cura d’uva e frutta, sambuco aceti vari
Aromi e fiori Bach, per oli e punti dati
Bacche rosse e blu, della macchia latina
adattogeno Ginseng, Eufrasia vista fina
sommario quartine
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cura d’Uva e frutta, sambuco aceti varicon le mele selvatiche pui fare conserve o frullato, con aggiunta di un pò d'acqua purchè i frutti non siano troppo amari; se son solo aspri, con l’appassimento, diventan maturi e buoni
La cur dell’uva, agisce sola indipendente Dai cibi fuor di Lei, non vuol interferenze E aborigeni e civili, conoscon tal digiuno Gandhi nei digiuni, vuol solo succo puro La cura d’uva sai, arresta pur artrosi Pazienti in polmonite, e la tubercolosi Pazienti che guariti, tornano graduali A consumàr più cibi, sen dolci carboidrati
Per denti traballanti, gengive sanguinanti Colpiti d piorrea, tu acìn mastica tanti Acini inclusi i semi, rinforzano gengive Assieme l’aria e sole, cur uva molte vite
Elogio della mela, simbolo dei frutti Mille e soavi effetti, rinfresca bene tutti Racchiude gran principi, vitali per il corpo Massaggia le gengive, pulisce dallo sporco
Le mele cotte fai, in forno o a fuoco medio poc’acqua in pentolino, privo di coperchio L'acqua evaporando, lascia un caramello La mela vince stipsi, è il medico più bello
Vince pur diarrea, e solleva bene i reni In sidro fermentata, aci malico sviluppa Che elimina aci urico, e i calcoli renali E i mirtilli neri sono, insuline naturali Così mele cotogne, e cocomeri con semi Abbassano pressione, depurano tuoi reni Un tè cocome semi, per contrastar’infarti Lenir le pelli rosse, curar vermi testardi
Cocomeri li spacchi, bene con le nocchie Col dito medio l’apri, e bevi come coppe Se sete ancora resta, mordi bordo interno Così fanno i maiali, che l’amano in eterno
L’Aceto di mele assunto giornalmente Prima e dopo i pasti, e prima di dormire Grazie al contenuto, dell’utile potassio Modifica il pH, a intestino ridà spasso Rallenta indurimento, di tessuti vascolari Previen diarré enteriti, è poten battericida La candida t’uccide, è indicato pur pei reni Dove pus e infiammazioni, sono casi seri
Aceto in fumigazio, di vapori abluzioni Decongestion respiro, sgrassa pure pelle Nei casi d’allergie, arreca un beneficio Pur usalo nei cibi, fai questo sacrificio
È banana d’India, cibo assai simbionte Pratico efficiente, gustoso senza fronde Fermenta senza puzza, dà energie solari Diffuso per umani, terreno ed animali
Banana è caloria, economica e diffusa Sbucci e te la mangi, è igienica ed amica Soffice e addolcisce, sen semi da scartare Mucca ama la buccia, brava a fermentare
La mangiano gli indiani, pur con altri dolci Assieme al riso infatti, pulisce tuo intestino Di sera è un toccasana, lavora nella notte Banane molto buone, crude oppure cotte
Prunus Armeniaca, è il frutto Albicocca Secca è lassativa, cruda energi anti diarrea Ricca in minerali, Sali ferro calcio e sodio Magnesio e potassio, fin cromo e fluoro
Biossido di zolfo, contengono le secche Se le vuoi conservar, enzimi puoi fermar Fa rapido passaggio, là in acqua bollente Ciò le rende bianche, ora son protette
Quando son mature, son rigeneratrici Del nervintessuto, nutrienti antianemia Come le Ciliegie, se mangi di stagione Lavorano alla loro, migliore condizione
Ciliegia doop agrumi, è ricca in Vita C Allevia artrite e gotta, mangia di stagione La fragola sfregata, sui denti è dentifricio Il tartaro previene, in ricorrente officio
Diarrea dissenteria, radici gelso more Là in acqua bollente, decotto lo si vuole Inverso fan le foglie, che stpsi san ridurre Aiutan pelle i frutti, e fegato a produrre
Rovo assai comune, è Rubus fruticosus Cespugli con le spine, pungenti e vigorosi More a fin estate, e germogli alimentari San esser rinfrescant, buoni e salutari Le more zuccherine, han potassio e calcio Che i corpi adolescenti, avverton in bisogno È tal ghiottoneria, un bisogno a svilupparsi Linguaggio fra nature, che san comunicarsi
Per farne marmellate, cuoci a fuoco lento More con del miele, finchè avrai sciroppo Poco al giorno ai bimbi, portan giovamenti Brucior d’urina spegne, senza far commenti
Foglie con germogli, contengono tannino Astringono pertanto, in un litro di decotto Vincendo la diarrea, pur dell’età infantile Dissenteria e gli sputi, di sangue senza fine
Buccia limon qua e là, con agò da calza Infilia ora nei buchi, un garofan chiodo Sette otto van bene, sin due tre limoni È salsa condimento, per salutari amori
Conservalo nel vaso, ermetica chiusura Con extra oliva copri, leggero a riposare Conserva per due mesi, prim d’utilizzare Adatto per il pesce, e verdur insaporare
Ezechìa Re dei Giudei, curava con i fichi Schiacciati sulla pelle, i foruncoli e fastidi Polmoni congestioni, e mal gola indigestione Con succo fichi e miele, li cura a profusione
Pur Fichi contro tosse, cuocili a vapore Aggiungi miele pur, due fette di limone O semi biancospino, pestati messi in vino Per calcoli ed edemi, è nervoso sedativo
I fichi secchi e Ceci, alla libìdo dan forza Propoli e germogli, ginsèng e cioccolata Vince debolezza, bagno doccia del sultano Assieme a spirulina, e fine parmigiano
S’incapace tu ti sen, a far l’atto sessuale Tua psiche indebolita, è insonne nevrastene Fa infusi papaver, vino aranci e passiflora[5] Digiuno oppur kefir, a ordinare la tua flora
Fior della passione, vince irrequietezza Dovuta e legger febbri, è leggera soporife È antispastica regina, che vince l’astenia Assiem alla mimosa, è cuor danza natìa I fiori di Sambuco, dan buone frittate Con zenzero e menta, bevanda sudorante Infuso sfiamma bene, artriti reumatismi Affezion respiratorie, gola e gargarismi
