smaragdina, ebbe incise le parole: è verissimo che, senza errore e menzogna, ciò che è in basso è come in alto, e ciò che è in alto è come in basso, poichè tutte le cose, son sempre state e venute, per mediazione dell'Uno, Sole è padre e Luna è madre, Eterno istante è una goccia, che concentra ogni universo, da esso emana Beatrice, raggio di luce dentro acqua, fonde e produce un fiume, da cui nasce cielo e terra; 12 tavole fissate insieme, con cerchi di oro, per resistere al tempo, la saggezza degli antichi: Io Thot atlantideo, Signore dei Misteri, detentore degli archivi, Re mago vivente, generazione dopo generazione, passo le Camere di Amenti, ho raccolto ai discendenti, la saggezza degli antichi, e l'ho posta dentro l'arca, portata in Alessandria, dagli arabi fenici, tris-megisto tre volte saggio, tre filosofie in una, in libro segreti di natura, son mistero cattedrali, del maestro Fulcanelli, che cerca dentro Giza, lapis anima alchimia.

306:per quanto sia nera la notte, arriva sempre l'alba. Capodanno ortodosso: Raseno altra storia, narra quella sera, Ostium foce Tibri, lavor 2 taglialegna, uno perde equilibrio, dall'albero cade, batte testa e poi, è fra compagne bracce. Pochi minuti vita, lui affida lacrimando, la moglie coi figlioli, a carità compagno, il taglialegna chiuse, occhi dell'amico, bagnandosi le dita, in sue lacrime del viso. Tocca involontario, palpebra sua propria, guarda intorno e l'erba, appar colore viola, il mare porporino, il Tevere annerito, in mezzo sta Vascello, 1 popolo sul rivo: folla di fantasmi, assiepa quel pontile, in lunga fila sale, su tal Velier gentile, Spiriti al timone, alle vele e alle gomene, la nave prende il largo, affida alle maree. Il taglialegna seppe, raggiunta tale folla, che anime dei morti, al porto fanno spola, ad imbarcarsi verso, un purgatorio mondo, Visione a lui concesse, lacrima-moribondo. Tevere Acheronte, chiamato fu Tibrin, mistici e viandanti, trasporta nel dormir, sino mar dei morti, il corpo fa da barca, traghetta la coscienza, onda sulla carta. Longobardi riti, riplasman vecchi miti, di Marte con Vestali, su ponte dei Sublici, onorano Argonauti, arrivati qui in piroghe, propiziano raccolti, e conquistare spose. Acqua compagna, nell'ultimo assaggio, richiama i defunti, li nutre x viaggio, un via-vai di umani, migranti sui mari, 1 ponte tra i mondi, e sede di annegati. Nostalgia di vita, nostalgia ritorno, ogni Mare narra, dolor distacco fondo, il trauma di emigrante, obbliga staccarsi, lasciare le radici, divorar straziarsi: privati degli affetti, famiglie e paesi, consumano i lutti, al fin ricompattarsi, partire ugual morire, viaggi nell'ignoto, un ponte ritrovato, lenisce maremoto. Finito mio soggiorno, riparto da Grosseto, scendo sulla costa, del Rasna mar Tirreno, nel canyon del Biedano, sosterò in ritiro, al tempio terabuti, coltiverò giardino. | Cantaci oh Raseno, mondi lontanissimi, mistici viaggiatori, in terre inesplorate, con civiltà sepolte, deriva continenti, amore degli umani, nei miti correnti. Pigmei di Africa, siedono a terra, con rito sociale, fumano erba, Aborigeni Australia, stendono a terra, con rito fertilità, lasciano sperma. Raseno mescitore, versaci tuo vino, facci riascoltar, storie oltre confino, Gulliver vogliamo, e i canti di Battiato, un capitano in mare, più storie ci ha portato, seguimmo x istinto, scie delle comete, 1 pirata tutto nero, vive sotto stelle, muta in astronave, tutto suo veliero, 1 teschio x bandiera, vuole dire libertà, arrembaggio ad ego, lui cuore grande ha; fammi provare oh Capitano, 1 avventura dove io son eroe, che combatte accanto a te, fammi volare senza meta, tra i piani oltre ghiacci, in caverne dei giganti, per trovare sacre piante.| Anima di sogno, è cosmica faccenda, eventi e significati, di musica son fatti, etere è sostanza, forma tutti quanti, con ritmo dei suoni, viaggia emozione, commuove realtà, crea situazione, indigeno si vive, custode di natura, mescia buon vino, ascolto vento e pioggia: a volte Thera piange, chiama alle sue storie, immaginarie lande, del tempio Terabuti, 1 sogno reca forma, al mito fondatore, ghirlanda di Tago, vien da tale azione. Sai Baba di Shirdi, respira nelle cose, canto sue canzoni, prolungo sue storie, rivivo quel sogno, a festa ricorrenza, orto mi sostiene, con personale scienza. Sognare funziona, come camminare, da piano parallelo, indirizza azion umane, accadon tutti sogni, entro Grande Sogno, del dio-bimbo che, estingue ogni bisogno: chi suo sogno perde, perde scopo e meta, semi miti e riti, rinnovan vita intera, Sogno e creazione, hanno stessi versi, vivono Arunta, nei loro sogni immersi; interpretare sogni, oracolo preciso, sogni dal digiuno, danze oppur confino, tutti personaggi, crea il sognatore, ricavan sensazioni, cuore di creatore: ognuno sogna 1 mondo, dove divien Re, poter creativo che, tiene dentro Se, miliardi luminarie, dentro fuor ognuno, Io sono lato umano, recita qualcuno; svestito 1 dato ruolo, salgo nuovo stadio, altra maschera rivesto, come bimbo Tago, 1 ruolo di stagione, tra gioie e tormenti, son Dioniso bambino, al tempo dei risvegli; voler lasciare mondo, è uscire dal teatro, Attore ha molti nomi, bimbo in Africa rinato, in templi di foresta, vestito da felino, danza la sua festa. Tago drammaturgo, apre e chiude porta, recita suo ruolo, nel libro che ci detta. anime_battiato_eremiti.mp4 audio

325:pesche e meloni delizia dei ghiottoni: Tra digiuni e freddi, scioperi e gimcane, arrivo in Himachal, Dharamsala city, cammino pure a piedi, tra valli himalayane, Dharamsala appare, luogo in cui svernare; la cittadina in alto, detta McLeo Ganji, conifere di cedro, esperienze riposanti, yogurt con miele, e templi tra colline, aiutano entro me, viaggi della psiche: tutta uman realtà, vulnerabile appare, in cima a montagna, che domina la valle, umani come 1 fiore, che radica nel suolo, il ciel sovrasta tutto, eterno silenzioso; dopo 1 mese buono, lascio questo luogo, giungo ad Amritsar, dei Sikh è capoluogo, Punjab valle Indo, terre cinque fiumi, granaio agrario indiano, fabbrica di fumi; city par stracolma, insegne di negozi, ma tempio di oro Sikh, lavora aiuta molti, offre pasti a tutti, letto ed acqua calda, ad ospiti che vanno, li a trovar la calma. In treno e autobus, proseguo in Rajastan, dopo giorni e notti, fino al deserto Thar, più donne di Jaipur, son belle coi monili, oscillano a ogni passo, magnifici orecchini: anello della Sunna, incontro in un bazar, Islam tradizionale, apre a ogni cultura, sua tolleranza pura, riscalda mi emoziona, mi sento come a casa, vijnana in me risuona.| mia anima corre, alla moschea di Ajmer, casa e mausoleo, di 1 sufi amico vero, il vento di Jodhpur, mi porta dai Rathore, clan di guerrieri, deserto Thar mi vuole: se medito sul treno, diretto a Jaiselmèr, miraggio senza tempo, la city nel deserto, su via carovaniera, mi accoglie e rinfresca, tra mura di arenaria, antica sua fortezza; deserto in Rajastan, fuoco vento steppe, in groppa a Dromedario, sento le brezze, vita goccia di acqua, miracolo che aspiro, appare come sogno, 1 miraggio che respiro: mio spirito si unisce, ai miti del deserto, vede ed intuisce, sua natur del vento, le brezze di Novembre, portano il pensiero, a meditar su orme, sentieri del mistero; mi assale nostalgia, del + divino piano, imito il mio soma, al suo profondo fiato, mio guru DROMEDARIO, sa calmar mia mente, efficiente mi porta, su desolate steppe: sua lenta camminata, come uman campione, suo passo è 3 dei miei, nave del deserto, paziente silenzioso, adatto ai gran spazi, con calma cerca cibo, senza disperarsi; fame sete e nervi, su steppe desolate, faccio io col vento, meditazion mirate, cerco andar letargo, come il Dromedario, cammina sul pietrisco, aggira l'ostacolo; rinasce Sole a est, come aria bollicina, o bicchiere acqua, graduale si alza, descrive arco in cielo, testa sovrastante, svanisce a occidente, emisfero distante: presso mezzanotte, inizia alzarsi vento, viene da sotto, poi a mezzogiorno, migra vien sin qui, calore e sole sono, rapporti sequenziali, come lampo e tuono. Deserto puro istinto, selvaggia insistenza, Lui tira fuor da me, una via sopravvivenza, crolla ogni utopia, di civiltà cristallo, fuori propaganda, dissolve come nube; emerge gran bisogno, di viver quotidiano, trovare acqua e cibo, crudo e cucinato, zuppa con Chapati, su fuoco di sterpaglia, un posto x la notte, tra insetti e sabbia. Melone del deserto, mio fornisce acqua, Tè limone e sale, diventa più importante, osservo le mie mani, e cerco le risposte, respiro vento caldo, e freddi della notte. Nei villaggi del deserto, tra clima arido-steppa, appare un orto waffle, come fanno ZUNI-HOPI, con meloni del deserto, per nutrire e dissetare, e questo viaggio meditare. I giardini waffle Zuni, estesi in Nuovo Mexico, Statu Uniti i.873, usati fino al 904, quan diga sul fiume Zuni, oblia l'usanza amica, nel deserto semi-arido, alta quota Zuni Pueblo, mentre anno 2000, diga resta senz'acqua, a fronteggiare siccità, clima caldo secco ventoso, e ritorna eredita. Zuni sviluppano design, di giardino circondato, da un muro di argilla o canne, mentre ordito della cialda, poteva avere anche pacciame, di ghiaia o fieno, a trattenere l'acqua, nel terreno più a lungo, e ritardare evaporazio. Sebbene vivon presso fiume, Zuni lottavano col clima, caldo e secco del deserto, con loro pratica Latdekwi, trattiene quanta più acqua, in letti rettangolari, in quadrati 1x1 piedi, due o tre celle di larghezza, a consentire accesso piedi, celle interne scavate, leggermente meno profonde, del terreno circostante, e racchiuse a dossi argilla, con cui fanno vasellame, olle e anfore per acqua. Zuni usan terrazzamenti, a portare terren fertile, e deflusso di acqua, da altipiani del deserto, fin nei loro giardini. Zuni usano ladteki, a coltivare loro milpas, mais fagioli zucca e girasoli, come altre popolazioni, che riscoprono coltivazione, a terrazze simil waffle, in Egitto Canarie e Italia, Hopi e Navajo usan terrazze, come i Tarahumara Messico, mais fagioli e zucche, o patate maca e varie, sulle Ande Sud America, terrazze alimenti base, adatta aride montagne, a conservare acqua. paesi_india_thar-desert.mp4paesi_india_vita-campagna.mp4audio
||Zuni osservan pedoclima, a coltivare orto giardini, chiamati Latdekwi, Paradisi arabpersiani, dividon suolo a griglia, aiuole a nido d'ape, circondati da terrapieni, che permettono deviare, rara pioggia sulle piante, o catturare umidità, e proteggere le piante, dal vento e animali, tesaurizzando acqua deserto, nelle buche del waffle, per un orto di famiglia, dietro la capanna. All'interno del ladteki, dividono orto in quadrati, di 1 piede ciascun lato, bordi alti 2-3 pollici, a tutti i quadrati definiti, aggiungon sottile strato ghiaia, o terriccio fieno paglia, nelle celle quadrate, prima di piantagione, aiuta idrica ritenzione, in queste piccole pits, dirige acqua alle radici, durante irrigazione, concentra innaffio sull'interno, per non appiattire i berms, e ripararli al necessario, attendi che tutt'acqua, immerga nelle cialde, prima nuovo annaffio. Zuni usano terrazzamenti, a filtrare acqua fino ai campi, come risaie alluvionali, o altopiani di orzo Tibet, in cialde coltivano colture, mais e squash e girasoli, peperoncini e tabacco, e riscoprono la lingua, necessaria alla gestione, di cialde dentro terrapieni. Waffle vuol dire cialda, con piante in ogni cavità, dove raccoglie acqua-sciroppo, che sapere frutto dà, Jim Enote ancor coltiva, a preservare tal sapienza, a proteggere la terra, tradizioni e acqua indige, ogni cella interna cialda, copre un piede terren quadro, appena sotto il livello suolo, pareti terra son rialzate, come letti infossati, coltiva cibo in poca acqua, in regioni aride del mondo, equivalenti culturali: ogni famiglia del villaggio: abbia un giardino sul retro, che rechi cinque secchi mais, a sopravvier le famiglie, nei tempi vacche magre, quando è in crisi civiltà. Curtis Quam educatore, è un Zuni coraggioso, che nel 2017, ripianta suo giardino waffle, con muri suolo argilloso, pianta cipolle e pomodori, piante assetate in depressioni, cetrioli carote e zucchine, zucca gialla e basilico, con tutta sua famiglia, ciò lo aiuta a preservare, lingua Zuni lingua madre, imparata dai suoi nonni, per condurre mais e zucca, amaranto e var piselli, abbeverare acqua piovana, catturata da cisterne, lingua indigena trasmette, la conoscenza dei suoi avi, nel proteggere risorse, entro cinte luoghi sacri, pure piccoli ruscelli, son protetti qual riserva, se falliscono acquedotti, o disseccano le dighe, una sorgente o una cisterna, basta a sostenere un waffle.

