Ipnosi eriksoniana, sveste propaganda
Buddha a teatro zen, chiamalo dzogchèn
Naropa e Milarepa, ne illustrano visioni
Sherpa e tibetani, ne danzan possessioni
sommario quartine
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Ipnosi eriksoniana, sveste propaganda(a Milton Erikson, G.Bateson, M.Chisotti, G.Vercelli) la parola suggestiona a entrare in se stessi
Ogn'ipnosi inizia, nei tempi più ancestrali Strettamen connessa, a storie di samani Iniziazion misteri, orientali e occidentali Lega o fa religio, consensi a fatti umani
Significa dar senso, costruire dei legami Con se gli altri e gli dei, natur ed antenati Pur sonnambulismo, emerge dall’inconscio Comportam soppressi, da razional’approccio
Ogni fluido d’isterismo, dall’utero promana Organiche emozioni che salgono al cervello Influenzan comportarsi, sentir emozionarsi Ricorda la kundali, o num che vuol destarsi
Misteriche esperienze, Mesmer conosceva Fluido va in passaggio, geniale sosteneva Modificar capace, la coscienza d’individuo Simile al Qi gong, yoga o suon contiguo
Grazie all'ipnosi, Charcòt da lui influenzato Dimostra l'esistenza, di paziente isterizzato L’osserva in ipnosi, osserva dramma in atto Di sentimen nascosti, or fuòr d’ogni coatto
Allievo di Charcot, è il giovane Sigmondo Che trasse dall’ipnosi, l’idea di psicanali L’aiuta a concentrar, su divano a rilassàr Catarsi emerge se, conflitti in rimembràr
Da Jung emerge poi, inconsc’umana storia Simbolizzata in trance, in archetipi modelli Ogni vita d’individuo, a loro va a ispirarsi Salute psiche avrai, bilancian incontrarsi
Schultz anni ’60, lavora all’auto ipnosi[1] Rilassa il cittadino, e lo vuol riabituar Conserva vigilanza, al minimo che basta E vedi contenuto, che da psiche s’alza
Tecniche son tante, per indurre trance Quante ciascun uomo, e le stel del ciel Sensibile è ciascuno, a stimoli speciali Psicofisici o verbali, artistici o anormali
l’Erickson inconscio, sorge in spontaneità Recupera lui forze, dopo autoconoscenza Amabile in campagna, visse la sua infanzia Sinchè poliomielite, lo blocca in una stanza
Invece disperarsi, lui porta sua attenzione Giù dentro suo corpo, a cellular coscienza Vuol riallacciar legami, coi muscol interrotti Ai nervi dona aiuto, con sforzi ininterrotti
Riaccende attività, motoria a volontà Dopo un anno quasi, è fuorì di para-lisi Poco a poco torna, felice a sgambettàr Dedica sua vita, l’ipnosi a rifondar Ipnosi è un aiuto, fornito a una persona Gli strati ricontatta, profondi del suo corpo Riesce creare ponte, perèn fra 2 coscienze Binaria ed intuitiva, gioiendo in ricorrente
Lui evita indagare, natur del fluido in sé Archetipo o quant’altro, lui cerca frutti che Aiutan le persone, a recuperar coscienza Ripristinar salute, qualunque sia la scienza
Cerca nel paziente, innato insegnamento Ognuno sa da sé, far trance ogni momento Insieme san scoprire, la cosa a lui migliore Intuisce suoi bisogni, e vie per l’interiore
Trovate queste zone, paziente s’abbandona Piacevole è guidato, nell’auto esplorazione La voce d’ipnotista, guida in questo viaggio Erickson sciamano, riapre tuo passaggio
Terapeuta insegnante, usa parol gradite Soavi in tono basso, e ripetute a sazietà Ipnosi fa una scala, a gradini di coscienza Della meditazione, è il punto di partenza
Dove la coscienza, poi va in profondità Scopre alfin sè stessa, ocean divinità Tranquillità interiore, rimedi dello stress Aiuta evoluzione, e ogni salto di coscièn
Ipnosi dipendenza, pur potrebbe dare Verso il terapeuta, come amori o droghe Permette regressione, a vita intra uterina Avan concepimento, in ere ch’eran prima Pur parto in ipnosi, puoi fare dolcemente Contraccettivo pure, con sei/otto sedute[4] La donna è ricettiva, molto più dell’uomo Scoprilo da te, a letto oppure al duomo
Fra genitori e figli, l’ipnosi può aiutare Se son tutti coinvolti, accordi patti chiari Tal stato di coscienza, avvia comunicazio Con altri punti vista, creàn comune spazio
Sintomo è soltanto, analogico messaggio Disagio che coinvolge, tuo comportamento Se hai creatività, e usi tua immaginazione Va dormir al tempio, Asclepio è guaritore
Perché vi sia memoria, ed apprendimento Devi viver l’esperienza, con coinvolgimento Più alto ti coinvolgi, più sincronizzi ad essa Aumenta concentrazio, neuron allor si fissa
Tuo campo percettivo, concentra focalizza L’attenzion tua mette, in luce oggett’amato E gradatamen si sfoca, in contorno la realtà Sviluppa monoidea, e cresce sensorialità
Che in attaccamento, determin persitenza E in memoria lunga, si stampa l'esperienza Concentrarsi a lungo, su d’essa ben distrae D’ogni cosa in mente, emerg altro da fare
Definiamo trance, momen di concentrazio Dedizio attaccamento, spontaneo naturale Aumenta potenziale, e propagazion segnale Se stimolo ripeti, esperienza allor protrae
Facilita l’ipnosi, processi apprendimento Stimol di continuo, un circuito neuronale Producono le celle, più chimiche sinapsi E lascian passàr dati, di tra i loro spazi Legami tra neuroni, aumentan al ricordo In casi apprendimento, fatti nella trance Vissuta in induzione, etero o autoipnosi Ogni apprendimento, è una tranc’ipnosi
Multimediale modo, emotivo e interattivo Il persister suo è legato, à una monoidea Che si svilupp in noi, produce concentrazio Mirata pur protratta, in quel tempo-spazio
Ogni individuo ha, sue esperien di trance Se in grado di ripeter, è in apprendimento Condivider senso critico, all'ovvio ti riporta L’esperien scontata, l’appresi tu una volta
Uomo imprigionato in corazza muscolare Accumul più energia, somati emozionale Impedisce libertà, del corpo e della mente Massaggi tal corazza, frantuma dolcemente
Studia l’euritmia, Maria la Steiner moglie Danza liberatoria, ch’esprime uman natura Bilancia la sua vita, per liber corp e mente Da lacci accumulati, rilascia gradualmente
La verità è una serie, di umane relazioni Che dopo lungo uso, dà un popolo fatto Sembran tradizioni, ferme e vincolanti Mentr’è sol obliata, natur di prestigianti
Ci riporta alle radici, di remota civiltà Sogno in cui viviamo, infanzia umanità Sorgente di canto, nominò ogni cosa A mezzo poiesis, creazion senza posa
Posson persone, cambiar abiti e dati Costruir equilibri, tra pensier e sensazio Apprendendo altro modo, di comportarsi Pensar vivere proprie, idee emozionarsi
Bisogno non c'è, d’una trance profonda Ad aver concentrazio, sviluppar potenziale Ogn’atteggiamento, che richiede attenzione È già buona trance, poiché concentrazione
Struttur uno stato, di coscienz’alternativo Un modo differente, d’usar proprie risorse Viver la realtà, con nuove idee nei sensi Usar la fantasia, a veder oltre i consensi
Scremar lo scetticismo, critica e certezze Grazie a curiosità, e aprirsi ad esperienze Le fasi d’induzione, eguagl’apprendimento Meditazioni e canti, guidan cambiamento
Viver cosciente trance, benessere produce In var manifestazio, emo-sensazion traduce Viverla possiamo, ogni volta che vogliamo In ogni situazione, accade e non sappiamo L'idea che guida ipnosi, segue l'esperienza Andar oltre le idee, è accesso all'emotivo Tutti gli strumenti, o le vie illuminazione In percorsi costruiti, guidan le persone
Gioia e quant'altro, nell'animo troviamo Positiv’esperienze, ricordate e costruite La mente emotiva, o inconscio naturale Capace ci mantiene, in mondo congeniale
Ipnosi stacc’attenzio, dal mondo condiviso La critica elude, dell'uni mondo conosciuto Accede all'emozione, dei sogni e fantasia Guida creatività, a crear tua stessa via
Senza mediazione, d’identità intermedia È tempo sufficiente, che viv’intensamente Trance fa emozionare, sè così pur gli altri Crea radici e gruppi, appaga innati spazi
Appar dall'esterno, irrazio e inconsueta Soggetto che vive, mondo sovr’interiore L'individuo in se stesso, inter si coinvolge Reinterpreta tutto, nessun più lo svolge Le vie dell'ipnosi, son orme d’antenati Memoria e apprendimento, della umanità Strumento per totem, forma e processo Ipnosi non esiste, la realtà è consenso
Linguaggio analogico, di simboli fatto Mezzo dell'inconscio, detto immaginario Ipnosi è nel mito, scienza eppur storia Nei popoli primi, e in Mesmer memoria
È sonnambulismo, ipnosi e massaggio Trance e visione, anestesia dolor saggio È una suggestione, per l’immunologia Adatto per il parto, e la ginecologia
Attraverso il gioco, si finge e ci s’illude[9] Si pensa si convince, a viver suggestione Se Molta Fede avrai, in trance tu andrai Ipnotizzar giocare, bene allor saprai Illudere bisogna, entrar in altra mente seguire suo pensiero, conosci ciò che ama Fidarsi ed affidarsi, all'altro in pura fede Fin farsi accettare, comun accordo vede
Ipnosi è forma inganno, fatto a fin di bene Suo linguaggio scambia, forza intelligenza Far cambiar pensiero, è forma coercizione Potenza che ciascun, impieg a profusione
Quan ci si innamora, cresce somiglianza Ovvero sincronismo, per l'altra persona Forti emozionati, pensar costantemente È MOnoidea confin, campo di coscienza
Si vive com in sogno etereo detto Trance Creativi in entusiasmo, e vita e potenzial Perdi acquisti fame, non dormi pur stai bene Fenomeno che smette, se lasci sogno seme
Tornando nel presente, DE-trance condivisa Nei var coinvolgimenti com innamoramento Si muove nostra mente, a 2 livel coscienza Quel della realtà, e l’altro di apparenza La forza della mente, tanto scandalizza La bruta o militare, invece par ci abitua Gaia sta cambiando noi le sue esperienze Materialismo scema, è l’or delle coscienze
L’uso e il servizio, sostituisce il possesso Dell'oggetto o evento, Gaia cambia aspetto Tutti abbiamo dati, accesso a informaziòn Raddoppia or conoscenza, ogni quarto d'or
Velocità di accesso, e i criteri per la scelta Faran la differenza, addio vecchio possesso Come gli aborigen, che scambiano lor canti Così faremo noi, nuovi esser realizzanti Cercar benesser proprio, spirito e corpo Tempo sfrutteremo, a gestir e organizzàr La rete garantisce, un collegamen continuo I bisogni di persone, soddisfan repentino