Lozione può sanar, ferite tagli e ustioni Ulcer della pelle, di bocca e di gengive Idem fa l’unguento, corteccia o di radice Decotto al cavo orale, l’afta ben riduce Bacche adatte a vino, nei dolci son canditi Per tonici antitosse, e per sedar l’insonnia Cortecce foglie e frutti, curan molti mali Pianta assai veloce, non teme alcun rivali [1] I digiuni di sola frutta, sono abitudini di moltissimi popoli indigeni. Gli alimenti estranei diluiscono il potere dell’uva, cambiandone la struttura chimica. L’uva, presa da sola, non ha il tempo di fermentare nello stomaco e contagiar altri cibi. [2] le foglie di mirtillo nero sciolgono lo zucchero nel sangue. A Creta bevon cucchiaio d’infuso di foglie secche ogni 6 ore [3] Tale aceto va utilizzato non pastorizzato per preservare enzimi e batteri utili alla flora intestinale e terricola, tutte le gravi malattie degenerative crescono e si formano in terreno basico ossidato, un cucchiaino di aceto in mezzo bicchier d’acqua prima dei pasti, in cicli di 3 settimane, normalizza la flora batterica e riporta il pH del corpo leggermente acido, inoltre il potassio sta ai muscoli, come il calcio sta alle ossa. [4] Ai bambini di campagna i nonni insegnano il trucco di staccare la parte terminale del germoglio, sbucciare alla buona la pellicola esterna, e mangiarne il cuore, assaporando il particolare gusto amarognolo e la consistenza croccante. Ad inizio primavera, se i germogli di rovi non sono così "grassi" e succosi; basterà attendere le piogge d'aprile e il sole di giugno per trovarne in gran quantità. Le radici più grosse dopo lunga ebollizione, son rese morbide e ridotte in poltiglia per essere mangiate con aromi. I fiori forniscono un polline utile come tonico generale, per diarrea ed enteriti. [5] fai macerare, in un litro di marsala o vino bianco 30 gr. di cannella e sedano per 10 giorni, poi filtrare e addolcire a piacere prendendo due/tre bicchierini al dì. [6] Il dottor Swinburne Clymar, come i tupinamba del Brasile, autorità nel campo della Passiflora scrive: va somministrata in tutti gli stati febbrili accompagnati da estremo nervosismo e insonnia, poiché calma il sistema nervoso più dei narcotici. [7] A Bomarzo si usano le foglie fresche lavate e applicate direttamente sulla parte infiammata (pelle, bocca, ascesi) pur se a volte possono provocare reazioni allergiche sgradite e irritanti sulle peli sensibili. I suoi steli, svuotati del midollo, sono usati come cerbottane e pifferi di Pan. [8] la gommoresina della corteccia di commiphora myrrha stimato antidoto dei morsi , profuma e disinfetta l’ambiente e il cavo orale, accelera la guarigione di piaghe e ferite. [9] usar l'olio per far sognare e preparare al parto. Massaggiare la colonna vertebrale per stimolare la linea della gestazione e quando non ci sono contrazioni del travaglio, eseguire applicazioni di olio e luce rossa sulle parti del tallone, per stimolare l'area riflessa della linea perinatale e sbloccare le tensioni che impediscono il travaglio corretto. [10] I punti Konverter ricalcano i punti marma e dell’agopuntura [11] Salvia splendens, eliofila del Brasile, dove giunge a 1 metro e mezzo, in inglese è fuoco san giovanni. Cresce facile da talea e seme, pure nana, ed ha foglia rosso scarlatto. Come le altre salvie, poche foglie, masticate lentamente, hanno effetto rilassante e conciliante della meditazione. [12] Nel trattamento Mandel non importa interpretare ciò che si sogna ma descrivere e comunicare il sogno a chi è disposto. [13] Chiamato Olibano (latte), l’incenso è resina ricavata da incisioni tracciate dai beduini sul boswellia thurifera [14] Il Tirso è una sorta di bisaccia vegetale contenente le erbe spontanee, specialmente bacche, motivo per cui, i discendenti dei Pelasgi, chiamavano le menadi, baccanti: raccoglitrici di bacche (di edera liscia o spinosa, rusco, alloro, uva, ecc.). Secondo il principio erboristico dell’epoca, le bacche rosse venivano intese generalmente come stimolanti (yang), mentre le violacee come generalmente rilassanti (yin). Le parole Baccano e baccanale allora, in origine potevano indicare le conseguenti danze sfrenate e istintive dei corpi delle menadi-baccanti che, a seconda del dosaggio prevalente delle bacche rosse o viola (yin-yang), davano luogo a forme diverse di Tersicore, celebrazione in onore della divinità dei frutti e delle forze della natura in quel momento presente nel rito adorcistico(Bacco, Dioniso, Fufluns, ecc.). Core è la Dea della danza (simile al num o kundalini di altri popoli), che veniva ridestata dall’ingestione combinata di più bacche contenute nel Tirso, e in grado di produrre l’estasi o trance collettiva, nelle intensità e forme dipendenti dalla stagione di raccolta e del brio o empatia collettiva, suscitata in quel rito. Ricordiamo che Tirsen, Tirshinoi e Tirreni, è il nome con cui i Greci solevano chiamare i Rasna, dediti alle Danze del Tirso (tersicore) e pertanto, considerati di natura ed indole baccante e festaiola, nella Lidia loro madre patria, e nei lidi mediterranei ed europei in cui approdarono. [15] Salsapariglia, termine di origine spagnola, deriva da zarza = arbusto (arabo scharac) e parilla = piccola vite, in riferimento al portamento rampicante e alla presenza di viticci. L’appellativo salsapariglia è utilizzato anche per indicare la sarsaponina, sostanza estratta solo dalle radici di alcune specie dell’America centro meridionale: S. officinalis, S. medica, S. syphilitica, S. saluberrima, nonché olî eterei, resine e altre saponine con proprietà toniche, sudorifere, antireumatiche, depurative e (secondo la tradizione popolare) antisifilitiche. La Smilax aspera, ancor non è studiata. [16] Pianta lianosa perenne, sempreverde con fusti teneri e rossastri quando giovani e legnosi flessuosi a maturità muniti di spine uncinate. Le foglie coriacee e spinose, han 2 viticci laterali, lunghi e tenaci. I fiori (da settem. a novembre) sono piccoli, bianchi, profumati e riuniti in grappoli ascellari. I frutti sono piccole bacche rosse globose, non commestibili ma innocue, che maturano nell’autunno successivo assieme ai nuovi fiori.