231:dove è corso sangue e fatica cresce albero di oblio, Isaia profeta: ACACIA albero cibo e cure, corteccia trasuda gomma, eccipiente farmacie, mentre 10 foglioline, in tazza acqua bollente, infuso 6 minuti, filtra e bevi acqua, cura Arteriosclerosi, in ricetta Luz Maria. Dogòn usan corteccia, di radici ataxacanta, in decotto per ferite, epilessia e sifilide, i Masai per oftalmie, e Bulul senegalese, purga anti-diarrea, vermifugo afrodisiaco, cura gonorrea; baccelli di acacia, macera in acqua, pesta in mortaio, seccati nel sole, emolliente protettivo, di ulcere e ascessi, disturbo digestivo. |ROBINIA pseudoacacia, cresce rigogliosa, suoi fiori nel risotto, liquido miele dona, o prepara una pasta, con uova farina birra, immergi fior robinia, come fiori zucca, friggi in olio o poni, qual frittelle o pizza. Come Acacie e Robinie, le selvatiche mimose, temon tramontana, ma se radicano bene, spaccano la pietra, e fanno assai polloni. |MIMOSA TENUIFLORA, detta hostilis preta, è alberello cespuglioso, alto 5-7 metri, spine robuste sui rami, e rigonfie a loro base, spontanea in Messico e Brasile, e tutta America Centrale, Venezuela e Colombia, dove è detta carbon negro, cabrera cují e cabrera, nahuatl Tepezcohuite, jurema preta e ajucá. Yu rema vuol dire, vino in lingua Tupi, in Caatinga ecosistema, cura crisi e guerra, se terra è in siccità, vive solo Acacia, col cactus Mandacaru; cresce alla Caatinga, foresta povera in Sertao, cura mal aria e mal viento, paura e spavento, invidia e malattie, della società andina, in Perù settentrionale, dove il trattamento cura, prevede paziente cerimonia, amuleti a base di erbe, Asteraceae e Solanaceae, e Lamiaceae aromatiche, per via topica e orale, miscele da bollire, in acqua o spirito di canna. Tepezcohuite è albero-pelle, che sa cicatrizzare, corteccia e radici, sfiamma antibattere, tannini e saponine, alcali kukulkani, unguento sulla pelle, cura ustioni + gradi: rigenera tessuti, in presenza di ferite, eritemi e bruciature, ulcere dermatiti, polvere corteccia, curò vittime esplosione, di gas e petrolio, presso Città Messico, 5000 gravi ustioni, svuotarono farmacie, per trattamento bruciature, allora misero su ustioni, corteccia Tenuiflora, che cresce abbondante locale, rigenerando loro pelle, con ottimi risultati, assieme a fiori Calendula, si produce una pomata, che cura ragadi mammarie, 90 % dei casi. Tenuiflora forma crosta, solidale con cute, stimola collagene, elastene e ialuronico, induce pelle rinnovo, crosta cade a guarigione, lungo tutto corpo, nervi bocca e varici, e decubito forzoso, acne eczemi micosi, herpes genitale. Altre cortecce mimose, ophthalmocentra è rossa, detta Jurema vermhela, poi Mimosa Verrucosa, detta Jurema branca, poi Mimosa Acutistipula, è alberello jureminha, poi Mimosa arenosa, infine la aomnians, dal Messico ad Argentina, ha colore rossastro, trasmesso alla bevanda, in cui è fatta macerare, corteccia radice 24 ore, in fredda infusione, poi è aggiunto miele d'api, a correggere il gusto, astringente ubriacante, miele agisce da conservante. Radice posta su una pietra, pestata con altra pietra, a battitura completata, si mette massa in bacinella, viene spremuta con le mani, piano acqua si trasforma, in brodo rosso spumoso, adatto a esser bevuta. La battitura di corteccia, è come liana di caapi, o radici kava-kava, sfilaccia fibre legnose, per acquosa estrazione, con spremitura a mano, dove corteccia sfilacciata, reca in acqua schiuma bianca, saponacea poi rimossa, prima di bere amar bevanda. |LACANDONI figli del Balchè, fanno altra medicina, con corteccia altra mimosa, assieme miele fermentato, di Apis melipona, priva di pungiglione, essa purga e unisce tutti, in cerimonie regolari; Maya rimasti nella giungla, fanno canti abiti bianchi, in ricordo al tempo antico, di espansione in Yucatan, disboscando e coltivando, i curandero e sacerdoti, fermentano acqua-miele, a ricavare un idromele, macerando la corteccia, Mimosa Lonchocarpus violacea, un alberello-farmacia, di Yucatan-Chiapas, a purgare e curare, dai vermi intestinali. Lacandoni dopo un mese, bevon balchè idromele, a curare e vedere, testa cuore e intestino, Ciankin vecchio loro capo, mescia il vino rito e mito, purga e muta in cerimonia, ogni ansia divien gioia. Yolanda al Terabuti, narra i |KARIRI-SHOKO, che usan Jurema branca, la vermelha e poco la preta, che ha forza non comune, dentro etere corrente, fonte di india sapienza. Vivon deserto sabbia fina, fiumi e piogge rare, semiarido clima, su terre depredate, riprendono diritti, nativi di riserva, riscoprono radici, sul fiume Sao Francisco. Jurema in loro riti, alla danza del Torè, cura il cuore indio: Ambrosio Vilhalva, un leader dei Guarani, attore Birdwatchers, il suo popolo riscatta, su terra ancestrale, prepara la bevanda, per suo popolo curare. La corteccia di mimosa, asciuga fuori e interno vive, fin quando pioggia muta, corteccia secca cade, albero ringiovanisce, alimenta miti e canti, nel secco juremàl. Kariri prendono acqua, dal Mandacaru cacti, mentre acqua di mimosa, la bevono insetti, predati da serpenti, che vivono fra i rami, che albero protegge, con spine di acacia, e defunti sorregge: tra rettili guardiani, è centro resistenza, regno del Cangaso, Sertao brasiliano, sta un albero di vita. Kariri del Sertao, nei latifondi chiusi, fanno occupazioni, rivendicano terre, chiedono allo stato, espellono invasori, stringono rapporti, con clan di filiazioni. Kariri-Shoko storia, un padre figlio e nuora, pelle color bianco, e 6 persone indiane, diretti verso il bosco, a causa siccità, rimaser molto tempo, mangiando selvaggina, piante e tuberi scavar. Tupa donna indiana, allora fece medicina, essi bevvero ubriachi, e fecero l'amore, Tupa con suo cugino, da ciò nacque un bambino, generando la famiglia, che inizia indiano clan, in foresta di Ouricuri, cioè palme da cocco, del Cocos coronata, e diffonde nei dintorni, dando vita ad altri clan. Ogni tribù viaggiò altri luoghi, in ogni angolo del mondo, ma la famiglia originale, rimase in Ouricuri, villaggio di foreste, dove forza identità, sopravvive in antenati, confine dei rituali. Deserto magro raccolto, li spinge al salariato, verso altri paesi, così persero la terra, poi arriva il riscatto, con terre date a strisce, simili per tutti, mais zucche e fagioli, manioca e meloni, in agro sussistenza, oggi vendono ai mercati, i frutti della selva. Danza del Torè, nei culti dei Kariri, al sabato notte, in un Terreiro santo, recinto con 2 porte, sequenza qui si svolge, ruota attorno al vino, dove spirito foresta, è portato da Jurema, a fare union convivio. Kariri van curare, vecchie zone devastate, da clima e malaffare, sono i figli di Mimosa, la inscrivono nel corpo, con un seme sottopelle, Ouricuri riti di passaggio, dove in bosco sta il villaggio, festa Mata-dos-encantos, che rilascia suo potere, a mezzo piante frutti. JUREMA è la bevanda, ma anche foresta sacra, terreno luogo e culto, piante e pure mito, nasce culto nord-est Brasile, presso tribù native, di Pernambuco Alagoas Bahia, fra Pancararú e Tusha, Guegue e Pimenteira. Lusofoni inquisitori, dal 700 a oggi, rivelano le usanze, a preparare il vino, di gruppi sopravvissuti, a conquistatori europei, con epidemie e menzogne, e reclutati in false guerre, rivolte poi soppresse, con massacri predatori; poi giunse presso loro, il mito del riscatto, Jurema è sangue Cristo. Narrano Atikum, che presso Gesù croce, giunse Maria Maddalena, per pulirgli le ferite, Signore dove butto il sangue? ai piedi pianta Mimosa, per servire da scienza, ai nativi Brasi-Kongo, rispose il Signore. La conoscenza del vino, trasmise ai vari schiavi, mestizo e neri fuggiti, da loro regni nei quilombo, comunità rurali miste, dove i neri africani, introdussero bevanda, nei culti possessione, Candomblé e poi Umbanda. Questi culti a loro volta, influenzan culti da Jurema, che integra teologie, modi rituali africani, poi a inizi 900, popolazioni brasiliane, con decreti indigenisti, dai nuovi governi, ottengono licenze, su propri territori. Yolanda nel Sertao, zone interne di Bahia, vide Pernambuco bande, su terre già sconvolte, da guerre tra cartelli, di piantagioni droga, tra cannabis spagnola, e pistole turbolente, allora va in Oruba, trovar popolo |TRUKA', paesino di collina, sotto montagna Uma, là danza e prega, dentro una grotta, Cabocla possessione, inizia infine monta. Truka fan mistura, aglio e aquardiente, hanno questo mezzo, il solo conveniente, svuotano bottiglie, di grappa brasiliana, circondano altare, ogni fine settimana: fedeli abbandonati, in suppliche danzati, corteggiano discesa, di spiriti incantati, ciascuno sperimenta, un cambio identità, attiva guarigione, conforto e vitalità; sebbene hanno bevuto, i medium spiritati, infine restan sobri, seduti ed appagati, Yolanda porta a loro, ricetta con asfand, così produce il rito, Jurema dos congà. Mimosa-e-passiflora, Yolanda scambia semi, di ruta detta asfand, a far nuova ricetta, propone poi un rituale, con Gioacchino don Antonio, leader spirituale, juremeiro uomo, che prepara e serve vino, assieme 4 medium, che cantano sua trance, fin termine di danza, Antonio si distende, in mesmerico viaggio. Yolanda il giorno dopo, parte presso gli |ATIKUM, sulla sierra di Uma, lascia semi peganùm, da seminare in loco, per migliorar bevanda, invitata guida il rito, presso Boa Esperanza, poi Alto Paraiso: inizia cerimonia, e arrivano persone, al recinto della danza, c'è rito fumigazione, un lavoro pulizie, diretto dal pajè, a mezzo grandi pipe, a proteggere terreno, prepara bagni cure, malocchi scioglie pure; radici foglie fiori, di Acacie del deserto, macera cortecce, pestate a dare vino, che Alencar già descrisse, in romanzo Iracema, regina muore e vive, incontro tra culture, miscela due nature, nel vino che cura, mal di testa e denti, contrasta malattie, di venere e di pelle. Mimosa con radici, nel Sole di oriente, batte sue scorze, su roccia corrente, Iracema in acqua fredda, spreme bene il succo, spuma toglie dal bacile, strizza poi l'ammasso, acqua fa rossiccia, a mollo in una notte. Radici foglie infuse, son birra preferita, dagli esseri Encantados, alla Torè partita, viene da Ouricuri, essenza del rituale, si svela a noi graduale. Pajè raspa radice, ripulita da terra, lavata e pestata, in acqua macerata, lasciata fermentare, amara è la tisana, aggiunta Passiflora, o Ruta di harmàla. Jurema purga corpo, con effetti cinesteti, guidati dal sonaglio, 4 ore mitopoiesi, molti provano crampi, stomaco prime 2 ore, altri vomito diarrea, se han preso harmalone. Vino estratto da radice, è incenso pure usato, 5 grammi bassa dose, 10 è la norma, qualcuno aggiunge aceto, o succo di limone, accelera estrazione, mentre la ebollizione, quel liquido concentra, da 1 fino 4 ore; dopo trenta minuti, 4gr harmala o caapi, iMao pericolosi, se combinati ad alimenti, nausea o mal di testa, svenimento a volte morte, chi gioca con la sorte. Capi locali offron bevanda, per danze rituali, a invitare Encantados, che partecipano a festa, nel clima incorporato, pajè inizia la danza, Torè oraria rituale, flauto suoni balli, attorno fuoco centro, i presenti entrano in danza, sciolto ogni patema, chiedon guarigione, purgano sofferenze, e allontanano mali, con fumo di essenze, maschere e costumi, tutti adornati, copricapi di piume, dove ognuno diviene, medium a suo modo, ospitano i corpi, gli spiriti uccelli, dei tempi kukulkan: Yaba è femminile, Aboro è maschile, androgino sistema, mito vuol offrire, psiche ha concepito, suo originale ambiguo, possiede individuo, e stempera confini, nel num della Libido, vulcano desiderio, o libido inespressa, ha spiriti attirato, al corpo della festa. Francisco di Rodelas, svela sua ricetta, Vino che facciamo, mai rende ubriachi, ci permette parlare, con tutti nostri avi, nelle feste del sertao. Truka alleati ad olandesi, contro i portoghesi, cercano Jurema, loro etnica entità, costruita in segreto, durante tal periodo, giunge a odierno credo, tollerato da portoghesi, quando nemici dei francesi, ma sconfitto il nemico, juremero ancora offesi, indios vanno in Maranhao, con cerimonia del Torè, adottata pur da Umbanda, nelle corti portoghesi, nuovo Orixa si alza, cabocla in linea Oxossi, che da costa nordestina, giunge in muove tende. Caboclos curan tutti, in feste Varakidra, Dio fulmine dei Tupi, stagione Ouricuri cocco, si incontrano + clan, in politico convito, per scambi e gareggiare, intrecciare relazioni, parenti vivi e morti, mondo spirituale, assieme ambasciatori, col vino di visione, la forze della cura, in religione cerimonia, innesto di culture, nasce il rito Juremado, o Praia do negros, oltre razional strutture, incorpora caboclos, nel brasiliano credo, di indigeni catimbos, che cercano la cura: Luzia Micaela soffia, sul punto dolente, inizia cantar lingua, con canti e sonagli, un vento corrente, fa danza indovina, con vesti angolane, un cappello piumato, connette piano astrale. Yolanda danza ancora, scossa dalla forza, Eolo nella trance, entra dalle orecchie, profeta e risponde, a domande dei presenti, indica i rimedi, di Jurema guerriera, mentre scendono i caboclos, nei cuori dei fedeli, encanto-de-luz, assieme a spirito Santo. Jose Andrade scrive, Jurema è 3 cose, liquido di piante, cerimonia religiosa, Cabocla entità, di Tupi discendenti, cuor di resistenza, del culto popolare, donna amazzone astrale, in Brasil Colombia e Venezuela, culto a Maria Lionza, che difende uman diritti, e autonomia di terre. 709 padre Bernardo, ebbe visioni meraviglia, da bevanda Jurema, fra i Carisi del Rio Grande, maracas rito del Catimbó, possession Brasile-Kongo, monasteri in Pernambuco, di Carmelitani Scalzi, di re Giovanni V Portogallo, partecipan bevute, anch'essi denunciati, dal vescovo geloso, che vede i missionari, rientrati dalla sbornia, che raccontano visioni, di mistici sentieri. José de Calva italiano, cappuccino 700, missionario in Paraíba, nel Sertão do Pinhanco, scrive a Ufficio Inquisitore, il diffondersi del culto, fra i nativi liberati, nei villaggi dei Cariri, dopo espulsione Gesuiti, in Brasile 759. José narra cerimonie, di chi desidera bere, partecipare al culto, prima sia curato, pena il pericolo morire, poi in cratere acceso un fuoco, e riscaldati dei carboni, ecco miscela di radici, a creare un fumo denso, la persona sdraia presso, apertura di quel pozzo, il suo corpo riceve fumo, che lo lascia poi curato, allora beve la bevanda, corteccia secca di Acacia, fuma foglie di tabacco, e usa un sonaglio zucca, pieno di sassolini. Maestri enologia, conoscevano miscela, a produrre la bevanda, agitando i sonagli, cantando toante pianta, per chi non cade in danza, come i Kung del Kalahari, donne cantan regolari, assieme ai loro bimbi, la danza è circolare, fino a svenimento, come morti al suolo, sino a che il sonaglio, agitato sulla faccia, assieme a una canzone, riporta in stato desto. Jurema giunge in Amazzonia, 788 padre José, tra Amanayé di frontiera, Piauí e Maranhão, durante loro festa, usan bevanda da radice, un tempo usate in guerra. I nativi del nordest, uniti coi lusofoni, in lotta contro i predoni, portan vino in Amazzonia, culto Jurema si diffuse, tra le orde di coloni, capanne mulatte in foglie cocco, e recipienti terracotta, uomini e donne a danzare, una pipa passa mano, ogni casta ha il suo segreto, pezzi rami di jurema, come pelle di animale, ragazze attorno al recipiente, fuma pipa cachimbo, soffia fumo su bevanda, dove forma strato spesso, mentre un vecchio con maracas, danza a torso incurvato, attorno al gruppo cantando, scambia versi con il coro, il vecchio poi a ciascuno dà, un poco di bevanda, con scodella terracotta, fumiga oggetti e persone, e bevanda nel vassoio. Vino veritas si dice, mostra il mondo intero, cielo aperto a fondo rosso, dove sta il Dio fumoso, campo fiori degli avi, presso montagna azzurra, con uccelli beja-flor, mentre il sole è sotto terra, uccello tuono è grande un metro, penne rosse sulla testa, apre e chiude il suo pennacchio, che il fulmine produce, e quando corre qua e di là, emette il suono tuono, contro aria cattiva, mal viento susto espanto, malocchio ed envidia. Yolanda cura da dipendenze, in Brasile ed Olanda, a gennaio 97, nord-est Brasile viaggia, assieme Atikum e Truka, traversa il deserto, pur tra vari pericoli, arriva sulla sierra, da Ana Olinda Conceicao, cacique sindaco tribù, che la sistema a casa sua, con amache 2 giorni; dopo lunga camminata, condotti a 1 grotta, fà lavoro di Jurema, fino a notte fonda, usa mimosa e ruta, Ana va cantare, avvia trance di encantos, incorpora cabocla, canta prega e parla, con persone bisognose, di consigli e prana. Ana chiese a Yolanda, il toante della Ruta, pianta a loro sconosciuta, cioè qual musica attiva, le sue virtù di cura, Yolanda canto la canzone, appresa dai Trukà, nel primo rito con Asfand, poi assiem a donna Ana, prepara 2 bevande, harmala e vino Acacia, unite poi in mistura. Cotina 80 anni, dopo terza dose, inizia a cantare, e Ana cade in trance, Cotina perde azioni, nel panico gli indiani, ma Ana ebbe fiducia, porta ordine in stanza, Yolanda canta toante Ruta, e minuti + tardi, Cotina torna a conoscenza, si alza va ballare, una Torè dopo anni, di astinenza causata, da sua età avanzata, seduta al suolo narra, sono stata a casa! Ana canta e balla, fino a rito conclusione, poi seduti sotto stelle, con lacrime agli occhi, dice abbiamo ritrovato, radici dei nonni! Yolanda e compagni, le lasciano i semi, da bere e seminare, e riprendono sentieri, con banane ed abbracci, portan ricetta e semi, ai Funios e Caimbè, dove identica esperienza, danza satura esplode, fuor corpo brucia sofferenze, scalda il piede sotto, e sudore va copioso, la pancia surriscalda, quan spirito possiede, e corazza pure salta; corpo si alimenta, dal sogno interiore, a uscir da depressione, serve 1 gesto amore, Yolanda e Kinaciau, conoscono la cosa, sfregan da corpi caldi, via ogni sofferenza. doc_jurema-sagrada-catimbo.m4vdevice_danza-tore.mp4audio
||Oh cantaci Yolanda, Jurema e la sua storia, botanica e cultura, varianti di rituale, i figli di Acacia, conoscon la divina, proviene da foresta, lor volontà di vita: defuma com as ervas da jurema, defuma com arruda e guinè, alecrim benjoim e alfazema, vamos defumar filhos de fè.| Defuma defumador, Esta casa do nosso senhor, leva pras ondas do mar, o mal che aqui estar.| o Rei que veio pra Rainha (yolanda.38), Ele è o Rei, Que veio pra Rainha, Ele è o Rei, Das bandas de la, Que veio a qui no sertao, Com a Jurema se encontrar, E este Rei, Foi se casando com a Rainha, E no reinado, Do sertao nasceu a flor, que os caboclos da Jurema, batiza com louvor.| Eu caminhando (yolanda.41), Eu caminhando E veio a ordem do meu Pai, Me ordenou Que eu saisse da ilusao, Também me disse Que para se ter amor, E so lembrar Que a gente tem um corasao, Este caminho Ele beira tanta incerteza, E tambem passa Por tanta escuridao, Peso a meu Pai, Que me de muita firmeza, Para eu dar, Conta da minha missao, Eu veio a lua E as estrelas a brilhar, Chamo a Jurema Pra comigo festejar, Dou viva ao ceu E peso ao Rei do Firmamento, Me de a luz Me de a forza do luar.| encontro com a Jurema (yolanda.45), Eu viajando E me encontrei com a Jurema, Que o segredo De outras linhas revelou, Ela trouxe os seus encantos aos congares, E nos altares Sua prece ela rezou, Oh Jureme o Juremà, Sua beleza vem do luar, Oh Jureme oh Juremà, Trazendo a bensao, De Oxalà, Estes misterios, Ela tem como siencia, Sua magia, Desabrocha como flor, E no terreiro Ela è luz da verdade, Ela è Jurema Filha do Rei Criador, Oh! Jureme o Jurema.. E na jornada, Dentro desta luz divina, Eu encontrei Com um mensageiro do Senhor, Ele era um Rei Mago do universo, Ele è estrela no congar do meu amor, Oh! Juremè o Juremà.| Jurema chegou (yolanda.09) Foi a Jurema, Quem trouxe tanta beleza, Brilhando estrelas, Os planetas e o luar, E o universo, Se abrindo como flor, Festejando este amor, e a Jurema fez brilhar, E aqui na Terra, No jardim da esperansa, Ela è uma planta, Que o Pai mandou plantar, e Sua raiz, è medicina do astral, Para combater o mal, E o Divino habitar, Foi ela quem Cantou nas matas do sertao, Unindo irmaos, De varias tribos no congar, E o caboclo, Que carrega a tradisao, Brinca Torè la no sertao, Chamando a forza pra reinar, Ela è Jurema Ela è a linda flor, que Deus mandou, Para brilhar o meu congar, Quando a Jurema chegou, Ela fez balansar, la vem com Xangò, Ela vem com Oxalà, Dando brilho a estrela, Da Rainha do Mar, Ela è Jurema de Deus, E veio aqui nos curar, El trouxe o amor, Pra nos alimentar, Ela trouxe a uniao, Pro povo se reencontrar.

