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fine ricerca: 0 specie censite ----------------------------------------------- - 0 resultsmartin di atitlan, (Libro:canti:quartine)
27:18:108 (1) martin di atitlanfoto 01:Chiviliu, 07:albero centro, 13:anima indigena, 19:mondi riflessi, 25:Atitlan, 31:tzutujil, 37:tzutujil vita, 43:lacandoni, 49:lakota, 55:navaho quanah parker, 61:rito kayumari, 67:road-man, 73:Martin risonanza, 79:apache cura, 85:canto di martin, 91:peana, 97:peana due, 103:canto finale al tempio della sera, incontro Marti'n,
apprendista di Chiviliu, saman TUTUJIL,
ci narra sua storia, tra Messico e Usa,
Navajo e Mazatechi, rituali di cura
|morto suo maestro, eredita i pazienti,
fino trenta mila, persone del villaggio,
primo suo dovere, e' accrescer giovinetti,
con riti iniziazioni, a farne adulti veri
|visse a Santiago, Atitlan in Guatemala,
patria di una guerra, brutale poco umana,
il governo dominante, messo su dai gringo,
vieta tradizione, vuol consumismo spinto
|Martin va fuggire, e' in pericolo sua vita,
in lui Chiviliu vuol, tener sapienz'antica,
trascrive musicando, l'indigen tradizione,
e la porta camminando, di nazion nazione
|appresi molti anni, correggere squilibri,
rapporti di persone, con spiriti antenati,
Chiviliu mi chiamo', 'preserva tradizione',
viaggio tra confini, nell'ora del terrore
|dopo guerra civile, io torno a villaggio,
riporto l'antenati, del tempo primo saggio,
vado reinsegnando, lor miti assai profondi,
foro al centro tempio, tunnel fra i mondi
27:07.
questo luogo cavo, partorisce il mondo,
1 albero produce, frutti e vari fiori,
fatti con un suono, che viene giu' di la',
noi li mangeremo, nell'anno che verra'
|l'albero del mondo, ha radici in aldila',
noi non le vediamo, ma quelle dan vigore,
il mondo che tu senti, bevi oppure mangi,
sicuro può fallire, se l'altro tu sganci
|da quell'altro mondo, tutti noi veniam,
e dopo esser cresciuti, poi dimentichiam,
ricordi d'altro mondo, ai bimbi eliminiam,
a ritrovar la storia, 1 vita poi spendiam
|i giovani iniziandi, vanno giu' nel buco,
sino all'altro mondo, per alber rianimar,
istinto della morte, portano a coscienza,
imparano il dolore, acquistano eloquenza
|lottare con la morte, e' lotta d'eloquenza,
e' tentare d'ingannarla, ucciderla non puoi,
se tenti carpirle, l'affar piu' vantaggioso,
su altre person ricade, costo piu' oneroso
|non rifiutar offerta, lei e' opportunista,
di anime e' affamata, e di pensier umani,
la tua immaginazione, falle ben trovare,
Felice lei si ferma, un poco a dimorare
27:13.
ogni uman possiede, un anima indigena,
ogni debito creato, ha spiritual natura,
civili oppur tribali, consumiamo essenza,
per fini imperituri, de la' sopravvivenza
|Thera sempre chiede, continua distruzion,
la cura o risposta, produce sua reazion,
se noi a var ragioni, cibo non le diamo,
sogno allor prosciuga, piano noi moriamo
|connettersi a luogo, quotidian passaggio,
e' spiritualita', continuo scopo assaggio,
gli umani con i suoni, nutrono quel mondo,
reame che in ritorno, aiuta nostro mondo
|Spiriti e antenati, di mondi o di psiche,
Ci cantano alla vita, siam loro sogno fine,
e avendoci cantati, portati all'esistenza,
se tu non li alimenti, prendono insistenza
|veniamo sulla terra, al fine di sognare,
ovvero ricordare, altro mondo alimentare,
un paese paga prezzo, della sua esistenza,
sogna ed alimenta, sua spiritual essenza
|Seduto in uno stagno, canto lor canzone,
che torna come eco, a far da nutrizione,
cosi' un regal spedito, in ogni direzione,
com'eco mi ritorna, e varia in vibrazione
27:19.
