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360 agrocanti, 46 librifix, 314 motimbo | 360 asset | visite sito 72589 (): 2 quid censiti (nota: click su Id apre pox link a motimbo) 174:02:06: BWITI presso i Fang, possiede i propri miti, Evanga di Ebolowa, li narra assieme con Nnganganga, a offrire a umanità, una via per ritrovare, lo scopo della vita, e risolvere conflitti, come insegna el Dante. Le origini del Bwiti, evocate a mezzo fiaba, da sacerdoti e sacerdotesse, la vita di una donna, chiamata Bendzoke, Banzioku dei Babongo. BENDZOKE perse il marito ETUMU, in circostanze poco chiare, rimase vedova al villaggio, e fu data a suo cognato, fratello minor defunto marito, come seconda moglie, secondo antica usanza. Il suo nuovo marito, si chiama BALÉBALÉ, ha già un amata moglie, e trascura la seconda, vedova di Etumu. Bendzoke è spesso sola, a mantenersi e sopravviver, sebbene Balébalé, geloso era di lei. Un anno venne siccità, che portò lunga penuria, fiumi quasi tutti prosciugati, Bendzoke allor decise, di andar pescare in selva, cammina e trova acqua, in torrente detto Tambi, lei pensa di pescare, ma scandagliando le acque, con occhi esperti a pesca, con diga e rete trappola, vide che fermarsi lì, era fatica sprecata; attraversò tal fiume, per cercarne un altro, e dopo lunga camminata, arrivò a un secondo fiume, chiamato Bapugnia, ma era scarso come il primo, lo attraversa a proseguire; dopo un'altra camminata, lunghissima in foresta, trovò un terzo fiume, chiamato Bavamba, con acque promettenti, per sua battuta pesca. Bendzoke allor si ferma, allestisce trap per pesci, barriera fatta a diga, su un tratto di quel fiume, ai piedi di Mangrovie, piante con radici in acqua, adatte per i nidi, di grandi pesci gatto, carpe e granchi che, vi scavan buche fonde, per assicurar lor uova, e la vita dei piccoli. Bendzoke svuota il tratto, di fiume prescelto, iniziò pesca alla trappola, prese pesci granchi e gamberi, che mise in cestin vimini, legato al fianco sinistro, poi venne incuriosita, da sciabordio di pesci, più grandi nei paraggi, decisa a dare caccia, scavò e allargò sua buca, aiutata dal machete, infilò sua mano tesa, a far ricerca in buco, sentì su punta dita, qualcosa scivolosa, afferra e tira meglio, è scoprì un femore umano, spinta da spirito e curiosità, continuò pesca delle ossa, che poi gettava a riva, dal buco nell'acqua. La vedova eccitata, capì son ossa umane, ne estrasse così tante, alla fine estrasse il teschio, sempre da stesso buco, infine si sedette, e osservo quel suo bottino, e mentre contemplava, fu presa da sorpresa, misto a stupore e rabbia, poiché un felino bianco, genette detta Mosingi, rubava le sue ossa, portandole lontano. Bendzoke uscì dal fango, colta alla sprovvista, sua trappola ora scaglia, a fermare la bestiola, il Mosingi bianco fugge, ma il corpo e scintillante, si macula con chiazze, di trappola fangosa, impigliata nel suo pelo, rallenta la sua fuga, inseguita dalla donna; si infila alla sua tana, sotto una grande roccia, a sfuggire alla morte, che brama inseguitore, Bendzoke senza fiato, dopo il suo inseguimento, sorpresa sente voci: Hahaha kwa kwa mima mima, Mamma mamma mamma, bigayed bigayed! presa da paura, Banzioku attorno domanda: Chi mi parla dove sei? Perché non ti mostri? Le rispose una voce su tutte, se tu ci vuoi vedere, estirpa una piantina, che cresce accanto a roccia, grattane radice, e mangiane la buccia, questa è la scoperta, di pianta sacra Iboga, poi mastica corteccia, di questo arbusto selva; poi voce gli consiglia, di alzare gli occhi al cielo, mentre un uccellino, passa in volo e lascia, cadere i suoi escrementi, negli occhi di Bendzoke, che ha sensazion puntura, e improvvisa apre suoi occhi, e contemplare una gran folla, tra cui il suo defunto Etumu. Lei sentì subito il bisogno, di abbracciarlo e lamentarsi, per averla abbandonata, sola nel villaggio, soggetta a umiliazioni, maltrattamen disagi, ma Etumu la fermò, non sono nel tuo mondo, ma in spiro parallelo, posso io ispirarti, dal mondo al di là, così le altre schiere, rivelarono a Bendzoke, insegnando molte cose, creazione e teogonia, ragione e scopo di esistenza, umana sulla terra, consigli per sua vita, e per sua comunità, in cui vive nel villaggio. A fine dello scambio, gli spiriti del luogo, lasciarono Bendzoke, ma prima raccomandarono, di pagar loro un compenso, con frutto suo lavoro, in cambio a questa scuola. Bendzoke cede il pesce, pescato in suo lavoro, serbato nel suo cesto, attaccato alla sua vita, tal regalia vien detta, OKANDZO-na-BWITI ASSONA-MBIEMBO, tradotto in lingua popè: ogni lavoro ha diritto, a uno stipendio proporzionale, gratuità non è su terra, e bisogna diffidarne, diversa da atti di carità. Così nacque il Bwiti, che significa nascosto, il mistero che è celato, dietro i fenomeni viventi, primo incontro con Dio, o gli dei arrivati in sogno, viene detto TEOFANIA, e fa nascere più scuole, profeti e profetesse, carismatici Padri o Madri, alla base culti religiosi, e le religion del mondo, che aiutano dovunque, a guidare il popolo di Dio, ognuno a suo modo, legato a local natura cultura. Bendzoke iniziò a frequentare, il luogo della roccia, chiamata KOKONANGONDO, per contattar spiriti maestri, dei defunti e altre entità, intermedie e celesti, ne fece un santuario, di meditazione e culto, e pellegrinaggio personale. Sue molteplici assenze, e spedizioni nella selva, detta Mabandiko, con ceste pien di cibo, Bendzoke insospettì Balèbalè, suo secon marito geloso, che decise di scoprire, con quale uomo lo tradiva. Balèbalè mise in fondo al cesto, una tasca pien di cenere, che ebbe cura di forare, e percorso far rintracciare, Bendzoke fatti i preparativi, si diresse verso Kokonangondo, Balèbalè la seguì a distanza, guidato da cenere traccia, caduta dalla cesta, sulla schiena di Bendzoke: giunse al suo santuario, la donna inizia il suo culto, scambiando parole con le voci, che anche il marito ora sente, può udir senza vedere, allora armato col machete, Balèbalè uscì dal nascondiglio, a cercar segreto amante, ma non vedendo