85:ngombi mbembe! soke sanga sa bopunda au nzimbe, ye mosuma mwana ye ake Mobogwe: Seba osserva fauna 动物, tra Pontina e Biedano, mammiferi e pesci, insetti rettili anfibi, il gatto selvatico, detto Felis silvestris, Sus scrofa è cinghiale, Cane e Lontra e altri. Mustela nivalis, donnola martora Martes, Hystrix cristata, Sorex samnitico toporagno, Vulpe vulpes dietro lepre, Lepus corsicanus, tasso Meles meles, topo Apodemus sylvaticus. Sciurus Scoiattolo, Ghiro è Glis glis, Muscardinus avellanarius. Seba incontra in treno, un ingegnere cacciatore, raggiunge al mattino, stazione Fossanova, poi a piedi cammina, fa pause e si riposa, capanne di fortuna, tra anatre lui trova. Lepri in quantità, tra sterpi e boscaglie, indisturbate vanno, tra le paludi langhe, Beccacce e Pavoncelle, costellano palude, quaglie tortore africane, aspetta su dune, stremate dal viaggio, nessuna legge venatoria, arrivano Storni, a nuvole su palude. Folaghe dei laghi, son pure abbondanti, oche anatre selvatiche, grassi volatili, Starne e pernici, Allodola e strigliona, pur Tordi e Ficarola; preda cacciatore, uccelli di passaggio, con cani di supporto, che aman tali terre, un riccio per il sugo, condiva sua polenta. Dopo anni bonifica, di Palude Pontina, rimase ricordo, e scompare selvaggina Seba ancora osserva, uno |SCOIATTOLO antico, che accumula provviste, ghiande semi a guscio, Ghiro e Pipistrello, Istrice e Marmotta, che fanno pur letargo, una sorta ibernazione, metabolismo lento, abbassa lor calore. Seba ancora osserva, un passero che mangia, i fichi più maturi, poi animal notturni, Istrice e Tasso, in trappole di lepri, Averla e colombaccio, Upupa e gufi, Talpa che accumula, frutta nei suoi nidi; affiorano ricordi, di storie da lontano, Ayandzi clan faceva, la tratta degli schiavi, più popoli locali, fuggirono alla selva, incontrarono animali, |LONTRA e rondinella, che gli indican sentiero, a sfuggire pirati, riparo al monte Ibunji, sul massiccio duChaillu, al centro del Gabon: ge-bondje è gran montagna, oggi quasi disabitata, terminato il terrore, si diviser nuovi clan, Tsogo Sango Eshira, Kele Baka e bianchi, mitici pellegrinaggi, narrati in sequenze ngombi; così un canto repertorio, narra il mito Lontra, sul torrente Mososo, fiume mitico Mobogwe, dove vivon lontre gemelle, una è Mosuma, l'altra e Sombididi. Mosuma un giorno trova, una pianta sulla riva, ne sradica radice, inghiotte pezzi radice, poi si dirige qui, presso cascate d'acqua, dove siamo tutti noi, si siede e sonnecchia: avanti avanti banzi! scendete nel Mobogwe, come vermi in viscere, fin dove i pesciolini, risalgono i fiumi, mangiamo pure noi, ciò che mangiò Mosuma, e da quel giorno cominciò l'usanza di consumar, due varietà radice, mbasoka di mandrillo, e nyoke dell'istrice. Mosuma nel suo viaggio, al fiume di radice, tuffatasi in acqua, sentì il suono obaka, più avanti nel fiume, sentì arco mongòngo, il maschio solitario, che vibra il primo avo, poi vide arpa suonata, dal Granchio Bitoto, con dita fessurate, nelle articolazioni, e mentre ha visioni, sente vibrazioni, che vien da fondo fiume, si immerge poi esclama, cos'è che vibra? scende in profondità, vede il granchio Bitato, beti assai virtuoso, poi sente un fruscìo, è il sonaglio di Bopunda, che crepita all'entrata, dove penetra Disumba, Lontra allor sprofonda, cullata dalla ngombi, e da Istrice sonaglio, poi chiese ed ottenne, i strumenti musicali, e a umani li ha donati. Mosuma è mosema, cioè Banzioku stessa, che incontra la piroga, condotta da Motembwe. |Arco accompagna Povi, discorso in 8 tappe, che canta Ngombi mbembe! nel mito Nzambe kana, evoca tempo anteriore, mondo di cacciator/coglitori, dove Mogongo avo babongo, prega sue reliquie, con melodia ronzante, che stimola bandzi, come il marranzano scacciapensieri siciliano, arco-a-bocca siberiano. Mongongo è avo pigmeo, che dialoga con suoni, a spiriti mikuku, nel folto della selva, con la radice in pancia, e strumenti di Mosema. fauna_tasso_faina_volpe_gufo.mp4seba-grida-savana.mp4audio
||Popè: go ndibo go epongo go makungaka ngombi, ye mosuma mwana.. ye ake, Mobogwe. Mobogwe tseny'edi te mandome, mosuma ya dzuwaka eboge. IT Mosuma lontra infante, lascia il fiume per andare, al paese dei mortali, guarda i caduti nel Mobogwe, il fiume dei ritornati. |popè: ngombi mbembe! do disumba mokoko, soke sanga sa bopunda au nzimbe. IT radice di creazione, principio filiazione arco-arpa, dove il viaggio di Mosuma, porta la scoperta, sulle rive del Mobogwe, analogia col viaggio, del banzi entro se stesso, con sonaglioM di bopunda-ISTRICE, che crepita penetrando, nella stanza nzimbe, mentre Efun mben-mongongo, è genesi d'arco, che segna il passaggio, dalla selva al villaggio, ARCO di BOSENGE detto Mben tra i Fang, Ngadi dei Kota, mu-ngòngo lingua Kikongo, ha più significati, gran nervo e spin dorsale, caverna profonda dove, vivon termiti alate. Mo'ngòngo hai compreso, è maschio solitario, con sua corda unica tesa, mentre arpa è suonata, da molte dita del granchio.

321:se piove a san Ponziano, vino costa men del grano: Seba ci racconta, di quando giovinetto, NEPAL va girare, solo con bisaccia, in cerca di memorie: atterro a Kathmandù, mucche a pascolare, accoglienza familiare, su valli himalayane, 1 popolo di razze, inglesi hanno trovato, emerge con coraggio, Nepal sacro stato. Io giungo col monsone, vedo 1 squallore, assieme ai mendicanti, in cerca di calore, animali su strade, puliscono dai rifiuti, mercanti in biciclette, attendono clienti; barbieri e calzolai, in piazza vivaci, sarti e guaritori, soppesan corpi audaci, gracchiano cornacchie, sui fili alta tensione, Diesel sulle strade, motori del Giappone; scopro il nepalese, sensibile e profondo, lui mano nella mano, rispetta intero mondo, devoto alla famiglia, ignora le apparenze, distingue 1 persona, da rispetto che sente: valli a Kathmandu, Patan e Bhaktapur, furon citta-stato, convivon + tribù, durbàr piazza centrale, delle sovranità, ha templi buddismo, e hindu divinità. Su rive al fium Bagmati, sorge Pashupati, tempio Dioni-siva, Signor degli animali, protettor del Nepal, amico al toro Nandi, La cremazion sui ghat, alza fumi grandi: vedo molti sadhu, asceti itineranti, consacran loro vita, erranti meditanti, eremiti e anacoreti, di varie tradizioni, qualcuno fuma ganja, allontana tentazioni; attira assai devoti, pur Bhaktapur città, semplice il suo clima, che da serenità, peperoncini e grano, seccano su stuoie, donne brocche di acqua, portano da sole; artigiani e vasai, al tempio Swayambhu, incantano Seba, accanto al Durga Devi, scimmie tra le guglie, fanno loro giochi, ruote pien di mantra, attirano i devoti; in piazza sta vasaio, vicino stuoie paglia, son fasci di fuscelli, di varie graminacee, annodate fra di loro, Seba or beve tsampa, tè e farina orzo, mentre vasaio narra: mastro vasaio, in economia sussistenza, la melma modella, e muta sua coscienza, di ostinate paludi, febbre tifo polmonite, in speranza e riparo, sicura casa in legno, su palafitta bella, fuoco vien da sud, la pietra si arroventa, giunge con la pioggia, acqua necessaria, necessita serbarla, a mezzo di cisterne, bacini di raccolta, polle terra interne, ogni Acqua piovana, risorsa alimentare, raccolta e celebrata, nel tempo rurale, acqua primordiale, festa solstiziale, di estate e inverno, ecco rito guazze, assieme ceppo interno, vitale necessario, appare fuoco ambiguo, acqua social dono, di gruppo ed individuo. Vasellame arte fine, gira piastra al perno, con leva bastone, posto dentro al buco, scavato nel piastrone, a velocità costante, volano ruota inerzia, 1 forma nasce e cresce, ecco la sua festa. Ceramica è arte, di quattro elementi, argilla acqua-fuoco, + respiro dei venti, argilla lavorata, a mano e piedi nudi, immersi giù nel fango, dolori via spremuti: est di Kathmandu, sta pantheon tibetano, stupa di Bodhnath, qui primo antico nato, ha quattro paia occhi, aiuta direzionar, stupa è axis-mundi, monte Meru e Kailas. Uovo cosmo al centro, di tutti universi, tutto intorno a stupa, son gompa-conventi, a pareti colorate.| Seba incontra MILAREPA, un mercante tibetano, che vive su a Kodari, villaggio di confine, offre tè con tsampa, poi invita visitare, il ponte di amicizia, tra Nepal e Cina, Seba dal ponte, osserva alte valli, vista infinita, ascolta i rifugiati, intreccia destini, terre desolate, si vive più felici, su valli himalayane; narra leggenda, MILAREPA era mago, divenne poi asceta, eremita che apprese, arte del tummo, da Marpa maestro, che lo apprese a turno, da Naropa e da Tilopa, guru tantra yoga, venuto da Kashmir, con Lalla e Gopi Krishna, che Tummo praticava. Seba presso focolare, ospite di Milarepa, vede Thanka su parete, ritrae Padmasambava, seduto a fiore loto, al centro del lago, beve da 1 coppa, vin del risvegliato: mente osserva thanka, fa contemplazione, ascolta tamburo, di intensa religione, i mandala di fili, son sentieri avi, viaggiano coscienze, su sogni himalayani; ruota Kalachakra, 6 mondi ci consegna, Yama il re dei morti, pedagogia ci insegna, Budda in forma Yama, è mente illuminata, 1 specchio per vedere, la Morte rivelata: sua corona teschi, le molte incarnazioni, suo specchio vede tutto, vizi ed illusioni, collera ed inferno, fiamme buon consigli, insaziabili Spettri, torturan loro figli; 1 mondo di Animali, mostra istinti forze, Buddha con 1 libro, li aiuta a umanizzare, mondo degli Umani, è regno di orgoglio, Buddha x svegliarli, elemosina bisogno; sei regni palazzi, modelli di esperienza, riflettono la mente, Ruota di esistenza, mandala ci aiuta, comprendere essenza, natura della mente, causa e conseguenza; in cima Kalaciacra, stan palazzi Cielo, le nuvole abitate, dai nobili con clero, Asura presso loro, guerrieri ambizione, Ruota di Esistenza, dodici anelli pone: come dodici mesi, scorron alto in basso, leggo in senso orario, trovo conseguenze, legato a Ignoranza, un Desiderio emerga, segue Coscienza, che 1 Corpo mi aggrega; escono i Sensi, e la Coppia di amanti, segue Sensazione, poi vivere Insaziabi, cresce Attaccamento, a vita con traguardi, avviene Mutamento, Nasce ego moti umani, Morte tutto chiude, catena ricomincia, ognuno alla coscienza, lega si avvinghia. Tempo è illusione, edificio razionale, meditare al focolare, ogni fato sa fermare, mi fonde nel momento, annulla distanze, i 6 mondi della ruota, ferma in istante, la mente si ferma, e vita intera appare, Dzogchen meditare, è tempo che scompare, mente vuol respiro, x alimentar se stessa, respiro nutre psiche, che pensa esistenza.| Seba dentro al Bus, incontra Thonpa SHERPA, che nome conserva, del fondatore Bon, ascolta sua leggenda, sul ritmo della vita, si può incontrare Dio, senza forzature: vivon dentro noi, asceta e razionale, divider bene e male, appare innaturale, Dei sono infedeli, bugiardi irrazionali, portandoli alla storia, si cerca di domarli; Thonpa vide cielo e terra, tenere un consiglio, inviare tempesta, a chiudere villaggio, x uomini e bestie, soffrir fame e freddo, ecco i fiocchi neve, nel tibetano inverno: scendon roteando, per 10 giorni e notti, tutto sbiancando, avvolge neve sorti, nel gelo appiattite, le onde del lago, valle e colline, foreste nel basso, sepolte e livellate, e acque ruscelle, da ghiacci occultate, dove vita e morte, in uragano esterno, combattono assieme, nel calore interno. Villaggio di Nechung, in regno tibetano, fan festeggiamenti, per anno nuovo nato, venne tanta gente, a oracolo ritrovo, Thonpa era maestro, oracolo di stato, gira per i templi, con repertori canti, tra piccoli shortèn, siede parla poco, risponde con sarcasmo, ride ferma gioco: se question primarie, lui banalizza pure, inizia cerimonia, cantando invocazioni, al suono dei corni, o cimbali e tamburi, entra nella trance, balla a passi lenti, poi si arrabbia e balza, respiri possenti, torna al suo sgabello, ascolta le domande, risponde con versi, e con spada rituale, spiro Thimi Yangho, ritratto nel Tangka, antenato Sherpa, che visita Shamballa, soffia nel mandàla, + sabbie colorate, energie di natura, espresse e incanalate, conclusa la sua danza, Thonpa cade giù, sembra senza vita, Dorjè lo lascia pur, suo nodo viene sciolto.