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voce: cherubini


arcangeliGabriele Michele e Raffaele protettori e guide dei credenti (99) canto 01:27 | foto umanstoria | audio | storia_gandhi.mp4 | filosofi_gandhi.mp4 | storia_krishna-arjuna-kulikovo.mp4 |musica canto_madonna_lourdes_bernadette.mp4
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99:01:27: Angelo GABRIELE, protegge il Portogallo, ovvero Rusitania, apparve a Fatima, 13 maggio 17, come grido di allarme, per dolore ella Russia, portata ad ateismo, anticipa Madonna, che chiede pentimento, per riconsacrar la Russia, al suo cuore immacolato, fino alla visione del 13 ottobre, quando inter regione vide miracolo del sole, come ad Iperborea. Alla provincia di Elam, il terzo anno del regno, re Baldassar Daniele, ebbi una visione, si trova a Susa city, presso il fiume Ulai, il Signore manifesta, attraverso suoi angeli, pone un termine preciso, alla persecuzione, dopo mille giorni, cioè tre anni e mezzo, metà di sette anni, cioè tempo compiuto, nel biblico linguaggio, Roma Elam sotto assedio, i miei fianchi di dolori, come doglie partoriente, mi contorco a quel che sento, spaventato a ciò che vedo, mio cuore si smarrisce, il terrore mi pervade, la sera insonne vado, prego per la calma; il dolore per suo popolo, provoca malessere, nonostante spiegazione, di Gabriele a Daniele, non comprende la visione, non immagina il futuro, di un sovrano crudele. Daniele o Bernadette, Lucia o Guadalupe, citano simboli, immagini e numeri, a comunicare messaggi, che vanno interpretati, come oracolo a Delfi, visioni da comprender: ecco davanti a me, intesi voce di uomo, che gridava e diceva, Gabriele si presenta: Io sono Gabriele, sto al cospetto di Dio, son mandato a portarti, lieto annunzio al sesto mese. Conoscer nome di qualcosa, è anche possederlo, Adamo impone un nome, ad ogni creatura, anche a sua moglie, come al tempo Jukurpa, dopo esilio teologia, si fa ricca intermediari, tra Déi e umanità, nel Libro di Tobia, contemporaneo di Daniele, compare Raffaele, Michele Gran Principe, nel Libro Enoc etiope, Gabriele è definito, Mano Sinistra di Dio, dominator dei Cherubini, uno dei quattro angeli, a tocca l'occidente. Gabriele nel Talmud, compare in tempi chiave, accompagna Maria, a preservare Storia Sacra, protegge umanità, lui comanda a Noè, salire anime animali, prima del diluvio, poi dirige distruzione, di Sodoma città, ferma mano di Abramo, prima del sacrificio, pure parla a Mosè, dal roveto ardente, punisce empio re Sennacherib, e convince Assuero, a ripudiar regina Vasti, per prender sposa Ester. In Vangelo di Matteo, angelo annuncia a Giuseppe, conforta pure Cristo, nell'orto Getsemani, olivi di avi Geez, la notte Giovedì Santo, a Giorni invece avvisa, di caduta Babilonia, in Apocalisse 18. Cattolici e Ortodossi, festeggiano Michele, il 29 settembre, patrono ai diplomatici, postini e marconisti. Gabriele per Islàm, è chiamato Jibrīl, e rivela il Corano, a Maometto Profeta, accompagna sua ascesa, al Paradiso al burak, dove incontra i profeti, a lui precedenti. Gabriele è ricordato, in scritture Bahá'i, come in Paradiso Dante, sotto forma ghirlanda, che incorona Maria, intonando melodia, cui si uniscono i beati: Io sono amore angelico, giro alta letizia, che spira dal ventre, albergo al nostro desiro. Zaccaria vide Gabriele, su altare d'incenso, e preso da timore, Zaccaria stramazza a terra, Egli mi disse: Figlio d'uomo comprendi, questa visione riguarda, il tempo della fine: mentre egli parla a me, caddi faccia a terra, ma egli mi toccò, e mi fece rialzare, Daniele questo cita, stessa reazione in Giovanni, di fronte apparizione, apre Libro Rivelazione: appena lo vidi, caddi ai suoi piedi, ma Egli mi rincuora, di non temere nulla! Io sono Primo e Ultimo, essere Vivente, appaio alle veggenti, e nel butti possente. Figlio d'uomo è detto, Daniele ed Ezechiele. Gabriele mette in chiaro, che visione riguarda, il tempo della fine, non fine del mondo, evocata un pò più avanti. tempo persecuzione, riferisce a profanazione, del Tempio di Sion, da parte di elleni, e lor presunti eredi. Gabriele spiega sogno, del montone e del capro: ecco ti rivelo, il tempo della fine, il montone con due corna, significa il re, di Media e di Persia, mentre il capro è, il re di Grecia Albione; il gran corno che vedi, in mezzo ai suoi occhi, è il primo re, spezzato poi in quattro, sorti al posto suo, significa quattro regni, sorgeranno in stessa nazione, con potenza diversa, empietà sarà al colmo, sorgerà un re audace, sfacciato e intrigante, sua potenza rafforza, ma non per sua potenza, causerà rovine e imprese, distruggerà i potenti, e il popolo dei Santi. Astuzia e frode tiene, nelle sue mani, così insuperbirà, con inganno uccide molti, insorgerà contro il Principe, ma infin verrà spezzato, senza intervento umano. Quando appar monarca astuto, potente e senza scrupoli, mai chiamato a nome, perseguita i Santi, sfiderà il Signore stesso, chiamato Principe dei Prìncipi, tuttavia