nessuno, oltre seconda moglie che parla, con esseri invisibili, di cui può udire voci, si fece assai curioso, e volle capire la questione. Balèbalè ebbe sua iniziazione, e fu stupito dal reliquario, gli venne richiesto di pagare, il corrispettivo Okandzo-dazio, per conoscenza ricevuta, ma eccitato ed impaziente, decise lasciar sua moglie in pegno, in attesa di suo ritorno, dal villaggio con le scorte, ma ignorava tuttavia, che il cielo non dà credito, al suo ritorno era tardi, vide Bendzoke impiccata, in modo che il suo spirito, pagasse il debito al marito; fù così Bendzoke, guidata dalla genetta mosingi, felino bianco maculato, per prima iniziò cammino, diventa il primo martire. Dopo aver pianto seconda moglie, Balèbalè insegnò al villaggio, la sua esperienza di culto, coni boga arco e arpa, ai suoi fratelli e sorelle, e altri abitanti del villaggio, la pianta spesso permetterà, di visitare i piani aldilà, dai cieli di Dio, a tutti i mondi intermedi, fino inferno e purgatorio. Questa pianta detta IBOGA, Legno Sacro del Buiti, cresce solo nel bacino, del grande Fiume Congo. Balèbalp oltre a Iboga, ricevette anche il Mungongo, arco monocorde che vibra, e risuona in cavità di bocca, come cassa di risonanza, e modulazione del respiro, nelle guance suonatore, suonar Mungongo nei rituali, aiuta collegar cielo e terra, Corpo Anima e Spirito. Più tardi in linea discendente, di profeti e profetesse buiti, venne una donna chiamata, DISSUMBA o Dinzona, che ebbe due figli, BOZENGUE e MATUBA, che lei inizia alle arti mistiche, ma Dissumba morì presto, senza aver finito iniziazione, dei due figli che soffrivan, per la perdita di madre; dopo incessanti preghiere, una notte apparve loro in sogno, Mongabenda il dio creatore, che mostrò a Bozenguè come fare, a far riviver loro madre, consigliò di tagliare una sezione, dell'albero, Essil Mbel in lingua Fang, di svuotarlo e lavorarlo, coprirlo a pelle di antilope, per farne scatola di risonanza, a cui allacciare otto corde, a far rivivere voce Dissumba, in cavità cava di strumento, ecco nata l'arpa Ngombi, maternità e procreazione. Dissumba divenne Arpa a otto corde, a ollegare i vivi agli avi, come Iboga e Mungongo, i tre pilastri del Bwiti.| Banzioku presso Apindzi, ha fratelli Kambi e Ndondo, e dona braccialetti, ai bimbi neofiti, quan giungono al motombi, albero dei morti. ssUn giorno alla pesca, moglie trova ossa, di Kambi suo marito, le veste con Mosingi, le pone in reliquiario, nutre in devozione, riceve messaggio, mangiar radice amara, a saper ciò che sarà, iboga cresce a fianco. Banzioku ebbe visioni, il cognato la spia, scopre la reliquia, e muta moglie in pizia, tra lui e aldilà, medium gli serve, la strangola a radici, di pianta vaniglia. Banzioku ora è mo-gonzi, in suono della ngombi, narra del suo tempo. |BUSENGUE mito narra pure, etnie Eshira e Sango, Busenge sposato a Mayumba, lui va nella boscaglia, a cogliere frutti, inciampa liane aeree, finisce sottosopra, le viscere a cadere, spandono al suolo, e nasce mi-nduma, radici di vaniglia, liana corde arpa, nate ad inverso, penetrano suolo, avvolgono ossa intero: ombe ewe ivo ngombi ge-meno-ge gema-dutuku, mi-bamba na tsia na digaba. Dinzona-Benzoga, in moglie a Busenge, dopo morte marito, va a Kambi il fratello, un di a pesca scopre, ossa del marito, grazie a geni cascata, radice amar consiglio. Mentre suona ngombi, Lei vede Busenge, Benzoga commossa, al paese porta ossa, le usa come baka, accompagno musicale, un arpa costruisce, secon visioni date; con cranio di Busenge, fa oracolo reliquia, Kambi spia geloso, commosso poi la sgozza, x ridarle unione, a marito in oltretomba, le voci ora riunite, sposi arpa-mongongo. Re-sole Galwa 860, regna a Lambarene, Adolinanongo city, con legge del taglione, usa impiccagione, ai francesi fà cessione, divorzia sen ragioni, punisce poi con morte, Maya la sua moglie, con ceppo legno rosso, che schiaccia Dinzona, e un nomade poeta, canta sua canzone. ARCO di Bosenge, detto Mben tra i Fang, ha + significati, nervo e spin dorsale, Termiti di mattina, escon da buca terra, vibrano arco legno, colonna vertebrale, mito arco dei Kele: pigmeo Bosenge scocca, freccia su palma, aiutato da Matsuba, ramo arbusto taglia, fabbrica un arco, e arriva a villaggio, inizia a suonare, destando attenzione, lo invitano Tsogo, a suonare iniziazione. Arco a bocca suona, di un pigmeo invitato, in tempio Pinzi e Tsogo, durante cerimonia, arbusto tsenge espianta, in selva poi ripianta, morte e nuovo nato, davanti al corpo guardia: nel gioco di parole, son tsenge e misenge, terra madre e seno, casa a Nzambe-evanga, creatore cielo e terra, sul punto di morire, dona ai suoi figlioli, una buca da riempire: i 3 figli son Dibenga, Busenge con Matsuba, 2 maschi e una femmina, spesso fanno caccia, per recargli prede, egli si accovaccia, ai piedi arbusto tsenge, muore decompone, humus tra reliquie, ispira buiti nuovo, sua parola infonde, Topo trova ossa, le porta al suo terreno, la figlia sua Matsuba, trova le orme ratto, recupera suo cranio. Nzambe appar in sogno, i figli raccomanda, fondar tempio sul posto, usare tsenge a trave, per tre case culto, sue reliquie ed humus, spartire sotterrare, in tre buche oltre il dembe, a fecondar sua gente. Suo seme-saliva, è humus parola, buche sono bocche, dei suoi figli banzi, ispira sua parola, in arco di Bosenge, narra migrazioni, di popoli africani, da Egitto fin sudovest, passano le steppe, fino Africa centrale, regno di foreste, traversan fiume Yom, Mobogwe in lingua itsogo, fan Kele stesse rotte, dei successivi Fang, fondendosi ai pigmei, che vivono in foresta. |NDZO NGOMO è arpa sacra, tiene Spirito Santo, Evanga narra suo scopo, se radice è benzina, arpa sarà taxi, ngomo è conducente, Ngombi tien due specie, OKAMBO arte scolpita, permette ai bambini, imparare a suonare, mentre quella viva, Beti va incontrarla, in presenza o procura, di un nyma notaio. Evanga ispirato, sente nome ricevuto, organizza cerimonia, per spirito insediare, in arpa del contatto, nozze africane, la figlia di un re, più ospiti invita: 3 suonatori