Quand’osservatore, descrive un mondo Descrive se stesso, che descrive il mondo In ogni momento, qualcosa vien appreso Un listato di comandi, entra in lui di peso
Tutto si dipana, ingredienti un pò alla volta Portan comprensioni, mente approfondisce Partecipe diviene, del mondo attorno a sé Ricerca l'assonanza, col gruppo fuor da tè
Ipnosi mette in luce, copion di tal coivolto Cresce e si coinvolge, l’approccio alla realtà La comunità si svela, in un ambito di senso Capiam ci confrontiam, intuito di consenso
Creiam significato, che diam a noi e gli altri A mezzo relazione, ai componen del gruppo Integriamo ci accettiamo, nasce l’esperienza Che trasforma e crea, del mondo l’esistenza
Noi creiam l'idea, di noi e causa del mondo In circuito ricorsivo, poi creiàm l'idea di noi È nostra intelligenza, l’ordinato approccio Appreso in esperire, mondo nos fantoccio
Perché film s’attivi, avvenga sincronismo Tra ciò ch’è in memoria, e ciò che ora vivi La nostra risposta, a ogni possibile stimolo Deve crear legami, apprender di contiuno
Ogni lavor d’ipnosi, attiva un potenziale Presente nella mente, rapporto a circostanze Senz’esperienza, non può esistere mondo Noi e altri pure, cessiamo esister fondo
Se il domani prende, a monopolizzarci Determina le idee, di come noi vivremo Sapere del futuro, causa allor quel mondo Porta ad esperir, quel modo sen confondo
Il nostro cervello, si plasma in conseguenza Dell’uso che facciamo, impegno richiamato Orienta ogni risorsa, in base al percepito Pilota l'esperienza, al modello digerito
Guida aspettative, prepara ogni risposta Mirata e coinvolgente, all'esperienza guida L'ipnosi le assomiglia, produce aspettative Causa un dato mondo, ne allena direttive
Orchestra una realtà, un ruolo in essa da Svolger tuo copione, realtà si aspetterà Le nostre stesse idee, esistono di già Danza è condivisa, da essa dipendiam
L’ambiente vero inizia, dove saper finisce Son le nostr’azioni, che formano l’ambiente Noi siamo nelle forme, che la psiche forma Confin da noi creato, ad esso ci conforma L'ipnosi non esiste, poichè tutto è ipnosi È sol la nostra mente, a crear nostro reale Fa superar dolore, e permette il realizzare Sogni che sogniamo, in teatr’esperienziale
Non siamo la realtà, che tosto ci circonda Noi diamo per scontato, il lavor d’identità Che sempre noi facciam, ognì qualvolta che Prendiamo la coscienza, nos e mondo intèr
Coscienza di noi stessi, abbiamo presa un dì Il nostro nome e faccia, forma mani e corpo È frutt’apprendimento, ogni giorno rinnovato È somma dei dettagli, e ridonde ritagliato Reciproc’induzione, tra persone in trance Dopo sincronismo, cominci a far confronto Un guida l'esperienza, in lingua non verbal L’altro accetta guida, emotivo a sottostàr Esperienze apprese, ripetiamo fedelmente Ogni mentale stato, è un listato di comandi Obbedir ad algoritmo, produce l’esperienza Modificabil solo, con presa di coscienza
Una domanda è, già una proposta data Ogni comunicare, è già vissuto in trance Proporsi come guida, accettar esser guidati È causa e conseguenza, di modi già assodati
Ipnos sta per sonno, coscienza alternativa Cerebrale attivazione, di circuiti differenti Essa è concentrazio in mente di noi stessi Trance è sonno-veglia, e psichici riflessi
Trance può guarire, aumentar’immunità[16] Accade quan s’è presi, da cose ipnotizzati L'ipnosi aiuta ad esser, solo quel che s’è Aiuta a ottimizzare, risorse dentro sè
Usata in terapia, cura l’ansia e stress Vince depressione, incertezz’insicurezza Comportamenti cambia, riduce dipendenze Da person o cose, sostanze e circostanze
Anestetico efficace, che può ridur dolor Asma ed allergie, insonnia e curar sesso Basta a praticarla, volontà e motivazione I farmaci risparmia, e da soddisfazione
Cura l’ipnosi, vaginismo anorgasmia Dimeno e amenorrea, l’eiaculo precoce Alimentar disorder, insonnia ed ansietà Attacchi di paura, che può somatizzàr
L’ansia d’apprendèr, e timore di fallire Creano resistenze, ad apprender l’ipnosi Collaborazion del paziente, capir e parlare Accettando sua scelta, da voler rispettare
Autoritar sistemi, incontran fallimento Non producon trance, senza un accordo Terapeuta se forza , perde accordi vari Diventa terapia, incontro d’avversari Ipnosi paterna, è violenta e autoritaria Usata negli show, lucro o crear consenso Ipnosi materna, è accogliente che ti culla È l’antica ninna nanna, che piccini cura
Ipnosi indiretta, prova vincer resistenze L’Io pure presente, si astien dal criticare Entra il terapeuta, in un ipnotico stato Che aiuta in soggetto, material affiorato
Le tecniche del sì, abusate nel commercio Inducono a dir sì, a domand ovvie banali Ripeton le parole, le stesse del soggetto Usan via del miele, pur in doppiopetto
Parabole di agraria, inizian da sementi Pianta cresce piano, metafora che cresce S’aggiungono elementi, sparsi nel discorso Fino ad obiettivo, raggiunto nel decorso
Confusion mentale, d’intrecci negazioni Entro stessa frase, confondono il soggetto Destrutturano difese, e spostan attenzione Ciò che più interessa, a chi fa discussione
Erik doppio legame, è da zingar abusato Accende la paura, in mente fuor controllo Avrai un incidente, ti dicono hai fattura Devi farti far da noi, unà contro-fattura
Imago associazioni, la mela per il rosso Evocan profondi, schemi attivi addosso Pazien che sempre lagna, fà sottolineare Ora lui sta male, si che possa realizzare
Nel guidato sogno, o la tecnica di Jung Fai salir sul monte, o scender negli abissi Fa affrontar problemi, imago della piovra[18] Alfin scopra risorse, tesor che lo rincuora
Parla con l’inconscio, senza negazioni Lui parla per il tizio, che resta rilassato Indice man destra, fai alzar per affermàr Indice sinistra, digli alzàr se vuol negàr
La via dei paradossi, è simile allo zen Induce nel soggetto, qualcosa senza senso Con parole o imago, soggetto si confonde Stressa la ragione, e l’emotivo irrompe[19]
Attivan sfioramenti, attenzio del soggetto Su specifi luoghi, per diagnosi o per cura Pur soffi ripetuti, sul viso ad imitare Sfioramenti lungo, corpo a ipnotizzare
Dito indice a fissàr, quello d’ipnotista Che su poltron seduto, l’indice avvicina Occhi del soggetto, convergan verso l’alto Ripetizion di frasi, compagnan rilassando
A chiuder gli occh’invita, ora suo paziente Girarli verso l’alto, com a guardar l’interno Tocca gli occhi chiusi, un dito sulla fronte L’oculare blocco, suggerisce e infonde
Indaga stretta mano, l’induzione adatta Col pollice massaggia, il punto anestesia Mentre l’altra mano, indaga pesantezza Del braccio sollevato, sente consistenza
Se fissa mano destra, levita suo braccio Pervade l’elio gas, braccio e mano destra Dei palloncini legati, alla mano la sollevan Or galleggia in aria, l’attrae la front intera
Incrocia dita mano, indaga man protetta Qual pollice sta sotto, fatta è la scoperta Poggia man su cosce, sull’indice concentra Rigido diventa, come la sbarra in tempra
Sintomi di trance, son volto inespressivo Sguardo fisso e vuoto, passività motoria Psiche assai impigrita, mancanz’iniziativa Aumenta suggestione, verso tua missiva
Trance approfondita, mani del soggetto Premon fortemente, su quel dell’ipnotista Di colpo stacca e inizia, ad indietreggiare Fissalo comunque, segui a suggestionare
Cont’avanti e indietro, per addormentar fai da uno a venti, pur per risvegliar Caduta all’indietro, è metodo vascello Suggerisci nel vento, oscillazio fuscello
Psiche non distingue, tra proces e forma Sono unica cosa, a livello di esperienza L’una forma l’altra, io amo altri aman me Questa è proiezione, un idea che mi possiè Ipnosi è processo, che somma differenze Semplifica esperienze, di forme diverse Nostr’intenzione, è unificar stessi processi Entro stesse forme, ed estrapolar modelli
Chiamar dalla memoria, è proiettar ricordo Poi per ricordare, devo viver rimembrare Memoria che si lega, a stato della mente L’azione sedimenta, nel rito saldamente Esperienza causa mondo, ciberneti dice Costruire realtà, impone all'esperienza Venire anticipata, per esser percepita Da proiezion continue, e identità fiorita
Segue il processo, distinguer/percepire Conosce passato, esperisce svela mondo Disvelamento è, un processo esperienziale Che definisce e crea, mondo a continuare
Attraverso il dare nomi, sostanzia la realtà Parola nome oggetto, l'immagin si disvela Reale si delinea, in vita e negli scritti Messer Nietzsche è, oltr ogni conflitti L’Amore e verità, uomo e la giustizia Divenuti nostri miti, non possià ignorarli Gran battaglia oggi, è coltivar terreno Su cui organizzare, idee di futuro vero
Pochi riferimenti, sicuri a dar chiarezza Acquisir semplicità, può governar il mondo Nostro pensar astratto, troppo differenziato Ostacol sempli mondo che ad animal è dato
Magia è semplificante, ritorn idea controllo La cercan le persone, ne mostran’interesse Non voglion sia svelato, il trucco del reale Accettano emozione, sen ragione lineare
La conoscenza obblìga, ci dice Maturana Quotidiano è fatto, di giochi del linguaggio Piccole teorie, che impongono credenze È vita nella mente, matrioska ricorrente L'anima sta in noi, è nostra animalità Nostro pensiero sai, inizia indifferenziato Con proiezion trasforma, e identificazio In anim superiore, dicendoci ch’è saggio
Lo stato d’estasi, o nirvan indifferenziato Coscientemen raggiunto, er un dì per tutti Giriamo nel mondo, di convinzioni diffuse Viviam storie cui, origin abbiam confuse
Pensier culturale, sviluppò nel cammino In cascata frattale, arborizzò specializzi Così ci obbligò, a viver nel contingente Pensier unitario, ci cur sciamanamente
Cambiar stato mentale, entri ed esci tu Riattivi emulatore, strada d’altro senso Crear vuoto mentale, è regola di base Con cui funzion cervello, e ipnosi fase
Da li posso tornare, con del cambiamento Marcato oppure lieve, assente a ritentare Aggiungi dei comandi, durante l'induzione Per favorir il cambio, dopo trans-azione