sarà spezzato, senza intervento umano, morte improvvisa, del superbo sovrano, mentre marcia in avanti, a realizzare obiettivi. Daniele è invitato, a custodir segreto, sfinito per più giorni, poi si alzo e sbriga affari, del re suo governo. Visione è accompagnata, da smarrimento o svenimento, oppure malattia, i dolori di Isaia, di fronte oracoli Signore: una visione terribile, gli è stata data, la fine di un tempio, e l'inizio di un altro. Capitolo 8 di Daniele, letteratura apocalittica, con immagini possenti, sfiducia in politica, attende un orizzonte, ai giusti riservato, sui quali splenderà, la luce del Signore. Capitol 9 apre, un racconto da studiare, Midrash edificante, storico o leggendario, e commenta la Scrittura, Haggadah sono omelie, rabbiniche in versi, incorporan folclore, aneddoti storici, esortazioni morali, consigli pratici vari; tal gener letterario, rielabora la Storia, di Tartaria-Israele, da Filone di Alessandria, a Dario figlio a Serse, la progenie dei Medi, sopra il regno dei Caldei, o Serse figlio a Dario in greco detto Xerxes, in persiano Khshayarsha, Signore degli Eroi), dal 485 al 465, salì al trono a 34 anni, dopo morte del padre, circumnaviga Africa, come il re Assuero, nel Libro di Ester, Serse tiene concubine; secondo Aristotele, è assassinato con Dario figlio, da Artabano usurpatore, che ha trono alcuni mesi, Giustino narra poi, Artabano elimina Serse, accusa Dario a parricidio, così lo fa giustiziare; diviene Artaserse I, e si circonda di fantocci, ma qualcuno si ribella, e produce un proprio regno, che dura quarant'anni. Caldeo Medo e Persiano, tre imperi similari, e succeduti l'uno all'altro, Daniele prova comprender, il numero di anni, del profeta Geremia, dove arriva desolazio, settant'anni a Gerusalemme, nel comunismo della Rus. Midrash dei settant'anni, vasta regione abbandonata, a distruzion desolazione, genti schiave sotto atei, compiuti i settanta anni, re di Babilon punito, per delitti anti-cristiani: non vi traggano errore, i profeti in mezzo a voi, oppure gli indovini, date retta ai loro sogni, parlano ingannando, a voi nel mio nome, io non li ho inviati, solo dopo settanta anni, vi visiterò, realizzerò la mia promessa, ricondurvi in questo luogo; deportazione dura, 49 anni dal 587, oracolo Geremia, risolto da preghiera, e infine interpretato, da angelo Gabriele. Confessare i peccati, e riconoscere abbandono, distruzione del Tempio, tragedia nazionale, per aver disobbedito, alle leggi del Signore, su natura e civiltà, e aver scelto la superbia, di esser transumani, Dio permetterà, esser sconfitti dai nemici, esser schiavi tra stranieri, per ritrovare il senno, come il re Nabucco. Torah scritto in esilio, al tempo di Daniele, invoca liberazione, da schiavitù e cecità, misericordia di Dio, contro il peccato-castigo, Signore ascolta e perdona! Fà che vediamo il tuo amore, Ti confessiamo ogni colpa, riconosciamo ogni errore, dona il Tuo perdono, ascolta nostra preghiera, per amore di te stesso, e intercessione di Maria. Il pentimento comunitario, nasce da coscienza, di confessione sincera, Dio torna Liberatore, la preghiera di Daniele, richiama Gabriele, che avevo visto in visione, volò veloce verso me, nell'ora della sera, quando levo mio sospiro, supplicando penitenza, ed egli ascolta la mia voce, mentre nel mattino, Dio concede i Suoi favori, a chi Lo prega con il Salmo. Gabriele inizia spiegare, le Settanta Settimane, a Daniele il prescelto, a portare la Parola, Daniele ora comprendi, il tuo popolo e città, ha quel tempo a metter fine, sigillar peccati di empietà, espiare iniquità, portar giustizia eterna, come in Libro Giobbe, peccato messo in un sacchetto, Dio sigilla ogni misfatto, a cancellare ogni colpa: suggellare la visione, formula usata a indicare, il suo pieno compimento, scrivi e incidi tavolette, perché si legga velocemente. Le settimane sono anni, in cui saranno restaurati, riedificati piazze e fossi, opere pubbliche e palazzi, in mezzo a gran difficoltà, ricostruita la città, operata da Neemia, in mezzo a ostilità, di governatori royal; finiti 60 anni, dopo epopea dei Maccabei, un popol mal guidato, verrà distrugger la città, e con esso il santuario, della tecnica tartar, sua fine è inondazione, assieme guerra e desolazione, Daniele così parla, in libro nove e 26, mentre in libro Maccabei, Menelao ruba oro al tempio, con mercurio a farne omaggio, inganna Papa Onia, a sconsacrare Andronìco, poi uccide il sovrano, lo sdegno corre tra i Giudei, e molti popoli ora tristi, per uccisione empia del Re. Deposto da congiura, e costretto a fuggire, Onia ucciso da Menelao, usurpa carica del trono, con appoggio di ellenisti, questo causa inondazione, nel periodo sette anni, abominio e desolazio, sino al termine segnato. Antioco stringe alleanze, per politica ellenizzante, eresia giudaizzante, tra yudei e falsi giudei, che rinunciano al Cristo, apostati disprezzati, da Giudei osservanti, cessa il Santuario culto, cade il culto del Signore, sostituto dalla statua, di