tutte le invenzioni, furon gia' sognate,
tratte dalla terra, ancor non ricambiate,
son frutti e raccolti, di sogni precedenti,
cantati dagli avi, in lor riti ricorrenti
|in culture sane, abilita' a inventare,
si paga con i riti, a evitare indebitare,
nascono gli umani, sen debito o peccato,
debito l'abbiamo, con spirito dell'avo
|se noi li ignoriamo, muoiono di fame,
son forze di natura, non onnipotenti,
lor dolore e fame, ed emozion potenti,
nei giovani io vedo, qual debiti viventi
|l'umana presunzione, o egoica violazione,
scatena loro fame, in violenza divorante,
odio e depressione, avanzano imperterre,
lor cibo diveniamo, a mezzo delle guerre
|solo vita e morte, vissute con passione,
nutrono con senso, gli avi a profusione,
fantasmi di chi uccidi, recan depression,
antenati senza onore, lascian confusione
|se nulla a loro dai, se pensi esser solo,
combattere dovrai, in te l'influsso loro,
alimenta loro vita, con lingue di parole,
ornate di poesia, e la devozion di cuore
27:25.
vivendo ad Atitlan, 1 mio bambino persi,
causa febbre tifo, pagai col mio dolore,
nacque l'amicizia, col un rito animista,
mi trovo residente, ecco mia conquista
|appartener 1 gruppo, primordiale idea,
linguaggio e' la colla, unisce e rivela,
Eloquenza di miti, rinnova lor capanne,
le case robuste, le fa chi e' distante
|lingua Tzutujil, verbo essere non ha,
mondo venne fatto, tu fa manutenzione,
i giovani iniziandi, portano le pietre,
parleranno i vecchi, su cosa e come far,
Nulla e' permanente, 1 gruppo sol riman
|se 1 persona morta, priva iniziazione,
ignor luogo partenza, ovver destinazione,
suo spirito ora vaga, fuori orientamento,
si arrangia si dimena, cerca compimento
|saman del paese, cattura tal fantasma,
divide componenti, invia in altro mondo,
assiem alla famiglia, informa un rituale,
attivando relazione, o gestione regolare
|alimenta con i riti, regali ricorrenti,
storie d'antenati, ricordi nei presenti,
il morto e' divenuto, parte al panorama,
Viver tuo dolore, alimenta vita umana
27:31.
i Tzutuhil sono uno, dei 21 gruppi Maya,
con i Garifuna, stanziati in Guatemala,
sul lago Atitlan, sorgeva Chuitinamit,
lor capitale antica, nazione Tzutujil
|Maya e loro eredi, crean crisi rituale,
a trovare l'unita', chiave a generosita',
il decadimen materia, porta gli abitanti,
riunir 1 volta l'anno, rinnovan capanni
|inizia giornata, al primo canto gallo,
la donna s'alza prima, prepara colazione,
cibi per il pranzo, e nutre gli animali,
pulisce poi casa, marito macina grani
|dopo colazione, famiglie nei campi,
lasciano i bambini, coi nonni paterni,
imparano i bambini, a fare baby-sitter,
ai loro fratellini, e aiutano a pulire
|bimbe colgon acqua, e legna per fuoco
son prime casalinghe, prima di coetan,
dopo lavor campi, famiglia torna a casa,
prima del tramonto, coglie legna strada
|assieme piante/erbe, per la cena zuppa,
in serata attivita', a casa son x tutti,
preparano la cena, assiston l'animali,
controllan genitori, scorte per domani
27:37.
nonni li al camino, raccontan le storie,
riguardo l'animismo, animali e piu' cose,
narrano il passato, della propria gente,
l'anziani Tzutujil, spiegan con novelle
|le cose sono cosi, come sempre state,
all'esterno chiaro luna, uomini e ragazzi,
osservano le stelle, e imparano a suonare,
strumenti musicali, gia' prima di cenare
|tutti chiamati al pasto, tempo condiviso,
notizie riso e uova, verdure zuppe salse,
Pollo o selvaggina, sono eventuali carni,
1 guaritore maya, vien e fa una diagnosi
|palpando il polso, interroga il malato,
poi evoca Ixchel, local Dea di medicina,
la mostra a suo paziente, e brucia Copale,
beve e fuma tabacco, cosi' da partecipare
|a mondo mito condiviso, umani san mutar,
negli animali selva, di cui hanno nagual,
loro totem disegnato, a bassorilievi maya,
i chilam son figurati, come giaguari paia
|nel rito di raccolta, di piante medicinal,
erborista invoca spiri, custodi di pianta,
chilam invece cura, sol cause spirituali,
sventa inganni e malparole, e cura malati
27:43.