L'anima-le ch’è in noi, ben ci appartiene A lei noi crediamo, no a sovrastrutture Del pensier binario, ovver differenziato Nos vita animale, tutto ha già mappato Pensiamo conoscenza, tosto c’ha evoluti Invece c’ha cambiati, fatto par fuorviante Evolvere vuol dire, svolgere un qualcosa Trasformar graduale, spirì materia cosa
Mutar svilupparsi, è situazione ch’evolve Vortice Vortumna, metamorfosi d’acqua Realtà vien da Rea, condivision di risorse Vita in comune, union di mezzi e risposte
Rifonda ogni danza, la realtà del gruppo Collega percezione, multiforme sensoriale Che descrive ciò che, circonda in stupore Accorda esperienze, a un magico colore
Ipnosi è costruzione, di stato mentale Aggregazione attorno, ad una monoidea Strutturano le idee, in itinere evolvendo Trovano la forza, in grupp’aggregamento
Più descrizioni vanno, a far la monoidea Continue oscillazioni, soggetto a lor soggetti Varian pur soggetti, di quelle produttori Continuo rimaneggio, possibili fruitori
Divengono alla fine, credenze radicate Che un portatore sano, veicola diffonde Realtà si compone, di elemen fascinazione Accordo comunità, scienzià oggettivazione Restare affascinati, da un complesso idee Accad alle persone, scienziati e non scienziati Si resta affascinati, dalle proprie monoidee Pur senza pubblicarle, come storie vere
Sen coinvolgimento, non si crea consenso La conseguenza è che, qualcosa non esiste L'esistenza o meno, è un far venire a galla Opinion diffuse, che l’oggettivo incarna
Necessita consenso, a continuar il senso Oggi la realtà, è un continuo opinionare Di chi ha opportunità, spender sua opinione Padron di quell’idea, coi mezz’informazione Emergono l’aziende, che fabbrican consenso Passano le idee, con new media a collettivo I guru del pensiero, son retòri opinionisti Che dicon verità, indimostrabili ad insisti
Diffondono l’odore, del senso aggregativo Mi fido a te mi affido, a te che mi convinci[27] Le tecniche d’ipnosi, svelan meccanismi Con cui creiam realtà, a mezzo dimorfismi
I trucchi dello show, micro realtà di nicchia Tosto fai arrabbiare, gran fedi collettive Spettacol suggestioni, che non diverton più Quan si scopr il trucco, e si resta veri orsù
L'ipnosi pur diverte, ma svela le apparenza Ricerca oltre la coltre, e l’idea della realtà Cosm’emette segni, che mente può scoprir Disegni pien di senso, che egli va a nutrir
Due pensieri uniti, lo sono nel retro-Mente Non sono dissociati, oggettivo e soggettivo I simboli e le cose, confondon son tutt’uno Mappa è il territorio, in proiezion qualcuno
Le idee di un evento, a caso o privo senso Oggi son ammesse, nel pensier dell'uomo Il tecnico pensiero, polarizza su oggettivo Mentre il mitologi, polarizza al soggettivo
Realtà è presentata, oggettiva od emotiva Ciò influenza scelte, decisiòn delle persone Ogni persona fa, un uso inconscio limitato Di comportamenti, che l’hanno confinato
Ipnologo funziona, cercar di far scoprire Portar per man persona, verso alternative Generandole lui stesso, stimola coerenza Tra comportamenti, e la persòn coscienza
Ne stimola spontanea, l’automaturazione La persona spesso, necessita un diverso Emotiv’atteggiamento, e mondò visione Sentir interpretare, intorn’ambientazione
- agguato al censore binario L'inconscio con imago, parla e reagisce Analogico è linguaggio, simboli e metafor Un’immagine mentale, funziona in terapia È diagnosi efficace, e riadatta a nuova via
Sincronizzati tu, su ugual lunghezza d'onda Parla stessa lingua, a mezzo dell'inconscio persona poi si sente, compresa in quanto tale Mattone primario per, fiducia potenziare Se pazien convinci, che ha varie abilità Puoi stimolar processi, inconscie guarigion Col nucleo emozionale, vai tu ad interagire Per malapprendimenti, suoi limiti guarire
Contatti altro emisfer, depisti il dominante A mezzo degli affetti, e linguistiche poesie Immagini mentali, promuovon cambiamento Catartico su idea, che carichi al momento Un io fragile da, patogen condizionamento Per limiti appresi, o negatì suggerimento Molte persone, trovan problemi nel viver Convinte che son, di lor risorse prive
Mancanz’autostima, colpisce più bimbi Più adulti pur sono, carenti autostima Appaion incapaci, risultati a raggiunger Van dipendenza, depressio o delinquer
Sviluppano alcuni, meccanismi difesa A un conscio livello, cercàn di negarli Ricorda noi siamo, ciò che crediamo Ipnosi cambiàr, può algoritmi d’umano
Aiutar la persona, che ha imago carente Confron convinzioni, che tien in armadio Esperienze passate, condannan stagnare Scopri il valore, ch’esse posson celare Librarsi da idea, che suoi limiti ha coniato È prendere coscienza, delle risorse in sé È la base per raggiunger, mete e desideri E superar confini, imposti e appresi ieri
Deposito di attrezzi, che fu dimenticato Veicola messaggio, con forza dell’inconscio La buona immaginazio, tiene il magazzino In cui furòn riposti, talenti e cuor tuo vino
Alcun cose restan lì, molti ann dimenticate Disponibili all'uso, seppur tu non sai nulla Ripostiglio che negli anni, dìviene tesoro Oppur una cantina, in bisogno di decoro
I poter riconquistati, evocan capacità Aggirando resistenza, di mente razionàl Tecniche indirette, assiem a immaginario Crean significati, nell’emozional sipario
Erickson usava, la regression d'età Per inventar figura, lui da impersonàr Affettivo riferimento, ch’aiuti attivazione Di nuova identità, e risorse a profusione
L'emisfer non dominante, può codificàr Sintomo o problema, in lingua emozionàl In metafor o sogni, o linguaggio del corpo Si che in tale veste, problem è autorisolto S’innesti storie e miti, a creare dei ricordi Rifabbrichi il passato, in casi depressione Legat ad abbandono, accaduto nell'infanzia Futuro pur accedi, a curar present istanza
Terapeutica risorsa, è l’immaginazione Da nulla crea qualcosa, stimola l’inconscio Stimolo indiretto, mnemòni o sensoriale Immagini d’archè, che aiutan meditare L’albero collega, alla mente d’individuo La psiche più istintiva, collega alle radici Affetto corrisponda, a chioma tutta quanta Carattere che cresce, a fusto della pianta
Or conduci la persona, a far’identificazio Con albero maestoso, forte e rami lunghi Che cercano energia, la scorrono godendo Ciò innesca più processi, di mental portento
Immagin positive, di forza e gran potenza Adatta a var problemi, sessual esistenziali I lor sintomi energia, aggirando razionale Van fuori dal censore, e dirigi sul creare
Propor l'imago di, un alberello sofferente Mezzo rinsecchito, che a crescere riprende Quindi a rinforzarsi, e segui allor mediando Sua psich’evoluzione, metafor raccontando
I simboli in inconscio, sciolgon condizioni Creano nuovi sbocchi, all'energia di psiche Pur indican qualcosa, di ancora sconosciuto Ovvero non cosciente, od oggetto di rifuto
Metton in contatto, con parti di noi stessi Inaccessibili alla mente, analiti razionale Portan a capire, vedendo e non pensando Bricoleur diretti, dan corp ad ogni astratto
Erickson racconta, di sua autorieducazio Dallà poliomielite, e un paralizzato corpo Ricorda movimenti, che fece da bambino Riapprende cordinazio, del fibro muscolino
Immagine permette, traduce in movimento Fisico e mentale, riattiva un cambiamento D'immagine dì sé, degli altri oppure mondo Aument’autonomia, autostim a tutto tondo
L'immaginario è usato, a fare cambiamento Addestrare abilità, e dell'Io rafforzamento Risolve pur problemi, nevrosi ed epilessi D’immunoprotezione, e dei mentali sessi
Recupero mnestico, è rivedere vissuto In cui ci si sentiva, adeguat in sé sicuro Portare il paziente, a riviver situazione Utilizzando tutti, i sensì a disposizione
Persona mett’in grado, sòstituir situazio Che accesso limitò, a interne sue risorse Fagli sperimentare, a livell’immaginante Precise sensazioni, d’animo importante
Un modo d’esser o, come comportarsi Lo renderà propenso, a tradur alla realtà Fatta l’esperienza, godere d’un successo Realizza nel lavoro, o sessual amplesso Stimolar muscolare, immobile seduto Come in falun gong, oppure yoga kunda Moti immaginari, percepiti dal soggetto Usa a rieducare, il corpo troppo a letto
Parti da ogni cosa, produci dissonanza Sufficie perturbazio, e riverbera su tutto Seguono in cascata, tutti altrì elementi Antic’arte moderna, cura più tormenti I mentali stati, del trance sono naturali Offron soluzioni, a var problemi umani Li sfruttan’oratori, per lucro senza scrupo La psiche lega soma, in un tutto compiuto
Distinguo una realtà, questa esiste in me Mente che s’osserva, è pres a sua insaputa Da vecchio paradosso, nulla è da se stesso Trance realizza sempre, cambio di riflesso
Dzochen viscerale, è il punto di partenza Modifica i tracciati, neural già prefissati Che sintomo utilizza, a riproporsi sempre L'ipnosi è una spirale, che tutto consente
Le azioni motorie, han sensoriali effetti E le azioni sensoriali, daran motori effetti Contemporaneamente, complessivamente Miracolo accadrà, giran realtà che mente
Ipnosi mett’in crisi, sistem chiusi pensiero Poiché stati mentali, mette in discussione Idea stessa di realtà, svela ch’è un concetto Usando paradosso, riformul senso aspetto Confondi e neutralizza, emisfero dominante mezzo Molta Fede, Sincronizzi su Emozione Monoidea concentri, Coscienza fa la Trance S’Attivano Fenomeni, e torni col Detrance
Noi siamo quello che, pensiamo di esserè Dicendo a nostra mente, più volte ripetute Quel che desideriamo, in ardente divenire Diamole suadenti, sempli ordini a chiarire
Lei ci accontenterà, se questi sono sentiti In mantra e meditazio, assimil ritmi fini Noi siamo costruttori della nostra realtà Quest è secon principio, di cibernetikà
Noi raccontiam il mondo, spiega Don Juàn E il mondo raccontato, ritorna e condiziona A veder ciò che va visto, così pensar udire Una nuova conoscenza, ci obbliga a sentire