Antioco idolo abominio, simbolo desolazione, cioè Dio lasciato-solo, dalla statua sconsacrata. Profezia 70 Settimane, la più celebre di Daniele, nel discorso escatologico, di Matteo 24: quando vedrete abominio, desolazione del Xristos, allora quelli di città, fuggano ai monti, poiché il tempio profanato, cataclisma produrrà. Re Andronico ucciso, da Antioco il persecutore, modello di Anticristo, produce 70 settimane, 476 anni fissati, per il ritorno del Messia. Gesù adopera immagine, coniata da Daniele, per alludere ad esso, figlio di uomo salvatore, Ciro libera i Giudei, libera umani dal peccato. |San MICHELE culto diffuso, da origini cristianesimo, 8 maggio 490, apparve a Lorenzo Maiorano, vescovo a Siponto Puglia, gli indicò grotta sul Gargano, lo invitò a far santuario, Monte Sant'Angelo, San Michele Arcangelo, santuario nazionale, dei Longobardi pellegrini, lo vide San Francesco. Arcangelo Michele, patrono di paesi, Albenga e Acireale, Alghero ed Aprilia, Bastia Umbra e Bitonto, Castiglione Fiorentino, Cerveteri e Cuneo, Caltanissetta e Gravina, Sant'Angelo Lombardi di Avellino, compatrono di Caserta, Vasto e Venezia. ogni 8 maggio a Tufo, presso Avellino, va in scena la cacciata, degli angeli ribelli, ispira gesta san Michele, che pone spada nel fodero, a Castel Sant'Angelo sul Tevere, e a Mosca Cremlino, la formula dei cavalieri, tocca spalle con spada: a Dio San Giorgio e San Michele, ti faccio cavaliere, invocando il militare, difensore della fede. Mont Saint-Michel 709, canale della Manica, apparve a Sant'Uberto, vescovo di Avranches, chiedendo una chiesa, da fare sulla roccia, il vescovo ignorò, san Michele for suo cranio, con tocco del suo dito, lasciandolo in vita, sant'Uberto si decide. Monte Pirchiriano, Sant'Ambrogio di Torino, imbocco di Val di Susa, edicola Longobarda, ad arcangelo Michele, poi Abbazia di San Michele, guerriero celeste, patrono dei Yudei, di spadaccini e maestri armi, doratori e commercianti, dei mestieri con bilancia, farmacisti e pasticcieri, droghieri e merciai, radiologi e Polizia. festa San Michele, con Gabriele e Raffaele, il 29 settembre, in liturgia bizantina, ricordati 8 novembre: ogni scuola pittori, lo figura sempre armato, con in mano una lancia, un turibolo e reliquiario, con bilancia per pesare, come fee Anubi egizio, nel convento di Dionisiom sul Monte Athos 547, i tre arcangeli dipinti, Gabriele da civile, Raffaele ecclesiastico, Michele da guerriero, rappresentano i poteri, civil religio e militare, erede a Batu khan. Michele angelo custode, del popolo giudaico, di singoli e nazioni, tutti angeli sono, ambasciatori al Dio vivente, e producono vicende, che voi chiamate Storia, Lotta di angeli sottende. Angelo è il Signore, in Genesi e Torah, appare ad Abramo, alle querce di Mamare, egli vede tre uomini, tre angeli con Dio, tutti una voce sola, come in roveto ardente, chiamano Mosè, che sente la voce: Io sono colui che è, ad Abramo Isacco e Giacobbe, nel libro Esodo invece, cioè esilio a Babilonia, Angelo assume, una sua identità, distinta dal Signore, come in libro di Tobia, dove Arcangel Raffaele, salva Tobia e figlio, Daniele loda esalta, i cieli benedetti, soprapposti e associati, a schiere angeliche diverse, visione cosmologica, che Daniele passa a Dante, Angeli a Cielo di Luna, Arcangeli Cielo di Mercurio, Principati Cielo di Venere, Potestà a Ciel di Sole, cherubini e serafini, tutti invocati in loro sedi, benedite acque tutte, che fanno azzurro il cielo, nei secoli dei secoli, fan piogge oppur diluvio. Benedite le potenze, cioè angeliche intelligenze, deputate al controllo, dei fenomeni e dei moti, degli astri regolari, dagli astronomi studiati, intelligenze pagane, angeliche diventate, nelle scritture yudaiche, così il libro di Giobbe, cita i fenomeni naturali, opera Divina Provvidenza, e associa stelle a figli di Dio, che gioivano in coro, le stelle del mattino, e plaudivano tutti, i figli di Dio, ovvero gli angeli citati, nel Libro di Enoc, ispirato in Chiesa Copta, ed entrate in Dante Paradiso, stelle viste come fori, in cupola firmamento, lasciano intravedere, la luce di Empireo. Benedite sole e luna, il Signor lodate ed esaltate, le luminarie al firmamento, che governan giorno e notte, create da Dio al Quarto Giorno, nella Genesi del cosmo, incastonati in sfere rotanti, entro cupola celeste, Libro di Enoc ci ripete, tutta angelica gerarchia, nel primo cieli Dante è condotto, davanti ai capi signori, duecento angeli sono, degli ordini di stelle, mostrando i loro movimenti, spostamenti da un tempo a un altro, dominan calendari, e combinazion celesti, stelle messe e tenute in moto, da stesse potenze create, Sinfonia della Natura, Benedite piogge e rugiade, il Signore lodate, come fanno le creature, nei secoli dei secoli, San Francesco con letizia, questo canta in Frate Sole: onnipotente bon Signore, tue sò laude gloria e honore, et onne benedictione, invoco messer frate Sole, assieme sora Luna e stelle, gloria a Dio per le sue piogge, le