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Aromi e fiori Bach, per oli e punti dati
L’aromaterapia, è la forza della piante L’assorbi da massaggi, in energia sanante Impacchi e inalazioni, e bagni espettoranti Analgesici o nervini, gran disintossicanti
Un raggio di sole, parte da un centro Ogni cosa del mondo ha forma di cerchio Il cielo é rotondo, i venti fàn turbinello Stagioni mutando, rinnovàn carosello
Pur l'uomo fa cerchio, nasce e rinasce Torna all’inizio, dalla tomba alle fasce I vaccini di Bach, son trentotto rimedi Essen floreali, che annusi e che vedi
Mosto ed Olivo, e Agrimonia Eupatoria Se hai forte tormento, di tipo interiore Se non toller litigi, oppur controversie O soffochi angoscia, con var dipendenze
La Vinifera Vitis, per eccesso ambizione E l’Olea Europea, se hai accumulo stress Dopo un malattia, o gran convalescenza a riposare t’aiuta, e ritrovar la coscienza
Quercus Robùr, per tenaci all'eccesso esaurimè conseguente, giova e protegge Castanea Sativà, per eccesso reazioni emotive agli eventi, oltre sopportazioni
Populus Tremula, per paur sen motivo incubi ed ansie, e il timor d’ogni sacro Prunus Cerasi, se hai paur d’impazzire far cose vietate, o di eccesso soffrire
Fagus Selvatica, se hai intolleranza criticismo per gli altri, scarsa empatia Malus Communis, se sei perfezionista Poco accetti il tuo corpo, inizia conquista
Aesculus Hippocastanum se spesso pasticci Scleranthus Annuus, indecision di più cose frequente vertigo, distrazione a catena opinioni ed umore, che và in altalena
Cichorium se hai, ossessioni in riporto Gentianella Amarella, per gran pessimismo Ch’è depressio reattiva, d’antica delusione Ulex Europea, se hai gran rassegnazione
Centaurium Umbellatum se non sai dir di no Se non hai pratico senso, v’è Clematis Vitalba Calluna Vulgaris, se vuoi sempre ascolto Ulmus Procera, se senti gran sconforto
Pinus Sylvestris, se hai gran senso colpa O se pensi che a viver, il diritto non hai Verbena Officinalis, in fanatismo e corazza Juglans Regia, per l’incerto e incostanza
Ver’olio dell’oliva, odor le pelli al sole Nei templi d’Esculapio, cliniche Asklepioi Cur olio portentoso, mirra oppure cedro [8] Come quel d’oliva, coriandol e ginepro
Distillano gli egizi, più olii profumati Per ungere le statue, di Iside famiglia Ungono d’amore, artiste e massaggianti Anziani ed ammalati, e giovani iniziandi
A Roma dopo il bagno, si pratica l'unctiò Unzio con massaggi, mist a uman sudore Gli acidi e lipìdi, in tal miscela contenuti Idratano la pelle, in rigeneranti aiuti
L’olio della vita, che può ringiovanire Messia vuol dire unto, dell’olio di Mosè Olio di energia, che Maddalen conserva Di sesamo di mirto, del sole della terra
L'olio estratto dalle, piante della selva È anima che verde, odora di fragranza Uguale ai ferormoni, tiene proprietà Stimola l'olfatto, e uman sessualità
L’olio memorizza, l'odore delle piogge Balsamo dei fiori, l’effluvio ch’è nei venti Più mistici lo sanno, e si spalmano d’olivo Ungon ogni pena, con salvia e rosmarino
L’olio è insetticida, oppure un fungicida Per malattie del corpo, e malesser di psiche 3 gocce ogni mattina su zon interne a polso È la zona della gioia, stimola ogni giorno Per presa di coscienza, ungi un'altra zona I due femori massaggia, con moto circolare Per l’immaginazione, puoi ungere il ginocchio Assieme a caviglia, al tarso e terzo occhio
Attorno all’ombelico, friziona contratture Sblocchi le tensioni, sessuali e indigestione L’ansia e paura, tra seni e attacco braccia Prim d’andare a letto, ungi poi massaggia
Maneggia la tristezza, tra gomital pieghette Se gomiti massaggi, per toglier ogni stress Riduci l’avarizia, l’insonnia e irrequietezza Contrasti avidità, calmo sen sveltezza
Zona attorno ai reni, presiede relazioni Quel sotto la nuca, la psiche più profonda Se armonizzare vuoi, massaggia dolcemente Tuo corpo riequilibra, assieme la tua mente
Massaggio ai legamenti, libera ogni gioia Rende più spigliati, scioglie e rende aperti Micromassaggi posson, tuo corpo stimolare Orecchio dita e mani, riflessòlogia plantar
Se stimoli con piuma, zone della pelle Riporti alla coscienza, più fatti sottopelle Potenzia l’efficacia, con olio e color luci Così che quando dormi, sogni tu produci
I sogni tuoi potrai, persin condizionare Se i konverter punti, con olio ti massaggi[10] Caviglie con polpaccio, pieghe di ginocchia Dietro gluteo destro, e la sinistra coscia
Gli oli per sognare, son rucola e rafàno Belladonna e salvia, splendens o pastora Gocce sul cuscino, deodora avan dormire Provocano sogni, coscienti a non finire Il sogno è libertà, istintiva d'individuo Catartico l’effetto, prodotto nell’inconscio Segnal di guarigione, di psiche squilibrate Liber più tensioni, emotive sotterrate
Se sopprimi i sogni, alteri emozioni La psiche si riduce, in gravi condizioni Colui che sogna molto, ha psiche salutare Essenza è scoprir mezzi, oniri stimolare
A scegliere dei sogni, sfrega con saggina I punti di Mandèl, per un minuto o più[12] Massaggiali con olio, fino a otto goccie Tien vicino al letto, carta matita e boccie
I sogni imparerai, col tempo a raccontare Perfin selezionare, gli adatti a te curare Lor senso pur s’accresce, piano graduale Sognare cambia vizi, e abitudini malsane
Importanti interruttori, di psichico sfogo Prim d’addormentarsi, attivan vario sogno Più zone converter, con spazzola sfregando Stimola un minuto, con olio massaggiando
