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voce: faina


lontracacciatori alle paludi pontine (85) ngombi mbembe! soke sanga sa bopunda au nzimbe, ye mosuma mwana ye ake Mobogwe popè | foto fauna | audio | fauna_tasso_faina_volpe_gufo.mp4 | seba-grida-savana.mp4 |  |musica canto_madonnanera.mp4
volpefainavolpi faine e cani fan macelli pollaio (53) la volpe si conosce dalla coda; di minaccia non temere, di promessa non godere alchemico | foto fauna | audio | fauna_volpe-fox-pollaio.mp4 | fauna_volpe_e_biacco.mp4 |  |musica 62_Ponto_deSao_Jorge.mp3

(): 2 quid censiti


85:ngombi mbembe! soke sanga sa bopunda au nzimbe, ye mosuma mwana ye ake Mobogwe: Seba osserva fauna 动物, tra Pontina e Biedano, mammiferi e pesci, insetti rettili anfibi, il gatto selvatico, detto Felis silvestris, Sus scrofa è cinghiale, Cane e Lontra e altri. Mustela nivalis, donnola martora Martes, Hystrix cristata, Sorex samnitico toporagno, Vulpe vulpes dietro lepre, Lepus corsicanus, tasso Meles meles, topo Apodemus sylvaticus. Sciurus Scoiattolo, Ghiro è Glis glis, Muscardinus avellanarius. Seba incontra in treno, un ingegnere cacciatore, raggiunge al mattino, stazione Fossanova, poi a piedi cammina, fa pause e si riposa, capanne di fortuna, tra anatre lui trova. Lepri in quantità, tra sterpi e boscaglie, indisturbate vanno, tra le paludi langhe, Beccacce e Pavoncelle, costellano palude, quaglie tortore africane, aspetta su dune, stremate dal viaggio, nessuna legge venatoria, arrivano Storni, a nuvole su palude. Folaghe dei laghi, son pure abbondanti, oche anatre selvatiche, grassi volatili, Starne e pernici, Allodola e strigliona, pur Tordi e Ficarola; preda cacciatore, uccelli di passaggio, con cani di supporto, che aman tali terre, un riccio per il sugo, condiva sua polenta. Dopo anni bonifica, di Palude Pontina, rimase ricordo, e scompare selvaggina Seba ancora osserva, uno |SCOIATTOLO antico, che accumula provviste, ghiande semi a guscio, Ghiro e Pipistrello, Istrice e Marmotta, che fanno pur letargo, una sorta ibernazione, metabolismo lento, abbassa lor calore. Seba ancora osserva, un passero che mangia, i fichi più maturi, poi animal notturni, Istrice e Tasso, in trappole di lepri, Averla e colombaccio, Upupa e gufi, Talpa che accumula, frutta nei suoi nidi; affiorano ricordi, di storie da lontano, Ayandzi clan faceva, la tratta degli schiavi, più popoli locali, fuggirono alla selva, incontrarono animali, |LONTRA e rondinella, che gli indican sentiero, a sfuggire pirati, riparo al monte Ibunji, sul massiccio duChaillu, al centro del Gabon: ge-bondje è gran montagna, oggi quasi disabitata, terminato il terrore, si diviser nuovi clan, Tsogo Sango Eshira, Kele Baka e bianchi, mitici pellegrinaggi, narrati in sequenze ngombi; così un canto repertorio, narra il mito Lontra, sul torrente Mososo, fiume mitico Mobogwe, dove vivon lontre gemelle, una è Mosuma, l'altra e Sombididi. Mosuma un giorno trova, una pianta sulla riva, ne sradica radice, inghiotte pezzi radice, poi si dirige qui, presso cascate d'acqua, dove siamo tutti noi, si siede e sonnecchia: avanti avanti banzi! scendete nel Mobogwe, come vermi in viscere, fin dove i pesciolini, risalgono i fiumi, mangiamo pure noi, ciò che mangiò Mosuma, e da quel giorno cominciò l'usanza di consumar, due varietà radice, mbasoka di mandrillo, e nyoke dell'istrice. Mosuma nel suo viaggio, al fiume di radice, tuffatasi in acqua, sentì il suono obaka, più avanti nel fiume, sentì arco mongòngo, il maschio solitario, che vibra il primo avo, poi vide arpa suonata, dal Granchio Bitoto, con dita fessurate, nelle articolazioni, e mentre ha visioni, sente vibrazioni, che vien da fondo fiume, si immerge poi esclama, cos'è che vibra? scende in profondità, vede il granchio Bitato, beti assai virtuoso, poi sente un fruscìo, è il sonaglio di Bopunda, che crepita all'entrata, dove penetra Disumba, Lontra allor sprofonda, cullata dalla ngombi, e da Istrice sonaglio, poi chiese ed ottenne, i strumenti musicali, e a umani li ha donati. Mosuma è mosema, cioè Banzioku stessa, che incontra la piroga, condotta da Motembwe. |Arco accompagna Povi, discorso in 8 tappe, che canta Ngombi mbembe! nel mito Nzambe kana, evoca tempo anteriore, mondo di cacciator/coglitori, dove Mogongo avo babongo, prega sue reliquie, con melodia ronzante, che stimola bandzi, come il marranzano scacciapensieri siciliano, arco-a-bocca siberiano. Mongongo è avo pigmeo, che dialoga con suoni, a spiriti mikuku, nel folto della selva, con la radice in pancia, e strumenti di Mosema. fauna_tasso_faina_volpe_gufo.mp4seba-grida-savana.mp4audio
||Popè: go ndibo go epongo go makungaka ngombi, ye mosuma mwana.. ye ake, Mobogwe. Mobogwe tseny'edi te mandome, mosuma ya dzuwaka eboge. IT Mosuma lontra infante, lascia il fiume per andare, al paese dei mortali, guarda i caduti nel Mobogwe, il fiume dei ritornati. |popè: ngombi mbembe! do disumba mokoko, soke sanga sa bopunda au nzimbe. IT radice di creazione, principio filiazione arco-arpa, dove il viaggio di Mosuma, porta la scoperta, sulle rive del Mobogwe, analogia col viaggio, del banzi entro se stesso, con sonaglioM di bopunda-ISTRICE, che crepita penetrando, nella stanza nzimbe, mentre Efun mben-mongongo, è genesi d'arco, che segna il passaggio, dalla selva al villaggio, ARCO di BOSENGE detto Mben tra i Fang, Ngadi dei Kota, mu-ngòngo lingua Kikongo, ha più significati, gran nervo e spin dorsale, caverna profonda dove, vivon termiti alate. Mo'ngòngo hai compreso, è maschio solitario, con sua corda unica tesa, mentre arpa è suonata, da molte dita del granchio.