L'educazion dei figli, avvien in questo modo Neonato è addestrato, a veder a stesso modo Comprendere la trance, e stati di coscienza Rimette in discussione, certezze di prescienza
Una trance è presente, a ogni transito d’Io Dallo stato veglia, al sogno oppure sonno In coma cui c'è assenza, di attività mentale Morte o dissociazio, o estremo io negare La trance non è sonno, non è patologia Emerge naturale, o indotto da ipnotismo Nell’innamoramento, varia con passione La trovi in meditazio, e mistica tensione
Estro dei creativi, o produzion di scienza Sport molt’estremi, sostanze dell’ebbrezza Pensieri e sentimenti, fan moti viscerali Motori e sensitivi, endocrin sensoriali
Ritornan sulla psiche, in circolo gagliardo Ogni organ ambasciata, presso il corticale Corteccia interferisce, giù fìn molecolare Fai emotivo spazio, su soma va il mentale Trance e pendolino, decidi un movimento Fissi in dita e mente, vedrai che seguiranno Limita il tuo campo, sviluppa legger trànce S’attivano i neuroni, dei muscoli di màn Moviment’inconsci, s’attivano allenando Come il pubococci, s’allena nel graduando Più riesce l’esercizio, più tra corpo e mente Cresce l’armonia, che al cosmo ti connette
Trance fatta a spirale, come una conchiglia Scende vers il basso, da veglia sin a sonno Critica s’abbassa, suggestio fa più scaltro Saltare pure puoi, da un livello all’altro
In luogo tranquillo, contar da trentatrè Indietro fino a, chiusura dei tuoi occhi Sposta l’attenzione, dall’estern a interno Isola i tuoi sensi, in autoipnosi intento
Fenomen psicosoma, van alla coscienza Esaltazion imago, illusion di luce e forme Cresce concentrazio, isolante sensoriale Interruttore interno, attiva con segnale |
Buddha a teatro zen, chiamalo dzogchèn(a Tenzin Wangyal rimpochè, dallo Zen dei sutra di Vimalakîrti)
Quando la nostra mente, è in armonia A nulla oppon restia, fa spazio e pulizia Accetta l’invasione, di nuove sensazioni Da suoni derivate, visioni, odori azioni
Quando è presente, l'io discriminante Sempre è capriccioso e volubile decide Desidera o respinge, oppure Ti rifiuta Ogni sensazione, sgradita non voluta
Come può la mente, rifiutar se stessa? Come può lo spazio non conceder spazio? E il tempo non aver, per sè alcuno tempo Vedi ben che cio, è assurdonel contempo
Amico mio impara, conoscere tua mente Armonizzala con ogni, cosa e condizione La pratica e l’effetto, di questo indagatore Sarà nel suo osservarsi, e nell’osservatore
Una partita a tennis, diventa nostra vita Trovarsi qua e di là, come in uno scambio Tra l'esperienza in sè, offerta al nostro io E colui che sperimenta quasi fosse un dio
L’essenza della mente, tosto scoprirai È spazio sempre vuoto, riempibile di tutto Si svuota e si riempie, come un database Secondo circostanze, o ciclica bio fase
La mente è composta, di pura energia D’ogni cosa e universo, in egual sinergia Se la mente non fosse, di queste contrade Mai sentiremmo, chi la penetra o invade
Nel suo profond’esser, la mente originaria Interprete si sente, qual vittima corrente A guarir da personalità, e allucinazione S’osserva sen giudizio, fà la meditazione
Scopriamo ch’esistenza, e la tua persona Son lo spazio vuoto, prodotto nella mente Gli oggetti incamerati, dal capriccioso Io Senza interferenze, svaniscono in oblio
Gioca e recita il ruolo, mà con distacco Esistenza e natura, riconosci e fai scacco Se rinunci alle difese, precostituite dell'io Cessa resistenza, agli eventi amico mio
Emerge il testimone, presenza continua Che porta la mente, a sua etern’armonia Desideri e tendenze, chiamansi karma Recitan tutti, al mental teatro dharma
Realtà e sogni hanno, stessa sostanza Tutto ciò che esiste, è mente solamente Se fosse l’universo, di esterna consistenza Mente non potrebbe, averne l’esperienza
Stessa è la natura, di Mente e contenuti Nel mentale spazio, gli oggetti son pensieri Tutto quel che accade, durante la giornata Vien polverizzato, in minuscola pensata
La nostra idea ostinata, dell'oggettività Trasforma tal pensieri, in solida realtà dimentichiam che sposo, tiene sua sposa la Mente e la Realtà, son la stessa cosa
Fissando l’attenzione, sull’apparen realtà Odio e amore pensier, vedrai che sorgerà Essendovi l'idea, di nascita e di morte Sorge si ridesta, pensier d’eguale sorte
Emetter pensieri è, facoltà di creazione Di forme ed oggetti, tempo ed azione Compaion le forme, d’ognì sofferenza Tra mente ed eventi, è intèrdipendenza
Creatrice del mondo, è simile a un Dio È l'Io e pure oggetti, pur l’altro dall'io Manifesta esistenze, onnipervadenti È interconnessione, di tutte le menti
Tutte le cose, han realtà di Nirvâna Buddha le osserva, son solo gimcana Le Sue proiezioni, Io sono nel Mondo Attore apparente, che recita in fondo
L'attaccamento all'io, spinge la mente A credersi un Io, assai permanente Questa illusione, produce il samsara Nascita e morte, in forma binaria
Nel fiume del karma, sommerso tu sei Non sai che perfetto, sei già come sei Il karma si butta, nel mar del samsara Tosto sorretto, da un fondo Nirvana
Lo stato di Buddha, inizia e compare Sofferenza è illusione, percepita reale Così è il movimento, e il tempo spaziale Che la morte conclude, ma cosa è reale? Dolore e faccende, o la fin d’ogn’affare? Lo stato di Buddha, alla fine scompare
Un soffio di vento, vien da finestra Ci dice che tempio, è uguale alla festa Solitudin silenzio, emergon in pace Gemello è l’Amor, di Morte che piace
Smetti il temere, povertà e dispiaceri Cosciente rimani, di mente e illusioni Sorprenderti morte, più non potrà Paure e rimorsi, mai più causerà.
- passaggio Bön dzogchen Lassù nell’isolate, pietraie desolate C’è un curiò mercato, dice Milarepa Tu puoi barattarvi, il vortice di vita Con la beatitudin, piena ed infinita
L’uom umiliato, da immensità e silenzi Presenze percepisce, divin in ogni luogo Invisibili ma certe, tra valli himalayane Tra Mustàng e Nepal, e terre tibetane
Vette d’himalaya, altopiano vast’Europa Lamaismo sincretismo, Buddismo e Bon Detto Vajrayana, in Tibet e in Nepàl Mongolia fin Ladakh, sino al Bhutan
Padmasambhava, predica di Buddha Seduto su di un fiore, di loto sopra lago Vajra in mano destra, teschio alla sinistra Pien d’immortalità, nettar che conquista Il fondatore Bon, appar Thonpa Shenrab Giunto da Zhang Zhung, Nord occidentale Tradizion dei Bönpo, dapprima scoraggiata Grazia a ostinazione, visse e oggi è rinata Riscopre Shenchen Luga, la tradizione Bon Trovando vecchi testi, nascosti dai fuggiaschi Per tramandar affida, a 3 clan 3 insegnamenti a Zhuye Legpo clan, dzogchen compimenti
Thangka tibetano, adatt a contemplazio[43] Imago progressiva, mental purificazione Mandala tracciato, com un giardin zen Divinità dal centro, in rituale fà discèn
Kilkhor in tibetano, è mandal medicina È centro del cerchio, con muro recinzione Possiede tre livelli, intern esterno e cuor Kalachakra Tantra, pensier corpo e parol
Il suo palazzo va, da esterno vers’interno Da corp alla parola, alla mente fin al centro Il palazzo suddiviso, riflette men pensante Centro è la saggezza, o beatitudin grande
All’aria è associato, il color nerò dell’est Al fuoco sta associato, color rosso del sud Alla terra abbiamo il giallo, ovest direzion All’acqua color bianco, nord sua direzion
All'interno del palazzo, trovi primo cerchio Terra rappresenta, poi l'acqua fuoco e aria Spazio con coscienza, e divin psich’energie Esterno delle mura, figur cosmo sinergie
Un modo per piantare, seme produttivo Che frutto effetto avrà, pur in altro sito Pneuma è respir soffio, ritmo d’universo Ispirazion poeta, fiato messo in verso
Versi epici sussurra, il trovatore o bardo Amore guerra o altro, e canti per il vento Quel dell'ovest ha, selvaggio corpoe voce Come fa il respiro, ciascun diverso cuoce
- respiro del mare (a Tekur Prasad di Bangalore) Comoda posizione, seduti e rilassati Osserva respiro, ventre calmo e naturale Emozion forti ridurranno, osserva pensieri Senza far carrozza, ai lor trattor forieri
Feeling costante, col flusso tuo respiro Da 10 a tren minuti, non arrabbiarsi se Qualcosa ti distrae, con calma ricomincia Se arriva sonno pur, rabbia non ti vinca
Problema s’avrà sol, quan dopo meditazio Se in cattivo stato, persiste interior spazio I periodi adatti sono, all'alba e tramon sole Se prima d’andar letto, inson è posteriore
Respiro di un sogno, meditare è giocare Vita è divertimento, e gioco rilassamento Non è affatto seria, cammin mentre dormi Seduto parli ascolti, meditazion conformi
Tue esperien passate, scivolan presente La morte non annienta, affatto la tua vita Questo è meditazio, o decondizionamento Intera tua esistenza, è meditazion fluendo
È un esser testimone, semplice osservazio Mente dimorata, nel cuor del centro spazio Sta Ferma ad osservare, totalità esistente Mente sappi mente, meditazion l’arrende
Il tempo scompare, è illusion razionale Il tempo e la mente, 2 facce medaglia Non possono viver, l’un senza l’altra Esistono insieme, scimmia più scaltra
Vivere il momento, è la meditazione Esser qui ed ora, è fluire in carpe diem Pensier pas e futuro, spazza via col tempo Mente ormai beata, torni al suo contempo
Tempo si è fermato, mondo si è fermato L'arte meditazio, sta nel fermar il mondo Silenzio sied’osserva, respiro entra e và È il vivere il momento, vivèr l'eternità
Segui tuo respiro, a un certo pun s’arresta Da qualche parte ferma, vicino all'ombelico Un attimo si ferma, ma poi riprende e sale Verso esterno ma, la pausa è sacro mare
Fenomeno mistero, istan sen movimento Si può incontrare Dio, la cosa accade già Pur senza forzature, non arrestarlo tu Da solo ferma poi, non interromper tu
Sennò pur testimone, scompar interferenza Non alterar il ritmo, di respirazio essenza Né inalare né esalare, segui solamente Scopri ora 2 pause, che dicon ricorrente
Respiro in sè non è, il cuore della vita Forse è nutrimento, così come altri cibi Pur quando s’arresta, presente tu rimani Respiro non c'è più, ma tu ci sei oramai!
