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fine ricerca: 0 specie censite ----------------------------------------------- - 0 resultsSeba errante in indie, (Libro:canti:quartine)
21:22:132 (1) Seba errante in indiefoto 1:Seba in Nepal, 07:sadhu-asceti, 13:vasaio-jhakri, 19:rudra pellegrini, 25:sajan curandero, 31:rito di cura, 37:milarepa, 43:kalachakra, 49:sherpa dzogchen, 55:nechung, 61:tandava-rutang, 67:gange-varanasi, 73:maya city, 79:khajuraho himachal kumbamela, 85:dharamsala e amritsar, 91:rajastan jaiselmer, 97:dromedario deserto, 103:surat paludi, 109:goa e sravanabelagola jaina, 115:kochin tamil gonda, 121:siva nataraja, 127:Krisna kolkata bali 90:01.
Seba vien stasera, e inizia raccontare,
di quando giovinetto, il NEPAL va girare,
mentre il fuoco arde, e tutto par dipinga,
Seba si emoziona, con + memorie d'India
|Atterro a Kathmandu', mucche a pascolare,
accoglienza familiare, su valli himalayane,
1 popolo di razze, inglesi hanno trovato,
emerge con coraggio, Nepal sacro stato
|Io giungo col monsone, vedo 1 squallore,
assieme ai mendicanti, in cerca di calore,
animali su strade, puliscono dai rifiuti,
mercanti in biciclette, attendono tutti
|barbieri e calzolai, in piazza vivaci,
sarti e guaritori, soppesan corpi audaci,
gracchiano cornacchie, sui fil alta tensione,
Diesel sulle strade, dei motori del Giappone
|scopro il nepalese, sensibile e profondo,
lui mano nella mano, rispetta intero mondo,
devoto alla famiglia, ignora le apparenze,
distingue 1 persona, da rispetto che sente
|le valli a Kathmandu, Patan e Bhaktapur,
furon citta-stato, convivon piu' tribu',
durbar piazza centrale, delle sovranita',
ha templi buddismo, e hindu' divinita'
90:07.
su rive al fium Bagmati, sorge Pashupati,
tempio Dioni-siva, Signor degli animali,
protettor del Nepal, amico al toro Nandi,
La cremazion sui ghat, alza fumi grandi
|vedo numerosi sadhu, asceti itineranti,
consacran loro vita, erranti meditanti,
eremiti e anacoreti, di varie tradizioni,
qualcuno fuma ganja, allontana tentazioni
|attira assai devoti, pur Bhaktapur citta'
semplice il suo clima, che da serenita',
peperoncini e grano, seccano su stuoie,
donne brocche d'acqua, portano da sole
|artigiani e vasai, al tempio Swayambhu,
incantano Seba, accanto al Durga Devi,
scimmie tra le guglie, fanno loro giochi,
ruote pien di mantra, attirano i devoti
|in piazza sta vasaio, vicino stuoie paglia,
son fasci di fuscelli, di varie graminacee,
annodate fra di loro, Seba or beve tsampa,
the e farina d'orzo, mentre vasaio narra
|mastro vasaio, in economia sussistenza,
la melma modella, e muta sua coscienza,
di ostinate paludi, febbre tifo polmonite,
in speranza e riparo, vasellame arte fine
90:13.
Sajan il vasaio, incontro a bancarelle,
viene dal Terai, valle a ciel di stelle,
discende da coglitori, di radici e miele,
seduto su sgabello, impasta argilla bene
|gira piastra al perno, con leva bastone,
posto dentro al buco, scavato nel piastrone,
a velocita' costante, volano ruota inerzia,
1 forma nasce e cresce, ecco la sua festa
|Ceramica e' un arte, di quattro elementi,
argilla acqua-fuoco, + respiro dei venti,
argilla e' lavorata, a mano e piedi nudi,
immersi giù nel fango, dolori via spremuti
|est di Kathmandu, sta pantheon tibetano,
stupa di Bodhnath, qui primo antico nato,
ha quattro paia d'occhi, aiuta direzionar,
stupa e' axis-mundi, monte Meru e Kaila's
|Uovo cosmo al centro, di tutti universi,
tutt'intorno a stupa, son gompa-conventi,
tra pareti colorate, Sajan e' pure jhakri,
sciamano nepalese, dell'etnia Tamangani
|indossa vesti bianche, pavone copricapo,
ha tamburo doppio, perline e campanelli,
tridente di Siva, lo connette al divino,
guaritore e musicista, sovente pellegrino
90:19.