La zona anale evòca, più sogni d’apertura Centro gluteo destro, dà presa di coscienza La rotula massaggio, dà stimola ad osare Fare un passo avanti, e scopi realizzare
Sappi camomilla, calma i nervi scossi L’olio di Damiana, può vincer letargia Nervoso stimolante, insonne esagerare È un antidepressivo, e tonico sessuale
L’olio dell’incenso, facilita il respiro[13] Usa in vaporizzando, per meditazione Pur l’arancio amaro, calma la tensione Negli stati d’ansia, mangia a colazione
Il profumo d’ylang ylang, usa diluito È util contro shock, oppure dispiaceri Adatto per il bagno, è antidepressivo Sandalo cugino, è legger afrodisiaco
Tutti oli essenziali, hanno effetto sedativo A bassa concentrazio, adatti per massaggio Impiega ad alleviare, pur dolor mestruali L’infuso suo bollente, fa essudi antivirali
[17]Gli erbaioli intervengono sulle piante selvatiche sfoltendo i cespugli o bruciandoli, si da favorire una precoce e copiosa produzione di turioni. Per allontanare l’eccesso di sostanze amare si suole cuocerli in abbondante acqua. Le bacche di Pungitopo e dell’Agrifoglio ((Ilex aquifolium, arbusto sempreverde a foglie spinose e bacche rosse, impropriamente chiamato Rusco/pungitopo ed impiegato con lo stesso significato del Pungitopo) sono considerate velenose poiché, se ingerite, possono causare convulsioni. [18] Pitrè cita una credenza siciliana secondo la quale i rami di questa pianta “legati a piccoli mazzi si mettono sui pavimenti delle case perché fanno morire le pulci”. I rami di Pungitopo sono impiegati come rustiche scope per pulire l’aia dopo la trebbiatura, fatta con il mulo. Altrove nel mondo, le scope di Pungitopo sono adoperate dagli spazzacamini per pulire le canne fumarie. [19] Le foglie dell’erba ruta sono usate per farne degli infusi, nella misura massima di un grammo per ogni tazzina bollente. Tal infuso serve a calmare gli attacchi isterici e i cicli mestruali dolorosi. L'erba ruta ha dei discreti effetti digestivi, anche se inferiori a molte altre erbe. La nota grappa alla ruta, preparata immergendo nella grappa un ramoscello di ruta, ha potente azione abortiva. [20] La radice della felce maschio (Polystichum filix), si raccoglie in estate e deve presentare, all'atto della raccolta e della frattura, un bel colore verde. E' necessario, prima dell'ingestione della polvere, essere digiuni da almeno 12 ore; all'ingestione della polvere si farà seguire, dopo circa mezz'ora, un efficace purgante non oleoso. Con questa cura vermi e tenia scompaiono facilmente. [21] Inizia, il primo giorno, da cinque bacche ben masticate, aumentando la dose di una bacca per ogni giorno di cura fino al massimo di quindici; poi regredire fino a tornare a cinque. Questa cura può essere proficuamente sostituita da due tazze al giorno di un infuso preparato versando una tazza d'acqua bollente su sei o sette bacche di ginepro ben schiacciate. [22] apporterà benefici ai sofferenti di acido urico, quindi agli artritici, ai reumatici, ai gottosi, o a chi è affetto da itterizia, calcoli vescicali, idropisia cardiaca e nefritica, di leucorrea e di blenoraggia. Il noto vino di ginepro, è preparato con 60 grammi bacche schiacciatee messe a macerare per sei giorni in un litro di vino bianco. Se ne devono due mezzi bicchieri al giorno prima di coricarsi; le essenze volatili in esse contenute vengono eliminate attraverso i polmoni, contrastando catarri cronici polmonari, tubercolosi e asma. [23] Cetraria islandica porta immediato sollievo, decongestionando ogni mucosa e favorendo così un pronta espettorazione di catarro. Prepara il decotto con una mezza manciata di lichene da far bollire per mezz'ora in litro d’acqua. Quest’ultima, poiché molto amara, se non soffri di uno dei mali esposti, butta via e fa ribollire il lichene per mezz’ora in un altro litro di acqua, cola e addolcisci con miele e un po' di latte, quindi somministra molto caldo in tazzine da tè, quattro o cinque volte al dì. Se a tale decotto pettorale di lichene, si aggiunge mezzo cucchiaino di potassio, o calcio carbonato, e si lascia macerare il tutto per 24 ore, si otterrà una sostanza gelatinosa: amido di lichene. Questa gelatina, mescolata con marmellata o miele, costituisce una sostanza nutritiva indicatissima per le persone convalescenti, nelle infiammazioni intestinali, nei raffreddori ribelli e, in particolare, per i bambini sfiancati ed esauriti dai numerosi accessi di tosse convulsa o tosse canina. [24] L’unguento laurino è rimedio ottenuto con olio di lauro estratto per pigiatura o pressione a freddo dei frutti, unito a sostanze come ginepro, trementina e simili. Usato nella cura popolare dei dolori, tumefazioni reumatiche e gottose, artriti, contusioni, slogature, ascessi di uomini e animali, una goccia di olio essenziale di lauro è utile contro, alopecia, psoriasi e micosi della pelle di uomin, gatti, ecc. Una buona manciata di queste bacche fatte bollire a lungo in poca acqua, danno un decotto oleoso che, applicato con impacchi, serve da ottimo emostatico, astringente e rinforzante dei capillari sanguigni. Nei bagni, semicupi e pediluvi, han azione stimolo-rilassante e deodorante. In tutto il mondo insaporisce zuppe, brodi, sughi e conserve, patate lesse, legumi, arrosti, pesci, fichi secchi, aceto aromatico, birr e, vini e budini di riso poiché le foglie essiccate perdono il gusto amaro. Foglie secche in pezze di cotone bianco negli armadi e cassetti o in cucina, allontanano insetti e tignole.