Osservazion respiro, chiama Vipassana Contin ad osservare, piano pausa aumenta S’allarga per minuti, tutto si è fermato Pensiero pur con esso, respiro l’ha arrestato
Processo del pensier, d’ossigeno abbisogna L’inter mente in moto, connette col respiro Quan collera tu sei, ritmo suo pur cambia Quand’eccitato un altro, ritmo lui scambia
Silenzio ritmo cambia, second umori mente Vero pur contrario, respir cambia tua mente Fa nadi sodana, vedrai cambiar l’umore Respiro mente mondo, in sincro fan rumore
In pausa percepisci, respir dentro respiro Vita intern a vita, e ogni Dio realizzi è vita La vita è sofferenza, provien dal desiderio Dispiega ad esaudirsi, qualunque sia l’imperio
Realtà presente ora, è mare calmo e puro Blu brillato al sole, incanto e perfezione Pur t’apparirà, sua semplice esistenza A rifletter verità, di universal vicenda
Corpo che rivela, mente che v’è dietro Fin fondersi con essa, in magico samadhi Spontan sintonizzarsi, con vibrazion marea Presso della riva, realtà ha una sol livrea
Il semplice mare, racconta del suo moto Perenni sue onde, schiumoso suo risuono Susseguon nelle forma, identica è l’essenza Si frangon sulla riva, ritmando la coscienza
Racconta il suo fluttuare, la stor di civiltà Cosciente di se stesso, il mare dunque sa Alberga in ogn’inconscio, come spazio luce Dzogchen meditazio, stimola e produce
Dopo ogni marea, pur ritorna quiete Eterna legge sempre, uguale si ripete Dopo pace o guerra, l'uomo avanzerà Nella imperfezione, la perfezion sarà
Vento respiro e vita, è vita quotidiana Sott’albero sta sadhu, ugual mill’anni fa Recita suo mantra, che tace la sua mente Dando giusto ritmo, al suo respir corrente
Quan fuoco se ne va, se ne va nel vento Quando sole va, pure lui par far convento Così la luna e l'uomo, quando giace dorme La voce va nel soffio, vento tutto assorbe
Soffio assorbe tutto, è vento messaggero Viaggia ai cardinali, attraverso tuo respiro trasmette var profumi, ai sensi col pensiero dell'anima di terra, connette a mond’intero
Macrocosmo è vento, microcosmo è soffio Mescolan respiri, in corpo e psiche d'uomo Respiro che guarisce, gran porta della vita L’occhio alla coscienza, la porta par invita
Tra d’essi v’è una danza, scambi d’energie Lucertola ha la gola, gonfia poi si sgonfia Si ferma se s’accorge, d’essere osservata Accelera suo ritmo per una paura data
Tutti respiriamo, col canto d'usignolo Che modula il respiro, su note variazioni Nel canto della notte, o allodola in amore Quan coppia fa l'amore, o gatti van calore
Essenza del Dzogchen, è auto liberazione di tutto ciò ch’esiste, permetter l’emersione Nel campo d’esperienza, sen mental azione Testimon di luce, sen lucro od avversione
“Come l'artista, non è i personaggi Ma è testimone di fatti e passaggi Così pure il Sé, è distinto dai ruoli Vive nel mondo e osserva da fuori
L’artista indiano, tiene un valore Se bene coinvolge, lo spettatore Se sa produrre, ad’astanti emozione Allora è signore, di sublimazione
Produce trasporto, dell’animo umano Nel magico mondo, del mito richiamo Fa entrar nel tempio del mondo interno Al fin di godere, un istante di eterno [1] chiama tale metodo Training Autogeno, ossia allenamento a by-passare l'analisi razionale del censore che sorveglia e impedisce l’accesso e il libero dispiegamento dei bio contenuti.
[2] Milton Erikson studiò i meccanismi mentali che rendono possibile la comunicazione con il livello di memoria inconscio/organico capace di influenzare attivamente la coscienza razionale sottostante.
[3] Attraverso l'ipnosi e altre tecniche, quasi tutti i soggetti sottoposti (su 100 soggetti, il 98%), hanno narrato esperienze di altre vite, parlando nella lingua del luogo dove erano vissuti e descrivendo avvenimenti e luoghi successivamente riscontrati per veri. Il 5% è refrattario a questa tecnica, il 10% arriva solo al primo stadio ipnoide, il 60% arriva al secondo e terzo stadio della trance media e leggera e il 25 % alla trance profonda. I pregiudizi più comuni sono: paura dell’incoscienza e di esser privati della volontà; per i pazienti psicotici, paura di una disgregazione dell'io; per gli omosessuali latenti, di piombare nel panico omosessuale; per le pazienti isteriche, di essere sedotte; per i pazienti dipendenti, diventar più dipendenti. Per vedere se una persona è ipnotizzabile o meno: fai girare gli occhi indietro, quanto più bianco si vede tanto più il soggetto è capace; nei depressi è difficile indurre una trance, la loro realtà è diversa mentre gli psicotici non riescono a concentrarsi su di una realtà condivisa.
[4] si predispone la donna, che desidera essere fecondata, a ricevere il seme del partner con desiderio, affetto, slancio spirituale e poetico in modo da consentire la congiunzione con l'ovulo nel modo più perfetto possibile. A concepimento avvenuto l'ipnotista sollecita la collaborazione dell'inconscio per la migliore sopravvivenza fisica, nervosa e psichica del nuovo essere.
[5] Dio della medicina caducea e del fluido fisiologico fautor di trance
[6] Più atomi più bit, nell'arco poche ore, se l'esperienza non si itera a livello locale, la produzione mirata di segnali elettrici torna allo stadio iniziale e la memoria dell'esperienza svanisce in tempi brevi. A livello cellulare, in ogni contesto di apprendimento ripetuto e consolidato si verifica un rimodellamento dei neuroni. Le cellule del circuito nervoso stimolato producono messaggeri chimici che raggiungono il nucleo e agiscono sul Dna stimolando l'attivazione di determinati geni e inibendone altri. I neuroni coinvolti cambiano forma: producono nuove sinapsi, che collegano cellule confinanti. I legami diventano più recettivi e aumentano di numero, si sviluppa competenza fisiologica e costruttiva, incrementa una porzione di intelligenza, determinata dal numero di collegamenti tra le cellule stesse. Se gli stimoli si interrompono, a distanza di alcuni mesi dall'ultima volta, la memoria o l’effetto dell'ipnosi a lungo termine svanisce, nell'area interessata di apprendimento le cellule riassorbono le sinapsi in soprannumero, potandole.
[7] ogni 90 minuti circa, tutti abbiamo trance spontanee, un momento naturale diverso in cui ci si incanta, lo sguardo è sfocato e senza pensieri,; è un meccanismo naturale che l’organismo usa a ricaricarsi
[8] La trance avvicina il corpo alla mente, razionalità a emotività, permette associazioni attivabili a comando, azioni e reazioni psicofisiche. Al ritorno dalla trance è possibile portare con se il ricordo di questo viaggio e vivere innesti di esperienze nuove in essa vissute. Essa offre nuovi input alla mente razionale che elabora tutto ciò che trova, senza distinzione, nello stesso modo binario.
[9] Ludere in latino è giocare, illudere è giocare per mezzo della mente, come in un ponte ologrammi.
[10] L’acronimo SE.MOLTA.FEDE, fissa 6 tappe per una buona trance: si ha induzione ipnotica ogni volta che una persona sviluppa un Sincronismo Emotivo con se stesso, le persone o il mondo esterno, attraverso le emozioni o imago positive, si entra in concentrazione mirata su una MOnoidea forte che sviluppa una Limitazione del campo di consapevolezza favorendo l’emergere di un unico punto attrattore capace di sviluppare la Trance, conseguenza di tale stato (seguendo una lista di comandi appresi) é l'Attivazione del potenziale mentale (lavoro) che ognuno possiede, un modo di vedere con altri occhi la realtà condivisa, manifestando una Fenomenologia, evidente a chi la vede e chi la vive, che mostra la profondità dello stato di trance, la DE-trance (uscita dall’algoritmo di comandi) ci riporta alla realtà condivisa ma con possibilità di viver la nostra presenza in modo differente.
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Naropa e Milarepa, ne illustrano visioni
Nella tradizione, sciamanico-tantrica Le forze elementari, ostil della natura Son le stesse forze dell’inconscio umano Oscur che alla materia, tendono la mano
Invidia è motore, d’un tipo di mondo Gelosia n’è la sua, benzina di fondo Il pilota che guida, è insoddisfazione Mentre è avidità, la sua destinazione
Cime montuose, e spazi sconfinati Rifletton le forze, di tutti gli incarnati Conquista l’energie, inconsce dell’umano E l’esterno territorio, avrai pur dominato
Lo yogin si sistema, immobile e silente Ascolta col suo corpo, ciò che dentro sente È nel momento in cui, divien così com’è Nulla è da cambiare, guarire in se per sè
Turbe e vergogne, e persino le paure Limiti del singolo, son patrimoni pure Da cui le terapie, oppur le religioni Vogliono curarci, o farne inibizioni
Non indugiar, a consumar talì modelli New age e terapie, si vendono a carrelli Difenderci dobbiamo, da tutti i guaritori A costo di perirne, restiamo peccatori
Meditar significa, gioire di se stesso Porre l’attenzione, come fai col sesso S’impara amar se stessi, bene così tanto Da star presso se stesso, rad o sradicando
Auto percepirsi, nellà propria realtà È star ben rilassati, in rice-ttività Padrone del tuo tempo, e d’alimentazione Del tuò chiaro agire, della sua reazione.
Sovvertire l’ordine, dei nostri significati Conduce a intuire, e rifar postulati La materia allo spirito, ben si contamina L’anima è il corpo, e il corpo è l’anima
Vero e falso, vantaggio e svantaggio Signi-ficano solo, un sociale passaggio Mezzo della mente, è ragione con cui Il viver tutt’insieme, legiferiam per cui
Cercar propria salute, tramite ragione Ricerca è in verità, di un util collettivo Noi non siam batteri, fatti per colonie Aquile piuttosto, volanti in cerimonie!
La dea della bellezza, abita il tuo corpo Raggiungerla non puoi, con sola ragione Oggetto della scienza, è la conoscenza Non la felicità, motor d’ogni coscienza
Felicità è piacere, è Venere immortale Non c’entra la cultura, fuga da essenziale La mente razionale, affianca la creativa Che della realtà, è creatura primitiva
Sono in tutti noi, l’asceta e il razionale Divider buon cattivi, è un fatto innaturale Gli dèi sono infedeli, bugiardi e irrazionali Calandoli alla storia, crediamo dominarli
Essere chi siamo, nulla che ci attende Pensa d’esser nulla, in viaggia verso niente Vivrai più divertito, l’idea d’esser qualcuno Non prenderti sul serio, è il tonico più puro
Danza tra le opposte, specie di pensiero Con la tua coscienza, dinamico mai serio A entrambe le nature, è vocazion divina La Dea della bellezza, infedel si combina
Al richiamo dell’anima, porgi l’orecchio Ascolta il tuo corpo, senza paraocchio Scoprilo qual mondo, monti fiumi e mari Campi d’orzo grano, arance e melograni
Lui è tutte le stelle, anfratti e sacri luoghi Vegliati da guardiani, ninfette e pure yoghi Santuari e sorgenti, e folletti protettori Possente è la natura, silente dei fragori
La tragedia è natura, di psiche umana Nell’accader delle cose, rivelasi vana Poter vivere bene, anche il dolore È come un potere, scardinatore
Assimila in te, notte e tempesta Con dèmoni e dèi, si può far la festa Essere vittime, dei nostri affanni È facile via, che produce più danni
Più mondi son fatti, di sogni e illusioni A noi la gran scelta, di idee e opinioni Nulla in natura, per sè ha gran valore La vita e la morte, coesistono in fiore
Nella caverna del Latchi Khang[44] disgustato della vita del mondo, cerco solitudine alle pendici himalaya.
Il cielo e la terra, tenuto consiglio m’inviarono tempesta messaggero, gli elementi dell'aria e dell'acqua, alleati alle fosche nebbie del sud, imprigionarono il sole e la luna, e dal cielo soffiarono via le piccole stelle.