Luna pien Agosto, va sul monte Kailash,
grotte di silenzio, osserva le montagne,
assiem altri devoti, sale fino ai laghi,
x adorar dea-moglie, di Shiva detta Kali
|il lago Gosaikunda, attira molte folle,
che vogliono guarire, lavar loro dolore
sotto vento e sole, pioggia torrenziale,
Sajan con il jhakri, si narrano + storie
|attraverso foreste, di parchi nazionali,
rifugio di asceti, e selvatici animali,
percuotono tamburi, in piccoli santuari,
danzan fino l'alba, incenso e canti vari
|parlano agli uccelli, conoscono linguaggi,
vesti rosse bianche, colori della vita,
come i lor folletti, maestri della via,
che vivon in foreste, donan piante linfa
|Sajan dice a Seba, folletti son fuggiti,
con fauni di foresta, dopo la disboscata,
fuggono montagne, i guardiani protettori,
per habitat ferito, da var conquistatori
|propizio fausto Pan, Rudra l'altro lato,
terribil distruttivo, specie se scempiato,
nell'estasi ai devoti, appare yogi nudo,
che indossa pelle tigre, cobra di velluto
90:25.
mamme e bambini, al seno ad allattare,
ascoltano canzoni, imparano che il male,
se viene confinato, con stratagemmi cura,
porta a guarigione, curando 1 frattura
|spirito e' sedotto, coi doni poi saziato,
col sangue di gallina, viene poi ubriacato,
si che mai ritrovi, la strada del paziente,
e dentro a villaggi, mai tocchi altra gente
|lui cinquantanne, sorride accoglie tutti,
tira via tristezze, da donne con + lutti,
depresse discriminate, socialmente sfiancate,
Lui offre sua cura, e rigenera speranze
|Sajan poi nasconde, volto in panno seta,
entra in una trance, grida e si contorce,
figlio di 1 lotta, condotta in gioventu',
a vincer sue paure, di morte assiem tabu'
|ride e assopisce, prega e accende fuoco,
con braci e candele, illumina suo luogo,
inizia la cura, i malati stanno in fila,
picchiati e massaggiati, dolori sputa via
|sputa ogni sozzura, peli e sangue marcio,
calcoli di pietra, strilla piange strazio,
se canta poi soave, suzione ha terminato,
il male incorporato, a terra ha ritornato
90:31.
vede 1 anima suicida, persegue 2 figlioli,
uno di essi trema, e l'altro pare matto,
dopo ore di tamburo, e tartassati in cure,
esplodono in trance, il giovane parla pure
|con tono del defunto, racconta esperienza,
due vecchi annotan tutto, x poi verificare,
gruppo comunita', fan cura assai vibrante,
accendono falo', a nutrir l'anima errante
|e spargono su braci, burro latte sangue,
Sajan e il fratello, battono sui tamburi,
i figli del suicida, saltan sui tizzoni,
danzan liberati, tra odor misti a fetori
|Sajan dice a Seba, imparare a morire,
mistero dei misteri, psiche sa fallire,
se lasci che accada, ananda puo' salire,
se io non esisto, malattia non esiste
|riesce la cura, cosciente esser niente,
legge par assurda, a mia mente razionale,
+ mi sento male, e piu' credo d'esser tale,
all'Io trans-personale, estasi puo' entrare
|ora capace di guarire, poiche' va recitare,
se accetto di morire, s'apre un altra fase,
piacere folle accade, estasi oltre lutto,
reale e' cio' che pensi, ora gusta tutto
90:37.