rugiade e frate Vento, che le spinge da quei fori, giù dagli astri fino ai meteo! Benedite, i venti tutti, Eolo assieme coi giganti, da Ipoerborea spira fiato, ora calmo ora tempesta, Enoc dice governati, dagli arcangeli alla festa, cielo terra mare ed anni, mutan giorni ed istruzioni, la dolce voce dei canti, fà salir le nubi ai cieli, e da lì da uscire i venti. Benedite fuoco e calore, il Signore ancor lodate, in focolari e le lucerne, e negli incendi causa lampi, Benedite freddo e caldo, il Signore ancor lodate, tutti e due son svincolate, sia dal fuoco e sia brinate, Benedite rugiada e brina, loro angeli lodate, angeli e numi tutelare, nel Signore ciò esaltate, Enoc cita il patriarca, pre-diluvio di Tartaria, osserva case delle nubi, loro bocche e loro ali, loro piogge e loro gocce, e scrive il rombo loro tuono, e meraviglia loro lampo. Benedite, gelo e freddo, Enoc scrive delle nevi, i magazzini di gran ghiacci, e ogni spirito del freddo, ha osservato i lor custodi, come riempiono le nubi, e i depositi mai vuoti, Lodate il Signore dalla terra, mostri marini e tutti abissi, fuoco e grandine nei chakra, nebbia e vento di bufera, che obbedisce a Sua parola. Leviatano appare anche, Delfino che sguazza, Balena del Gabon, Coccodrillo del Nilo, sotto ha scaglie acute, primo essere in Egitto, che emerge dalle acque, del caos primordiale, resta immerso nel fango, e compare accanto a preda, doppia pure dea Tiamat, drago di acque primordiali, un sirena mezza umana, grande rettile marino, narrato in miti mwiri, causa tempestoso mare, simboleggia tutti i pesci, che sguazzano nell'acque, mare vasto e spazioso, solcato dalle navi. Baruc cita impresa, di uccisione Leviatano, da parte arcangelo Michele, reca inizio fine mondo, come il mito Quetzacoatl, insegnato dai Desheto, bestia del mare è la potenza, con sette teste e dieci corna, rivelazione di Giovanni, e creazione di animali. Dopo i pesci, ecco gli uccelli, poi animali terrestri, selvatici e domestici, creati al quinto giorno, assieme ai grandi mostri marini, e a tutti uccelli alati, secondo la loro specie. Sesto giorno invece è turno, di rettili e bestiame, creature tutte unite, nella loro Lode al Signore, benedite figli uomo, umanità entra in scena, invitata ad unirsi, alla lode universale, di tutte le creature, anziché recriminare. Benedite i sacerdoti, che recan buon esempio, ai fedeli del signore, e ai lettori del libro, i re della terra, e i popoli tutti, i governanti e i giudici, i giovani e le fanciulle, i vecchi ed i bambini, San Francesco unisce tutti, ricchi e deboli e potenti, nel laudato mio Signore, per quelli che perdonano, per Tuo amore a sostenere, infermità e tribolazione, spiriti e anime dei giusti, lodan dio da vivi e morti, Isaia scrive in versi, mia anima ti anela di notte, mio spirito ti cerca al mattino, mentre San Paolo associa corpo, a spirito e anima. Lodate il Signore, per Sua misericordia, Benedite fedeli tutti, il Dio degli dèi, lodatelo e celebrateLo, la sua grazia dura sempre, ci ricorda Daniele, preghiere scritte a ritornello, recitate a memoria, a intervalli regolari, nel Cantico dei Tre Giovani, nella Fornace ardente, e nel canto di Francesco, per sole luna vento e fuoco, e il mondo vegetale, acque sopra i cieli, mostri marini giorni e notti, angeli e naiadi. Enoc cita cinque benedizioni, abissi è speculare, ad acque sopra il cielo, angeli mi portarono, verso oriente del cielo, mi mostrarono porte, dove il sole sorge, secondo i tempi fissati, e secondo i circuiti della luna, diminuzione e allungamento, dei giorni e delle notti. Iddio crea la luce, da sorgente da cui viene, con le tenebre la alterna, avanti ogni creatura, mentre sole e luna, le crea tre giorni dopo, come luci in firmamento, assieme folgori e nubi. Laudato sii mio Signore, per sora nostra madre Terra, la quale ci sostenta e ci governa, e produce diversi frutti, con coloriti fiori ed erba, poi le Naiadi dei fiumi, che lo aiutano a fluire, e in seguito mutate, in angeliche creature, associate ad ogni fiume, che chiedono pedaggio, a passare all'altra riva, oppur lottar con essa, nel guadare a nuoto il fiume, vincendo la corrente. Giacobbe lotta con Angelo, a causa fratello Esaù, al quale ha rubato, benedizione paterna, lotta tutta la notte, guada il Bosforo fiume, ha paralisi nervo sciatico, zoppicherà poi per sempre, smette combattere ad aurora, chiede angelo benedizione, che gli mette soprannome, da Giacobbe ad Israele, perché hai combattuto, con Dio flusso e con uomini, e hai vinto la lotta, che ti ha traghettato, sulla sponda del rinato! Israele vuol dire, lottare con un angelo, associata ad un fiume, parte di unico Signore. Acque abissi popolate, da Leviatano anaconda, descritto in Libro Giobbe, tra le altre meraviglie, create da Signore, da sua bocca fà vampate, scintille di fuoco, da sue narici esce fumo, come da caldaia, striscia su molle terreno, ribolle il gorgo del mare, come un vaso di unguento, lo teme ogni essere altero, egli è re sulle fiere, dominando