| Sajan il vasaio, incontro tra bancarelle, viene dal Terai, valle a ciel di stelle, fu raccoglitore, di radici e miele, seduto su sgabello, impasta argilla bene; mi parla quando jhakri, saman nepalese, di etnia Tamangani, indossa vesti bianche, pavone copricapo, ha tamburo doppio, perline e campanelli, tridente di Siva, lo connette al divino, guaritore e musicista, vasaio e pellegrino. Luna piena Agosto, va sul monte Kailash, grotte di silenzio, osserva le montagne, assiem altri devoti, sale fino ai laghi, x adorar dea-moglie, di Shiva detta Kali: il lago Gosaikunda, attira molte folle, che vogliono guarire, lavar loro dolore, sotto vento e sole, pioggia torrenziale, Sajan con il jhakri narra storie varie; attraverso foreste, di parchi nazionali, rifugio di asceti, e selvatici animali, percuotono tamburi, in piccoli santuari, danzan fino alba, incenso e canti vari; parlano agli uccelli, conoscono linguaggi, vesti rosse bianche, colori della vita, come lor folletti, maestri della via. Sajan dice a Seba, folletti son fuggiti, con fauni di foresta, dopo tagli boschi, fuggono montagne, i guardiani protettori, per habitat ferito, da var conquistatori: propizio fausto Pan, Rudra altro lato, terribil distruttivo, specie se scempiato, in estasi ai devoti, appare yogi nudo, che indossa pelle tigre, cobra di velluto. Mamme e bambini, al seno ad allattare, ascoltano canzoni, imparano che il male, se viene confinato, con stratagemmi cura, porta a guarigione, curando 1 frattura: spirito è sedotto, coi doni poi saziato, col sangue di gallina, viene poi ubriacato, si che mai ritrovi, la strada del paziente, e dentro a villaggi, mai tocchi altra gente; saman cinquantanne, sorride accoglie tutti, tira via tristezze, da donne con + lutti, depresse discriminate, socialmente sfiancate, Lui offre sua cura, e rigenera speranze. Sajan poi nasconde, volto in panno seta, entra in una trance, grida e si contorce, figlio di 1 lotta, condotta in gioventù, a vincer sue paure, di morte assiem tabù: ride e assopisce, prega e accende fuoco, con braci e candele, illumina suo luogo, inizia la cura, i malati stanno in fila, picchiati e massaggiati, dolori sputa via; sputa ogni sozzura, peli e sangue marcio, calcoli di pietra, strilla piange strazio, se canta poi soave, suzione ha terminato, il male incorporato, a terra ha ritornato: vede 1 anima suicida, persegue 2 figlioli, uno di essi trema, e altro pare matto, dopo ore di tamburo, e tartassati in cure, esplodono in trance, il giovane parla pure; con tono del defunto, racconta esperienza, due vecchi annotan tutto, x poi verificare, gruppo comunità, fan cura assai vibrante, accendono falò, a nutrir anima errante, spargono su braci, burro latte sangue, Sajan e il fratello, battono sui tamburi, i figli del suicida, saltan sui tizzoni, danzan liberati, tra odor misti a fetori. Sajan dice a Seba, imparare a morire, mistero dei misteri, psiche sa fallire, se lasci che accada, ananda può salire, se io non esisto, malattia non esiste; riesce la cura, cosciente esser niente, legge par assurda, a mia mente razionale, + mi sento male, e pià credo esser tale, a Io trans-personale, estasi può entrare: ora capace di guarire, poichè va recitare, se accetto di morire, si apre altra fase, piacere folle accade, estasi oltre lutto, reale è ciò che pensi, se diviene culto; ogni popolo sceglie, malattie da impastare, tutto fa gioia, ogni incontro par prezioso, lui attira malattie, con Mandala ragnatela, labirinto colori, che pensiero ferma; trova tuo posto, quando rumor onde, supera i pensieri, offerte riso fiori, dhalbat con i ceci, rosari di rudraksha, son scacciapensieri. paesi_nepal-rurale.mp4popoli_nepal_saman-nuit.mp4audio
||fino Aprile tutto non ti alleggerire e ricorda che veste di lana tiene pelle sana.

350:più grande lo Stato, maggiore la sua difesa: Bertrand de Blanchefort, sesto maestro dei Templari, contemporaneo a Cacciaguida, visse nobile cavaliere, che per Grazia di Dio, rifiuta sue truppe a Imperatore, che le voleva nel massacro, guadagna infamia traditore, che lo lascia indifferente, perché salvò vite a sua gente. Ebbe vita tumultuosa, viaggiando a Oriente e Occidente, si fermò pure in Italia, dove fondò i Fedel d'Amore, secondo stimolo da Oriente, grande Maestro e pur vassallo, di un feudo sui Pirenei, Rennes-le-Chateau dove leggenda, dice è sepolta Maddalena. Guerra Santa in nome al Cristo, scorre fiumi di sangue, Dante incontra in Paradiso, suo trisavolo Cacciaguida, ora beato morto in Crociata, seguendo mperador Currado, che lo mise in sua milizia, dove presto sale in grado, cavaliere io gli piacqui, lo seguii in Terrasanta, cioè terra dei khan, attraverso la Ungheria, fino a Roma Costantinopoli, a tutta l'Anatolia, nel dicembre 1204, alla testa armate francesi, incontrando quel russe, contro nequizia di usurpatori, trascurati dai pontefici, corrotti e negligenti, nello assedio via mare, di Costantinopoli Troia, io fui da quella gente, ucciso e liberato, da falso amor mondo fallace, e venni martire a tal pace. Cacciaguida brilla fuoco, in croce rossa Orda templare, il cui centro irradiazione, giace su orbita di Marte, che è una briciola su asse, di infinita croce al Cristo, che brilla di albore, cioè divina luce bianca, albedo contro terrestre guerra, che una croce umani portan battaglia, albedo contro rubedo, gente turpe mi ha liberato, dal mondo immerso in errore, nell'orrore e falsità, e dal martirio della croce, dei guerrieri orda crociati, sono arrivato alla pace, di vera croce del Cristo, che è infinito Amore, affrancato dall'errore, inclusa santità di guerra, in piccin orbita di Marte. Io trisnonno di Dante, nominato Cavaliere, da Corrado di Svevia, zio a Barbarossa successore, partii col re francese, dopo avere ascoltato, Bernardo di Chiaravalle, predicare la Crociata, abate a San Salvatore, riformatore cistercense, che fece sua preghiera, a proteggere Dante: oh Vergine madre, figlia del tuo figlio, infinita Beatitudine, che fai vorticar la pace, in compassione e sincronia, col Grifon d'Amore, dichiari guerra ai nostri errori, tu trasformi croce marziana, radiosa e infuocata, in croce albedo e alba di Pace. CacciaGuida parla a Dante, come l'anima di Anchise, quando vide il figlio Enea, nei Campi Elisi descritti, da Virgilio autor Eneide: o mio discendente, a cui fu aperta porta Cielo, guidato da Beatrice, Dante udì versi giocondi, che pure poco intese, il beato sfoga suo affetto, in ardor di carità, poi scese al limite ragione, Dante allor comprese: Benedetto Dio uno e trino, tanto cortese al mio discendente, Cacciaguida narra storia, di sua stirpe cavaliere, poi i destini di Firenze, quindi lancia sue invettive, contro Chiesa e la Francia, e profetizza futur Dante, e dei scaligeri benefattori, riguardo al suo poema, Dante toglie i sassolini, e il Lettore può incantarsi, ascoltar l'antico nonno: andava bene nei miei tempi, donne modeste e timorose, dedite alla famiglia, mentre gli uomini lavoratori, seri onesti e devoti, bella e buona la Firenze, adesso mancano i valori, a imborghesiti sotto al soldo, che hanno invaso la città, con loro brame arricchimento, e facile speculazione, sono nati nuovi quartieri, dove c'eran boschi e prati, e ferocia avidità, si muta in guerra civile, continui stermini fiorentini, tu pagherai con esilio, e con la perdita tuoi beni; trisnonno parla poi con Aquila, di Sapienza e Giustizia, a consegnar Dante a Saturno, dove inizia la Rubedo, ultimi canti di Albedo, croce latina color alba, questo è il casus belli, di guerra Terra e Cielo, combattuta nel cuore, per raggiungere lo Spirito, quan si uccide Leone Verde, e si imbianca e sublima il cuore, purificato e smaterializzato, poter acceder Spirito Celeste. Il Grifone della Unione, che ha celebrato Nozze a Dante, union sacrée con la Beatrice, da cui nasce il Sé tetragono, in unione allo Spirito, doppia unione Umanità, con Dio nel suo Eden, ora celebra la Unione, di Dante a spirite radici, per liberarlo da tutto, a salir leggero in cieli Aquila. Dante chiede aiuto, nel Cielo Giove giustizia, ad Aquila e Grifone, contro battaglia a leone verde, per entrare in contatto, con nos radici spirituali, a poter pulire il cuore, infarcito di malore, pur conquistata Pace e Libertà, da Inferno e Purgatorio, quante volte ci capita, di parlare con odio, di reagire con rabbia, di perderci in spiral timore, nell'angoscia del futuro, consegnando la vittoria, a nos passioni Leone Verde, intossicando il nostro cuore, di veleni oscuri poco alba, nos radici noi troviamo, dentro nostra storia, dove Spirito è materia, come fanno gli sciamani, che incontrano trisnonno, Dante annulla conflitto, superstizione parentale, alla ricerca di se stesso, oltre anagrafe locale: oh poca nobiltà di sangue, se induci gente a vantarsi, là dove affetto langue, ma ora qui nel cielo, mi sento di gloriarne, poichè manto che si accorcia, se ogni giorno non coltivo, il tempo ti sforbicia continuo. Intelligenza è Dioscuri, anima è il Grifone, Mondo è valle del far anime, identità personali, che fan mantello nobiltà, per alzare Dante in volo, Grifone ama le storie, dell'Anima di amore, a lui tosto affidate, perché la elevi a Spirito, tutti dovrebbero operare, in nobiltà di stirpe, di anima sapienziale, che ogni giorno un pò allunghiamo, nel nostro breve viaggio, angusto in pochi anni, ma vitale dentro al Tutto, calati nella Storia, siamo eredi di antenati, e per anima forgiare, serve Amore e Bellezza, a liberarci da dipendenze, e altre superstizioni, successo e apparenza, accumulo e potere, se ne esce praticando, servizio quotidiano, bioritmo sempre uguale, dai tempi di antenati, ecco il mondo antico, zappare e cullare, filare e narrare, faccenda assai divina, e radice spirituale, nel Cosmo cuor divino, e nessun vessillo in guerra, compete amor eterno. |Firenze buona e onesta, invasa da farabutti, attratti da facile profitto, cavan denaro dal denaro, soppiantano artigiani, che san che reddito è uguale, alla produzion lavoro, speculatori corruttori, disonoran la città, arroganti schiatte che, son forti coi deboli, ma deboli coi forti, che li corrompono o spaventano, là verso la borsa, comportano lotte, tradimenti e complotti, guerre civili e lutti, del giglio fiorentino, intriso di sangue, e trascinato alla polvere, con l'asta rovesciata, nel potere del soldo. |IPAZIA di Alessandria, osserva cielo e minoranze, cura lor diritti, insegna poi a Salerno, Serapium distrutta, Alessandria sconfitta, Nestore espulso. Re franco Castiglia, conquista Toledo, molti medici ottomani, fuggono a Salerno, farmacisti attenti, a umori di piante, rizomi e radici, coltello chirurgia, con Spongia sonnifera, che reca anestesia: Spugna imbeve succo, oppio e giusquiamo, bagnata avanti uso, aspira il malato, risveglia da spugna, beve aceto caldo, in aria appestata, preserva senzaltro. Testi alessandrini, ispirano più scuole, in Persia Cina e Russia, dentro ai monasteri, biblioteche e degenza, residenze per maestri, allievi e guerrieri, farmacopea impero, ingloba ricette, giunta da più terre. Rabarbaro da Cina, Cannella da Ceylon, Zenzero da India, Incenso da Yemen, Silfio da Libia. Napoleone in Egitto, bottina tesori, reliquie di orda, dei Ras faraoni, Etiopico oceano, separa Africa America, Etiopia è un equatore, grande come Cina, include terre Moorish, Indie occidental, e la sua capitale, vietato visitar. Sul Nilo vedi Girge, simile a Georgia, Yuri in carta Asia, e i franchi delle Marche, attestan Carlo magno, Alaska sconosciuta, con Kanada e Giappone. Siberia indipendente, fino a Pougachev, Perm era Germania, Vyatka è Vaticano, su stemmi medievali, dell Impero vasto. Giovanni tien corone, Arca bastone tiara, chiave di Alleanza, tra Dio e umanità, templari di Genova, legati al Presbitero, dividono potere, emblemi e croce rossa, Aragona e Castiglia, comunità sefardita, mentre da est, sarà ashkenazita, popolo Giudeo, da impero precedente, legato ad Egitto, è offeso e vilipeso, mutato in carnefice, Cristo al martirio, non tornano i conti, in fabbricato mito. Concilio di Trento, stampa sua bibbia, mentre Bibbia greca, stampa Mosca 821, da fratelli Zosimadas, con editore inglese, creano chiesa greca, ribellione 821. Storia egizia fu, storia burocrazia, commerci e sacerdoti, e mondo conquista, flusso riflusso Nilo, sole e luna viva, tempio simbolo di mondo, casa medicina: luoghi di incontro, di affari e culto, di scriba scritture, e fumo di incenso, si mastica natron, bicarbonato sodio, salvia e rosmarino, giorni di riposo. Egizi godon vita, preparano la morte, come il mito Aida, di Giuseppe Verdi, Aida principessa, di etiope lignagigo, col generale egizio, sepolti in piramide, navigano in Cielo, tra stelle e canoe, ogni persona ha, doppi anima e spiri, Ka Ba e Akh, 3 parti e lor destini; piramidi con mummie, proteggono Ba, raggiunge aldilà, morto a viaggiar, inizia con Osiris, regione Dat-Ade, mondo sotterraneo, sole muore-nasce. Defunti usano porte, ma serve parola, x mappa di Ade, Anubi enigma gioca, lui usa la bilancia, mentre dio Thot, sta vicino e scrive, registra verdetto, in mantici versi, assieme al coccodrillo, che aspetta mangiare, cuore di ogni infido; sottoposti a giudizio, di antenati morti, in piedi avanti Osiris, accompagni tuo Ba, dopo confessione, che eviti condanna, ogni cosa è vista, indagata e rivelata. Udjet dea-cobra, dà nome al basso Egitto, e Nekbet avvoltoio, nomina alto Egitto, Vultur auriculari, regna fino in Nubia, entrambe dan corona, al sovran che cura; proteggono con ali, artigli animisti, egizia tolleranza, feticismo di vacca, leon rettili uccelli, avvoltoio e falco, + ibis coccodrillo, scimmia cobra gatto. Nilo è come Niger, Fiume dove sgorga, inizio del mondo, in grotta di Assuan, con festa inondazione, nel 18 giugno, Leilet el nuktah, Notte Lacrima punto. Spirito del fiume, ha sembianze Hapi, essenza del Nilo, androge ventre hai, seni donna ciuffi testa, piante del Nilo, primi egizi geni, ricchi di animismo, tra pastori agricoltori, animali totem, feticci genius loci, associati a dimore, Dei vanno in scena, in ogni dinastia, tra basso-alto egitto, 42 province Sepat, diverse x lingua, stile vita religione, entro ogni nomoi, citte paesi e oasi, esiste capitale, dei feticci imperiali. |Clero ieroglifo, da Cairo sul Nilo, fin Ierosolima, e Iusa Yoroslavl, fin Bisanzio e Mosca, e araba al-Quds, incidono oroscopi, di vicende cristiane, durante medioevo, come palazzi vaticani, antico calendario, per agricoltura, e miniere balcane, per pistole damascate. Osiride-cristo, in Egitto ricorda, Cana dove Iusa, produce la vodka, tra fiumi Oka-Volga, emergono atamani, che fondano Tartaria, insieme di canati, assieme a monasteri, battesimo egizio, è adorazione Magi, matrimonio con orso, Giorgio con