ogni popolo sceglie, malattie da impastare,
tutto fa gioia, ogni incontro par prezioso,
lui attira malattie, con Mandala ragnatela,
labirinto di colori, mio pensiero ferma
|trova tuo posto, quando rumor d'onde,
supera i pensieri, nel fare il rumore,
fiori offerte riso, dhalbat con i ceci,
rosari di rudraksha, son scacciapensieri
|incontro io mercante, di nome Milarepa,
un tibetano bardo che, vive su a Kodari,
villaggio di confine, mi invita visitar,
il ponte di amicizia, tra Cina e Nepa'l
|prepara the con tsampa, narra leggenda,
MILAREPA era mago, divenne poi asceta,
eremita che apprese, l'arte del tummo,
da Marpa maestro, che lo apprese a turno
|da Naropa e da Tilopa, guru tantra yoga,
venuto da Kashmir, con Lalla poetessa,
pure Gopi Krishna, il Tummo praticava,
fuoco immaginava, ritenzion prolungata
|Seba si ferma, sul ponte di amicizia,
osserva le alte valli, vista infinita,
ascolta i rifugiati, intreccia destini,
su valli desolate, si vive piu' felici
90:43.
ospite di Milarepa, Seba presso focolare,
1 Thanka su parete, ritrae Padmasambava,
seduto a fiore loto, al centro di lago,
beve da 1 coppa, il vin del risvegliato
|mente osserva thanka, fa contemplazione,
ascolta 1 tamburo, di intensa religione,
i mandala di fili, son sentieri di avi,
viaggiano coscienze, su sogni himalayani
|e ruota Kalachakra, 6 mondi ci consegna,
Yama il re dei morti, pedagogia c'insegna,
Budda in forma Yama, e' mente illuminata,
1 specchio per vedere, la Morte rivelata
|sua corona teschi, le molte incarnazioni,
suo specchio vede tutto, vizi ed illusioni,
collera ed inferno, fiamme buon consigli,
insaziabili Spettri, torturan loro figli
|1 mondo di Animali, mostra istinti forze,
Buddha con 1 libro, li aiuta a umanizzare,
mondo degli Umani, e' regno dell'orgoglio,
Buddha x svegliarli, elemosina in bisogno
|sei regni palazzi, modelli di esperienza,
riflettono la mente, o Ruota di esistenza,
mandala ci aiuta, a comprendere l'essenza,
natura della mente, causa e conseguenza
90:49.
in cima Kalaciacra, stan palazzi Cielo,
le nuvole abitate, dai nobili con clero,
Asura presso loro, guerrieri ambizione,
Ruota di Esistenza, dodici anelli pone
|come dodici mesi, scorron alto in basso,
leggo in senso orario, trovo conseguenze,
legato a Ignoranza, un Desiderio emerga,
segue Coscienza, che 1 Corpo mi aggrega
|escono i Sensi, e la Coppia di amanti,
segue Sensazione, poi vivere Insaziabil,
cresce Attaccamento, a vita con traguardi,
avviene Mutamento, Nasce l'ego moti umani
|Morte tutto chiude, e catena ricomincia,
ognuno alla coscienza, lega s'avvinghia,
Seba ascolta poi, Thonpa l'amico SHERPA,
il fondatore del Bon, che nome conserva
|la mente si ferma, e vita intera appare,
Dzogchen meditare, e' tempo che scompare,
mente vuol respiro, x alimentar se stessa,
respiro nutre psiche, che pensa esistenza
|Tempo e' un illusione, edificio razionale,
meditare al focolare, ogni fato sa fermare,
mi fonde nel momento, annulla le distanze,
i 6 mondi della ruota, ferma nell'istante
90:55.