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Bacche rosse e blu, della macchia latina
Ferula communis, detta finocchiaccio Ospita ai suoi piedi, più funghi saporiti Ha fusto cavo usato, qual tirso cioè bisaccia Cui por erbe raccolte, da menadi alla caccia Smilace strappabrache, è un edera spinosa Ispan salsapariglia, liliacea e fuor pungente In Ameri centro sud, vien estratta da radice Una resin saponina, con effetto sudorife Un mito ci racconta, che là nella Toscana Baccanti Tersicore, non trovan l’eder piana Ad ornarsi il capo allora, impiegan la spinose Quan danza fa convulsa, fronte è punta iose
Iniziarono ad urlare, e il rito và degenerare Straccian vesti brache, in un vero baccanale Loro gesti d’inconsulto, san istinto a dimenare Smilace bacche rosse, or iniziano a mangiare
Nuovi getti da mangiare, nei rami primavera Rossastri e teneroni, come Asparagi turioni Amarognolo hanno gusto, e cime pur cucina Solo pochi sanno che, è alimento e medicina Vien detto pungitopo, il caffè rusco siciliano Ruscus aculeatus, come asparagi mangiato Amarognolo suo getto, vuol tempo di cottura Lessato olio e limone, o con uova in frittatura Una corona rami rusco, è posta ai piè frutteti O scaffali bachi seta, a evitar che salgan topi Brusco è amar sapore, d’asparago pungente Usato a far le scope, a pulir l’aia corrente Suoi rami bacche rosse, regalan alle feste Fine anno buon augurio, e natale ricorrente Le bacche velenose, pur confuse all’Agrifoglio Son tostate a dar caffè, là in periodo spoglio
È la Ruta graveòlens, pian di aride terre Con bei fior piccini gialli, cruciferi con forme Fin da tempi antichi, una panacea per tutto Che tossica in eccesso, sà provocar un lutto
Nell'olio odor sgradito, raccolto nelle foglie Concentra medicine, che dona nell’infuso Adatto per calmare, i dolor cicli mestruali Sedar attacchi isteri, e colìche intestinali Serve pure per lavaggi, nei casi di glaucoma Per chi soffre di rinite, croni naso catarrale Decotto d’erba ruta, 1 cucchiaio in 2 bicchieri Su un batuffolo di ovatta, in narici 3 dì interi
Felce come funghi, riproduce a mezzo spore Ha radice molto grosse, da potente vermifugo Molto secca polverizza, assum in liqui o miele Dopo digiuno 12 ore, strònca vermi e tenie Decotto di radice, serve bagni ed abluzioni A combatter reumatismi, muscoletti irrigiditi Se decotti nell’aceto, elasticizza per frizioni Lega foglie su polpacci, nei crampi fastidiosi
Il Ginepro communis, contien la gineprina Assorbe O2 dall'aria, dando canfora ginepro Con bacche fai una cura, masticandole ogni dì Per lo stoma rafforzàr, e l’appetito pure uscìr
In unlitro acqua bollente, 3 cucchiai di bacche Ben schiacciate assumi, 3 tazze per giornate A infuso or segua il vino, di ginepro detto gìn Anticatarro dei polmoni, buon diureti digestì Mezzo litr’acqua bollente, 1 cucchiaio bacche Tè d’ogni due ore, produrrà grande sudore Favorèn respirazione, assieme espettorazione Acciacchi dell’inverno bacche grappa di furore
È Cetraria islandica, il Lichene delle rocce Pioniere come l’alghe, rosso oliva tiene foglie Cespuglietti per la tosse, secca e persistente Che affatica cuor e sonno, Cetra cura sempre
Se soffri debolezza, o febbri intermittenti Gastrite catarrale, o di croni indigestione Preparati un decotto, di acque molto amare Addolcita con miele, è d’efficacia senz’egule
È Alloro dei poeti, un potente germicida A Zenzero associato, pur tonsille purifìca Usa in gargarismi, infuso acqua corrente Stimol digestione, è legger rubefacente
Laurus nobilis, diffuso in Etruria dove molti erano i Loro Ciuffenna, lauretum boschi di alloro popolati di Cervi frammisti a Edera e pungitopo. Cresce in tutti i terreni ed orti. L’aroma sottile e penetrante richiama le capacità profetiche del Dio Apollo, dei suoi poeti e sacerdotesse che prima di vaticinare, masticavan o bruciavano foglie di laudus. Le foglie fresche sen picciolo, son usate in estate, essiccate all’ombra nelle altre stagioni, contengono geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, aucaliptolo, pinene. Il frutto (bacca con un seme) contiene olio di lauro e molto cineolo, si usa dopo ottobre quando è ben maturo, essiccato in luogo caldo e conservato in vetro, svolge azione antisettica, contrasta affaticamento, insonnia, bronchiti croniche, dolori mestruali, meteorismo.