Nevicò senza sosta 9 giorni e 9 notti, grossi fiocchi spessi, come fiocchi di lana discendevano e volavano come uccelli. I piccoli come piselli o grani di mostarda, discendevan roteando e turbinando.
Immensità della neve di là d'ogni descrizione in alto copriva le creste dei ghiacciai, in basso gli alber foresta n’eran sepolti. i monti neri sembravano bianchi di calce. il gelo appiattiva le onde agitate dei laghi, l’acque ruscelle nascoste sotto i ghiacci, alture e vallate livellate come un piano.
Gli uomini eran prigionieri nei villaggi, gli animali domestici soffrivano la fame, gli uccelli e le bestie selvagge digiunavano, topi e ratti eran sigillati in terra qual tesori.
Durante tal calamità neve e uragano invernale da una parte, e i miei abiti leggeri dall'altra, si combattevano uno contro l'altro. Sulle montagne bianche, A mano a mano che cadeva, la neve si fondeva su me, mutato in ruscello, la tempesta ruggiva, si rompeva sul mio, legger abito cotone, che conteneva tummo, calor ardente, la lotta per la vita e la morte qui, poteva essere vista
Avendo riportato la vittoria, un esempio lasciai per gli eremiti, che dimostra gran virtù del tumo, conseguire il tumo è combinazione, della ritenzione prolungata del respiro, e l'oggettivazione d'un fuoco immaginario.
Naropa, guru-guru di Milarepa [11] Lo stato mentale ordinario è quello della realtà condivisa in cui siam abituati ad agire e reagire e in cui esiste un implicito accordo sociale sulla verità. Gli altri stati sono considerati soggettivi o apparenti poiché non condivisi con altri.
[12] i tempi brevi entro cui le persone devono reagire ai cambiamenti portano a un ritmo di vita sempre più intenso e a una corsa all'efficentismo senza fine, le risposte che non ci soddisfano ci portano a cercare altre strade per poter ottenere risultati migliori, l'ipnosi permette di affrontare e risolvere in tempi brevi problemi e difficoltà personali poiché è attraverso gli stati mentali che le persone fruiscono della realtà e organizzano le loro esperienze: qualità e caratteristiche di ogni individuo sono mantenute entro uno spazio mentale, preciso equilibrio psicofisico di sensazioni, emozioni e pensieri dove l'intelligenza organizza il mondo organizzando se stessa (Jean Piaget)
[13] con l’ipnosi si sperimenta l'appartenenza ad una realtà che ci appartiene, il limite che creiamo è limite cui apparteniamo, ci guida a costruire le regola di tale realtà; l'ipnosi ci pone dinnanzi i sotterfugi della nostra mente che continuamente ci preserva dall'essere contaminati dal vuoto che ci circonda.
[14] il nostro aspetto cambia continuamente, ogni volta che ci guardiamo allo specchio rinnoviamo l'idea di noi stessi, il nostro inconscio vigile prende a unire con passate esperienze alcuni dettagli presi nelle nuove esperienze, idee, stili di vita, sovrappone il simile a cogliere le differenze, se qualcosa non cambia, per fenomeno mimetico, la nostra mente non lo nota.
[15] il giudizio che ci siamo fatti dell'altra persona manifesta in modo più o meno evidente sul nostro corpo, sorriso, smorfia, rigidità o rilassatezza del corpo, tutta questa attività é ipnosi.
[16] Confucio disse: ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci. che sia leggera, media o profonda, l'ipnosi è un fenomeno in cui ci si concentra su se stessi, uno stato profondo in cui si attinge a risorse inconsce
[17] Ogni imposizione provoca rifiuto, inconscia o conscia ribellione, una libera scelta va sempre accettata e rispettata serenamente. Una persona debole o sofferente di fronte all’autorità del terapeuta, si ribella passivamente, aumentando la propria sofferenza ed isteria
[18] nel sogno lucido guidato l’inconscio comunica in imago da interpretare, al soggetto si suggeriscono stimoli novità come tuta da sommozzatore, scogliera e induzione alla discesa, coltello per difesa e torcia. L’ipnologo interpreta ciò che il soggetto trova nella grotta, che è il suo inconscio, fa comparire la piovra che si associa bene ai problemi, il soggetto deve difendersi e dopo la lotta trova il tesoro cioè le sue risorse. L’ipnosi fantasmatica serve a capire come è strutturato l’inconscio del soggetto, nella prima fase si avrà il superamento di conflitti inconsci per ritrovare benessere. Seconda fase è ristrutturazione dell’immagine di sé e costruzione della nuova realtà. Terza fase è l’espansione transpersonale della coscienza.
[19] Somministrando Rorschach in stato ipnotico, cambia il tempo di reazione, ma non numero e qualità di risposte, non varia personalità.
[20] proiezione di una forma e identificazione nel processo, la forma è nata da un processo che è nato da una forma che è nata da un processo, così di seguito. Amar e odiare, son due forme dello stesso processo.
[21] nel processo del ricordare, costruisci la realtà evocata, fai un atto di proiezione che evoca uno stato o forma di riferimento, la conoscenza a noi si impone attraverso il memorizzare che crea distinzioni nella realtà, non è possibile conoscere, cioè fare distinzioni, senza rimaner coinvolti nel processo stesso, il conoscere è legato alla necessità costruttiva della mente
[22] a volte il vivere non è all'altezza del pensare dunque dello scrivere, in tal casi vedi il limite dell'oggettività acquisita, il mondo risulta inferiore al mondo personale, allora io conservo la magia poiché la causalità lineare è la più grande superstizione. Wittgenstein
[23] La nostra vita è nella nostra mente che dimora nella nostra vita. Tutto ciò che viviamo è frutto delle descrizioni che facciamo di noi stessi e degli eventi, i nostri credi e convinzioni, diventano le nostre regole, le conoscenze che abbiamo di noi, degli altri e delle cose han un unico posto e ne prendiamo coscienza attraverso la nostra mente
[24] anima in latino significa: quello, soffio vitale, num; aggiungendo la declinazione lae, plurale femminile di quello, abbiamo anima-lem: quell'anima che c'é in noi
[25] Le verità scientifiche sono semplici accordi presi dalla comunità, scientifica mondiale
[26] prima regola del buon giornalista è considerare la realtà come qualcosa da descrivere così come è, per il giornalismo un fatto è oggettivo dunque unanimamente descrivibile. La scoperta cibernetica e costruttivista invece, rivela che un fatto è come tu lo dici e descrivi, lo accompagni nella descrizione stessa poiché la realtà è presente nell'osservatore non nell'elemento osservato
[27] Si parte con il fidarsi di chi ci dimostra, convincendoci attraverso regole condivise, come quelle scientifiche, della verità di un pensiero o insieme di idee, poi ci si lascia persuadere che ci sia anche altro quindi rimanere piacevolmente suggestionati da ciò che viene presentato e accettare in modo acritico da quel pensiero
[28] usando il linguaggio analogico, uno stimolo verbale come: “coraggio, ce la può fare!” diviene: 'Vè in lei un bambino che sta ancora cercando sua madre ... sta urlando di paura ... e ancora non sa che sua madre prima o poi arriverà ... e senza sapere come, si accorgerà che potrà imparare a camminare da soli". Non nega il sintomo, ma ricalca il suo vissuto in modo evolutivo, lo rappresenta e include possibilità di cambiamenti, anche inaspettati
[29] l'emisfero dominante è il guardiano logico che mantiene i sistemi di risoluzione dei problemi della persona lungo linee predeterminate, se cambiano le circostanze i suoi sistemi vanno in tilt. L'essenza dell'ipnosi è che è un fenomeno biologico e un particolar modo di comunicare in grado di suscitare modificazioni psichiche, somato-viscerali e comportamentali
[30] La sfida è aiutare la persona a cambiare la propria opinione su se stessa, opinione ripetutamente rinforzata lungo gli anni, a livello profondo, da genitori o altre persone che hanno detto a questi individui che sono persone cattive, sbagliate o d’insuccesso. (più anatemi pseudoreligiosi sono stati spesso fonte di disistima e autosabotaggio). Dire loro il contrario funziona poco, è necessario un approccio che coinvolga di più la mente emozionale. Milton Erickson convinto che i suoi pazienti avevano la potenzialità di funzionare in modo sano, era poco interessato ad esplorare la loro psicopatologia, ma li aiutava ad aver accesso alle risorse in loro. I pazienti scoprivaono da sé il potere di essere efficienti e sviluppavano capacità autocurative. Qui la terapia diviene Paidea: aiutare la persona a divenire quel che è.
[31] molti sintomi che affliggono l'uomo sono il prodotto di turbe psichiche verificatesi nel corso dell'età evolutiva poi immerse nel corpo fisico. Queste risorgono, in forma inaccessibile all'emisfero critico lineare, come processi psico-biologici di auto-cura.
[32] per l'inconscio umano, vivere l’esperienza nella veglia o immaginarla in modo dinamico ed emotivo con l'aiuto dei linguaggi figurati, fa poca differenza, poiché sempre produrrà cambiamenti. Erikson usava la forma fantasmagorica, onirica e teatrale, diretta o dialettica, per modificare i vissuti inconsci o i fantasmi personali, (salita sopra a un monte o discesa in fondo mare a recuperar un tesoro incontri con il censore, cielo giungla e stelle, uscire fuor dal guscio, o imago di un albero grande che col suo contenuto latente, stimola identific. del paziente (come nei film), inoltre spesso, Milton usava la sua storia personale per recuperi mnestici positivi.
[33] l'ipnologo aggiunge al suo bagaglio di ricordi, sensazioni di successi. Le immagin mentali, vengon qui usate a produrre qualcosa che non esisteva, si che la mente, pian piano, si dissocia dall’lo problematico e sintomatico
[34] Durante la trance ipnotica si verifica un ribaltamento del funzionamento ordinario dei due emisferi cerebrali al sopirsi del guardiano lineare, fondato nel tempo e nello spazio, si potenzia quello fondato sul pensiero circolare, immaginativo, musicale ed emozionale, si modifica lo spazio-tempo e il potenziale mentale non definito e confinato si libera e permette il dialogo diretto con l'inconscio corporeo. Le immagini mentali sono l'alfabeto con cui dialoga l'inconscio, linguaggio che esso conosce, e quando offerte senza filtro, dei mille condizionamenti a cui è soggetta la coscienza ordinaria, il loro potere è immenso quanto inesplorato. I limiti dell'ipnosi coincidono solo con quelli culturalmente invalicabili.
[35] Il Teorema di Gödel insegna: in ogni sistema o individuo, ci sono proposizioni indimostrabili all'interno del sistema stesso. Per poter dimostrare la completezza e coerenza del sistema occorrerebbe uscire dal sistema preso in esame e ricorrere a metateoremi a loro volta indimostrabili se non con un ulteriore meta-metateorema e così via fino all'infinito. È il paradosso del regresso all'infinito: se voglio dimostrare che A è un fatto, è necessario una prova B. Ma cosa mi assicura che B sia valida? Ho dunque bisogno di una seconda prova a un livello logico superiore, la metaprova C e poi per validare questa metaprova ho bisogno della metaprova della metaprova e così via fino all'infinito
[36] la trance attiva oscilla anche negli animali. Quando viene inibito il funzionamento dell'istinto di conservazione, come estrema difesa tende a prodursi uno stato naturale di catalessi che, se di breve durata, serve a riequilibrare l'organismo in vista di una successiva risposta motoria. Processo di innesco della trance è comune poiché neurofisiologico, mentre la fenomenologia differenzia a seconda del sistema mentale.