drago, che imposta Orda guerrieri. I giannizzeri riscossi, da famiglie cristiane, tra 8 e 10 anni, ragazzi ortodossi, e turco sciamani, addestrati a disciplina, anni di arti marziali, politica e filosofia, diventan giannizzeri, fanteria truppe di ottomani, guardie del corpo, primo esercito moderno, di tutta la Europa, pagati regolari, proibito di sposarsi, o di commerciare, completa lealtà, verso il Sultano, consiglieri o governatori, di khan imperatori. Come i Mamluq, usano armi da fuoco, indossano armatur pesanti, divisioni corazzate, truppe di assalto, chiamate Serdengecti difficil da sconfiggere, nonostante alte perdite, e i sopravvissuti, promossi a grado alto: sergente vuol dire, chi rischia la sua testa, giannizzeri volontari, usano cannoni, dal 550, per secoli vari, pistole e carabine. Giannizzeri famosi, ribelli a imperatori, nei colpi di stato, a difendere Impero, di cristiani ottomani, protettor dei Balcani, decretò scioglimento, quan cadde antico impero. Mamluq cavalieri, di origine Kipchak, circassi e caucasici, e copti cristiani, son soldati, e sovrani musulmani, presi da bambini, per canato di Egitto, Mameluke temuto, Napoleone li elogia, dal verbo malaka, simile a schiavo, proprietà di un mecenate, e addestrato in caserme, del Cairo sul Nilo: creano sultanati, da Delhi a Turkiye, Iraq e Persia, Azerbaigian Turkmenistan, Uzbekistan e Afghanistan, assorbiti da Ottomania, 747 e 831. Mamelucchi slavi, sotto basilisco, han cappotto zibellino, legan Volga al Nilo, la forzata sodomia, venne poi ridotta, quan copti egiziani, ne cambiano usanze. Mamelucchi a Baghdad, alleano a Nicea, Genova e Bisanzio, e scortan Maddalena, fino ad Avignone, con doppio matrimonio, a unir cristianità, ai fedeli di Mosé. Egitto imperiale, monumenti terra e mare, regge fin 19, con Suez e Nilo, rifugiano in Europa, quan fu persa guerra, gipsi emarginati, popolo incompreso, come ebrei yudei, ispano-provenzali. Canaan terra khan, gloria di Israele, sacerdoti e nobiltà, legati al potere, portano lignaggio, Angiò di Provenza, Aragonesi e Borbon. |MAOMETTO dinastia, dominio rinnova, da anno 453, molti fuggono via, da grande Ottomania, erede Romania, in terre Occitania, anno 492, accade cataclisma, leggende di Saturno, come Visnu in India, narrano diluvio, sotto imper romano, Visnu in forma pesce, appare al buon Manu, antenato di umani, e gli diede una legge: fai una gran barca, dei germi del mondo, annuncio che pioggia, andrà tutto tondo, distuggo abomini, cannibali disumani, a rifondar giardino, per esseri umani; se osservi Analemma, solare e lunare, presso di Natale, ti mostra posizione, del sole per un anno, stessa ora stesso luogo. Dante pure osserva, tal stelle luminarie, e in Cassiodoro scrive, che il Sole perse luce, bluastro fiacco fu, eclissi anno intero, Luna brilla poco, diluvio si avvicina, nel destino gioco. Vacca sacra narra, che dopo cataclisma, erutta inondazione, seppelisce città, fango che innalza, livello di strade, persone scomparse, alcune divorate, altre rifugiate, in grotte nuraghe, o città sotteranee, eruzione Vesuvio, fà orfane contrade. Dopo gran diluvio, tre uomini saggi, tornano a Yoros, a cercar tra rovine, il tempio perduto, da rifare altrove, in terre occidente, franca occitania, Tevere ed Anglia. Dai popoli migranti, nascon città costiere, riparano i ponti, su rupi tufacee, affacciate sui fiumi, nascon comunità, fortezze dei lupi, come Luni e Cere, su Marta e Biedano, recan vita a Tarcna, butteri e acquedotti, fortezze rupestri, estese dagli slavi, di tredici tribù, i Yuda detti etrusci, figli di Giacobbe, detto Israele, nella Tartaria fonte. |Nestore Iskander, descrive assedio, Costantinopoli 453, Maometto sovrano, armato a meraviglia, di eserciti e navi, davanti alle mura, cannoni e soldati. Maometto riforma, divide culti vari, peste uccide pure, + strati sociali, Maometto militare, purga infezione, lotta contro Roma, guida ottomani, e muore in assedio. Succede khan-califfo, Maometto secondo, che prende Moscovia, durante il seicento, diventa ottomana, moscova dinastia, Ivan III sultan-kan, fin torbidi arriva. Maometto vincitore, ha Guardia a cavallo, capi e Gran Visir, che parlano slavo, come Persia e India, parti di impero. Ambasciatore a Mosca, Tomas Cantacuseno, nobiltà romana, considera Maometto, un cambio dinastia, conquista ottomana, campagna propaganda, di superstiti sconfitti, fuggiti nel west, a convincer boiardi; riparan sul Tirreno, tra paludi malaria, attendon momento, riprender Roma, fortezza Vaticana, città rinominata, con nomine di papi, lotte intestine, la propaganda dice, Etruria sia romana, Roma sia in Italia. Andrey Stepanenko, cita due calendari, Costantinopoli e Roma, 53 e 76, fondazione e fine impero, sistema a base otto: Roma cade 476, bisanzio 453, cioè 789, rivoluzion francese. Solimano diventa, nuovo califfo khan, e moschea Selim ricava, da palazzo Costantino, sopra quinto colle, nel Fener quartiere, poi chiama architetti, franco-prussian; distruggono teatri, riscrivono storia, san Maria dei Mongoli, salva eccezione, patriarcato greco, sultano concessione, Miriam Theotoka, come Santa Sofia. Rivelano visioni, fuga di Maometto, da Moscovia antica, al regno di Kazan, fuga detta Egira, impero si divide, in crisi epidemia, Tamerlano arriva. Intorno a tende khan, barili vino e vodka, facilitano ebbrezza, cibo bevande e svaghi, mentre prigioniere, servono il kefir, Timur decora i suoi, ordiani soldati, e durante funerale, simile a Maometto, la pelle suo tamburo, dopo va tagliata, a impedir servire, un altro proprietar. Gengis-Khan biografia, riflette Timur khan, ovvero Tamerlano, sultano di Turàn, lungo mar Nero, fonda Orda Nogài, presso di Samara, sfida khan di Roma. Timur fonda Damasco, intorno Samar khan, ovver Costantinopoli, poi Cairo e Shiraz, Mosul e Baghdad. Si scrive con Mehmet, e monarchi europei, a mezzo di Giovanni, e casta di notai, che gestivano possessi, di tutti territori, x conto di tribù, o casate riformate, dopo il cataclisma, riscrivono le date, cambian dinastie, con fiction vaticane, storia che diffonde, dal Concilio Trento, e molti confonde, ma l'arpa medievale, rivela vero Cristo, re dei re di Roma, che primo Tempio eresse. storia_guerra-italo-ottomana.mp4storia_tartaria_mud-flood.mp4audio
||Egitto moderno, cristiani copti egiziani, oltre 10 milioni, di apostolica Chiesa, aderirono al moto, indipendenza da Britannia, dopo grande Guerra, da Cairo cattedrale, Patriarca Cirillo V: la lotta comune, assieme ai musulmani, calmò proselitismo, di protestanti vari, lor fede cristiana, ha monastica base, pellegrini devoti, digiuni comunitari, conferenze nelle chiese, fan rete popolare, tutela sociale, sanitaria educativa, ai propri fedeli. Nasser 952, li volle marginali, a trovare consensi, verso il comunismo, e Sadat presidente, tentò apostasia, otto vescovi arresta, e patriarca in esilio, incidenti e tensioni. Mubarak prosegue, loro emarginazione, dal pubblico impiego, poi generale Al Sisi, riporta rispetto, alla Chiesa copta, a fermare i jihadisti, salvando concordia, inter-religiosa, unità del Paese. |Conquistar nostre radici, che affondano alla Storia, è inizio del rigetto, di zavorra materiale, Cacciaguida profetizza, a Dante il suo futuro, Tu lascerai ogni cosa diletta, la prima pena dell'esilio, Tu proverai come pane altrui, è amaro o sà di sale, e com'è duro salir altrui scale, pietire aiuto e misericordia. Il trisavolo Cacciaguida, si fé prima splendente, come sol su specchio d'oro, indi rispose coscienza sporca, di propria o altrui vergogna, sentirà tua parola brusca, ma rimossa ogni menzogna, tutta vision si manifesta, e lascia chi gratti dove ha rogna, cioè chi ha colpa pur ne paghi, che se tua voce inizia molesta, al secondo gusto sarà digesta, questo tuo grido farà come il vento, che percuote più alte cime, ti sprono a scriver tuo Poema, senza temer offese altrui, perché solo nel futuro, l'opera ben digerita, darà vitale nutrimento, ai posteri lontani, che non complottan con la morte, ma lottan per la vita, nutrirla ed apprezzarla, poichè tutto è accaduto, tutto si è compiuto, anche il tuo futuro, leggero puoi salire, a contemplar sorpresa, che Aquila prepara, dentro Arco di Fuoco, vedrai il tuo Poema, ancor da terminare, orbitare come rota, che igualmente è mossa, nel cielo Primo Mobile, dove gira eternità.

217:Papagno laudano, eccita o deprime, umul kia?: PAPAVERO Rosolaccio, petali scarlatti, rhoes rusalena, papata rossa paparina, papagno pie di papero, il celtico Pappa, lattice mescolato, a pappa bimbi nanna: erbacea annuale, pelosa lattiginosa, radice bian fittone, fiori april-maggio, cresce su incolti, e su campi cereali, sopra terra smossa, segue lavori umani. Papaver sonnifero, detto |OPPIO Papagno, col nome di Laudano, lo usava Paracelso, mette oppio thebaicum, in pillole nere, come antidolore, assai in voga divenne. Papavero oppio, è pianta annuale, cresce in molti suoli, lavorati pare, in tutta Italia, da maggio fin estate, Papaveri + alti, son colti a seccare, a riparo umidità. Opium palline, fumigazioni antitosse, ingerite masticate, mesciate a bevande, cura la diarrea, induce sua trance, farmako e veleno, rilassa il muscolare. Papagna sgradevole, con miele a bambini, diluita con latte, 2 gocce succhiotto, zucchero in pezzuola, fa dormire i bimbi, appapagnarsi dico, sazi e sonnolenti, qualche goccia in +, a bimbi + lesti: poche gocce papagna, calman 10 figli, così la mamma può, lavorar continua, nel giorno di bucato, piccoli nel cesto, dormono beati, 1 succhiotto hanno preso. Oppiacei ed oppioidi, Oms cita criteri, papaveri endorfine, alleviano dolori, oppiacei derivati, inducon euforia, impulsi nervosi, modifican biochimica. Mantegazza scrive, se in dosi elevate, stupore depressione, del respiratorio, insensibili al dolore, morfina in medicina, potente analgesico, ferma anche la tosse, inibisce cervello, rimane la CO2, overdose sonno interno: restringe pupilla, capocchia di spillo, si abbassa pressione, e corpo calore, la morte si rischia, paralisi respiro, eroina è morfina, un acetico chimico, provoca dipendenza, svanito effetto, si ha crisi astinenza, tempo irrequieto, insonnia e tremori, dolori addominali, vomito diarrea, inappetenze dimagranti; sintomo si attenua, molto lentamente, scompare in 1 mese: narceina e morfina, con codeina inducon sonno, tebaina e narcotina, han convulso ritorno, impressioni emozioni, rapide al cervello, centri motori e di idee, in modo intermittente, narcotizzano nervi, oppure li eccitan, anestesia e sonnolenza, o delirio assegna. Laudano Paracelso, usato e coltivato, da caste sacerdoti, fiore della gioia, a slavi assiri russi, ottomani mamelucchi, coltivano a Cipro, esportan spezia in giro, presso le corti, con arabi e olandesi, a Cina si avvinghia, farmacista inglese, Friedrich Sertuerner, morfina sola vuole, da oppio indiano in Cina: Compagnia indie, complotta imperatore, che con editto vieta, eccesso di oppio, ma perde terre guerre; cronica diarrea, pus dolori addominali, morfina azion dipende, singolo individuo, chi sente ipnosi, chi prostra in delirio, 1 sonno che calma, il dolor + sentito. Egizia medicina, usa oppio a consolare, sofferenza umana, a dosi piccoline, aiuta digestione, mentre in eccesso, reca febbre calore. Oppio eccitante, su gente assai nervosa, rallenta digestione, cioè assimilazione, oppiofago è scosso, respiro irregolare, disturbi e voluttà, x anni può provare. Teriaca ricetta, oppio con farmaci, impastati con miele, rimedio a + mali, riveduta da Andromaco, Teriaca bizantina, x cefalee epilessia, febbre sordità, problemi della vista. Rajput India, dicono Umul kya? hai preso tuo oppio? fuma e prendi gioia, emergono da sonno, sudano a sauna. Thailandia museo Oppio, di miti e leggende, esibisce calendari, di etnie montane, comparazion agrari: la pianta tabacco, nasce da seno donna, mentre poppy fiore, nasce da vagina amore, due settimane dopo, di petali caduta, contadin locale, pratica incisioni, orizzontali superficie, capsule verdi, lattice esce, gocce bianche fuori, ossidan lattice, raschiato dopo 2 ore, a farne pani opium, colore marrone, amaro odor pungente, leggero ammoniaca, sciolto acqua verde; 500 mila fiori, fan 10 kili opium pane, in arabo ufiyun, ufeem in indostani, yeeb per i Hmong, o-fu-jung in Cina, oppio e acqua calda, antica medicina. flora_papavero-oppio_italia1935.mp4flora_oppio_degli_akha.mp4audio
||ROSOLACCIO e Papagno, han molti semi buoni, addatti a pani e dolci, ricchi in elementi, come la Nigella, pianta lor cugina. Giardin fitoalimurgi, da febbraio cogli, rosette basali verdi, del Papavero rosso, croccanti insalate, o acqua sbollentate, in agro ripassate, crude senza esagerare. Semini fine inverno, piante + piccole, foglie come lattuga, e petali bibitone, rosetta bollita, e saltata in padella, ripien di ravioli, o mix di minestra: reciso stelo a giugno, lattice reca, sbianca macchie rosse, di mani e viso, petal foglie blande, essudan bronchite, seda scottature; suo sciroppo fiori, calma nervi tossi, 50 grammi fiori, tu metti a macerare, mezzora mezzo litro, acqua cucinare, filtra spremi fiori, fai impacchi al viso, di mattina e sera, e conserva in frigo. Infuso di Papagna, come infuso Rosolaccio, capsule bollite, filtrate calman tosse, selvatico Papagno, induce sonno dolce, mentre suo Fiore, e stessa medicina, calma tosse e dolore, rilassa cervello, o scuote tutti nervi, e su Atropa belladonna, ha effetti antagonisti.