ogni superbia. Daniele non temere, son venuto a tue parole, il principe di Persia, mi si è opposto ventun giorni, Michele uno dei capi, mi è venuto in aiuto, l'ho lasciato presso il re, ora intendi quanto avviene, al tuo popolo finale. Michele dopo Gabriele, è secondo angelo chiamato, il suo nome vuol dire: Chi è come Dio? ha titolo arcangelo, comandante in capo di milizie, in contesa col diavolo, disputa il corpo di Mosè, a cui insegno i rituali, per seppelir defunti, lo cita san Giovanni, che ha legami con Daniele, Michele è comandante, di una legione di angeli, impegnati contro il drago, nella guerra in cielo. Michele disse a Satana, Ti rimprovera il Signore, io ho chiavi Paradiso, dai tempi Adamo ed Eva, a cui io insegnai, a raccogliere acqua, e coltivar la terra, Io portai Argilla, usata a creare Adamo, e la mattina di Pasqua, aprii sepolcro di Gesù, accompagnai la Vergine, nel viaggio dentro Inferno, a mostrar pene dannati, apparvi ad Abramo, a impedirgli sacrificio, di suo figlio Isacco, lottai con Giacobbe, e scacciai il superbo re, Eliodor da Yorosolima, liberai apostoli Maccabei, da abominio desolazione. Mīkāīl sono in Corano, pari rango a Jibrīl, con lui ispiro Maometto, e in chiese buiti e avventiste, son fratello a Gesù Cristo. Michele Gran Principe, parla a Daniele Baltazzàr, intendi la visione, di ascesa condottiero, al trono di Persia, ovvero Gran Tartaria, Ciro Kūrush lungimirante, concepì grande progetto, di conquista militare, per mondo unificare, due popoli in uno, nel 347, marciò sulla Lidia, governata da re Creso, ricco proverbiale. Creso a oracolo di Delfi, chiede se combattere Ciro, oracolo rispose: se scendi in guerra distruggi regno, Creso scese in guerra, ma distrusse il proprio regno, sconfitto da Ciro, ovvero Gengis khan, battaglia fiume Pteria, Creso si rifugia a Sardi, cinta poi in assedio, alla fine catturato, legato sopra grande pira, Creso grida a Solone, caducità corone umane, Ciro grazia re di Lidia, e lo tiene in propria corte, mente i suoi figli, andarono in Sardinia. Ciro prese Babilonia, nell'anno 439, scalza dal trono Nabonide, senza colpo di cannone, Nabonide era devoto, alla dea lunare Sin, Ciro rispetta culti e usanze, ma nobiltà scacciò Nabonide, Ciro accolto liberatore. Così il sovrano persiano, San Giorgio riunì nelle sue mani, un dominio vasto tanto, Re dei quattro assi del Mondo, morì in battaglia contro i Massageti, per ordine di Tamiri, la regina risentita, per la morte di suo figlio, un tempo ordita da Ciro, fò gettar testa di Ciro, in un otre di sangue, Dante rievoca il fatto, Canto XII Purgatorio, mostra ruina e crudo scempio, che Tamiri fece e disse a Ciro: sangue tu spargesti, or di sangue io ti empio! Ciro venne ricordato, come un grande comandante, un sovrano illuminato, amante di arte e di cultura, santificato dalla chiesa, permise rientro dei giudei, deportati dal Nabucco. Primo anno regno Ciro, il Signore destò Ciro, dandogli il messaggio, di costruirgli un Yoros tempio, in Romea Giudea Ottomania. Isaia loda Ciro, come eletto di YHWH, Dio l'ha preso alla sua destra, per riunire le nazioni, scioglier cinture ai re, aprire porte di ogni regno. Ciro il Grande nel Corano, vien chiamato Dhul-Qarnayn, e sua discendenza arriva, fino a Shah Reza Pahlavi, il nome Ciro assai diffuso, nel Sud Italia a riprovare, cronologia di NC, lotta yudei contro ellenisti, capitanati da Anglo-Antioco. storia_gandhi.mp4filosofi_gandhi.mp4audio

97:01:13: Davide è Re Cristo, e combatte corruzione, scrive inni del SALTERIO, che narrano sua vita, diario libro Salmi, in poetica fattura. Salmo 88 dice: Samuele unge i re, ma i servi del Signore, insultarono il re, Davide è diffamato, da sudditi tradito, lotta col nemico, stanco e scoraggiato, ringrazia suo Dio, aiuto alla lotta, e fede in vittoria. Salmo 17, è governo secolare, in versi e quartine, inni bulgari amati, mentre Salmo 99, incorona re David, grida gioia al mondo, ai figli dell'uomo, ma è salmo più buio, dolore e reclusione, prima di esecuzione, la fame e la morte, separazione pena, di abiti e corte. Salmo 101, Ascolta mia preghiera! a Te viene mio grido, volgi a nuova era, mie ossa e mio cuore, Isacco mi flagella, mi prende vesti e trono, è dura la battaglia, lascio arco di rame, nel cuore mi ritiro. Dice salmo 17, ti amo Signor, forza e rifugio, ci salvi dai nemici, nostro corno suona, annunzia cherubino, ruggito del cielo, colpisci o proteggi, giustizia ora vedo, ho la tua ricompensa, purezza mani cuore, vedo tua clemenza. Narrano i vangeli, miracol pani e pesci, Andronico astiene, da eccessi alimentari, sobrio alle feste, mal stomaco previene, la sera mangia poco, duran convalescenze, digiuna o tazza vino, diluito al tramonto. Quando va al tempio, siede e ascolta genti, è giudice regnante, corte di giustizia, punisce corruzione, mafie e indulgenze, in tempio-tribunale. Detta nuove regole, ai venditor colombe, cambiavalute detti, combatte i complotti, ma ottiene nemici, che lo chiamano gigante, ciclope occhio