Amano gli Etruschi, l’aroma del lauretum La pace che vi regna, l’ascesi che produce Foglie e frutti usavan, in piatti cacciagione Fanno unguèn laurino, a lenir ogni dolore Lo stomaco rinforza, è un anti-catarrale Prima di coricarsi, assai stimola il sudare Impedisce evoluzione, influenza raffreddore Se bevi dopo i pasti, ti aiuta digestione Bacche dell’alloro, nere piccole ciliegie Attive più di foglie, ben seccate tu le pesti Macerate in olio oliva, fan l’olio laurinato Lenimento degli spasmi, e traum articolato
Gigaro di Bomarzo, è l’asparago pazzo Tossica comune, con code e bacche rosse Usate foglie fresche, applicate sulla fronte Contro mal di testa, analgesico risponde
Gigar mediterraneo, da nome alla famiglia [27] Di Aracee ben diffusa, in tutti i continenti inverno sta nel bulbo, germoglia primavera Nitrofil sessuomorfa, è disinquinante vera
arum italicum, pianta comunissima, erbacea perenne, solitamente immune da parassiti, ha foglie sagittate, che sviluppano in primavera, lucide e verdi scure, di solito con macchie brune (maculatum). Protetta da una foglia a cartoccio (spata), porta infiorescenza grossa e carnosa (spadice), con fiori femminili alla base e maschili verso l'alto con parte terminale (sterile) violacea a forma di clava. La spata racchiude lo spadice per mantenere, con notevole dispendio di energia metabolica, la temperatura interna superiore a quella esterna. Presente nei fossi, concimaie, lungo le strade, è coltivata come coprisuolo in zone umide e ombrose (seminata in autunno, o piantata in in ombra d’estate, con tuberi divisi) e a fini disinquinanti, usata cioè a rimuovere, contenere, degradare, inquinanti organi-inorganici dal suolo nei siti minerari di antica storia, (prov. di Lucca), dove presenta concentrazioni alte di zinco assorbito. Tutte le parti delle Araceae sono più o meno tossiche, non mortali ma possono causare serie irritazioni nei soggetti predisposti. Tutta la pianta, specie le bacche, ha sapore bruciante di pepe. Per pulire i semi dalla polpa munirsi di guanti di gomma e sciacquarli in acqua corrente poiché la polpa contiene cristalli insolubili di ossalato di calcio che provocano forti pruriti alle mani (effetto caustico), ma sono estratti a dar acido ossalico usato in apicoltura contro la varroa destructor.
Pei frutti arancio rosso, gradevole sapore Accadon ai bambini, frequenti intossicazio Ma i bruciori in bocca, durante masticazio assiem odor carogna, riduce alto dosaggio
L 'irritazion cutanea, accade per contatto dà brevi veschichette, dipende d’allergie Poiché i principi tossi, termolabil sono Van a scomparire, con bollitur e fono
Il tubero essiccato, pur bollito a lungo Una fecola alimento, permette ricavare Venduta quale sago, o mescita alla farina Fu cibo di Portland, delle britannia antica Il tubero da fresco, è energico purgante Antireumatismi par, e buon espettorante Dà vomito e gastrite, diarrea e tachicardia Convulsioni e coma, l’eccesso par che sia
Detto Pan di bisce, o lingua della serpe Calla o erba Saetta, oppur erba da piaghe Magica è seccata, sacchetti anti malocchio Fiore nella culla, è a protezion marmocchio Acoro aromatico, piccante e penetrante Usato espettorante, emetico importante Polvere da fiuto, assunta ugual tabacco Allevia congestione, del sinusal reparto
Raffreddor comune, emicranie sinusali Acorus calamus aiuta, starnuti a ripulire Apparato respirazio, famiglia arace foglia La sua radice pare, migliori la memoria Radice e circolazio, poi nutre i muscolari Dilata bene bronchi, fa pranayam torace Pur l’olio medicato, con calamo radice Usa per massaggi, e inalazion narice
Allevia vata e kapha, i muscoli rilassa Tesi e doloranti, freschezza ti rimanda Se bevi due bicchieri, d’infuso a vomitar Fai terapia per croni, tosse da alleviar
Spontanea acetosella, mangia calmar sete Ugual spinaci cuoci, buttàn la prima acqua Ha foglie trilobate, il trifoglio par davvero Ricorda il suo sapore, un acidulo d’aceto
Col tempo piovoso, contraggon le foglie A far piccol’ombrello, lo stesso fan la notte Ha fior d’aprile maggio, uno solo sullo stelo Con petal bianco rosa, e un violetto veno
Ha fusto sotterraneo, che striscia si divide Formando fitta rete, sul suolo superficie Aci ossalico contiene, in foglie dissetanti Sapor di limonata, è pur disincrostante Legnosa Hedera helix, pianta rampicante Perenne sempreverde, possiede lei 2 rami I giovanil dotati, di radici aeree d’attracco Gli adulti danno forma, a fiori frutti e tatto
Resiste in situazioni, scarsezza e umidità Per siepi sempreverdi, non chiede attività Ha var principi attivi, tossici a uman tutti Cercati dagli uccelli, specie nei suoi frutti
Suoi tutti derivati, son tossici a cautela A bimbi e le persone, allergiche ogni cosa L'infuso foglie estivo, seccate lentamente Balsamico efficace, è buon espettorante Pestate foglie fresche, o succo pur ridotte Applicate d’uso esterno, la nevralgie deterge decotto foglie fresche, per bagni antireumati In pomata tu friziona, sugli arti addolorati La usan le Menadi, a percuoter loro corpi Sblocca ingorgo in milza, e stimola passioni In decotto vien usata, per catarri bronchiali Reumatismi e gotta, cefalee dolor mestruali
L'infuso delle foglie, in due litri d'acqua usa Qual shampo per capelli, che lucida e ti scura Succo decott’inverno, di bacche pur tossìche Son purghe antibiliari, emeti e sudorife