ngombi, dispone in successione, inizia ngozé, di Nana Muyenguè, cerimonia 3 giorni, con giorno di preludio, totale 4 giorni. Efoun-beng annuncio, di kombo che accompagna, lo sposo ad altare, dove Nana attende, al pilastro del tempio, in attesa consulto. Efoun-ngomo secondo giorno, detto rito nkeng, consacra/installa sposa, al posto di lavoro, a livello del pilastro, fino a mezzanotte, poi sarà portata, al livello di altre arpe, posta alla destra, di mama Nana Ngondo-Dipouma. Mzyaya-ngoze terzo giorno, è presa di servizio, del ngombi in cerimonia, occuperà sedia centrale, darà codici di accesso, con chiavi musicali. Le regole di nozze, di nganganga e muyengueyengueh, prevedono la dote, a celeste principessa, oggetti duplicati, uno per la sposa, altro torna a Ngombi, servendo da matrice, per sua discesa scuola, durante soggiorno, apprenderai difesa: strumenti di lavoro, toletta e biancheria, pelle di genette, detta bando-bwiti, campane e corna cervo, fischietti e candelabro, lampade e spade, con fodero pure, set da cucina, zuppiere e coperchio, bicchieri e cucchiai, forchette e coltelli, tappeti da preghiera, panche e valigia, arca per la ngombi, assieme suoi mantelli, bottiglie di profumo, di uva Saint-Michel, e acqua di Colonia, talco oppur caolino, specchio e asciugamani, per suo lavoro terra, quando vien chiamata, a sentire lamentele, o aspirazioni umane, e infine preparare, il bardo del trapasso. Essigli cerimonia, tiene due passaggi: Essigli Kambo collega, ad angeliche orde, attraverso canale, di San Michele-Arcangelo, con corda rossa legata, da spalla fino ad anca. Ebata Ndembo fase, è Consacrazione a Cristo, cioè supremo nganga, con corda rossa legata, ai fianchi dello sposo. Mekandjo nobiltà, maestri kombo e nyima, tutti convocati, alla consacrazione, per testimonianza. Kombo e scultore, fan piccola cerimonia, prima abbatter pianta, consumano radice, per spirito contatto, che guida progettazio, di casa musicale, mando e buon liquore, candele e pelle cerva. Ndzo-ngombi punisce, leggerezza negligenza, la rabbia degli Ngombi, è come rappresaglia, Evanga cura gemelle, finché nga.nga è pronto, a incontrar Moglie esigente, severa e rigorosa, che reca formazione, per sua preparazione, a connetter 7 cieli, a mezzo delle muse: consumar matrimonio, con Ayami puro spirito, viaggia parallelo, a matrimonio fisico, come quando un Metaverso, affianca Reale mondo, chi suggella il patto, ha comunque partner fisico, che Dio consente, per legge Sua Creazione. Ayami agisce poi, attraverso tua real vita, a crear figli speciali, come avatar titani, norma Bwiti vuole, che moglie tua mantenga, cura tua Ndzo-ngombi, pur se hai vari okambo, Ayami è solo una, seguita ogni giorno, con accensione candela, o lampada ad olio, accesa permanente, come le vestali, lampada pulita, quasi ogni settimana. MUYE risiede al tempio, suo luogo di lavoro, oppur sta con tua moglie, che cura sua toletta, impegno regolare, preghiamo che tua moglie, disponga a sostenerti, e ne tragga vantaggio, material spirituale, e se agnostica nacque, chiediamo a Muyè, di toccarle il cuore.| Beti-ngomo ha tre ruoli, il primo suona arpa, lo vedono i profani, ma tutti son capaci, perfino dei bambini, pur senza nwandji, cioè spirito del beti, che lega allo ndzo-ngombi, e amplifica mistici effetti. Secondo viene fuori, da prima iniziazione, dove incontri te stesso, cioè angelo custode, tuo doppio spirituale, tuo sé che amministra, tuoi talenti e vocazioni, latenti o potenziali, è lui che ti battezza, con nuovo nome Nkombo; nel bwiti rito, nessuno ti da il nome, ognuno lo riporta, dal proprio viaggio al cielo, così quando sei chiamato, con tale nkombo nome, che il paradiso ha dato, rispondi YO o YOBÈ, oppure YOVÉ MA. Questo avatar ti dice, o ti mostra ruolo in vita, in questa incarnazione, social professionale, e dentro ogni Ngozé, qual ruolo recitare, appreso dal tuo viaggio, NGANGA intercessore, KAMBO il protettore, YEMBE guida cerimonie, NYIMA erborista-guaritore, NDOUNGA musicantore BETI suonatore. Chi torna Beti-ngombi, ha visto il suo nwanzi, in sua prima iniziazione, così ogni Ndzo-ngombi, ha suo nwandzi-beti, cammina e opera con lei, e tiene proprio nome, alter-ego del suo beti. Beti-Ngomo paga doni, a scultore e guida Kombo, paga viaggi agli invitati, abiti e prodotti a sposa, cibo e bevande, per tutti 4 giorni, conclude cerimonia nozze, ricevimento onore, di Regina sposa. Muye cerca sposo, per fare suo lavoro, di cura nel mondo, matrimonio efficace, è chiave al lavorare, lei manda clausole, di lavoro congiunto, coi mondi celesti, per tutta la vita, fino ai successori. La sposa rivela, colori del suo nome, limone paglierino, abiti e oggetti, a volte accetta unione, tramite procura, tramite la moglie, del notaio procuratore, dona regole rituali. Mama Nana-Ngondo-Dipouma, insegna canto richiamo, a fare buon lavoro, districare scelte, ciò che serve fare, con etica cristiana, aver cura suoi bisogni, nel beneficio a entrambi. Preparare ogni lavoro, mistico luminoso, ha difficoltà da superare, buio cerca impedir luce, da alba dei tempi, quando inizia un lavoro, serve codice chiamata, canzone da cantare, genealogia di sposa: ngombi che aprì porta, in Camerun paese, fù Nana Nanga Minsengue ya Nikombo, che generò Nana Evissa Tsengue, che generò Nana Ngondo-Dipouma, che genera Nana Muyengueh, così da chiamarla, sposa celeste Nganganga, prima ngombi italiana, che apre porta bwitista, a nazione italiana, dopo aver chiamato, tutte le ascendenti. Lei svela suo stemma, da scolpir santificare, nella prima di 3 ngozé, necessarie a sua discesa. Seconda ngozé, serve a che lo sposo, la conosca diretta, terza ngose poi, la installa in suo paese. Io sono un Ngoma spirito luce, del sole luna e stelle, agisco a stimolare amore, pace e libertà, rifuggendo con fermezza, la dominazion su altri. Essalouma è vetrina, fatta nel santuario, per lei che scelse aiuti, Evanguè-Vanga e Combi-combi, aiutanti suonatori, lavoran per lei ovunque, cantano e suonano, affinché tu insegni a chi, lavorerà con te. Piccola sera di preghiera, permette