vivon dentro noi, 1 asceta 1 razionale,
divider bene e male, appare innaturale,
Dei sono infedeli, bugiardi irrazionali,
portandoli alla storia, cerco di domarli
|forza misteriosa, sull'autobus m'invita,
emerge il testimone, al ritmo della vita,
si puo' incontrare Dio, la cosa accade gia',
pur senza forzature, l'istante mi accadra'
|vide cielo e terra, tenere un consiglio,
inviare 1 tempesta, a chiudere villaggio,
x uomini e bestie, soffrir fame e freddo,
ecco i fiocchi neve, nel tibetano inverno
|scendon roteando, per 10 giorni e notti,
tutto van sbiancando, avvolge le sorti,
immensa la neve, che in gelo appiattiva,
le onde del lago, la valle e la collina
|foreste nel basso, sepolte e livellate,
le acque ruscelle, da ghiacci occultate,
la vita e la morte, nell'uragano esterno,
combatton assieme, al suo calore interno
|villaggio di Nechung, in regno tibetano,
fan festeggiamenti, per anno nuovo nato,
veniva tanta gente, all'oracolo ritrovo,
Thonpa era maestro, dell'Ordine d'oro
90:61.
l'oracolo si presta, a spirito di stato,
gira per i templi, con repertori canti,
tra piccoli shorten, siede parla poco,
risponde con sarcasmo, ride ferma gioco
|tempo e pazienza, servon all'incontro,
le question primarie, lui banalizza pure,
inizia cerimonia, cantando invocazioni,
al suono dei corni, o cimbali e tamburi
|entra nella trance, balla a passi lenti,
poi s'arrabbia e balza, a respir possenti,
torna al suo sgabello, ascolta le domande,
risponde con versi, e con spada rituale
|ecco Thimi Yangho, ritratto nel Tangka,
l'antenato Sherpa, che visita Shamballa,
soffia in un mandala, + sabbie colorate,
energie di natura, espresse e incanalate
|conclusa la sua danza, Thonpa cade giu',
sembra senza vita, Dorje' lo lascia pur,
suo nodo viene sciolto, finita la danza,
ora sale in scena, la tandava Ru-tanga
|Siva danza rutang, Signore della morte,
danza cimiteri, con Kali la consorte,
suona dai kanling, cioe' femori umani,
trombette d'appello, a spiriti d'avi,
bimbi educati, da Sherpa improvvisati
90:67.
Seba poi da Nepal, viaggia fino l'India,
gira valle Gange, in treno senza fretta,
al cuore Varanasi, lo porta suo destino,
squallide le strade, accolgon pellegrino
|alla mattina presto, alla stazione treno,
su stuoie d'immondizia, grande dormitorio,
i canti del muezzin, risuonano d'intorno,
citta' di Varanasi, ombelico indiano mondo
|persone fanno doccia, in fila alle fontane,
l'igiene e' gran dovere, oltre che piacere,
son scoli marciapiede, pieni dei colori,
per vesti gambe braccia, diventan lavatoi
|Varanasi-Benares, citta' culla degli Indu',
in valle del Gange, clima caldo afoso pur,
zuppa di verdure, ogni giorno Seba mangia,
assieme Sale e Alghe, aiuta sua pancia
|Gange eman da fiumi, rivoli e fontane,
prendere sue acque, purifica ogni male,
i pellegrin malati, sue rive van cercare,
al fin di ben morire, a Benares riposare
|Benares da millenni, accoglie pellegrini,
tra templi e confusione, mercati con bazar,
Benares tra mercanti, mi ritrovai seduto,
in un negozio seta, con mercante astuto
90:73.
Maya crea universo, con giochi prestigio,
Vishnu emana Brahma, in sogno artificio,
illusione del mondo, venduta li a Benares,
abbatte preconcetti, per l'uomo denudare
|mercato e marionette, animan presente,
ovunque da vedere, una fiera permanente,
poter di Maya dea, accoglie i pellegrini,
adagia sul serpente, eventi e burattini
|ecco una bambina, coglie Mucca sterco,
la su strade attorno, non ancor calpesto,
lo impasta come pizza, a farne blocco cubo,
lo porta via con se, ritorna segue fiuto
|maneggia quel prodotto, serena disinvolta,
seguendo tradizioni, biogas x la cucina,
cibo per il fuoco, impasto per capanne,
cibo x la terra, e cibo ai funghi-carne
|squallide citta', contrastan coi villaggi,
citta' son termitai, cloaca a carne umana,
convogliano le genti, discese dai villaggi,
in cerca di fortuna, si ammassano miraggi
|psiche delle genti, costrette a convivenza,
in clima si rispecchia, local sopravvivenza,
improvvisati scrosci, pioggia dei monsoni,
riflettono i governi, e furbi imprenditori
90:79.