Martin ci racconta, dei figli del Balche'
empatica bevanda, riunisce tutti assiem,
i LACANDONI Maya, rimasti nella giungla,
con l'Apis melipona, priva di puntura
espansione dei Maya, in Yucatan viene,
disboscando coltivando, modo intensivo,
i curander dottori, e sacerdoti chilam,
oracolan diagnosi, richieste dai khan
|uniti da visione, Xuta'n o cataclisma,
fermentan acqua-miele, Mimosa a macerar,
alberello-farmacia, da Yucatan-Chiapas,
cura pelli e purga, da vermi intestinal
|Martin m'invito', in Guatemala e tenne,
1 calda cerimonia, assieme ai Lacandoni,
dopo 1 mese circa, io bevvi l'idromele,
la cura col balche', visioni mi concede
|la testa fu lavata, e cuore-intestino,
i vecchi mescian vino, con rito e mito,
commosso io rivivo, purga cerimoniale,
muta preoccupazio, in gioia piu' vitale
|mimosa corteccia, Lonchocarpus violace,
e' usata a preparare, lor vino purgante,
ricorda la Jurema, del brasilian sertao
nei canti di Yolanda, venne raccontato
27:49.
i LAKOTA di pianure, ricordano il Tatanka,
ovver Toro Seduto, e il Bisonte americano,
leader dei Lakota, guido' la lunga marcia,
mantenne unita gente, uso' Wovoka danza
|nella loro lingua, we-ka-sa wa-kan tanka,
richiama una persona, un medium medicina,
che chiama forze cura, come uno sciamano,
wasica wakan prete, ha cuor mesmerizzato
|Ton e' l'energia, come il mana e wakan,
1 qualita' interiore, posta da 1 pianta,
oppur da 1 animale, un monte o una saetta,
veleno pur e' wakan, sa uccidere in fretta
|uccelli cosa animal, se fan cose inusual,
son wakan poiche', esser waka lo permette,
vino che ubriaca, rende folle una persona,
ovver la rende wakan, 1 spirito lo suona
|ogni cosa al mondo, ha suo spirito-anima,
mai nati e mai morti, sono wakan 4 tipi,
posson fare molte cose, pregati da umani,
Wakan Tanka e' l'insieme, molti in 1 mani
|Wakan Tanka Kin, sole leader o gran Khan,
jurgi nagi skankan, aman musica e tamburo,
prestano attenzione, al lakota che prega,
pur se malfattore, mette in moto sfera
27:55.
presso Sacramento, California visitavo,
1 Chiesa dei Nativi, riserva dei Navajo,
fuoco in mezzaluna, al tepee di Kayumari,
indio conosce forza, di cure ascesi vari
|l'uomo della via, pare un Quanah Parker,
agita il sonaglio, bastone liuto grande,
piume ventaglio, che a fuoco dona l'aria,
fuma tabacco amico, e ha tamburo ad acqua
|tamburo pentola risuona, con pelle Daino,
suo assistente canta, verso nonno Fuoco,
bottoni carne-daino, parlano col fuoco,
chiamano gli avi, dal presente nascosto
|io ascolto due canti, vedo associazioni,
cibi luci e suoni, son tutti rivelatori,
Quana Parker fu capo, 1 Comanche nativo,
dal Messico adotto', buon rito curativo
|Parker fu guarito, dal cactus messicano,
poi rito-liturgia, esporta nel suo stato,
combatte alcolismo, di compagni americani,
che han crisi identita', dis-acculturati
|+ nativi americani, raccolsero sua sfida,
guarigion di gruppo, x identita' di vita,
il peyotl medicina, puo' spirito trovare,
cura ed allevia, loro crisi esistenziale
27:61.
vibran nostre voci, emozion condivisioni,
riempiono la tenda, di ritmi suggestioni,
al centro del Tepee, acceso grande fuoco,
mistero ci unisce, tutti a cerchio d'oro
|tutti fummo accolti, sedemmo sul terreno,
nel circolo dei canti, indigeni e stranier,
Martin dice a tutti, quel che avea vissuto,
ora in Terabuti, con noi l'ha rivissuto
|i canti di Peyote, ricevono accompagno,
da tamburo ad acqua, veloci percussioni,
noi tutti ripetiamo, canti a risonanza,
a turno ogni sonaglio, offre sua danza
|in gruppo arrivan note, spiriti gagliardi,
molti senza senso, lavor di ritmi indiani,
Peyote benedetto, nel circolo ha girato,
con acqua tamburo, a ognuno s'e' sposato
|Acqua nel Tamburo, energia di pelle Cervo,
accoglie vocalizzi, graduale rende l'eco,
ritmo di sonaglio, con piume espira vento,
diretto verso Fuoco, mistero in movimento
|inizia Medicina, parlare al mio sistema,
purga miei bisogni, nel vomito li esterna,
Mi sento meglio dopo, torna l'attenzione,
sparisce l'ansia e sento, num attivazione
27:67.