a te e comunità, iniziar prender possesso, di tuo ngombi sposa, coi codici a chiamare, e comunicar con lei, rito e canzoncina, ricevuti in cerimonia: inizia canto del mintombo, chiamano ascendenti, sua trisnonna Nana Nanga, Minsengue ya nkombo, nonna Nana Evissa Tsengue, e mama Nana Ngondo-Dipouma, infine sposa Nana Muyengueh, ognuno ha sua canzone, rito chiamata e ingresso, due brani utilizzati, durante il ngozé, passaggio basilare, mima dramma di creazione, di un conclave di Dei, antenati a Santa Trinità, Dio Padre energia, calore Onono-Mebeghe, Dio Madre freschezza, Ningon-Mebeghe, modera acqua e tutti umori, crea la luna e Dio Figlio. Il resto di creazione, si canta in OBANGO, che mima Tohu-Bohu, caos da cui esce cosmo, che è ultima canzone. Sequenza rispettare, quan fai tue preghiere, lamenti o aspirazioni, per te altri o cosmo. |Muye è donna scura, carina a corpo snello, statura media e seno medio, capelli lunghi ai fianchi, fin natiche sode, suo abito verde lime, a volte azzurro o bianco, secondo occasione, con strascico limpido, come acqua di vita; è raccomandato che, la yombo-serva che, la porta dentro tempio, vesta ugual colori, segue un altra serva, che tiene ciotolina, di acqua in man sinistra, e aspersore in mano destra, rappresenta la sposa, che spruzza acqua su schiena. Quan Muye entra nel tempio, membri comunità, la salutano giocando, una palla pallavolo, bianca a stelle nere, come partita pallamano. Muye ha un mazzo fiori, infilato alla cintura, legato dietro schiena, man sinistra tiene lampada, a olio o cherosene, mano destra una torcia, per aprire le porte, mistiche del tempio, quando arriva altare, apre ultima porta, e torna a pilastro spirituale, per far girare Obango. |Dopo suo ingresso, patrona cerimonia, srotoliamo Zen Ngomo, dramma di creazione, narrato con il ngombi; ecco fase BENISANGO-NDZAMBI, cioè punto trasmissione, di nos lamentele a DIO, attraverso il ngombi, accompagnato da libagioni, acqua e vino rosso, di buona annata o birra, in caso preghiere curative, caramelle e succo frutta, buon liquore e tabacco, e una somma di denaro, secon valore dei problemi, che hai presentato a Dio, OKANDZO-na-Bwiti Assomna-Mniembo. |In mitologia bwitista, dopo primo conclave, degli Dèi preesistenti, i semi di missione, son trasferiti in uovo, formato da uragano, che sorge la volta, delle acque primordiali. Tale UOVO protetto, da ragno DIBOBIA, cioè ARCANGELO MICHELE, fino a sua schiusura, MEBAKAKA-BOKAYE HAYE! qui nasce SantaA Trinità, per missione creativa, piante acquatiche e marine, poi primo essere creato, NZAMA-YEMEBEGHE, che creò la Termite, BETOBA-TSENGUE, nutrita da suo stesso creatore, con paglia di stuoia, che Nzama tesse man mano. Betoba-Tsengue termite, defecava la terra, ancor oggi puoi vedere, così acqua si divise, e nacque solida terra, Pangea primo suolo. Quan Termite finisce, termina missione, reclama lo stipendio, dal suo Dio creatore, che le dà permesso, di mangiar parte fisica, degli esseri viventi, tranne anima-spirito, che è proprietà di DIO, da allora gratuità, è vietata sulla terra. Denaro e ogni altro dono, raccolto alle preghiere, sia usato a equipaggiare, la NGOMBI con la luce, una lampada o candela, brilli perennemente, o riposta nel santuario, dove sempre sia, Borotalco profumato, e cibo per sue guardie, suo guardaroba rinnovato, quan vestiti va invecchiare, il resto delle offerte, invia a suoi ascendenti. Primo gesto di Muyè, con ngombi collegi, fu una donna imprigionata, nel carcere a Douala, grazie alle preghiere, è stata rilasciata, ieri sera a mezzanotte, bassè Nana Muyengue! evanga_ngose20-01-28_mattina.mp4 evanga220208_ngose6init.mp4 audio 177:02:11: Horn marinaio, mercante olandese, scrive dei Galwa, abitanti rio Gabon, amano chignòn, e scambiano parrucche, con miele e pelli selva. Mokoku e Mburri, idoli dei culti, spiriti gemelli, a femmine sposati, ornati e implorati, dai fedeli animati, ad allontare i mali, innati o arrivati. Horn assiste veglie, ombudi ed elombo, descrive possessione, di donna oracolare, parla a nome mbwiri, contagio rituale, Nyma alti capigli, guida danze donne, facendo tintinnare, caviglie e campanelle, cinture metallare; sedute tutte uguali, i pazienti dipinti, ascoltano arpa, poi Spirito scende, induce trance attorno, e battimano accende. Nyma dirige, coro responsorial, oceano armonia, in Elombo bwiti, adepte danzan posto, eleganza ondulatoria, chiara Luna sul mare, Enyona rincuora, tal parola produce, beati sorrisi, gona geni aria, e mben i geni acqua, ntsè i geni terra, tutti doppi o coppia, folklore dei gemelli, imbwiri loro foggia: mbwiri incarna corpo, vive tra umani, uno nella selva, un altro in astrale, ponte tra gemelli, madri Mwei di sorte, arpista suono scorre: se ti aman geni terra, pigmei di luna, trovi un uovo bello, di rara gallina, lo porti a paese, tempo dopo hai malattia, se compresa riporta, mi-gesi forza curativa; mi-gonzi fan danza, Iya momba padre geni, mbwiri terra infanzia, vedi in Elombo, Libreville 918. Nkisi van Brasile, su caravelle portoghesi, durante la Tratta, sincretico Kongo, visione luna chiara, via tenebre e morte, oro e opportunità, nome banzi darà.| Fang sostituirono, xilofono con arpa, e marionette danza, mutarono visione, dei loro primi avi, da guerrieri lance, a mbwiri chiome chiari; ondeggiano danze, sirena Mamy Wata, Isoga dei Galwa, incenso scorza liana, dolce-grave melodia, piccole ngombi, riempion sua casa, silenziano i mondi: arpa traccia rotta, collirio apre luce, neofita tra mbwiri, paradiso di tlaloche, 3 arnie da Egitto, e mormorio di voci, clamore da lontano, Yasi Ishoga odi: Umbilla nyone koka ngala| uccello bianco mar, chiara luna Ya Mwei, madre Terra inizia umani, ratifica mio ingresso, associazione Bwete, poter creativa notte, Isoga Ezoga tiene: potere che in uomo, divien parola seme, ascensione al motombi, dove aquila vede, avo Busenge, primo suonatore, che fà concepimento, a mezzo di parola. Galwa maschere Okoku, asiatica sposa, mikui bambole Fang, dipinte con caolino, Banzioku luce torcia, ricorda canto primo: donna