Seba segue tappa, al villaggio Khajuraho,
qui visita 1 yogi, tra templi dell'amore,
il Sadhu ha radiolina, ama lui ascoltare,
dentro la capanna, dimora lui essenziale
|sadhu e Naga baba, incontro in Haridware,
vivono in capanne, su un isola nel Gange,
di cenere cosparsi, seduti sulla stuoia,
nutrono lor fuoco, seccando ganja foglia
|1 pozzetto focolare, ospita lor braci,
per cenere e calore, e raccontare viaggi,
il naga parla piano, di feste Kumba Mela,
sogno collettivo, riunion dell'India vera
|un tempo Asura e Deva, frullarono le acque,
per ricavar Amrita, il nettare immortale,
finisce poi con zuffa, e kumba vaso cadde,
tre gocce cadon terra, chiamate citta' sante
|ogni 3anni Kumbha Mela, celebra l'evento,
a turno ogni citta', rivive mito eterno,
radunan svami-sadhu, assieme pellegrini,
in giorni calcolati, da astronomi antichi
|tra digiuni e freddi, scioperi e gimcane,
citta' di Dharamsala, arrivo in Himachal,
cammino pur a piedi, tra valli himalayane,
Dharamsala appare, luogo in cui svernare
90:85.
la cittadina in alto, detta McLeo Ganji,
conifere di cedro, esperienze riposanti,
yogurt con miele, e templi tra colline,
aiutano entro me, viaggi della psiche
|tutta uman realta', vulnerabile appar,
in cima alla montagna, che domina valle,
umani come 1 fiore, che radica nel suolo,
il ciel sovrasta tutto, eterno silenzioso
|dopo 1 mese buono, lascio questo luogo,
giungo ad Amritsar, dei Sikh e' capoluogo,
Punjab valle d'Indo, terre cinque fiumi,
granaio agrario d'India, fabbrica di fumi
|city par stracolma, d'insegne di negozi,
ma tempio d'oro Sikh, lavora aiuta molti,
offre pasti a tutti, letto ed acqua calda,
ad ospiti che vanno, li a trovar la calma
|in treno e autobus, proseguo in Rajastan,
dopo giorni e notti, fino al deserto Thar,
più donne di Jaipur, son belle coi monili,
oscillano a ogni passo, magnifici orecchini
|l'anello della Sunna, incontro in un bazar,
l'islam tradizionale, apre a ogni cultura,
sua tolleranza pura, riscalda mi emoziona,
mi sento come a casa, vijnana in me risuona
90:91.
mia anima corre, alla moschea di Ajmer,
casa e mausoleo, di 1 sufi amico vero,
il vento di Jodhpur, mi porta dai Rathore,
clan di guerrieri, deserto Thar mi vuole
|or medito sul treno, diretto a Jaiselmer,
miraggio senza tempo, la city nel deserto,
su via carovaniera, m'accoglie e rinfresca,
tra mura di arenaria, antica sua fortezza
|deserto in Rajastan, fuoco vento steppe,
in groppa a Dromedario, sento le brezze,
vita goccia d'acqua, miracolo che aspiro,
appare come sogno, 1 miraggio che respiro
|mio spirito s'unisce, ai miti del deserto,
e vede ed intuisce, la sua natur del vento,
le brezze di Novembre, portano il pensiero,
a meditar su orme, sentieri del mistero
|mi assale nostalgia, del + divino piano,
imito il mio soma, al suo profondo fiato,
mio guru DROMEDARIO, sa calmar mia mente,
efficiente mi porta, su desolate steppe
|sua lenta camminata, come uman campione,
suo passo e' 3 dei miei, nave del deserto,
paziente silenzioso, adatto ai gran spazi,
con calma cerca cibo, senza disperarsi
90:97.