accecato, avan crocifissione. Andronico arresta, oppressione di tasse, punisce ministri, che uccidon commerci, contrasta illegal dazi, Libro Salmi testimonia, il Giudizio finale, rinascita commerci, incarichi assegna, con buoni stipendi, a governator locali, ma lotta corruzione, salmo 13 Davide, quan visita provincie, molti ministri sono, insonni e spaventati, se accettano mazzette, acceca disobbedienti, pur nobili coinvolti, parenti suoi di sangue, senza compassione, fà legge anticorrotti, processa pur lo zio, Isakio usurpatore, Macroduca e Dukas, capi suo partito, subiscon legge dura, ma crescono i nemici. Giustizia possente, su affetti personali, soffre loro morte, esempi lui pretende, navi-merci naufragate, fermino saccheggi, governatori ladri, impicca sul molo, aiutare marinai, diviene legge prima, benessere di Stato. Salterio produce, inni musicali, con arpa muta note, arco eco nostalgie, 150 salmi, parlan di vulcani, di tempestoso mare, e battaglie navali, sul Bosforo porto, incrocio di rotte. Salterio su pareti, in papiri geroglifi, libro morti egizi, narra migrazioni, annuale ad Iperborei. Inario ripetuto, al ritmo passi danza, con devozione cuore, due volte canto s'alza, fin secolo 600, slavo greco e pope, Signore mio rapsode. Salterio poi mutato, da riforme di potere, culto indebolito, da Nikon patriarca, parole son distorte, riflesse in mito Orfeo, che perde la sua donna, nel morso di taranta, purga suo dolore, in veglia di visione. Fomenko cerca rima, tra biografie di Cristo, elenca doppioni, Mida scizio egizio, custode grifon d'oro, imperatore giallo, Leon di Yuda egizio, Kolyada Xristo Klau. Alessio Comneno, astrologi aiuta, con templi sapienza, soldi e onor dispensa, nasce Almagesto, catalogo stellare, poi in libro Alessiade, Anna Comnena scrive: nel regno di mio padre, Alessio Comneno, avvenne invenzione, osservazion del cielo, oroscopi precisi, di alessandrini medi, riportan posizioni, di stelle in vari eventi, nasce il calendario, ovvero il Kalavdai. Sui muri del Cremlino, resiste leggenda, di Kolyada Cristo, i cui canti son vietati, in tutte le città, di ex Tartaria regno, da decreti del 600, di Romanov clan. Libri Kolyadniki, almanacchi e bibbie, scritti da Esdra, a predire raccolti. Kolyada scese a terra, da vergine nacque, presso un torrente, già insegna alla gente, ma dentro Bisanzio, evita entrare, vi regna nero Toro, che vuole suo trono, sua Madre lo ripara, nel tartaro luogo, qui Horus fa riposo. Santa Cruz Klaus, tradotto in Nikolai, porta doni ai bimbi, Kolyada Xristo Klau, uno dei suoi nomi, Nika Nicea leone, Nikola kolia, rievoca suo nome, in Natale canzone, di bulgari e pomaci, che coltivano mele, e canti di Kolyada. Re magi sui cavalli, cercano il re, aiutati da stella, fin grotta Madre, aprono il petto, fan regali al bimbo, vanno a palazzo, del re basilisco, annunciano nascita, del giovane erede, Re nero si arrabbia, e ordina strage. Manuel Comneno, re nero pelle scura, ha capelli biondi, e i venezian beffardi, lo prendon in giro, negro imperatore, recitan nel circo, Manuele doppiato, a Erode e Nerone, erotico riflesso, in Tiberio Enrico III. Andronico Cristo, esilio pellegrino, erede al trono, porfirogenito nato, da Erode braccato, fugge via da Crono, che vuole ingoiarlo, strage innocenti, sua madre lo nasconde, in grotta con 2 ninfe, capaci a far Kefir, con latte di Capra, Amaltea chiamata, ora capra di Natale, Capricorno in cielo, ricorda allattamento, del bimbo regale. Guardato da Koureti, Crono scopre trucco, inizia persecuzio, si maschera Iesù, rifugia in paese orsi, in versione dei Vangeli: Cristo nato in grotta, nutrito da animali, rifugia nella Rus, di Vladimir e Sudzal, con suo piccolo esercito, fedeli koureti. Re vecchio malato, infine si pente, richiama Maria, torna con tuo figlio, incorona dinastia, giovan re ritorna, accolto dalla folla, nei canti di Kolyada. Cristo è incoronato, su rive del mar Nero, detto acqua Giordano, da Yuda-samovily, da angeli esecutivi, di patriarca slavi. Andronico adulto, concilia con Manuele, poi ascende al trono, legittimo erede, invitato a Czar-grad, capo Angelo mandato, ingaggia battaglia, in fortezza di Charax. Angelo sconfitto, ritorna a Czar-grad, banchieri rivoglion, soldi a lui prestati, x spese militari, ma Angelo su nave, passa con Andronico, e comando riceve: prepara mia strada, mio ingresso in citta, Matteo li descrive, come angeli fedeli, che aiutan suo conto, mentre angeli neri, al soldo Isacco Anglo, dopo usurpazione, lo fan morire a Pasqua. |Clemente alessandro, narra canto morte, Cristo Orfeo pastore, capelli lunghe trecce, Leone di Nicea, Bacco dio di Nisa, Adamo primo uomo, Buddha Krisna e Siva. Ucciso dai nemici, in guerra coi Titani, corpo fatto a pezzi, Isis lo raccoglie, ricompone bara, lo piangono le donne, in vela verso il Nilo: Osiride fu ucciso, da Tifone e Isacco, angel cospiratori, Iside ora vaga, cercando suo marito, sul mare lo trova, presso un Tamerice, rami avvolgon ossa, con bende di lino, pregne