la Cactus medicina, lavor tutta la notte,
trova significati, nel cuore della sorte,
mi aiuta rintracciar, un senso uno scopo,
intuizion empatia, pervadono quel luogo
|raccogli me tua Rosa, nel cuore di mani,
mangia la mia forza, tua sete e fame evadi,
allor ti condurro', fin dentro la tua casa,
Tu portami qual dono, la mia tribu' rinata
|ci guida il Road-man, a incontro medicina,
lui Uomo del Sentiero, e aiuto di cucina,
vedo l'Uomo-Fuoco, e l'Uomo del Tamburo,
Donna madre Acqua, disseta poi ciascuno
|Uomo del sentiero, stuoia avanti stende,
allinea oggetti vari, ventagli ci tende,
fumiga con Salvia, Tabacco a profusione,
ornato suo Tamburo, perline sul bastone
|digiuno silenzioso, calma contemplazione,
ingerita medicina, seccata o in infusione,
vigili restiamo, in attesa di un messaggio,
lo spirito nel corpo, scava suo passaggio
|ognuno va mangiare, + medicin che vuole,
effetti del rituale, risalgon col calore,
accresce l'empatia, al calor peyote-luce,
al centro sta Fuoco, condivision comune
27:73.
Uomo-sentiero a mezzanotte, esce dal Tepee,
soffia flauto d'osso, ai quattro punti li,
acqua viene portata, adorata e condivisa,
versata pure a terra, a dissetar la vita
|Suono di fischietto, va in ogni direzione,
dentro la mia testa, rimbalza a profusione,
nausea preme assieme, angoscia della morte,
mi libero a fatica, di tal pensiero forte
|ventagli piume Falco, assiem fumo Tabacco,
portan miei timori, da nonno Fuoco spazio,
fuoco scoppiettante, accompagna a mattino,
la gioia dei fedeli, brilla volto antico
|Martin nel Tepee, ritrova sua infanzia,
essenza del rituale, e' cerimonia festa,
rigenera esperienza, imprinting duraturo,
rinfresca la memoria, disseta suo futuro
|la molla che lo spinge, e' motivazione,
a far iniziazione, prova di ammissione,
ricorda danza spettri, del mitico Wovoka,
annuncio di un messia, liberazion invoca
|mia mente capto', messaggi in risonanza,
mi parlano di Tago, tempio in lontananza,
una psiche collettiva, vedo nella danza,
canto io stasera, e Tago viene in Banza
27:79.
sue vision/intuizioni, servono scoprire,
nuovi riti cerimonie, pratiche di cura,
se i pejuta wicasa, curan solo con erbe,
Martin tra gli APACHE, in sauna suda febbre
|uomo/donna medicina, accompagna la sauna,
assieme a parenti, che assiston la causa,
serba erbe a cintura, masticando radici,
di Fumaria siliquosa, a curar con salivi
|cio' che non comprendi, pure chiama wakan,
wakan buoni o malvagi, han piacer fumo pipa,
se fumo salvia allontana, i wakan malvagi,
intermediari metton ton, in feticci vari
|ogni prete ha 1 oggetto, dove mette ton,
e' chiamato Wasicun, diventa essere wakan,
wasicun aiuta preti, borsa-medi american
ricettacolo del Wakan, in esso token ha
|1 Apache un giorno va, fin in Aspromonte,
nel prato cimitero, da cui si vede mare,
la tomba sua cercava, vien dall'Arizona,
una lezione dona, ai bimbi della scuola
|quan sarete grandi, e sentite ripugnar,
tornate qui da me, per lezione ricordar,
innocenza mai si perde, oblia sol la via,
recuperate le parole, wakan ridesta vita
27:85.