Elamba-Gnidogho, sposa uomo Melonga, van vivere al paese, della donna clan, il marito riceve, terreno da suocera, per fare casa e orto, vita meno povera: ebbero 2 figlie, di nome Ossigui e Nkene, sepolto poi Melonga, luogo ignoto a tutti, Elamba vedova con figlie, ora in povertà, il defunto marito, Nzame chiama aldilà. Melonga ispira in sogno, a Elamba di pescare, con figlie sul fiume, buca granchi esplorare, dentro son ossa marito, che dice ad Elamba, sradica pianta accanto, poi scruta in acqua: rivede lei marito, le bimbe fan sorriso, ti ho chiamata a darti, potere di guarire, per vivere di offerte, dei malati curati, esigi okandzo soldi, per i servigi dati, incontrerai mosingui, 1 gatto maculato, pelle-abito ti dona, quan guarirai malato, stendi pelle a terra, farai seder malato, prendi poi mie ossa, cesto poni accanto; in paese suo fratello, scopre segreto, Elamba incollerita, chiede suo silenzio, poi lo inizia a rito, lui mangia ekasso, marito parla a lui, Elamba chiede okanzo: la regola del cambi, procura materiali, a cerimonia banzi, 2 piatti e 2 galline, 2 piume pappagallo, 2 pelli di civetta, 2 aghi stuoia e torcia, siano la consegna. Elamba avvelenata, avanti di morire, dice al fratello, sue bambin nutrire, prenderai mio posto, e sopporta bene, ti accuseranno tutti, del mio finale fato. Cosi comincia Buiti, una societa segreta, mentre figlie a Elamba, proseguono Ombwiri, culto presso i Fang, sviluppa in estuario, da culto Dea Mwei, sirena e caimano: salute e benessere, promette ai devoti, con riti adorcismo, di spiriti geni, donne direttrici, in ospedal religiosi, curano afflizioni, aiutan maturare, stati indipendenti, tramite visione, assieme guarigione.| Elite delle coste, usavan pluriarco, tra Africa ed Europa, smerciano coi KELE, che lascian pluriarco, per armonie di arpa, lusofona memoria; incursioni di schiavisti, fan Kele decimati, da interno fino costa, arpa narra Tratta, ereditano i Fang, popolo guerriero, che sopravvive a Tratta. Narran repertori, nostalgi indipendenza, identità comune, con Tsogo concorrenza, trasmessa avan collasso, di Kele discendenza, lor musica rimembra, il senso vita umana, il popolo destino, migrante orda fiumana, rielaboran le donne, lutti di accompagno, aspetto della morte, spesso esorcizzato, con geni di acqua e terra, fuori da ristango.| TSOGO è gruppo Bantu, ha società segrete, unisce talenti, a carismi di persone, selva e paese, han regole diverse; società matriline, forma ogni villaggio, clan di più famiglie, sistema di alleanze, un capo ad ogni clan, Evovi e il fondatore, che primo ebbe quel luogo, carica ereditaria, nel gruppo numeroso, tra clan concorrenti, uniti in corporazio, piccoli parlamenti. E-vovi capi terra, Ge-vovi giudici usanze, detengon tradizione, assistiti dai Misambo, tutti iniziati, androgino statuto, specie i gemelli, attributo di evovi, campana detta kendo, ornata con gonna, e code di gatto, è scettro antichi khan, dà formule rituali, lamenti funerari, quan muor capo famiglia, sottolinea dispersione, di membri lignaggi, invoca ritorno, al materno clan. Tsogo nganga spende, anni studio e cura, legami tra i mondi, consci e subconsci, gestisce radici, rimedi foresta, empatica coscienza: umani con selva, son cosa sola, ogni cosa ha ruolo, termiti e pitoni, scimmie e pantere, api son piccanti, lor miele iboga estingue; se scottature torce, accompagnano danze, acrobatiche Binalo, pur indican responso, api e uccello-sarto, fan nidi a entrata templi, sospesi nei ronzii, di mongongo e sonagli, fan transire mana, dei crani di Gorilla, anziani riveriti, posti a entrata villa; così mbumba Tsogho, statua legno rosso, di albero motombi, ha ventre bombato, su fronte placca rame, occhi sopracciglia, fatti a specchietti, pare bianca figlia, reliqua Kota-Teke, in lamelle rame, da nord a sud Gabon, r diviene t, Byeri divien Bwiti. Tsogo panteista, nasce con 3 anime, corpo è detto Oto, spirito è Ghedidi, sua ombra serve offici; ghedidi dopo morte, va in culto familiare, diviene migonzi, in maschera rituale, umani col mondo, son patria di avi, richiamano il Bokudu, dei miti originari, fasi di creazione, di universo Tsogho, cielo di antenati, e Terra umano luogo: due bimbi bianco e nero, padre vieta entrare in selva, ma figlio nero vaga, in selva arriva esclama, son stanco tshogo ho! suo nome è primo clan, dove chi ha comando, è Katshi zio materno. Mallendi narra vita, vissuta in Gabon, nel villaggio Panga, gira tra paesi, assieme a suo papà, cura mali sparsi, bwitista lui sarà; nganga mediatore, concilia con accordi, parlano sue dita, al cuore di astanti, nel tempo cerimonie, arco eboga e canti, risolvono conflitti, con spiriti chiamati; rito successo, è unione armonia, di gruppo necessari, ognuno vede fatti, Mbanza è guardiola, casa del buiti, novizi confinati, in abitazioni e diete, distanza di rispetto, da migonzi potere. Hommes de bois sacre, su massiccio Chaillou, a est di Mouila, abili teatranti, tessitori e artigiani, capaci a organizzar, spettacolo a mattina, dopo bwete a muengwe, imitare ironia, parate militari, mascher coloniali, in scene teatrali. Mogonzi annunciati, da cori e percussioni, in rafia velati, uomini-pantera, Iya comanda tutti, geni acqua e selva, polizia sorveglia festa, frena guastafeste: beyam lo stregone, con evù agressivo, è uomo complicato, come tutti i nganga, ambigua intenzione, o incerta identità, spirito irrequieto, irrisolta ambiguità; schiarite da torcia, figurano mi-gonzi, maschere diverse, che carnevale sfoggia, Teta_pa Mokeba, Nzigo bonobo, Ngia gorilla, Ngando caimano, Ngondo calamaro, Ndzoma bufalo sfila, evoca guerre Kele, mentre canto narra, 1 capo che ritorna, e arachidi pianta. Motende mascherato, và protegger banzi, da ambivalen migonzi, in spettacoli diurni, recitan maschi, mentre loro donne, reggono il gioco, con bimbi spettatori, necessari ai maschi, plaudono maschere, conoscon verità, ma voglion riti caldi, maschi cercan donne, x esser raggirati, i due gruppi fan finta, ignorano a vicenda, simmetrico rinforzo, risulta efficacia, spettacolo proposto, catarsi è gioco sfogo.