53:la volpe si conosce dalla coda; di minaccia non temere, di promessa non godere: VOLPE rossiccia, Vulpes vulpes vulpo, 狐狸 alopex greco, e lapsa in Lettonia, gola ventre e coda, han colore bianco, muso lungo fine, orecchie a triangolo: mobili antenne, tra fitti cespugli, tronchi vecchie tane, di Tasso e Conigli, volpi a soffrire, virus rabbia contagia, esche dagli aerei, x vaccino antirabbia; cacciata x pelliccia, coda caldo piumino, volpe bian polare, o Fennec del deserto, pure ambivalente, nel popolar proverbio, scaltra preda topi, o minaccia pollame, anche in Australia, riesce adattare, a prede locali, in furtivo cacciare; volpe rossa preda, roditori e insetti, uova more e fichi, uccelli e lombrichi, rovista nelle city, e caccia solitaria, marca territorio, da cani randagi scappa; marca erba feci-urina, dice rango e scopo, monogama in un posto, harem altri lidi, ulula in amore, e uggiola ai suoi figli, gennaio-marzo accoppia, 60 giorni porta, nasce aprile-maggio, allatta x un mese, poi rigurgita cibi, 12 anni ciclo vita, ricerca bacche rosse, della rosa canina: vvedo ossa con penne, davanti tana Volpe, mentre appar pulita, la tana TASSO a monte, finiti pesci e rane, Tasso caccia ratti, trasporta sotto mento, uova dei misfatti.| FAINA come Martora, pelliccia tien grigia, con macchia su gola, bianca divisa in due, gran rampicatrice, procede a balzi salti, rifugia in cunicoli, fienil e cavi alberi: vive ai margini di boschi, presso coltivi, riproduce in estate, 260 giorni gestante, piccoli ciechi 30 gg, allatta 8 settiman, conduce vita solitaria, o famil temporanea; ama bacche frutta, ma in fase gregaria, fa tecniche gruppo, su piccoli pollai, diventa sanguinaria, in casi di abbondanza, succhia sangue a prede, strage assicurata: vidi rapido Ermellino, sguscia veloce, una Puzzola da lago, con Donnola si infratta, Inverno è nel fienile. fauna_volpe-fox-pollaio.mp4fauna_volpe_e_biacco.mp4audio
||Dante vede una volpe, che si avventa a fondo carro, digiuna pare da ogni pasto, ma è accusata di gran colpe, ma Beatrice la mia donna, mise quella volpe in fuga, volpi che guastano le vigne, quando sono belle in fiore. Volpe simbolo di FRODE, allegoria delle eresie, che tormentano la storia, inganno astuto del raggiro, nella Cornice d'Invidiosi, menzogna usa Guido del Duca, divin Giustizia raggirar, lui duca in Montefeltro, accecato dalla invidia, come un Vate cieco vede, quel che non si può vedere, io rispondo a sua domanda, sul luogo da cui vengo, nella valle fiume Arno, in cui spazia mezza Toscana. Volpe animal notturno, diffidente affonda il morso, nelle tenebre del Corpo, nella fame delle notti, aggredendo il carro umano, mutilato nel suo spirito, e che ancor non hanno visto, la Giustizia di Maria. Beatrice caccia la volpe, dal carro uman tragedie, poi vidi Aguglia tornare, da indi era venuta, la vidi scender giù nell'arca, e lasciarvi alcun sue penne, compatendo il male umano, come cuor che si rammarca, tal voce uscì dal cielo e disse: o navicella come sei mal carca! da quando foste fuori Eden, vi ho contattato direttamente, con la salvezza incarna in Cristo, allora appare il Cristo.


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