Martin ora canta, incontro col suo Tago,
avvenuto al Terabuti, girando per il prato,
l'appella con + nomi, antichi e nuovi Dei,
Presente ogni luogo, Dio erotico Tu Sei
|Tutto accade ora, attorno grande quercia,
Flauto Pan in mano, suono per far breccia,
la melodia che senti, coro degli uccelli,
amato contrappunto, a flauto negli ugelli
|Seduto sotto 1 Leccio, vidi una figura,
danzar assai graziosa, 1 metro forse piu',
era 1 fauno tipo, mento orecchie a punta,
zoccoli e cornette, pelle miel trapunta
|piccola creatura, mi guarda e si siede,
mi disse che viveva, in 1 giardin dorato,
Lui abita 1 sfera, ulteriore di esistenza,
lavora ad aiutare, la quercia sussistenza
|Entrai in un'atmosfera, + straordinaria,
io nudo camminando, l'aria era piu' densa,
formicolii sentivo, nell'arto addormentato,
Fauna era al mio fianco, sotto tale stato,
Sai chi sono io? mi parla il Grande Pan,
sorriso che beffardo, brilla suoi occhi,
Se son vicino a te, non senti repulsione?
non vedo la paura, sorger nel tuo cuore
27:91.
|se Panico deriva, timor di mia presenza,
demonio di paura, detta fu mia essenza,
ebbene eccomi qua, son servo di Natura,
Aiuto umanita', sebben m'inquini oscura
|un tempo mi derise, artificiale chiesa,
i zoccoli e le corna, mutarono in offesa,
Natura fu peccato, e venne si a oscurare,
la vita materiale, e la gioia di cantare
|e voci lamentose, aleggiarono sui mari,
Pan si disse e' morto! iniziano malanni,
Fauni con le Ninfe, piangevano scomparsa,
con Naiadi e Driadi, divennero una farsa
|gli umani poco a volta, emigrano in citta',
adoraron vana gloria, e sfoggio delle idee,
Tu divenisti 1 vecchio, tolto da ogni luce,
alla fine poi moristi, demonio sulla croce
|Oh grande Pan! dal tutto fosti un niente,
deriso e sputacchiato, Tu che sei sorgente,
t'aggiunsero lo zolfo, ai fuochi saturnali,
tue ninfe furon streghe, fauni ciarlatani
sorto dall'Arcadia, ridotto alla menzogna,
da mente umana che, ti nega alla bisogna,
in America nativa, riemergi nei convivi,
accarezzi la tua barba, riempi cuori vivi
27:97.
Divino che ogni cosa, riunisci nella vita,
in forza delle piante, sprizzi dalle fonti,
fai correre la linfa, in Alberi di querce,
germogli grano-orzo, divieni pane merce
|rinasci con i cicli, perenni di stagione,
splendente tu ritorni, rinascita nazione,
Oceano riattraversi, in direzion inversa,
America custode, in Europa or ti riversa
|Ti chiamano i nativi, Grande Wakan tanka,
lo Spirito supremo, e loro Anima Tatanka,
Tu racchiudi tutto, poiché sei Pan in se,
e cantano i poeti, Son Pan e Pan e' Me
|l'intera umanità, e' nata dal tuo grembo,
Tu sei l'En to Pan, l'Uno assiem al Tutto,
Pan sei penetrante, vulcano primordiale,
Lazio di Saturno, ti attende a ritornare
|Pan o Dio dei boschi, passeggiami vicino,
fuori e dentro me, prestami i tuoi occhi,
fai vivere quel bosco, delle tue creature,
ninfe fauni ed elfi, folletti fate pure
|Fauno e' stato il primo, Dio del Palatino,
sul bosforo Romano, echeggia suo sospiro,
ha dato i Lupercali, ad aborigeni locali,
poi ereditan Latini, sue feste popolari
27:103.
Martin fu guidato, al tempio Terabuti,
dopo aver sentito, un canto a Viricota,
Daino gli parlava, fluido lui scaldava,
al fuoco della sera, sul mare navigava
|Martin ci lascio', suoi viaggi visioni,
racconti mazatechi, sogni e sensazioni,
nel vento di stelle, le favole + belle,
lascia suo bastone, agli amici di pelle
|anticipa istruzioni, x giorno funerale,
uccidete un gallo, che mi possa guidare,
alla morte rassegno, conosco il suo regno,
non v'e' alcun rumore, disturbo o ritegno
|dopo tre giorni, mio corpo sotterrate,
il gallo cantera', mio spirito risvegli,
poi lui mi guidera', al regno dei morti,
incontrero' antenati, vesto nuove sorti
|Voi tutti vegliate, fate nostro ballo,
saziate antenati, scesi in ogni testa,
mangiate e bevete, ricordate mia festa
son meditazione, gia' son immacolato,
lascio e abbandono, qualunque trattato
|anima di Martin, viaggia alla sorgente,
Tago fauno-fungo, il suo cuor contiene,
storie noi viviamo, di suo mondo antico,
raccolte al Terabuti, sue canzoni e mito 27:01 5e8c7fb35f289a93460ea74ee15121e1788c41bbecbe123bfcfe993c4998ec4e
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