| APINDZI han due poteri, religioso e mandarino, portato dai coloni, giunti da Europa, apinzi amano primo, base dei costumi, tutte lor credenze, Mwiri Nyembe e Bwiti, protetti da ingerenze, fuggon da missionari, evangelizzazione, nei paesi apinzi, bwiti è integrazione, fonte conoscenza, visioni e farmagnosi, contatti col creato. Nzambè e loro avi, tra mondo morti e vivi, gioco speculare, dimorano in villaggi, Terra ed Astrale, vivi e morti uniti, sono un solo clan, appaion sogni e miti, risolvon situazioni, esprimono presagi, mostran malcontento, o tramite reliquie, preservan bwete affetto; ogni clan famiglia, crea sua casa bwete, diritto a costruire, viene detto Sombo, in Bwiti Gevanga veglia, stabilisce un progetto, capofamiglia desiderio, paga una pigione, con carne di Gesibo, antilope dormiente, caschi banane Kondo, al tempio già esistente. Lancio nuova Nzimbe, è Motsuo idi aga nzimbe, bwitisti vanno in nzimbe, bosco sacro territorio, veston cerimonia, discutono tutto, e narrano eventi: in Tsogo paese, cranio di sergente, un francese rinomato, reliquia era potente, tra i cacciator di teste. Dante narra vaso, basilico con cranio, massoni e pirati, tibie-cranio collegato, a mito di gemelli, fonda capitolium, reliquie semi-umane. Chi vuole avere nganza, paga suo pegno, caro o prezioso, reliquie di prestigio, feticcio che permette, scoprire malfattore, predire avvenire, santuari improvvisati, come novella sufi, ma Cristo un freno pone, Bwiti impone ora, purezza di cuore, ricerca stato grazia, teologia interiore. Mouilia ha quattro nzimbe, Abongino anni 60, unisce più paesi, tra Mwalo e Tubagenge, rimpiazza gruppo olemba; NaMatono anni dopo, unisce due paesi, Gegnonga e Mobuka, e rimpiazza Ekumu gruppo, significa le mura. Mabambu nzimbe pure, dagli anni 60, rimpiazza a-niva-Etsenge, maestro del mondo, unisce due villaggi, Gnongo e Migabe, presso fiume Bengelè, dove neofita bagna, prima di danzare, usanza leggendaria, che appare in tutti i canti: Mabambu go momba Bengelè, mabambu clan cammina, e si bagna in Bengelè. Bwete Apinzi vive, grazie a tali nzimbe, gruppi di fedeli, autonomi e mutevoli, elabora ogni nzimbe, diverse nuove danze, sotto colonialismi, e missionarie sfide. Santuari di reliquie, quilombo nel Brasile, è nzimbe dos Palmares, scuola innovazioni, innesta la catena, pur se muta nome, nel canto ritornello, resta il primo nome, riflesso e manifesto, di nuova missione, così serba cuore, del primo bwiti apinzi, ciclico rinnova, Maganga forza interna, di ngombi cui si appella. |Tsogo e Kele suoni, esprimono lamenti, purga loro cuore, vita fugace breve, melopee sofferte, Kele in bwete mengwe. Nyembe e Mbiri scuole, rivivono genie, con anime defunte, di primi umani miti, forza femminile, negli uomini del buiti, ricuce identità, di clan sopravvissuti, superstiti di guerre, ricordan figlia bianca, femmina caolino, tra piante amori e arpe. Mwei Dama bianca, è Maria Persefon nera, appare ai marinai, come la madonna, vergine cuor puro, dal suono della ngombi, nel tempio di Mayumba, ogni anima ritocca, con musica sua bocca. Yasi in bwete Galwa, Horn vide in possessione, nel culto geni mbwiri, cercati dalle donne, a salvare lor speranze. Sango Lumbu e Punu, Eshira Tsogo e Pinzi, recan religioni, in muse sincretismi, ogni popolo contagia, a vicenda suo vicino, Africa ed Europa, un solo cuore antico. DINZONA provvidenza, DISUMBA Isoga Mwei, Dinzona one tene mogeto, ne a go bwete, one a-ma-botaka bwete wetso, vuol dire colei, che ha messo al mondo tutto, bwete primo sei, na ngombi-ne nyetso, na bake-ne nyetso, sono tutte arpe, e barre sonore, Dinzona nutre bandzi, di Kombe sposo a Ngonde. Dinzona è viscerale, emozione di persona, migra nel motombi, rosso color ocra. |Mabandiko selva sacra, è nzimbe spiazzo in selva, che un bananeto, separa dal villaggio, ouricuri dei Kariri, o lucus dei Rasenna, tutte oasi vitali, abitate da genìe, di acque monti e mari. durante rito Mwengue, prepara veglia lutto, dove danza arco, accompagna battimani, presenzia nzambia-a-pongo, nel capo clan makoko, ciclo procreazione, da polvere a polvere. Veglia di MWENGUE, organizza un parente, a lutto conforto, dove confratelli, riuniscono a marcare, YaMwei geni chiamare: spirito mokuku, a rumore vien annuncia, morte del defunto, in pubblica riunione, domanda ai parenti, enunciare condotta, lo zio cita vizi, e i pregi che onora; dopo bilanci e promesse, gridano bassè, cerimonia diviene, un bwiti disumba, ma se debito resta, zio non sa pagare, veglia mese dopo, riprende tae affare. Frenesia sul posto, ganga con scopino, mabunza scacciamosche, scuote lume viso, ai vecchi fondo banza, avanti itsamanga, canta i nomi kombo, che defunto vanta; poi passaparola, man-mano gira iboga, bisacce e ceste poste, su geliba panca, non incroci braccia, scorra la maganga, pesto piede scusa, lobi orecchie salva; ceste son posate, tempio è consacrato, chi entra fa inchino, saluta bokayè, fin mattino quando, donne tolgon ceste, soffia 2 volte corno, geni di selva-city, mikuku-mya-go-mboka, mikuku-mya-go-pindi. Mwenge veglia lutto, danza interramento, con satira distrae, fin utero materno, ya Mwei è convocata, Mokeba suo marito, buffon si finge offeso, da insulti di rito: rituale insulto aiuta, 1 lutto superare, come eros di yambo, Demetra consolava, mudunga agita kendo, parla con astanti, arriva Mwei caimano, e risale lignaggi, rivede discendenza, fin totem elefanti. Se morto è stato ucciso, si tratta di omicidio, ordalia del veleno, smaschera omicida, esige assemblea, che incarica Mwiri, oracolo ordalie, che viene da YaMwei: abbiamo chiesto riti, per indagare morte, di nostro padre Buka, divisa è la famiglia, Mwiri ha fatto viaggio, x suo figlio Buka, ora lei lo accoglie, lo ingoia nella buca: scende a valle a unirsi, risale confluenza, incontra Gekinda pesce, e girino corrente, rimonta muggendo, colpi secchi tamburo, che simula ascesa, di Mwei al motombi, bracciali colorati, ricordano i riti, incorona re Kongo, riflessi nel bwiti. Se mbondo veleno, uccide o salva onesti, morte x decotto, fù pena capitale, che accetta renitente, contro 1 sentenza, a volte enganga beve, se immune è convulsivo, inizia oracolare, tra Azande in delirio, segna la riuscita, nganga offre la dose, a + indiziati vivi, chi fanno confessione, così li ingoia Mwiri.