Rifugio dei folletti, a proteggere le case Anesteti antinevralgi, di sciatica ed artrite Longeva è con la vite, fedel al dio di Nisa Fior macerati in vino, contro dissenteria
Eder radice aiuta, denti, testa e milza contro mal d’orecchi, disturbi della vista contro ulcere suoi frutti, di naso epilessia Infusi con sue foglie, portan la tosse via
Conservano i gitani, sempre in loro tende Più vasi con tal succhi, quàl disintossicante E timo per la tosse, e fogli’edera in aceto Nei lunghi viaggi a piedi, è rinforzo lor segreto Gli uomini del Bieri, applicavano collirio Per aumentar visione, acuta in cacciatore Cadevan sui lor occhi, poche gocce succo Vitex congolensis, di cui pressavan frutto Usavan nel Bieri, l’Alchornea floribunda In decotto poi in collirio, usata per stordire Ingerito addormentava, il neofita o schiavo Vista confondeva, ammansiv imprigionato
Se tardan effetti, s’applicava altro collirio Lattice irritante, d’Elaeophorbia drupifera Il rito del collirio, fu estorto dai Pigmei Che in cerimon notturne, onoran loro dei Sangue di Drago, è rosso lattice viscoso Estratto corteccia, del lechleri di Croton In medicina popolare, è buon cicatrizzante Guarisce più ferite, è medico importante |
adattogeno Ginseng, Eufrasia vista fina(all'oftamologo William Bates e ai visionari e Livièrs e Osho Lua
Ginseng per i russi, è radice della vita Efficace inibitore, di cell’invecchiamento Benefi stimolante, del sistem nervoso E ghiandole sessuali, in tonico riposo
Come pure l’aglio, il polline e cipolla Emana radiazioni, simil corpo umano Mitogeniche dette, da russi scienziati Capaci a stimolare, ormoni cellulari
Cardiotonico sciolto, in polver nel vino Come propoli e chiang, o zenzer radice Ginseng infuso riattiva, la circolazione Con sedano estratto, cur articolazione Valida cura per bimbi, gracili impauriti Cui apre il cuore, e armonizza intelletto Calma spiriti animali, placàn timori blocchi Libera più effluvi, ed abbellisce gli occhi
Preso lungamente, rinvigorisce il corpo Assieme col ling-chi, è longevo della vita Così pur fo-ti-tieng, scodella d’acqua che Echeggia medicine, maestre qual yagè
Eufrasia cura gli occhi, in abluzion infusi Quando senti sono, irritati e pur confusi Contrasta le amnesie, ad occhi pur legate Memoria chiare imago, t’aiutan ricordare
Quando guardiamo, esce un fuoco sole Un raggio di luce, indirizzasi dagli occhi Vers’oggetti visti, guardati ed osservati In fisica è contrario, luce oggetti han dati
Veder latino vider, radice indoeuropea Weid in aglosasson, è sanscrito dei Veda Guardare star in guardia, la vision precede Pur se la influenza, visione è sol vedere
Se c'è una visione, non c'è l’illusione Vedo e dunque sò, il vedere è sapere Guardo a confrontar, mie aspettative Vari preconcetti, con più realtà fattive
Occhio dominante, visione del pianeta Ciò che noi pensiam, tosto ci aspettiam Salute in tutti sensi, dipende da energia Di libido investita, sul soma e vista fina Una nitida vista, vien da rilassamento Di muscoli e armonia, corpo e la mente Fluttua la vista, a seconda circostanze Emozioni rimosse, tensione d’istanze
Crea la tensione, ocular contrazione Il risultato visione, n’è la distorsione Il guardare distorce, processo visione Rieduca gli occhi, curàn la tensione
Or scegli vedere, miglior la tua vista I traumi d’infanzia, tu super se cresci Occhi con cervello, ragionano d’assieme Cambia occhi bambino, per amar conviene
Limone gran collirio, ridù ronzii d’orecchie Risolve mal di pancia, assiem ad intestini Friziona palpebr’occhi, per deboli visioni Disinfettazion locali, per le lacrimazioni
[25] Sminuzzandoo 5-6 foglie secche in una tazza di acqua bollente (10-15 g in mezzo litro bollente, dopo 10 min filtrare e bere tre tazze al dì) si ottiene un ottimo infuso che, bevuto prima di coricarsi, fa sudare molto riuscendo quasi sempre ad impedire l’evolversi di un raffreddore o influenza, oppure, sorseggiato dopo i pasti facilita la digestione ed elimina i gas intestinali. La tintura si prepara macerando per 12gg 20 g di foglie essiccate e sminuzzate in 100 g di alcol a 80° filtrare spremendo: 30 gocce al dì in tisana calda di eucalipto o lavanda, dopo i pasti o sciolte in miele, sn utili contro inappetenza, cattiva digestione, depressione, stanchezza, s. La polvere ottenuta dalle bacche essiccate, presa nella dose di uno o due cucchiaini al giorno, è un rimedio efficace contro l'influenza, raffreddori, malattie nervose, paralisi, debolezze di stomaco e meteorismo. L'olio laurinato (manciata di 20 bacche pestate e macerate in mezzo litro d’olio, spremute in bottiglie di vetro scuro a chiusura ermetica), in sinergia con olio canforato, è utile per massaggi e frizioni delicati e persistenti sulle parti interessate più volte al giorno, lenisce gli spasmi reumatici e facilita la ripresa delle articolazioni dopo ingessature o traumi vari. [26] Tutta la pianta ha ricca tradizione etnofarmacologica con proprietà di volt in volta aperitive, antiasmatiche, antitussive; contro emorroidi, polipi del naso, ferite difficili e bruciature. Principi attivi: aroina (sostanza tossica volatile), saponina e glucosidi cianogenetici che in presenza di acqua liberano acido cianidrico. In Toscana, Lucania e Casentino, le popolazioni contadine continuano ad usare radici e foglie fresche come rimedio topico nelle ferite e ustioni difficili e come coadiuvanti nelle affezioni delle prime vie respiratorie. Le foglie pestate sono usate contro i foruncoli o, in decotto, come antiemorroidi. Le sue