[37] Non esiste attività mentale o pensiero che possa chiudersi in sé stessa, ogni pensiero vien somatizzato allor quando l'emisfero non dominante prenda il sopravvento, e la razionalità logica viene attenuata.
[38] Principio identico all’uso del biotensore dei radioestesisti, una persona sensibile può fare diagnosi poiché si sintonizza sul malessere del soggetto da aiutare e lo percepisce. Chi cerca l’acqua, la percepisce ed usa il biotensore per segnalarla anche a se stesso. [39] le frasi di attivazione o segnali post-ipnotici sono gesti legati o ancorati a situazioni o a sensazioni, che si vuole raggiungere, durante lo stato di trance. Il semplice gesto, ripreso nello stato di veglia, fa in modo che il soggetto ritorni ad uno stato di trance automaticamente. Ci sono persone che lo fanno quotidianamente, senza accorgersene, grazie all’uso di ancoraggi (simboli, brani, colori, etc.), che ricordano altri e riportano in situazioni particolari inconsapevolmente.
[40] Fondatore della scuola Nyingma-pa o dei cappelli rossi. La propensione naturale delle popolazioni del Tibet alla libertà individuale e alle diversità psicologiche esistenti tra gli esseri, hanno fatto nascere e convivere quattro scuole lamaiste principali: Nyingma-pa, Kagyu-pa, Sakya-pa e Gelug-pa e un imprecisato numero di ramificazioni minori. Le varie scuole divergono su metodo e dottrina ma sono accomunati dalla figura del rimpochè, prezioso maestro, bodhisatta del buddismo mahayana, venerato fin da bambini come reincarnazioni. Terminati gli studi, nell’età adulta, i rimpochè torneranno a svolgere le funzioni di guida spirituale che giustificano la loro ragion d’essere in questo mondo materiale. Ve ne sono migliaia, alcuni venerati ovunque nel paese altri sono conosciuti nelle zone dove risiedono. I rimpochè più importanti sono il Dalai Lama, il Panchem Lama, e il Karmapa, capi delle rispettive scuole del lamaismo. Il Panchem Lama (scuola Gelug-pa) risiede nel monastero di Tashi Lumpo presso Shigazè, seconda città del Tibet; il Karmapa (scuola Kagyu-pa) risiede nel monastero di Tshurpu a 50 km da Lhasa e il Dalai lama (Sakya-pa o berretti gialli), simbolo del Tibet, dopo l’invasione cinese del 1959, vive in esilio a Dharamsala in India
[41] I Bönpo sostengono che il Bön sia nato nella terra di Olmo Lungring provincia del paese Tazig, l'odierno Iran. Al suo centro s’innalza il Monte Yungdrung Gutseg, piramide dei 9 swastika o 9 vie del Bön alla cui base sgorgan 4 fiumi verso i 4 punti cardinali. Tonpa Shenrab era un principe che sposò giovane ed ebbe figli, a trentun'anni rinunciò al mondo e visse in austerità insegnando la dottrina, morì a ottantadue anni. Durante la sua esistenza, i suoi sforzi di propagare la religione Bön furono ostacolati da Khyabpa Lagring che alla fine si convertì.
[42] nel settimo e ottavo sec., molti sacerdoti Bön fuggirono dal Tibet centrale dopo aver nascosto le loro scritture per timore della loro distruzione. Il risveglio del Bön cominciò con la riscoperta di un certo numero di testi da parte di Shenchen Luga (nell'anno 1072 d.c.), nato nel Clan di Shen che discende da Kongtsha Wagden uno dei figli di Tonpa Shenrab. All'inizio del ventesimo secolo, in Tibet, c'erano fin trecentotrenta monasteri Bonpo. Shenchen Luga, a tre suoi discepoli, affidò il compito di continuare le tre diverse tradizioni. Al primo, Druchen Namka Yungdrung, affidò gli studi di Cosmologia e metafisica, il suo Clan dei Dru, continuò a patrocinare la religione Bön fino all’estinzione nel diciannovesimo secolo. Al secondo discepolo Zhuye Legpo affidò il compito di sostenere gli insegnamenti e le pratiche dzogchen, nel monastero di Kyakhar Rizhing, i discendenti della famiglia Zhu vivono oggi in India. Il terzo discepolo Paton Palchog, si prese la responsabilità di sostenere gli insegnamenti tantrici, i membri del suo clan si spostarono nel Kham dove vivono tuttora.
[43] Thangka, letteralmente significa rotolo dipinto, è un aiuto per le tecniche di concentrazione e meditazione e rappresenta la liberazione interiore dell’uomo
[44] Everest. Milarepa è il più grande poeta, mistico ed eremita del Tibet, vissuto nel XII secolo d.C.; cantava le lodi della montagna sacra considerata ombelico del mondo e luogo degli yogi perfetti, il monte Kailas (6714 m) è la montagna più sacra del Tibet e dell’India, dimora degli dei e centro dell’universo per gli indù è paradiso mistico di Shiva, iswara e mahayogi che siede in perenne meditazione con la sua shakti Parvati, figlia dell’himalaya
[45] Sher = est, Pa = popolo. Thimi Yangho è lo Sherpa antenato che fece emigrare la sua gente dal Tibet, 300 anni fa, mentre Konchok Chumbi è lo sherpa dalla straordinaria memoria che accompagnò Edmund Hillary nella scalata all’Everest
[46] Per dipingere il mandala si usa un cono metallico sollecitato da un piccolo Dorjè per far uscire la sabbia dal piccolo foro.
[47] il suono solenne, dei corni monastici Dung Chen da inizio alle danze nello spazio sacro CHAM RA
[48] alcuni demoni fan metamorfosi in Choh Kyong Dharmapala protettor della fede nella successiva religione imposta.
[49] femori umani
[50] Signor della morte simile a Kali. I due messaggeri trascinano un bambola di pezza che danza appesa a dei fili e rappresenta il viaggio dello spirito umano nel Bardo, alla ricerca della Luce divina.
[51] In Nepal, India, Tibet e Bhutan, monaci, bardi e sciamani itineranti, si spostano di villaggio in villaggio, portano con sé un dipinto arrotolato (thanka) della Ruota dell’esistenze / coscienze. Giunto in un villaggio, il bardo himalaiano srotola il thanka e intrattiene gli astanti spiegandone il significato a mezzo di versi cantati, di facile memoria, accompagnati spesso, dal suono del tamburello (dhamaru) e campanelle.
[52] simbolieggiati da: maiale nero, gallo rossiccio, serpente verde. “Senza dar giudizio agli animali veri, richiamano gli incessanti moti delle particelle/onde subatomiche che in incessante Danza, compaiono e scompaiono nel vuoto quantico del Qi” Fritiof Capra
[53]1.donna cieca (ignoranza); 2.tornio da vasaio (formazioni volitive); 3.scimmia che salta tra i rami (coscienza); 4. due uomini in barca (nome e forma psicofisica); 5. casa con sei aperture (sensi); 6.coppia di amanti; 7.freccia in un occhio (sensazione); 8. un bevitore (sete di vivere); 9.raccoglitore di frutta da un albero (attaccamento alle forme di vita); 10.coppia di sposi (divenire); 11.donna partoriente (nascita); 12.uomo che trasporta un cadavere (morte).
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Sherpa e tibetani, ne danzan possessioni(Om mani Rimdu om)
In tradizione tibetana, oracolo di stato È spirito che entra, in corpi uomo e donna Medium sono chiamati, col nome di kutèn Veicolo nei templi, e centinaia di Shortèn
Governo tibetano, consulta lì a Nechung l’oracola Dorjè, protettrice del Dalai Lama Duran festeggiamenti, là per l’anno nuovo Consigli con risposte, con rime d’ogni tono
Tempo con pazienza, servono all’incontro è un esser riservato, auster che parla poco Risponde con sarcasmo, risa o stroncature A questioni di stato, che banalizza pure
Al Nechung monastero, là in Dharàmsala S’inizia cerimonia, cantando invocazioni Al suono di più corni, cimbali e tamburi il Kuten entra in trance, come a Lopburi
Enorme cappello, gli è messo sulla testa Pesa trenta libbre, il medium non protesta Suo viso si trasforma, in selvaggio irato S’accorcia suo respiro, in fischio sibilato
Si ferma per un pò, la sua respirazione Cappello gl’è legato, addosso con un nodo Possession completa, lui salta con sussulto Spada ritual prende, e brandisce a punto
Danza a passi lenti, a volte minacciosi Vien di fronte a me, e fa una prostrazione gestisce corp’umano, come fosse gomma Spinto da una molla, potente senza forma
Torna a suo sgabello, e ascolta le domande Dei membri del governo, poi loro risponde Danzare ricomincia, con spada sulla testa Sembra gran guerriero, danza la sua festa
Finito di parlare, il Kutèn vedi crollare Sembra senza vita, e finita possessione Suo nodo viene sciolto, sciolti suoi legami È ricco di dettagli, Dorjè nei suoi proclami
Mandala è dramma, danzato da Sherpa Nelle valli di Kumbhu, a forma fior loto Alti mon della Terra, gli fan da corona Pien d’ermi grotte, d’anacoreti ancora Clima inusuale, alta quota e uso d’erbe Pietre poliforme, steppe alberi e cascate Accendono visioni, e sogni di creature Demoni e folletti, fate e yeti pure
Adottano gli Sherpa, il tantra tibetano d'ordine Nyingmapa, scuola Sang Nga-ga Tra i riti più potenti, è dramma Mani Rimdu Assiem a danze Cham, antichi riti Bon-pu
Dramma che ricrea, elementi leggendari Intuizioni del buddismo, di Guru Rimpochè Monaci in attori, impersònan demon maghi energie della natura, domate dai guardiani
Rito di adorcismo, che toglie debolezze Inizia con lettura, del libro Shek Kun Dhu Prescrive inter rituale, a purificare il gompa Cortile delle danze, che mandala poi fonda
Gyal Tsen sono bandiere, di 4 re guardiani Issate al monastero, con pugnal sciamani Mandala è pittura, di più sabbie colorate E rappresenta idea, del flusso universale
Al centro è monte Meru, ombelì del mondo Col sol e con la luna, oceani e le montagne Il mandala si legge, in trance meditazione A trasferir l’idea, fuor d’immaginazione Mandala protetti, da un sacer templum Diecì pugnal rituali, delimitan son purba Conficcati in punti, cardinali ed intermedi Con Zenit e Nadir, a chiuderne i corredi
A centro del mandàla, siede monte Meru Viene poi deposto, un cranio a mo di tazza Che ha pillole Rilbù, son d’erbe e minerali Dell'altà montagna, per mettere le ali
Dai medici del Tibet, son confezionate Assieme alle preghiere, e ai soffi Qi vitale Il cranio ha 5 fili, color dei cinque chakra I monaci pregando, potenzian Rilbu data
Il mandala diventa, antenna ricevente Che l'energia di vita, dispensa al riverente Acquisterai buon karma, se con cuore puro Assisti poi alle danze, seduto contro muro