| IYA MWEI mwiri, ibrido ippopotamo, sirena sotto lago, capo dei pesci, Ngando caimano, alle donne va parlare, si fanno ingoiare, metamorfosi rituale: uomini una volta, seguirono le donne, scoprirono ya Mwei, che loro parlò, portatemi al paese, son totem antenato, fatemi uno nsanga, piscin recinto sacro; riempite piscina, di acqua vivo posso, con barriere poi, vietate accesso luogo, scegliete 1 iniziato, miei misteri canti, interprete mudunga, lui potrà invocarmi; uomini da allora, abbandonano la nyembe, scambiata con le donne, in cambio di yaMwei, alla stagione secca, partono alla caccia, ma polla Mwei prosciuga, siren muore senzacqua; 1 pigmeo ritorna, dal bosco al villaggio, vede molte mosche, sul corpo morto ngando, avvisa suoi compagni, imitando sua voce, fa 1 ritratto Mwei, sul palo come croce; da allora Ya Mwei, si manifesta ai Tsogo, durante cerimonie, voce rauca in gioco, feconda potere, selvaggia naturale, da uomini gestito, x scopo cultuale; grotteschi borbottii, poco comprensibi, tradotti dal mudunga, ricordan coccodrillo, che permise ai Fang, crear prima piroga, e fiume traversare. Rito di passaggio, di giovani compagni, al suono di tamburi, in pelle di cerbiatti, mudunga loro narra, la risalita Mwei, dai differenti fiumi, fino lor sentieri.| I-MBWIRI sono Ombudi, società guarigione, che usa la radice, a far diagnosi-cure, dare vigilanza, danzar tutta la notte, dentro la mbanza. Società sud Gabon, gruppi membe e merye, Mwei tra mitsogo, Mweli tra bavove, Mwiri simba e bakande, scoperta di sirena, Yasi tra i Galwa, 3 gradi iniziati: mbuna mata e ngonza, mondonga oratore, interpreta genio, come Koso parrocchetto, gemello di Mwei, sua piuma banzi tiene, poi Ngando caimano, risputa iniziato, gioca ruolo Mwei, con voce rauca avuta, da foglie con peli. Gradi autorità, segnan braccialetti, Moussambi è papa mwiri, capo nel bwiti, che ha capelli a treccia: se veglia Misoko, dura 24h, specchio e radice, sono tuo avvocato, a verificare, chiacchere famiglia, come san Tommaso, tocca con tua mano. Mwiri iniziazione, compagna a misoko, Motamba primo mwiri, crea adulti via nonnismo, aprir testa in due, parla analista, durante la veglia, novizio scruta e parla, spiriti ausiliari, e ambivalen doppione; tappa dopo tappa, da banzi a nganga, da nganga a nyma, ambivalente ironia, identità rituale, sorcelleria aiuta, interazion sociale: un parente geloso, fonte malattia, nganga dottori, risolvon gelosia, specie in branca Ngonde, tramite rituali, sogni e visoni, interpretano anziani: regole accettate, in lavoro sul campo, fanno distinzione, tra etema e banzi, Bonhomme narra astuzia, di terapeuta padre, che vede sua ricerca, come malattia, poi chiede guarigione, e in gruppo confida; iniziato a mwiri e bwiti, accede a segreto, duran stagione secca, fà leva militare, in selva col bastone, Mwiri a sinis braccio, fa scarificazione: ngando coccodrillo, con dardo scorpione, fà due cicatrici, dette makembe, sul gomito di leve, esprimono coraggio, a subire angherie, nei riti del mwiri, provoca animale, insulti a genitori, sospen norme sociali, pubblica umiliazio, accade ai + vivaci: i gemelli mavasa, han pelle di pantera, scansano birbate, possiedono piume, ciascun 2 scacciamosche, son geni rispettati, reliquie poi da morte; quan nascono gemelli, mwiri vien sul posto, taglia lui cordone, iniziati senza costo, curati sono assieme, da nganga indovino, interrati pur assieme, sotto albero primo: arrivano in piroga, geni acqua mwiri, in sogni partorienti, e portano bambini, mancini e ambodestri, han geni femminili, mentre i singolari, destri son maschili. Mito scoperta mwiri, donne prendon pesce, ucciso su in piroga, a far carne marcire, uomini a decotto, imitan sua voce, mentre cantan donne, ninna sotto voce. Masangu narratore, narra mwiri inizio, zio Mombe copre moglie, poi parte in viaggio, Bolande suo nipote, va con lei in foresta, sale sulla palma, a cogliere noce, donna resta bassa, seduta gambe aperte, Bolande vede il sesso, scende x toccare, femmina lo avverte, che zio fa punizione, ma giovane non sente, accende tragressione: zio torna da viaggio, seppe del nipote, decide eliminarlo, ma donna lo nascose, Bolande va nel bosco, e cibo a Mombe manda, rifugia in tronco cavo, immerso in acqua. Bolande sopravvive, nascosto per anni, diventa coccodrillo, alghe x capelli, diviene re dei pesci, siluri i suoi figli, così nacque mwiri: rifiuto autorità, a zio materno capo, villaggio è paradiso, da cui nipote fugge, infin diventa mwiri, genio a doppie punte, sua vagina incisa, in scarificazione, caimano a 2 bocche, poter di procreazione, divora con bocca, rigetta col sesso, poi partorisce, al mondo nuovo infante, uomo accaparra, potere di donne, partorire adulti, aiuta mwiri doglie; ogni giorno donna, unge sesso in acqua, Mwiri è tale donna, che vive dentro acqua, acqua di vagina, potere di YaMwei. In sequenza ndongo, neofita accucciato, in corpo guardia fondo, 1 voce cavernosa, interpeta il mondonga, x tutta assemblea, malato Mwei trasforma, con acqua medicina, su fontanella cranio, e su articolazioni, con liana vien avvolto, corda va tagliata, malato va guarire, trasgressio è riparata: zio tartaruga, concilia nipote pesce, adulterio riparato, e società riprende, dentro litigio, colui che mente e ruba, può esser ingoiato, da Mwei che ode e cura.