bacche rosse (goè), usate contro i reumatismi, si schiacciano e strofinano sulla parte dolorante, la sensazione iniziale è di forte bruciore, ma in seguito passa. Il rizoma essiccato e macinato è usato come cipria casalinga e le foglie bollite, come sgrassante/candeggiante di biancheria. [27] Vi fan parte molte piante da interno/giardino (Philodendron, Pathos, Dieffenbachia, Amorphophallus, Monstera, Colocasia Dracunculus, Helicodiceros, Sauromatum, Zantedeschia). Molti Arum hanno impollinazione entomofila e attirano gli insetti grazie all'emissione di odori sgradevoli, sebbene ve ne siano alcune che emanano un gradevole profumo. [28] l’ingestione di dosi alte della pianta, può essere letale. Sintomi comuni dell’ingestione del tubero crudo sono: infiammazioni, dolore e vescicole sulle mucose del cavo orale contattato, abbondante salivazione, nausea e vomito, crampi addominali, diarrea, emorragie, eccitazione psicomotoria, tachicardia. In passato si sfruttava il tubero-rizoma; essiccato o bollito a lungo (contiene 70% di amido), era usato ad estrarre una fecola alimentare da mescolare alla farina e venduta come sago o Tapioca di Portland. [29] Poiché spadice e spata simboleggiano sia il bambinello nella culla che il linga-yoni, il gigaro veniva posto nella culla dei neonati a protezione da spiriti maligni e donava amore a chi in amore era sfortunato. [30] Il gusto acidulo è dovuto all’acido ossalico (più del’1%). Ciò comporta un uso attento della pianta che, se ingerita in quantità notevole danneggia l’attività renale e in casi estremi, provoca morte. Acetosa perde gran parte delle sue proprietà con l’essicazione. Usata a insaporire le insalate, dà infuso depurativo, mangiata cruda calma la sete e disinfetta piccole ferite del cavo orale. Contiene pur acido ascorbico (vit.C), biossalato di potassio. Usata su pelli arrossate, serve a pulire oggetti di rame, bronzo e cuoio; il sale di acetosa, preparato dai droghieri col suo aci ossalico, è usato per smacchiare la biancheria dalla ruggine e inchiostro e disincrostar i radiatori. [31] L’edera intera era usata dagli Aruspici della confederazione Rasna. Contienei glucosidi: ederina, (usata in fitoterapia, in dosi minime, come emolitico e vasocostrittore), ederangerina, ederacoside, flavonidi, alcaloidi, gomma resina, acidi malico, formico, caffeico e cloregenico. I frutti che produce, tossici per l’uomo, possono portare a morte per complic.respiratorie, ma sono mangiati dagli uccelli e in passato erano usati come energico purgante. L’uso esterno è innocuo e per le proprietà astringenti, entra nelle creme antismagliature. I decotti foglie sono molto usati per guarire foruncoli, piaghe, scottature e rimozioni di calli e duroni. A Bomarzo si pone una foglia dirett.su pelle ispessita (allergia a pelli sensibili) trattenendola con fasciatura o facendo macerare le foglie in aceto. Contro artrosi e sciatica pratican impacchi ad azione analgesica e antinevralgica con decotti di foglie cresciute sul versante a tramontana dela quercia, foglie sciafile più piccole e attive. [32] Unguento: 15% di prodotto secco polverizzato e 85% grasso [33] I Gitani, poiché la loro sopravvivenza è nei piedi, li rinforzano camminando scalzi sull’erba coperta di rugiada, e li sfregano, con acqua salata e infuso di foglie d’edera, pestate e macerate per 2 giorni in aceto caldo. [34] Verbenaceae, il collirio punge e fa male, poi si vede meglio [35] rito mi-n'kuta, presso i pigmei Gyeli del Camerun [36] più comunemente lechleri di Croton, draconoides di Croton (o palanostigma di Croton), e l'erythrochilus di Croton (euforbiaceae). Presenta alcali tropani, e una resina che contiene l’alcaloide taspine, principio attivo che va in circolo veloce, guarisce lacerazioni, ferite ed abrasioni e ha forti qualità antisettiche e antitumorali. La resina rosso-sangue di questo albero della selva, si addensa e divien bianca specie se strofinata sulla pelle. Il lattice puro, mescolato con acqua e preso internamente, tratta ulcere di stomaco; acquistato al mercato è diluito è meno efficace. [37] lo Zenzero (chiang), è un altro cardiotonico, espettorante dei bronchi ed è adatto per nausea e dispepsia (mastica radici fresche di zenzero 3 volte al dì, prima dei pasti). [38] Antica lozione per occhi deboli: infuso di 2 litri di Eufrasia, raffreddato e aggiunto di 3 cucchiai di miele, inzuppa ovatta e metti sugli occhi per 15 minuti, tieni umido più volte al dì. [39] Durante l'allattamento il bimbo ricerca gli occhi della madre e la sua anima si nutre di questo contatto mentre il suo corpo si sazia di latte. Il bambino comincia a costruire la propria visione oggettiva del mondo e un blocco più o meno grave della funzione visiva può instaurarsi ipotecando lo sviluppo dell'io e inducendo patologie che manifestano, in grado diverso, sul versante psichico, somatico od entrambi
[40] Secondo l’Ayurveda, il calamo è un anticonvulsivo ed è impiegato per le crisi epilettiche. Ricetta per la memoria: prendete un pizzico di radice in polvere con mezzo cucchiain di miele mattino e sera, agisce sul tessuto nervoso cerebrale aiutando ad espandere la coscienza e a portarle chiarezza. Parti usate: rizoma. Proprietà: antispasmo, decongestionante, emetico, espettorante, nervino, ringiovanente su circolatorio, digestivo, nervoso, respiratorio, riproduttivo. Precauzioni: emorragia, emorroidi, epitassi.
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