fame sete e nervi, su steppe desolate,
faccio io col vento, meditazion mirate,
cerco andar letargo, come il Dromedario,
cammina sul pietrisco, aggira l'agguato
|rinasce Sole a est, e' bollicina d'aria,
par bicchiere d'acqua, graduale si alza,
descrive arco in cielo, testa sovrastante,
svanisce a occidente, emisfer sottostante
|presso mezzanotte, inizia alzarsi vento,
vien d'altro emisfero, la dal mezzogiorno,
migra vien sin qui, calore e sole sono,
rapporti sequenziali, come lampo e tuono
|Deserto puro istinto, selvaggia insistenza,
Lui tira fuor da me, una via sopravvivenza,
crolla ogni utopia, e propagan che illude,
e civilta' cristallo, dissolve come nube,
|emerge gran bisogno, di viver quotidiano,
trovare l'acqua e cibo, crudo e cucinato,
zuppa con Chapati, su fuoco di sterpaglia,
1 posto x la notte, tra l'insetti e sabbia
|Melone del deserto, mio fornitore d'acqua,
The limone e sale, diventa piu' importante,
osservo le mie mani, e cerco le risposte,
respiro vento caldo, e freddi della notte
90:103.
in treno sino a Pune, vedo piu' paesaggi,
tra l'alberi una donna, culla suo bambino,
con dondolo di stoffa, corde appese ai rami,
ecco l'altalena, tra ritmi orditi e trami
|la mamma da 2 spinte, leggere alla culla,
oscilla x inerzia, bimbo piu' non piange,
contento si abbandona, sicuro alla mamma,
e calor materno cuore, nutre ninna nanna
|Ahmedabad express, va treno x Mumbai,
tra fabbriche petrolio, giu' fino Surat,
dal finestrin treno, squallida e' la via,
molti pozzi e fiamme, immensa periferia
|consunti copertoni, fogne a cielo aperto,
quartieri di baracche, fin sopra i binari,
di notte piu' abitanti, vi perdono la vita,
mentre fan bisogni, i bimbi in prima fila
|paludi Rann of Kutch, appaion dopo Surat,
bonifica di stagni, a mezzo di Eucalipto,
strappare alla malaria, endemico habita't,
con alberi assetati, e foreste da piantar
|Paludi prosciugate, fan nuove foreste,
salutano mio treno, alla volta di Mumbai,
sette isol pescatori, devoti a Mumbadevi,
accrebbero citta', con scambi commerciali
90:109.
da li raggiungo Goa, ex colonia portoghese,
rispolvero 1 storia, Francesco ai gesuiti,
sento lor presenza, alla Caterin chiesetta,
Shirdi con Francesco, vento a loro presta
|capanne e antichi borghi, su colline Goa,
e dentro una locanda, incontro Nimal Sesto,
lavora a far capanne, a 1 gruppo rifugiati,
i profughi del mare, dall'Africa arrivati
|con lui sta Kinaciau, l'amabile Zutwasi,
che 1 giorno invito, in Italia al terabuti,
noi amici divenimmo, alle feste dei locali,
feste degli indu', e animisti e cristiani
|autobus da vecchia Goa, giunge Karnataka,
tra strade solitarie, su terra + assolata,
silenzio India del sud, antica sensazione,
trovo in villaggio, dravida carnagione
|Sravanabelagola, villaggio di jainisti,
Gomatesvara statua, gigante su collina,
bacini per le piogge, cisterne e terme,
colle Chandragupta, sussurra sua gente
|re Chandragupta fu, eremita imperatore,
sul colle del tempio, Jaina religione,
vento antico soffia, misteri degli avi,
cascata d'intuizioni, tra templi solitari
90:115.