59:Tinca di maggio e Luccio di settembre, quando il pesce fa bianco occhio, segno che è cotto; la triglia non la mangia chi la piglia: TROTE e Salmoni, in torrenti montagna, restano immobili, nella corrente forte, come ancorati, al flusso impetuoso, se sono allarmati, sparano a velocità, contro corrente, piuttosto che a valle, dover acqua si scalda; ruscello più freddo, presso sorgente, accumula energia, che scorre verso monte, usata dalle trote, come un canale luce, dentro acqua corrente, trote cercan tal flusso, e son risucchiate in alto, da magnetismo in acqua. Schauberger osserva, poi aiuta trasportare, legno lungo i fiumi, con elica speciale, che vortice crea, device a repulsione, Natura motore, è vortice concentro, produce energia, o aiuto trasporto, Acqua stagionata, magneti caricata, risale cime monti, e disperde nelle valli, rendendole fertili. Marmotte guru umani, usano acqua e dighe, la fan precipitare, in tubi e turbine, di elettriche centrali, esagerando troppo, prosciugano paludi, e abbattono foreste, raddrizzano fiumi, modifican paesaggi, danneggiano funzioni, vitali a ecosistema. Acqua perde forza, in condotte rettilinee, poiché la materia, è puro movimento, energia vorticosa, mentre nostre macchine, lavorano nel modo, in cui Natura decompone, e dissolve la materia, è centripeta forza, da esterno verso interno, raffreddando e condensando, energia implosiva, più della esplosiva, silente ed economica, più potente ed efficiente, purifica e struttura. Forzare acqua in canali, con turbine a pressione, darà moto forzato, la priva di energia, aumenta temperatura, che decanta sul fondo, causando erosione, di rive inondazioni: in centrali idroelettre, è convogliata in condotte, a enorme pressione, e poi scaraventata, contro lame di acciaio, dove viene frantumata, e ossigeno disciolto, centrifugato a esterno; a fine disintegrazione, fisica energetica, acqua senza ossigeno, è immessa nei torrenti, impatta sui pesci. Schauberger propone, usare acqua piovana, fluviale o marina, anche se sporca, la capacità depurativa, del vortice permette, a composti nocivi, di essere scomposte, in gruppi innocui. Là nel fiume Vesca, pure se inquinato, vedo vari |PESCI, 鱼类yú lèi e Crostacei, pesce Cavedano, Gambero di fiume, Austrapotamobius pallìpes, granchio acqua dolce, Potamon fluviatile, Barbus plebejus, Rovella e Vairone, cioè Rutilus rubilio, e Leuciscus souffia. |TRITONI a primavera, sguazzano acquitrini, maschi + sgargianti, corteggi femminili, mangian pulci di acqua, e larve di zanzare, come i pesci rossi, CARASSI polle acque. Emilia ci racconta, del Luccio migratore, che a primavera passa, campi tutte ore, depone sue uova, in rigàgnoli nei campe, si divoran tra loro, se mancano larve; li vedo soli o coppie, van controcorrente, lor forma aerodinami, + viaggio consente, se tento di toccarlo, veloce guizza contro, oscura la sua fuga, con fango là sul fondo. |Anguille in notti buie, maggio fin autunno, vanno verso il mare, proseguono lontano, depongono le uova, ai Caraibi caldi mari, ardite migrazioni, fan molti animali: se giovani Anguille, provengono dai mari, lunghe e trasparenti, van campi allagati, nascondono di giorno, a riva sotto sassi, le tocco facilmente, a mano a pochi passi. |Misgurno di palude, ha vescica natatoria, reagisce alla pressione, muta di ora in ora, riempie in superficie, con intestin inspira, intestino prende aria, sottile strategia. |GLAUCO leggenda, narrà Dante Virgilio e Ovidio, in Purgatorio rinasce anima umana, diviene degna di salire, e canterò quel secondo regno, dove uman spirito si purga, e salire al ciel diventa degno, vi accorgete voi che noi siam vermi, nati a formar angela farfalla, che vola a giustizia sanza schermi. Dante asceso alla montagna, vuol riposo e fa tre sogni, sogna un'aquila penne d'oro, che dal cielo lo rapisce, lo trasporta in alto a sfera, dell'arco di fuoco, metamorfosi vive: in sogno parea veder sospesa, un aguglia in ciel con penne d'oro, con ali aperte calava intesa, e fui ratto al sommo consistoro. Ganimede giovinetto, da un aquila rapito, per volontà degli dei, e sollevato verso il cielo, a diventar coppiere dei. Beatrice fissa il sole, in Paradiso metamorfosi, ci prova pure Dante, ma deve subito desister, egli allor guarda in occhi Beatrice, sempre fissi nel sole, li usa come specchio, a contemplar luce divina, attraverso occhi di lei, e attraverso questa luce, ha inizio ascesa verso il cielo, di là di condizione umana, capisci il mito e metafora: suo aspetto dentro mi fei, qual si fé Glauco a gustar l'erba, che lo mutò in divinità mare, trasumanar di là dei limiti, non si può spiegar parole, ma solo accetta esempi miti; nel guardar dentro Beatrice, Dante è come Glauco, quando mangia erba psicoattiva, che lo muta in Poseidone, a trasumar oltre limiti; in metamorfosi di Ovidio, Glauco è pescatore e psiconauta, venuto a contatto con un'erba, che ridà vigore ai pesci, i pesci da lui pescati, riguadagnano il mare, allor lui gusta quell'erba, è spinto a immergersi in acqua, accolto da dei marini, anch'egli diventa un dio, può parlare agli antenati. Dante non ha quell'erba, così ottiene metamorfosi, attraverso sguardo di Beatrice, la qual riflette luce divina, cioè grazia che scende a uomo, e fa trasumanar a spiritual. Dante non si accorge del volo, progressivo che compie, dal Paradiso terrestre, alla sfera del fuoco, e da qui al cielo Luna, sua metamorfosi interiore, psiconauta esperienza, eleusina iniziazione. pesci_pescerosso_longevo.mp4audio

42:nganza thoto gho bwete ama diaka gho terabuti mourino ghevedet nièmbo: Te va gho gandza bobango, moughenda mouma diotse à mayena, nganza thoto gho bwete ama diaka gho (terabuti), mourino ghevedet nièmbo, mbeye itali. IT Esiste un tempio, molti stranieri possono vederlo, tempio terabuti, danza luce e canti, fiume d'Italia. |Sventola arancione, bandiera in giardino, indica che è in atto, un canto del cammino, gli ospiti riuniti, assieme ai terabanzi, inseguono la storia, di 1 o tutti quanti: partecipar la storia, è punto di partenza, crescer progredire, in nuova conoscenza, recuperare gap, che civiltà ha prodotto, raggiungere fratelli, aborigeni del mondo; esempi di culture, rinate fuor cemento, annodano rapporti, gruppi eco-sostegno, in agro-sussistenza, baratti e autonomia, al sabato antenati, reincontran sulla via. Un mondo è finito, qui si apre infinito, Auguri e buon viaggio, anzi buon appetito! una storia una porta, lascia entrare pathos, in forma di un canto, o di Eros e Thanatos. Mentre i terabanzi, cantano quartine, a sera attorno fuoco, varcano confine, rapporto amicizia, ponte fra due mondi, tengono compagni, in veglia o nei sogni, domande a mente fresca, producono risposte. Tago appare Ananda, nel cuore di Raseno, indica la strada, aborigeno sentiero, ripete inni e canti, spesso senza sosta, scuoton dappertutto, alimentano la forza, ritmo del respiro, sente inspirazione, entra e conversa, esce espirazione, amante con amato, trabocca la canzone: Cultura fu illusione, gioco di umani, svelata e narrata, da piante ed animali, epopea ritmata, la canti in 1 sol sorso, ritmi salmodianti, o in lento discorso; se tu non comprendi, leggi e vai avanti, ora questi canti, chiariscon uno agli altri, Tago è sottofondo, allude miti e gesta, ti cura a mezzo versi, accendi la sua festa. Seba ci racconta, i simposi del Giardino, la storia sufi indiano, venuto assieme a Gandhi, recupera memoria, in valle del Biedano, sosta nelle grotte, Sai Baba di Shirdi, di giorno e di notte, incontra genius loci, Tago e le sue rose, assieme ninfe acqua, nel fiume ascolta note, ritmi musicali, di africane scuole. Il sufi nella selva, medita a lungo, rivede suo villaggio, con gli abitanti che, erigono un tempio, santuario di cura, per anime e terra. Shirdi è religioni, tra ulivi si riposa, poi inizia a cantare, ispira prima strofa, in sottofondo orchestra, grilli vento e rane. |RASENO acquista terra, e smacchia roveti, vigneto ed oliveto, impianta frutteto, annoda quartine, in poema LiberTages, rende ecosistema, luogo di epifanes. Decenni successivi, lui storico locale, compone una ballata, del viaggio liminale, Raseno offriva vino, tisane frutti vari, aroma della Terra, felici i commensali, 1 fuoco scoppiettante, scalda le autostime, fuori è notte e piove, in valle del Biedano, risuona suoi canto, nel tempio ritrovato. Raseno sua canzone, quartine salmodia, sonora immensità, fuor quotidianità, vive come in sogno, perde ogni pudore, Pan di ciel e terra, rivela gran mistero, ai piccoli fratelli, cuori di umiltà, pupilla specchio porta, due mondi esterno interno. Se 1 canto dei Sogni, va simile a spada, trafigge e risuona, la testa e la pancia, al corpo poi accende, sua festa di danza, i demoni caccia, Liber Tage incanta. Cuor detta un cammino, ispirato di vino, il Cielo fa entrar, spegne un confino, idee a dilagar, Raseno in capanna, inizia battaglia, eremita in silenzio, sente presenza, del Sufi antico tempo. Terabuti è zen, mente chiar presente, nulla fare attorno, resto nei silenzi, nessun concetto sorge, vedo la corrente, tutto dentro scorre. Alberi maestri, son forza di animali, forza di polmoni, aiutano gli umani, uomo itinerante, una donna poi lo segue, se segue un ambizione, la civiltà consegue; uomo insofferente, ritorna nella selva, se vive solitario, dao gli si rivela, scrolla come orso, si stira come uccelli, prolunga la vita, e rilascia gli orpelli: quan fuoco se ne và, se ne và nel vento, la polvere dei morti, al vento fa convento, la cenere poi canta, nel soffio si diffonde, canta senza posa, in spirito dovunque, cogli occasione, cammina ascolta pure, segui tuo respiro, dopo un pò si arresta, da qualche parte ferma, presso ombelico, poi riprende e sale, gioia senza fine, Cuor va traboccare, stupore oltre confine. Canzone perpetua, sforzo incessante, di spirito umano, pure quando dormo, ascolto suo verso, angelo alla porta, nel cuor posizionato, mistica comporta, cuore imperturbato, sente voci dentro, fuge tace e quiesce, anacoreta intento. Fremito dei canti, al fuoco della sera, intona una canzone, penetra ogni cosa, col desiderio amore, inutili parole, cuore riconosci, sostegno primordiale, presente in vigilanza, stabile rimani, ogni mondo è sogno, ieri oggi domani: ognuno sperimenta, secondo date idee, poter della parola, agisce nelle vene, se vado ignorando, il mistero profondo, io recito invano, ogni Veda del mondo; se inganno gli amici, con puro ed impuro, morale arbitraria, io in loto seduto, denudo mio corpo, e vò cranio rasare, sto sol recitando, 1 buffone teatrale. Raseno spir sospinge, Tace ogni parola, resta solo ardore, imita deserto, interno testimone, se tutto fu creato, da un atto di scrittura, nel corpo registrato. |SEBA visse al capanno, del tempio Terabuti, incontri misteriosi, con Tago genius loci, storie di compagni, che vider altri luoghi: il giorno lavorava, la sera li ascoltava, in Agro coltivando, e Beti in cuor suonando, il cerchio dei simposi, varia sera a sera, per ospiti e novizi, che restan dopocena. Tra i dodici del tempio, Emilia insegna orto, gestire rifiuti, in sano rapporto, Giorgio Taras gitano, reca medicina, con Mallendi dal Gabon, e Sesto Nimal da Indocina. Martin Chiviliu, sciamano messicano, narra attorno al fuoco, sue avventur lontane, soggiorna al Terabuti, sosta e poi riparte, e io trascrivo in arte. Pamela fu mia moglie, mi diede dei figli, migrammo tra regioni, a trovare lavoro, in tempi di crisi, affrontammo i problemi, con Lisa la taoista, gran terapeuta in fieri. Curavo orto-giardino, assieme a Pamela, gestivo miei rifiuti, con Kino Kalahari, come pellegrino, in cerca di risposta, lavoro al giardino, e canto senza posa: aumento vie dei canti, da zero fin seimila, a dodemila in anni, le labbra vanno sole, senza sforzi ormai, da lingua verso cuore, emergono le storie. Esiste un Tempio ai margini di terre antiche, vuoto e di forma incerta, privo di ornamenti, senza muri, senza supplicanti e sacerdoti, ma pieno del Divino, molti possono vederlo. Il tempio Terabuti è nato il secolo scorso, Sai Shirdi si è fermato, vicino al fiume Biedáno, giunto da India, il mistico in Italia, erige una capanna, per ravvivar la danza gioia. La danza produce, una luce misteriosa, riscalda i pellegrini, attratti in questa zona, loro sono testimoni, di Tago fuori solco, che intona primo canto. Un secolo dopo, un gruppo di amici, guidati da Raseno, ritrovano capanna, Raseno professore, uno storico locale, scrive nei versi, questa canzone, restaura il tempio, e accoglie i visitatori. Yolanda dal Brasile, impegna le sue danze, mentre Romulo guaritore, impegna cure di Ande. Raseno narra storia, del tempio senza tempo, di viaggi in paesi, reali e immaginari, Seba scrive tutto, in poema Libertages, percorre con un filo, le tappe di più avi, kukulkan fondatori, di gruppi e percorsi, gli snodi del tempo, e le civiltà dei ponti: quando muore una città, il nomade riacquista, istinto a camminar. Culture e civiltà, di nomadi e stanziali, gioco cataclisma, di vento o di soffio, mescolan respiri, in Anassimene incontro; se ogni campo ha seme, sogno che sostiene, speranza nel futuro, chiama evoluzione, impero argilla crolla, sopra suo deserto, e Popolo di Pan, ri-afferma suo concerto. Terabuti è sogno, narrato da quartine, eco in Australia, e toltechi fuor confine, Raseno canta ancora, presso Mar Tirreno, in me abita un Re, che vive nella grotta, chiuso pure un mese, digiuno o poco cibo, senza aver pretese, mi dona il viaggio primo. Luglio mese arrivia, Seba fo campeggio, osserva creature, mentre va passeggio, insetti ed animali, di aria acqua e terra, Piante pien di Sole, e Funghi sottoterra; se gira pellegrino, posto dopo posto, traverso la campagna, gira pure il bosco, tengo pane secco, su spalle una bisacca, libro in camiciotto, Libertage e basta: caccio via angoscia, di vecchia disistima, assalti senza soste, canta con fervore, alimenta divino, fuoco interiore, con danza di bambino, pieno della gioia, rinasce a ogni invito, Tago con la gente, in estasi rapito: loda frate Sole, Luna e Stelle vive, loda Acqua pura, aiuto a mille vite, loda vento e aria, con nuvole e saetta, loda nonno Fuoco, che canta senza fretta. La Via del Terabuti 道, domani vo scoprire, suoi 4 mila metri, terra riesce offrire, se li cammino tutti, farò dieci kilome, podistica salute, ai nervi ed il cuore. Mi sembra la terra, un organismo a sè, autosufficiente, pulsante nel suolo, scambia sue sostanze, con piante ed animali, tesse circostanze, il verde poi letame, nutrono entrambe, piante col bestiame, vedo tra loro, uno scambio digerente. Io con il badile, sollevo sposto terra, Zappa rompe zolle, e sradica il feltro, lubrifico mie lame, le forbici soffrego, con la pietra mola, che regola impiego. Io Seba con Pamela, andavo risvegliando, impulso antico canto, dopo aver sofferto, dubbio e confusione, canto al terabuti, a cena e colazione: magico imprevisto, amore là mi attende, adatto ciò che sono, arpa mi risplende, momenti di conforto, dona e mi consegna, quando inaspettato, Tago viene insegna. Taras Mantegazza, elenca cibi nervi, fermenti distillati, caffeici e narcoti, gioia ed ebbrezza, riduce a trasmissioni, di interiori moti, o esterne impressioni, questi combinati, ci fan loquaci o muti, ghirlande di parole, nei simposi avuti. Esplori 1 canzone, ti scopri a meditare, pratica ogni giorno, 1 orto si può fare, giri fra ortaggi, cogli tue impressioni, matita le connette, in diverse soluzioni, grammatica dell orto, son consociazioni, unir parole e suoni, come piante-fiori, nel lavoro calmo, accresce coscienza, e quando ti arrabbi, vedi nube elettra, ostacolo diventa, arduo zappar via, ti arrendi cosciente, e annaffi melodia, sopporti zanzare, che pungon ostinate, gratti e rigratti, arrendi al fastidio, trovi Portulaca, e risolvi conflitto, mastico radice, radice ferma tempo, neuroni mi corregge, messaggio mi protende, in lingue equivalenti, rosso bian caolino, ovunque ricorrente. Eroe dai mille volti, il ragno fa la tela, per procurarsi 1 pasto, guarda + vicino, sento sottil suono, venire dalla bocca, del ragno sulla tela, ogni volta che la tocca, suono va uscire, portato dal vento: il ragno suonava, sua tela cantava, una sua preghiera che, in ritorno reca cibo, pioggia al contadino. Tago poi mi porta, presso 1 tempio Buddha, dove 1 Cane sosta, che cosa sta facendo, guardo meglio e ascolto, il cane che abbaia, basso di frequenza, uno spirito è avanti, abbaia prega il santo. Seba invoca Shirdi, viaggia con coraggio, entro leggende, al cuore del messaggio, a compito concluso, Jesus chiude porta, Monaca di Dresda, tal profezia ricorda: con labbra di cuore, e calda coscienza, vado a cantare, eterna mia essenza, addensa pensieri, e nuvole oscure, le vedo su orto, riflette mia paura, emergere da ego, io canto e rasserena, il mondo riacquista, senso con scopo, emerge il bisogno, di vivere il luogo, torno in capanna, 2 giorni a cantare, senza costrizione. Delizia di gioia, in 5 giorni effetto, sale a non finire, prodotto da esercizio, dopo prima spinta: se voglio movimento, dura senza fine, ungo il meccanismo, dando nuove spinte, fermo sento vuoto, riprendo son felice, se qualcuno incontro, posso bene dire. Igiene di mente, canto tutto il tempo, semplice cuore, gioia e rapimento, Cuore va in calore, ama ancor giocare, passo tutta estate, suonare e recitare. Sento un altro mondo, senza difficoltà, mia piccola capanna, palazzo va sembrar, canto 1 nome sacro, rimuovo imbarazzo, parlano antenati, del Terabuti viaggio: mi sento recitar, pur se viene il freddo, se gelo mi colpisce, canto solo intento, se fame fa insistente, canto e bevo acqua, mi sento allora caldo, amato e confortato. Aborigeno giardino, al cuore riscaldato, raccolgo le verdure, da orto ritrovato, cammino al paese, sopra ponte Drago, canto meraviglie, del canyon del Biedano. Totem sul sentiero, gli parlo li saluto, mi mostrano mistero, di nascita e morte, caccia e sussistenza, produsse cacciatore, uccide e da la morte, diventa allevatore, entrambe son passaggio, rito di confine, pianta fa lo stesso, muta ogni soffrire. Vibra la Foresta, nel buiti sottofondo, piano mi trasporta, arco di Mongongo, lezione interattiva, una storia di radice, di umana sintonia, rivela gradualmente, talvolta chiede prezzo, e riapre la corrente, ognuno va parlare, aperte son sue porte, a mille mie domande, tutte collegate, al bisogno umano grande, un rito di passaggio, al mondo trasognante. doc_forest-food-it.mp4terra200610_crisantemo.movaudio
||Shirdi Sai Baba film indiano, regia K.Raghavendra Rao 2012, narra storia di Sai Shirdi, santo sufi rispettato, la trama segue la sua vita, dal suo arrivo al paese Shirdi, le sue pratiche spirituali, filosofia e insegnamenti, inter-religiosi e colturali. Sai Baba influenza e trasforma, la vita delle persone, cura carestia in comunità, aiuta devoti a superar difficoltà, e abbracciar spiritualità.