| MBANZA tempio cura, 1 tetto foglie palma, pareti nere bian rosse, disegni a losanga, centro sociale riunione, palcoscenico pure, ospita le muse, reliquie maschere sculture: corpo di guardia, foresteria viaggiatori, clinica bottega, tempio aperto a 1 lato, mostra totem Eengo, sotto trave maestra, scolpita 1 piroga, ad altezza della testa; se fondo è detto mobango, con separè djembe, messo in feste lutto, iniziazioni intere, fatto a strisce rafia, pelli animali, piume rosse pappagallo, e conchiglie mari. Cavazzi 492, visitando regno Kongo, dice Mbanza e-banza, capitale del regno, al centro di mbanza, in cerimonie notte, posta grossa torcia, emana incenso forte; ai bordi del mbanza, tiene fuoco acceso, così spettatori, a notte van scaldarsi, tra attori del bwete, 1 Povi e 1 Beti, coppia complementi, musicista e poeta. Povi è giudice parola, Beti raganella, nganga indossa copricapo, alto piume pennacchio, tiara in foglie banano, indossa gonna rafia, mosingi pelle gatto. Povi fà omelia, nella lingua membe, reca significati, a visione corrente, parla in circostanze, lutto o altro tema, mentre Beti ispira, accompagna con motema: tema centrale è, viaggio in Mobogwe, povi nel discorso, agita il suo soke, richiama istrice fruscio. Masimba ma ngombi, e 1 serie di Danze, svolte in progressione, dal bakè ai tamburi, al punto culminante, le danze delle fiamme, ecco un elenco, ciascuna ha ruolo grande: Obendeya prima danza, unisce partecipanti, seduti sui 2 lati, fan pendolo oscillanti, poi moto rotativo, che imprime bilanciamento, alle frange di rafia, di cintura detta eendo; arpa e baka allineati, ritmo di cavalcata, e responsivo coro, avvia danza Mokoo, ritmi serrati tamburi, x la danza Biomba, attorno itsamanga, torcia a centro stanza; torce in mano nganga, escon seguire scie, illuminar mogonzi, invitano alle danze, corrono ritorni, tra paese e selva, ospita ronde defunti, mentre banzi dentro, assettano la casa, x chiusura cerimonia, di alba rinnovata. A spettator esterno, bwete appare danza, con ritmi nomi forme, diversi x branca, danza distintivo, a ogni gruppo mbanzi, interpreta segreti, di bibbie e di fatti: gesti e parole, han senso intenzionale, dato da avi, in quadro azion rituale, seguire formalismo, è segno cerimonia, serba senza senso, parole gesti di ave: se i riti son sganciati, da codice simbolico, accomoda rituale, a varie spiegazioni, sarà la devozione, a dare ognun 1 senso, dentro empatia, calore dà consenso; appello ad antenati, usa frasi formali, diverse x scuola, come ngonde o myobe, Myobe è danza lenta, Ngonde freneti moto, canto è alternanza, tra assolo e coro: cerimonia riuscita, rispetta solo forme, manca di messaggio, sia logico sia chiaro, forma + importante, durante messa-in-scena, è azione in sè, modifica frequenza: agisce linguaggio, avanti ogni messaggio, quan bwete trasmette, distorce linguaggio, lingua bwete twist, povi mitimbo core, riposa sopra, metafore ghirigore.| Bwete aiuta veder, presen passè avenir, conflitti eredità, e litigi familiar, sblocca impasse presente, arte del nyima, riconfigura esperienza, di banzi a terapia: mito e rito caccia, detto pur EDIKA, un uomo detto Mongo, và nella boscaglia, caccia e mangia pasto, la moglie segue orme, trova carne appesa, di antilope ponte: cammina e cammina, e trova un elefante, ucciso da lancia, vede poi marito, che mangia pacco fuoco, Edika è ritrovo; marito si nasconde, vede una Mosingi, attratta da odore, del suo pacco edika, lei inizia a mangiare, poi fugge per rumore, il marito la sgrida, Bwete è suo affare, ovvero nasce da scoperta, di caccia mascolina, la prima trasgressione, o sociale divisione, le maschere dei maschi, recitan la parte, donne destinatarie, son spettatrici di arte, nutron uomo crudo, pollo feticcio scambi, nuovi ausili riti, abrogan vecchi patti. Storia mette in scena, presa di fecondità, uomo vuol comando, nel nomade migrar, scopri tale fatto, nel gioco analogie, o rimando specular: Mosingi primo ganga, mangia edika selva, cane primo ganga, mangia edika in paese, formica inizia edika, si attiva nel cadetto, poter di analogia, tra natura e società, ciclo vita solutiva. Banzi identità, tramite parola, chi vede parla o agisce, banzi specchio o nyma? vision parola azione, separate in visione, là nel quotidiano, confondono tra loro, io vedo che mangio, due diversi sè, banzi specchia in mbanza, specchio permette, sdoppiamento identità, rituale avanti specchio, è gedina-dina, invisibile doppio, riflesso di persona, mentre gedidi, è spirito personale, segue a camminare: banzi avanti specchio, assiste scena edika, gedina-dina testimone, rivela chi agisce, e chi parla in tale morte, auditorio corpo guardia, vede la parola, indossata dal doppio, esclude allucinazio, del banzi che parla, gedina-dina si rivolge, a + interlocutori, invisibi e inaudibi; se il bwete parla, si esprime via banzi, offre sua lezione, o potere guarigione, banzi appare bwete, se attiva frequenza, parla sua lingua, con forza maganga, che origina eventi, bwete in ogni cosa, vibra entro ngosè, maschera i novizi, a mezzo di rituale, moltiplica i suoi sè, doppi speculari, in feticci specchi e canti, nzanga o kundalini, e kombo nomi tanti: macina e ricompone, individualità, multiple alterità, in sequenze di rituale, miti da evocare, ognuno fà suo bwete, invitati scambian riti, scuola sà integrare. Iniziazio e ingestione, sono stessa cosa, banzi mastica radice, maganga muove tappe, mix di medicine, ricette scuol diverse, Misoko usa eboga, edika e motoba pesce: introdurre ausiliari, oppon veleno sorci, mix ingredienti, produce identità, maganga-medicamenti, feticci alter-ego, mbando tsombi e ceste, proiettano alter ego; rapporto banzi e doppi, crea dialogo gioco, come lila di Siva, che indossa tigre e cobra, danzando su sorcier, crea spazio relazioni, tra varie entità, aiuta aggregazione, a partorire identità, corpo psiche ambiente, in mbanja ceste e selve, motoba nella pancia, nzanga in cistifellea, nganga nella cesta, a casa oppure a terra, novizio fatto a pezzi, poi ricomposto, con varie alterità, potere ha raccolto. libro_bwete-misoko.pdf device_doctor_genie.mp4 audio
voce: busenguet
bwitievanga Evanga narra origini del bwiti e di cerimonia ndzo-ngomo (174) canto 02:06 | foto agrobuti | audio | evanga_ngose20-01-28_mattina.mp4 | evanga220208_ngose6init.mp4 | |musica 12-BwitiFang2.mp3
bwititsogo Cavazzi veglia Mwenge YaMwei con specchio e liturgia (177) canto 02:11 | foto agrobuti | audio | libro_bwete-misoko.pdf | device_doctor_genie.mp4 | pappagallo_parrocchetto-roma.mp4 |musica fang04-mbiri-arp.mp3