Giungon pellegrini, duràn la luna piena Al gompa che contiene, il mandala Rimdu Le pillol medicina, otterranno in panacea Mezzi per il viaggio, e a prevenir diarrea
Benedice Rimpòche, purifica aspergendo Con acqua benedetta, un alcol ch’è del riso Iniziano le danze, con maschere costumi Danzano gli Nga-pa, e nettar fan consumi Cimbali e gong, accompagnano la danza Pur calici d'argento, riempiti dal maestro Di alcool rituale, simbol nettar lunga vita A fine della danza, è al cielo e sugl’invita
Nella seconda danza, quattro messaggeri Mimano Yab-Yum, riunione degli opposti Mascher rosso bianco, principi del maschile Con mascher verdi blu, principio femminile
Entra alfine in scena, il Guru Rimpochè Incarna Dorje Throlo, demon combattente Gira per tre volte, attorno mandal danza Sconfigge avidità, l’odio ed ignoranza
Riceve propiziazio, in mano tien dorjè Tuono primordiale, assiem pugnàl rituale Ora è quarta danza, quella dei tamburi Celebra l’avvento, dei mutamen futuri È tempo del Ru Tang, la danza cimiteri Fatta coi Kanling[49], usati a mò trombetta Salgono alla scena, i bardi di Thur Dag[50] Scheletri danzanti, a ricordar caducità
Dopo performance, compare Mi Tsering Vegliardo mascherato, da comico l’asceta I suoi cerimoniali, pretendono educare A una serietà, e semplicità in rituale
Inizia or la danza, di guardiani dharma Otto Dharmapala, del Kumbhu protettori Portano a danzare, pace e prosperità Là nelle loro valli, e a tutta umanità
La maschera di Zurra, entra pur in scena Dio delle montagne, espressione del Dorjè Medium prediletto, del Guru Rimpochè Purifica gli Sherpa, e “dona insegnamè”
Or cinque danzatori, escon da più lati Incarnano le cinque, tradizion spirituali Ratna con Vajira, Padma Karma e Buddha Angeli celesti, col corpo in luce pura
La loro danza irradia, luci e arcobaleni Tengon nelle mani, Damaru con campana Durante gli interludi, compar un goffo yogi e tenta d’ammaestrar, novizi mogi mogi
Avvien ora Yhen Cham, danza conclusiva dell'Om Mani Rimdu, son maschere riunite Fan la distribuzione, dei pezzi della torma A pubblico che a tutto, bene si conforma
Al centro del mandala, vessillo è conficcato Così da imprigionare, dentro il monte sacro Più demoni energie, oscure e distruttive Sherpa valli Kumbhu, or sono positive
Sabbie son mischiate, mandala è distrutto S’estraggono pugnali, guardia del mandala I resti son portati, al fiume in processione A spiriti dell’acqua, è chiesta protezione
- pedagogia del sāmsāra kalachakra tibetano Ruota d'esistenza, è mandal contemplazio 6 mondi in Uno solo, scherzo e riso cosmo Yama il Re dei Morti, la regge tra gli artigli Specchio per ciascuno, di tutti i vizi figli In circoli viziosi, si svolgon queste zone Lande ghiacce in basso, e le zone fuoco È la collera in inferno, di un ira coltivata Rabbia incandescente, esplode saturata
Buddha color fumo, fiam in mano tiene Fiam purificazio, è fiammella di speranza Uscita via di fuga, da più situazio umane Vissute come chiuse, infernali disumane
Il mondo Spettri Preta, in alto è situato È zona d'esistenza, di scacchi in ripetizio Vi regna la tortura, insaziabil desiderio Appar Buddha recante, cibo refrigerio
Zona opposta Preta, è mondo d’Animali Vi regna la paura, le tenebre e ignoranza Un destino cieco vive, e natur necessità Buddha sta con libro, aiuta ad insegnàr
Il mondo Umano sta, sopra all’Animale Zona dell'orgoglio, Buddha va elemosinàr In cima al Kalachakra, stan palazzi in cielo Nuvole abitate, da, Dei raggianti in pieno
Asura stan accanto, guerrieri d’ambizione Sempre a guerreggiar, d’entrar zona di dei I sei mondi son Stati, di coscienza d’ego Modelli di esperienza, possibili davvero
Stati di nescienza, cui sorge attaccamento Per sé o per interessi, e repulsion degl’altri Ignoranza attaccamento, odio senza fondo A centro della ruota, si mordon giro tondo Lo stato di nescienza, o cecità spirituale Detto pure a-vida, ovver non conoscenza Sen fine senz inizio, alla ruota danno moto Perpetuo errare dà, illusion di sé di mondo
Coron dodici anelli, la ruota d’esistenza[53] Figuràti d'alto in basso, in moto sens’orario dode tipi reazioni a caten ad ogni istante danno vita azione, al quotidian quadrante
a ignoranza s'incatena, formazion volitiva a questa la coscienza, psicofisico aggregato segue nodo sensi, e la coppia degli amanti segue sensazione, e sete vivere insaziati
segue attaccamento, alle forme della vita Divenir e mutamento, alla nascita confinan La morte tutto chiude, la catena ricomincia Ognun alla coscienza lega cioè s’avvinghia
Continum mentale, che proietta nel futuro Radica al passato, e rinasce ogni istante In questa quella zona, di ruota d'esistenza Continuità del flusso, d’effimera coscienza
Buddha in forma Yama, è mente illuminata Signore della Morte, con ruota d’esistenza Fa specchio per vedere, il gioco d’illusioni Teschi a far corona, simbol realizzazioni
Realizzare il vuoto, di atomi e di psiche Shunyata vacuità, potenza intuito eterno Ne sacra o nichilista, è la fotonica realtà Soggiace ad ogni cosa, e tutto l’al-di-là
Alta meditazio, che produce realizzazio Varco d’esperieza, s'apre all’improvviso Comprende connessione, tutti stati eventi Reciproco rinforzo, nei condizionamenti
Vista in un istante, struttura del samsāra Così come riflette, specchio buddha Yama Se fuori allor tu accedi, oltre spazio tempo Samsāra tu trascendi e vedi nel contempo
Samsār è nella mente, nella logica binaria È una lingua biforcuta, che fa etichettatura È giudizi e distinzioni, a creare ogni paura Associa ad ogni cosa, nomi e spazzatura
Muovi in emozione, senza identificarti Spazio per il gioco, liber puoi lasciarti Un luogo da cui parti, tramite coscienza Per meditare là, radice d'esperienza
Questa vita è un gioco, tutto viene e va Come fiume torto, scende verso il mar Gesù disse ai caduti, voi siete degli Dèi Uman radice vera, riscopri e lieto sei
- Kalachakra: dipinto dei mutamenti Ciascuna esperienza in ognuno dei sei reami samsarici dipende dal mutare delle cause e circostanze. Psichicamente possiamo elevarci dalla situazione di insoddisfazione di un preta alla condizione di beatitudine di un Deva per poi di nuovo ricadere giù in un inferno di agonia nel corso di pochi istanti. Inoltre, in qualsiasi reame dell'esistenza ciclica viviamo al momento, presto o tardi il nostro soggiorno avrà termine. L'impermarienza pervade l'intera esistenza ciclica e questo fatto viene rappresentato da Yama, raffigurato mentre afferra la Ruota tra zanne e artigli. La morte è transizione tra una vita e l’altra; la mente è un continuum di coscienze, privo di inizio, che passa da una vita all'altra e da un corpo all'altro come un trasloco. Come nel corso della vita sperimentiamo costantemente gli alti e i bassi, secondo il mutare delle situazioni, allo stesso modo passiamo da una vita all’altra in base al maturare delle impronte depositate nella nostra mente. Tra il termine di una esistenza e l'inizio della successiva vi è lo stato intermedio (bardo), raffigurato nella Ruota, nel cerchio metà nero e metà bianco posto nel centro. Lo stato bardo, simile a un sogno, tra il sonno della morte e il risveglio della rinascita successiva. Il motor d’ignoranza spinge a passare da un reame all’atro e il suo ciclo è raffigurato nei 12 anelli del bordo esterno della Ruota esistenziale. Ogni anello collega all’altro in un percorso simbolico: Primo in alto a destra: In una vita passata, sotto la pervasiva influenza dell'ego, siamo stati motivati a preservare e difendere la presunta esistenza del nostro Io. Abbiamo compiuto varie azioni che hanno lasciato impronte nella nostra coscienza. Mentre la vita passata si avvicinava al termine, abbiam provato insicurezza e intensa paura di morire. Il nostri Io identità, di fronte alla minaccia d'estinzione, ha provato attaccamento al corpo sul punto di lasciare, pertanto, il nuovo corpo avrebbe sostituito quello. A causa di tale attaccamento, alcune impronte maturarono a scapito di altre e culminarono nell'esistenza conseguente, la nostra coscienza morente, rinacque. Durante il processo della morte la nostra coscenza diventa sempre più sottile, infine si separa dal corpo ed entra nello stato bardo. Sospinta dai venti del proprio karma, la nostra mente sperimenta visioni-sogni, di rigetto e attrazione, sin quando non si imbatte in una coppia di esseri umani dotati di connessioni karmiche per diventare i nostri genitori. Il nostro continuum mentale sempre più sottile, entra in contatto con l'unione di sperma e ovulo dei futuri genitori e il concepimento segna la nostra nascita nel reame umano e l'inizio del nostro sviluppo embrionale con nome e forma. (Nome è flusso di coscenza che racchiude le impronte mentali del passato). Nel grembo materno si son sviluppate 6 fonti e 5 facoltà sensoriali, più la coscienza, queste hanno condotto al contatto con gli oggetti di senso. Tutto ciò ha provocato le prime sensazioni di piacere, dolore e indifferenza su tali oggetti. Dal concepimento in poi iniziamo invecchiare, subendo cambiamenti e sofferenze comuni alla condizione umana, infine sperimentiamo la morte. Mentre la nostra futura morte segnerà il completamento della catena dei 12 anelli, nel contempo impegnandoci in ulteriori azioni, abbiamo iniziato a forgiare nuove catene, continuando a lasciare impressioni nella nostra coscienza. Rimaniamo legati al ciclo della continua esistenza, insoddisfatti (sāmsāra letter. significa vagare, girare in tondo) sin quando noi, e gli altri esseri imprigionati nel sāmsāra, non avremo sviluppato la penetrante saggezza e auto-soddisfazione. Negli angoli superiori del dipinto sta un buddha, un essere che si è pienamente risvegliato dall'incubo dell'ignoranza e in piedi, indica la luna, simbolo del nirvana, eliminazione di ogni illusione e sofferenza. In chiave buddista, la Ruota rappresenta le prime 2 nobili verità della sofferenza e delle sue cause, le figure esterne alla Ruota, rappresentano le altre due nobili verità: la cessazione della sofferenza e il sentiero che conduce a tale cessazione.
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