100:Luglio soleggiato fà vino assicurato, zappa vigna ad agosto ad aver buon mosto, Settembre inclemente, vino quasi niente, se poti a Luna calante avrai uva abbondante: Giardino di EPICURO, nasce presso tralci, Vino liber colpa, da strategia di ego, categorie etichette, e imposte sorti umane, ebriulare la ragione, oltre arte ipocrisia, è divina impresa, a scioglier falsità, malesseri svelati, di scarna sussistenza, di bimbi oppur anziani, barbon disoccupati. Dioniso in follia, muore e poi rinasce, compie ciclo tempo, del Colosseo di stragi, nato da espansione, di vizi e crudeltà, su popolo che geme, di fame e libertà, economia di schiavi, degrada sensazione, reca depressione, o svilisce nel rancore. Epicuro pedagogo, spegne roghi odio, col nettare di vino, e sua filosofia, quadrifarmaco cibo, uomo fa danzare, 1 comune sentimento, vive gioia invito, dilegua individuo. Epicuro in punto morte, và tinozza calda, chiese vino e bevve, poi agli amici disse, siate memori felici, spiro mio pensiero, quadruplice rimedio, io vi lascio e bevo: felice mangia e bevi, motto degli Ittiti, etrusci e turcomanni, mongoli con scizi, re Suppiluliuma, lo chiama Dio tempesta, iniza le sue danze, con Uva sulla testa, Dioniso Zagreo, che arriva da lontano, sconvolge città, con Vino fermentato, trapiantano slavi, su terre di coloni, vite olivi e frutti, a rallegrare cuori. Epicuro ricorda, che un dolore in corpo, al tempo vien legato, se acuto porta morte, se breve è passato, se leggero si allevia, tramite terapia, amicizia guarisce, radice di malattia: 1 morale imposta, è malattia + grave, son tutte malattie, malesser di morale, sorgenti di morale, dentro vai cercare, filosofo Kant, ci aiuta ricordare; sostanza vero cosmo, è illuminazione, pace del mio cuore, è liberazione, mi accompagna pure, nel morire-uscire, senza + paure, assenza del soffrire: imparo umorismo, morte non esiste, scopro riso eterno, libero mio triste, cosciente dio Eterno, vive dentro Me, un giorno morirò, in paradosso Zen; viaggio fuori tempo, via dal calendario, in indie navigando, fino al cuore umano, accompagnato io, dai canti senza tempo, al rito degli amici, scaldo cuore eterno: 4 paure vinci, spiriti e aldilà, paura della morte, paura del dolore, morte nulla è, se ci sono io, se sta lei non io, problema non si pone, meno si possiede, meno si teme, dolor fisico leggero, salva gioie interne, acuto passa presto, acutissimo è morte; mali anima prodotti, da opinioni storte, errori bene cura, saggia filosofia, pratica e teoria, felice reca via, sublima irrequietezza, assenza di paure, a mezzo della fede, e misura desideri. Raseno canta il |VINO, bacche medicina, scritto in ditirambo, Enki Dio saggezza, usa vino festa, per donne accoppiare, le scalda le scioglie, su Olimpo presso il mare, i Re con le Regine, per figli generare, in dinastie tartarie, banchetto è interazione, tra sudditi e sovrano, fonte regno umano. Quando buon Vino, entra in cultura, 1 via di commerci, stabilisce con cura, medicinale diviene, una merce preziosa, buon socializzante, che al culto si sposa. Beviamo diamo al vento, i torbidi pensier, Thera beve onda, che piove giù dal ciel, il Sole beve il mare, la Luna i raggi sole, felici noi beviamo, cantiamo e celebriamo. Beviam lieti beviam, insieme pur cantando, Turanna dea di Amore, letizia tien in mano, in grembo la dolcezza, lenisce amarezza, dilegua ogni tormento, ritorna la purezza. Vita fato incerto, io bere vò di certo, saper nulla importa, se fato tutto porta, quel che sarà di me, Dio Bacco conviene. Poeti etrussi e turchi, cantan stesso vino, allevia ogni dolore, quel liquido rubino, scaccia via veleni, è medico dei cuori, toglie inibizione, primo igiene dei dottori: se vino murratum, si dava ai condannati, ad annebbiar coscienza, di pene capitali, i vini medicinali, aggiungono al mosto, Pino e Melagrana, o spezie del posto. Vite rinacque, dal sangue dei giganti, Noè la reinterrò, dopo gran diluvio, Sirio Cane amico, è stella che rivela, prossima vendemmia, di stagione intera. Noè piantava vigna, Satana gli offrì, suo aiuto consiglia, sgozza in sacrifico, una tua Pecorella, innaffia con sangue, zolla barbatella: chi berrà quel vino, avrà pensier mansueti, come i canarini; uccise poi 1 Leone, bagna attorno a fusto, cosi chi ancor berrà, lavorerà robusto, ma infine Satanasso, gli fà 1 burlonata, ripete col Maiale, la stessa sceneggiata, chi da quel momento, troppo berrà il vino, sfrenata intemperanza, avrà del porcellino. |Gilgamesh cercava, Lungo vie canzoni, sua immortalità, presso mare trova, Sicuri a fermentar, donna della vigna, tiene bimbo in grembo, mortem lui moriendo, in vitam resurgendo: seduto Gilgamesh, mentre beve Vino, si maschera si incarna, in Dioniso felino, gira in processioni, con musici danzanti, suona tamburi, corni e fiati ansanti. Gilgamesh arriva, sul delta fiume Nilo, Osiris mascherato, appare in quel convito, rinasce come Horus, aruspice Dio-Falco, trapianta la sua Vite, delta Egitto alto. In libro sapienziale, aruspice fa elenco, cose necessarie, alla vita di ogni tempo, riparo ferro e sale, acqua legno e cibo, latte e succo uva, miele olio vestito. Isis braccia alate, è Siduri sua compagna, specchio del viaggio, sale su montagna, sale fin la testa, separa Notte e Giorno, riunisce Nume caldo, in utero suo forno. Dea Iside poi cerca, svelar identità, fallo risveglia, con succo Lattucar, col Vino lo riscalda, torna a circolare, la linfa dei misteri, lo fà resuscitare. Nefti la sorella, riflette Dea tramonto, lei vuole aver bebè, ubriaca Osiri sposo, entra nel suo letto, e Anubi concepisce, ma Seth ingelosito, Osiride smembra. Osiride è Vite, giace addormentata, ucciso come Uva, da Settembre settimana, rinasce nel banchetto, alluvion di vino, sangue e succo uva, mutano nel rito. Iside si muta, in leonessa Dea felina, o nera Dea Bastèt, benevola gattina, porta vino in festa, e maschere di danze, diviene protettrice, delle umane istanze. Bast flauto suona, e melodie + vaste, adorata sulle barche, alla città Bubastis, gatti addomesticati, nutriti nei templi, controllan roditori, granai di magri tempi. Gatta con + seni, vien da clan di Nubia, seguendo il fiume Nilo, assieme Anubi guida, porta irrigazione, o inondazion selvagge, in viaggio iniziazione, confine di due acque: sovran sempre sarò, solo nel deserto, Corpo sarà ombra, respiro sarà vento, cavalcherò con ali, di polvere di dune, ovunque tenderò, oblio mi rende immune. |Raseno in punto morte, estingue paura, felice fa il salto, quan soffio si ferma, scompare identità, liberato in vino, come un Epicuro, od Omar Khayam, riunì ancor suoi amici, ultimo convito, a condivider sogno, Terabuti giardino: se ci siamo noi, non vi è la morte, se vi è la morte, non ci siamo noi, Morte è privazione, di sensazioni, oltre barriera, di vibrazioni; anima vento caldo, vir mana diffuso, in tutto tuo corpo, gli atomi separa, cessa sensazioni, scompone la persona, in rivoli ulteriori. Raseno ci ha lasciato, ultima esperienza, in piena coscienza, 1 gallo lo ha seguito, noi facciam convito, 1 gesto 1 parola, 1 bicchiere suo vino; bere tutti insieme, ci porta al tempo sogno, dove Lui è tornato, dissolto senza corpo, presso gli antenati, guida i nostri passi. Taras già prepara, veglia attorno al fuoco, mentre suono ngombi, narra la sua vita, veglia e reverie, leggo sue poesie: bevi oh pifferaio! dimentica il destino, sorseggia il vino, Tu sei quel sapore, nel corpo invasato, di attore forsennato. Tu non sei cristiano, ebreo o musulmano, di oriente occidente, ma solo coppa vino, io son venuto al mondo, per soffiare sabbia, come fece il vento, sol mi riconosco, al cuore beneamato, ubriaco ed esaltato, danzo Dio rinato: son Vino di balchè, ebbra Luna in Bosco, che desta 1 cuore fosco, se resto spettatore, catarsi mi succede, poi recito 1 attore. Son io distaccato, in grazia di coppa, ogni azion che feci, fu esente da colpa, è stupido ordinare, a chi no sa obbedir, peggio poi sarebbe, se Dio va incollerir. Raseno amò Khayam, suo vino Rubiyyat, nei versi di ebbro vino, natur sa rivelar, se ogni cosa materiale, nel nulla finisce, stai a cuore lieto, tutto infin perisce. E vennero Profeti, a gruppi di cento, ragionano di luce, mondo a loro attento, ma uno a uno poi, chiudono gli occhi, dileguano in ricordi: io ho attraversato, fino a sette porte, sù dalla radice, a conoscere la sorte, molti nodi scioglier, seppi per la via, quel di umana sorte, mai trovai la via. Tutto tu vedi, ma ciò che vedi è nulla! ti parlano tutti, ciò che ascolti è nulla, i mondi percorri, ciò che impari è nulla, mediti e pensi, e pure questo è nulla! perchè tanta foga, a indagare avvenire, stai allegro e bevi, questo mondo è da prima, nessuno è rimasto, andarono e andremo, altri pur andranno; salutando i corpi, anima tua e la mia, gettano nei forni, la terra tua e la mia, Noi siamo i burattini, il Ciel burattinaio, gioca il breve gioco, al nulla ricadiamo; entrammo lieti al mondo, tristi ripartimmo, e dammo vita al Vento, nulla riverimmo, porgi il bicchiere, che ogni mondo è fiaba, porgilo in fretta, la vita passa e sfiata. Essere e non essere, salvezza e destino, cielo e inferno poi, son parolaio fino, in tutto il mio studiare, vidi il confino, restava in verità, profondo solo il vino: quando Eterno, mi impastò a sua guisa, mia sorte intera, aveva già decisa, il bene o male, lo feci a suo servizio, perchè dunque, un giorno del giudizio? se io mi ribello, dove è onnipotenza? se io pecco o svio, dove è la prescienza? se tutto il cielo, si deve a obbedienza, dove è che val Signore, la tua clemenza? ognuno Ti cerca, non sa che Ti possiede, come sale in mare, ci sei e non Ti vede, Ti chiama e Tu sei, là nel suo chiamare, Daime Eboga Vino, già nel mio cantare; in moschea e madrasa, chiesa e sinagoga, temon fuoco e inferno, e cercan paradiso, il seme a tali idee, vedo mai germoglia, in teste di chi beve, 1 Vino senza noia; fuori da ebbrezza, esiste il condannare, pazzo è chi spera, tal mondo migliorare, usanza di amore, ignora convenzioni, Amore detta legge, azzera nome e onore. Un vasaio un giorno, maltrattava un vaso, il vaso allor gli parla, voltandosi ribello, oh smemorato mio, qual furor ti ha invaso? non sai che io vissi, e ti fui fratello? se Tu non bevi, con orgoglio e impostura, non biasimar colui, che tien ubriacatura, portami vino, perchè presto amico mio, con cenere nostra, faranno orci da vino; fugge il tempo, attimo cui scrivo, è passato già, trinca e parla allegro, chiedi di fortuna? è bel sogno fuggitivo! La giovinezza? è acqua di un torrente, accorda arpa amico, noi siam polvere, porgi la coppa, noi siam vento, silenzio e svuota, sei anima Vino, impara la pazienza, coltiva tuo sorriso. Poiesi devozione, incanta tuo cuore, trae sua passione, dal Sole interiore, ad Anima si volge, donna interiore; la forza del mana, che si agita dentro, fuoriesce e travasa, in comun sentimento, con miti e racconti, modella identità, coltiva memoria, di ogni civiltà. vino-artigianale_salterio_spagna.mp4frutteto_vigna_potature.mp4audio
||Epicuro uomo sano, sapiente prende Vino, igiene e medicina, rallenta suo declinom basta a rallegrare, il desco quotidiano, lo aiuta dopo un giorno, di lavoro umano: con moderazione, offre acum chiarore, assieme fichi e fiori, cura depressione, se ho bevuto troppo, produce stordimento, sconfinano emozioni, oltre ogni commento, pertanto ecco misura, che aiuta partitura, del vino fatto di uva.