di olio mirra, la sindone ora voga, fiume in bara legno, verso terra egizia. Moglie piange corpo, del defunto re, giunge sulle rive, di egizio cimiter, Adone dio morente, risorge con sua voce, dall'albero pilastro, Lui le siede accanto. Maddalena prega, Cristo versa sangue, su albero di Acacia, detto croce slava, avvolto nel panno, imbevuto di spezie, mistura di mirra, e olio di oliva. Vibra ora arpa, salterio di Orfeo, eterno verbo che, mondo va salvare, lamenti funerali, veglia della notte, sarcofago egizio, piombato da Seth, nemico di Cristo. Radice amara narra, Eva amor di Adamo, esce da inferno, al suono guarigione, in russe epopee, umani fuori Eden, violarono divieto, di guardare indietro. NIKA vincitore, è Xristos risorto, è Dioniso che viaggia, dal regno dei morti, scende e riscatta, nuovo cristiano mondo, Cristo rima Osiris, scettro pigna e foglie, siede a destra trono, con calice di vino, pane liuto e uovo. |La madre di Andronico, pure detta Olga, nacque a Galich, in Vladimir-suzdal, poi in Crimea si sposa, con sovrano Comneno, qui nasce suo figlio, vergine sen parto, poichè avrà cesareo, Efesto dottore, sutura suo taglio. Vergine parthenos, detta Atena Pallas, Theotoko partoriente, sta x taglia-e-cuci, colei che taglia e cuce, talmudica Pantera, è Portnoi la sarta, Yeshu fil Panthera. Maria libera Novgorod, da truppe di Suzdal, la Rus' celebra impresa, dipinta in cattedrale. Maria dentro Yoros, sul Bosforo imperiale, alloggia presso Fener, monastero di Maria, or Moschea di Miriam, da li divise il regno, in più provincie Rus', educa i suoi figli, a riscuotere tributi, a mantenere orda, per ordine e cultura, elite di cavalieri, con etica struttura, anche nella corte, ministri soprannomi, Perun governa lampo, Volos gli armenti, Stribog tempeste clima, con etere energia. Andrea adolescente, fù esule ospitato, con Mari in terra alana, presso Vladi-mir, da un capo variago, re magio viaggiatore, che invia ambasciatori, per Maria devozione, coltiva nel solo cuore, etica religione. Andronico ora re, nella città di Yoros, riunisce le tribù, che viaggiano lontano, confedera province, che portan suo ricordo, Pan mitico sovrano, Cristo figlio umano. Pan dolce signore, con chiome abbondanti, hai dorso coperto, con manto di Lince, governi col lampo, da vette dei monti, sugli aspri sentieri, sassosi errabondi. Tu vaghi qua e là, boscaglie intricate, ora sei attratto, da acque immacolate, e corri attraverso, terre cui aleggi, siedi e contempli, da cima tue greggi: col tuo riso sonoro, risvegli tuo bosco, fai strage di fiere, se inizi una caccia, alla sera ritorni, suonando siringa, Musica serena, melodia che avvinghia. Tu reciti sul palco, da Thera preparato, lombrico e firmamento, sono la tua mano, danzi circolare, sei un re che viaggia, vesti mascherato, incanti chi ti parla; continui a recitare, negli anni e decenni, cuore fuoco arde, consuma estate inverni, sei satiro maschile, e ninfa femminile, apri 7 centri, e deponi tue poesie, con etere energie. Panthera di foreste, senza malvagità, susseguon pace e guerra, ma resta identità, con grazia o pavore, entri alla realtà, governi nostro mondo, in pace a prosperar. Niceta Choniate, scrive Andronico regno, Festa del Sole, età di oro bizantina, veste di blu, presso i contadini, riflesso in Saturno, taglia le messi. Studia le scienze, teologia di famiglia, economia educazione, poi circonda trono, di onesti giuristi, li onora con doni, e incarichi primi. Crea ruoli a Corte, come nonno Alessio, Troni e Cherubini, Serafini in schiere, rango degli Angeli, guidati da Arcangeli, serafin guardie corpo, fiamma loro nome, portano ascia fascio, eseguono comandi, potere del lampo, armi e cannoni. Cherubini a guardia, con cani di Alani, vincono i leoni, son grandi lottatori, Dante li chiama, cerberi can pazzi, come leoni a trono, ruggiscono quando, qualcuno si avvicina. Leone primo emblema, di Vladimir città, capitale impero, dopo Yorosolima, nel Libro di Maria, amoreggiano i leoni, ai piedi di Gesù, si prostrano a umiltà, leoni di Giuda, ricordo di crociati, scrive De Clari: bocca del leone, maccanico artefatto, nei pressi del palazzo, giocattolo per gare, per dame e cavalieri. Riflesso in vangeli, è Cristo rovesciato, da corrotte guardie, di angel traditore, venne crocifisso, a equinozio autunno, oroscopi a ricordo, trovi in ogni rus, in oasi di Siwa, nel libico deserto, tra sali di ammonio, itifallico Min, dio auto-generato, a fianco di Maat, giudica ogni operato: una volta gli umani, cospiraron contro Ra, che occhio inviò, e leonessa Sekhmet, ma poi cambia idea, vuol salvarne un pò, fà ubriacar Leone, con rossa birra orzo: bella dea di ebbrezza, Iside onnisciente, magistra con parole, addormenta dio Ra, tra umani nasce guerra, Ra giudice morti, con sole e con luna, crea giorni e notti: dio Thot delegato, governa la notte, Ra nel mattino, respinge assalto forte, in alba riemerge, a oriente su barca, assieme a equipaggio, dio Apopis decapita.