India e' casa a molti, popoli scampati,
vi sbocciano eremiti, mistici indomati,
produce nuovi culti, rinnova religioni,
riadatta ogni divino, x tempi posteriori
|giunto nel Kerala, faccio una scoperta,
gente offre amicizia, cuore molto aperta,
grandi alberi a Kochin, assorbon confusione,
di traffici commerci, e piogge del monsone
|donne indossan sari, e fervente devozione,
Kochin tiene radici, nel mix di religione,
ha chiese e sinagoghe, templi totem tutti,
palestre arti marziali, pescator di frutti
|TAMIL e adivasi, tra i popoli incontrati,
fronte alta corpi scuri, occhi illuminati,
riflettono intelletto, persone assai vivaci,
in molte zone d'India, diventano scienziati
|genti Buiya e Gonda, ritirano in foreste,
quan giunsero civili, ridussero le feste,
ma pullula foresta, di + presenze umane,
nascoste intorno, in mezzo al fogliame
|arrivo alla radura, faccio una catasta,
appena l'ho finita, anzian signora passa,
sussurra sottovoce, datura fior vi casca,
s'alza e cammina, tempio in lei catasta
90:121.
Seba giunge ora, estremo sud dell'India,
al Capo Comorin, per incontrar tre mari,
SHIVA lo chiama, fin Chennai col vento,
a incontrar serpente, al Nagaraja tempio
|se Shiva gioca, alla spiaggia del cosmo,
crea molte forma, distrugge ogni azione,
rivela e nasconde, l'eterna sua grazia,
piu' scene compone, in sequenze di danza
|cinque suoi poteri, combina Lui fluente,
da bimbo gioca Lila, in danza ricorrente,
Thera e' Himalaya, la Mamma delle nevi,
sopra Monte Kailas, adorna suoi capelli
|poi Siva scese, in foreste di Taragam,
a far rivelazione, vicino a Chidambaran,
alcuni yogi e rishi, che vivono tempio,
cercan fermarlo, testare il suo talento
|rishi dando sfida, spedirono tre bestie,
inviate una a volta, per fermare Shiva,
possente fu la Tigre, e velenoso il Cobra,
infine Muyalaka, il nano-ego senza posa
|Shiva con la tigre, si fece un tappeto,
Cobra gli orna il collo, fiero del momento,
sotto un piede fermo, finisce il Muyalaka,
Siva in equilibrio, a Chidambaran fa danza
90:127.
Seba in treno arriva, in Kolkata citta',
scopre poema Ramayana, in centrale bazar,
eserciti impazienti, un fronte all'altro,
fermo tra i due, Arjuna sta dubbiando
|inglese espansione, nazioni tensioni,
Krisna cocchiero, rivela ogni finzione,
disastri e sofferenze, modellano vicende,
recano un senso, e accrescono coscienze
|Krisna scomparve, nella foresta fitta,
lo cercano le Gopi, o devote pastorelle,
pien d'amore intenso, cantan scappatelle,
blu guerriero e', Krisna amante ardente
|isola di Bali, e' cuore di ogni umano,
Dio Shiva nataraja, danza sul vulcano,
veston bianco-nero, i danzator Keciak,
alzano le braccia, coro fan ciak ciak
|Eka Dasa Rudra, festa ogni cento anne,
popolazione offre, cibo fiori e danze,
a propiziare Dei, e i demoni interiori,
Rudra il + potente, Gun'agung sul mare,
benevolo diventa, con feste ricorrente
|al fine di calmarli, ingraziano clemenza,
terribili disastri, indusser gli abitanti,
a tenere cerimonia, ricorrente in natura,
Rudra dio dei Venti, a Stromboli perdura 90:01 5f7c853f1756ed2b16649939f6fa33ce01043182326c148bf472a88f1964a107
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90:13 3ca8e0e6684acd73fe7061d01e9ef3528f1ae54756a79937f2c5848ac1f03aa9
90:19 8e83b7ef0ede23465b7cab8dd66a0602b9ace2b6e4e7df3d056f127f0fe44166
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