344:Dicembre piglia e non rende, avaro e scroccone si intendono benone: Pier della Francesca, dipinge Saturnalia, esalta costruzione, di Osiride colonna, pilastro obelisco, re incoronazione, canzoni scurrili, con gare di rima, rituali acrobazie, fachir pirobazie. Proceno Cinghiale, Fauno chiamato, nella città dei khan, fonda sua stirpe, Gauri moglie Siva, vuol riti primavera, feste di Diwali, accende lumicino, in case di adivasi, e indigeni vari. Clan di primi slavi, fan feste e sacrifici, di pesci e selvaggina, per avi ricordare, partecipare al rito, costruisce società, gruppi commensali, accrebbero sub-caste, al posto di tribù, a Roma piano emerge, nuova classe mista, sparisce distinzione, di razze e religioni, cresce astratta idea, di nazione yuda, divisa in caste varie, diverse occupazioni. Saturno a Roma è khan, che allenta le fasce, segna passaggio, tra dinastie a solstizio, avvia carnevale, che ordine sospende, rovescia le usanze, ai schiavi fa doni, ai re condoglianze, suo scettro bastone, gioca alle sorti, riordina il cosmo, scombina i consorti. Microbio narra, nel Saturday giorno, al tempio Saturno, a piè Campidoglio, statua è slegata, da lacci continui, scatena gli effetti, benèfici e ambigui, di inizio del tempo, avvento rinnovo, euforia e penitenze, sconvolge coscienze. Saturno ha le chiavi, del Cosmico Gioco, rilancia suoi dadi, poi oracola al fuoco, signor della tombola, giustizia e misure, con scacchi ed azzardo, ci da le visure, del nuovo anno. |Saturno khan dei khan, risiede estivo in Creta, un giorno fu esiliato, da Zeus guerriero clan, venne spodestato, divenne pellegrino, anziano saggio vaga, girando le paludi, per valli mari e monti, sfugge folgore di Zeus, in incognito ospitato, nel Lazio infin ripara, presso i popoli Lepini, re Giano e moglie Camene, riconoscenti al khan, lo vanno ad ospitar, nel Lazio governato. Giano lo protegge, dal fascio raggio Zeus, poichè controlla vie, frequenze cielo e terra, Saturno rassicurato, inizia a insegnare, civilizza gli abitanti, che vivon Nettuno, aizzano mare a divorare, le pianure coltivate, generare diluvio fango, che divora le città, lascian palazzi e paludi, infestate da malaria, sul luogo prime coltivazioni. Cenere tutto copre, e pioggia porta a terra, reca fango e palude, infestata da malaria, solo albero Ulivo, giunto da Iperborea, con Ercole in Italia, come chiesto da Atena, che sfida Nettuno, per possesso di Attica. Giove interviene, e decide la gara, chi umani aiuta meglio, sarà il padrone luogo. Poseidone col tridente, sgorga sorgente acqua salata, che genera laguna, e commercio via mare. Atena pianta Ulivo, che resiste a intemperie, scatenato da Nettuno, e risorge dopo incendi, sua presenza secolare, reca olive e olio sacro, crisma che unge neonati, malati e sacerdoti, cresime ed anziani, nella ultima unzione. Zeus decreta Atena, vincitrice della gara, e attorno sua pianta, nasce città di Atene, mentre olio di oliva, divien base dei commerci, dei fenici veneziani, in tutta magna Grecia, che diffondono la pianta, fino Americhe ed Australia: dove resiste ulivo, regge umana Civiltà, con commerci e città, e rituali agro religiosi, così espiantare ulivi è punito severamente, fino a recenti guerre. Atena doppia Xristos, e Maria sua madre, afferma culto apostoli, dopo evento Pentecoste, in bibbia resta eco, Genesi alleanza, tra gli umani e Dio, olivo della pace, ramoscello di Colomba, indica fine diluvio. |Saturno addormentato, attende risveglio, agli snodi del tempo, nel cristiano segno, dai fuochi di Ascensione, a incontri in Occitania, insegna tolleranza, religiosa ed economica, a yudei esiliati, da Egitto guidati. Saturno delle indie, è Musa Ibn Nusair, porta Tavole a Toledo, preserva primo tempio, di Salomon Sophia, e serba in Etiopia, arca di Giovanni: nel mito di Toledo, Yeshu entra al tempio, dove sta una pietra, incisa a divin nomi, due Leoni bronzo, seguono i fedeli, ruggiscono in uscita, sorvegliano fedeli. Yeshu trascrive, dentro sua coscia, tagliata ricucita, astuzia contro forza, uscito i due leoni, ruggirono e lui scorda, ma giunto a casa apre, ferita e si ricorda. Ieshu taglia coscia, senza aver dolore, trae segreto nome, scritto sulla pelle, greco mito Zeus, partorisce stessa cosa, Atena dalla testa, e Dioniso da coscia. Dioniso due volte, muore e rinasce, è Cristo sovrano, dio di Nicea, di primi cristiani, poi divisi in sette, culti e correnti, pianeti differenti, di tredici tribù, in seguito riunite, tranne intransigenti, da dodici apostole, in chiesa di Cristo, il giorno Pentecoste. |Chiesa moderna, come apostolica iniziale, ha problema giudaizzante, prima eresia cristiana: cristiani tentan vincolare, altri cristiani gentili, alla mosaica legge. Atti di Apostoli, capitolo 15, narra di ebrei convertiti, che critican Gentili, invitandoli a fare, iniziazione loro culto, circoncisione primo passo, poi altre feste, trombe ed espiazione, tabernacoli e hanukkah, Pasqua e Pentecoste. Circoncisione cerimonia, causò la controversia, in chiesa apostolica, a Consiglio Gerusalemme, i giudaizzanti dicevano, che i cristiani gentili, si salveran se circoncisi. Paolo e Barnaba rispondono: voi ebrei convertiti, del partito Pharisei, ascoltate Pietro apostolo, lui predica ai Gentili, e li porta nella Ecclesia, come colleghi cristiani, senza oneri mosaici, nella lettera ai cristiani, è presa decisione, i giudaizer siano privi, di autorità su Chiesa, apostolica di Yoros, e voi cari gentili, potete ignorarli, salvaguardate i bimbi, astenete da sacrifici, atti immorali e idolatria. Paul nelle sue lettere, affronta più volte, la eresia giudaizzante, figlia dei royal: ai cristiani è vietato, ingabbiare altri cristiani, apostolica Chiesa, rispetta ogni cultura, dei gentili o dei giudei, è fede universale, Katholikos adatta, a ogni razza etnia. Ignazio di Antiochia, segue Apostolo Giovanni, nella lettera ai Smireni, usa verbo inculturazio, processo assorbimento, nel cristianesimo apostolico, riconosce e benedice, tutte culture dei Gentili, mondate da immorali, usanze disumane, senza impor precetti, di una cultura dominante, come invece fanno, Pharisei e Islam. Cristianesimo assorbe, una cultura e la battezza, così nacque Russia, Europa e Tartaria, Americhe e sub-Sahara, estremo oriente Australasia, medioriente e nordAfrica, poi presa da Islam. Cristianesimo preserva, culture in rete Christendom, segue supersessione, nuova alleanza in Cristo, dottrina aperta a chiunque, senza adottar legge Mosè, che Andronico Cristo, ha soddisfatto sulla croce, concludendo parabola, del cristianesimo settario, dei farisei royal, lui è Parola divina, Messia per nascita, iniziatore e finitore, di legge del passato, compie e sigilla su di sè, così che noi cristiani, abbiam fiducia in Cristo, intermediario al Padre. Paolo ricorda, proibito ai credenti ebrei, giudicare altri cristiani, i ver yudei cristiani, tengon riti mosaici, nelle proprie famiglie, come ascendenza culturale. Giudaizzanti moderni, ritentano eresia, cercando impor precetti, di vecchia Alleanza, ancor cercano convincere, altri cristiani al vecchia patto, così ogni gruppo loro, tiene agenda loggia, adorar sabato o Hanukkah, invece di Natale o Pasqua, maldicendo tali feste, di domenica o dei Morti, con teorie cospirative, che minano i cristiani, declassati a pagani. Editto Costantino, dopo epica battaglia, vieta sacrifici umani, cessa re transumano, sua città protegge, i bimbi salvati, Cristianesimo Apostolico, divien culto di Stato, con transustanziazione, di vino daime e farro, da fede trasmutato, in nuova eucarestia. Kulikovo battaglia, origine di Mosca, kulishki grande campo, senza costruzioni, Dmitriy Donskoi inizia fortificare, e da Sergio Radonez, riceve benedizione. San Sergio nel west, Bartolomeo schwarz, inventa il cannone, dentro al monastero, apolistico cristiano, Demetrio benedisse, diede arma segreta, schema della croce: usa al posto di elmo, contro i khan ribelli, vittoria del santo, in Europa reca mito, nel classico Tucidide, cannone riferito, pure Marco Polo, narra guerra grande, tra Nayam Mamai, e principe Demetrio. Mamai tradì sovrano, da anni vuole guerra, autoproclama khan, estate 380, attende re lituano, raduna enorme esercito, infine catturato, in campo decapitato. Demetrio sesto khan, discende da sanGeorgio, Ivan khan califfo, terzo è Simeone, quarto Ivan il rosso, quinto Dmitry Suzdal, sesto è Donskoi. In seguito lui fonda, Roma-Costantinopoli, Konstantin Veliki, a fine del trecento, per 80 anni dura, casato Paleologi, teatri e ippodromo, Colosseo rodeo, obelisco Costantino, ricorda fede universale, costruita su eclettismo, come Santodaime. |Battaglia in Kulikovo, presso odierna Mosca, anno i.380 circa, scontro epico in ricordo, nel mito si trasfuse, leggende in ogni dove, due gruppi opposizione, in seno al culto imperio: guida khan Donskoi, cioè Costantino il Grande, cristianesimo apostolico, erede di Andronico, contro i velets conservatori, di cristianesimo ancestral Royal, guidati da khan Mamaji, in un epica battaglia, tra dei fedeli al Xristos, e al suo decreto imperio, contro asura deva, o giganti Velets, che stemma di Milano, biscione ancor ricorda, allusione al loro rito, primario di potere, dichiarato poi pagano, da editto Costantino, a fine di battaglia, vinta da Donskoi, con aiuto polver sparo, fatta in monasteri, diretti da San Sergio, detto di Radonez. Khan Donskoi divieta, soggiorno in terre imperio, cioè Gran Tartaria, alle tribù Volots, renitenti a convertirsi, ai valori apostolari, rinunciare ai sacrifici, così ordine San Michele, e altri monaci/guerrieri, presidiano i confini, e i Leviti sacerdoti, proteggono i bambini. I capi renitenti, in asilo in terre indiane, tibetane e Indocinesi, e isole indonesiane, memoria manufatti, edifici impressionanti, Anghor Vat o Burubur, o le samoane imprese. Col tempo mutan scopi, nei due partiti in testa, fan sintesi ideali, frammisti o radicali, ecco alcune orde, in fuga o migrazione, raggiunsero la Cina, e fondan manciù Qing, canato del Chitai, e canato Chiagatai, poi orda Samaria, nell'isola di Iesu, avvia shogun Samurai, fino al i.860, quando le navi nere, dell'ammiraglio Perry, al servizio dei banchieri, avviano guerra civile, e nasce altro Giappone, mentre il Ciagatai, dai romanov annesso, o i sultanati indiani, arabi e persiani, e il canato Mamelucchi, dagli anglo divorati. Velets superstiti, si incontrarono/scontrarono, pur secoli prima, con orde di Maometto, alla nascita Ottomania, anno Iesu 453, Maometto profeta, durante la crociata, guida guerrier sufi, fino mezza Europa, guida cavalieri, di ordine templare, gnosti ed ermetismo, xristo-musulmane: amici del leone, di Nicea e di Nubia, erigono + guglie, Tartaria architettura, cattedre al Signore, centrali di energia, possente medicina, di sonor frequenze, in toroidi rosoni, rito di cavalieri, di orda poderosa. storia_cronologia-fomenko_interview.mp4film_bibla_sanpaolo_franconero.mp4audio
||Canzone di Bacco, Lorenzo Magnifica, la bella giovinezza, sfugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia, doman non è certezza, la canzon continua, ninfe e innamorati, caverne e boschetti, han posto 100 agguati, da Bacco riscaldati, ninfe hanno piacer, di ingan satiri agguate, fare Amor riparo, sol genti rozze ingrate |Chi vuol esser lieto sia, domani non è certo, 1 soma viene dietro, su asino è Sileno, 1 vecchio ebbro lieto, ride e gode vita, Mida tien tesoro, non si contenta mica |Ognuno apra orecchi, doman nessuno paschi, giovani e vecchi, lieti femmine e maschi, ne fatica e tristezza, se accade convien sia, arda cor dolcezza, Chi vuol esser lieto sia, ogni triste pensare, caschi nella festa. Rivivono i poeti, le gare fra tribune, Cristo rima grande, ricordano in Etruria, piacevole evade, i confini dei sensi, con complici odori, riscuote consensi: due musiche frasi, si inseguono errando, ipnotica ruota, in continuo rimando, chi ha gusto le sente, corron su pelle, uccelli ed anfibi, cantan ricorrente, sibilanti vibranti, roboanti crepitanti, si incontrano suoni, uno e poi tanti, dan corpo ai miti, attuati nei riti, mutando bisogni, nei sogni infiniti. Un suono trasmesso, tramite 1 aria, entra in mio corpo, e placa malaria, dolori di artrite, punture di insetto, sciatica e gotta, analgesico effetto. In origine è verbo, verbo fù canto, creava ogni cosa, a mezzo di incanto, la genesi compie, in stato di sogno, piste disegna, a estinguer bisogno, Musa ferma tempo, ed ego ristruttura, coi modi influisce, anima struttura: suono calmo concilia, eolico estingue affanno, lidico è remoto, se Ionico è amore, stimola Romeo, 1 dorico solenne, diverge dai frigi, che invitano a guerre. Se sonor frequenze, modellano credenze, guerra oppure pace, salute e malattia, caccia e agricoltura, erbe e religione, pulir nadi canali, e porte percezioni, di chakra meridiani, posologia graduale, o repentini traumi. |Yin diviene Yang, durante i tempi crisi, giorno divien buio, e ogni valore inversa, come in guerra o in festa, le dinastie giganti, legate avo serpente, detti anche Velets, adoran bafometto, un androge mediatore, nell'antro di sibilla, dei kahn radice egizia, creativo e distruttore, solve e coagula, muta sabbia in pietra, kundalini interiore. |YUDEI amministratori, al tempo Carlo Magno, mandarini impero, curano gli affari: ogni iudex tenga moggi, sestari recipienti, anno yuda inizia, ai primi di settembre, Osanna è stagione, 4 ogni anno, tenga fuoco acceso, nelle nostre case, usa sugna grasso, di pecore e maiali, contin capre e becchi, loro corna e pelli, e ogni anno, riforniscan di prosciutti. Rendan ordinati, i nostri ginecei per donne, con alloggi riscaldati, per serate invernali, siano circondati, da steccati ben saldi, con solide porte, per lavorar tranquille. Ogni anno a Natale, Ogni iudex sottoponga, un elenco completo, che precisi ammontare, di quanto vien prodotto, nel nostro casale, tenga vivai di pesci, volendo può ampliarli, oppure va crearli, se spazio lo permette, i pesci sian venduti, oppure barattati, così ve ne son sempre, nelle nostre villae, poi iudices li vendano, per nostro profitto. In orto sia coltivo, ogni possibil pianta, giglio rose e salvia, trigonella e balsamita, meli cotogni, noccioli e mandorli, gelsi fichi e noci, ciliegi lauri e pini. Mela gozmaringa, geroldinga crevedella, spiranca lunga durata, e mele primaticce, quattro tipi di pere, a lunga durata, dolci o da cuocere, poi le tardive. Festa di Tabernacoli, yudei di campagne, vivono in capanne, oliveti 7 giorni, a ringraziare Cielo, piogge sulla Terra, Daniele canta il salmo, Yavin fermenta vite, fa Lot ubriaco sacro, Io sono vita e vite, Tu i tralci sostegno, entra nel mio cuore, rendi il mondo bello.


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