| ATUM è Khan-Ra, fenice psicopompa, rinasce come serpe, su acque primordiali, autocreata da sè, genera creazione, parte da se stesso, e crea situazione. Atum solo in acqua, in stato di inerzia, prese a masturbarsi, in acqua creativa, Tefnet fu creata, fù dea umidità, Shu nacque suo fiato, fu aria divinità. Atum stanco giacere, chiede 1 capanna, dove riposare, Num-acqua gli dice, bacia tua Tefnet, vivrà così tuo cuore, ella sia con te, e Shu tuo figlio amore; dopo bacio nacque, Iunu la collina, emersa da acque, mare primordiale, Shu ha piuma in testa, nome geroglifo, venerato leone, Tefnet leonessa glifo. Airone detto Bennu, è aspetto di Atum, porta luce e vita, al mondo quaggiù, roccia su cui posa, diven pietra benben, piramide feticcio, obelisco luce inter; grido di Bennu, dà inizio al tempo, prestabilito in cicli, in greco è fenice, Fenice con la mirra, fa e depone uovo, Cicogna che vola, e divien ragno in volo; nata Shu-Tefnet, Geb-terra e Nut-cielo, fanno 5 figli, in 5 giorni aggiunti, a calendario antico, giorni di fin anno, persi da dio Thot, dopo partita a dadi: nei giorni fuori anno, nacquero Osiris, Isis e Harori, Seth e Nefti occhio, Nefti fugge in Nubia, lontano da Atum-Ra, amazzone divenne, leonessa guardian. Ra sente mancanza, và Thot a chiamarla, la portano a inganno, ora in sua casa, occhio-Ra Onuris, significa colui, che ha ricondotto fiera, da lontana Nubia. Onuris ha consorte, Maat-mehit matema, dea-occhio di horo, strappato 1 dì da Set, guarito poi da Hathor, dea vacca dei fiumi, che morti conduce, a nuovi nascituri. Grifone Gips fulvis; avvoltoio di Tebe, protegge suoi piccoli, sotto sue ali, adorna le regine, Khepri tira il sole, amuleto talismano, scarabeo stercoraro, cuore dei defunti, fornisce istruzioni, su come comportarsi, a giudizio dei morti.| SETH è cinghiale, Orice deserto, un tempo Dio scorpione, di oasi protettore, 1 giorno suoi fedeli, entrarono a conflitto, con gli agricoltori, fedeli a Osiris vino. Orice in deserto, antilope aggraziata, associata a Seth, Asherat compagna, cede a culto Horo, a forma di un falcone, Dio rosso dei deserti, Horo subentra al trono, Leon ferito ad occhio, divenne sfinge Giza, e protegge orizzonte, a mezzo di enigma; falchi belle piume, in aria sospesi, si avventano su preda, Horo è pellegrino, con testa adorna a piume, è fanciullo falcone, Ra dei pastori, e Re di agricoltori, possiede gli artigli, e ha vista acuta, khenty-khem accolto, in altri luoghi giunge, miete raccolto; pupilla luminosa, di falco pellegrino, è Nandi toro nero, e dio-coccodrillo, dissipa malocchio, volto di Ra-horo, oracolo specchio, lungi-mirante luogo.| ISIDE madre grano, dea del Delta Nilo, stella cane Sirio, Dea dai molti nomi, Ape e vacca sacra, demetra astarte sakti, adorata a Bisanzio, e presso Yaroslavi; preserva culto marito, andronico-cristo, serbando seme-essenza, a concepire Horo, il figlio erede trono, alla città dei re, cura il suo baule, che contiene veste, di suo marito Osiri, depostovi da Seth, Isacco il concorrente, nei suoi lamenti lutto, narra mito grano, Re del sotterraneo, Osiris primo Adamo. Iside madre fugge, da Manuel Comneno, affronta + vicende, a proteggere Horo, e suo leone trono, Horo adulto poi, portato a tribunale, rivendica diritto, di eredità regale. Seth viene scalzato, piange si lamenta, Iside dispiacque, x suo fratello Seth, usa sua magia, a salvarlo dai verdetti, Horo furibondo, la mette nei conventi.| OSIRIS khentiamentu, anubis e busiris, Apis-dio dei bugni, tien abito attillato, pelle nera suolo, testa mummificata, Pan lo chiaman greci, Fauno i rusitali, Delfino è sua consorte, Busiris fallo eretto, contien spirito grano, per Iside regina; nel geroglifo segno, ha una pastorale, assieme a correggio, e corona di piume, insegne agricoltori, e nomadi pastori, incarna primo avo, dei khan faraoni; insegna agricoltura, e civitas urbana, Osiride viaggia, dal Nilo al mar Nero, assieme alla moglie, e sorella reggente, fondando città, di primo umano impero, in statuine argilla, sparge semi ai campi, per messi da sfalciare, poi primo cereale, avrà lamentazioni, di sacerdoti Adone, o Adonai signore, bambino di Afrodite, amante di Core, toro Apis di Menfi, sacro al dio Ptah, divenne Osiris-Re, nel mondo sotterran; braccia incrociate, corpo avvolto a bende, lui apre le vie, a morti e iniziandi, al mondo sotterraneo, sciacallo Anubis-lupo, animale del deserto: durante alluvioni, avviene processione, guida 1 sacerdote, con maschera sciacallo, colui che apre le strade, con magico suono, 3 giorni e 3 notti, lamentazioni in coro; compiangono Dio, prefiche donne, alla statua-feticcio, di Osiride defunto, Iside e Nefti, che han sepolto Cristo, dopo processo Seth, al tribunale olimpo; dopo finta battaglia, rituale tra fedeli, Osiris riappare, trionfale su barca, compie erezione, del suo pilastro-fallo, per la resurrezione, nel tempio di Alessandria. storia_nuova-cronologia_it_fomenko.mp4canto_russia_padre-serafino.mp4audio



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